SCELTI PER VOI
Rubrica a cura di Emanuele Romallo
SETTEMBRE 2023
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SAGGISTICA
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GLI SPAGNOLI A NAPOLI - Riccardo Naldi, Andrea Zezza
8 A 317

Un capitolo importante ma poco conosciuto della civiltà del Rinascimento europeo: la stagione (1503-1532 circa) in cui prende forma il confronto tra artisti spagnoli e dell'Italia meridionale e le opere realizzate da Leonardo, Raffaello e Michelangelo. Le novità elaborate a Milano, Firenze, Roma furono immediatamente recepite e reinterpretate in modo originale: nella Napoli che, proprio in quegli anni, diventava spagnola, grandi personalità come Pedro Fernández, Bartolomé Ordóñez, Diego de Siloe, Pedro Machuca ebbero modo di cogliere le loro prime affermazioni professionali, prima di tornare in patria e dare avvio a una grande stagione del Rinascimento iberico. I saggi di Carlos José Hernando Sanchez, Andrea Zezza, Riccardo Naldi, Manuel Arias Martinez, Carlo Vecce, Encarnación Sánchez García - insieme al catalogo delle opere, organizzato in cinque sezioni, che evidenzia con chiarezza l'interazione costante tra maestri della pittura e della scultura - ricostruiscono in maniera esemplare le coordinate di una produzione figurativa che ha impresso tracce profonde nella cultura storico-artistica e, più in generale, nell'immaginario dell'Europa mediterranea. Catalogo della mostra presso il Museo e Real Bosco di Capodimonte dal 13 marzo al 25 giugno 2023.

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IL MUSEO UNA STORIA MONDIALE. VOL I - Krzysztof Pomian
8 A 316/1

Dalle tombe egizie e cinesi e dai tesori reali fino agli Uffizi o al Louvre dei giorni nostri, tanto tempo è trascorso prima che il museo trovasse la sua forma e la sua funzione di conservazione, studio e messa in mostra di oggetti. Eppure, una storia mondiale dei musei, politica, sociale e culturale, non era mai stata scritta. Il primo dei tre volumi di questa monumentale impresa, Dal tesoro al museo, a firma del grande storico delle idee Krzysztof Pomian a coronamento di trent’anni di studi, prende avvio da un passato lontano, la Roma dell’età repubblicana e la Cina della dinastia Han, per giungere alla creazione dell’istituzione museale, inventata in Italia alla fine del Quattrocento e diffusa in tutta Europa durante il Settecento. Una storia affascinante fatta di donazioni e vendite, furti e saccheggi, guerre e diplomazia, arte e architettura. E, al tempo stesso, una storia dei diversi modi di contemplare, gestire e valorizzare gli oggetti, di problemi legali e organizzativi, di commerci, saperi e tecniche. Questo libro studia innanzitutto il gesto che per migliaia di anni ha condotto gli uomini a conservare, acquisire e accumulare oggetti ritenuti belli, interessanti, intriganti o rari, per piacere personale, ma anche come attributo di potere e ricchezza. È da questa prima fase che a poco a poco, e poi con forza, sono emerse, parallelamente all’ideale democratico, le forme del museo di oggi, votato alla conservazione degli oggetti: un’istituzione in perenne sviluppo, utile allo svago e all’educazione di tutti. La prima parte del volume costituisce un viaggio nel tempo, dall’Antichità greca, latina e orientale, passando per i tesori reali del Medioevo, fino all’entusiasmo per le reliquie della Roma antica nelle cerchie dei principi e dei letterati, con la nascita delle collezioni private. Vi incontriamo Carlo V, i re di Francia e Jean, duca di Berry, Petrarca e gli umanisti, i Gonzaga, gli Este e i Medici. La seconda parte è interamente dedicata all’Italia, dove, dalla fine del Quattrocento, nascono e si diffondono i primi musei, dapprima a Roma, poi a Como, a Firenze, Venezia e Milano. Ed è dall’Italia che i visitatori provenienti dai paesi transalpini portano con sé, insieme ai ricordi di viaggio, il desiderio di avere un museo anche nella propria città, argomento di cui si occupa la terza e ultima parte.

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IL MUSEO UNA STORIA MONDIALE. VOL II - Krzysztof Pomian
8 A 316/2

In questo secondo volume del suo grande progetto storico-culturale, Krzysztof Pomian ricostruisce l'affermazione del museo nei paesi dell'Europa occidentale dal 1789 al 1850. Si tratta di un periodo breve ma estremamente denso e cruciale per la storia dei musei, che abbraccia la Rivoluzione francese, l'Impero napoleonico e un gran numero di istituzioni museali, dalla Spagna alla Danimarca passando per la Gran Bretagna, la Francia e la Germania. Con la Rivoluzione francese, l’accesso ai capolavori artistici fu elevato al rango dei diritti dell’uomo, e il museo, deputato a garantirne l’esercizio, divenne l’attributo fondante di una nazione. Il rivoluzionario e imperiale Louvre ne è il prototipo. In Europa, l’impatto del 1789 si protrasse fino alla metà del XIX secolo. Il saccheggio praticato dagli eserciti rivoluzionari e imperiali a beneficio della Francia rese gli individui consapevoli del carattere emblematico dei beni artistico-culturali per i popoli, e i musei contribuirono a legittimare il potere del sovrano conferendogli un carattere nazionale. Il Prado, la National Gallery, il British Museum, i musei borghesi di Francoforte e Lipsia cosí come l’Altes Museum di Berlino, la Gliptoteca e la Pinacoteca di Monaco, il Walhalla vicino a Ratisbona, nonché le innovazioni intervenute nei musei danesi, sono tutti il prodotto di questa dinamica. Con la rivoluzione industriale, che trovò la sua piú compiuta espressione nell’Esposizione universale di Londra del 1851, si chiude un’epoca che trasformò per sempre l’istituzione museale, trasformandola in una realtà democratica e nazionale. La politica museale rivoluzionaria e imperiale produsse effetti in gran parte dell’Europa continentale. L’affermazione del museo inizia con l’apertura al Louvre del Muséum Français che esponeva, in principio, l’ex collezione reale, e prosegue seguendo la storia movimentata di quell’istituzione, esemplare museo rivoluzionario divenuto poi Musée Napoléon, raccolta di opere d’arte saccheggiate in quasi tutti i paesi europei che verranno restituite dopo Waterloo. Ad accompagnarlo era il Museo di Versailles, destinato alla scuola francese. Vengono poi i musei parigini fondati o trasformati durante questo periodo: il Muséum national d’histoire naturelle, il Conservatoire des arts et métiers, il Cabinet d’anatomie, il Musée de l’Artillerie e il Musée des Monuments français. Passando in rassegna i musei di provincia, Krzysztof Pomian valuta la portata del decreto consolare del 14 fruttidoro dell’anno IX (1° settembre 1801), che legalizzò o creò quindici nuovi musei nelle città francesi di provincia e nei territori conquistati (Bruxelles, Ginevra, Magonza). A questi si aggiunsero i musei fondati nel Regno napoleonico d’Italia e nei Paesi Bassi. Ma le conseguenze di questo periodo cruciale non finiscono qui: esso comportò anche la seconda grande redistribuzione di opere d’arte in Europa dopo quella della guerra dei Trent’anni, principalmente a vantaggio della Gran Bretagna. Imponendo l’idea che l’accesso alle opere d’arte fa parte dei diritti dell’uomo, questo momento storico elevò il museo – piú precisamente il museo d’arte – al rango di istituzione indispensabile in un paese civilizzato.

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IL PORTINAIO DEL DIAVOLO - Salvatore Silvano Nigro
MAG D 6302

Questo saggio-divagazione ci racconta degli occhiali e di quelle che l’autore con un eufemismo chiama “altre inquietudini”. Tra riferimenti a Sciascia, Steinberg, Perec, Hitchcock, Duchamp, le inquietudini sono disseminate tra desideri e momenti di storia vissuta. Nigro ci conduce per biblioteche, librerie, case, chiese, miniature, dipinti, opere, insinuando che la letteratura non è un luogo indifferente, o tranquillo, bensì uno spazio pericoloso. “Gli oculari di vetro hanno riverberi e riflessi diabolici. Nell’immaginario, travisano e pervertono la realtà: ingrandiscono e rimpiccioliscono; invertono, ribaltano, sdoppiano... L’occhio è il ‘portinaio’ del diavolo”, si legge nel Corpus Thomisticum. Il gesto del guardare è il primo e spontaneo approccio al mondo, per conoscerlo ma anche per insinuarsi laddove non dovrebbe: nell’intimità dei nostri simili. Ed è appunto incentrato sul tema dello sguardo e dei suoi strumenti – gli occhiali, il binocolo e il telescopio – questo piccolo ma densissimo saggio che opera un’incursione tra decine di capolavori letterari, pittorici e architettonici alla ricerca del dettaglio indiscreto. In una serie di dotte spigolature su Comenio, Marcel Duchamp, Alfred Hitchcock, Saul Steinberg, Georges Perec, Leonardo Sciascia e molti altri, Nigro va a caccia di quelle allusioni che a partire dal Seicento, con il romanzo picaresco Il diavolo zoppo di Vélez de Guevara, creano una connessione tra il maligno e la sua natura spiona e rivelatrice. Dove l’inferno, e il suo transfuga, hanno preso stanza nella mostruosità bipede dell’uomo.

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"CIAO!" ... E POI? - Eric Berne
MAG D 6308

Il titolo sembra un indovinello, un gioco, uno dei tanti proposti in questo libro Eric Berne, nella parte del terapeuta, attraverso i giochi che noi tutti conosciamo ci insegna a liberarci da ciò che limita la nostra piena espressività, utilizzando l'analisi transazionale da lui ideata che suddivide l'io nei tre stati di Genitore, Adulto, Bambino e con un insieme di transazioni esplicative dei rapporti tra due o più persone. Berne inserisce le regole dei giochi in un sistema più ampio che comprende l'intero arco dell'esistenza dell'individuo: dal ''gioco'', resoconto di un ''motto di spirito'', al ''copione'', modello ereditato dai genitori nella prima infanzia sotto forma di ordini e insegnamenti. Il gioco, se costrittivo, impedisce di giocare e il copione, inteso come modello del destino umano, se negativo impedisce di vivere; ma sia dal gioco, sia dal copione, ci si può liberare e grazie all'analisi transazionale ogni individuo può opporre alla programmazione parentale un piano di vita autonomo.

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A PROPOSITO DI DANTE - Simone Marchesi
MAG B 3593

Un dantista e un disegnatore si sono incontrati nella Commedia. L'hanno percorsa camminando insieme, talvolta da soli e talvolta immersi in migliaia di voci: quelle dei personaggi e delle storie che la popolano, quelle di chi l'ha letta e commentata lungo i settecento anni che ne separano la creazione da noi e anche quelle che, in un certo senso, hanno parlato a Dante. Ne è scaturito un viaggio per immagini e parole. La terzina simbolo di ciascun canto diventa, ogni volta, sintesi e commento originale del testo, si fa disegno e ci permette di scoprirne valore e attualità. Un modo nuovo per gettarsi nel capolavoro di Dante, nel sapere di un'epoca e nella sua eredità, e coglierne gli innumerevoli rimandi al nostro tempo e al nostro sentire.

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LA FOTO CON DIOS - Carlo Rainone
MAG A 1486

Tra il 1984 e il 1991 Dio è apparso a Napoli. Lo si poteva incontrare per i rioni della città, in un negozio di scarpe di Arzano, in un ristorante di Marechiaro. Ma soprattutto, una domenica sì e una domenica no, allo Stadio San Paolo. L’arrivo di Diego Armando Maradona a Napoli è stato molto più di un fenomeno calcistico: è stato un’esperienza religiosa. Di questo culto, la possibilità di farsi scattare una «foto con Dios» è stata un elemento fondamentale. Carlo Rainone ha raccolto oltre 120 «reliquie» – scatti assieme a Diego, in contesti di ogni tipo – conservate gelosamente per decenni nei salotti, negli uffici e nei portafogli. La testimonianza unica della fede assoluta di un popolo per il più grande calciatore di sempre.

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LA MAGIA DEI 12 ANIMALI GUIDA - Johanna Lilienfeld
MAG C 10429

Secondo la tradizione sciamanica nordeuropea, gli animali guida sono i messaggeri del mondo spirituale, cui è affidato il compito di aiutarci e proteggerci. Tutto è collegato, nella rete della vita, per questo ognuno di noi ha delle figure di riferimento che possono rivelarsi potenti alleati, se solo abbandoniamo una percezione puramente intellettuale della natura per sentirne tutta la carica energetica: l'animale guida personale (che ci accompagna dalla nascita), quello dell'iniziazione (che si trova con un rituale o dal quale ci si lascia trovare) e l'aiutante (che ci sostiene nelle situazioni difficili). Con grande finezza psicologica, Johanna Lilienfeld ci accompagna passo dopo passo in questo mondo incantato. Per mezzo di argomentazioni fondate, moltissime osservazioni ed esempi ci mostra come imparare dagli animali guida a sviluppare appieno il nostro potenziale, accrescere competenze specifiche, superare crisi e malattie. Oltre a descrivere i principali profili in modo approfondito, in questo libro spiega come individuare i nostri compagni d'anima e stabilire una connessione con loro tramite sogni, rituali, meditazione, viaggi di fantasia. Fiabe e racconti popolari restituiscono tutta la magia racchiusa nei nostri spiriti guida.

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PIÙ SENSIBILI, PIÙ FORTI - Kathrin Sohst
MAG D 6307

A tante persone è successa la stessa cosa: la loro vita è cambiata quando hanno sentito parlare per la prima volta di ipersensibilità. Questo libro vi conduce per mano nel vostro mondo interiore, per riconoscere e valorizzare le vostre potenzialità e limitare "gli effetti collaterali" di quella risorsa inestimabile che è l'alta sensibilità. «Quello che avete tra le mani è un libro per tutti. Non importa se siete duri o fragili, sensibili o provocatori, emotivi o razionali: lo scopo che mi prefiggo è informarvi, ispirarvi e motivarvi, spingervi a intraprendere nuove strade», scrive l’autrice nella prefazione. Per lungo tempo dell’ipersensibilità non si è parlato affatto, oggi invece abbiamo la possibilità di cambiare le cose perché il fenomeno che comporta una percettività più sviluppata e sensazioni più profonde del “normale” ha finalmente un nome. Ma chi sono le persone altamente sensibili? Sono tante, e sono donne e uomini che si sentono dire di essere «troppo suscettibili», di «prendere le cose troppo a cuore», di «non sapersi rilassare». Spesso hanno la sensazione di essere diversi, fragili, esclusi, si fanno così da parte senza esprimere il loro – enorme – potenziale. Perché la sensibilità porta con sé innumerevoli qualità positive: percezione molto sviluppata, empatia, tendenza alla socializzazione e alla condivisione di valori profondi, senso del dovere, precisione, comprensione dei contesti… Questo libro insegna a individuare i punti di forza dell’ipersensibilità e ad esternarli, spiegando come sia possibile farlo e con quali strumenti, cercando di fornire risposte concrete, ispirate alla vita quotidiana di persone ipersensibili. Una volta acquisita questa consapevolezza, sarà facile aprirsi al cambiamento, dare più spazio ai lati positivi, concentrarsi sulla bellezza e sulla forza che la vita ha da offrire a chi è dotato di una spiccata sensibilità.

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IL SEGRETO È DENTRO DI TE - Bettina Lemke
MAG D 6305

I saggi di tutti i tempi si richiamano spesso a un'immagine, quella del tesoro dentro di noi. È solo quando diventiamo consapevoli della nostra ricchezza che possiamo cominciare a vivere pienamente ogni attimo. La saggezza orientale è una fonte inesauribile di ispirazione e riflessioni sulle più profonde domande filosofiche ed etiche, così come su questioni di ordine estremamente pratico. Può offrirci sostegno e orientamento facendoci ritrovare l'equilibrio in momenti in cui il razionalismo occidentale, la cultura dell'efficienza e la generale frenesia che ne deriva non contano più. Che si tratti di andare alla ricerca di un po' di stabilità interiore e tranquillità, di riuscire ad abbracciare il principio del "lasciar andare", del tentativo di dare senso e compiutezza alla nostra vita, comunque questa si configuri, o di scorgere una via per affrontare domande esistenziali sui rapporti interumani, sulla caducità e sulla morte, possiamo trovare preziosi suggerimenti sia in antichi maestri come Confucio, Lao Tse o Buddha sia nei mediatori contemporanei della saggezza orientale come il Dalai Lama, Drukpa Rinpoche, Thich Nhat Hanh o Haemin Sunim.

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NESSI E CONNESSI - Annalisa Corrado, Rossella Muroni
MAG D 6280

Annalisa Corrado e Rossella Muroni ci rivelano come l’unico modo per risolvere i problemi sia adottare una visione circolare della vita e dell’ecosistema. Stati, aziende e cittadini devono infatti contribuire al cambiamento, rendendosi innanzitutto coscienti dei legami tra i vari ambiti. Come avviene per esempio con l’economia circolare, che implica innovazione, riprogettazione dei cicli di produzione e consumo, ripensamento degli stili di vita, condivisione, riutilizzo, riparazione e riciclo dei materiali in contrasto con l’idea predatoria del produrre, utilizzare e gettare, propria dell’economia lineare. Nessi e connessi invita ad abbandonare la convinzione di essere individui separati. Tutta l’esistenza, dal globale al locale, è in fondo una relazione costante tra individui ed esperienze: solo partendo dall’analisi dei nessi causali che governano il nostro sistema saremo in grado di interpretare il contemporaneo. E solo a partire da questa consapevolezza lo sviluppo della società potrà essere innovativo, davvero sostenibile, democratico, rispettoso dell’ambiente e dei diritti delle persone.

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POLIZIOTTO SESSANTOTTO - Luigi Manconi, Gaetano Lettieri
MAG C 10364

La costruzione dell’Italia contemporanea passa dal Sessantotto. Una lotta contro le vecchie generazioni che si trasforma presto in un conflitto fratricida, non più verticale ma orizzontale, prolungandosi nella violenza politica, fino allo scontro più acuto tra forze dell’estrema sinistra, forze dell’estrema destra e forze di polizia. In questa prospettiva, è la figura del poliziotto – per Pasolini, il sottoproletario strumento e vittima del potere, che entra in polizia come unica alternativa alla miseria – a diventare simbolo paradossale di una radicale contraddizione: quella tra potere e debolezza, torto e giustizia. Emerge così il punto critico della democrazia, l’incapacità di ribaltare realmente i rapporti di forza economici, sociali e politici e di riformare profondamente il sistema, fondandolo sulle ragioni della minorità. Nella perenne dialettica tra contestazione e repressione, Luigi Manconi e Gaetano Lettieri ci ricordano che la via da seguire, perché il conflitto produca mutamento sociale e non si dissipi in violenza, è sempre quella che si può cogliere nella condizione di chi sta in basso, dei non garantiti, degli spossessati, di chi è vittima e di chi è prigioniero. Perché «la comunità felice che il Sessantotto ha immaginato e si è illuso di vivere è quella sempre a venire della giustizia infinita, che sa vedere insieme il poliziotto umiliato e il giovane ferito: l’ossimoro del Poliziotto-Sessantotto».

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L'ESITAZIONE DI AMLETO - Yves Bonnefoy
MAG C 10357

Il legame tra Bonnefoy e Shakespeare è difficile da isolare in una singola descrizione. Il Bardo è stato oggetto di studio e approfondimento costanti da parte del primo, ed è d’altronde proprio traducendolo che i versi del poeta francese hanno trovato nuova linfa e nuovo smalto. Da un tale dialogo tra i secoli sono nati questi scritti, nei quali Bonnefoy ha riversato il proprio sguardo e le proprie intuizioni. È soprattutto Amleto – inteso sia come testo teatrale che come protagonista – a occupare le sue riflessioni, in quanto esemplificazione dei pericoli corsi da un’umanità e una parola poetica incapaci di aprirsi alla verità concreta dell’esistenza, schiacciate come sono dall’astrattezza dei concetti e dell’ideologia. Un'indagine che ha il suo culmine nella «Lettera a Shakespeare», nella quale Bonnefoy immagina di incontrare il drammaturgo inglese mentre è intento ad allestire una messinscena e di chiedergli di accedere al suo mistero. L’esitazione di Amleto è un esempio sorprendente di «critica poetica»: in queste pagine la prosa densa di Bonnefoy sposta i confini della scrittura saggistica, facendo emergere il fascino eterno e indiscutibile di Shakespeare, la sua natura di testimone dell'abisso, la speranza racchiusa nelle sue parole, che ancora oggi riescono a illuminare le tenebre che avvolgono il nostro presente.

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DECREAZIONE - Anne Carson
MAG C 9969/7

Da dove arriva il vento che sposta i capelli di Monica Vitti nella scena iniziale di uno dei suoi più celebri film? Strano. L'attrice si trova all'interno di una stanza e il filosofo Kant non riesce proprio a trovare una risposta al quesito, in uno dei dialoghi impossibili di questo libro dalla libertà creativa che mira alla sorpresa. Longino e Woolf, Beckett e Antonioni, senza dimenticare Omero e Saffo, che Carson ha tradotto: tutte queste figure trovano spazio nelle sue pagine che oscillano tra brevi testi lirici sull'amore filiale e una sceneggiatura in versi su Abelardo ed Eloisa, un oratorio sul tema delle armi e un libretto d'opera in lingua sperimentale che inscena la gelosia di Efesto per l'amore tra Afrodite e Ares e, infine, lunghe sezioni in prosa che intrecciano la critica letteraria all'indagine filosofica. Riprendendo la riflessione di Simone Weil, Carson contempla la nozione di decreazione come tensione a disfare la creatura che l'uomo ha dentro, racchiusa e definita dal sé. Per l'autrice, però, la decreazione non è soltanto il disfacimento della persona, ma anche delle forme letterarie tradizionali. In un sofisticato caleidoscopio e in una personalissima rilettura della cultura occidentale, Anne Carson presenta perciò opere diverse, eppure intricatamente correlate nello stile e nella poetica. Il suo modello rimane Montaigne, nume tutelare citato in esergo. E così, nel frammento che prelude all'assenza, si rivela l'intero.

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COME SONO DIVENTATA ABOLIZIONISTA - Derecka Purnell
MAG C 10333

Per più di un secolo, gli attivisti statunitensi hanno cercato di riformare la polizia. Dalle iniziative della cosiddetta polizia di prossimità al miglioramento dell'inclusione e la diversificazione nel reclutamento degli agenti, niente di tutto ciò ha impedito alla polizia di uccidere circa tre persone al giorno. Milioni di persone continuano a protestare contro la violenza della polizia perché queste "soluzioni" non sono adeguate al problema: la polizia non può essere riformata. In "Come sono diventata abolizionista", Purnell attinge dalle sue esperienze di avvocata, scrittrice e attivista inizialmente scettica sull'abolizione della polizia. Aveva visto troppa violenza sessuale e seppellito troppi amici per prendere in considerazione l'idea di sbarazzarsi della polizia nella sua città natale di St. Louis, per non parlare della nazione. Ma si è resa conto che la polizia era un placebo. Chiamarli sembrava qualcosa, e qualcosa sembra tutto quando non ci sono alternative. Purnell descrive in dettaglio come i movimenti sociali multirazziali radicati nella ribellione, nell'assunzione di rischi e nell'amore rivoluzionario abbiano spinto lei e una generazione di attivisti verso l'abolizione. Il libro viaggia attraverso i luoghi del mondo e il tempo e raccoglie gli insegnamenti che vanno da Ferguson al Sud Africa, dalla ricostruzione alle proteste contemporanee contro le sparatorie della polizia. Purnell sostiene che la polizia non può essere riformata e invita i lettori e le lettrici a immaginare nuovi sistemi per affrontare le cause profonde della violenza. Diventare abolizionisti non significa solo lottare per l'eliminazione della polizia, ma impegnarsi a creare e supportare risposte diverse al problema del danno nella società e, cosa più eccitante, un'opportunità per ridurre ed eliminare il danno in primo luogo.

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DIARIO DI UN'INVASIONE - Andrei Kurkov
MAG C 10341

Il 24 febbraio 2022, l’esercito russo ha invaso l’Ucraina e ha dato inizio a una guerra come l’Europa non conosceva da molti anni per ampiezza, distruzione, morti, conseguenze economiche, tensioni e contrapposizioni internazionali, dibattito pubblico... In questo libro essenziale per capire quanto sta accadendo, Andrei Kurkov racconta il terribile impatto del conflitto attraverso una cronaca molto personale che è, allo stesso tempo, ritratto sociale e geografico, percorso personale e culturale, riflessione identitaria e visione futura. "Diario di un’invasione" affronta anche il tema dell’identità ucraina attraverso le storie di cittadini comuni, della loro resistenza e della speranza nella sopravvivenza di uno stato democratico e liberale. Nonostante tutto la vita è più forte della distruzione e Kurkov ci porta a tu per tu con l’energia vitale che prende forma nel lavoro, nell’aiuto reciproco, nel coraggio, nell’ironia…

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CON TANTO DOLORE E TANTO AMORE - GrisÉlidis RÉal
MAG C 10345

Grisélidis Réal è sepolta nel prestigioso Cimetière des Rois di Ginevra. Un'umile targhetta posta sulla tomba informa che la donna fu «Écrivain - Peintre - Prostituée». L'epitafo da lei voluto stabilisce una gerarchia: la Réal si definisce prima una scrittrice, poi una prostituta. È infatti una scrittrice di valore assoluto che, per esempio, nel romanzo «Il nero è un colore» (Keller, 2019) e nei libri di corrispondenza «Con tanto dolore e tanto amore» e «Les Sphinx» ha dato prova di una penna straordinaria: la sua scrittura è vera, incisiva, cruenta, lirica, sofferta. «Con tanto dolore e tanto amore» raccoglie gli scambi epistolari tra l'autrice e Jean-Luc Hennig dall'estate 1980 all'inverno 1991. Considerato il capolavoro di Grisélidis Réal, è documento sulla prostituzione quotidiana che rivela il panorama segreto della miseria sessuale maschile con rabbia, crudezza e tenerezza, e allo stesso tempo è autoritratto dell'autrice che in sé accoglie un universo femminile molteplice: prostituta sì, ma anche grande viaggiatrice, lettrice eclettica, amante appassionata, sociologa dilettante, altruista libertaria...

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LO SCOIATTOLO SULLA SENNA - Fabio Gambaro
MAG C 10265

Tra il 1967 e il 1985, Italo Calvino si rifugia a Parigi, luogo di esilio e di creazione letteraria. È la stagione del Maggio francese e di Sartre, poi di Queneau, Perec e di Barthes. È l’ultima grande stagione culturale europea, quando Parigi era la capitale mondiale del pensiero e dell’arte. Nel centenario della nascita dell’autore del barone rampante, il racconto di tredici anni essenziali eppure poco conosciuti. Italo Calvino visse a Parigi per tredici anni, dal 1967 al 1980. Fu un periodo per lui fondamentale sul piano personale e su quello letterario. La conoscenza approfondita della cultura francese di quegli anni (Parigi era la capitale della Nouvelle vague, degli intellettuali engagés, dello strutturalismo, della psicoanalisi), e in particolare gli stretti legami con il gruppo dell’Oulipo (di cui facevano parte Raymond Queneau e Georges Perec) e con Roland Barthes, hanno impresso una svolta fondamentale al suo lavoro e alla sua visione della letteratura. In quegli anni nascono "Le città invisibili", "Il castello dei destini incrociati" e "Se una notte d’inverno un viaggiatore", romanzi molto innovativi, che suscitarono non poche discussioni sull’evoluzione “francese” dello scrittore. Per Calvino Parigi era al contempo un rifugio, un luogo d’esilio e di creazione letteraria, come si legge nel suo "Eremita a Parigi". Per certi versi, la capitale francese diventa anche una fonte d’ispirazione. E non a caso se ne ritrovano le tracce in alcune delle sue opere, ad esempio nei racconti di "Palomar". Fabio Gambaro si concentra su questo periodo della biografia di Calvino, per far luce su un’esperienza essenziale ma ancora poco conosciuta dell’autore del "Barone rampante". Senza dimenticare che gli anni parigini di Calvino evocano il mondo culturale parigino, quando ancora la Ville Lumière era la capitale mondiale della cultura. In questa prospettiva lo sguardo dello scrittore italiano sulla città e sulla sua cultura risulta ancora oggi acuto e stimolante.

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FIORIRE TRA LE ROCCE - Marianna Corona
MAG D 6266

A Erto, il paese delle Dolomiti friulane segnato dalla tragedia del Vajont e amato dai climber per le sue magnifiche falesie, c'è una via di roccia che si chiama “Mari's Bad Rock Day”: è dedicata a Marianna Corona, in ricordo del giorno in cui lei proprio su quella parete si bloccò, senza riuscire più a salire né a scendere. Ma Marianna ancora non sapeva che quella era solo una sorta di prova generale, in vista del passaggio ben più duro che la vita le avrebbe riservato nel 2017: la malattia, di fronte alla quale non c'è allenamento o tecnica che venga in soccorso, ma bisogna cercare dentro di sé le risorse per farcela. Sì, perché la vita ha molto in comune con la montagna: è bellissima ma anche piena di rischi, ci chiede l'umiltà di mettere un passo dopo l'altro, di cercare gli appigli giusti, e soprattutto ci costringe a conoscere noi stessi, a dosare il respiro di fronte alle salite, a trovare un equilibrio prima di godere del panorama... In questo libro, che unisce una toccante testimonianza narrativa a una originalissima rivisitazione dei fondamenti della pratica yogica, una giovane donna coraggiosa ci racconta la sua infanzia in una famiglia molto speciale, l'incanto e la durezza del crescere tra le montagne, l'avvicinamento allo yoga e il suo grande respiro, la malattia come momento doloroso ma al tempo stesso capace di rivelare cosa conta davvero. Come osserva Mauro Corona, che di queste pagine è al tempo stesso lettore e protagonista, “sotto le foglie di una scrittura ironica si percepisce l'alito fresco della malinconia, humus positivo che nutre la speranza. [...] Quando il mondo ci crolla addosso e tutto sembra perduto, esce la speranza nascosta in ciò che vedevamo ma non conoscevamo. Per fiorire tra le rocce serve quel tipo di humus”.

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IN NOME DI IPAZIA. RIFLESSIONI SUL DESTINO FEMMINILE - Dacia Maraini
MAG C 10328

In queste pagine, la scrittrice che ha dato vita nei suoi romanzi a indimenticabili protagoniste letterarie dà voce alle donne senza nome di ogni Paese in lotta per la dignità. Mettendo nero su bianco un vero e proprio manifesto al femminile, una denuncia appassionata che racconta le schiavitù che sopravvivono e i muri ancora da abbattere, le libertà negate e la ribellione necessaria. Un appello coinvolgente sul destino femminile contro ogni stereotipo e violenza. L’astronoma Ipazia, vissuta ad Alessandria nel V secolo d.C., teorizzò in modo inaudito per l’epoca che la Terra non è il centro dell’universo ma un pianeta che gira intorno al Sole. E divenne ben presto vittima dei fanatici cristiani. «Oggi» scrive Dacia Maraini «a quasi duemila anni di distanza ci sono ancora donne che soffrono come lei per la semplice ragione che hanno pensato con la propria testa, che hanno voluto studiare, indagare e opporsi al totalitarismo.» Sono donne maltrattate, insultate, minacciate, che spesso hanno denunciato la violenza domestica, ma non sono state credute. Donne sole e abbandonate. Donne che lottano per i loro diritti in tutto il mondo, dal Medio Oriente all’Occidente. Anche dove ci sembra di poter dire che la civiltà ha raggiunto la sua età più matura.

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RELIQUIE - Daniel Gorret
COLL D 106/506

Questo di Daniele Gorret è un libro particolare, monotematico, tutto dedicato ai resti, a ciò che rimane per poco o per molto tempo: una pietra che resiste dal paleozoico, il cadavere di un passero che invece fra pochi giorni non ci sarà piú, un vecchio quaderno di scuola, un disco dei nonni, i peli di un cane morto da anni che ogni tanto riemergono da un tappeto o da un cuscino dismesso... La reliquia è un concentrato di vita vissuta, di memoria, di dignità con cui viene attraversato il tempo. Ma è anche un oggetto, sempre in bilico tra il museo e la pattumiera. È un corpo, un corpo esposto e predisposto alla devozione. Cosí Gorret snoda questa raccolta di poesie come un rito atto a evocare l'essenza piú profonda della vita e della morte.

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TERAPIA DI COPPIA. UN APPROCCIO NON CONVENZIONALE - Daniel B. Wile
MAG C 10310

Come dice il sottotitolo, il volume presenta un “approccio non convenzionale” alla terapia di coppia, basato su un modello terapeutico non avversivo, che incoraggia i partner a incorporare nella relazione i conflitti e le fantasie. A partire da una trattazione dettagliata degli approcci classici, Daniel B. Wile analizza gli aspetti critici di ciascun trattamento (psicoanalitico, comportamentale e sistemico relazionale) e propone le tecniche per favorire la collaborazione tra pazienti e terapeuta, evitando di prendere le parti di uno dei partner e favorendo la trasparenza e l'alleanza con entrambi. Con l'aiuto di casi concreti e di esemplificazioni realistiche, l'autore descrive svariate strategie per gestire partner arrabbiati, ritirati, polarizzati e pazienti che rifiutano le interpretazioni del terapeuta. Un testo che offre riflessioni stimolanti per tutti i terapeuti, non solo quelli di coppia.

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STORIE D’AMORE PER LO STUDIO - Paolo Pellegrini
MAG C 10272

Non sempre i dialoghi che intrecciamo quotidianamente con familiari, amici e conoscenti sono accompagnati da un clima di autentico ascolto. Il nostro interesse rimane legato al messaggio che vogliamo comunicare al nostro interlocutore, rispetto al quale ci mostriamo spesso distratti, privandoci cosí di preziose opportunità di confronto e arricchimento. Questa dinamica può ripetersi quando ci accostiamo ai grandi testi del passato o ai capolavori della nostra letteratura: anziché leggerli con calma e con la dovuta attenzione per comprenderne a fondo il significato, proprio come se dovessimo incontrare le persone che ce li hanno consegnati, tendiamo a percorrerli frettolosamente, rinunciando a un'occasione di crescita personale. Tramite una scelta di esempi, per quanto possibile curiosi e divertenti, questo libro cerca di chiarire gli equivoci che insorgono quando ci si affida a un approccio troppo superficiale: mettendo in guardia i discepoli dai pericoli della ricchezza Gesú usò veramente l'immagine del cammello e della cruna dell'ago? Boccaccio conosceva la geografia della Liguria o nel "Decameron" commise un errore grossolano? "I Promessi Sposi" che leggiamo a scuola sono proprio quelli di Manzoni? Sono alcune esperienze di lettura, tra le tante possibili, che rivalutano l'importanza e la bellezza di ricostruire con cura i testi giunti fino a noi e di comprenderne pienamente parole ed espressioni. Cosí concepito, attraverso uno stile per quanto possibile semplice e chiaro, il libro vuole proporre un approccio sui generis al metodo della filologia.

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L’INTELLIGENZA MATEMATICA - Junaid Mubeen
MAG C 10277

Si parla cosí tanto della minaccia rappresentata dalle macchine intelligenti, che sembra ormai inevitabile doversi arrendere ai «signori robot». Ma Junaid Mubeen non è ancora disposto a gettare la spugna. Per lui abbiamo un vantaggio creativo sulle macchine, frutto di un particolarissimo sistema di pensiero che gli esseri umani hanno sviluppato nel corso dei millenni. E sappiamo bene chi ce lo fornisce: la matematica, anche se spesso è insegnata male e la sua natura il più delle volte viene fraintesa. I computer sono bravi a far di calcolo, produrre schemi e a eseguire alla perfezione operazioni enormemente complicate. Non vi è dubbio, dove c'è da calcolare, le macchine regnano sovrane. Ma Mubeen identifica sette aree dell'intelligenza in cui gli esseri umani possono mantenere un vantaggio cruciale, ed esplorando tutte queste aree ci svela un mondo affascinante in cui possiamo sviluppare i nostri superpoteri, esclusivamente umani.

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IL SUSSURRO DI UNA BREZZA LEGGERA. SCRITTI SPIRITUALI - Salvatore Mellone
MAG D 6273

«Sì, fratelli miei, conduco ogni giorno, qua dentro una battaglia con me stesso, per purificare quanto di me non va (e vi assicuro che c’è da lavorare di continuo, perché quando si è adulti il carattere già impostato può essere un limite, una barriera seria!). Confido nell’aiuto della Santissima Trinità, Padre, Figlio, Spirito Santo, alla quale dico spesso con un sottile velo d’ironia: “Tu mi hai voluto, tu sapevi che sono così, perché le esperienze mi hanno fatto testardo e duro, voglio proprio vedere dove dobbiamo arrivare! Dobbiamo, dico, cioè io e Te!". Qui, però, si sta bene, perché si segue Cristo, ed è questo ciò che conta: “Gesù al centro!", soprattutto dove sopraggiunge lo sconforto. Mi stupisco del fatto che, anche nella difficoltà più abissale, non abbia mai pensato di abbandonare il percorso intrapreso, anzi, ogni ostacolo […] mi irrobustisce: essere prete, comprendo, vuol dire essere uomo forte, più forte, essere uomo di vis e di virtus. Difficile, non impossibile!».

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GENIOTIPO - Tony Estruch
MAG C 10321

Sei un Infinito, come Platone e Maria Montessori, il cui talento consiste nell'aprire nuove strade nella conoscenza? Oppure un Pentagono, dotato di una grande forza di volontà e di un'insaziabile curiosità, come Leonardo da Vinci e Albert Einstein? O ancora, sei una Stella, capace di risplendere di luce propria grazie a doti particolarissime, come Mozart e Freddie Mercury? Tony Estruch ha creato il test del geniotipo, diviso a seconda delle propensioni di ognuno in nove categorie che spaziano dalle attitudini organizzative al genio creativo, dalle capacità di adattamento all'abilità nel comprendere le emozioni. Ma non conta solo individuare in cosa si eccelle: come spiega l'autore, è fondamentale anche comprendere i punti di forza e di debolezza del proprio profilo, in modo da avere chiaro in quali direzioni lavorare su di sé per esprimere al meglio le proprie potenzialità. Con uno stile semplice, diretto e stimolante, Tony Estruch rivela che non è necessario fare nulla di speciale per diventare un genio: basta scoprire e coltivare ciò che già siamo.

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LA LIBRERIA ALLA FINE DEL MONDO - Ruth Shaw
MAG C 10262

Coinvolgente, a tratti straziante, ricco di colpi di scena e divertente: un invito a viaggiare nello spazio ma soprattutto nelle emozioni che solo un grande libro può regalare. Tra vita e letteratura c’è un potente movimento circolare, inesauribile, che genera sorprese e scoperte. Ce lo dice Ruth Shaw, la libraia che tutti vorremmo incontrare, con il dono di creare legami tra i libri e le persone meglio di Cupido. In questo vibrante memoir, Ruth intreccia i ricordi della sua movimentata esistenza, che sembra un film, alle storie dei personaggi che visitano il suo angolo di paradiso e a riflessioni sui suoi libri preferiti. Prove durissime e dolori a lungo trattenuti hanno punteggiato il suo peregrinare, dove non manca, come nel lieto fine di un romanzo, una bellissima storia d’amore. Pagina dopo pagina, mentre la Storia scorre sullo sfondo, Ruth ricrea per noi il suo mondo fatto di amicizie inossidabili, amori che dimostrano la sua dolcezza e la sua fame di vita e (tanti) simpatici animali che diventano compagni di strada: tutto indimenticabile, tutto vissuto con straordinaria leggerezza e, quando ci vuole, senso dello humour. I suoi consigli di lettura diventano così consigli per la vita, quella che vorremmo vivere davvero. Coinvolgente, a tratti straziante, ricco di colpi di scena e divertente: un invito a viaggiare nello spazio ma soprattutto nelle emozioni che solo un grande libro può regalare.

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VENTI MESI - Renzo Segre
MAG D 6250

Nel diario dell'ebreo Renzo Segre, la pagina più nera del fascismo italiano. Un libro «forte» che appassiona e commuove. «Negli scritti di memoria di ebrei perseguitati in Italia, nei sette anni che vanno dalle leggi fasciste del 1938 alla Liberazione, mancava fino ad oggi un diario come quello di Renzo Segre - scrive Nicola Tranfaglia nell'introduzione. - La storia cioè di un uomo che, per sfuggire alla deportazione dei lager e alla probabile morte, si era rifugiato con la moglie in una clinica psichiatrica e vi era rimasto per quasi due anni fingendo di essere un malato mentale e vivendo nell'angoscia costante di essere scoperto e deportato o ucciso. Le tracce di quella vicenda contrassegnarono tutta la vita successiva di Renzo Segre caratterizzata da un "perenne stato di depressione e di ansia per il futuro" . Né poteva essere diversamente, se si ripercorrono attraverso queste pagine le tappe di un calvario che ha inizio già negli ultimi anni della dittatura ma registra un inevitabile salto di qualità, un drastico peggioramento quando i nazisti occupano l'Italia del Centro-Nord, spingono Mussolini a fondare la Repubblica Sociale Italiana e questa, con il manifesto di Verona, proclama apertamente che gli ebrei saranno trattati come "sudditi di uno stato nemico". Con la sua drammatica e oscura quotidianità la vicenda raccontata nel diario può forse far capire alle nuove generazioni come la tragedia provocata dalla vittoria dei fascismi, nella prima metà del nostro secolo, è ancora vicina nel ricordo di tante famiglie e merita di essere ricordata e approfondita soprattutto da quelli che dovranno affrontare la sfida di un futuro che si annuncia, malgrado le lezioni di storia, tutt'altro che facile o portatore di sicure promesse».

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COSA FARE QUANDO SOFFRI - Raffaele Morelli
MAG C 10263

In questo nuovo libro, Raffaele Morelli ci insegna a cambiare atteggiamento mentale nei confronti del dolore, che non è mai vano bensì un passaggio obbligato del nostro percorso, una tappa che ci apre al cambiamento e all'inatteso. Come l'ostrica, che reagisce a un'aggressione creando un gioiello, la perla, anche noi, dopo la sofferenza, possiamo rinascere a una nuova vita: "Dopo il dolore si diventa più semplici, naturali, senza più i modelli esterni a dirigerci. Si diventa uomini e donne autentici. Così ciascuno fa nascere la sua perla. "È naturale soffrire intensamente per una perdita, un abbandono o una delusione, ma il dolore è sempre transitorio, se non lo rendiamo permanente. La sofferenza si prolunga quando ci ostiniamo a cercare cause e soluzioni fuori di noi, mentre la guarigione viene solo dall'interno. In questo libro parlo delle storie di chi ce l'ha fatta. Chi è guarito dal disagio o da una ferita psichica ha qualcosa di speciale, qualcosa che accomuna tutti coloro che hanno superato il dolore: tutti hanno scoperto un nuovo atteggiamento mentale, un nuovo modo di vivere l'esistenza. Come hanno fatto? Fondamentalmente in tre modi, l'uno imprescindibile dall'altro. Il primo è la resa. Sì, si sono arresi, e così facendo hanno fatto pulizia dentro le loro menti. Il secondo modo è la percezione. Guardare il dolore come se non ci fosse che quello, senza pensiero alcuno, essere soltanto presenti alla sofferenza, immergendosi in essa senza avere nient'altro in mente. Il terzo modo è riscoprire le azioni nitide, quelle cioè che si svolgono nella spontaneità e senza sforzo. Sono le cose che ci piacevano nell'infanzia, che magari abbiamo dimenticato e che ci 'venivano facili', perché appartengono al nostro inconscio, alla nostra unicità."

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QUALCHE MESE DELLA MIA VITA - Michel Houellebecq
MAG C 10259

Houellebecq racconta Houellebecq: le accuse di razzismo e islamofobia, le minacce, gli inganni e le battaglie legali, il suo rapporto con il cinema e la pornografia. «Avevo del resto smesso di credere in ogni forma di credo, vale a dire nelle idee politiche, filosofiche o religiose attorno alle quali gli uomini fingono di raccogliersi. Credevo ancora nell’amore.» “Non si può dire che la lettura e la scrittura facciano veramente parte della vita, le offrono piuttosto un’alternativa. La sessualità era stata la gioia più grande della mia vita e, in maniera sorprendente, la più duratura in fin dei conti. Non ero mai davvero riuscito a tenerne traccia, per le ragioni che ho detto. Non avevo intenzione di rendere pubblica quella traccia, se non forse a titolo postumo, nel caso in cui fossi riuscito a catturare un momento che racchiudeva un fascino particolare, e a condizione che la donna con cui avevo condiviso quel momento vi fosse anch’essa sensibile. Era atroce per me pensare che l’unica traccia che sarebbe rimasta della mia vita sessuale, la parte più vivace della mia vita, sarebbe stata un coito mediocre… Mi meritavo di meglio; chiunque si merita di meglio.”

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LE PICCOLE VIRTÙ - Natalia Ginzburg
MAG D 6246

Undici testi tra autobiografia e saggio. Undici modi di «sentire» fatti, cose, gesti, voci. «Per quanto riguarda l'educazione dei figli, penso che si debbano insegnar loro non le piccole virtù, ma le grandi. Non il risparmio, ma la generosità e l'indifferenza al denaro; non la prudenza, ma il coraggio e lo sprezzo del pericolo; non l'astuzia, ma la schiettezza e l'amore alla verità; non la diplomazia, ma l'amore al prossimo e l'abnegazione.» «In ogni pagina di questo libro c'è il modo di essere donna (di Natalia Ginzburg): un modo spesso dolente ma sempre pratico e quasi brusco, in mezzo ai dolori e alle gioie della vita... Tra i capitoli del volume si ricorda Ritratto d'un amico, certo la più bella cosa che sia stata scritta sull'uomo Cesare Pavese. E le pagine scritte subito dopo la guerra, che riportano con una forza più che mai struggente il senso dell'esperienza d'anni terribili (e sanno pur farlo, serbando, come Le scarpe rotte, un quasi miracoloso senso del comico). Poi, le prove (come Silenzio e Le piccole virtù) d'una Natalia Ginzburg moralista, dove una partecipazione acuta ai mali del secolo sembra nascere dalla matrice d'un calore familiare. E soprattutto, perfetto capitolo d'una autobiografia in chiave obiettiva e ironica, Lui e io, in cui la contrapposizione dei caratteri si trasforma, da spunto di commedia, nel più affettuoso poema della vita coniugale.»

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ANATOMIA DELLA MELANCONIA 1 - Robert Burton
MAG C 10244/1

«L’opera di Burton resiste a qualsiasi tentativo di inquadrarla in un genere letterario ben definito; essa è stata di volta in volta considerata un’enciclopedia, un centone, una satira menippea, un trattato di medicina, un’opera di retorica, ma nessuna di queste definizioni riesce a rendere ragione di tutte le sue caratteristiche. Il fatto è che carattere principale dell’Anatomy è l’interdisciplinarietà, perché Burton, per illustrare le sue argomentazioni, procede per accumulo e tutto quello che gli serve a provare quello che vuole dimostrare viene messo in campo, senza troppa attenzione alla sfera conoscitiva a cui appartiene. Così, un’osservazione scientifica può essere provata tramite un argomento tratto dall’astrologia, da un trattato filosofico o da una commedia antica. Quello che soprattutto gli interessa è mostrare il momento in cui un’idea prende forma e il modo in cui una serie di elementi, che ancora vivono una vita relativamente indipendente, concorrano a formare un oggetto, e farne scrittura. È uno dei modi in cui l’autore ricrea con la parola quella relazione tra le cose che dal punto di vista ontologico stava scomparendo.»

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ANATOMIA DELLA MELANCONIA 2 - Robert Burton
MAG C 10244/2

«L’opera di Burton resiste a qualsiasi tentativo di inquadrarla in un genere letterario ben definito; essa è stata di volta in volta considerata un’enciclopedia, un centone, una satira menippea, un trattato di medicina, un’opera di retorica, ma nessuna di queste definizioni riesce a rendere ragione di tutte le sue caratteristiche. Il fatto è che carattere principale dell’Anatomy è l’interdisciplinarietà, perché Burton, per illustrare le sue argomentazioni, procede per accumulo e tutto quello che gli serve a provare quello che vuole dimostrare viene messo in campo, senza troppa attenzione alla sfera conoscitiva a cui appartiene. Così, un’osservazione scientifica può essere provata tramite un argomento tratto dall’astrologia, da un trattato filosofico o da una commedia antica. Quello che soprattutto gli interessa è mostrare il momento in cui un’idea prende forma e il modo in cui una serie di elementi, che ancora vivono una vita relativamente indipendente, concorrano a formare un oggetto, e farne scrittura. È uno dei modi in cui l’autore ricrea con la parola quella relazione tra le cose che dal punto di vista ontologico stava scomparendo.»

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TEORIE DEL FILM DOCUMENTARIO - Oliver Fahle
MAG C 10275

Oliver Fahle presenta le diverse problematiche e discute concetti che oggi sono piú che mai attuali, come verità documentaria, autenticità, realtà e finzione, conoscenza e testimonianza. Da Grierson a Deleuze, da Benjamin a Bazin e Rancière, il volume ricostruisce le principali posizioni teoriche (politiche, antropologiche, estetiche...) che hanno accompagnato, dai primi anni Venti del Novecento a oggi, il film documentario come genere fondamentale, e radicalmente altro, dell'arte e pratica cinematografica. Nell'era delle «fake news» e dei «fatti alternativi» e della diffusione di film e video su piattaforme come YouTube, Twitter e Instagram, il documentario è una pratica rilevante non solo per i media e la cultura, ma anche per i contesti sociali e le scienze naturali, ogni qual volta questi si servono di rappresentazioni visive. Tutte le nuove varietà documentarie non possono essere comprese senza cercare il loro fondamento nella teoria. Utilizzando esempi tratti dalla gloriosa storia del cinema documentario – i Lumière, Flaherty, Ruttmann, Ivens, Vertov, Rouch, Buñuel, Marker, Kluge, Lanzmann, Wiseman, Varda, Moore... –, Oliver Fahle presenta le diverse problematiche e discute concetti che oggi sono piú che mai attuali, come verità documentaria, autenticità, realtà e finzione, conoscenza e testimonianza.

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GUARDARE UN QUADRO - Mary Acton
MAG C 10276

"Guardare un quadro" costituisce una guida accessibile allo studio e alla comprensione della pittura a partire dall'analisi di singole opere esemplari. L'autrice accompagna il lettore lungo un tragitto che gli permette di sviluppare le proprie capacità visuali, analitiche e storiche, invitandolo a scoprire il sistema di funzionamento di ogni immagine artistica, i suoi caratteri costitutivi e il loro rapporto armonico all'interno dell'opera. Ogni capitolo del volume è dedicato agli elementi di base a disposizione dell'artista nel momento in cui realizza l'opera (Composizione, Spazio, Forma, Tono, Colore). Al contempo viene sottolineata l'importanza del tema, il ruolo della tecnica impiegata e il particolare contesto storico d'appartenenza (destinatario, messaggio, intenzione artistica...) Il volume è illustrato da oltre 100 immagini a colori e in bianco e nero appartenenti alla tradizione europea e americana, da Piero della Francesca a Paolo Uccello, da Caravaggio a Rembrandt, da Van Gogh a Botticelli, da Picasso a Matisse, da Rothko a Kiefer.

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CON CUORE DI DONNA - Carla Capponi
MAG C 10366

Quando l’Italia entra in guerra il 10 giugno 1940, Carla Capponi è una ragazza di vent’anni come tante altre. Quando arriva il 25 aprile 1945, è una delle partigiane che hanno liberato il paese dal nazifascismo. Questo libro racconta la sua storia, una testimonianza fondamentale della Resistenza, delle sue profonde ragioni e dei sentimenti che la animarono. “Con cuore di donna” ripercorre l’esistenza di Carla Capponi descrivendo com’è nata e com’è cresciuta la sua opposizione al regime: dall’infanzia e dal rapporto con il padre alla vita durante il Ventennio fascista; dall’adesione ai Gap, i Gruppi di azione patriottica, in lotta contro l’occupazione nazista di Roma, fino alla partecipazione attiva all’attacco di via Rasella, uno degli episodi più coraggiosi e più discussi della Resistenza; dalla rappresaglia tedesca con l’eccidio delle Fosse Ardeatine fino alla liberazione e al dopoguerra. Arricchita da una prefazione inedita di Michela Ponzani, quest’opera non è però solo la testimonianza di quegli anni e di quegli eventi. È la narrazione dei sentimenti e delle motivazioni ideologiche che portarono una ragazza a opporsi a un mondo che relegava la donna alla marginalità. È il racconto in prima persona della scelta di abbracciare la vita partigiana, con tutto l’isolamento, i rischi e le difficoltà a essa legati. È un ritratto delle donne e degli uomini che si ribellarono, anche a costo della vita, alle brutalità e agli inganni del fascismo. È un antidoto contro l’immobilismo e la rassegnazione di fronte alle derive totalitaristiche di ogni epoca, che tutti noi abbiamo il dovere di tramandare.

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POI PIOVVE DENTRO A L’ALTRA FANTASIA: DANTE E I FUMETTI - Mario Tirino, Lorenzo Di Paola
MAG C 10385

A prima vista il mondo di Dante e quello dei comics potrebbero sembrare quanto di più distante possa esserci – il primo molto serio, lontano nel tempo ed esaminato da dotti critici e filologi; il secondo colorato, esplosivo, più vicino alla sensibilità contemporanea e spesso (purtroppo) assente negli ambienti accademici eppure il viaggio di Dante ha ispirato fumettisti di tutto il mondo che affascinati dal genio del nostro Sommo Poeta hanno provato a realizzare su carta visioni e suggestioni offerte dal poema. In questo volume, autori e autrici di ogni provenienza geografica e culturale hanno provato a ricostruire, con passione e precisione, in quali modi e con quali dinamiche il viaggio dantesco ha influenzato il fumetto; ne viene fuori un percorso appassionante in cui possiamo cogliere la potenza dell’immaginario elaborato da Dante in un’opera che tra traduzioni e tradimenti non smette mai di interrogarci e di giocare con la nostra immaginazione.

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LA STORIA DELL'ARTE SENZA GLI UOMINI - KATY HESSEL
MAG B 3592

La storia dell’arte dal Rinascimento ad oggi come non e mai stata raccontata prima, con piu di trecento opere. Quante donne artiste conoscete? Chi fa la storia dell’arte? Le donne sono mai state artiste di professione, prima del XX secolo? E comunque, che cos’è il Barocco? Nella selezione di Katy Hessel, storica dell’arte e fondatrice di @thegreatwomenartists, scoprite gli splendidi dipinti rinascimentali di Sofonisba Anguissola, le rivoluzionarie opere di Harriet Powers nell’America dell’Ottocento, e l’artista che ha realmente inventato il ready-made. Esplorate il secolo d’oro olandese, l’incredibile lavoro delle artiste del dopoguerra in America Latina e le donne che stanno definendo l’arte di questo decennio. Le vostre idee sulla storia dell’arte verranno ribaltate, e i vostri occhi si apriranno su molte forme d’arte spesso ignorate o neglette. Dalle coste della Cornovaglia a Manhattan, dalla Nigeria al Giappone, questa è la storia dell’arte che non vi hanno mai raccontato.

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I BIMBI SPERDUTI - Roberta Durante
COLL D 106/505

Sotto la forma principale di vademecum dedicato ai bambini, questo libro è un gesto di speranza. Ma nello stesso tempo in cui si auspica un mondo futuro migliore, si descrive tutta l'insofferenza verso quello presente, fatto di logiche, regole e tempi non a misura d'uomo. Il livello satirico e quello sentimentale sotterraneo convivono in un movimento sussultorio, con picchi di divertimento e di amarezza alternati, o ancora più spesso intrecciati insieme. Tutto questo grazie a una lingua sempre sorprendente, che mescola tutto e di più: dal linguaggio infantile alle citazioni colte, dalle invettive ai giochi di parole. Un funambolismo verbale che si coniuga a un istrionismo di tipo teatrale con effetti comici ma anche spaesanti, stranianti, in grado di riprodurre come pochi altri testi contemporanei il caos dei sentimenti e della vita.