ATTUALITÀ |
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GLI ALGORITMI DEL POTERE - Davide Casaleggio
MAG C 11133
Una guida alla nuova era della democrazia digitale e dell'Intelligenza Artificiale per comprendere i nascenti paradigmi che rivoluzioneranno la società. Ancora una volta. Gli algoritmi del potere indagano come l'Intelligenza Artificiale sta riscrivendo le regole della società, trasformando radicalmente il nostro lavoro ma anche, e soprattutto, il nostro modo di essere cittadini e condizionare le strutture di potere. Davide Casaleggio, esperto di tecnologia digitale e architetto del primo movimento digitale andato al governo in un Paese del G7, ha discusso questi temi in occasione di importanti eventi internazionali, tra cui una presentazione all'ONU. In questo libro esplora la rivoluzione sociale ed economica innescata dall'ai riconoscendovi un fenomeno epocale, paragonabile per impatto a quello dell'elettricità, ma in grado di diffondersi a una velocità esponenziale, di influenzare il potere politico, di offrire alla classe dirigente strumenti di persuasione senza precedenti, nonché di porre il cittadino al centro di una vera a propria rivoluzione. Dialogando con influenti leader mondiali – da coloro che hanno corso alle presidenziali statunitensi ai protagonisti che hanno catalizzato la primavera araba, dai pionieri del voto digitale in Estonia e a Taiwan a figure spirituali di riferimento come il Dalai Lama – Casaleggio individua le opportunità e i rischi insiti in questa trasformazione invitandoci a colmare la lacuna culturale e legislativa che, ancora oggi, ostacola l'integrazione di innovazione e democrazia in un sistema virtuoso. Solo partendo da questi presupposti l'ai potrà dare origine a un nuovo umanesimo tecnologico, dove il cittadino sia protagonista attivo della società in cui vive. |
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IL FEMMINISMO NON È UN BRAND - Jennifer Guerra
MAG C 11122
Negli ultimi dieci anni il femminismo è tornato a essere un fenomeno di massa, colorando di rosa i simboli dell’emancipazione femminile e delle nobili cause a essa associate. Spesso però sotto questo colore si nascondono operazioni opache. Un femminismo addomesticato, affine agli interessi di politici e aziende, è davvero femminismo? Ma soprattutto questa versione mainstream è una variante del femminismo o una strategia del capitalismo? Oggi a un’adolescente basta aprire Instagram per imbattersi in riflessioni femministe (o pseudofemministe), risparmiandosi la necessità di unirsi a un collettivo o a un gruppo di autocoscienza. Brand di abbigliamento si improvvisano femministi e producono magliette in serie con frasi inneggianti al girl power. Pagine social e piattaforme digitali graficamente accurate alternano post o storie motivazionali a inserzioni pubblicitarie. Innumerevoli servizi immateriali propongono corsi sull’empowerment, sulla… |
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LA DIFESA DELL'EUROPA - Antonio Missiroli
MAG C 11156
In un mondo sempre più complesso, in cui le minacce per il continente europeo si moltiplicano, rafforzare la sicurezza comune è diventato un imperativo improrogabile. A partire dalla Guerra fredda, gli stati europei si sono affidati soprattutto al coordinamento e al supporto militare degli Stati Uniti e della NATO. L'idea di un progetto di difesa comunitario, accantonata per decenni, è tornata al centro del dibattito pubblico solo di recente, dopo la Brexit, l'elezione di Trump, e soprattutto a causa dell'invasione russa dell'Ucraina. Questo volume ripercorre, dal 1949 a oggi, decenni di cambiamenti geopolitici, crisi internazionali e riforme istituzionali, in una prospettiva capace di tenere insieme le storie spesso percepite come separate della NATO e dell'integrazione europea, per rispondere a una domanda cruciale: «Chi potrà o dovrà garantire la sicurezza e la difesa dell'Europa, e come?». La difesa dell'Europa non è solo un'indagine storica e politica, ma anche un invito a riflettere sulle sfide future, sulle minacce «ibride» e cibernetiche, sull'evoluzione delle strategie in risposta a imperativi di sicurezza in rapido cambiamento. Una cosa è certa: non si potrà fare a meno della cooperazione transatlantica, il cui ruolo rimane cruciale, nonostante la concreta possibilità di un disimpegno degli Stati Uniti dal continente. Tuttavia, è essenziale trovare la strada per costruire un'Unione Europea più forte e coesa, condizione imprescindibile per un'Europa più sicura. |
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SOCIAL. L’INDUSTRIA DELLE RELAZIONI - Gabriella Taddeo
BGC C 95/118
Siamo dominati dal potere dei social, una condizione che ci appare ineluttabile e allo stesso tempo poco comprensibile. Da strumenti ideati per favorire le relazioni, i social negli anni sono diventati sempre più mezzi di informazione, di intrattenimento e di crescita personale. Allo stesso tempo, con pari o maggiore intensità, li interpretiamo come zone franche, in cui allentare la morsa sociale per lasciarci andare al divertimento infantile, al narcisismo, all'esaltazione tribale o alla semplice apatia. Essi sono, oggi, una vera e propria «industria delle relazioni». In questa industria, i mezzi di produzione appartengono a pochi, ultrapotenti monopolisti mondiali, che concepiscono e dettano le regole del gioco. Con la conseguenza, spesso, di farci sentire succubi, se non vittime, di dinamiche costruite per noi e allo stesso tempo senza di noi. Ma come funzionano veramente queste «macchine di socialità»? In che modo sono riuscite in pochi anni a catturarci e a invischiare così tanto le nostre vite con le loro interfacce e algoritmi? Intrecciando gli approcci sociologici con quelli della mediologia, della psicologia sociale e della human computer interaction, Gabriella Taddeo scava nel funzionamento sociale e culturale di queste piattaforme e ne sonda i legami con i nostri desideri, le nostre debolezze e ambiguità. E se il mondo della socialità umana continua, nonostante la loro pressione, a essere in gran parte non codificabile, queste piattaforme hanno assunto il compito di rappresentarne l'artificio e interrogarci, spesso scomodamente, sul nostro rapporto con esso. |
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STRANIERI A NOI STESSI - Rachele Aviv
BGC C 240
Rachel Aviv ha solo sei anni quando viene ricoverata con una diagnosi di anoressia. Passano poche settimane e Rachel, quasi per caso, ricomincia a mangiare. L’anoressia rimane un capitolo chiuso, una parentesi. Ma che cosa sarebbe successo se – come le sue compagne di reparto già adolescenti – anche lei avesse iniziato a pensare a se stessa nei termini della malattia diagnosticata? Pluripremiata penna del New Yorker, acclamata per la sua capacità di unire lo sguardo della reporter di talento all’empatia della grande scrittrice, Aviv raccoglie cinque storie di coraggio e resistenza, di tenacia e ribellione, di libertà. Vediamo Ray dar fondo ai suoi risparmi alla ricerca di un equilibrio che forse non esiste. Lottiamo con Laura, determinata a non lasciarsi incasellare dalla famiglia nel ruolo di all-American girl. Fuggiamo insieme a Bapu dal marito che le è stato imposto per raggiungere quello che lei ha scelto, il dio Krishna: per lui compone poesie, per lui è disposta ad abbandonare i figli. Aviv prova a fare luce sulla forza sempre sottovalutata che le narrazioni esercitano su una cosa fragile e malleabile come la mente umana, perché in ogni vita sono racchiuse possibilità infinite, e l’identità è molto più sfuggente e complessa di quanto immaginino le nostre intelligenze e la nostra medicina. Se dotate di sufficiente forza persuasiva, le idee, le aspettative o anche le diagnosi possono da sole trasformare un’esistenza in un inferno. E se questo è vero, forse dovremmo impegnarci nel creare storie che ci aiutino a trovare scampoli di felicità o, quanto meno, a scampare alla follia. |
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NON È LA FINE DEL MONDO - Hannah Ritchie
MAG C 11154
Le emissioni di carbonio pro capite sono diminuite, la deforestazione ha raggiunto il picco negli anni '90, l'aria che respiriamo oggi è più pulita rispetto a secoli fa. Saremo la prima generazione a lasciare il mondo in uno stato migliore di come lo abbiamo trovato. La maggior parte dei giovani oggi avverte una forte incertezza nei confronti del futuro. È un sentimento che può arrivare a essere devastante e può toccare tutti, a prescindere dalle condizioni di benessere in cui uno vive. Hannah Ritchie si sentiva così, minacciata e impaurita, angosciata dall'idea che questo pianeta non avesse un futuro. Per sopravvivere, ha messo in campo tutte le sue doti di ricercatrice accademica iniziando a raccogliere ed elaborare dati a supporto di una nuova tesi: lungi dall'essere l'ultima generazione che vivrà sulla Terra, i giovani di oggi hanno la possibilità concreta di diventare la prima generazione nella storia dell'umanità a raggiungere effettivamente la sostenibilità, lasciando il mondo in uno stato migliore di come lo hanno trovato. Con questo libro audace e radicalmente pieno di speranza, ricco di studi, indicazioni pratiche e grafici illuminanti, Ritchie ci aiuterà ad allargare lo sguardo e a riconsiderare quasi tutto ciò che ci è stato detto sull'ambiente e la crisi climatica, sfidando l'idea, comunemente accettata, che i primi esseri umani vivessero in modo sostenibile in contrapposizione allo stile di vita contemporaneo, ritenuto intollerabile per il proprio impatto sull'ecosistema. Ribaltando alcuni falsi miti su cui abbiamo costruito la nostra coscienza ambientalista – dall'esaltazione dell'alimentazione a chilometro zero e della vita in campagna, alla demonizzazione della sovrappopolazione, delle cannucce in plastica e dell'olio di palma –, non è la fine del mondo ci fornirà gli strumenti per capire su cosa dobbiamo concentrarci urgentemente per poter consegnare un pianeta sostenibile alle generazioni future. Questi problemi sono enormi. Ma sono risolvibili. Non siamo condannati. Possiamo costruire un futuro migliore per tutti. Trasformiamo questa opportunità in realtà. |
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IL GOVERNO DELLE NUOVE EMERGENZE - Massimo Morisi
BGC C 29
La funzionalità e la efficienza del sistema di protezione civile dipendono da uno specifico «Codice» che - dal 2018 - ne disciplina l'organizzazione, le modalità di intervento, la capacità di mobilitare e coordinare l'azione dei diversi livelli di governo e dei cittadini. Si tratta, tuttavia, di una disciplina che non era stata progettata per far fronte ad emergenze come quelle pandemiche. Per cui, se da un lato esso esprime il tentativo di costruire un sistema compiuto di prevenzione e gestione degli eventi calamitosi nel nostro Paese e delle dinamiche ambientali, dall'altro ha dovuto sperimentare un'applicazione del tutto imprevista nei presupposti di fatto e di diritto che la diffusione del Coronavirus ha determinato. In altre parole, il Codice della Protezione civile si è trovato a misurarsi con una duplice e drammatica esperienza di rodaggio: la prima, rappresentata dalla comunque difficile messa in opera del Codice a fronte di emergenze alimentate dalle fragilità ambientali del Paese; la seconda, costituita da una forzosa lettura operativa, la crisi pandemica appunto, necessitante di complessi adattamenti interpretativi e organizzativi. Ne è derivato un esperimento audace, ricco di incognite e di opportunità innovative sul piano culturale, giuridico, politico-istituzionale e tecnico-organizzativo. Ed è attorno a tali profili che vertono i contributi del volume, che si interroga sul presente e sul futuro della Protezione civile in Italia. |
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POPULISMO ALL'ITALIANA - Interdispoc
BGC C 30
Un altro libro sul populismo in Italia? Cosa dice di diverso o di nuovo rispetto a quello che già sappiamo? Questo volume contribuisce a una migliore comprensione del fenomeno populista e del suo significato per la democrazia in Italia in tre modi. Primo, esamina un momento particolare della lunga storia del populismo nel nostro Paese, quello che copre gli anni della diciottesima legislatura, tra il 2018 e il 2022: quando, per la prima volta nella storia repubblicana e in quella delle grandi democrazie occidentali, un governo apertamente e interamente populista ha guidato l'Italia. Secondo, analizza, con un taglio empirico reso possibile da una ricca base di dati, i due pilastri del populismo - le élite politiche e le masse - la cui contrapposizione definisce il fenomeno populista. Terzo, il libro non è una raccolta di saggi, bensì il frutto di un lavoro editoriale collettivo, con l'obiettivo di fondere i contributi di un gruppo di studiose e studiosi provenienti da discipline molto diverse, che spaziano dalla filosofia alla linguistica, dalla storia alla semiotica, dall'antropologia alla scienza politica e alla sociologia. |
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PERCHÉ L'INTELLIGENZA UMANA BATTE ANCORA GLI ALGORITMI - Gerd Gigerenzer
BGC C 42/351
Più dati sono sempre una buona cosa? Gli algoritmi prendono davvero decisioni migliori degli umani? Attingendo a decenni di ricerca sul processo decisionale in condizioni di incertezza, Gerd Gigerenzer sostiene l'importanza duratura del discernimento umano in un mondo automatizzato. Dalle app di incontri e dalle auto a guida autonoma al riconoscimento facciale e al sistema giudiziario, la crescente presenza dell'intelligenza artificiale è stata ampiamente sostenuta, ma ci sono anche limiti e rischi. Gigerenzer mostra come la fiducia in algoritmi complessi, quando sono coinvolte le persone, possa portare a illusioni di certezza che diventano una ricetta perfetta per il disastro. |
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CI SONO ANCH'IO - Daniela Vita
BGC C 338
Questo libro è dedicato a coloro che non sanno affinché imparino innanzitutto a capire e poi ad agire di conseguenza. Questa è la storia di Sara, disabile, che racconta la sua diversità giorno per giorno illustrando gli sforzi, le difficoltà e la forza interiore per non lasciarsi abbattere e dare una dignità positiva alla propria vita. La storia di Sara, che parla della sua disabilità, è un invito a riflettere sull'unicità di ogni persona, sul diritto di essere diversi e di potersi esprimere in condizione di parità con gli altri. Affermare la propria esistenza, dire ci sono anch'io, significa riconoscere l'essere umano e trovarlo anche dove la voce è troppo flebile per arrivare da sola. Questo libro si propone come un viaggio attraverso quei principi di diritto posti a fondamento della tutela della persona nei suoi aspetti più profondi. Principi, troppo spesso trascurati, e che perciò hanno il bisogno di essere riaffermati, senza retorica. In una prospettiva sociale e inclusiva, se tanto è stato fatto, molto resta ancora da fare. |
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DISABILITÀ - Angela Genova
BGC C 318
Nei processi di costruzione sociale della disabilità, è possibile che i servizi di welfare abbiano assunto un ruolo di barriera istituzionale più che di dispositivo di diritti? Sono stati il frutto di conquiste a partire dagli anni Settanta, ma oggi quale funzione hanno: la scuola con una professata confusione tra integrazione, inclusione e bisogni speciali; i centri diurni come spazi esclusivi della disabilità; i centri per l'impiego con il collocamento mirato; i servizi residenziali divenuti istituzioni totali; le cure domiciliari nella loro cronica insufficienza e il relativo sovraccarico sui familiari? I dati delle ricerche presentate mostrano come all'interno di questi dispositivi i diritti delle persone con disabilità siano sfuocati, e permanga una logica assistenzialista, tutelante, biomedica, paternalistica che perpetua una violenza simbolica tanto pervasiva, quanto poco visibile. Il volume propone una lettura sociologica che delinea le nuove sfide per il sistema di welfare italiano all'insegna del cambio di paradigma introdotto con la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità. |
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