SCELTI PER VOI
Rubrica a cura di Emanuele Romallo
Dicembre 2018
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SAGGISTICA
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Il predone, il barbaro, il giardiniere
Mag C 8215 - Furio Semerari

"Predone", "barbaro", "giardiniere". Con queste immagini Nietzsche rappresenta tre distinte modalità di relazione con l'alterità: rispettivamente, la relazione di appropriazione, di crudeltà, di cura. La prima relazione non è altro che la stessa condizione di possibilità dell'esistenza: non si può vivere se non "prendendo" da ciò che è "fuori" di se stessi. La seconda relazione riguarda, essenzialmente, il passato della storia dell'uomo, che, per aspetti non secondari, è stata il dispiegarsi di una volontà di male dell'uomo nei confronti di un altro. La terza relazione riguarda il futuro della storia dell'uomo: un futuro da costruire, in alternativa al passato barbarico di questa medesima storia.

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La scopa di don Abbondio
Mag D 5635 - Luciano Canfora

Nel momento in cui forze politiche oscurantiste prendono il sopravvento in Italia e in larga parte d’Europa, giova interrogarsi sul ‘moto storico’. Il suo andamento può sprofondarci in deprimenti bassure o innalzarci verso affrettate illusioni. Tra il cupo fatalismo persuaso dell’eterno ritorno e il pervicace ottimismo degli assertori di inarrestabili ‘sorti progressive’, la lezione che ci viene dalla storia è che, dopo l’esaurirsi di una ‘rivoluzione’, maturano immancabilmente le condizioni per una nuova scossa: di quelle che a don Abbondio apparivano salutari colpi di scopa.

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Quando il cielo ci fa segno
Mag C 8254 - Vittorio Messori

Parola di Gesù, «non di solo pane vive l'uomo». Per aiutarci a ricordare questa dimensione trascendente, l'Aldilà ci invia dei «segni», a volte grandi e vistosi (i miracoli, le apparizioni), a volte piccoli e privati, che spesso trascuriamo di interpretare, preferendo parlare di «coincidenze», di «casualità», magari di «eventi bizzarri». Dunque, non è che il Cielo non ci parli: siamo noi a essere sordi. E non è che Dio non si mostri: siamo noi a essere ciechi. In pagine singolari e avvincenti, in cui si scopre l'atmosfera della confessione personale, Vittorio Messori racconta alcuni «segni» ricevuti nel corso della vita. Nel sollecitare il lettore a decifrare – e a confidare senza timore agli altri – la natura soprannaturale dei «piccoli misteri quotidiani» in cui ciascuno di noi si imbatte nella propria esistenza, Messori rende testimonianza alla verità della celebre massima di Blaise Pascal: «L'ultimo passo della ragione umana è riconoscere che vi è un Mistero con una infinità di cose che la superano».

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E Dio disse…
Mag C 8249/1-2-3-4 - A cura del Pontificio Seminario Regionale Pugliese Pio XI

(Raccoglitore contenente 4 volumi) "E Dio disse...": così si apre il libro della vita, con il Dio che parla e squarcia il silenzio velato della sua trascendenza comunicando alla terra e agli uomini il soffio della sua eternità. La Parola continua nei secoli ad intercettare tutta l'esperienza umana per ricrearla e rifondarla a sua immagine e somiglianza. L'uomo perciò si avvicina a questo Verbo col silenzio del cuore, solo terreno fertile messo a disposizione perché il suo seme porti molto frutto. Le meditazioni proposte in questi volumi, più che aggiungere parole alla Parola, vogliono dissodare il terreno del silenzio, necessario perché ciascuno possa ritrovare il senso del proprio vivere e le risposte ai propri interrogativi. Nella speranza che l'abbondanza del raccolto riempia di gioia l'anima di chi vorrà leggerle.

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Chi non rischia non cammina
Mag D 5634 - Leonardo D’Ascenzo

In uno scambio amichevole con un gruppo di giovani, papa Francesco ha risposto alla domanda di uno di loro sul coraggio e le paure nelle scelte della vita, invitandolo a saper rischiare, perché, ha affermato: «Chi non rischia non cammina». Ecco da dove nasce il titolo del presente volume, indirizzato alle guide spirituali e ai formatori che accompagnano i giovani nella loro maturazione umana e cristiana. Sostenere i giovani nell'itinerario di crescita della fede è un ministero di aiuto che richiede un'indispensabile attenzione alla dinamica del discernimento vocazionale, tema che verrà trattato dalla Chiesa nel prossimo Sinodo sui giovani. Aiutare a discernere la peculiare vocazione di ogni persona è il compito della guida spirituale, il motivo (a volte non evidente) per cui un giovane chiede aiuto e, non da ultimo, lo scopo di questo contributo, del quale l'autore offre una serie di riflessioni sul tema della vocazione, della scelta dello stato di vita, della direzione spirituale e del discernimento vocazionale.

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Progetto lettura
3 D 1928 - Daniele Giancane

“Progetto lettura” è un poderoso volume che raccoglie una serie di accurati e analitici studi attorno ai più importanti scrittori per ragazzi dei nostri anni, da quelli ormai considerati una sorta di “icona” di questo segmento letterario, ad altri il cui lavoro è più in itinere, ma già ugualmente meritevole di validi approfondimenti.

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Oportet illum crescere
Ap B 794 - A cura di Domenico Marrone

Il volume, a cura di Domenico Marrone, raccoglie gli scritti pastorali che Mons. Giovan Battista Pichierri ha offerto alla comunità diocesana nell’arco dei diciassette anni di servizio generoso e saggio. Tra le molteplici sue sollecitudini pastorali, due risaltano in modo particolar: l’attenzione a promuovere un’ecclesiologia di comunione e di missione, e la promozione e cura delle vocazioni.

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La letteratura dentro di sé
3 D 1926 - Anna Clara Bova

Questo libro è il risultato di un sondaggio, maturato nel corso degli anni, su alcune delle esperienze culturali e letterarie più significative del nostro secolo. Esso rappresenta un tentativo di mettere a punto un’interpretazione dei modi di produzione delle forme e dei sistemi di rappresentazione simbolica della nostra epoca.

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L’ombra della scrittura
Mag C 8288 - Ferdinando Amigoni

Dagherrotipi, stampe e negativi fotografici, gigantografie, cartelloni, insegne luminose, specchi, schermi, vetrine riflettenti nell'incerto lume dell'imbrunire, opacità, trasparenza, anamorfosi: nel corso degli ultimi due secoli il visuale sembra avere sostituito il reale, in nome di un delirio ormai quasi globalizzato di onnipotenza panottica. Dal subatomico all'interstellare, tutto sembra offrirsi al nostro bulimico occhio, mentre il soggetto umano si scopre scisso, guardato, disperso in un oceano di sguardo che gli preesiste e, quasi senza avvedersene, lo inghiotte. Si potrebbero considerare i saggi raccolti in questo volume come un percorso, arbitrario e rabdomantico, nell'infinito bosco delle storie generate dall'incontro tra affabulazione e immagine. È stato detto che l'invenzione della fotografia ha causato una discontinuità radicale nella storia, paragonabile all'apparizione dell'alfabeto: certo, sin dall'etimologia del suo nome, la fotografia - luce che scrive - si è confrontata con il linguaggio e con il racconto, provocando le meno prevedibili sovversioni.

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Il rischio di educare
Mag C 8248 - A cura di Lamberto Bertolé

Il lavoro educativo è un viaggio in mare aperto: muove da presupposti pedagogici, si fonda sulla professionalità e sulla mano salda degli educatori, ma avviene nell'"aperto" della relazione, fatta di imprevisti, di rischio, di coraggio, di cadute e riscatto, di occasioni che spesso consentono ai ragazzi di dare una svolta decisiva a un destino altrimenti già segnato. La relazione educativa è fatta in modo sostanziale anche di linguaggio. Racconti, scambi, scontri. E del reciproco delle parole: il silenzio, anch'esso da interpretare. Questo libro raccoglie le storie, scritte da educatori ed educatrici, di adulti, ragazzi e ragazze che hanno affrontato insieme quel viaggio. Non vuole offrire strumenti ma punti di orientamento per non smarrire la rotta.