SCELTI PER VOI
GIUGNO 2013
(Rubrica a cura di Emanuele ROMALLO)
SAGGISTICA |
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La civiltà dello spettacolo
MAG C 6945
Mario Vargas Llosa
La banalizzazione dell'arte e della letteratura, il successo del giornalismo scandalistico e la frivolezza della politica sono i sintomi di un male maggiore che ha colpito la società contemporanea: l'idea temeraria di convertire in bene supremo la nostra naturale propensione al divertimento. In passato, la cultura era stata una specie di coscienza che impediva di ignorare la realtà. Ora, invece, agisce come meccanismo di intrattenimento, persino di distrazione. Inoltre, gli intellettuali sono scomparsi e anche se alcuni di loro firmano sporadici manifesti e prendono posizione su eventi e persone di fatto non esiste più un vero e proprio dibattito. Il Premio Nobel per la Letteratura, in questa durissima radiografia del nostro tempo, riflette sulla metamorfosi che la cultura ha subito in questi anni, nell'inquietante remissività generale, e invita gli scrittori "a coniugare la comunicazione col rigore, l'originalità e l'impegno creativo, per costruire nuove forme d'arte" e poter salvare, cosi, la cultura. |
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Dal paesaggio al giardino
MAG A 1321
Anna Scaravella
Infinite sono le opportunità che il paesaggio italiano offre al progettista di verde, in virtù di un territorio dove convivono climi e vegetazioni diverse, rilievi e pianure, contesti urbani storici e contemporanei. In questo libro la paesaggista Anna Scaravella non si limita a illustrare i suoi magnifici giardini - tredici in totale, distribuiti tra Lombardia, Emilia,Toscana e Lazio - bensì ne racconta l'iter progettuale, partendo proprio dal processo immaginativo iniziale: risale all'idea primigenia in base al contesto territoriale, climatico e storico esistente; analizza gli spazi, talvolta su vasta scala, che daranno origine alla planimetria progettuale; decifra le dinamiche del rapporto con il cliente; infine documenta la realizzazione del progetto nelle diverse fasi di intervento grazie alla campagna fotografica di Dario Fusaro. E così, dal paesaggio iniziale nasce il giardino dove la natura è "assecondata", sostenibile, rispettosa e rispettata. Testi di Paolo Campostrini |
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All'indietro sui tacchi a spillo. L'impossibile arte di essere donne
MAG C 6924
Sarah Vine ; Tania Kindersley
Come ha detto qualcuno, Ginger Rogers faceva tutto quel che faceva Fred Astaire. Solo, all'indietro e sui tacchi a spillo. Sessant'anni dopo, le cose non è che siano cambiate granché. Nonostante dibattiti, chiacchiere, pretese e reclami, per le donne il mondo continua a non essere il posto ideale in cui vivere. "All'indietro sui tacchi a spillo" è dedicato a tutte le donne che cercano di dare un senso alle contraddizioni in cui vivono quotidianamente. Discutendo di un po' di tutto, dal femminismo alle creme per il viso, dalle questioni economiche ai figli. È un libro profondo ma anche frivolo. Saggio, razionale e sconsiderato quanto basta. |
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Reinventa la tua casa
MAG C 6903
Henrietta Thompson
Un manuale pieno di risorse per non rimanere mai a corto di idee per la tua casa. Quando qualcosa è vecchio o fuori uso, oppure non ti piace più, trasformalo. Tutto può essere riutilizzato e reinventato per uno stile di vita fantasioso. Così eviti inutili sprechi, proteggi la natura e stai al passo con le ultime tendenze del design contemporaneo. Rivoluzionerai la tua casa ispirandoti alle creazioni dei designer più all'avanguardia e mettendo in pratica i suggerimenti e i progetti step by step contenuti nel volume. |
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Parliamo di musica
MAG C 6916
Stefano Bollani
"L'idea che per capire la musica si debba per forza possedere un certo bagaglio culturale è una turbata, spesso è una scusa per pigri, o una medaglia acquisita sul campo per chi crede di essere fra quelli che la 'capiscono'. Avere gli strumenti per godere della musica non significa conoscere né l'armonia né l'epoca in cui è stata scritta né il retroterra culturale del compositore, ma riconoscere qualcosa che abbiamo dentro e che risuona." In questo libro Stefano Bollani ci spiega il bello della musica. E lo fa con parole semplici, con il suo spirito libero, sfatando insidiosi luoghi comuni e svelando i segreti di un laboratorio fantastico, quello dell'improvvisatore: armonia, melodia, dinamiche, ritmo, colpi a effetto, trucchi, debolezze e assi nella manica dei jazzisti, dei creatori pop e degli interpreti. Parliamo di musica è un viaggio affascinante nei meccanismi della creazione musicale raccontato da uno dei massimi talenti del nostro tempo. Bollani però prima di tutto è un vorace ascoltatore, dai Beatles a Frank Zappa, da Elio e le Storie Tese a Giacomo Puccini, da Bill Evans alla bossanova di Antonio Carlos Jobim e co compilando una sorta di appassionato "taccuino di appunti", il grande pianista ci guida nella comprensione dei suoni e delle loro diverse chiavi di lettura, fino a farci scoprire che si tratta di un percorso dentro le nostre stesse percezioni nascoste. Perché "non solo nella musica, ma anche nella vita, il vero spettacolo è ascoltare" |
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Piuttosto che. Le cose da non dire, gli errori da non fare
MAG D 5091
Valeria Della Valle ; Giuseppe Patota
"Piuttosto che" usato al posto di "o" è un'espressione che merita, proprio come "un attimino" o "quant'altro", un posto di primo piano fra i cosiddetti tormentoni, con l'aggravante di essere un errore: il suo significato corretto, infatti, è "più che", "invece di", "anziché". Un tipico errore "di moda", che si è affermato grazie ai media. In questo libro, gli autori hanno elencato in ordine alfabetico altri 300 errori molto comuni, veniali o più gravi. Li hanno trovati disseminati nei giornali, nelle chat e nei blog e, in gran numero, nelle conversazioni televisive e nelle dichiarazioni di personaggi pubblici, a conferma di quanto sia facile cadere in certi trabocchetti anche in situazioni nelle quali il linguaggio dovrebbe essere più attento e sorvegliato. Attraverso i "cattivi esempi" i due linguisti hanno messo a punto uno strumento utile e divertente da usare come test di autovalutazione o per un veloce "ripasso" delle forme da evitare in vista di un esame o di un concorso. Se è vero, infatti, che l'evoluzione della lingua ha semplificato le regole della comunicazione e cambiato il modo di giudicare gli errori, è pur sempre vero che, se si vuole parlare e scrivere correttamente, bisogna interrogare la grammatica e seguire i colorati insegnamenti della matita rossa e blu. |
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Caratteri cinesi. Dal disegno all'idea, 214 caratteri per comprendere la Cina
MAG C 6901
Fazzioli Edoardo; Chan Mei Ling Eileen
Il cinese non ha un alfabeto, ma caratteri, e il dizionario "Zhong hua zihai" del 1994 ne elenca 85.568. In Cina, una persona con un'istruzione medio-alta usa dai 6000 ai 12.000 caratteri. Ma è davvero difficile come sembra l'idioma cinese, la lingua più diffusa sulla terra parlata da oltre un miliardo di persone? Gli autori di questo libro sembrano dirci di no, proponendoci un approccio chiaro, schematico e stimolante a questa lingua dalle origini antichissime. È infatti possibile penetrare nell'universo della scrittura cinese attraverso i 214 caratteri radicali - tanti sono i segni fondamentali che la compongono - radici dalle quali derivano tutti i caratteri della scrittura. Segni di raffinata eleganza, ancora oggi trattengono nelle loro forme il riflesso dei primitivi pittogrammi. I radicali sono la chiave di lettura dei caratteri cinesi, ma forniscono anche l'accesso per comprendere una civiltà millenaria. In ciascuno di essi è racchiuso un messaggio, un brano di storia, un briciolo di saggezza, una nota di costume. Riconoscere questi segni fondamentali, afferrarne la struttura grafica, risalire al significato originario, osservarne le forme e seguirne l'evoluzione nei secoli, è un modo seducente e insolito per approcciare una lingua altrimenti riservata a una ristretta cerchia di eletti. |
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Adriano, l'antichità immaginata.
Catalogo della mostra (Tivoli, 28 marzo-3 novembre 2013)
MAG B 3105
Marguerite Yourcenar
Il volume ha l'ambizione di andare oltre la restituzione del corredo iconografico indicato - o almeno approvato - dall'autrice in vita, implementato e arricchito di una didascalizzazione che oltre le specifiche archeologiche renda ragione dell'ispirazione e dei ragionamenti della scrittrice a partire dai documenti e dalle testimonianze dell'antichità ma anche in colloquio con i contemporanei, prima fra tutte la traduttrice e amica Lidia Storoni Mazzolani, attraverso nuove riflessioni sul loro epistolario. Una sezione dell'opera sarà dedicata inoltre all'"invenzione di una vita", alla "passione" italiana della Yourcenar rivelata dai suoi numerosi viaggi e dalle affinità elettive con alcuni amici italiani ed evocata da una documentazione talora inedita (oggetti personali, fotografie, lettere ecc.) mentre saranno approfondite anche la genesi letteraria e la fortuna editoriale del romanzo fino alle più recenti trasposizioni teatrali. Arricchito da contributi scritti ad hoc dai più autorevoli membri della Sociéte Internationale d'Études Yourcenariennes. |
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Andrea Palladio
8 B 205
Puppi Lionello; Battilotti Donata
Andrea Palladio (1508-1580) fu uno dei massimi interpreti della cultura architettonica del Rinascimento, l'architetto che, nei tempi moderni, ha esercitato la più vasta influenza in Europa e nel mondo. Infatti, i suoi modi, nutriti dalla conoscenza delle tecniche costruttive romane, sono stati ripresi e reinterpretati sino alle epoche più prossime. Con questo volume gli autori ripercorrono ogni tappa della formazione e della carriera di Palladio, ne commentano le opere principali, in queste pagine profusamente illustrate, addentrandosi poi, con un accuratissimo catalogo, nella disanima di ciascuno dei suoi progetti. |
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Contro riforme
MAG D 5082
Ugo Mattei
Dalla metà degli anni Ottanta, il concetto di "riformismo", ha conosciuto una nuova primavera anche in Italia. Tutti i politici desiderosi di assumere cariche di governo, dimostrandosi responsabili e affidabili agli occhi della comunità internazionale, si devono necessariamente dichiarare "riformisti". L'utilizzo del nuovo linguaggio riformista ha accompagnato in Italia il più imponente processo di dismissione del patrimonio e delle attività economiche pubbliche che l'intera Europa, compresa l'Inghilterra thatcheriana, avesse mai conosciuto in un periodo tanto concentrato. Il riformismo è oggi un gigantesco quanto complesso dispositivo di potere autoritario globale, che porta alla massima estensione e concentrazione della proprietà privata a scapito di quella pubblica. L'ideologia riformista pone il denaro, strumento indispensabile dell'attività di consumo e di accumulo, al centro della scala dei nostri valori sociali e promuove il mercato come sola costituzione materiale. Per uscire da questa miseria, occorre un ripensamento profondo fondato sulla ricerca di nuove istituzioni del comune, capaci di superare l'attuale strutturazione estrattiva dei rapporti proprietari pubblici e privati. Di come render costituenti queste alternative occorre iniziare a discutere subito. |
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Dieci buoni motivi per andare in biblioteca
MAG D 5085
Stefano Parise
Dieci piccole storie che raccontano la biblioteca pubblica attraverso la voce di chi la frequenta. Un divertimento in dieci variazioni, un intermezzo e un finale per provare a spiegare con parole semplici cosa fa, o dovrebbe fare, una buona biblioteca di base e come la sua frequentazione possa aiutare a vivere meglio. Uno stimolo ad avvicinare alla biblioteca anche chi non è un lettore accanito o chi la scuola l'ha finita da un pezzo. Un libro scritto per provare a veicolare un'idea antica eppure rivoluzionaria, che la biblioteca è un bene di tutti e può contribuire ad affrontare le grandi questioni della vita e i piccoli problemi di ogni giorno. |
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La lettura spiegata a chi non legge
MAG D 5084
Luca Ferrieri
Spiegare la lettura a chi non legge sembra una missione impossibile. Accogliendo la sfida, questo libro tenta la strada di una dimostrazione per assurdo, che a tratti abbandona la retta via e si perde tra variazioni e fughe. Le strane modalità di nascita e di trasmissione della lettura, la sua predilezione per l'impervio, la passione per i paradossi, la naturalità di un atto che viene considerato il più artificiale che esista: questi e altri sono gli argomenti esplorati nel libro. Sicuri che la lettura ha cambiato il mondo. E lo farà per molto tempo ancora |
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