SCELTI PER VOI
Rubrica a cura di Emanuele Romallo
NOVEMBRE 2021
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SAGGISTICA
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LA FOTOGRAFIA COME ARTE CONTEMPORANEA - Charlotte Cotton
MAG C 9412

Questo libro, divenuto negli anni un punto di riferimento critico indispensabile a livello internazionale, propone un'introduzione alla straordinaria varietà della fotografia d'arte contemporanea. Nel saggio, Charlotte Cotton esamina specifiche tematiche, quali la narrazione nell'arte fotografica, la registrazione dell'insignificante dettaglio dell'esistenza quotidiana o della vita intima, l'uso della fotografia nell'arte concettuale, la prevalenza di una distaccata estetica oggettiva, la fotografia come privilegiato deposito di valori personali, sociali e culturali in un mondo saturo di immagini. Sono oltre 170 i fotografi presentati attraverso il loro lavoro: artisti affermati, come Isa Genzken, Jeff Wall, Sophie Calle, Thomas Demand, Nan Goldin e Sherrie Levine; accanto a talenti emergenti, come Sara VanDerBeek, Rashid Johnson, Anne de Vries e Amalia Ulman. Questa nuova edizione, accresciuta di un capitolo inedito, radicalmente rielaborata e arricchita di oltre cento immagini, rivisita le argomentazioni del volume precedente mettendole in dialogo con le pratiche piú recenti. Ampliando la selezione delle opere presentate, Cotton celebra una nuova generazione di artisti, che sta radicalmente modificando la fotografia per renderla protagonista sempre piú consapevole dell'attuale panorama sociale, politico e culturale.

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ETICA DEL TURISMO - Corrado Del Bo’
MAG C 9531

Che cosa c'è di sbagliato nel farsi un selfie ad Auschwitz? O nell'andare a vedere le donne "dal collo lungo" in Thailandia? O nel farsi scortare dagli sherpa sull'Everest? O, ancora, nel fare le vacanze in un villaggio turistico situato nel Sud del mondo? Sono alcuni degli interrogativi cui risponde questo volume, inquadrandoli in un'indagine teorica più ampia, che parte dalla definizione di turista e dalla distinzione fra turista e viaggiatore per arrivare alle nozioni chiave della riflessione morale sul turismo: responsabilità, sostenibilità, equità e rispetto delle differenze culturali. Il libro non offre soltanto una panoramica delle questioni etiche con cui i turisti e l'industria turistica si misurano o dovrebbero misurarsi, ma esplicita e discute anche i loro presupposti e le loro implicazioni, consentendo al lettore di acquisire maggiore consapevolezza degli effetti del turismo sulle persone e sull'ambiente, e favorendo così una riflessione più approfondita sul tipo di turismo che sarebbe moralmente auspicabile realizzare e sui limiti che possiamo giustificatamente invocare per quello attuale.

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LINEAMENTI DI STORIA DELLA CHIESA MEDIEVALE E MODERNA - Alessandro Saraco
MAG C 9449

La presente pubblicazione nasce dall'esigenza di dotare gli alunni dell'Istituto Teologico Calabro di uno strumento didattico per lo studio personale della storia della chiesa medioevale e moderna. A loro è principalmente destinata e dedicata. Si tratta di un "compendio" che consente una visione d'insieme di epoche storiche così ricche di eventi e che hanno profondamente determinato il cammino bimillenario della Chiesa cattolica, istituzione "umano-divina" in continuo divenire e 'semper reformanda'. I contenuti del volume sono attinti da diversi studi, collane, dizionari, manuali e saggi, ritenuti un classico per la conoscenza della storia della Chiesa. Il volume potrebbe essere utile anche a coloro che si accostano allo studio della storia ecclesiastica con l'intento di conoscere, in maniera semplice e sintetica, le vicende della Chiesa che cammina nel tempo.

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CITTA’ D’ARTE E FISCO. VERSO UN TURISMO SOSTENIBILE? - Roberto Cordeiro Guerra
MAG C 9530

Fino al febbraio 2020 l'overtourism produceva nelle città d'arte esternalità negative a fatica tollerate (sovraffollamento; inquinamento; fuga dei residenti dai centri storici). La pandemia ha interrotto i flussi turistici e concentrato gli sforzi sull'urgenza della ripresa. Questa pausa fornisce l'occasione per programmare la sola via di uscita possibile: mettere in campo ogni misura utile per la promozione di un turismo sostenibile. Le misure fiscali devono essere sinergiche con altri interventi: ad esempio strumenti di governo del territorio; di regolamentazione urbanistica e di disciplina delle attività ricettive per evitare forme di concorrenza sleale. Su questo humus dovrebbero innestarsi interventi fiscali quali l'applicazione della tassa di soggiorno - o misure equivalenti - al turismo "mordi e fuggi", agevolazioni per i visitatori che soggiornano più a lungo, tassazione delle piattaforme che traggono guadagno dall'intermediazione di alloggi siti nelle città d'arte, incentivi per chi investe in attività economiche di vicinato o ristruttura immobili per abitarvi. Indispensabile, infine, una cabina di regia per coordinare le competenze multilivello coinvolte nella politica del turismo.

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L’IMPERTURBABILE PLACIDITA’ DEL GATTO - Véronique Aïache
MAG C 9480

A chi pensa che i gatti siano semplici animali da compagnia sembrerà strano considerarli un modello di serenità. In realtà questi piccoli felini possiedono ciò che gli uomini inseguono per tutta la vita: la pace del cuore e della mente. Senza saperlo, ci indicano il cammino da percorrere per rilassarci, sottrarci all'angoscia del tempo che passa e mettere a tacere il turbinio di pensieri che ci assilla ogni giorno. Simbolo di spiritualità già per i discepoli di Buddha, il gatto conserva ancora oggi la sua libertà istintiva e la sua immemorabile saggezza. Quando si sveglia la mattina stiracchiandosi come un vero yogi o si aggira per casa attento, alla ricerca dell'energia negativa per portarla lontano, quando sa dire di no senza il minimo senso di colpa, ecco che ci mostra come vivere per ritrovare un equilibrio perfetto tra il mondo esteriore e il nostro vissuto interiore. Per questo osservarlo e comprenderlo ci offre un'opportunità eccezionale di miglioramento personale. I suoi tratti caratteriali così unici offrono tanti spunti di confronto con i nostri, oltre a vere e proprie lezioni di stile. C'è un'arte di vivere felina che ci insegna ad amare gratuitamente, senza aspettarci nulla in cambio, a coltivare il distacco per circoscrivere meglio le emozioni o i sentimenti, a mantenere la calma in ogni circostanza e a godere appieno del momento presente. Seguendo il loro esempio e lasciandoci andare accederemo a un nuovo stato di grazia: un sogno realizzabile, molto vicino alla felicità.

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FEMMINISMO INTERROTTO - Lola Olufemi
MAG C 5412

Slogan per magliette, borse e adesivi, grido di battaglia cantato per le strade, la parola "femminismo" è diventata mainstream. Essere femministi, oggi, fa tendenza. Lola Olufemi traccia il confine tra femminismo e consumismo, dimostra che il femminismo non è una merce da acquistare, ma un'arma per combattere l'ingiustizia. Indaga la violenza contro le donne, la giustizia riproduttiva, la trans-misoginia, l'industria del sesso, l'islamofobia, il consenso, il #MeToo, la situazione nelle prigioni. Interroga lo Stato, il suo ruolo, quella coltre di fumo con cui ci obnubila la mente. Femminismo interrotto è una disamina sul potere. Esplora le parole, i tweet, gli articoli, perché a volte è una questione di vocabolario e ce ne occorre uno più completo. È anche un libro sull'illusione: solo perché alcune di noi si sentono libere non significa che lo siamo davvero. Ed è una critica al femminismo stesso, quando accende i riflettori su una sola donna e ne dimentica altre. Saggio, manifesto, pamphlet politico, memoriale, necrologio e inno, Femminismo interrotto sfugge alle definizioni, esattamente come il femminismo quando smette di essere un'etichetta. Unico caso in cui la trasformazione potrà dirsi radicale.

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VITA IMMAGINARIA - Natalia Ginzburg
MAG C 9459

Tutto ciò che Natalia Ginzburg evoca e descrive succede in noi come per la prima volta: Vita immaginaria è un libro di sveglia e di veglia, una prima volta che dura per sempre. Il meno conosciuto fra i libri di Natalia Ginzburg – la sua terza raccolta di scritti non narrativi, apparsa nel 1974 e mai piú ristampata finora – è anche il piú multiforme di tutti, e il piú pervicacemente battagliero. A dargli il titolo è un memorabile esercizio di autobiografia, collocato in chiusura; ma quel titolo cosí assorto e sfumante, Vita immaginaria, è anche un titolo da interpretare a rovescio: perché, di fatto, in ciascuno dei trenta testi qui radunati Natalia Ginzburg interviene, con la esitante perentorietà che rende unica la sua voce, sulla vita reale dell’oggi, di un oggi che porta date di mezzo secolo fa ma sul quale ascolteremo cose che valgono per il nostro qui-e-ora, cosí diversamente complesso ma cosí simile nelle opzioni estetiche, nelle scelte morali, nei tragici dilemmi politici che impone a ciascuno di noi. La condizione delle donne negli anni del femminismo, e quella degli ebrei e dello Stato di Israele; la bellezza e l’orrore di Roma, e la fragilità di una democrazia (la nostra) sempre sotto minaccia; alcuni scrittori da amare (Goffredo Parise, Antonio Delfini, Biagio Marin, Tonino Guerra, Italo Calvino, Lalla Romano, Elizabeth Smart, ed Elsa Morante della Storia sopra tutti); alcuni film (Sussurri e grida, Amarcord, Domenica maledetta domenica) visti con l’occhio di scrittrice; le biografie di alcuni amici (Cesare Pavese, Felice Balbo); e poi, ancora, la nostra incertezza e la nostra necessità di scegliere; la memoria dell’infanzia, da decifrare, e la vita dei figli adulti, che suscita meraviglia e insicurezza. Infine, sempre presenti, quel senso di soddisfazione che ci può addormentare, le varie specie di linguaggio falso che vanno sempre piú proliferando, la libertà che si può perdere da un momento all’altro e gli orrori della storia contemporanea ai quali ci si abitua a poco a poco, senza rendersene conto, ed è su questo vertice negativo che culmina il tutto. Non per niente, infatti, Natalia Ginzburg aveva pensato, mentre andava costruendo Vita immaginaria, di scegliere un titolo completamente diverso: Il disumano. Nuova edizione a cura di Domenico Scarpa.

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LA FABBRICA DEL CONSENSO - Noam Chomsky
MAG D 5999

In un paese democratico l'indipendenza e la libertà di espressione dovrebbero essere le qualità portanti dei giornali e di tutti i media. La realtà è però un'altra: sono le forza politiche ed economiche a decidere quali notizie dovranno raggiungere il pubblico, e in che modo. Noam Chomsky e Edward S. Herman svelano come, grazie alla manipolazione delle notizie, l'opinione pubblica viene spinta a sostenere determinati interessi e punti di vista. "La fabbrica del consenso" offre un'analisi precisa su quanto siano veramente strumentalizzati i media e fornisce la chiave per interpretarne i messaggi.

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L’INFANZIA DORATA - Fabrizio Pasanisi
MAG C 9486

Vladimir Nabokov nacque a San Pietroburgo nel 1899, primogenito di una famiglia di antica nobiltà. L'intera famiglia Nabokov dovette scappare dalla città nel 1917, per non farvi più ritorno, dopo i moti rivoluzionari che portarono al potere i bolscevichi, cambiando il volto della storia. Questo libro racconta i primi 18 anni dello scrittore, quelli della sua formazione, gli studi, i primi amori, il tutto vissuto in un periodo storico che vide in San Pietroburgo una delle capitali mondiali della cultura. Musica, poesia, arte, la scena locale è un continuo ribollire di idee, e il ragazzo ne viene influenzato. Vi si racconta soprattutto l'amore che egli sviluppò in quei primi 18 anni nei confronti della città natale, e che si porterà dentro, con una nota di nostalgia, nei successivi 60, fino alla morte avvenuta nel 1977. Il libro è la guida ideale di una città magica, ricca di storia e di personaggi straordinari, una città resa ancora più affascinante dallo sguardo profondo di Nabokov.

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IL LETTORE SUL LETTINO - Guido Vitiello
MAG C 9460

Perché molti lettori sottolineano i libri, ci scribacchiano sopra, fanno le orecchie ai bordi delle pagine, mentre altri guardano con orrore al piú lieve maltrattamento? E quali segreti custodiscono gli scaffali delle biblioteche domestiche? Se i volumi sono disposti in file doppie, cosa si nasconde nelle retrovie? Una ricognizione ricca e spiazzante di quelle perversioni che rendono erotico e nevrotico il nostro rapporto con i libri. Come nelle migliori famiglie, anche in quella degli amanti dei libri non manca qualche zio matto, il cui ritratto è tenuto prudentemente in soffitta: il collezionista pluriomicida, il cleptomane impenitente, quello che si mangia la carta. Ma non è di loro che parla questo libro. Piú che ai lettori psicotici, si dedica ai turbamenti del lettore nevrotico, che poi altri non è che il lettore comune. C’è chi è colto dall’angoscia se deve prestare un libro; chi si obbliga, mentre legge, a non sbadigliare; c’è il lettore poliamoroso che legge piú libri contemporaneamente o, al contrario, il monogamo seriale che non tocca un romanzo prima di averne finito un altro; chi si vergogna a dire di non aver letto un classico e perciò l’ha sempre, per definizione, «riletto» e chi annota i libri seguendo un proprio cifrario idiosincratico… Se è vero che la lettura è un «vizio impunito» che ci porta a considerare normali dei comportamenti che in qualunque altro ambito apparirebbero perversi – pensiamo al gesto di annusare voluttuosamente la carta -, allora non dobbiamo stupirci di fronte alle mille stramberie del lettore comune, che, visto da vicino, ci apparirà molto meno comune di quanto sembra. Un campionario brillante, colto e divertente delle abitudini che circondano l’uso dei libri e dei meccanismi profondi che regolano i piaceri e i dispiaceri della lettura.

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AMORE E COLPA. DANTE E FRANCESCA - Donato Pirovano
MAG D 5982

Amore e colpa: un conflitto che scuote le coscienze in ogni epoca e viene riproposto in questo volume ripercorrendo la produzione dantesca dalla Vita nuova alla Commedia, alla ricerca di un difficile equilibrio che esplora il conflitto tra la profondità del sentimento di amore e la fragile purezza delle intenzioni del cuore e dello spirito. Nella Vita nuova Beatrice è poeticamente amata di un amore esclusivo e intensissimo, più forte della morte, una passione che, grazie al fedele consiglio della ragione, Dante ha saputo alimentare come una fiamma che non viene mai meno, progressivamente scoprendo in essa le connotazioni dell'amore disinteressato, il cristiano agápe o caritas. Tuttavia nelle rime scritte dopo la Vita nuova - si pensi al ciclo delle petrose o alla cosiddetta montanina - la linea maestra dell'amore virtuoso è spesso contraddetta da momenti di prorompente passione che soggioga completamente Dante: il poeta si descrive in balia di un pensiero ossessivo al quale è difficile sottrarsi e contro il quale la ragione può poco. Non sorprende allora che questo Dante, disarmato davanti al violento attacco di un amore folle e deviato, possa trovarsi, improvvisamente, in una notte di primavera, immerso nella selva oscura.

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LE RAGIONI DEL DUBBIO. L’ARTE DI USARE LE PAROLE - Vera Gheno
MAG C 9472

Viviamo in un mondo affollato di parole; vogliamo davvero impiegarle senza gustarcele? Non sarebbe piú soddisfacente pensare alla lingua come al territorio delle infinite possibilità? Guardiamoci intorno: quante sono le persone che intervengono nelle discussioni senza alcuna competenza specifica pensando di averla? Quanti criticano gli esperti con un «Io non credo che sia cosí» dall’alto di incrollabili certezze? Ci siamo abituati un po’ troppo a parlare e a scrivere senza fermarci prima un attimo a pensare, e rischiamo cosí di far sempre piú danni. Perché le parole non sono mai solo parole, si portano dietro visioni differenti della realtà, tutte le nostre aspirazioni e le nostre certezze: ovvio che possano generare conflitti e fare male. Ma possono anche generare empatia e fare del bene, se impariamo a usarle meglio. Vera Gheno indaga i meccanismi della nostra meravigliosa lingua, e lo fa con la leggerezza calviniana di chi ammira il linguaggio senza peso perché conosce il peso del linguaggio. E in queste pagine, lievi ma dense, distilla un «metodo» per ricordarci la responsabilità che ognuno di noi ha in quanto parlante. Un metodo che si fonda innanzitutto sui dubbi, che ci devono sempre venire prima di esprimerci: potremmo, nella fretta, non aver compreso di cosa si sta davvero parlando, capita a tutti, anche ai piú «intelligenti». Poi sulla riflessione, che deve accompagnarci ogni volta che formuliamo un concetto. E infine sul silenzio, perché talvolta può anche succedere, dopo aver dubitato e meditato, che si decida saggiamente di non avere nulla da dire.

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PENSARE COME ULISSE - Bianca Sorrentino
MAG D 5996

Bianca Sorrentino riprende miti e poemi antichi mostrandoci l’importanza di riscoprire l’inesauribile vitalità che pulsa tra le righe delle opere classiche per migliorare il nostro presente. In un mondo in cui futuro e passato sono sacrificati sull’altare dell’istante e tutte le risposte sembrano essere a portata di clic, Pensare come Ulisse svela le ferite e le domande di un’identità perdutamente umana e ci ricorda che siamo gli eredi millenari di sogni e desideri che eternamente si ripetono, «di una storia comune che per sempre ci affratella». E proprio a questa nostra storia dobbiamo guardare per essere i nuovi eroi del tempo che verrà. Siamo figli di un secolo smarrito: bombardati da verità urlate e subito smentite, schiacciati dalle malattie e da una produttività senza fine, abbiamo perso il filo in quel labirinto che è il nostro mondo. A che cosa servono le parole degli antichi nell’universo liquido di Netflix e Amazon, in cui le favole sono sostituite da maratone di serie tv e un algoritmo ci toglie la fatica di esercitare il libero arbitrio? La lettura dei classici può permetterci di abitare un’altra storia, riappropriarci della nostra. Nel ripercorrere le vicende degli eroi del mito, Pensare come Ulisse ci fa scoprire che le loro inquietudini non sono poi così distanti dalle nostre. L’inconsapevolezza di Edipo corrisponde all’autoinganno dell’uomo contemporaneo che, perso nel vortice incontrollato delle fake news, cerca di ritrovare se stesso. Il mito di Orfeo che osa sfidare la morte, poi, è tuttora un monito per chi è sedotto dal desiderio di superare i limiti posti dalla natura. Le ribellioni di Prometeo e Antigone, archetipo delle nostre rivolte, fanno echeggiare l’impegno civile di cui la nostra società pare essere orfana, un’eredità che solo alcune giovani come Greta Thunberg e Kay Sara sembrano saper raccogliere. E se talvolta la tradizione classica condanna al silenzio la voce del femminile, le riscritture contemporanee sanciscono il riscatto per ogni Atalanta – per ogni sposa costretta a sacrificarsi – finalmente in grado di dare coronamento alle proprie aspirazioni.

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LA MANOMISSIONE DELLE PAROLE - Gianrico Carofiglio
MAG C 9457

Le parole, nel loro uso pubblico e privato, sono spesso sfigurate, a volte in modo doloso, altre volte per inconsapevolezza. Un insostituibile libro politico che segnala le ferite del nostro linguaggio, ma indica anche le strade possibili della sua liberazione. Rosa Luxemburg diceva che chiamare le cose con il loro nome è un gesto rivoluzionario. In un’epoca come la nostra, quando la democrazia vacilla e la sfera pubblica deve contenere i canali labirintici dei social, l’uso delle parole può produrre trasformazioni drastiche della realtà. Attraverso il linguaggio si esercita il potere della manipolazione e della mistificazione. Perciò le parole devono tornare a aderire alle cose. Manomissione, certo, significa danneggiamento. Ma nel diritto romano indicava la liberazione degli schiavi. Questo libro si misura con tale ambivalenza: del nostro linguaggio indica le deformazioni, ma anche la possibilità delle parole di ritrovare il loro significato autentico. È la condizione necessaria per un discorso pubblico che sia aperto e inclusivo. La manomissione delle parole era apparso nella sua prima edizione undici anni fa. Era un’altra epoca e, allo stesso tempo, era l’inizio di questa epoca. Il linguaggio era quello dell’ascesa di Berlusconi, che è divenuta la premessa di nuove manomissioni. Perciò il testo è stato storicizzato e aggiornato, con le nuove torsioni della lingua prodotte dall’avanzata populista. Sono sei i pilastri del lessico civile che questa guida anarchica e coraggiosa riscopre: vergogna, giustizia, ribellione, bellezza, scelta, popolo. A partire da queste parole chiave Gianrico Carofiglio costruisce un itinerario profondo e rivelatore attraverso i meandri della lingua e del suo uso pubblico. In un viaggio libero e rigoroso nella letteratura, nell’etica e nella politica, da Aristotele a Bob Marley, scopriamo gli strumenti per restituire alle parole il loro significato e la loro potenza originaria. Salvare le parole dalla loro manomissione, oggi, significa essere cittadini liberi.

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MEDICINA E BIOPOLITICA - Michel Foucault
MAG D 5981

Fra i filosofi del Novecento, Michel Foucault è quello che più di altri ha posto in discussione il rapporto tra medicina, economia e potere. Nel 1974 - l'«anno ippocratico di Michel Foucault», come lo definisce Paolo Napoli nella sua introduzione - il pensatore francese, nell'ambito di un ciclo di conferenze tenute a Rio de Janeiro, delineò le tappe della nascita della medicina sociale, partendo da un interrogativo: perché, e da quale momento, la medicina si è trasformata in una strategia biopolitica? La salute degli individui diventa oggetto del potere dalla seconda metà del XVIII secolo, allorché le esigenze del nascente capitalismo pongono il corpo - inteso come forza lavoro produttiva - al centro di un paradigma politico basato sulla medicalizzazione della società. Partendo dall'assunto che il controllo della società sugli individui avviene anche attraverso il corpo, Foucault in quelle conferenze inizia a tratteggiare la nozione di «biopolitica», oggi molto abusata, ponendo degli interrogativi quanto mai attuali: qual è il rapporto tra medicina e potere? In che modo i dispositivi di potere/sapere devono modellare il corpo per ottenere un'efficace razionalizzazione della forza produttiva della popolazione?

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L’UTOPIA SOSTENIBILE - Enrico Giovannini
MAG D 6014

Per costruire un futuro migliore ci serve un'utopia. Un'utopia sostenibile. È la via maestra che Enrico Giovannini indica per il raggiungimento entro il 2030 degli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall'ONU. Fame, salute, acqua, povertà, energia, infrastrutture, occupazione, disuguaglianze, clima, pace, istruzione sono questioni che si affrontano solo con un pensiero integrato e il concorso di forze politiche, economiche e sociali. Continuare a pensare e ad agire come nel passato vuol dire far precipitare il nostro mondo in una profonda crisi ambientale, economica, sociale. È richiesto l'impegno di tutti e un profondo cambiamento del modo in cui leggiamo e affrontiamo i problemi che ci circondano.

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CHIESE CHIUSE - Tommaso Montanari
MAG D 5987

Migliaia di chiese sono oggi inaccessibili, saccheggiate, pericolanti. Altre sono trasformate in attrazioni turistiche a pagamento. Oggi non sappiamo cosa farcene, di tutto questo «ben di Dio», e bene pubblico: mancano visione, prospettiva, ispirazione. Ma è anche lí che si potrebbe costruire un futuro diverso. Umano. Le antiche chiese italiane ci chiedono di cambiare i nostri pensieri. Con il loro silenzio secolare, offrono una pausa al nostro caos. Con la loro gratuità, contestano la nostra fede nel mercato. Con la loro apertura a tutti, contraddicono la nostra paura delle diversità. Con la loro dimensione collettiva, mettono in crisi il nostro egoismo. Con il loro essere luoghi essenzialmente pubblici sventano la privatizzazione di ogni momento della nostra vita individuale e sociale. Con la loro viva compresenza dei tempi, smascherano la dittatura del presente. Con la loro povertà, con il loro abbandono, testimoniano contro la religione del successo. Possiamo decidere che anche questi luoghi speciali che arrivano dal passato devono chinare il capo di fronte all’omologazione del pensiero unico del nostro tempo. O invece possiamo decidere di farli vivere: per aiutarci a vivere in un altro modo.

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CONTRO L’IMPEGNO - RIFLESSIONI SUL BENE IN LETTERATURA - Walter Siti
MAG D 5980

Vincitore della 92/a edizione del Premio Viareggio-Rèpaci Sezione Saggistica In questo pamphlet militante e preoccupato Walter Siti analizza alcuni autori e testi contemporanei di successo per difendere la letteratura dal rischio di abdicare a ciò che la rende più preziosa: il dubbio, l’ambivalenza, la contraddizione. Non senza il sospetto che l’impegno “positivo” sia soltanto la faccia politicamente in luce di una mutazione profonda e ignota, in cui tecnologia e mercato imporranno alla letteratura nuovi parametri. Da un po’ di tempo si è diffusa l’idea che la letteratura debba promuovere il bene, guarire le persone e riparare il mondo. Breviari e “farmacie letterarie” promettono di confortarci e di insegnarci a vivere, i romanzi raccontano storie impegnate a fare giustizia, confermando chi scrive (e chi legge) nella convinzione di trovarsi dalla parte giusta. Ma la letteratura è un bastian contrario che spira sempre dal lato sbagliato: più si tenta di piegarla al proprio volere, e usarla per “veicolare un messaggio”, più lei ci sfugge e porta in superficie ciò che nemmeno l’autore sapeva di sapere. Sostiene il Bene se il Potere lo reprime, ma quando il Potere si nasconde dietro stereo-tipi di buona volontà lei non ha paura di far parlare il Male, di affermare una cosa e contemporaneamente negarla, di mostrarci colpevoli innocenti e innocenti colpevoli.

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DOVUNQUE TU VADA CI SEI GIA’ - Jon Kabat-Zinn
MAG C 9435

La consapevolezza è considerata l'elemento centrale della meditazione buddista, ma la sua essenza è universale e di profonda utilità pratica per tutti. «Sapete una cosa? Quando si tratta di arrivare da qualche parte, ovunque andiate, ci siete. Qualsiasi cosa abbiate voluto compiere, è quella che avete compiuto. Qualsiasi cosa state pensando, è questo che avete in mente. Qualsiasi cosa vi accade è già accaduta. L’interrogativo importante è come vi comporterete. In altri termini: E ora?» Essenzialmente la consapevolezza è essere sempre vigili e, malgrado sia caratteristico della nostra mente innestare il pilota automatico e perdere il contatto con l'unico momento, quello presente, di cui effettivamente disponiamo per vivere, sentire, crescere, amare, dare forma alle cose o guarire, essa possiede anche l'innata capacità di destarsi al «qui e ora». In questo libro Jon Kabat-Zinn traccia un percorso semplice per coltivare la consapevolezza nella nostra vita. Come un giardino esige cure attente se vogliamo coltivare fiori e non vederlo invaso dalle erbacce, così la consapevolezza richiede interventi regolari. L'autore si rivolge sia a chi si avvicina alla meditazione per la prima volta, sia ai praticanti di lunga data e a chiunque sia interessato a recuperare la ricchezza dei propri momenti. Solo grazie alla meditazione, che è appunto l'essere presenti a se stessi, possiamo vivere invece che lasciarci vivere. La meditazione è infatti il processo finalizzato ad approfondire attenzione e lucidità e a metterle in atto nella vita.

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LA DIMENSIONE AMOROSA TRA INTIMITÀ E SPIRITUALITÀ - Pasquale Ricciardi
MAG C 945

"La dimensione amorosa tra intimità e spiritualità" è un libro scritto per chi, quotidianamente, sente l'esigenza di una relazione più autentica e meno conflittuale. Tema centrale è la riscoperta dell'intimità di cui ognuno, fin dalla nascita, ha fatto esperienza attraverso figure significative (genitori, e/o caregiver) determinando un'impronta indelebile (imprinting), che ritorna, riattivandosi, quando si vivono nuove relazioni. Ed è quando questa esperienza è stata ferita che si mettono in atto giochi patologici di relazione e recite dell'intimità che portano al fallimento e conflitto e, nei casi più gravi, a violenza. L'uomo in crisi di relazione, ferito, aggressivo e narciso ha bisogno di recuperare, non la relazione, ma l'intimità ferita, per realizzare una nuova era di ben-essere riscoprendo quanto suggerito dall'antropologia cristiana: «Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c'è altro comandamento più importante di questo».

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LE LEGGI NATURALI DELL'ORDINE SOCIALE - Louis de Bonald
MAG C 9452

Il saggio di Louis de Bonald è l'esposizione in forma sintetica e abbreviata delle tesi di filosofia politica che l'autore ha formulato nel più ampio trattato "Théorie du pouvoir social", composto pochi anni prima nell'esilio. De Bonald ribadisce la necessità dell'autorità temporale e la sua origine divina; inoltre, articola una critica del pensiero illuministico radicale e della Rivoluzione francese "giacobina". È la prima traduzione italiana di un saggio completo di de Bonald e, anche per le dimensioni proibitive delle altre sue opere, ha lo scopo di agevolare il lettore italiano che voglia accostare "in diretta" ? molti in Italia hanno studiato de Bonald, ma mai traducendone l'articolata prosa ? il complesso pensiero di un grande "padre" della scuola contro-rivoluzionaria.

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RUMORE. UN DIFETTO DEL RAGIONAMENTO UMANO - Daniel Kahneman, Olivier Sibony, Cass R. Sunstein
MAG C 9425

Due medici che danno due diagnosi diverse allo stesso paziente sulla base degli stessi esami. O due giudici che assegnano pene diverse a colpevoli dello stesso reato. O, addirittura, lo stesso manager che prende una decisione diversa a seconda del momento della giornata. Non dovrebbe accadere, invece l'esperienza insegna che sono decine gli ambiti in cui le decisioni dovrebbero essere dettate da criteri oggettivi, ma in cui alla fine la realtà è ben diversa dalla teoria. E la colpa è del rumore. Daniel Kahneman, premio Nobel per l'economia e autore del bestseller mondiale Pensieri lenti, pensieri veloci, ha studiato per anni con Olivier Sibony e Cass R. Sunstein questo difetto del funzionamento mentale e in questo libro dimostra come ovunque si eserciti il giudizio umano – nella sanità pubblica come nelle aule di giustizia, nei processi aziendali come nelle decisioni quotidiane di tutti noi – lì si trovi il rumore, a sviare il ragionamento e causare errori.

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LA FIABA IRRESISTIBILE - Jack Zipes
MAG C 9490/2

Se c'è un genere che sin dalla notte dei tempi riesce a far presa sul l'immaginazione degli esseri umani in ogni angolo della terra, quello è senza dubbio la fiaba. Eppure, malgrado il proliferare degli studi in materia, tuttora si stenta a ricostruirne le origini, l'evoluzione e i modi di diffusione. Perché mai la fiaba esercita da sempre un fascino irresistibile, quale che sia la forma o il mezzo attraverso cui giunge fino a noi? Uno dei massimi studiosi a livello internazionale propone in queste pagine un originale approccio allo studio della fiaba, nel tentativo di spiegare le ragioni del suo inesauribile propagarsi, fino a diventare parte essenziale delle culture di tutto il mondo, duttile al punto da prestarsi a continue reinvenzioni e ri-creazioni. Attingendo alle scienze sociali e naturali, non meno che a quelle cognitive, alla psicologia evolutiva e alla biologia, Zipes rintraccia le origini della tradizione orale della fiaba nell'antichità, e ricostruisce la sua evoluzione dapprima nel passaggio alla scrittura e alla stampa, e via via attraverso i continui adattamenti ai nuovi mezzi di comunicazione, dal teatro al cinema, dalla tv all'animazione.

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QUANDO I GRANDI LEGGONO AI BAMBINI - Angela Dal Gobbo
MAG C 9490/3

I primi anni di vita sono fondamentali per lo sviluppo intellettivo, linguistico, emotivo e relazionale del bambino, con effetti significativi per la vita adulta. Ecco perché Nati per Leggere, un programma non profit nato dalla collaborazione tra l'Associazione italiana biblioteche, l'Associazione culturale pediatri e il Centro per la salute del bambino, promuove da vent'anni in tutta Italia la lettura da O a 6 anni. Se leggere ai bambini può sembrare facile, non lo è conquistarli alla lettura, e neppure scegliere i libri giusti, al momento giusto. Questo volume si propone come una sorta di bussola per orientarsi tra gli albi illustrati che più affascinano i bambini e meglio ne interpretano i bisogni profondi. Offre indicazioni riguardo alle modalità di lettura e alle età più opportune per ciascun genere di libro. E propone chiavi di lettura per ogni testo partendo dal presupposto che, per crescere lettori, occorre offrire storie ben scritte, concepite secondo meccanismi narrativi irresistibili, non molto diversi da quelli che affascinano i lettori adulti. Ogni testo proposto è finalizzato alla lettura condivisa, quella in cui i grandi leggono ai piccoli. La condivisione di un libro con un bambino, nel rispetto dei suoi tempi, crea una condizione di ascolto reciproco che aiuta il piccolo a capire ciò che si guarda o si legge insieme, e offre all'adulto la grande opportunità di comprendere il bambino e di accompagnarlo in un percorso di crescita e scoperta sempre più stimolante.

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BACH E PRINCE. VITE PARALLELE - Carlo Boccadoro
MAG C 9382

Persino chi non è appassionato di musica classica conosce e ama Bach, uno dei compositori più ascoltati al mondo, che ha commosso epoche e culture diverse. E chiunque ha ballato almeno una volta su un pezzo di Prince, che ha mescolato black music, funk, dance e pop, creando sonorità del tutto nuove e singolari. Ma cosa accomuna questi due grandi interpreti del proprio tempo? Entrambi hanno determinato autentiche svolte nella storia della musica. Che uno lo abbia fatto alla corte di sovrani e imperatori del Settecento e l'altro nell'èra di Mtv, non cambia la questione, anzi è proprio ciò che la rende così affascinante. «Come si può cercare di riassumere in un linguaggio sincretico le diverse voci che affollano il paesaggio sonoro in cui ci si è trovati a vivere? Entrambi hanno fornito una propria risposta e la metodologia di pensiero utilizzata per raggiungerla non è cosí distante come i risultati potrebbero farla apparire. Mi piace credere che se questi due grandi artisti avessero avuto la possibilità di incontrarsi si sarebbero stretti la mano.»

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LA SOCIETÀ SENZA DOLORE - Byung-Chul Han
MAG C 9383

Il mondo contemporaneo è terrorizzato dalla sofferenza. La paura del dolore è cosí pervasiva e diffusa da spingerci a rinunciare persino alla libertà pur di non doverlo affrontare. Il rischio, secondo Han, è chiuderci in una rassicurante finta sicurezza che si trasforma in una gabbia, perché è solo attraverso il dolore che ci si apre al mondo. E l'attuale pandemia, argomenta il filosofo tedesco-coreano, con la cautela di cui ha ammantato le nostre vite, è sintomo di una condizione che la precede: il rifiuto collettivo della nostra fragilità. Una rimozione che dobbiamo imparare a superare. Attingendo ai grandi del pensiero del Novecento, Han ci costringe, con questo saggio cristallino e tagliente come una scheggia di vetro, a mettere in discussione le nostre certezze. E nel farlo ci consegna nuovi e piú efficaci strumenti per leggere la realtà e la società che ci circondano.

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LE STORIE CHE CURANO. FREUD, JUNG, ADLER - James Hillman
MAG D 5973

Hillman immagina la mente con una "base poetica" e, come tale, fondata non sulle microstrutture del cervello o del linguaggio ma su quelle storie mitiche, protagonisti gli Dei, che al nostro agire e sentire offrono modelli fondamentali e insieme la dimora in cui sussistere. Conoscere la mente più profonda è ascoltarne le storie, con un'attenzione poetica che sappia coglierne il carattere estetico insieme a quello terapeutico. Il fi ne della psicoterapia è educare alla capacità immaginativa: "guarire" sarà ritrovare il senso perduto del vivere entro un cosmo immaginale, attuare "storie che curano", dove una vita possa finalmente aver dimora. Le teorie freudiana, junghiana e adleriana vengono così liberate dal dominio delle rispettive accademie e apprezzate per quel che ancora le conserva vitali: l'essere forme poetiche, fra loro differenti solo per stile e trama. Prefazione di Luigi Zoja.

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L' ESPULSIONE DELL'ALTRO - Byung-Chul Han
MAG D 5974

In questo nuovo saggio, che è una sorta di summa delle sue opere precedenti, Byung-Chul Han mostra la scomparsa della figura dell’Altro nel mondo dominato dalla comunicazione digitale e dai rapporti neoliberistici di produzione. La singolarità dell’Altro disturba, infatti, l’incessante circolazione di Minformazioni e capitali, e la sua rimozione lascia il campo al proliferare dell’Uguale, che favorisce la massima velocità e funzionalità dei processi sociali. Ma dove è promossa solo la positività dell’Uguale, la vita s’impoverisce e sorgono nuove patologie: l’inflazione dell’io imprenditore di se stesso genera angoscia e autodistruttività, l’esperienza e la conoscenza sono sostituite dalla mera informazione, le relazioni personali cedono il posto alle connessioni telematiche. Solo l’incontro con l’Altro, destabilizzante e vivificante, può conferire a ciascuno la propria identità e generare reale esperienza. È per questo motivo che il saggio si chiude sottolineando l’urgenza della costruzione di una comunità umana fondata sull’ascolto e sull’apertura all’Altro.