SCELTI PER VOI
Rubrica a cura di Emanuele Romallo
Maggio 2020
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SAGGISTICA
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IL MONDO ISLAMICO-UNA STORIA PER OGGETTI - EINAUDI
COLL C 12 997

Questo libro offre un nuovo approccio alla storia del mondo islamico dalle origini ai giorni nostri. Il volume, diviso in sei capitoli disposti cronologicamente, fornisce una visione illuminante della cultura materiale prodotta dall’Africa occidentale al Sudest asiatico attraverso arte e manufatti, popoli e luoghi. Dalle opere pre-islamiche ai capolavori creati durante i grandi imperi, fino agli oggetti realizzati ancora oggi, questa vasta indagine traccia l’evoluzione di diverse civiltà all’avanguardia per le loro idee filosofiche e scientifiche e la loro produzione artistica e letteraria, analizzando una grande quantità di tesori culturali. L’ampio spettro dei temi trattati è arricchito da splendide riproduzioni di oggetti artistici o d’uso quotidiano, tra i quali ceramiche, gioielli, metalli lavorati, calligrafie, abiti, strumenti scientifici e musicali, monete, manoscritti illustrati. Un tesoro di raffinati prodotti della cultura materiale che getta nuova luce sul mondo islamico passato ed attuale, permettendo una visione globale sui popoli e le società accomunate dalla più influente religione del mondo.

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ATLANTE DEGLI ESPLORATORI - EDWARD BROOKE-HITCHING
MAG B 3492

E’ grazie a una mappa che in questo libro incontrerete Cristoforo Colombo e Francis Drake, Matteo Ricci e il capitano Cook, Bougainville e Alezander von Humboldt, David Livingstone e Roald Amundsen ma non solo: numerosi sono stati gli audaci e oscuri pioneri che hanno permesso di riconoscere gli angoli più remoti della Terra.

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L’ARTE ARALDICA NEL MEDIOEVO - MICHAEL PASTORUREAU
COLL C 12 991

Comparso una prima volta nel XII secolo sui campi di battaglia e durante i tornei per fungere da segno di riconoscimento, lo stemma araldico si diffuse rapidamente nelle classi signorili, per poi estendersi gradualmente a donne, prelati, borghesi, ma anche, in alcune aree, ad artigiani, contadini, comunità civili e religiose. Alla fine del Medioevo l'intera società europea faceva uso degli stemmi. Allo stesso tempo segno d'identità, marchio di proprietà e ornamento decorativo, lo stemma compariva su molti oggetti, opere d'arte, edifici e monumenti. Le stesse chiese nel corso dei secoli divennero veri e propri «musei di stemmi». Ovunque la loro rappresentazione, rigorosamente codificata, diede vita a un'arte originale: l'arte araldica, che ebbe il suo culmine nel XV secolo. «Ho scelto di focalizzare l'attenzione su tutto ciò che è inerente allo stemma in quanto immagine e sui legami tra l'araldica medievale e la creazione artistica. Si tratta di legami numerosi e sfaccettati che raramente, tuttavia, hanno attirato l'attenzione dei ricercatori, almeno per quanto riguarda il Medioevo. L'abbondante iconografia che accompagna i quattro capitoli di questo libro è soltanto un florilegio di centotrentasei immagini tra migliaia o anche decine di migliaia di altre, ma riesce a dare un'idea del rapporto tra gli stemmi e le opere d'arte. Spero che tali immagini contribuiscano a una migliore comprensione di questo importante aspetto dell'arte medievale e che suscitino la curiosità di storici e archeologi. Per tre secoli, del resto, dal XVI al XIX, gli studiosi francesi hanno correntemente utilizzato l'espressione «arte araldica», in associazione all'espressione «scienza araldica»: mentre quest'ultima designava il sapere teorico elaborato attorno al blasone, la prima si concentrava sulla rappresentazione degli stemmi. Ora è importante farla rivivere perché, nel Medioevo, è davvero presente un'arte araldica originale, insolita, inventiva, performante e, per la sensibilità moderna, particolarmente affascinante e sorprendente».

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ARTISTI A LONDRA - MARTIN GAYFORD
COLL C 12 980

Quella della scena pittorica londinese dal dopoguerra ai primi anni Settanta è una storia che non è mai stata raccontata in modo complessivo, eppure nella metropoli lavoravano numerosi artisti di rilievo, alcuni dei quali nel corso del tempo sarebbero diventati celeberrimi. Martin Gayford esplora il periodo avvalendosi soprattutto delle tante conversazioni intrattenute in trent’anni con testimoni e protagonisti; raccogliendo impressioni, dichiarazioni di estetica e aneddoti relativi a molti importanti artisti, tra i quali: Francis Bacon, Lucian Freud, Frank Auerbach, David Hockney, Bridget Riley, Gillian Ayres, Frank Bowling e Howard Hodgkin. In questo magistrale racconto storico-artistico, riccamente illustrato con fotografie documentarie e opere d’arte, l’autore intreccia le diverse sensibilità e le opere dei pittori per mostrare come e perché a Londra la pittura, molto tempo dopo essere stata dichiarata ufficialmente morta, non solo fosse ben viva ma prosperasse.

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BREVE STORIA DEL CORPO UMANO - BILL BRYSON
MAG C 8560

Bill Bryson è un insostituibile compagno di viaggio, qualunque siano la meta e il percorso. Questa volta ci guida in una interessante passeggiata all'interno del corpo umano, dalla testa ai piedi. Molti di noi, infatti, non hanno un'idea precisa di come il corpo funzioni in tutte le sue parti e di cosa succeda al suo interno, della sua capacità di difendersi dalle malattie e di guarire, ma anche dei numerosi modi in cui qualcosa può andare storto... Questo libro è la cura perfetta per debellare la nostra ignoranza, grazie a dosi massicce di irresistibili aneddoti e informazioni curiose (sapevate ad esempio che nel tempo impiegato a leggere queste poche righe avete prodotto un milione di globuli rossi?) L'autore di «Breve storia di (quasi) tutto» è alle prese con il miracolo della vita, della morte e di tutto quello che ci sta in mezzo: una straordinaria esplorazione condotta secondo lo stile tipico di Bryson, che sa rendere ogni argomento comprensibile e divertente per ogni tipo di lettore.

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CLASSIFICARE, SEPARARE, ESCLUDERE - MARCO AIME
MAG C 8622

Il primo gesto della costruzione dell'identità sembra essere quello di tracciare una linea tra «Noi» e gli «Altri», classificando chi va separato ed eventualmente rifiutato. Il volume affronta questa complessa questione da angolazioni diverse, ripercorrendo dapprima le molteplici forme storiche di razzismo nel contesto europeo, per poi adottare una prospettiva piú ampiamente antropologica, utile a individuare il confine, incerto e mobile, che separa quelle che possono essere considerate forme autentiche da altri tipi di avversione verso l'altro. Infine, l'autore intreccia queste due prospettive con quella della politica, per spiegare le nuove declinazioni del razzismo contemporaneo, figlio di quello passato, ma forte di caratteristiche inedite e sfuggenti, adattate ai tempi attuali, quando le costruzioni identitarie, basate su un principio di autoctonia, vengono sempre piú strumentalizzate e tradotte in azioni xenofobe violente.

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DISOBBEDIRE - FREDERIC GROS
MAG C 8601

In questo saggio scomodo Frédéric Gros reinterroga le radici dell'obbedienza politica. Conformismo sociale, sottomissione economica, rispetto delle autorità, consenso repubblicano? È analizzando i diversi stili di obbedienza che si ottengono i mezzi per studiare, inventare, provocare le nuove forme di disobbedienza: la dissidenza civica, la trasgressione poetica… Nulla va dato per scontato: né le certezze apprese né le convenzioni sociali, né i rapporti economici, né i principÎ morali. Il pensiero filosofico, nel medesimo istante in cui ingiunge di non cedere alle evidenze e alle generalizzazioni, ci fa ritrovare il senso della responsabilità politica. Nel momento in cui le decisioni degli esperti si presentano come il risultato di fredde statistiche e di calcoli anonimi, disobbedire diventa un'affermazione di umanità.

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GENITORI DI GENITORI - ALESSANDRA BORTOLOTT
MAG C 8588

Alessandra Bortolotti, mamma di due bambini, è psicologa esperta del periodo prenatale, autrice del volume E se poi prende il vizio? diventato un best seller grazie al passaparola dei genitori, e coautrice del primo sguardo. Per Mondadori ha pubblicato I cuccioli non dormono da soli e Poi la mamma torna. Si occupa da circa vent’anni di fisiologia della gravidanza, parto, allattamento, sonno infantile e accudimento dei bambini basato sul contratto. Conduce incontri dopo parto per genitori in Toscana. E’ formatrice freelance sui temi inerenti la genitorialità e la fisiologia del periodo perinatale.

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I NUMERI UNO-LA VITA DEI PIU’ GRANDI MATEMATICI DEL MONDO - IAN STEWART
COLL C 12 976

Nonostante le origini misteriose, quasi mistiche, dei suoi elementi fondamentali, la matematica non nasce nel vuoto: è creata dalle persone. Tra loro ce ne sono alcune di un'originalità e una chiarezza mentale sorprendenti, quelle che associamo alle più grandi scoperte: i precursori e i pionieri. Ian Stewart presenta le vite straordinarie e le stupefacenti scoperte di venticinque dei piú importanti matematici della storia, da Archimede a William Thurston. Sono scienziati di tutto il mondo che hanno contribuito in modo cruciale allo sviluppo della matematica. Ci sono genî riscoperti soltanto di recente, come Srinivasa Ramanujan e Emmy Noether, accanto a giganti quali Muhammad al-Khwarizmi (le cui opere ci hanno fornito le parole «algoritmo» e «algebra»), Pierre de Fermat, Isaac Newton, Carl Friedrich Gauss, Bernhard Riemann (precursore di Einstein), Henri Poincaré, Ada Lovelace (probabilmente il primo programmatore di computer) e Alan Turing. Ian Stewart ci racconta le vicende della loro vita (a volte eccentrica, sempre dominata da un'ossessione per i numeri), offrendo nel contempo una limpida spiegazione delle loro folgoranti scoperte. Questi vividi racconti sono coinvolgenti di per se stessi ma, considerati nel complesso, compongono un'affascinante storia dei momenti fondamentali della matematica.

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IL CANTO DEGLI ALBERI-STORIE DEI GRANDI CONNETTORI NATURALI - DAVID GEORGE HASKELL
COLL C 12 978

David George Haskell rivolge le sue straordinarie capacità di osservazione a una dozzina di alberi in giro per il mondo, per dimostrare come la storia, l'ecologia e il benessere dell'umanità siano strettamente intrecciati con la vita delle piante. Che si trovi immerso nel fitto fogliame di una foresta dell'Amazzonia, all'ombra di un pero cinese a Manhattan o di un ulivo di Gerusalemme, Haskell è sempre in grado di entrare mirabilmente in contatto con la complessa energia vibrante di interi ecosistemi. Allertati, i suoi sensi s'affinano: non vi è poro di foglia, granello di polline, molecola atmosferica, riverbero di un canto d'uccello o ritmico crepitare di pioggia che sfugga all'acume del suo sguardo e alla finezza del suo udito. E il lettore, rapito dalla lirica sensibilità della sua prosa, ammira e ascolta bellezze e paesaggi altrimenti inimmaginabili.

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IL CAOS E L’ORDINE - LORENZO TOMASIN
COLL D 720721 NS

Una iniziazione insolita allo studio delle lingue romanze, cioè discese dal latino (dall'italiano al portoghese, dallo spagnolo al francese, dal sardo al romeno), attraverso alcuni dei nodi fondamentali della riflessione occidentale sul linguaggio, sulle lingue e sulla letteratura. Da opposizioni concettuali ben presenti già nella cultura classica fino ai problemi che coinvolgono l'attuale dialogo tra linguistica, evoluzionismo e neuroscienze. Un percorso attraverso la cultura europea che culmina in una proposta di lettura della storia umana da un punto di vista linguistico. Non è la lingua a essere un oggetto storico. È la storia a essere nel suo insieme un fenomeno linguistico.

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IL COMPORTAMENTO IN PUBBLICO - ERVING GOFFMAN
COLL D 72 725 NS

Guidato da questa idea, Erving Goffman si avventura negli spazi urbani per posare il suo sguardo di acuto osservatore sulle interazioni faccia a faccia, cioè quelle situazioni in cui due o piú persone sono alla presenza una dell'altra. La riflessione sulle regole dell'incontro umano e sull'idioma rituale che disciplina il comportamento interpersonale permette di delineare la «religione dell'individuo», una tutela della privacy incorporata nelle varie situazioni sociali. In questo classico del pensiero sociologico, il quotidiano cessa di essere banale e diventa il luogo dove si riproduce l'ordine che governa ogni interazione, restituendo responsabilità ai cittadini impegnati a dare forma alla convivenza collettiva, fatta sí di pratiche di adattamento ma pure di atti inventivi. L'attenzione su piccoli gesti di deferenza e contegno – con le relative trasgressioni e profanazioni da parte di «vandali relazionali» – permette di intravedere alcune ragioni dello spaesamento che caratterizza la condizione contemporanea, dove la perdita di riferimenti sicuri riguarda anche le regole del rispetto reciproco tra sconosciuti in luoghi pubblici.

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IL CRIMINE E IL SILENZIO - ANNA BIKONT
COLL C 12 994

Il 10 luglio 1941, a Jedwabne, un paese di circa tremila abitanti nel nord est della Polonia, una folla di cattolici uccise la maggior parte dei loro vicini di casa ebrei. Il numero delle vittime varia a seconda delle stime: da trecentoquaranta a milleseicento. Qualunque sia la cifra corretta, pochissimi ebrei sopravvissero. Utilizzando asce, bastoni e coltelli, la folla assassinò in piazza circa quaranta uomini. I restanti ebrei – uomini, donne e bambini, molti dei quali neonati – furono ammassati in un fienile nella periferia della città. Poi, mentre la folla osservava con scherno le future vittime, vennero sbarrate le porte e l'edificio fu dato alle fiamme. Morirono tutti. Le case degli ebrei furono saccheggiate. La giornalista polacca Anna Bikont ha ricostruito nei dettagli questo crimine, dando al tempo stesso conto del tentativo da parte delle famiglie dei discendenti degli assassini, dei politici di destra, degli storici, dei giornalisti e dei sacerdoti cattolici di nascondere nei decenni l'accaduto, deviando la colpa sui nazisti o perfino sulle stesse vittime. Un crimine doppiamente efferato ricostruito attraverso le voci dei protagonisti.

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LA BANALITA’ DEL MALE - HANNA ARENDT
MAG D 5722

Otto Adolf Eichmann, catturato in un sobborgo di Buenos Aires la sera dell'11 maggio 1960, trasportato in Israele nove giorni dopo in aereo e tradotto dinanzi al Tribunale distrettuale di Gerusalemme l'11 aprile 1961, doveva rispondere di quindici imputazioni, avendo commesso, "in concorso con altri", crimini contro il popolo ebraico, crimini contro l'umanità e crimini di guerra sotto il regime nazista, in particolare durante la Seconda guerra mondiale. Hannah Arendt va a Gerusalemme come inviata del "New Yorker". Assiste al dibattimento in aula e negli articoli scritti per il giornale sviscera i problemi morali, politici e giuridici che stanno dietro al caso Eichmann. Ne nasce un libro scomodo: pone le domande che non avremmo mai voluto porci, dà risposte che non hanno la rassicurante certezza di un facile manicheismo. Il Male che Eichmann incarna appare alla Arendt "banale", e perciò tanto più terribile, perché i suoi servitori più o meno consapevoli non sono che piccoli, grigi burocrati. I macellai di questo secolo non hanno la "grandezza" dei demoni: sono dei tecnici, si somigliano e ci somigliano.

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LA BARZELLETTA EBRAICA - DEVORAH BAUM
MAG D 5730

Che cos'è che anima l'umorismo ebraico? Perché tanto spesso si pensa agli ebrei come spiritosi? Una brillante batteria di riflessioni sulle barzellette ebraiche, su ciò che le contraddistingue, su perché sono importanti per l'identità ebraica. «Che cos'è un maglione ebraico? Un indumento di lana che un figlio indossa quando sua madre ha freddo». Cosí come è accaduto per gli ebrei, la barzelletta ebraica ha viaggiato intorno al mondo, apprendendo innumerevoli linguaggi diversi, venendo raccontata di fronte a folle piuttosto ostili, ma mantenendo sempre le proprie peculiarità. E dunque, che cos'è che anima la barzelletta ebraica? Perché tanto spesso si pensa agli ebrei come spiritosi? E quanto può essere antica una barzelletta? In questo saggio scintillante Devorah Baum riflette sulle barzellette ebraiche, su ciò che le contraddistingue, su perché sono importanti per l'identità ebraica e su come funzionano. Un volume che è allo stesso tempo un compendio e un commentario leggero e penetrante. A rendere piú stimolante la lettura, la traduzione d'autore di Elena Loewenthal.

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LA CINA-UNA STORIA PER OGGETTI - JESSICA HARRISON-HALL
COLL C 12 977

Questa originale introduzione alla storia della Cina ci permette di scoprire per intero il susseguirsi degli avvenimenti del paese dal Neolitico a oggi attraverso la vivida illustrazione di oggetti d'arte e della quotidianità. Diviso in sei capitoli cronologici, il volume connette dettagliatamente la Cina contemporanea con il suo glorioso passato, facendo dialogare l'arte e i manufatti con le persone e i luoghi, e corredando il racconto con 600 splendide illustrazioni. Dai primi resti archeologici, attraverso lo sviluppo della scrittura e dello stato e l'avvento dell'impero, l'autrice illustra settemila anni di trasformazioni di questa grande civiltà, offrendo al lettore numerose e originali intuizioni storiche e dando risalto a un numero impressionante di tesori culturali, anche molto diversi tra loro: vasi e porcellane, giade e bronzi, abiti, gioielli, arredi, pitture e calligrafie; per occuparsi infine della recente vitalità della cultura cinese.

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LA CUCINA-STORIA CULTURALE DI UN LUOGO DOMESTICO - IMMA FORINO
COLL C 12 990

Dalla scoperta del fuoco in epoca preistorica fino alle modernissime realizzazioni della tecnologia e della domotica, queste pagine ne seguono l'evoluzione privilegiando lo studio dell'architettura e del design su scala europea e nordamericana e verificandolo nella lunga durata, negli studi sociologici, antropologici e di genere, nei riflessi letterari e cinematografici, nello sviluppo sorprendente del gusto e dei suoi artefici attraverso i secoli. È un perfetto microcosmo, lo spazio che chiamiamo cucina, contesto sempre in bilico tra stabilità e cambiamenti la cui vicenda, qui raccontata con ricchezza di fonti e affabilità narrativa, si intreccia significativamente alla storia delle gerarchie sociali e familiari, ai ruoli definiti e alla loro eloquente messa in discussione.

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LA FOLLIA CHE E’ ANCHE IN NOI - EUGENIO BORGNA
MAG D 5728

La fenomenologia ha portato a considerare la psichiatria finalmente non solo come una scienza naturale, ma anche come una scienza umana, che nella cura delle interiorità ferite segue sentieri conoscitivi nutriti di gentilezza e di sensibilità, di etica e di umanità, sondando aree solo apparentemente estranee alla psichiatria, ma a questa vicine nel loro comune retroterra emozionale. Le emozioni ferite entrano a fare parte delle diverse forme di sofferenza psichica, e non solo di quelle depressive. Ma le emozioni accompagnano la nostra vita in ogni sua circostanza, si voglia o non si voglia, quando stiamo male e quando stiamo bene e non solo nelle condizioni di malessere, anche se non sempre ne siamo consapevoli. In questo libro Eugenio Borgna intesse le sue riflessioni su passato, presente e futuro della psichiatria con frammenti della sua vita «rapsodici e serpeggianti, nei quali sono confluite esperienze lontane e vicine nel tempo».

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LA FORMULA-LE LEGGI UNIVERSALI DEL SUCCESSO - ALBERT-LASZLO’ BARABASI
COLL C 12 989

Troppo spesso, aver raggiunto un buon risultato non è sufficiente per ottenere un successo. Abbiamo portato a termine brillantemente un lavoro ma non abbiamo ottenuto la promozione; abbiamo lavorato sodo ma il nostro impegno non viene apprezzato come si dovrebbe; abbiamo avuto un'idea geniale ma non ce ne riconoscono il merito. Ci è sempre stato detto che il talento e una forte etica del lavoro sono la chiave per farsi strada nella vita, ma raramente nel mondo di oggi questi sforzi si traducono in risultati tangibili. Dopo aver rimarcato questa incoerenza, Barabási, uno dei maggiori esperti mondiali di scienza delle reti, sottolinea l'importanza vitale dell'apprezzamento e del riconoscimento pubblico nei confronti di un lavoro realizzato con impegno, individuando lo sfuggente nesso tra performance e successo personale. Sfruttando la potenza dei big data e utilizzando alcuni casi esemplari tratti dai campi piú diversi (economici, scientifici, sportivi e culturali: dal Barone Rosso a Jean-Michel Basquiat, da Kind of Blue di Miles Davis a Marcel Duchamp e Tiger Woods), Barabási rivela i principî scientifici e le regole non dette che stanno alla base del successo, delineando infine le cinque leggi che governano il fenomeno e spiegandoci come queste possono essere usate a nostro vantaggio. «Queste leggi sono ciò che tiene lontano il best seller dal cesto delle offerte e i miliardari dalla bancarotta. Chiariscono i difetti dei protocolli di gara, molti dei quali in effetti determinano il vincitore in modo casuale. Mostrano come gli "esperti" - professionisti che valutano vini, esecuzioni di musica classica, prestazioni di pattinatori o anche altri giudici - spesso non sono piú bravi di voi o di me a valutare la qualità. Spiegano perché quel tizio, che domina le riunioni ma in ogni altra occasione si presenta in ritardo e impreparato, in qualche modo finisce per diventare il capo. Mostrano che rischiare scommettendo su un perdente può avere un impatto enorme, e che una sola donazione iniziale può determinare il successo di una campagna di raccolta fondi. Spiegano persino perché una canzone davvero orribile - decidete voi quale - diventi inspiegabilmente un gran successo. Le leggi del successo governano da secoli le nostre vite e le nostre carriere esattamente come la gravità, e tuttavia fino a poco tempo fa ne ignoravamo l'esistenza».

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LA FOTOGRAFIA D’ARTE - DAVID BATE
COLL C 12 973

Gli ultimi decenni hanno conosciuto un'enorme crescita di interesse per la fotografia artistica e per il ruolo sempre piú centrale che essa svolge all'interno dell'arte moderna e contemporanea. In questo libro, David Bate presenta le principali questioni legate alla fotografia, dall'epoca della sua invenzione nell'Ottocento fino ai giorni nostri. Esplorando i diversi modi attraverso i quali arte e fotografia si sono intrecciate, l'autore sottolinea il ruolo cruciale svolto dall'arte nelle mutazioni dell'immagine fotografica e tutta l'importanza della fotografia per la nascita e l'evoluzione dell'arte moderna. Confrontando efficacemente la panoramica storica e la trattazione tematica, dal pittorialismo e dall'«immagine nuda» documentaria agli usi concettuali, archivistici o narrativi della fotografia, il saggio dimostra quanto questa forma d'arte sia oggi vitale, variegata e in continua espansione. Bate infatti si concentra sulla natura sempre piú globale del fenomeno, dando conto non soltanto del contesto anglo-americano ed europeo, ma anche di quello relativo a importanti regioni emergenti dell'Asia, dell'Africa e del Medio Oriente; e prendendo in considerazione nomi storici come quelli di William Henry Fox Talbot e Roger Fenton e artisti quali Lee Miller, Brassaï, Robert Frank, Nan Goldin, Ed Ruscha e Gillian Wearing.

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LA MENTE INQUIETA - MASSIMO CACCIARI
COLL D 72 710 NS

Predomina ancora una visione del periodo dell'Umanesimo che ne esalta, da un lato, i valori estetico-artistici, e tende a ridurne, dall'altro, il pensiero a elementi retorico-filologici. Massimo Cacciari ci fa capire come le cose siano piú complesse e meno schematiche, e come la stessa filologia umanistica vada in realtà inserita in un progetto culturale piú ampio nel quale l'attenzione al passato è complementare alla riflessione sul futuro, mondano e ultramondano. Dunque una filologia che è intimamente filosofia e teologia. E i nodi filosofici affrontati dagli umanisti (che in quest'ottica non iniziano con Petrarca o con i padovani, ma con lo stesso Dante) sono difficilmente ascrivibili a sistemi armonici o pacificanti, secondo una visione tradizionale del Rinascimento. C'è un nucleo tragico del pensiero umanistico, fortemente «anti-dialettico», in cui le polarità opposte non si armonizzano né vengono sintetizzate.

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LA MIA EUROPA A PICCOLI PASSI - PHILIPPE DAVERIO
MAG B 3484

Dopo il "Grand Tour d'Italia a piccoli passi", un nuovo libro che è un invito al viaggio, questa volta oltralpe. Attraversando Francia, Svizzera, Belgio, Germania e i Paesi che costituiscono il vero cuore pulsante d'Europa, Philippe Daverio parte alla volta di luoghi che conosce bene grazie alle sue origini alsaziane, lungo itinerari suggestivi alla scoperta di un territorio ricco di tracce e testimonianze storiche e artistiche che uniscono gli europei. In città note, come Parigi o Berlino, oltre alle mete classiche, proposte attraverso la sua lente d'ingrandimento capace di scoprire storie e dettagli inediti, vengono suggerite anche visite a luoghi meno frequentati, come il museo Camondo o il Werkbundarchiv, "il "Museo delle Cose". Allo stesso modo, viaggiando alla scoperta di un territorio meno battuto, l'autore ci porta verso località poco conosciute, come Nancy, Darmstadt, Weimar.

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LA MODA CONTEMPORANEA - FABRIANO FABBRI
MAG B 3495

Dalla sontuosità tessile di Charles Frederick Worth alle citazioni ipercolorate di Emilio Pucci, dalle geometrie affilate di Coco Chanel alle visioni oniriche di Elsa Schiaparelli e Marcel Rochas, dalle forme organiche di Cristóbal Balenciaga, di Charles James e di Christian Dior alla pose affettate di Pierre Balmain. Questo libro racconta la storia della moda indagando al contempo sul senso stesso del vestire e sul significato della «firma», sul potere plasmante dell'abito e sulla sua densità artistica e culturale. Con stile elegante e vivace, l'autore ricostruisce l'universo frammentario della moda analizzando i protagonisti e le principali poetiche del firmamento vestimentario, senza limitarsi alle celebrità delle passerelle e recuperando anche le figure dimenticate dalla storia. Ricco di continui riferimenti all'arte contemporanea, alla letteratura e alla filosofia, che danno vita a un gioco d'insieme di forte suggestione, La moda contemporanea propone una chiave di lettura originale e innovativa, e costituisce uno strumento indispensabile per studenti, operatori e tutti gli appassionati della materia.

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LA PAROLA DI DIO - GABRIELLA CARAMORE
MAG D 5729

Pensare che Dio sia "soltanto" una parola non significa ridurne il valore nella storia. Al contrario, può significare dare contenuto di realtà alle radici profonde che hanno indotto, nei secoli, comunità di esseri umani a lavorare intorno a questa immagine, costruendo una foresta di simboli, tracciando cammini di conoscenza e di relazione tra gli uomini. Ma poiché ogni pensiero deve fare i conti con la contemporaneità, è necessario capire se la parola «Dio» sia oggi sfibrata, svuotata di senso oppure se sia possibile rinvenirne un significato nuovo, in cui al di là della narrazione mitologica si possa intravedere l'ossatura di una inesausta ricerca. Potremmo allora considerare la parola «Dio» come il punto di intersezione tra le piccole vicende umane di ogni tempo e le vorticose dimensioni della ricerca intorno all'universo. Forse è in questo incrocio di strade che la parola «Dio» è stata formulata. E forse si può tentare oggi di immaginare una nuova mappa. Interrogando la vita, ma anche le scienze, la poesia, la storia e le Scritture stesse. Ha ancora senso oggi la parola «Dio»? Forse, guardando dentro le Scritture e nella storia è possibile rianimare quel movimento che gli steccati delle dottrine hanno stravolto e inaridito. Forse, è possibile ritrovare in essa lo stesso dinamismo delle vite umane e delle stelle.

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L’ARCHITETTO COME INTELLETTUALE - MARCO BIRAGHI
COLL D 72 714 NS

Chi è l'architetto oggi? Nella quasi totalità dei casi, è un professionista il cui mestiere consiste fondamentalmente nel soddisfare, con un impegno e una competenza variabili da individuo a individuo, le richieste della committenza, senza tuttavia alcuna capacità o ambizione di proporre, della città e della società in cui vive, una visione complessiva, e soprattutto critica. Che non sempre sia stato così lo testimonia una tradizione che, da Leon Battista Alberti a Aldo Rossi, ha visto spesso l'architetto rivestire il ruolo dell'intellettuale: non soltanto quello di ideatore di edifici ma anche quello di autore di «interpretazioni del mondo», in grado, se non immediatamente di modificarlo, almeno di metterlo in discussione. Nel corso della storia gli architetti sono stati via via consiglieri, propositori, pensatori, sognatori, utopisti.

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NONNO DI PANOPOLI-LE DIONISIACHE-VOL 1 - A CURA DI DARIA GIGLI PICCARDI
MAG D 5724 1

«Le Dionisiache» sono l'ultimo e il più lungo epos della letteratura greca: quarantotto canti per raccontare la vita terrena di Dioniso e, insieme, la storia del mondo. Nel canto XL termina la lunga spedizione indiana di Dioniso, ma non finiscono le sue peripezie. Giunto a Tiro, patria del suo avo Cadmo, il dio si sposta a Berito (l'attuale Beirut), dove contende allo zio Poseidone l'amore della ninfa Beroe. Da lì la scena si sposta in Grecia, dove Dioniso introduce il suo culto e dona agli uomini il vino, per poi approdare a Nasso dove sposa Arianna abbandonata da Teseo, fino all'apoteosi finale in cui prende finalmente il posto che gli spetta vicino al padre Zeus. Domenico Accorinti indaga la questione dell'appartenenza culturale di Nonno, poeta egiziano di lingua greca, e le ascendenze letterarie delle descrizioni dei luoghi teatro delle gesta del dio.

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LEONARDO-LO SGUARDO INFINITO - GIUSEPPE DI NAPOLI
COLL C 12 996

Queste due attività erano concepite e praticate in continuità l'una con l'altra, come due fasi di un'unica indagine incentrata sulle insuperabili attività del proprio occhio. Un occhio insaziabile, perennemente focalizzato sulle forme infinite e sugli ineffabili fenomeni che la natura gli proponeva di osservare, figurare e descrivere. Questo libro sottolinea la modernità dello sguardo leonardesco, e documenta in tutte le sue declinazioni l'insaziabile curiosità e desiderio di onniveggenza del grande artista e scienziato, derivati dall'insofferenza per la vaghezza della percezione ordinaria e, di converso, dalla consapevolezza dell'impossibilità di vedere per intero una cosa e di accedere ai segreti ultimi della sua natura interna. Lo sfumato sarà dunque lo spazio fluido attraversato da indeterminabili passaggi dalla luce alle tenebre, nel quale si inverano continue fusioni del finito con l'infinito, del visibile con l'invisibile, del singolare con l'universale, che rivendicano all'occhio l'esercizio di uno sguardo altrettanto infinito. Leonardo fu innanzitutto un occhio posseduto dalla bramosia di vedere, ossessionato dall'insopprimibile necessità di vedere sempre di piú e oltre quello che le apparenze gli ponevano davanti agli occhi. «Per il genio di Vinci, infatti, il disegno non si limitava a riprodurre unicamente quanto l'occhio ha già visto in precedenza, ma doveva far vedere ciò che non appariva visibile o che non si riusciva a vedere. In breve, cosí come per il pittore toscano la pittura non era una pratica manuale, ma essenzialmente mentale, allo stesso modo anche il disegno non era una mera tecnica grafica, bensí un'attività conoscitiva ed esplorativa quanto quella operata dallo sguardo: le funzioni che svolgeva il vedere erano sostanzialmente le stesse che svolgeva anche il disegnare in perfetta e intercambiabile sintonia. A seconda della natura del problema o del fenomeno che stava studiando, e in modo del tutto strumentale al raggiungimento del fine conoscitivo che si prefiggeva, la mano poteva seguire l'occhio, cosí come l'occhio poteva seguire la mano: questa disegnava ciò che l'occhio stava vedendo, oppure l'occhio vedeva e comprendeva in virtú di quello che la mano stava disegnando e rendendo visibile. Cosí come "l'opere che l'occhio comanda alle mani sono infinite", allo stesso modo è il "disegno a dare con dimostrativa forma a l'occhio".

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L’ITALIA DI DANTE-VIAGGIO NEL PAESE DELLA COMMEDIA - GIULIO FERRONI
MAG C 8758

Seguendo la traccia della Divina Commedia, e quasi ripetendone il percorso, Giulio Ferroni compie un vero e proprio viaggio all'interno della letteratura e della storia italiane: una mappa del nostro paese illuminata dai luoghi che Dante racconta in poesia. L'incontro con tanta bellezza, palese o nascosta, nelle città come in provincia, e insieme con tanti segni della violenza del passato e dei guasti del presente, è un modo per rileggere la parola di Dante in dialogo con l'attualità, ma anche per ritrovare in questi luoghi una ricchezza, storica e letteraria, che spesso fatichiamo a riconoscere anche là dove ci troviamo a vivere. Da nord a sud, dalla cerchia alpina alla punta estrema della Sicilia, da Firenze al Monferrato, da Montaperti a Verona, da Siena a Roma, Ravenna, Brindisi, si seguono con Dante i diversi volti di questo paese "dove 'l sì suona", "serva Italia", "bel paese", "giardin dell'impero": un percorso attraverso la storia, l'arte, la cultura, con quanto di essa luminosamente resiste e con ciò che la consuma e la insidia; ma anche un viaggio che riesce a restituirci, pur tra le fuggevoli immagini di uno smarrito presente, la profondità sempre nuova della nostra memoria.

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LO YOGA TIBETANO-PRINCIPI E PRATICHE - IAN A. BAKER
COLL C 12 992

«Il fondamento dello yoga tibetano è finalizzato alla trasformazione della condizione umana, alla sua liberazione dal conflitto interiore svilente e dall'insoddisfazione, risvegliando l'empatia che trascende il sé e l'attività compassionevole. Connaturata a questa visione del mondo è un'esperienza della coscienza che trascende la preoccupazione individuale ed esprime l'intelligenza integrante e interconnessa della vita stessa. Lo yoga tibetano parte dalla considerazione che noi siamo più vasti di quanto riconosciamo consciamente e, dal momento in cui la consapevolezza si estende oltre il suo spazio consueto, siamo in grado non solo di trasformare noi stessi, ma anche lo spazio che ci circonda. Questa è la visione espressa in questo libro. Nonostante l'attribuzione culturale al Tibet presente nel titolo, lo "stato naturale" al quale lo yoga tibetano fa riferimento è la dote intrinseca di tutta l'umanità. Questo testo non pretende di essere più di una porta aperta sulla vastità del potenziale umano insondato. Non intende sostituirsi a una formazione sistematica data dalla guida diretta di un maestro esperto della tradizione, né tantomeno offrire un illuminante punto di vista sulla vita e sugli insegnamenti del Buddha storico e dei mahasiddha tantrici dell'antica India, del Tibet e delle regioni limitrofe. Al contrario, offre una panoramica visuale e antropologica sulle pratiche centrali e sulle visioni della tradizione del Buddhismo tantrico interno, correlandole, ciò è rilevante, con la ricerca scientifica contemporanea, e rivelando come questi principî siano stati codificati nell'arte buddhista himalayana».

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MACHIAVELLI E L’ITALIA - ALBERTO ASOR ROSA
COLL C 12 985

La leggendaria figura di Niccolò Machiavelli, – pensatore, teorico, interprete profondo e appassionato degli avvenimenti politici e statuali del suo tempo, – viene in questo libro ricollocata nella sua dimensione piú umana e nel moltiplicarsi senza fine delle sue vocazioni. Ne esce un personaggio a tutto tondo, in cui corpo e cervello, intelligenza e passioni, invece di muoversi su binari paralleli e non comunicanti, convergono e continuamente si fondono fra loro. Il fascino di una ricostruzione condotta con questi criteri consente di cogliere meglio, e con maggiore concretezza, anche lo svolgimento processuale di un momento importante, anzi decisivo, della storia italiana, quello che Asor Rosa definisce la «grande catastrofe»: quando, in un breve volgere di anni (1492-1530), si sarebbero determinati e forgiati i destini della Nazione fino ai nostri giorni. Il talento narrativo dell'autore, ben noto per precedenti esperienze, fa di questo ricchissimo e complicato intreccio di temi, problemi, personaggi, decisioni giuste e decisioni avventate, lotte eroiche e imprese sciagurate, un racconto continuo e appassionato, di cui non si perde mai il filo. Vi si legge la storia del passato come se si trattasse della storia piú coinvolgente dei nostri tempi.

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MERAVIGLIE-ALLA SCOPERTA DEI TESORI - ALBERTO ANGELA
MAG B 3489

Dalle vette delle Alpi alla Valle dei Templi siciliana, dalla rappresentazione ricca di simboli del Cenacolo di Leonardo, a Milano, alle immense pietre dei nuraghi sardi. Un viaggio nello spazio e nel tempo alla ricerca delle meraviglie italiane. In Italia le meraviglie sono ovunque. Le diamo per scontate, abituati come siamo a muoverci da una bellezza straordinaria all'altra: maestose rovine romane e sorprendenti chiese barocche, il genio del Rinascimento fiorentino e la luce del Settecento veneziano. Se ci soffermiamo a riflettere, scopriremo che non esiste un secolo in cui in Italia non sia stato creato qualcosa di incredibilmente prezioso. A essere dichiarati dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità sono stati finora ben cinquantacinque siti in Italia, tantissimi considerate le dimensioni del nostro territorio, una densità che non ha eguali in nessun altro Paese del mondo. Questo libro è un viaggio nello spazio e nel tempo alla ricerca delle meraviglie italiane. Il nostro patrimonio è la nostra identità. Siamo noi. Abbiamo il dovere e la responsabilità di difenderlo. Questi siti esprimono la nostra storia comune, la diversità delle culture, la relazione fra l'uomo e l'ambiente naturale. Rappresentano l'anima e la memoria delle popolazioni e dei territori che le esprimono. Affermano il valore universale della bellezza e della curiosità, che è la nostra più grande ricchezza.

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NOVECENTO PRIMITIVO - FRANCESCO PAOLO CAMPIONE
MAG B 3493

Il volume costituisce un'ampia antologia sul Primitivismo. Raccoglie sessanta brani scritti da artisti come Gauguin, Matisse, Picasso, Klee, Kandinskij, de Chirico, Brâncu?i, Moore, Pollock, Ernst, Giacometti, Miró e Beuys, che in gran parte appaiono per la prima volta in italiano. Ogni brano è stato tradotto dall'originale e commentato con cura filologica, per dare al lettore la possibilità di comprendere sino in fondo i valori in gioco, oltre che per costituire una solida base di riflessione per ulteriori sviluppi. L'ampia introduzione e gli apparati critici consentono d'immergersi nell'atmosfera culturale in cui nacque e maturò uno dei fenomeni determinanti dell'arte moderna e d'interpretarne i molteplici aspetti.

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OLTRE LE USATE LEGGI-UNA LETTURA DEL DECAMERON - MARIO LAVAGETTO
COLL C 12 993

Il Decameron – secondo Michail Bachtin – è il primo tra «i grandi capolavori della letteratura» in cui si afferma «il riso, nella sua forma piú radicale e universale», che ingloba «il mondo intero» e che si stacca dalle «lingue popolari per fare irruzione nella letteratura e nell'ideologia di rango elevato». Questo libro costituisce il tentativo, a distanza di secoli, di ascoltare quel «riso» a volte soffocato, a volte soltanto oscurato da successive forme di censura e dall'accumulo della letteratura secondaria. A un simile scopo si è resa necessaria l'adozione di alcuni principî: non staccarsi mai dalle parole del testo; utilizzare una scatola di arnesi volutamente leggera; esplicitare in ogni occasione la parzialità dell'angolo di lettura prescelto; attenersi, infine, a un suggerimento di Nietzsche e leggere lentamente, senza mai esitare di fronte alla necessità di tornare sui propri passi. Preceduto da vari corsi universitari, il libro ne ha conservato deliberatamente traccia. Con un'implicita e qui reiterata scommessa: restituire leggibilità e piacere a un'opera cosí varia, affascinante e ricca di dirompente vitalità come il Decameron.

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OSHO-FIDARSI CONVIENE - OSHO
MAG C 8604

L'essere umano vive, per sua natura, perennemente in crisi. E questo è tanto più vero nel mondo di oggi. Ma come uscire dal disagio che sembra paralizzarci? Il Maestro di Realtà Osho non ha dubbi: la via è la fiducia, risvegliata attraverso la meditazione e sostenuta da un processo di comprensione. Solo meditando, infatti, potremo avere fiducia in noi stessi, e solo la fiducia in noi stessi ci porterà a fidarci del prossimo, del mondo, dell'ignoto. In una parola: dell'esistenza, in modo incondizionato. Quello che Osho sollecita è un processo di connessione con la nostra sorgente interiore per riscoprire la fiducia nella sua purezza, così da cavalcarne la forza, consapevolmente. Qualcosa di assolutamente diverso dalla comune attitudine ad aver fede che tanto ci condiziona e soffoca, impedendoci di coltivare e portare a piena realizzazione le potenzialità racchiuse nel nostro essere vivi.

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POTERE ALLE PAROLE-PERCHE’ USARLE MEGLIO - VERA GHENO
MAG C 8591

Che cosa penseremmo del proprietario di una Maserati che la lasciasse sempre parcheggiata in garage pur avendo la patente? E di una persona che, possedendo un enorme armadio di vestiti bellissimi, indossasse per pigrizia sempre lo stesso completo? Queste situazioni appaiono improbabili; eppure, sono esempi dell'atteggiamento che molti hanno nei confronti della propria lingua: hanno accesso a un patrimonio immenso, incalcolabile, che per indolenza, o paura, o imperizia, usano in maniera assolutamente parziale. Anche se l'italiano non ha bisogno di venire salvato, né tantomeno preservato, è pur vero che dovremmo amarlo di piú, perché è uno strumento raffinatissimo, ed è un peccato limitarsi a una frequentazione solamente superficiale. Perché conoscerlo meglio può essere, prima di tutto, di grande giovamento a noi stessi: piú siamo competenti nel padroneggiare le parole, piú sarà completa e soddisfacente la nostra partecipazione alla società in cui viviamo. Vera Gheno si fa strada nel grande mistero della lingua italiana passando in rassegna le nostre abitudini linguistiche e mettendoci di fronte a situazioni in cui ognuno di noi può ritrovarsi facilmente. E ci aiuta a comprendere che la vera libertà di una persona passa dalla conquista delle parole.

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RIFLESSIONI SULLA QUESTIONE ANTISEMITA - DELPHINE HORVILLEUR
MAG C 8602

Sartre aveva mostrato nelle Riflessioni sulla questione ebraica come l'ebreo sia definito in forma inversa attraverso lo sguardo dell'antisemita. Delphine Horvilleur sceglie qui di fare il contrario: esplorare l'antisemitismo attraverso i testi sacri, la tradizione rabbinica e le leggende ebraiche. Horvilleur analizza la particolare coscienza che gli ebrei hanno di ciò che abita la psiche antisemita nel corso del tempo: l'ebreo è di volta in volta rimproverato di impedire al mondo di fare «tutto»; di confiscare qualche cosa al gruppo, alla nazione o all'individuo; di mancare di virilità e di incarnare il femminile, la manchevolezza, il «buco», la ferita, la faglia identitaria che minaccia l'integrità della comunità. L'esegesi di questa letteratura è a maggior ragione piú rilevante in quanto i motivi ricorrenti dell'antisemitismo sono oggi rivitalizzati nel discorso dell'estrema destra e dell'estrema sinistra. Questo libro offre gli strumenti di resilienza per sfuggire al ripiegamento identitario: la tradizione rabbinica non si preoccupa tanto di venire a capo dell'odio verso gli ebrei (fatica sprecata...) quanto di offrire armi per premunirsi. Esso inoltre, per chi lo sappia leggere, rappresenta una via d'uscita dalla competizione vittimistica che caratterizza i nostri tempi di odio ed esclusione.

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SACRI MONTI - GUIDO GENTILE
COLL C 12 986

L'immaginario architettonico e figurativo che nel corso di secoli elabora questi complessi rispecchia le propensioni del pellegrinaggio insieme a particolari forme di meditazione e di narrazione, applicate a una catechesi popolare e a una devozione anche piú esigente. Lo sviluppo dei Sacri Monti, fiorito nell'età della Controriforma secondo intendimenti comuni, ma preceduto da rilevanti esperienze sin dal Quattrocento, fu promosso e gestito da religiosi, non solo francescani, e da ecclesiastici con il coinvolgimento dei rispettivi ambienti territoriali e di soggetti di vario rango sociale e politico. La ricognizione qui presentata è volta a seguire questa storia complessa attraverso l'evoluzione del Sacro Monte di Varallo e le derivazioni di quel modello. «Negli anni Ottanta e Novanta del Quattrocento il pellegrinaggio di Terra Santa, con la sua diretta esperienza e le sue narrazioni, continuava ad attrarre uomini e donne di varia provenienza e condizione, religiosi e laici, ecclesiastici e fedeli d'ogni rango, che si trovavano spesso accomunati nei travagli e nei pericoli del "viaggio d'oltremare"... Questa tensione della cristianità verso Gerusalemme si acuiva e insieme diveniva piú critica mentre quell'orizzonte era piú arduo a raggiungersi per la crescente espansione della potenza ottomana... Il fallimento della crociata allora bandita da Pio IV dovette toccare particolarmente il frate minore osservante Bernardino Caimi che, nel 1478, si era occupato, quale commissario, della custodia francescana di Gerusalemme e nel 1482 era impegnato nella predicazione della crociata. Per tali circostanze gli doveva apparire piú precaria la tutela che sui luoghi santi e sulla loro frequentazione fornivano i francescani del convento del Monte Sion. Il Caimi si rese quindi interprete, con particolare impegno, del sentimento "di dover trasmettere la 'vera' forma degli spazi testimoni della passione e della vita del Cristo in quel momento nel quale sembrava definitivamente compromessa la presenza latina in Terrasanta". A questo effetto si adoprò a impiantare una sua "nuova Gerusalemme", come un insieme di luoghi composti a somiglianza dei luoghi santi d'oltremare e destinati a surrogare il pellegrinaggio gerosolimitano con un'altra forma di devozione, ben piú agevole e sicura».

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STUDIOLO - GIORGIO AGAMBEN
COLL C 12 998

Benjamin diceva che fra ogni istante del passato e il presente vi è un appuntamento segreto e che se si manca a quest’appuntamento, se non si comprende che le immagini che il passato ci trasmette erano dirette proprio a noi, qui e ora, è la nostra stessa consapevolezza storica che si spezza. La scommessa che tiene insieme le opere raccolte nello studiolo è, infatti, che esse, benché siano state composte in un arco di tempo che va dal 5000 a.C. ad oggi, giungano alla loro leggibilità soltanto ora. Per questo, malgrado l’attenzione ai dettagli e le cautele critiche che caratterizzano il metodo dell’autore, esse ci provocano con una forza e quasi con una violenza a cui non è possibile sottrarsi. Quando comprendiamo perché Dostoevskij teme di perdere la fede davanti al Cristo morto di Holbein, quando la Lepre di Chardin si rivela di colpo ai nostri occhi come una crocifissione o la scultura di Twombly ci mostra che la bellezza non possa in ultimo che cadere, l’opera d’arte è allora strappata al suo contesto museografico e restituita alla sua quasi preistorica sorgività. E questo e non altro, suggerisce l’autore, è il compito del pensiero.

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SUL COLORE - DAVID SCOTT KASTAN CON STEPHEN FARTHING
COLL C 12 981

Le nostre vite sono sature di colore. Viviamo in un mondo di colori vividi, e il colore permea la nostra esistenza psicologica e sociale. Ma proprio a causa dell'ubiquità dei colori, di essi non sappiamo poi molto. Con questo libro, David Scott Kastan e Stephen Farthing offrono un'esplorazione originale e suggestiva di uno degli aspetti piú intriganti e meno compresi dell'esperienza quotidiana. I due autori, rispettivamente un professore di arte e letteratura e un pittore, osservano il colore da diverse prospettive, artistica, letteraria, storica, culturale, antropologica, filosofica, politica e scientifica: da Omero a Goethe e Newton, da Picasso e gli impressionisti al tubino nero di Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany. Ogni capitolo, vivace e di ampio respiro, è dedicato a un singolo colore ed esamina i diversi modi attraverso i quali i colori plasmano il nostro immaginario sociale e culturale.

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TRANS-EXPRESS ALLA RICERCA DI UN CONTINENTE PERDUTO - OWEN HATHERLEY
COLL C 12 988

Le poche volte che ho visitato Parigi, ho sempre trovato la capitale francese strana e incomprensibile, forse a causa delle preferenze che ho sviluppato da londinese adottivo. La coesistenza di differenti periodi e momenti architettonici, di forme e idee in conflitto sulla pianificazione, che si può trovare nel centro di Londra (anche se spesso sostenuta da una griglia di fondo razionalista georgiana), a Parigi sembra, a un primo momento, non esserci, sostituita da un neo-barocco in pietra calcarea, obbligato, speculativo, tirato su in pochi decenni. Gli edifici pubblici imponenti, in particolare l'orrendo Louvre, ma non solo, sono spesso sgraziati e pomposi. La cosa piú frustrante della capitale francese è rappresentata dalle lodi incessanti che ha ricevuto sia dai conservatori – da cui ci si può aspettare l'amore per una città dove è possibile camminare chilometri e chilometri senza trovare un singolo esempio di architettura del XX secolo e dove tanto la modernità quanto il multiculturalismo sono rigorosamente tenuti nelle riserve – sia dai politici radicali, per i quali la storia rivoluzionaria della capitale francese, la tediosa litania di 1789, 1848, 1871, 1968, significa godersi le strade borghesi piú eleganti con la scusa che, su quello che ora è un edificio di lusso, una volta una banda di saccheggiatori, artigiani e prostitute, sventolò la bandiera rossa. In confronto con Londra, si potrebbe invidiarne la qualità della vita, ma non molto altro.

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UN PAESE LONTANO-CINQUE LEZIONI SULLA CULTURA AMERICANA - FRANCO MORETTI
COLL C 12 984

Il libro raccoglie cinque di queste lezioni esemplari, alla base delle quali vi è la scommessa che ogni insegnante dovrebbe imporsi per svolgere al meglio il proprio compito di fronte a studenti che spesso di storia della letteratura sanno poco o nulla. Cinque saggi brevi e compatti, che individuano alcuni concetti fondamentali della modernità, per riflettere criticamente sullo sviluppo planetario dell'egemonia culturale americana, accostando Whitman a Baudelaire, il western al film noir, Hemingway a Joyce, Miller a Brecht, oppure Vermeer a Hopper e Rembrandt a Warhol. Riflessioni critiche e puntuali analisi stilistiche evidenziano dissonanze, antitesi e conflitti, e compongono una sorta di breviario di educazione estetica, utile a illustrare le diverse realtà culturali e le metamorfosi delle forme artistiche all'interno di distinti contesti sociali, tra Vecchio e Nuovo mondo. Con una missione: risvegliare in ogni lettore il «senso di meraviglia per quel che la letteratura sa fare», dimostrando soprattutto che «vale la pena studiare la letteratura, e non solo leggerla per piacere». «Un sogno, o forse un'ossessione.

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UNA MERAVIGLIOSA SOLITUDINE - LINA BOLZONI
SUR X 160

Davanti ai rischi, e alle nuove sfide che oggi si delineano, questo libro guarda al passato per farne emergere i grandi miti che hanno nutrito l'esperienza della lettura all'inizio del mondo moderno: miti pieni di fascino, fragili e potenti insieme; inesorabilmente lontani, ci osservano con "uno sguardo familiare". «Entro nelle antique corti degli antiqui uomini, [...] dove io non mi vergogno parlare con loro, e domandarli della ragione delle loro azioni; e quelli per loro umanità mi rispondono», scriveva Machiavelli a Francesco Vettori. È questo il cuore del percorso, che si dipana indietro e avanti nel tempo, da Petrarca a Tasso, a Montaigne, seguendo il tema della lettura come incontro personale, come dialogo con gli autori che si leggono. Il libro diventa un corpo, una persona; i ritratti degli autori, che comparivano nelle biblioteche o negli studioli come spesso fanno le fotografie sui muri di casa dei lettori di oggi, aiutano a mettere in atto una specie di rievocazione negromantica che è capace di sfidare la morte, di stabilire legami di amicizia al di là delle barriere del tempo.