SCELTI PER VOI
Rubrica a cura di Emanuele Romallo
FEBBRAIO 2023
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SAGGISTICA
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LA FORMAZIONE AL FEMMINILE: ITINERARI STORICO-PEDAGOGICI - DANIELA DATO, BARBARA DE SERIO, ANNA GRAZIA LOPEZ
MAG C 10132

Qual è il ruolo della formazione nel cammino di emancipazione - sociale e culturale - della donna? Questo volume ripercorre il difficile cammino di autonomia intellettuale, economica, sociale delle donne alla luce di una storia, anche molto antica, che racconta esistenze femminili quasi sempre vissute secondo ordini simbolici - che intrecciano formazione e diritti umani - estranei a se stessi, secondo logiche e regole neutrali solo interpretate e inscritte in una cultura maschiocentrica. Filo conduttore è l'impegno delle scienze della formazione nel recuperare, valorizzare e diffondere i saperi delle donne, nonché il "diritto al sapere" delle donne, al duplice fine: riscattarli dall'alveo della minorità nel quale sono stati relegati rispetto al sapere maschile, riconoscere e legittimare socialmente, culturalmente e "politicamente" sensibilità e competenze delle donne di fatto sminuite, estendendole alla molteplicità dei contesti di vita e di formazione.

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FILOSOFIA PRIMA, FILOSOFIA ULTIMA - GIORGIO AGAMBEN
COLL D 72/777 NS

Che cosa è in gioco in quella che la tradizione della filosofia occidentale ha chiamato filosofia prima, ovvero metafisica? Si tratta di una speculazione astratta ormai desueta, oppure in essa ne va di un problema che ci riguarda da vicino, cioè quello dell'unità del sapere dell'Occidente? La metafisica è, infatti, «prima» solo in rapporto alle altre due scienze che Aristotele chiama teoretiche, cioè la fisica e la matematica. È il senso strategico di questo «primato» che si tratta allora di interrogare, poiché in esso è in questione nulla di meno che la relazione di dominio o di sudditanza, di conflitto o di armonia fra la filosofia e le scienze. L'ipotesi del libro è che il tentativo della filosofia di assicurarsi attraverso la metafisica un primato rispetto alle scienze si sia invece risolto alla fine in una sudditanza della filosofia, divenuta piú o meno consapevolmente ancilla scientiarum, com'era stata in passato ancilla theologiae. Tanto piú urgente è indagare, come questo libro fa attraverso un'indagine archeologica sulla metafisica, la natura e i limiti di questo primato e di questa sudditanza. Finché il nesso segreto che unisce e divide metafisica, matematica e fisica non sarà chiarito, la relazione fra la filosofia e le scienze non cesserà di essere problematica e il sapere dell’Occidente continuerà a essere irreparabilmente scisso

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PAPA, NON PIU’ PAPA. - AMEDEO FENIELLO, MARIO PRIGNANO
MAG C 10135

Più volte papa Francesco ha parlato della rinuncia al pontificato come di qualcosa che potrebbe verificarsi ancora in futuro (non necessariamente nel "suo" futuro), fino a divenire usuale. Ora, a quasi dieci anni dal gesto di Benedetto XVI, autorevoli storici, giuristi e osservatori si confrontano su un tema delicatissimo che continua ad attirare l'attenzione del mondo intero, soprattutto perché tuttora privo di qualunque regolamentazione giuridica. L'esame dei precedenti storici e dell'elaborazione canonistica sviluppatasi prima e dopo Celestino V, offre qui lo spunto per una riflessione che vale anche come proposta da consegnare a chi, nella Chiesa, dovrà decidere e legiferare.

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UMANISTI ITALIANI: PENSIERO E DESTINO - RAPHAEL EBGI
MAG D 6190

Una reinterpretazione storico-culturale profondamente innovativa, destinata a cambiare le opinioni comuni sull'Umanesimo e dunque su una grossa fetta della letteratura e della filosofia tra la fine del Trecento e gli inizi del Cinquecento. Umanesimo come scuola di retorica, culto dei Latini e dei Greci, nascita della filologia? Le cose sono piú complesse e meno schematiche di cosí, e la stessa filologia umanistica va in realtà inserita in un progetto culturale piú ampio nel quale l'attenzione al passato è complementare alla riflessione sul futuro, mondano e ultramondano. Dunque una filologia che è intimamente filosofia e teologia. E i nodi filosofici affrontati dagli umanisti (che in quest'ottica non iniziano con Petrarca o con i padovani, ma con lo stesso Dante) sono difficilmente ascrivibili a sistemi armonici o pacificanti, secondo una visione tradizionale del Rinascimento. Un'antologia di testi nel segno del tragico e di un'antropologia filosofica destinata a farsi teologia, ermetismo e profezia. Tra gli autori antologizzati: Petrarca, Leonardo Bruni, Poggio Bracciolini, Lorenzo Valla, Leon Battista Alberti, Marsilio Ficino, Cristoforo Landino, Pico della Mirandola, Poliziano, Savonarola, Leonardo da Vinci, Machiavelli.

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FARE E’ PENSARE: CONVERSAZIONI PER UN NUOVO BAUHAUS - SERGIO MASSIRONI, ALDO COLONETTI
MAG D 6184

Il pensiero è sempre in grado di andare al di là delle dimensioni empiriche del corpo: ci lega al mondo. Allo stesso tempo, cultura è saper fare: in Italia vi sono casi straordinari da questo punto di vista». Tra le sue conseguenze, la pandemia ci ha spinto a cercare nuove soluzioni. Ed è per questo che oggi più che mai il confronto e il dialogo interdisciplinare può aiutare ad immaginare e concretizzare il futuro. Il progetto "Fare è Pensare", da cui nasce questo libro, ha preso forma sul territorio in cui i curatori sono cresciuti e hanno a lungo lavorato: quella Brianza di cui hanno frequentato per decenni le persone e il tessuto produttivo, tra i più dinamici e creativi del mondo. Questa pubblicazione raccoglie testimonianze e riflessioni di professionisti che hanno, a vario titolo, orbitato attorno al mondo del design, frequentando tutte le discipline capaci di far parlare da altri punti di vista le "cose" che vediamo tutti i giorni. Le sette conversazioni sono state l'innesco di un 'laboratorio delle idee' che continua a trovare linfa nelle attività quotidiane di ognuno dei protagonisti, in un coinvolgimento che speriamo riguarderà anche molti lettori. Le riflessioni si concentrano sul comprendere che la cultura industriale presuppone due concreti processi conoscitivi: interpretare il mondo contemporaneo con l'obiettivo di migliorare l'esistenza quotidiana e, subito dopo, provare a comprendere come dare concretezza alle aspettative diffuse. Le voci coinvolte sono molte, diverse per formazione e generazione, fra queste: Beatrice Basile, Sara Boarin, Mario Botta, Andrea Cancellato, Franco Caimi, Piergiorgio Monaci, Alessandro Nanni, Italo Rota e molti altri. La postfazione è di Alessandra Smerilli, economista e docente presso la Pontificia Università.

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PASSEGGIATE A TOKYO - Florent Chavouet
MAG B 3545

Chavouet cattura l’essenza di una grande metropoli in un ritratto unico, caloroso ed estremamente vitale. Una guida illustrata pluripremiata che, tra templi annidati sotto i grattacieli, drogherie di quartiere, piccole botteghe, caffè e un assortimento umano sterminato, ci restituisce una Tokyo che raramente si vede nelle guide turistiche del Giappone. «Si dice che Tokyo sia la piú bella delle città brutte», inizia cosí l'ammaliante tour illustrato di Florent Chavouet, giovane artista che ha trascorso sei mesi esplorando la capitale giapponese. Ogni giorno partiva con una borsa piena di matite e un blocco da disegno e visitava diversi quartieri. Fino a dar vita a una straordinaria guida che racconta la città che ha conosciuto nelle sue avventure: non la Tokyo dei tour convenzionali e delle guide patinate, ma un luogo piú avventuroso e vivace, popolato da uomini e donne d'affari, hipster, studenti, nonne, negozianti, agenti di polizia e decine di altri tipi e tribú urbane. Con arguzia e costante senso dell'umorismo, Chavouet cattura l'essenza di una grande metropoli in un ritratto unico, caloroso ed estremamente vitale.

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RAGAZZO IN FIAMME - Paul Auster
MAG C 10148

Partendo dalla grande ammirazione per il Crane scrittore, Paul Auster ne ricostruisce con cura e sensibilità la vita da spirito libero e l’opera originale, cosí avanti rispetto ai tempi da essere stata spesso oggetto di feroci critiche. Scrittore, giornalista e corrispondente di guerra, Stephen Crane sembra davvero il protagonista di un romanzo. Povero e tormentato dai debiti, muore giovanissimo, ma fa in tempo a vivere situazioni estreme – perseguitato dalla polizia di New York, scampato a un naufragio al largo della Florida, accoltellato per errore a Cuba – e a scrivere testi straordinari. Citando da lettere e testimonianze, leggendo con cura appassionata i suoi lavori, Paul Auster ne ricostruisce la vita e le opere in un libro coinvolgente, che agli ammiratori confermerà il mito e agli altri svelerà uno dei segreti meglio custoditi della letteratura americana. «Che storia! Ragazzo in fiamme è piú di un romanzo, piú di una biografia, piú di un libro di critica. È un'opera letteraria di rilievo. E il piú grande omaggio fatto da uno scrittore a un altro che io abbia mai letto» (Russell Banks). Stephen Crane, autore del Segno rosso del coraggio, ha vissuto una vita breve ma intensa. Nato nel 1871 in una famiglia molto religiosa, perde il padre da bambino e cresce spostandosi da un luogo all'altro, un nomadismo che conserverà da adulto e che lo porterà in giro per gli Stati Uniti e per il mondo. A vent'anni, dopo aver abbandonato il college, si trasferisce a New York e comincia a muovere i primi passi come giornalista e scrittore. Affascinato dai luoghi malfamati e dalle persone tormentate che li frequentano, conduce un'esistenza bohémien dividendo l'alloggio con altri artisti e ritrovandosi spesso a saltare i pasti e a dormire su una cassa portacarbone. I soldi sono un cruccio costante, ma per un salto in uno dei tanti bordelli della città ne ha sempre abbastanza. Difendendo una prostituta, finisce per mettersi in grossi guai con la polizia, al punto da trovarsi costretto a lasciare New York in tutta fretta. Poco male, però. Altre avventure lo attendono, in particolare come corrispondente di guerra in Grecia, a Cuba e a Portorico. Intanto, nel 1897, si trasferisce in Inghilterra (in una casa che ovviamente non si può permettere) e lí stringe amicizia con scrittori del calibro di Joseph Conrad e Henry James. Ma chi ha dentro un fuoco spesso brucia in fretta. Crane non fa eccezione. Da sempre magro e giallognolo, si spegne a ventotto anni in un sanatorio della Foresta nera. Al suo fianco fino all'ultimo faticoso respiro c'è Cora, l'ex proprietaria di un bordello che, pur non avendo mai divorziato dal secondo marito, per un lustro è stata la sua fedele compagna di follie. Partendo dalla grande ammirazione per il Crane scrittore, Paul Auster ne ricostruisce con cura e sensibilità la vita da spirito libero e l'opera originale, cosí avanti rispetto ai tempi da essere stata spesso oggetto di feroci critiche.

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L'AMORE NEI PAZZI E ALTRI SCRITTI - Cesare Lombroso
COLL C 28/270

Lombroso è stato uno degli italiani più celebri al mondo nella sua epoca, una figura di grande spicco nel panorama del positivismo europeo di fine e inizio secolo. Ma dopo la sua morte il suo pensiero è stato perlopiù ridotto alle teorie sull'atavismo, liquidato in toto o irriso (e in quanto ebreo, il fascismo ha cancellato ogni sua traccia dalla toponomastica e ogni scultura commemorativa dai luoghi pubblici). Con questo volume si vuole proporre un'immagine più sfaccettata di Lombroso a partire da testi meno noti. Alberto Cavaglion ci propone il Lombroso divulgatore, giornalista, poligrafo che si occupa di medicina sociale, ma anche di architettura, di politica, di questioni giuridiche, di storia, linguistica e letteratura. Un ritratto intellettuale molto diverso e, dal punto di vista della scrittura, molto più piacevole rispetto a quello conosciuto attraverso i suoi controversi saggi accademici. Il volume, che ripercorre un ampio arco temporale (dal 1851 al 1909, poco prima della morte) inizia con le pagine più intime: quelle dal diario giovanile, le lettere alla fidanzata che poi diventerà moglie, le pagine autobiografiche. Poi si ripercorre la vasta gamma dei suoi interessi intellettuali, dalla passione per la filologia e la letteratura alla musica, dalla politica (socialista moderato) agli interventi sull'antisemitismo. Non mancano pagine sulla medicina sociale e quelle tratte dal giornale che Lombroso aveva organizzato nel manicomio di Pesaro, facendo collaborare i pazienti. E naturalmente i suoi studi sulla follia in rapporto alla criminalità e alla genialità, ma sintetizzati in pubblicazioni divulgative mai riprese prima d'ora. Il volume comprende anche un saggio di Silvano Montaldo sulla storia della collezione di reperti anatomici, antropologici e criminologici avviata in vita da Lombroso e diventata poi il museo torinese a lui dedicato.

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IL SENSO DELLA VITA E' LA RICERCA - Platone
MAG C 10143

«Finché ho fiato e sono in grado di farlo, io non smetterò di filosofare.» Pietra miliare del pensiero occidentale, la trilogia che si apre con l'Apologia di Socrate e prosegue con il Critone per terminare con il Fedone prende avvio dall'ultima giornata di vita di Socrate, che si conclude con la sua morte per cicuta. Tanti i temi trattati: la capacità dell'uomo di porsi in modo critico di fronte al potere e di cercare il bene fino alle estreme conseguenze, il rapporto con le Leggi che regolano la convivenza civile e la necessità di non eluderle, anche a costo della vita. E infine, nel Fedone, l'immortalità dell'anima, la teoria delle Idee ("seconda navigazione") e l'autentica vita morale.

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LO SPAZIO DELL'IMMAGINAZIONE - Ian McEwan
MAG D 6189

Ian McEwan affronta il tema della responsabilità dello scrittore, eternamente in tensione tra obbligo costante e libertà divina, e ci conduce a un bivio ineludibile nei nostri tempi inquieti, quello fra impegno politico e integrità estetica. L'inglese George Orwell, intellettuale antifascista per antonomasia, uno degli scrittori piú impegnati del presente, e l'americano Henry Miller, esule volontario, accanito bohémien, pessimista convinto, edonista allergico a ogni genere di militanza. Nonostante il reciproco rispetto, due visioni del mondo agli antipodi, le loro. Eppure, nel suo celebre saggio del 1940, Orwell riconosce agli artisti il diritto di trovare rifugio «nel ventre della balena», quello spazio buio e imbottito che, separando lo scrittore dal mondo esterno, gli consente di mantenere un atteggiamento di distacco e indifferenza, benefico per la creazione. A partire da quello scritto, Ian McEwan affronta il tema della responsabilità dello scrittore, eternamente in tensione tra obbligo costante e libertà divina, e ci conduce a un bivio ineludibile nei nostri tempi inquieti, quello fra impegno politico e integrità estetica.

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L'ALGORITMO DEL MONDO - Luca Amendola
MAG C 10115

«C'è un arco che si tende dalla prima all'ultima pagina di questo libro, ed è la domanda che mi pongo da sempre: perché la fisica funziona? E se ci fosse uno strappo nella trama del mondo?» La scienza sembra ormai disporre delle leggi fondamentali dell'universo, fondate sulla gravitazione di Einstein e sulle teorie quantistiche, e nessun fenomeno appare in evidente contraddizione con esse. Con la scoperta delle onde gravitazionali il quadro teorico appare completo: abbiamo svelato l'algoritmo del mondo. Restano però le domande essenziali: perché il nostro universo segue delle leggi matematiche, invece di precipitare in un caos senza fine, e perché proprio queste e non altre? Possiamo ancora accrescere la nostra conoscenza costruendo telescopi e acceleratori sempre più potenti, o abbiamo ormai raggiunto i limiti delle nostre risorse? Viviamo nell'unico universo possibile, o siamo solo un esperimento della natura tra i tanti?

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SUORE CHE SI COMPORTANO MALE - Craig A. Monson
MAG C 10119

Stregoneria. Incendi dolosi. Assenze ingiustificate. Rituali per trovare il vero amore. Non tutte le suore dell'Italia fra il XVI e il XVIII secolo vissero secondo i paradigmi della vita monastica. Rinchiuse in conventi, sottoposte a gerarchie soffocanti, represse e perseguitate dai loro superiori, schiere di donne costrette in una tonaca aggirarono l'autorità ecclesiastica in modi talvolta straordinari. Craig A. Monson ci racconta storie allo stesso tempo comuni ed eccezionali, come quella di suor Maria Vinciguerra Malvezzi che strappò, fece a brandelli e bruciò la donazione alla cappella di una consorella; o di suor Angela Aurelia Mogna, che fuggì dalla sua cella a gambe levate, correndo in mezzo ai boschi tenendo per mano suor Giovanna Balcona; o della congregazione di San Niccolò di Strozzi che cospirò per incendiare il proprio convento riconquistando la libertà perduta con il velo; o persino dell'anello incantato di donna Florentia, che risvegliava in chiunque lo toccasse l'ardore amoroso. Le sfide che queste monache dovettero affrontare avevano un solo scopo: eludere i severi limiti che la Chiesa imponeva. Ma le loro trasgressioni sono rimaste sepolte in archivi polverosi, almeno fino a oggi. Suore che si comportano male riesuma queste storie dimenticate e ridà vita alle voci a lungo taciute di queste eroine di clausura.

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PERCHE' SCRIVO - Joan Didion
MAG C 10111

Ognuno degli scritti di questa raccolta rappresenta l’essenza di Joan Didion e ne mette perfettamente a fuoco l’acutezza, che abbaglia in tutta la sua modernità e potenza visionaria. La stampa, la politica, l’arte, la sua California, le donne: Perché scrivo è una raccolta di dodici saggi scritti da Joan Didion tra il 1968 e il 2000 che contiene tutti quei temi che avrebbero fatto di lei l’icona della cultura americana contemporanea. Che racconti i suoi inizi a Vogue, una riunione dei Giocatori Anonimi, analizzi la stampa underground locale o si interroghi sull’incipit di Addio alle armi, ciò che conta per lei è sempre trovare quell’identità che le permetta di essere narratrice, quel punto di vista esatto da cui raccontare una storia. Non ci nasconde però che il suo luogo privilegiato è la periferia della scena. Invece di intervistare Nancy Reagan, rimane a una distanza deferente mentre una troupe televisiva dà ordini alla first lady su come riempire un vaso di rododendri e, nel saggio su Robert Mapplethorpe, ricorda quando il suo compito era recarsi negli studi e «guardare le donne che venivano fotografate» mentre cercavano di diventare ciò che il fotografo di turno chiedeva loro. Il comportamento di Didion è l’opposto di quello che lei considera «degli artisti», spaventati dall'idea che l’analisi del proprio lavoro sia deleteria e che quella fragilità che li ha portati alla fama vada in pezzi non appena provi a essere decostruita. Anche quando il rifiuto la riguarda in prima persona, come per la non ammissione a Stanford, è capace di mutare la sua esperienza in qualcosa di universale, da osservare a debita vicinanza.

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CORPO LIBERO - Chiara Barzini, Ilaria Bernardini, Ludovica Rampoldi
MAG C 10112

Un torneo di ginnastica artistica femminile in uno sperduto lembo dell'Abruzzo diventa il palcoscenico della deflagrazione dei sentimenti più intimi e controversi di un gruppo di adolescenti. Martina, Carla, Nadia, Anna e Benedetta, le stelle del piccolo club napoletano Vis Invicta, guidate dalla coach Rachele e assistite dal medico sportivo Alex, devono vincere a ogni costo. Rivalità, competizione e ossessioni si fanno strada sia tra le ragazze della stessa squadra sia tra le atlete degli altri club coinvolti nella gara fino a un drammatico epilogo: un omicidio sconvolge la gara. L'indagine rivelerà come tutto sia stato portato all'esasperazione: allenamenti sfiancanti, cure mediche imposte, disciplina ferrea e un'estenuante cura dei corpi a cui è richiesto di rimanere il più possibile piccoli e agili. Il tempo è tutto nella ginnastica artistica e va domato, o addirittura fermato. In un thriller che entra nelle menti di ragazze abituate a non essere come tutte le altre, scopriamo le paure e i sogni delle giovani e le ombre e i calcoli degli adulti che non riescono più a proteggerle. Il graphic novel tratto dalla serie "Corpo libero" disponibile su Paramount + e dal 2023 su Rai2.

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LEONARDO FILOSOFO - Benedetto Croce , Giovanni Gentile
MAG D 6177

Benedetto Croce e Giovanni Gentile sono tra i protagonisti della riscoperta di Leonardo in Italia agli inizi del Novecento, e il loro contributo è decisivo per la definizione di una autentica critica del pensiero leonardesco. I due testi qui raccolti per la prima volta in volume, apparsi nel 1910 e nel 1919, affrontano la questione se Leonardo possa essere considerato propriamente un filosofo e se, nell'amalgama "caotico" della sua creazione, siano ravvisabili tracce d'una qualche forma di filosofia. Croce e Gentile, ciascuno fedele alle proprie categorie di pensiero, restituiscono l'immagine di un infaticabile indagatore della natura attraverso la multiformità della sua opera, ricostruita in un dedalo di frammenti, di abbozzi e di studi preparatori. Filosofo, inventore, artista sublime, naturalista: se Leonardo sfugge a una definizione univoca e ordinaria, il merito di Croce e Gentile è quello di saperne cogliere e testimoniare, parafrasando Eugenio Garin, la dimensione storica, la misura umana, al di fuori di ogni mito.

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I LIBRI CHE FANNO LA FELICITA' - Rachele Bindi
MAG D 6172

Durante una seduta di libroterapia non si abbracciano libri come alberi, né si sciolgono pezzetti di romanzo in un bicchiere d'acqua. Anche se ha molto a che vedere con la psicoterapia e con la ricerca dell'equilibrio interiore, la libroterapia si può fare comodamente seduti sul divano in salotto, o a letto prima di dormire. Rachele Bindi ci guida su un cammino letterario che conduce, passo dopo passo e una domanda dopo l'altra, a quelle verità profonde e durature che sono l'ingrediente indispensabile per una vita felice. Grazie a Virginia Woolf riusciremo a dimenticare la frenetica agenda della giornata, con Arundhati Roy ci perderemo nella meraviglia delle piccole cose, sulla scia di Philip Roth impareremo a rivalutare gli affetti familiari, insieme a Stephen King sconfiggeremo le nostre paure proprio come fanno i ragazzini protagonisti di It. Un meraviglioso viaggio attraverso generi ed epoche per indagare noi stessi e scoprire il vero significato della parola felicità.

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BIBLIOTECA - Francesco Alberto Salvagnini, Carlo Battisti, Daniele Donghi
MAG D 6170/2

Esiste un luogo che condensa magicamente il sapere universale incutendo timore e soggezione ma allo stesso tempo suscitando come nessun altro stupore e senso di pace: siamo in biblioteca. Da quelle dell’antico Oriente alle greche preellenistiche, dalla famosa, storica alessandrina a quelle di Roma e del mondo romano, dalle cristiane alle medievali, dalle rinascimentali fino a quelle moderne, spettacolari, di Parigi, Londra, del Vaticano, questo libro e` un viaggio nel tempo e nello spazio alla scoperta dei modi in cui popoli ed eta` diverse hanno conservato lo scibile e tramandato ai posteri l’eredita` culturale del passato. Da considerare che in un’eta` nella quale la stampa non era ancora stata inventata una biblioteca non era soltanto raccolta, ma anche officina di manoscritti, dove i rotoli venivano si` acquistati, ma anche copiati.Non e` solo la storia a essere raccontata in queste pagine, che ricostruiscono anche i diversi criteri di ordinamento e archiviazione, le varie scelte architettoniche, di distribuzione interna degli spazi, di estetica, di illuminazione, per offrirci lo spettacolo dei luoghi della conoscenza nella sua interezza.

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BUFFE CHIMERE - Francois Rabelais
MAG B 3590

"Le buffe chimere, il libro dei sogni di Pantagruel" sono una serie di 120 incisioni pubblicate nel 1565 da Richard Breton e attribuite alla fantasia immaginativa di François Rabelais, il celebre Alcofribas Nasier autore del Gargantua e Pantagruel. Si tratta di una mirabolante raccolta di 120 mostri surreali, da sfogliare come se ci si trovasse in un sogno di Bosch o di Brueghel, ognuno con la propria storia a fronte. "Le Buffe Chimere", un unicum nel panorama editoriale dell'epoca, fonte d'ispirazione per numerosi artisti, tra i quali anche Salvador Dalì per la realizzazione dei suoi "Songes drolatiques di Pantagruel", sono un libro da collezione capace di incuriosire dai cultori d'arte e di Rabelais, agli appassionati di racconti e di misteri, fino ai bambini, dove ognuno vi ritroverà il gusto per l'insolito e il bizzarro.

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GLI IMPRESSIONISTI E IL GIAPPONE - Francesco Morena
8 A 311

Questo libro ci accompagna dai primi segnali di un rapporto in costruzione, fino all’esplosione dell’impressionismo – cui è destinata la maggior parte del libro –, alle avanguardie novecentesche, al Bauhaus, fino ai manga. Il Giappone è lontano. Perché non è terra di passaggio. Gli occidentali, con Alessandro Magno, sono arrivati in India nel IV secolo a.C., Marco Polo va in Cina alla fine del Duecento, i portoghesi arrivano in Giappone solo alla metà del Cinquecento, ma già alla metà del Seicento i giapponesi chiusero le frontiere per riaprirle solo nel 1853, per intervento degli Stati Uniti. Ma un flusso di poche e preziose cose giapponesi (porcellane, tessuti, dipinti, oggetti, stampe) non aveva mai smesso di arrivare in Europa. Nella seconda metà dell'Ottocento furono soprattutto gli impressionisti - Monet e Manet soprattutto, e poi anche Whistler, Gauguin, Van Gogh, Toulouse Lautrec - a rimanere stregati dalla semplicità e leggibilità dell'arte giapponese. Una forma di poesia visiva fatta di pochissimi ingredienti. Tendenza che rimane il tratto caratteristico di uno stile, un "levare" più che aggiungere che fa del gusto giapponese uno dei modelli non solo di molti artisti ma di impostazione mentale per architetti, designer, stilisti, pubblicitari, fotografi, illustratori, addirittura cuochi per tutto il Novecento e oltre, fino ai nostri giorni. Basti pensare ai manga. A questo fenomeno di innamoramento è dedicato questo libro, che ci accompagna dai primi segnali di un rapporto in costruzione, fino all'esplosione dell'impressionismo - cui è destinata la maggior parte del libro -, alle avanguardie novecentesche, al Bauhaus, fino ai manga.

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LA LEZIONE - Gustavo Zagrebelsky
MAG D 6015/13

«Una lezione non è un tram che vi porta da un posto all'altro, ma è una passeggiata con gli amici» (Pavel Florenskij). La migliore «lezione» è quella che insegna a controllare le emozioni con l'intelletto e a muovere l'intelletto con le emozioni. Quotidianità e culmine di una via alla conoscenza, la lezione, cosí come la pensa e desidera Gustavo Zagrebelsky, è insieme un tempo e un luogo di amicizia – di filía –, creativo tanto per gli studenti quanto per il professore. «La lezione è una sorta di chiamata a raccolta intorno al sapere». La lezione mette insieme persone diverse e parole diverse: è, anzi, una «casa delle parole», parole con le quali professore e studenti creano il mondo nominandolo. «La scuola e la lezione, che si nutrono necessariamente di parole, hanno di conseguenza questo dovere primario: usarle con tutte le cautele del caso, sapendo che il veleno dell'equivoco è sempre in agguato». Lezione si fa insieme, come una passeggiata fra amici. Amici, però, soprattutto della conoscenza. Se il professore inevitabilmente deve sedurre, deve farlo non verso se stesso, bensí verso la materia che tratta. A lezione c'è «fascino» se c'è «voglia» di partecipare... «con allegria, commozione, paura, turbamento: insomma con l'intelletto e l'emozione». A lezione, nessuno può permettersi di «ripetere» e basta, se si fa sul serio. Né gli studenti né il professore. Tutti, ognuno per la parte che gli compete, devono partecipare al processo della ricerca. La lezione pensa se stessa mentre si sviluppa, con pause, digressioni, interventi di qualche studente, per poi riprendere il filo, il cammino. Per tutto il resto basterà il manuale, quello sí, per forza, fisso e ripetitivo, semplice strumento di supporto, sostituto impossibile della creatività e, di piú, della vivacità della lezione. Come voti ed esami del resto, che, con un simile tipo di lezione, diventano quello che sono da sempre: mero controllo degli «strumenti» di base per addentrarsi nella materia. L'organismo vivente della «classe» è una società in miniatura e cosí «la costruzione di una classe può essere vista come una prefigurazione, una promessa, un'immagine della società che vogliamo costruire, competitiva, discriminatoria, violenta oppure cooperativa, ugualitaria, amichevole». Ciò che in fondo la scuola richiede è di pensarsi in modo utopico, come qualcosa cui si lavora incessantemente ben sapendo che la perfezione è irraggiungibile. Solo allora vale la pena di essere severi. E, quando occorre, eretici.

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LEGGERE L'INATTESO - Irene Greco
MAG D 6169

Tutto scorre. I bambini, le cose del mondo, noi stessi: ogni cosa si trasforma e cambia in continuazione. Eppure il cambiamento ci spaventa e spesso ci impedisce di affrontare con serenità i mille e più quesiti sulla vita e sulla morte che i bambini ci pongono. Attraverso un'accurata selezione di albi illustrati, l'autrice permette di creare gli spazi ideali per "incontrare l'inatteso", porsi domande sulla metamorfosi del reale e fare amicizia con la separazione, il distacco, la morte e il lutto, grazie al potere della finzione narrativa e dell'immaginazione. Gli interventi della counselor guidano gli adulti verso una maggiore consapevolezza, per poter instaurare con i bambini una comunicazione sicura e rassicurante.

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FORSE UN DRAGO NASCERA' - Giuliano Scabia
MAG C 10072

Nella primavera del 1972, un teatro vagante si sposta lungo l'Abruzzo attraverso dodici centri urbani. Che cosa contiene? Colori, pennelli, carta, forbici, burattini... ma soprattutto un metodo di lavoro in fieri: la ricerca di un nuovo modo di vivere insieme, di conoscere, di esprimersi e anche di fare scuola. Percorrendo strade e piazze, il "drago" di Giuliano Scabia coinvolge i ragazzi abruzzesi nella rifondazione della propria città sotto forma teatrale. Perché «teatro può essere gioco, ma soprattutto teatro è itinerario di ricerca attraverso l'invenzione [...]. Riscoperta del fare attivo accanto al vedere passivo.» Forse un drago nascerà è il racconto di questa memorabile esperienza. Un modello esemplare di avventura pedagogica tra teatro, scuola e comunità che risuona ancora oggi.

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PROUST I COLORI DEL TEMPO - Eleonora Marangoni
MAG B 3589

In occasione del centenario della morte di Marcel Proust, esce in libreria la nuova edizione del raffinato volume illustrato di Eleonora Marangoni. Per tornare Alla ricerca del tempo perduto da una prospettiva insolita e rivelatrice. «Nella Recherche, il verde è uno sfondo uniforme, è il colore del principe in fuga, del re degli inafferrabili: il Tempo, che tiene insieme esseri, luoghi e momenti nel ‘velluto inimitabile degli anni’» Proust era ossessionato da molte cose. Dal tempo, come ci suggerisce il titolo della sua opera; dal giudizio degli altri, come si evince dalle sue lettere; da un autista coi baffi, come ci raccontano i suoi biografi; da un dolcetto a forma di conchiglia, come dicono quelli che non l'hanno letto. Dai colori, come queste pagine provano a dimostrare.

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LA SCOPERTA COME APPRENDIMENTO - John Foster
MAG C 10073

La natura della scoperta può essere considerata un aspetto fondamentale delle più vivaci esperienze di apprendimento infantili. Di questo era convinto John Foster, e lo spiega efficacemente in questo libro, che analizza numerose situazioni di apprendimento informale. Tutte le esperienze descritte da Foster sono frutto di un lavoro attivo con i bambini, presi individualmente, in piccoli gruppi, come membri di una classe e di tutta la scuola. Lo scopo, dietro ogni progetto, è quello di migliorare qualitativamente l'apprendimento, la comprensione e l'attenzione. Per Foster, infatti, l'insegnante "che pensa", che può sviluppare, mediare, ricreare e fare sue esperienze dirette e indirette, è la guida più sicura all'apprendimento attraverso la scoperta. Un volume ricco di indicazioni preziose e concrete e di esempi pratici per chi insegna, e non solo.

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DIALOGHI SUL DIRITTO DI CITTADINANZA - Insaf Dimassi, Antonio Salvati
MAG D 6167

Cosa vuol dire, oggi, essere cittadini italiani? È necessario che il concetto di cittadinanza sia ancorato a dei valori? E quali sono il compito e i limiti della legge nel disciplinare un campo così delicato? Su questi temi si interrogano Insaf Dimassi, giovane studiosa italo-tunisina, e Antonio Salvati, magistrato, toccando tematiche scottanti di attualità, diritto e politica. Lei è la voce di chi vive sulla propria pelle la dolorosa esperienza di essere cittadina di uno Stato che ancora non la riconosce; lui si presta a rappresentare le istanze del diritto e della sua logica formale e astratta. Insieme, intessono un dialogo lucido, aperto e appassionato sulla Legge 91/1992 che regola la concessione della cittadinanza in Italia e sulla proposta, accanto e al di là dello ius sanguinis e dello ius soli, di uno ius culturae. Ne emerge un caleidoscopio di spunti, analisi, riflessioni e – perché no – anche domande aperte sul concetto di cittadinanza e di identità, sull’incontro tra culture diverse e le contraddizioni della legge, sul ruolo dell’educazione e la necessità di guardare la società con occhi nuovi. Tematiche quanto mai attuali, che invitano tutti noi a unirci a questo dialogo.

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LA CINA E’ GIA’ QUI - GIADA MASSETTI
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Non passa giorno senza che si parli di Cina, tuttavia l'argomento viene spesso affrontato, in pubblico e in privato, attraverso una narrazione semplicistica in cui tutto è bianco o nero e il Celeste Impero è il male assoluto o il posto più efficiente del mondo. È «superfluo» commenta Giada Messetti «sottolineare quanto entrambe le versioni ci portino fuori strada». In questo libro, l'autrice traccia una mappa essenziale di una cultura ricca di fascino e, al contempo, profondamente diversa dalla nostra. Una bussola che, bypassando i tanti luoghi comuni, ci aiuta a orientarci nel labirinto di una civiltà millenaria, un mondo per antonomasia «altro», decifrando le differenze che ci separano. Un avvincente viaggio di scoperta che prende in esame alcuni dei tratti più connotanti del gigante asiatico: dal fascino della scrittura alla concezione della società e del tempo, dal potere «con caratteristiche cinesi» ai meccanismi che guidano e determinano la politica estera; e ancora l'influenza pervasiva del confucianesimo e quella del daoismo, l'aspirazione all'«armonia collettiva» e la consuetudine di «cinesizzare» tutto ciò che il Dragone incontra sulla sua strada. La Cina è già qui è un libro-ponte che vorrebbe scongiurare lo scontro di civiltà per molti ormai alle porte. È tempo di riconoscere che «l'Occidente ha bisogno della Cina tanto quanto la Cina ha bisogno dell'Occidente». All'orizzonte, «c'è un lavoro molto faticoso da svolgere, un'opera di connessione e tessitura non più rimandabile, perché senza conoscere e capire il proprio interlocutore è impossibile interagire».

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A LETTO NEL MEDIOEVO: COME E CON CHI - CHIARA FRUGONI
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Gelo, pioggia e vento: nel Medioevo sembra esserci solo un’unica stagione, l’inverno. Ma i disagi del clima sono compensati dal tepore del camino, sempre presente nella stanza da letto. Dove non ci si coricava soltanto; anche di giorno la camera era vivacemente utilizzata: per pranzare, studiare, ricevere visite. Sontuoso e imbottito, abbellito da nappe e cuscini, oppure umile pagliericcio, comprato al mercato o fatto su misura, il letto tutto racconta: la morte e la nascita, amori legittimi e amori proibiti, giochi festosi, atti di violenza e tripudio dei sensi, malattie, segreti e trame di ogni genere. Un luogo per due? Non necessariamente. A volte molto affollato e ad accoglienza variabile, come avviene nelle gustose novelle di Boccaccio, sul letto tenta di appuntarsi, senza molto successo, il controllo della chiesa che lo addita come luogo di ogni seduzione diabolica.

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ETICA E GENERAZIONI FUTURE - GIULIANO PONTARA
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Quale responsabilità verso le generazioni future? Con l'imparzialità e la chiarezza espositiva che gli appartiene, Giuliano Pontara esamina criticamente le principali teorie etiche contemporanee in relazione alle risposte che esse forniscono a uno dei più complessi problemi a cui l'umanità si trova difronte, oggi.