SCELTI PER VOI
Rubrica a cura di Emanuele Romallo
MAGGIO 2022
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STORIA
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SE AUSCHWITZ E’ NULLA - Donatella Di Cesare
D 2772/307

Sin dall'immediato dopoguerra, via via che emerge l'enormità del crimine, il negazionismo si presenta come un'impresa di igiene ideologica volta a sgombrare il presente dell'Europa dal passato fasullo: «la bugia di Auschwitz». Viene così rilanciata l'accusa della truffa, chiave di volta del secolare odio antiebraico. Per gli esponenti della nuova propaganda antisemita i sopravvissuti sono falsari, altrimenti dovrebbero essere stati annientati, le prove sono fandonie, altrimenti si conoscerebbe il numero esatto di vittime. Se ancora nel Novecento gli attacchi prendono di mira il dispositivo dello sterminio - le camere a gas -, nel XXI secolo il negazionismo mette allo scoperto il cardine intorno a cui da sempre ruota il mito del «complotto ebraico». Maestri nello sfruttare il «culto olocaustico», la nuova religione sorta dalla sacralizzazione della memoria, gli ebrei avrebbero tratto profitto da quella gigantesca menzogna sulla Shoah non solo per creare abusivamente Israele, ma anche e soprattutto per riprendere in mano più che mai le fila del nuovo ordine mondiale. Questo volume, scaturito dall'esperienza di un processo, e costato anni di minacce, comprende tre saggi di cui il primo, intitolato "Il nuovo negazionismo", è inedito, mentre l'ultimo, "L'antisemitismo nel XXI secolo", è uscito in altro contesto. Il saggio centrale "Se Auschwitz è nulla" è la rielaborazione del testo pubblicato nella prima edizione. Costituiscono un insieme interrelato che offre al lettore il quadro filosofico e politico su uno dei fenomeni più inquietanti di quest'epoca.

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PUGLIA DI CARTA - Patrizia Ripa
AP A 442

'Puglia di carta' presenta brani tratti dalle pagine di letteratura di viaggio di scrittori stranieri dell'età moderna e contemporanea - russi, inglesi, francesi e tedeschi - che hanno visitato il territorio pugliese e lo hanno raccontato. I viaggiatori vengono presentati con trentaquattro brevi biografie. Le località raccontate sono ventiquattro, divise per zone, dalla Capitanata alla Terra d'Otranto passando per la Terra di Bari. Le narrazioni - tratte dai testi in lingua originale e proposte con la trascrizione in lingua moderna e la traduzione italiana - sono accompagnate da illustrazioni, opera di autori stranieri o di pittori pugliesi. Attraverso gli occhi dei viaggiatori assistiamo all'evoluzione e ai cambiamenti sociali e culturali della Puglia, con uno sguardo esterno, pieno di interesse e curiosità che aiuta a entrare in questa terra caratterizzata dalla bellezza di una misteriosa armonia trinitaria tra terra, cielo e mare.

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PUGLIA VIAGGIO NELLE DIMORE STORICHE - Riccardo Riccardi
AP B 824

La Puglia gode di un patrimonio storico, artistico, architettonico e monumentale di inusitato valore, ma ancora in parte sconosciuto. Tutti beni che rispecchiano al meglio l'identità culturale di una regione. Questo lavoro consegna al lettore nuovi stimoli per conoscere e amare una Terra che trasuda di dimore storiche di straordinaria bellezza. La salvaguardia di questa ricchezza, vera e propria reminiscenza storica del vissuto anche molto lontano, merita di essere tramandata e ben conservata alle future discendenze, attraverso la sua conservazione e valorizzazione. Solo così lo si preserva dal degrado e dalla distruzione e nello stesso tempo gli si dà modo di creare un indotto importante per la qualità della vita dei territori in cui sono ubicati. Si privilegia di solito il mare ma per destagionalizzare bisogna pensare anche a rivalutare e valorizzare le tante dimore storiche disseminate in tutta la Puglia. Spesso i beni storici artistici - castelli, palazzi, ville, masserie - sia pubblici che privati vengono visti, nell'immaginario collettivo, come lussuose dimore poste, sia nel cuore sia limitrofi, nei centri abitati ereditate da antiche casate e, perciò, la figura del proprietario la si associa a quella di un ricco e fortunato "signore". La realtà è molto diversa: chi oggi possiede una dimora storica la mantiene, la custodisce solo per la passione e l'amore per l'arte, la storia e la cultura. Si tratta di beni dislocati in tutta la Puglia, come nel resto del "bel Paese", e tutti sono unici per il passato, per i significati che afferiscono e per i valori culturali. La manutenzione di un'antica dimora è complessa e comporta l'opera di artigiani specializzati; i committenti di questi professionisti, capaci di intervenire su beni storici senza alterarne lo stato originario, sono spesso i privati che consentono a queste preziose figure professionali di continuare ad esistere per mantenere vivo il valore della tradizione. È importante sottolineare che la buona conservazione di un bene storico riqualifica notevolmente anche il contesto in cui lo stesso è inserito, valorizzando il territorio circostante ed offrendo quindi notevoli benefici alla collettività, non solo da un punto di vista di immagine estetica, ma soprattutto favorendo l'economia locale; un patrimonio ben conservato e reso fruibile rappresenta, infatti, una notevole risorsa per lo sviluppo economico e genera conseguentemente produttività, lavoro e bellezza.

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ALLA CORTE DI FEDERICO II - Gianni Di Giuseppe e Rosa Anna Pucciarelli
R AP 57

I castelli della Puglia medievale compongono la splendida cornice di queste storie, arricchite inoltre da QR code contenenti bellissime audiofiabe. Federico II è senza dubbio uno dei personaggi più irresistibili mai esistiti: stupor mundi, imperatore eclettico e dalle mille sfaccettature, appassionato di viaggi, falchi e castelli, mecenate di una corte di sapienti e all’occorrenza re e politico spregiudicato. Per ritrarre al meglio i numerosi volti di Federico, e trasmettere il suo fascino anche a un pubblico giovane, questa originale graphic novel si ispira alle antiche fiabe popolari: tra cantastorie, animali esotici, giullari e danzatrici, usi e costumi di ieri e di oggi si fondono in un volume sorprendente.

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E ALLORA LE FOIBE? - Eric Gobetti
MAG D 6064

«E allora le foibe?» è diventato il refrain tipico di chi sostiene il risorgente nazionalismo italico e vuole zittire l’avversario. Mi di cosa parliamo quando parliamo di foibe? Cosa è successo realmente? «Decine di migliaia», poi «centinaia di migliaia», fino a «oltre un milione»: a leggere gli articoli dei giornali e a sentire le dichiarazioni dei politici sul numero delle vittime delle foibe, è difficile comprendere le reali dimensioni del fenomeno. Anzi, negli anni, tutta la vicenda dell'esodo italiano dall'Istria e dalla Dalmazia è diventata oggetto di polemiche sempre più forti e violente. Questo libro è rivolto a chi non sa niente della storia delle foibe e dell'esodo o a chi pensa di sapere già tutto, pur non avendo mai avuto l'opportunità di studiare realmente questo tema. Questo "Fact Checking" non propone un'altra verità storica precostituita, non vuole negare o sminuire una tragedia. Vuole riportare la vicenda storica al suo dato di realtà, prova a fissare la dinamica degli eventi e le sue conseguenze. Con l'intento di evidenziare errori, mistificazioni e imbrogli retorici che rischiano di costituire una 'versione ufficiale' molto lontana dalla realtà dei fatti. È un invito al dubbio, al confronto con le fonti, nella speranza che questo serva a comprendere quanto è accaduto in anni terribili.

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FEDERICO II E LA CROCIATA DELLA PACE - Fulvio Delle Donne
MAG C 9723

La crociata di Federico II di Svevia (1228-29) fu straordinaria per vari motivi. Contrariamente a quanto era sempre accaduto, la Terra Santa fu riacquisita alla cristianità senza alcuno spargimento di sangue, ma soltanto con accordi diplomatici, secondo i proclami imperiali. Inoltre, a compiere l'impresa fu uno scomunicato, un escluso dalla comunità dei cristiani. Un'eccezionale aura mistica avvolse poi l'evento in un'epoca che attendeva la fine dei tempi: l'arrivo imminente dell'Anticristo sarebbe stato preceduto dal trionfo di un ultimo imperatore, che, secondo i vaticini, avrebbe riunito Oriente e Occidente riportando sulla Terra l'età dell'oro. Fu una crociata pacifica e controcorrente: ricondurla alla memoria della nostra contemporaneità carica di tensioni e scontri tra religioni e "civiltà" può contribuire a comprendere il presente attraverso lo studio del passato. E viceversa.

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LE CROCIATE - Antonio Musarra
MAG C 9222/3

Negli ultimi anni, la crociata ha conosciuto un rinnovato interesse. I molti studi di cui è stata oggetto hanno ridefinito, in parte, quello che può ritenersi, ormai, un fenomeno di lunga durata. Il loro numero crescente ha contribuito, però, a complicare il quadro, tanto che non è facile comprendere, oggi, cosa possa effettivamente includersi sotto il nome di crociata. Questo libro offre non solo un’opportuna e utile sintesi ragionata dei risultati della ricerca storica ma un’interpretazione originale che fa il punto su un fenomeno complesso: ricercandone le radici nella cultura medievale; recuperando quel rapporto spesso trascurato fra crociata e riforma della Chiesa; mostrandone lo sviluppo fattuale in rapporto a quello ideologico e riflettendo sulle sue molte metamorfosi; osservando, infine, il sorgere del mito nel pensiero moderno sino alle più recenti rielaborazioni storiografiche.

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09.11.1989 GIORNI CHE HANNO FATTO LA STORIA - Francesco Catastini
MAG D 6056

Sono le 23.50 di giovedì 9 novembre 1989 a Bornholmer Strasse, Berlino, Germania Est. Un tenente colonnello decide di aprire il posto di frontiera che presiede e che porta alla parte occidentale della città, pressato da una folla di oltre diecimila persone. Come in un domino, tutti gli altri varchi seguiranno il suo esempio. Una caotica riunione del Comitato Centrale e una tormentata conferenza stampa sono alla base della crisi di una delle forze di controllo più sinistramente conosciute, la STASI, e del governo della Germania Est. La catena di comando non si spezzò casualmente, ma dopo mesi di logoramento. Le manifestazioni sempre più frequenti organizzate dai dissidenti e il cambio di strategia in politica estera compiuto dal leader sovietico Gorbaĉëv avevano portato a importanti cambiamenti di governo nei Paesi di Varsavia, fino alla riunificazione delle due Germanie e alla fine della Guerra Fredda.

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BARLETTA E LA GRANDE GUERRA - Renato Russo
AP B 823

Un testo che approfondisce - contestualizzandola - la storia dei quattro anni che ci videro coinvolti attraverso episodi di primo piano, come il bombardamento della città, primo episodio del conflitto, e la morte del sergente barlettano Giuseppe Carli, prima medaglia d'oro della prima guerra mondiale. Una ricostruzione storica anche attraverso la spiegazione delle motivazioni delle intitolazioni delle numerose strade che la città ha dedicato al primo conflitto mondiale.

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IL BUON TEDESCO - Carlo Greppi
MAG C 9683

Il capitano Jacobs è un buon soldato, rispettoso delle gerarchie, onesto. Improvvisamente nel 1944, assieme al suo attendente, decide di passare, armi in pugno, dalla parte dei partigiani. Sceglie di combattere contro i propri camerati. Perché lo fa? Inseguendo la parabola di quest'uomo viene alla luce una grande storia dimenticata: furono centinaia i tedeschi e gli austriaci a percorrere lo stesso cammino. Un piccolo esercito senza patria e bandiera, una pagina unica nella storia d'Italia. Sui monti di Sarzana, proprio lungo la Linea Gotica, dove nel 1944 i combattimenti infuriavano con maggiore ferocia, il capitano della marina tedesca Rudolf Jacobs, ottimo soldato, abbandonò le proprie fila. Non lo fece per fuggire da una guerra ormai persa, ma per unirsi ai partigiani garibaldini, fino a morire eroicamente durante l'assalto a una caserma delle Brigate nere fasciste. Apparentemente la sua sembra la storia di un'eccezione, commovente e coraggiosa, ma pur sempre un'eccezione rispetto alla nostra idea dei tedeschi zelanti combattenti della Germania nazista, fedeli fino al suo crollo. Eppure questa eccezione non fu così solitaria e isolata: parliamo di centinaia di uomini, almeno mille secondo le stime degli storici. O erano di più? Tedeschi e austriaci, "banditi", "disertori", "senza patria", che hanno saputo dire di no agli ordini ingiusti, che hanno rigettato la legge dell'onore e del sangue per scegliere quella della libertà e della coscienza. Partendo da tracce labili, quasi svanite – un nome su una lapide, poche righe nei documenti ufficiali, qualche ricordo dei partigiani sopravvissuti –, questo libro è un'indagine appassionata e coinvolgente che ci trascina alla riscoperta di una pagina di storia che nessuno in Italia ha mai raccontato in questo modo.

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VOCI DALLA GRANDE GUERRA - P. Corsi, G. Paparella, F. Perna
MAG C 9672

Nel centenario della traslazione del Milite Ignoto da Aquileia a Roma (1921-2021), la Società di Storia Patria per la Puglia ha inteso celebrare questo evento con la pubblicazione di un volume, che rappresentasse la testimonianza e la partecipazione dei propri soci alle iniziative culturali realizzate in questi ultimi anni e dedicate alla memoria della "Grande Guerra" (1915-1918), con una particolare attenzione nei confronti di quanti, più o meno noti, ne fecero esperienza diretta o che ne hanno tramandato in vario modo il ricordo. Per evidenti ragioni, gli scritti qui raccolti privilegiano l'ambito pugliese, permettendo così il recupero di una fitta serie di documenti, riflessioni e tradizioni, su un versante che corre il rischio immanente di essere ignorato e/o sottovalutato dalla storiografia ufficiale. D'altro canto, i risultati conseguiti da questo impegno di ricerca evidenziano a tutti gli effetti anche una chiara rilevanza di carattere generale, poiché possono contribuire in maniera significativa alla migliore conoscenza di una fase storica, per molti aspetti assai complessa e spesso tragica, ma comunque fondativa della identità nazionale italiana.

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UN LUNGO MEDIOEVO - Jacques Le Goff
MAG C 9675

Le principali ricerche dello storico che ha saputo mutare la nostra percezione del Medioevo, dilatandone i confini e mostrandocene, al di là delle ombre, le luci e i momenti creativi.

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CHI HA TRADITO ANNE FRANK - Rosemary Sullivan
MAG C 9673

Avvalendosi di tecnologie all'avanguardia, nuovi documenti e sofisticate tecniche investigative, un team internazionale ha fatto luce su uno dei grandi misteri irrisolti della Seconda guerra mondiale. «Sullivan da voce a un’indagine unica nella storia, per il numero di ricercatori e investigatori coinvolti e per le tecniche utilizzate, che hanno consentito di costituire e organizzare gli archivi dei dati raccolti con un programma di intelligenza artificiale, mai utilizzato per una ricerca di questo tipo.» – Frediano Sessi, Il Corriere della Sera Più di trenta milioni di persone in tutto il mondo hanno letto il Diario di Anne Frank, la tredicenne ebrea che affidò alle pagine di tre quaderni la storia dei due anni trascorsi nascosta con la famiglia e altre quattro persone nella casa segreta ricavata nel retro di un edificio di Amsterdam, fino a quando i nazisti non li arrestarono tutti e li mandarono in un campo di concentramento. Eppure, nonostante il gran numero di saggi, articoli, opere teatrali e romanzi che sono stati scritti su Anne e la sua storia, nessuno è mai riuscito a spiegare come otto persone siano potute vivere nascoste per tutto quel tempo senza essere scoperte, né chi o che cosa abbia portato la polizia alla loro porta. Un team di investigatori guidati dall'ex agente dell'FBI Vincent Pankoke ha vagliato un'enorme quantità di documenti, alcuni mai esaminati prima, e intervistato i discendenti di molte persone che conoscevano i Frank. Avvalendosi delle più moderne tecniche di indagine sviluppate dall'FBI, la Squadra Casi Irrisolti ha ricostruito i mesi che hanno portato all'arresto degli inquilini della casa segreta, giungendo infine a una scioccante conclusione. Chi ha tradito Anne Frank. Indagine su un caso mai risolto è la storia della loro missione. Rosemary Sullivan ci presenta gli investigatori che hanno collaborato al caso, spiega il comportamento dei prigionieri e di coloro che li catturarono, stila un profilo psicologico dei principali sospettati, e descrive con straordinaria efficacia come si viveva in tempo di guerra ad Amsterdam... una città in cui a prescindere da quanto eri ricco, istruito o prudente, non sapevi mai di chi ti potevi fidare.

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VIVERE NEL MEDIOEVO - Chiara Frugoni
MAG B 3579

Come vivevano gli uomini, le donne e soprattutto i bambini nel Medioevo? Cominciamo dalla stanza da letto, vivacemente utilizzata anche di giorno, per pranzare, studiare, ricevere visite e, se si fosse stati re, per applicare la giustizia. Come era ammobiliata? E come ci si difendeva dall'assillo per eccellenza, il freddo? Perché i neonati venivano fasciati come piccole mummie e il rosso era così presente nel loro abbigliamento? Crescere era difficile per un bambino: mancanza di igiene, cibo inadatto, balie incuranti. E il demonio, sempre in agguato, che faceva ammalare, rapiva e uccideva. Imparare a leggere e scrivere, un divertimento nell'ambiente domestico, un incubo quando entrava in scena il maestro, sempre severissimo. Molti i giochi all'aperto, assai pochi i giocattoli veri e propri. Giocavano i bambini, meno le bambine. Se mandate in monastero non necessariamente avevano un destino infelice. Hanno copiato codici, scritto testi, miniato smaglianti capolavori. Se ci si allontanava dalla casa o dalla cella per un viaggio, che cosa poteva capitare? Quali avventure nelle strade brulicanti di pellegrini, penitenti, malfattori? A tutte queste domande e ad altre ancora risponde l'autrice, in un racconto reso vivace anche da stupefacenti immagini.

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PARADISO VISTA INFERNO - Chiara Frugoni
MAG B 3580

Far politica con le immagini: bene comune, giustizia e pace contro bene proprio, violenza e paura. Nel Medioevo il diritto all’immagine appartiene soprattutto ai protagonisti del mondo religioso, della Chiesa come delle Sacre Scritture, o a grandi personaggi laici e famosi. Con gli affreschi di Palazzo Pubblico a Siena Ambrogio Lorenzetti ci propone una straordinaria novità, rappresentando gente comune, senza storia. Ad essa per la prima volta è affidato il compito di illustrare la ridente vita in città e in campagna assicurata dall’ottimo governo dei Nove. Non importa che la realtà, ben diversa, fosse fatta di carestie, rivolte, corruzione. Nella prestigiosa Sala dei Nove i cittadini e i contadini senesi del tempo – siamo intorno al 1338 – vedono raffigurata una città orgogliosa dei suoi splendidi palazzi, una lieta e fertile campagna dove vecchi e giovani, donne e bambini, e poi artigiani, mercanti, nobili e intellettuali, contadini e pastori sono partecipi di una convivenza operosa e felice. è il trionfo del Bene Comune, e della guida illuminata dei governanti cittadini. Dove invece ognuno tende al bene proprio ecco infuriare un corteo nefasto: anarchia, violenza, distruzione, soprusi, guerra. Un capitolo vivo di storia medievale, ma non solo: additando il pericolo della Tirannide e le sue conseguenze, questo grande manifesto politico ha parlato a tutte le epoche, e oggi parla a noi con voce particolarmente forte. Nella scoperta del capolavoro di Ambrogio, ad accompagnare il lettore un ricchissimo corredo di immagini smaglianti.

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UN CANTO SALVERA’ IL MONDO - Francesco Lotoro
MAG C 9547

Un grande pianista e compositore è impegnato da oltre trent'anni in un'impresa epocale: costruire un archivio della musica composta nei Campi di prigionia fra il 1933 e il 1953. Da più di trent'anni Francesco Lotoro, pianista e compositore, recupera la musica scritta nei Campi di concentramento e nei luoghi di cattività militare e civile tra il 1933, anno dell'apertura del Lager di Dachau, e il 1953, anno della morte di Stalin e graduale liberazione degli ultimi prigionieri di guerra detenuti nei Gulag sovietici. Questo libro racconta la sua ricerca, che con un lavoro instancabile di recupero, studio, revisione, archiviazione, esecuzione e registrazione ha portato alla costruzione di un archivio di ottomila partiture, tutte opere di musica concentrazionaria. Oltre alle partiture, Lotoro ha ritrovato diecimila documenti di produzione musicale nei campi (microfilm, diari, quaderni musicali, registrazioni fonografiche, interviste a musicisti sopravvissuti) e tremila pubblicazioni universitarie, saggi di musica concentrazionaria e trattati musicali prodotti nei Campi. È l'impresa epica della costruzione di un archivio straordinario e unico al mondo. Un viaggio nella musica e nella storia che svela un modo nuovo di raccontare i capitoli più bui del Novecento: indagando le strategie del genio creativo e dell'emozione attraverso le quali una vicenda umana può entrare in una partitura e da qui oltrepassare le maglie del suo tempo per accedere all'eternità.