SCELTI PER VOI
MARZ0 2014
(Rubrica a cura di Emanuele ROMALLO)

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NARRATIVA
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Storia di Karel 

MAG C 7116
Antonio Pennacchi
La Colonia è un lembo di terra ai confini della galassia. I suoi abitanti, pochi, nel deserto e lontani dal mare, sono costretti a vivere secondo princìpi ferrei. Tutto è regolato da un fantasmagorico potere, invisibile, globale e realissimo, quello della Federazione. Sui giorni e le ore dei coloni aleggia un clima plumbeo talvolta interrotto dai rari e improvvisi quanto fugaci arrivi di un circo. Due divieti assoluti vigono sui coloni: non possono far uso di tabacco e utilizzare petrolio. A spezzare questo clima, a infrangere le due proibizioni, pensano tre bambini in fuga e una donna curiosa e vagheggiante di nostalgia per suo padre. Basterà poco per risvegliare l'ingegnosità, la brama di conquista e di progresso - in realtà mai sopiti del tutto - dei coloni, e il loro desiderio di ribellione. Antonio Pennacchi torna al romanzo con uno sguardo sul futuro che si abbatte impietoso sul nostro presente dimesso e depresso, per lanciare un grido di speranza; e riesce ad animare un mondo fantastico, popolandolo di personaggi indimenticabili, malinconici, sognatori, burberi, eccessivi, sempre e comunque troppo umani: dall'intellettuale Karel all'inventore Foost, dal reverendo Jacob alla flessuosa Ursula, da Erika che ha un marito in cerca di miniere perdute a Sophie, che dal marito è stata abbandonata.
"Storia di Karel" ha tutta la sensibilità romantica di Antonio Pennacchi, impiantata in un mondo che rende omaggio ai grandi autori della fantascienza, e non solo

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Splendore

MAG B 3142
Margaret Mazzantini
"Avremo mai il coraggio di essere noi stessi?" si chiedono i protagonisti di questo romanzo. Due ragazzi, due uomini, due destini. Uno eclettico e inquieto, l'altro sofferto e carnale. Una identità frammentata da ricomporre, come le tessere di un mosaico lanciato nel vuoto. Un legame assoluto che s'impone, violento e creativo, insieme al sollevarsi della propria natura. Un filo d'acciaio teso sul precipizio di una intera esistenza. I due protagonisti si allontanano, crescono geograficamente distanti, stabiliscono nuovi legami, ma il bisogno dell'altro resiste in quel primitivo abbandono che li riporta a se stessi. Nel luogo dove hanno imparato l'amore. Un luogo fragile e virile, tragico come il rifiuto, ambizioso come il desiderio. L'iniziazione sentimentale di Guido e Costantino attraversa le stagioni della vita l'infanzia, l'adolescenza, il ratto dell'età adulta. Mettono a repentaglio tutto, ogni altro affetto, ogni sicurezza conquistata, la stessa incolumità personale. Ogni fase della vita rende più struggente la nostalgia per l'età dello splendore che i due protagonisti, guerrieri con la lancia spezzata, attraversano insieme. Un romanzo che cambia forma come cambia forma l'amore, un viaggio attraverso i molti modi della letteratura, un caleidoscopio di suggestioni che attraversa l'archeologia e la contemporaneità.

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Dentro

MAG C 7014 
Sandro Bonvissuto
Cos'è il carcere? La forma architettonica del male. Il carcere è un muro, e "il muro è il più spaventoso strumento di violenza esistente. Non si è mai evoluto, perché è nato già perfetto". Tutti i giorni, all'ora d'aria, puoi arrivare a toccarlo col naso "per guardarlo così da vicino da non vederlo più. E il muro non è fatto per agire sul tuo corpo; se non lo tocchi tu, lui non ti tocca. Non è una cosa che fa male, è un'idea che fa male". Sandro Bonvissuto ha un'attitudine da speleologo dell'esistenza. Che parli della pena di vivere in galera, della scoperta di quella cosa gigantesca che è l'altro da sé, o di un bambino che impara a correre il rischio di cadere, i suoi pensieri si mescolano sempre a percezioni scandagliate, felicità assaporate, umiliazioni patite, declinazioni del sentimento dell'esistere restituite con la naturalezza e la potenza dell'acqua che scava in profondità. Così, la felicità frastornante che dà l'amicizia può sprigionarsi da tre semplici lettere ("Aveva detto 'noi'. E mi sembrò fosse la prima volta che risuonasse quel pronome nell'aria, riferito anche a me. Noi, detto così, ti faceva essere addirittura la metà di una cosa plurale"). L'infanzia che non conosce la dittatura del tempo ("lo sanno tutti che bambini e orologi sono due cose incompatibili"), che è insofferente agli spazi chiusi ("perché l'infanzia non ha case, l'infanzia ha strade"), è "davvero l'unico momento nel quale siamo stati un altro".

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Nudo tra i lupi

MAG C 7132
Bruno Apitz
Campo di concentramento di Buchenwald, marzo 1945. Mentre gli americani sono arrivati a Remagen, un nuovo treno di deportati è giunto al lager. Tra essi Zacharias Jankowski, un ebreo polacco che porta con sé furtivamente una valigia. Alcuni detenuti lo aiutano a nasconderla, ma restano esterrefatti quando scoprono che al suo interno si trova un bambino di circa tre anni. Che fare: denunciarne la presenza o proteggerlo? Di certo la presenza del bimbo, l'unico in quel luogo di desolazione, mette a rischio l'organizzazione internazionale di resistenza attiva clandestinamente nel lager, dove l'obiettivo comune è cercare di sopravvivere tra la disperazione e la speranza, restare uomini nonostante tutto: l'orrore dei forni crematori, le torture, le marce della morte, i delatori, la solitudine, il lento annientamento. Fino all'11 aprile, quando i 21.000 prigionieri superstiti, con le ultime SS ormai in fuga, varcano i cancelli della libertà. La nuova edizione italiana di questo romanzo autobiografico, che vide l'autore testimone e protagonista degli eventi narrati, ripristina - sulla scorta della recentissima edizione apparsa in Germania - i brani che poco prima della pubblicazione Apitz decise di eliminare o modificare, restituendo il testo così come fu scritto di getto, all'indomani della liberazione del lager

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Mancarsi

MAG D 5226
Diego De Silva
Diego De Silva fa un passo a lato, si allontana dalle irresistibili vicende di Vincenzo Malinconico e ci regala una semplice storia d'amore. Semplice per modo di dire, perché la scommessa è tutta qui: nel nascondere la profondità in superficie, nel tratteggiare desideri e dolori, speranze e rovine, con poche parole essenziali, dritte e soprattutto vere. Perché, come diceva Fanny Ardant ne La signora della porta accanto, solo i racconti scarni e le canzoni dicono la verità sull'amore: quanto fa male, quanto fa bene. Solo lì si cela l'assoluto. Cosi De Silva prende i suoi due personaggi e li osserva con pazienza, li pedina, chiedendoci di seguirlo - e di seguirli - senza fare domande. Irene vuole essere felice, e quando il suo matrimonio inizia a zoppicare se ne va. Nicola è solo, confusamente addolorato dalla morte di una donna che aveva smesso di amare da tempo. Anche lui, come Irene, è mosso da un'assoluta urgenza di felicità. Anche lui vuole un amore e sa esattamente come vuole che sia fatto. Sarebbero destinati a una grande storia, se solo s'incontrassero una volta nel bistrot che frequentano entrambi. Ma il caso vuole che ogni volta che Nicola arriva, Irene sia appena andata via. Se le vite di Nicola e Irene non s'incontrano fino alla fine, le loro teste invece s'incontrano nelle pagine di questo libro: i pensieri, le derive, il sentire si richiamano di continuo, sono ponti gettati verso il nulla o verso l'altro. Forse,verso l'attimo imprevisto in cui la felicità finalmente abbocca.

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Un libro per Hanna 

MAG 7136
Miryam Pressler
Germania, 1939. Hanna, 14 anni, è ebrea. Con le leggi razziali in vigore non ha una vita facile. Ma c'è una speranza: la possibilità di emigrare in Palestina grazie a un'organizzazione sionista. Insieme ad altre ragazze della sua età, parte così per la Danimarca, tappa intermedia del viaggio verso la salvezza. Hanna crede di essere ormai al sicuro dai nazisti, ma di lì a poco Hitler invade la Danimarca. È l'inizio della sua odissea: Hanna e le amiche Mira, Bella, Rosa, Rachel e Sarah sono deportate nel campo di concentramento di Theresienstadt. Insieme, le sei ragazze fondano una piccola comunità solidale, con una sola regola: non arrendersi mai. Età di lettura: da 13 anni.

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Maltempo

MAG C 7113
Mariolina Venezia
Piove. In una primavera ritardataria, il Pm Tataranni è di pessimo umore. Mentre è in corso la campagna elettorale per le Regionali si ritrova fra i piedi una ragazza troppo intraprendente, troppo ingenua, forse mitomane. Quando la giovane scompare, Imma Tataranni comincia a vedere tutto sotto un'altra luce: se stessero tentando di incastrarla? Eccola tirar fuori gli aculei, mentre si aggira per una Basilicata che sembra la Transilvania, impantanandosi in tutti i sensi. All'inseguimento di una verità che affonda le radici nel passato si spingerà fino a Roma: fra il Colosseo e piazza di Spagna sfreccerà in scooter stretta all'appuntato Calogiuri, e finirà col cadere in tentazione. Ma anche sul suo prediletto si allunga qualche ombra. Nell' indagine sembrano spuntare i fantasmi, una vecchia parla di malocchio. Dagli studi di Cinecittà in via di dismissione al petrolio della Val d'Agri, da Montecitorio ai vicoli deserti di Craco, il paese abbandonato, solo la testardaggine di una donna che non teme i chili di troppo e rifugge i buoni sentimenti potrà venire a capo dell'enigma. Dissacrante nella sua normalità, forse Imma imparerà a fidarsi un po' di più di se stessa e degli altri, forse il frutto proibito si potrebbe cogliere, forse il Belpaese non è del tutto da rottamare.

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Il diario di Helga

MAG C 7122
Helga Weiss
È il settembre del 1938, a Praga l'esercito si mobilita per far fronte all'incombente minaccia nazista. Helga è una bambina e non sa cosa tutto ciò significhi, ma ogni giorno la Storia entra nella sua vita con la violenza di uno scarpone che sfonda una porta: il padre perde il lavoro, lei viene allontanata da scuola, la obbligano a portare sui vestiti una stella gialla pesante come una colpa. Helga non sa, però sente: sente i boati dei bombardamenti, sente i discorsi politici alla radio, sente le voci che gridano di correre al rifugio. E lei corre, e intanto scrive, disegna, racconta gli obblighi e i divieti, la gente che sparisce. Finché tocca anche a lei e alla sua famiglia. Prima a Terezìn, poi ad Auschwitz-Birkenau, a Freiberg e infine a Mauthausen. La bambina adesso impara: impara cos'è un campo di concentramento, cos'è un campo di sterminio, le conseguenze ultime dell'essere ebrea sotto il Reich di Hitler. Impara cosa può diventare un essere umano. Anche mentre la sua infanzia si strappa per sempre, Helga non smette di osservare e raccontare: il diario della prigionia che oggi ci consegna è insieme un documento straordinario e un colpo al cuore. Perché nel tratto lieve dei disegni, nell'essenzialità delle parole, ci accorgiamo che neppure l'innocenza e la fantasia di una bambina possono nascondere l'orrore. Eppure, in un modo straziante e misterioso, il suo sguardo ferito non si fa piegare e riesce a illuminare la tenebra.

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Ritratti in jazz

MAG C 7123
Murakami Haruki-Wada Makoto
Murakami Haruki ha gestito un jazz club per molti anni prima di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura: ecco, leggendo "Ritratti in jazz" si ha l'impressione di essersi appena seduti a uno dei tavoli del locale a bere qualcosa mentre un vecchio amico, Murakami stesso, ti racconta quello che stai ascoltando. Il tono è confidenziale, caldo, privo di specialismi, eppure pieno di informazioni, curiosità, aneddoti, di cose che si scoprono. Quello, però, che più colpisce è la passione sincera e bruciante che ogni "ritratto" trasmette: Murakami riesce veramente a farti "sentire" il brano o il disco in questione. Ritratti in jazz regala al lettore un Murakami allo stesso tempo inedito e riconoscibile. Riconoscibile perché il jazz, ancora più della corsa, è una passione che forma l'ossatura stessa della sua opera creativa. I suoi romanzi sono pieni di jazz, allusioni a dischi e musicisti: in un'ipotetica ricetta della poetica murakaminiana l'ingrediente "jazz" è fondamentale e i suoi lettori lo sanno bene. Inedito perché mai come in questo libro si ha l'impressione di sentire la voce autentica e senza mediazioni narrative di Murakami, come se il lettore entrasse nel suo mondo più quotidiano e genuino. Il libro è composto da cinquantacinque schede che, a partire dal ritratto di un musicista dipinto dall'artista Wada Makoto, commentano un disco storico.

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Cento giorni di felicità

MAG C 7114
Fausto Brizzi
Non a tutti è concesso di sapere in anticipo il giorno della propria morte. Lucio Battistini, quarantenne ex pallanuotista con moglie e due figli piccoli, invece lo conosce esattamente. Anzi, la data l'ha fissata proprio lui, quando ha ricevuto la visita di un ospite inatteso e indesiderato, un cancro al fegato che ha soprannominato, per sdrammatizzare, "l'amico Fritz". Cento giorni di vita prima del traguardo finale. Cento giorni per lasciare un bel ricordo ai propri figli, giocare con gli amici e, soprattutto, riconquistare il cuore della moglie, ferito da un tradimento inaspettato. Cento giorni per scoprire che la vita è buffa e ti sorprende sempre.
Cento giorni nei quali Lucio decide di impegnarsi nella cosa più difficile di tutte: essere felice. Perché, come scriveva Nicolas de Chamfort, "la più perduta delle giornate è quella in cui non si è riso"

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Il sonnambulo

MAG C 7124
Sebastian Fitzek
Il sonnambulo è un romanzo che indaga e racconta la deriva etica del potere italiano. Siamo - come sempre nei romanzi di Aiolli - nella profonda provincia, nei gangli sonnacchiosi e spietati di un'economia corrotta, malata, sempre sul punto di cadere. Il romanzo è ambientato nel 1992, anno cruciale della storia nazionale: quello di tangentopoli, ovvero della presa d'atto che i sogni del dopoguerra si sono irreversibilmente trasformati in incubi. Leonardo, direttore generale dell'Alutec, scopre un'improvvisa accelerazione del tempo. Gli eventi ormai lo dominano. Il "sistema" sta crollando, e l'abbraccio mortale tra economia pubblica e politica sta mostrando tutti i suoi limiti. Leonardo aspira alla presidenza della società, ma troppi grovigli esistenziali lo stanno stritolando. Paola, la moglie, si dissolve in una sterile nebbia. La stessa cosa accade a Monica, la sua segretaria. Rimane Carla, una giovane stagista di cui Leonardo s'innamora, e che tiene in piedi un atroce rimpianto per quel che si era prima di rimanere abbagliati da un'ambizione menzognera. Il romanzo di Aiolli mostra con realismo la radice nascosta della "crisi italiana", l'impotenza e l'angoscia di un benessere ammalato di idealismi abortiti e di troppa intelligenza piegata alle contorte logiche del potere.

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Braccialetti rossi 

MAG C 7115
Albert Espinosa
Albert Espinosa ha compiuto un miracolo: malato di cancro per dieci anni, è riuscito a guarire, trasformando il male in una grande esperienza. A guardarlo è lui stesso miracoloso, capace di contagiare gli altri con la propria vitalità. Albert Espinosa racconta in questo libro la propria giovinezza segnata dal tumore: più di un diario, più di una testimonianza, è una raccolta di tutto ciò che la sua condizione gli ha insegnato. E non c'è niente di astratto o dolente in queste pagine, ma la semplice volontà di mettere in pratica tutta la bellezza di quelle "lezioni": come capire all'improvviso che perdere una parte di sé non è una sottrazione di vita, ma l'occasione per guadagnarne di più. In ventitré capitoli, che non a caso vengono chiamati "scoperte", Albert Espinosa mostra come unire la realtà quotidiana ai sogni più segreti, come trasformare ogni istante di vita, anche il più cupo, in un momento di gioia.
"Albert parla di un mondo alla portata di tutti, che ha il colore del sole: il mondo giallo. Un posto caldo, dove i baci possono durare dieci minuti, dove gli sconosciuti possono diventare i tuoi più grandi alleati, dove l'affetto è un gesto quotidiano come quello di comprare il pane, dove la paura perde significato, dove la morte non è una cosa che succede agli altri, dove la vita è il bene più prezioso.

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Le donne del signor Nakano

MAG C 7125
Kawakami Hiromi

La bottega del signor Nakano è un po' speciale. Innanzitutto, come tiene a specificare il proprietario, "non è un negozio di antiquariato ma di roba vecchia": soprammobili fuorimoda, ciotole usate, manifesti di epoche dimenticate, malinconici reperti di vite sconosciute che potete comprare per pochi spiccioli, oggetti particolari e scompagnati come, in fondo, sono gli uomini e le donne che girano intorno al negozio. A cominciare dal signor Nakano: eccolo li, dietro la cassa, magrissimo, un berretto di lana calato sulla fronte e una certa qual debolezza per il fascino femminile. A dargli una mano ci sono due ragazzi, Takeo, tanto laconico da apparire misterioso, e Hitomi, una ragazza allegra e inquieta. I due giovani si studiano, s'innamorano, nasce un legame toccante e maldestro che sembra destinato a inciampare su ogni incomprensione. Ma anche Nakano e la sua romantica sorella Masayo devono affrontare le impreviste complicazioni che nascono dal desiderio. Sarà proprio Hitomi, e il suo sguardo curioso e sensibile, ad accompagnare il lettore attraverso la girandola di incontri e personaggi che ruotano intorno alla piccola, vivace bottega del signor Nakano. Sono vicende comuni quelle che ci racconta Kawakami Hiromi, con una delicatezza che nulla toglie alla profondità dei sentimenti, all'intensità di relazioni umane che iniziano quasi per caso e si sciupano senza che sia colpa di nessuno.
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La biblioteca più piccola del mondo

MAG C 7137
Antonio G. Iturbe
Il campo per famiglie di Auschwitz è l'unico in cui vivono i bambini. Come uccelli rari in gabbia, i piccoli passano le loro giornate nel blocco 31, il paravento di normalità che i nazisti hanno preparato per gli ispettori della Croce Rossa. In questa baracca, che è poco più di una stalla, Fredy Hirsch, un trentenne ebreo tedesco, ha organizzato una scuola clandestina, dotata addirittura di una vera biblioteca. Gli otto volumi che la compongono - fra cui "La breve storia del mondo" di H.G. Wells, un trattato di Freud, "Il buon soldato Svejk" e "Il conte di Montecristo" - sono affidati alle cure della quattordicenne cecoslovacca Edita. Squadernati, strappati e malridotti, i libri sono arrivati al campo per vie clandestine e pericolose, e difenderli non è certo semplice. Edita è disposta anche a rischiare la vita per salvare il suo tesoro, l'unico che le permette di fuggire dal dolore e dal plumbeo grigiore del campo di sterminio. Sarà proprio la sua fiducia nel potere dei libri a consentirle di sopravvivere all'orrore. Una storia vera di coraggio e speranza.

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La ricetta dell’assassino

MAG C 7121
Anne Holt
Quando Brede Ziegler, cuoco celeberrimo, viene assassinato, l'ispettore Billy T. e la squadra Omicidi si trovano a svolgere un'indagine che si rivela ogni giorno più complessa. Ricco, ambizioso e spietato, Ziegler aveva troppi nemici per individuare con sicurezza un sospetto. Anzi, forse due sospetti, visto che l'uomo è stato per cosi dire ucciso due volte: con un pregiato coltello da cucina la prima, con un farmaco in dose letale la seconda. Ci vorrebbe Hanne Wilhelmsen per orientarsi fra testimoni reticenti, contrabbando di vini, eredità milionarie, malavita organizzata e un passato oscuro... Ma Hanne è ancora in lutto per la morte della sua compagna e non è sicura di volere - o potere - riprendere l'esistenza di prima. Così fra interrogatori, perquisizioni e colpi di scena, prende corpo l'indagine più difficile: quella per distinguere apparenza e realtà, per comprendere chi siamo dietro la facciata che offriamo al mondo.

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Donne del Novecento 

MAG C 7112
Enza Piccolo
Il Novecento ha generato due utopie: il socialismo e il femminismo. Il femminismo, teso alla liberazione delle donne dall’oppressione maschile, ha avuto esiti negativi se pensiamo alla violenza subìta oggi da molte donne dentro le mura domestiche. L’utopia è una parola ambigua: rappresenta un luogo inesistente, impossibile da raggiungere, ma anche un ideale a cui tendere per costruire una comunità. I quattro racconti dell’autrice vanno letti in pubblico perché il teatro potenzia la comunicazione fra partecipanti compresenti all’azione teatrale.

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I Melrose

MAG C 7133
Edward St Aubyn
Il ciclo narrativo contenuto in queste pagine, composto da quattro romanzi (il quinto conclusivo, "At Last", apparirà in seguito), ha destato enorme scalpore nei paesi in cui è apparso. Edward St Aubyn, rampollo di un'antica e nobile famiglia che "viveva in Cornovaglia fin dai tempi della conquista normanna" (Guardian), è stato accostato dalla critica britannica e statunitense a Evelyn Waugh e Oscar Wilde per la sua sferzante descrizione dell'upper class inglese o a Martin Amis per il nichilismo che spira nelle sue pagine. Tuttavia, come ha notato la "New York Book Review", nei "Melrose" si mostra una contemporaneità non riscontrabile nelle opere degli scrittori citati, "un'aristocratica atmosfera di caustico orrore" mai percepita prima. Scevro, come ogni membro di una famiglia che può fregiarsi del titolo di baronetto sin dal 1671, dall'infatuazione per le forme di vita dell'aristocrazia inglese che caratterizza, invece, la prosa di Wilde e Waugh, St Aubyn ritrae il personaggio di Patrick Melrose, impegnato tenacemente a porre fine alla sua esistenza abusando di alcol e droga, e l'irresistibile galleria di titolati snob, ubriaconi, dementi, tiranni e tossicomani che lo circondano, come nuovi demoni della contemporaneità, in una maniera che è a un tempo cosi disperatamente moderna e cosi armoniosamente classica da spingere una scrittrice come Alice Sebold a dichiarare che "I Melrose" 'sono un capolavoro del XXI secolo, e St Aubyn è uno dei più grandi prosatori di lingua inglese'.

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La caduta 

MAG C 7141
Diogo Mainardi
Diogo Mainardi ha scritto un libro sulla paternità, sulla felicità di essere padri e sull'amore suscitato dalla nascita di un figlio. Tito è nato tredici anni fa con una paralisi cerebrale, a causa del terribile errore di un medico, in un ospedale di Venezia. Quando la disabilità è stata diagnosticata, Diogo ha vissuto una settimana di "angoscia e terrore". Poi è successo qualcosa. Sua moglie Anna è caduta inciampando in un tappeto, Tito si è messo a ridere, Diogo si è messo a ridere, Anna si è messa a ridere. "La comicità slapstick era un linguaggio che capivamo tutti. Tito cade. Mia moglie cade. Io cado. Ciò che ci unisce - che ci unirà sempre - è la caduta". Diogo ha capito che Tito aveva bisogno di essere amato per quello che era, senza patetismi. Ciò che ci accomuna, "disabili" e "abili", è la caduta come categoria dello spirito: siamo nati come esseri in bilico, ognuno instabile a modo suo. Questo libro è dunque anche un'accusa formidabile contro il cliché della "normalità", contro la stupidità umana che affiora nel mondo in tempi diversi e in modi sempre nuovi, nel mito del corpo perfetto o peggio nell'eugenetica nazista. E poiché nei suoi primi anni Tito comunicava soltanto attraverso immagini, gesti, simboli e analogie, Diogo ha adattato il suo racconto al linguaggio del figlio. In un rovesciamento radicale di prospettiva, la storia universale viene letta attraverso la storia di Tito

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L’arte di stare al mondo

MAG D 5223
Enrico Brizzi

Bologna, anni Settanta: una città "né la più grande, né la più piccola", famosa per la sovranità della sua cucina e la piacevolezza del vivere. È da qui che prende avvio il racconto autobiografico di Enrico Brizzi, da un luogo situato fra la ribalda Terra della Piada e la concreta Terra del Pane: i due emisferi che costituiscono l'infinito paesaggio gastronomico dell'Emilia-Romagna. Un bambino curioso alle prese con i primi, e già familiari, sapori sarà acuto osservatore di sfide all'ultimo boccone tra le zie perennemente in competizione, finché le vicende casalinghe cederanno il passo alla scoperta, esilarante, delle più peccaminose tentazioni da bar: i gelati e le bibite industriali. Divenuto adolescente, si metterà in cerca di avventure, accompagnato da un'improbabile congrega di cuochi esploratori: la temibile squadriglia Coguari. Uno zio con la passione per la retromarcia in curva e per le bettole mefitiche sarà solo uno degli indiavolati episodi che precedono il periodo universitario: anni di improbabili sperimentazioni culinarie e interscambi di prodotti tipici tra studenti. Scopriremo se cento milioni di lire valgono l'adozione del regime nutritivo più rischioso del pianeta, "la dieta del laureando". L'età adulta, gravida di nuove abitudini alimentari, di ingannevoli occasioni professionali e di incontri unici, sarà portatrice anche di domande esistenziali: chi è l'enorme Catatapulci? E cosa mangia uno Psicoatleta?

         

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Ballando ad Auschwitz 

MAG C 7135
Paul Glaser
Cresciuto in una devota famiglia cattolica nei Paesi Bassi, Paul Glaser, già adulto, scopre di avere origini ebraiche. Turbato da questa rivelazione casuale, Paul cerca di capire cosa è successo alla sua famiglia durante la Seconda guerra mondiale, il motivo di un silenzio così lungo sulla propria identità, e il motivo della misteriosa frattura fra suo padre e Rosie, zia di Paul. Rosie Glaser, ebrea non praticante, è una donna magnetica, sensuale, esuberante, astuta, innamorata del ballo che neppure quando i nazisti prendono il potere si spaventa, e anzi apre una scuola di ballo nell'attico dei suoi genitori, naturalmente illegale. Tradita dagli uomini di cui si fidava, arrestata dalle SS, finisce ad Auschwitz. Nel campo di concentramento è determinata a sopravvivere, utilizzando tutti i mezzi a sua disposizione, anche la sua passione per il ballo, anche la sua capacità seduttiva, messa a dura prova negli stenti cui è costretta. Delle milleduecento persone che sono arrivate con lei ad Auschwitz, solo otto sono sopravvissute. E tra loro c'è Rosie. Illustrato da una ricca selezione di foto, "Ballando ad Auschwitz" è insieme la cronaca di una indagine e di una scoperta che cambiano la vita di un uomo, Paul Glaser; è anche il ritratto di una donna straordinaria, segnata dall'amore, dal tradimento e dal coraggio.

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Finchè le stelle saranno in cielo 

MAG C 7130
Kristin Harmel
Da sempre Rose, nell'attimo che precede la sera, alza lo sguardo a cercare la prima stella del crepuscolo. È quella stella, anche ora che la sua memoria sta svanendo, a permetterle di ricordare chi è e da dove viene. La riporta alle sue vere radici, ai suoi diciassette anni, in una pasticceria sulla rive della Senna. Il suo è un passato che nessuno conosce, nemmeno l'amatissima nipote Hope. Ma adesso per Rose, prima che sia troppo tardi, è venuto il tempo di dar voce a un ultimo desiderio: ritrovare la sua vera famiglia, a Parigi. E, dopo settanta lunghi anni, di mantenere una promessa. Rose affida questo compito alla giovane Hope, che non ha nulla in mano se non un elenco di nomi e una ricetta: quella dei dolci dal sapore unico e inconfondibile che da anni prepara nella pasticceria che ha ereditato da Rose a Cape Cod. Ma prima di affidarle la sua memoria e la sua promessa, Rose lascia a Hope qualcosa di inatteso confessandole le proprie origini: non è cattolica, come credeva la nipote, ma ebrea. Ed è sopravvissuta all'Olocausto. Hope è sconvolta ma determinata: conosceva l'Olocausto solo attraverso i libri, e mai avrebbe pensato che sua nonna fosse una delle vittime scampate all'eccidio. Per questo, per dare un senso anche al proprio passato, Hope parte per Parigi. Perché è nei vicoli tra Place des Vosges, la sinagoga e la moschea che è nata la promessa di Rose, una promessa che avrà vita finché le stelle saranno in cielo.

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Polizia

MAG C 7128
Jo Nesbo
Il corpo massacrato di un poliziotto è ritrovato alle porte della capitale norvegese, sulla scena di un crimine rimasto irrisolto e su cui lui stesso aveva indagato. Qualche tempo dopo viene scoperto il cadavere di un suo collega: stesse modalità di esecuzione, stesse coincidenze. A questo punto non può essere un caso. I delitti sono tanto feroci quanto perfetti, ed è chiaro a tutti che l’assassino ha appena cominciato. Fermarlo è un lavoro per Harry Hole. Ma di Harry Hole non c’è traccia.

 

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I love mini shopping 

MAG D 5225
Sophie Kinsella
"Sono la madre con la bambina più favolosa del mondo. E insieme faremo faville. Lo so." E che faville! Becky Brandon (nata Bloomwood) era convinta che essere madre fosse una passeggiata, ma naturalmente deve ricredersi. Ora che la piccola Minnie ha due anni è a dir poco un uragano, specie quando entra nei negozi afferrando tutto ciò che vede al grido di "Miiiio!", e sembra avere già le idee molto chiare in fatto di shopping. Da qualcuno deve avere pur preso... Becky esclude che sua figlia sia una bambina viziata, anche se in realtà non sa come fare con lei. In fondo il mestiere di mamma non si improvvisa e deve ammettere che forse ha ragione suo marito Luke: c'è proprio bisogno di una supertata come quelle dei reality televisivi. D'altra parte, è un momento un po' delicato per tutti: Becky e Luke vivono ancora a Oxshott nella casa dei genitori di lei, la convivenza forzata alla lunga pesa e la crisi finanziaria si fa sentire, causando ogni genere di preoccupazione in famiglia. Una cosa è certa: Becky si deve dare una regolata con le spese - a modo suo, però -, e lei è animata dalle migliori intenzioni. Questo comunque non le impedisce di organizzare (molto in economia!) una strepitosa festa a sorpresa per il compleanno di Luke. In effetti le sorprese non mancheranno, soprattutto perché mantenere il segreto non si rivelerà affatto facile...

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Una bambina e basta 

MAG D 5220
Lia Levi
Questo è la storia di una bambina ebrea e del suo rapporto con la madre. La piccola viene nascosta in un convento cattolico alle porte di Roma per sfuggire alla deportazione. È attratta dal dio "buono dei cristiani e non da quello sempre arrabbiato degli ebrei", dalla sicurezza di quel mondo cattolico non minacciato, da una lieve vertigine mistica ambiguamente incoraggiata da qualche monaca, dalla speranza d'interpretare la Madonna alla recita di Natale. Ma quando è a un passo dall'abbracciare la nuova fede, interviene la madre, "tigre, leonessa, che ha poco tempo per libri e sinagoghe perché deve difendere le figlie", la loro vita ma anche la loro identità minacciata. Solo a guerra terminata potrà dire alla figlia: tu non sei una bambina ebrea, sei una bambina e basta.

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Per dieci minuti 

MAG C 7120
Chiara Gamberale

Dieci minuti al giorno. Tutti i giorni. Per un mese. Dieci minuti per fare una cosa nuova, mai fatta prima. Dieci minuti fuori dai soliti schemi. Per smettere di avere paura. E tornare a vivere. Tutto quello con cui Chiara era abituata a identificare la sua vita non esiste più. Perché, a volte, capita. Capita che il tuo compagno di sempre ti abbandoni. Che tu debba lasciare la casa in cui sei cresciuto. Che il tuo lavoro venga affidato a un altro. Che cosa si fa, allora? Rudolf Steiner non ha dubbi: si gioca. Chiara non ha niente da perdere, e ci prova. Per un mese intero, ogni giorno, per almeno dieci minuti, decide di fare una cosa nuova, mai fatta prima. Lei che è incapace anche solo di avvicinarsi ai fornelli, cucina dei pancake, cammina di spalle per la città, balla l'hip-hop, ascolta i problemi di sua madre, consegna il cellulare a uno sconosciuto. Di dieci minuti in dieci minuti, arriva così ad accogliere realtà che non avrebbe mai immaginato e che la porteranno a scelte sorprendenti. Da cui ricominciare. Chiara Gamberale racconta quanto il cambiamento sia spaventoso, ma necessario. E dimostra come, un minuto per volta, sia possibile tornare a vivere.
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Mentre le donne dormono

MAG D 5222
Javier Marìas
Un fantasma degli anni Trenta più spaventato dei malcapitati a cui compare, un capitano dell'esercito di Napoleone durante la campagna di Russia, il protagonista de "L'uomo sentimentale" ritratto quando era ancora bambino, un maggiordomo bloccato in un ascensore, un caso di "doppio" a Barcellona che porterà alla rovina, un caso di "doppio" in Inghilterra che porterà all'orrore, un "ciccione schifoso" in adorante contemplazione di una donna dalla bellezza tanto ideale da apparire irreale... Sono solo alcuni dei personaggi di questi racconti scritti nell'arco di trent'anni che testimoniano un percorso narrativo in costante ascesa

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L’infanzia di Gesù 

MAG C 7134
J.M. Coetzee
Un uomo adulto, quasi anziano, e un bambino sbarcano a Novilla. Novilla non è la loro città, lo spagnolo non è la loro lingua: ma come tutti gli abitanti della città, con cui condividono il misterioso destino, vi sono giunti dopo un viaggio in mare e non conservano nessun ricordo delle loro vite precedenti. Non sanno da dove vengono, a chi erano legati, quale evento catastrofico li ha condotti fin li come profughi; non lo sanno e sembra che nemmeno abbia più importanza. C'è solo una cosa che Simon, l'uomo, sa: deve prendersi cura di questo bambino che ha conosciuto sulla nave, deve accudirlo anche se non è suo figlio, anche se nulla lo lega a lui. Anche se David si dimostra presto un bambino molto particolare. E sa che deve aiutarlo a ricongiungersi con la "madre". Quando il romanzo sembra essere giunto ai limiti estremi del suo esaurimento, arrivano scrittori come J. M. Coetzee a mostrare che tutto è ancora possibile: è come se il Nobel sudafricano prolungasse la linea che da Kafka passa per Beckett e ne facesse gemmare le possibilità per il mondo del nuovo millennio e le sue inquietudini. "L'infanzia di Gesù" è allo stesso tempo una riflessione radicale sul mistero dell'umano, sul conflitto tra desiderio e felicità, tra Storia e Salvezza, una perturbante interrogazione su come dobbiamo vivere e se mai saremmo in grado di riconoscere il Messia se arrivasse oggi. Ma è anche la storia dell'amore di un "padre" per un bambino...

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La caduta di Artù

MAG C 7117
J.R.R. Tolkien
Selvaggi cavalieri al galoppo, ruggire di tuoni, furia di marosi, nuvole che attraversano minacciose i cieli. E uno scenario nordico, che evoca antiche tradizioni leggendarie. Ma è anche lo sfondo di un poema inedito di Tolkien, curato dal figlio Christopher, a cui il Maestro pose mano pochi anni prima dello "Hobbit" ispirandosi alla celebre saga di Artù e della Tavola Rotonda. Il mitico re diventa qui il cavaliere dell'ultima resistenza all'invasione del male, l'epico difensore di un Occidente in crisi. La sua è una "guerra al destino", incorniciata dai classici leit-motiv della famosa leggenda, ma rivissuti secondo nuove prospettive: l'amore tragico di Lancillotto, il fascino ambiguo di Ginevra, il dramma di Artù, l'eroismo di Gawain, le passioni dei membri della Tavola Rotonda. Ciò che Tolkien ci offre è in realtà non solo una favola epica, ma la rappresentazione in chiave poetica delle vicende eterne del pensiero: lo scontro fra Bene e Male, civiltà e barbarie, ordine e caos, diritto e sovversione, dovere e opportunità, orgoglio e percezione del limite. Postfazione di Gianfranco De Turris.

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Le sette principesse

MAG D 5230
Nezami di Ganje
E' questo il capolavoro del poeta persiano Nezami. Opera multiforme indefinibile: testo sapienziale, poema eroico, poema cavalleresco, romanzo, favola, storia d'amore. In sette padiglioni ognuno dei quali ha un colore dei sette pianeti, sette principesse, indossando abiti del medesimo colore, narrano ogni sera a Bahram, il re, una storia diversa. Una fantasia insieme sensuale e barocca, sublime e grottesca.

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La costola di Adamo

MAG D 5227
Antonio Manzini
"Il vicequestore sorrise nel pensare alla somiglianza che sentiva tra lui e quel cane da punta". Rocco Schiavone ha la mania di paragonare a un animale ciascuna delle fisionomie umane che gli si para davanti. Ma più che il setter che gli suscita quell'accostamento, lui stesso fa venire in mente uno spinone, ispido, arruffato e rustico com'è: pur sempre, però, sottomesso all'istinto della caccia. È uno sbirro manesco e tutt'altro che immacolato, romano di conio trasteverino, con una piaga di dolore e di colpa che non può guarire. Ad Aosta, dove l'hanno trasferito d'ufficio, preferirebbe tenere le sue Clarks al riparo dall'acqua e godersi i suoi amorazzi, che non imbarcarsi in un'altra inchiesta piena di neve. Una donna, una moglie che si avvicinava all'autunno della vita, è trovata cadavere dalla domestica. Impiccata al lampadario di una stanza immersa nell'oscurità. Intorno la devastazione di un furto. Ma Rocco non è convinto. E una successione di coincidenze e divergenze, così come l'ambiguità di tanti personaggi, trasformano a poco a poco il quadro di una rapina in una nebbia di misteri umani, ambientali, criminali. Per dissolverla, il vicequestore Rocco Schiavone mette in campo il suo metodo annoiato e stringente, fatto di intuito rapido e brutalità, di compassione e tendenza a farsi giustizia da sé, di lealtà verso gli amici e infida astuzia.

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Quando l’amore non basta

MAG C 7142
Sergio Assisi
La Bellezza non è mai stata, nel corso dei secoli, un valore assoluto e atemporale: sia la Bellezza fisica, che la Bellezza divina hanno assunto forme diverse: è stata armonica o dionisiaca, si è associata alla mostruosità nel Medioevo e all'armonia delle sfere celesti nel Rinascimento; ha assunto le forme del "non so che" nel periodo romantico per poi farsi artificio, scherzo, citazione in tutto il Novecento. Partendo da questo presupposto, Umberto Eco ha curato un percorso che non è una semplice storia dell'arte, né una storia dell'estetica, ma si avvale della storia dell'arte e della storia dell'estetica per ripercorrere la storia di un'intera cultura dal punto di vista iconografico e letterario-filosofico.

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Il bambino di Schindler

MAG C 7131
Leon Leyson
Un piccolo villaggio, i fratelli, gli amici, le corse nei campi, il bagno in un fiume limpido: questa è la storia vera di Leon, quella di un mondo spazzato via all'improvviso dall'invasione dei nazisti. Quando nel 1939 l'esercito tedesco occupa la Polonia, Leon infatti ha soltanto dieci anni. Ben presto lui e la sua famiglia vengono confinati nel ghetto di Cracovia insieme a migliaia di ebrei. Con coraggio e un pizzico di fortuna Leon riesce a sopravvivere in quello che ormai sembra l'inferno in terra e viene assunto nella fabbrica di Oskar Schindler, il famoso imprenditore che riuscì a salvare e sottrarre ai campi di concentramento oltre milleduecento ebrei. In questa testimonianza rimasta a lungo inedita, Leon Leyson racconta la propria storia straordinaria, in cui grazie alla forza di un bambino l'impossibile diventa possibile.

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Luis Roldàn né vivo né morto 

MAG C 7144
Manuel Vàzquez Montalbàn
Un giorno si presentano nell'ufficio di Pepe Carvalho tre individui che lo incaricano di ritrovare Luis Roldán, ex capo della Guardia Civil e delegato del governo in Navarra del PSOE. I tre dichiarano di essere di Saragozza, di essere appassionati cacciatori e di avere affidato a Roldán i loro averi, accumulati in modo non propriamente legale, per acquistare una tenuta di caccia in Kenya. Affiancato dal fido Biscuter, Carvalho cercherà il fuggiasco fin nelle viscere della città, in quel fiume sotterraneo e putrido che alimenta politica ed economia.

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Fermate gli sposi

MAG C 7143
Sophie Kinsella
Lottie non vede l'ora di sposarsi. Con l'uomo giusto, naturalmente: non ne può più di lunghe relazioni con fidanzati che sul più bello non se la sentono di impegnarsi davvero. E così quando anche Richard, che lei è convinta stia per farle la tanto attesa proposta, la delude, decide su due piedi che è ora di passare all'azione e accetta di convolare a nozze con Ben, un flirt estivo conosciuto per caso su un'isola greca molti anni prima e che lei non ha mai più rivisto. Ben si è appena rifatto vivo, e basta una cena per far scoccare nuovamente la scintilla tra i due: perché perdere tempo in inutili preparativi? Presto! Ci si sposa in quattro e quattr'otto e via per un'indimenticabile luna di miele nel luogo che ha visto nascere il loro amore. Ma non tutti la pensano così: Fliss, la sorella di Lottie, e Lorcan, il socio in affari di Ben, sono contrarissimi e preoccupatissimi. Bisogna intervenire subito. I due sabotatori partono all'inseguimento dei neosposi che devono essere fermati a tutti i costi, prima che avvenga l'irreparabile... Le conseguenze saranno disastrosamente comiche per tutti. Con "Fermate gli sposi!" Sophie Kinsella firma una nuova, spumeggiante commedia romantica, in cui non mancano le sue proverbiali trovate condite da un pizzico di sesso e da un insuperabile senso dell'umorismo.

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Volevo solo averti accanto 

MAG C 7146
Ronald H. Balson
È la sera della prima al grande teatro dell'Opera di Chicago. Morbide stole e sete frusciatiti si scostano per far largo al vecchio Elliot Rosenweig, il più ricco e importante mecenate della città. All'improvviso fra la folla appare un uomo anziano in uno smoking rattoppato. Tra le mani stringe convulsamente una pistola che punta alla testa di Rosenweig. La voce trema per la rabbia, ma lo sguardo è risoluto quando lo accusa di essere in realtà Otto Piatek, il macellaio di Zamosc, feroce criminale nazista. Ma nessuno sparo riecheggia tra i cristalli e gli specchi del sontuoso atrio. E Ben Solomon, un ebreo scampato ai campi di sterminio, viene atterrato dalla sicurezza e trascinato in prigione. Nessuno crede alle sue accuse, nessuno vuole ascoltarlo. Tranne Catherine Lockhart, una giovane avvocatessa alle prese con una scelta difficile della sua vita. Catherine conosce l'olocausto esclusivamente dai libri di scuola, eppure solo lei riesce a leggere la forza della verità negli occhi velati di Ben, solo lei è disposta ad ascoltare la sua storia. Una storia che la porta nella fredda e ventosa Polonia degli anni Trenta, a un bambino tedesco tremante e con le scarpe di cartone che viene accolto e curato come un figlio nella ricca casa della famiglia ebrea dei Solomon. Ma anche agli occhi ambrati di una ragazza coraggiosa e a una storia di amore, amicizia e gelosia che affonda le radici del suo segreto in un passato tragico.

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A proposito di lei 

MAG C 7119
Banana Yoshimoto
Yumiko e Shoichi sono due cugini, figli di sorelle gemelle. Pur essendo stati molto legati da bambini, per anni non si sono più frequentati. Si ritrovano quando Shoichi, eseguendo le ultime volontà della madre, va a trovare Yumiko, rimasta orfana di entrambi i genitori, per prendersi cura di lei. La donna soffre di gravi amnesie che le impediscono di ricordare il passato. La sua vita trascorre in solitudine, sospesa in una specie di limbo separato dalla realtà. Shoichi, con affetto e pazienza, riesce gradualmente a risvegliare i suoi ricordi, compresi quelli legati ad alcuni drammatici eventi. Yumiko rivive infatti un terribile trauma subito da bambina, fino a quel momento rimosso: un efferato omicidio compiuto dalla madre.
Ecco allora che la nebbia si dirada e il passato le appare per la prima volta chiaro. Ma la discesa agli inferi della memoria non è ancora finita: un'altra rivelazione, ancora più sconvolgente, attende Yumiko.

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Tempo di imparare

MAG C 7129
Valeria Parrella
Fare il nodo ai lacci delle scarpe, colorare dentro i contorni, lavare bene i denti (anche quelli in fondo), salire scale sempre nuove senza stringere per forza il corrimano. E poi: avere lo sguardo lungo, separare l'ansia dal pericolo vero, vincere, perdere, aspettare, agire, confidarsi, farsi valere, rassegnarsi. A dover imparare tutto ciò, in questo romanzo colmo d'energia e dal potere medicamentoso, sono una donna e il suo bambino. Lei ha l'esperienza, mentre lui per capire mira all'essenziale; lei ha occhi pronti a cogliere ogni spigolo, mentre lui da dietro gli occhiali le insegna a leggere il mondo a due dimensioni. Davanti a loro si stagliano tutti gli ostacoli possibili, e per fronteggiarli hanno a disposizione molta paura e altrettante armi. La paura è quella di non farcela, e le armi a ben guardare sono le stesse della letteratura: nominare le cose, percorrerle, trasfigurarle, lasciarle andare. Tenendosi per mano - ma chi reggendo chi è difficile dirlo si muovono tra fisioterapisti e burocrati, insegnanti e compagni di classe, barcollando o danzando, ma sempre stringendo nel pugno una parola difficile che comincia per "H", e che sembra impossibile far germogliare. Perché se hai tatuato addosso il numero 104 - quello della legge sulla disabilità - e vivi in un mondo "che non ha proprio la forma della promessa", mettere un passo dopo l'altro diventa ogni giorno più difficile.

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La giostra del piacere

MAG C 7138
Eric Emmanuel Schmitt
Place d'Arezzo a Bruxelles ospita misteriosamente da decenni pappagalli di ogni specie. Si dice che molto tempo fa un console brasiliano abbia liberato i suoi volatili che hanno così occupato il parco nella piazza, riproducendosi e popolando il posto con i loro colori sgargianti e le loro voci evocative. Attorno a questa piazza vivono vari personaggi che ricevono un giorno la stessa lettera autografa: "Questo biglietto solo per dirti che ti amo. Firmato: tu sai chi". Un messaggio d'amore, apparentemente innocuo, le cui conseguenze a catena però sconvolgeranno la vita degli abitanti della piazza, mischiandoli in un groviglio di eventi tragici o comici sempre più sorprendenti. Perché queste persone, ognuna con la sua storia, la sua vita sessuale, i suoi segreti, sono o diverranno molto più legate tra loro che non per il semplice fatto di vivere nello stesso luogo.