NARRATIVA |
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Il figlio
MAG C 7194
Philipp Meyer
Dalle grandi praterie annerite da immense mandrie di bisonti, agli smisurati ranch di proprietà di un pugno di allevatori che regnavano come monarchi assoluti su schiere di vaqueros, al paesaggio arido e desolato punteggiato dalle torri dei campi petroliferi, la storia del Texas occidentale è la storia di un susseguirsi di massacri, la storia di una terra strappata di mano più e più volte nel corso delle generazioni. E inevitabilmente anche la storia dei McCullough, pionieri, allevatori e poi petrolieri, è una storia di massacri e rapine, a partire dal patriarca Eli, rapito dai Comanche in tenera età e tornato a vivere fra i bianchi alle soglie dell'età adulta, per diventare infine, sulla pelle dei messicani e grazie ai traffici illeciti fioriti nel caos della Guerra Civile, un ricchissimo patròn. Ma se Eli McCullough, pur sognando la wilderness perduta, non esita ad adattarsi ai tempi nuovi calpestando tutto ciò che ostacola la sua ascesa, suo figlio Peter sogna invece un futuro diverso, che non sia quello del petrolio che insozza la terra e spazza via i vecchi stili di vita, e non può che schierarsi con trepida passione dalla parte delle vittime. La storia, però, la fanno i vincitori, ed ecco allora Jeanne, la pronipote di Eli, magnate dell'industria petrolifera in un mondo ormai irriconoscibile, in cui di bisonti e indiani non c'è più neanche l'ombra, e i messicani sono stati respinti al di là del Rio Grande...
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Un regalo del Fuhrer
MAG C 7191
Margaret Mazzantini Nel 1940, Theresienstadt (Terezìn in ceco), la città-fortezza costruita verso la fine del diciottesimo secolo a una sessantina di chilometri da Praga, fu adibita a carcere dai nazionalsocialisti e successivamente trasformata in un lager-ghetto destinato in parte agli ebrei cechi, in parte agli ebrei anziani o famosi provenienti dalla Germania e da altri paesi occupati. Nel febbraio del 1944, vi venne internato anche Kurt Gerron, negli anni fra le due guerre uno degli attori e registi tedeschi più famosi: in occasione della prima dell'"Opera da tre soldi" brechtiana era stato il cantastorie della celeberrima "Quanti denti ha il pescecane", aveva recitato accanto a Marlene Dietrich ed Emil Jannings nell'"Angelo azzurro", partecipato, come attore e regista, a una serie innumerevole di film e spettacoli teatrali. Un'autentica star. Poi erano arrivati al potere i nazisti e un'intera generazione di artisti, scrittori, musicisti, uomini di spettacolo aveva scelto la via dell'esilio. Fra questi lo stesso Gerron, che, essendo ebreo, era subito stato estromesso da qualsiasi lavoro. Dopo varie tappe, si era fermato in Olanda. Ma le truppe tedesche erano arrivate anche qui, con la Gestapo al seguito. Il romanzo di Lewinsky prende lo spunto dal momento in cui Karl Rahm, il responsabile del lager-ghetto, incarica Gerron di girare un documentario di propaganda, inteso a magnificare la situazione in quella che il nazionalsocialismo voleva presentare al mondo come un'istituzione modello...
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Racconto autobiografico
MAG C 7189
Eugenio Scalfari Una vita "non serena, ma fortunata e felice". Così Eugenio Scalfari riassume il bilancio della propria esistenza, in un racconto che l'abbraccia per intero. Dalla casa dell'infanzia a Civitavecchia, con il balcone che guardava il mare, alle aule del liceo Cassini di Sanremo, dove, complice il compagno di banco Italo Calvino, "il viaggio ebbe il suo consapevole inizio". E poi gli anni dell'università e il primo lavoro di giornalista per "Roma Fascista", svolto con un piglio critico che gli valse l'espulsione dal GUF. C'è l'incontro con Pannunzio e Benedetti, l'attività politica, la lunga avventura de "la Repubblica", i viaggi "fuori e dentro di sé". Ci sono gli affetti, gli amori. Spesso, nei suoi libri, Scalfari ha incluso frammenti della sua biografia, usandoli come spunto su cui innestare le sue lucide meditazioni. Ma in questo scritto il ricordo assume per la prima volta un valore autonomo: lo scopo non è più riflettere, ma raccontare. Anche la storia del Paese resta sullo sfondo. "Racconto autobiografico" è semplicemente quello che dice: il ritratto in movimento di un uomo, la cronaca della sua esistenza eccezionale.
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Un Fenoglio alla Prima Guerra mondiale
MAG D 5256
Beppe Fenoglio Nei racconti che compongono questo volume, rinvenuti tra le carte di Fenoglio dopo la sua morte e rimasti a lungo inediti, scene e personaggi delle Langhe sono colti con la vena del cronista disincantato ma partecipe del mondo di casa, tra asprezze e generosità, miserie e grandezze. Ma siccome è di Fenoglio che parliamo, le storie di famiglia, i matrimoni, l'ossessione per la "roba", le beghe e le risse lievitano ben presto, fino ad assumere le dimensioni di una ruvida epica paesana. Forse perché dietro a ognuna di queste vicende sta l'incessante sperimentazione dello scrittore: il linguaggio che utilizza accortamente le durezze del dialetto e le robuste metafore del parlare contadino, con il suo piglio svelto e concreto. O forse perché Fenoglio ha, come pochi, la straordinaria capacità di consegnarci eventi e personaggi memorabili. Introduzione di Gabriele Pedullà.
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La fata carabina
MAG D 5248
Daniel Pennac
Una vecchietta tremolante impugna improvvisamente una P38 e fa secco un giovane commissario di polizia che le si era avvicinato per aiutarla ad attraversare la strada. È proprio intorno ai vecchietti, vittime e assassini, che gira questo romanzo di Pennac. Cosa sta succedendo nel mercato della droga parigino? Come mai gli anziani abitanti del quartiere Belleville sono diventati tossicodipendenti? E perché vengono anche uccisi con sistemi brutali? A queste domande risponderà Benjamin, il protagonista, ritenuto, come al solito, in un primo momento il principale. |
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Un giorno sull’isola
MAG C 7197
Concita De Gregorio Madre e figlio siedono allo stesso tavolo, una di fronte all'altro. Scrivono.
Cercano una storia smarrita. Trovano un luogo che non c'era, il piacere del tempo perso.
Si incontrano in una lingua comune, nel gioco del racconto.
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Tretrecinque
MAG C 7200
Ivano Fossati Distaccato e sveglio, divertente e un po' cinico, sempre su di giri, Vittorio Vicenti - o Vic Vincent, come lo chiamano in America - è uno che si butta, nella vita e con le donne. "Tretrecinque" è la sua storia, cosí come ce la racconta lui: gli anni scintillanti e quelli piú scriteriati e difficili. L'esistenza avventurosa, e ordinaria, di un italiano che resta tale anche quando viene scagliato lontano nel mondo. Dall'età della scuola, nel Piemonte degli anni Cinquanta, agli Stati Uniti del XXI secolo. Quella di Vittorio Vicenti è un'esistenza segnata da un formidabile talento musicale e da una chitarra elettrica, la Gibson tretrecinque, di cui diventa, forse suo malgrado, un virtuoso. È la tretrecinque a strapazzarlo di città in città, di decennio in decennio, e lui è il tipo d'uomo che lascia succedere le cose. Che vive ai margini dei luoghi che contano, condannato alla provincia ovunque si trovi. Che non transita nel tempo perfetto in cui gli eventi memorabili accadono. La sua è una corsa senza respiro che non concede neanche un attimo per voltarsi indietro.
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Conto alla rovescia
MAG C 7198
Alan Weisman Il nostro pianeta saprebbe benissimo rigenerarsi, e sarebbe un luogo di straordinaria varietà e bellezza, se solo l'uomo non lo sfruttasse tanto: questo ci raccontava Alan Weisman ne "Il mondo senza di noi". Ma con una popolazione in crescita esponenziale e un inquinamento che altera l'intero ecosistema, le prospettive della Terra sono allarmanti: il sogno di un futuro lungo e prospero rischia di trasformarsi nell'incubo di un domani incerto, funestato da carestie e tragedie climatiche. Per comprendere come sarà il mondo insieme a noi, Weisman ha viaggiato in venti Paesi, interrogando esperti di vari settori su quel che ci aspetta. Dalla Palestina divisa alla Cina dei figli unici, passando per alcuni Stati islamici a volte attivissimi sul fronte ecologico e demografico, "Conto alla rovescia" cerca una risposta ad alcune domande cruciali: quanti esseri umani può sostenere il nostro pianeta? È possibile coniugare temi apparentemente in attrito come pianificazione familiare, qualità della vita e (de)crescita economica?
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La mossa dell’alfiere
MAG D 5270
Diane A.S. Stuckart Milano, 1483. Il duca Ludovico Sforza, detto il Moro, e il suo ospite, l'ambasciatore di Francia, hanno entrambi messo gli occhi su un dipinto che Leonardo da Vinci, da poco nominato ingegnere di corte, ha portato con sé da Firenze. Per stabilire chi di loro si aggiudicherà quel capolavoro, i due nobili si sfidano a una partita a scacchi viventi. Durante il gioco, però, accade l'irreparabile: il conte di Ferrara, che impersonava l'alfiere bianco, viene trovato morto nel cortile del castello. L'omicidio getta l'ombra del sospetto sulla corte e il Moro, temendo che si tratti di una congiura ordita da uno dei suoi consiglieri, chiede l'aiuto di Leonardo, l'unico uomo la cui integrità non potrebbe mai essere messa in dubbio. Il maestro accetta d'indagare sull'assassinio, ma, per poter raccogliere tutti gli indizi, ha bisogno di osservare il personale del castello senza dare nell'occhio, cosa che, data la sua fama, gli è impossibile. Perciò si affida all'abilità e alla scaltrezza del suo nuovo apprendista, Dino, e lo incarica di essere i suoi occhi e le sue orecchie. Compito non facile per il giovane, che dovrà sia aiutare Leonardo a smascherare il colpevole sia riuscire a tenere celato il proprio segreto. Un segreto che, se scoperto, potrebbe mettere a repentaglio non solo la vita di Dino, ma anche quella del maestro...
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I segreti di Amber House
MAG C 7217
Kelly Moore; Larkin Reed; Tucker Reed Quando Sarah, suo fratello e la loro algida madre si stabiliscono ad Amber House, la ragazza rimane ammaliata dal fascinoso Richard, che la introduce in un mondo di ricchezze e privilegi, ma è anche attratta dall'enigmatico Jackson, che la coinvolge in un'eccitante caccia ai diamanti scomparsi. Sarah scopre di riuscire a "vedere" la storia della casa e delle persone che vi hanno abitato: vede sua madre da ragazza, incredibilmente affettuosa e felice, o il crudele capitano di mare che perse il tesoro tanti anni prima. E ricomponendo piano piano tutti i pezzi del mosaico, scopre che Amber House nasconde molti segreti, antichissimi crimini e più recenti tradimenti. Dove sono nascosti i diamanti? Chi è responsabile dell'infelicità di sua madre? E quale tragedia riecheggia ancora nelle stanze della casa? Sarah ha bisogno di risposte, in fretta. Perché le sue visioni minacciano la persona che ama di più e lei deve districare la ragnatela del passato, prima che sia troppo tardi. Età di lettura: da 13 anni.
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Il corpo non dimentica
MAG C 7192
Violetta Bellocchio Violetta Bellocchio ha trentaquattro anni e un buco nella memoria: tre anni cancellati, dai venticinque ai ventotto, perduti in un buco nero da cui emergono all'improvviso dolorosissimi flash. Tre anni da alcolista, da binge drinker. Una storia fatta di angoscia, di incontri sbagliati, ricoveri in ospedale, bruciature, svenimenti, del terrore di chiudere gli occhi per l'ultima volta. La dipendenza fa sentire "in ginocchio davanti a qualcosa che non capiamo", a un dio terribile che ha il potere di esaltare e di umiliare. "È difficile smettere perché è impossibile accettare che niente ci farà sentire mai più così", "tu non sei una fiamma, sei la fiamma; tu bruci. Tutta quanta te, passata e futura, prende fuoco". Comincia il lungo cammino della disintossicazione, quando tutti ti dicono che ce l'hai fatta e tu hai paura che basti un passo falso per rimandarti nell'abisso. Con terrore e pazienza, scheggia dopo scheggia, Violetta Bellocchio ricostruisce se stessa attorno a parole chiave che, come calamite, chiamano intorno a sé immagini e storie. Una lettura indimenticabile, in cui la sincerità è tagliente come la lama di un rasoio. Pagine che vibrano di dolore e che ci raccontano come liberarsi da se stessi non sia mai possibile, come ogni catarsi sia un mito pericoloso, come solo la forza di riconoscere il passato apra la porta a un futuro possibile, consapevole, migliore.
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Vita migliore
MAG C 7208
Nikola P. Savic "Vita migliore" racconta di Deki, un ragazzo serbo che all'inizio della storia ha dodici anni e mezzo e poco alla volta diventa adolescente, ma parla anche dell'Ingegnere suo padre, di Sve sua madre, della sua nonna-vampiro, e di Ivana, di Milica, di Uros il Piccolo, di Scabbia, di Mihailo. Racconta del quartiere 62° nord della Nuova Belgrado, dei ragazzi che vivono nei palazzoni grigi costruiti dal regime titoista e passano i pomeriggi sui cubi di cemento nei cortili tra un edificio e l'altro. Racconta dell'amicizia, del senso di appartenenza. Racconta della scoperta del sesso, di palpeggiamenti e innamoramenti, di inseguimenti, di estati arroventate, di bagni nel fiume Sava, della ricerca di un'identità difficile da trovare e ancora più da conservare. Racconta di una generazione che cresce tra le rovine di un sistema totalitario, molto più coinvolta nelle rivalità tra i diversi quartieri che nei conflitti interetnici e di religione. Racconta del Maresciallo Tito, in pagine esilaranti che si inseriscono tra le vicende del protagonista. Racconta della violenza latente, di ragazzoni che girano per i quartieri periferici con le pistole sotto il golf in cerca di pretesti per usarle. Racconta delle conseguenze della guerra. Con una nota di Andrea De Carlo.
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Sette luoghi
MAG C 7220
Youssef Ziedan Ad Assuan il Nilo è bello, docile e più pulito che altrove, gli abitanti nubiani, arabi e rifawi - amano recitare versi di rinomate poesie nelle cerimonie importanti della loro vita, le botteghe risplendono tutte di un miscuglio di colori, luci, persone e, a qualche chilometro più a sud, il primo raggio di sole penetra due volte l'anno nel tempio di Abu Simbel per andarsi a posare giusto sulla statua di Ramses II. In questa magnifica città vive un ragazzo di pure origini arabe. Suo padre appartiene al gruppo degli arabi stanziati nel Nord del Sudan, sua madre fa parte del clan dei Ja'fara, abitanti in Egitto da tempo immemorabile e il cui lignaggio risale fino al casato del Profeta. Il ragazzo, vent'anni, bella carnagione scura e occhi altrettanto belli e scuri, studia sociologia a Khartum e, per mantenersi ad Assuan, di tanto in tanto accompagna scolaresche e turisti in giro per i templi e i siti archeologici di Luxor. Abita dalla parte del lago, in una corte con due stanze annessa alla "zawiya", dove "hajj" Bilal, il muezzin che l'ha preso sotto la sua protezione, guida la preghiera per pochi oranti. Il ragazzo segue con cura i precetti del muezzin, soprattutto la tradizione del Profeta che recita: "Sette sono coloro che Iddio proteggerà nel giorno in cui non vi sarà altra protezione che la sua: fra cui un ragazzo cresciuto nell'obbedienza a Dio".
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Parliamone ancora
MAG C 7207
Palma Lavecchia "Parliamone ancora" trae spunto da una riflessione: quando viene a mancare una persona cara, con cui si era instaurato un rapporto contrastato, per chi resta potrebbe diventare difficile superare rimorsi e rimpianti. "Parliamone ancora" conduce verso un messaggio positivo, trascinando il lettore dentro la storia e lasciando che si immedesimi nel vissuto dei suoi personaggi.
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Maschio bianco etero
MAG C 7199
John Niven Kennedy Marr è un donnaiolo, un egocentrico, un narciso. Un uomo baciato dal successo, uno di quei bastardi a cui la vita ha servito le carte migliori. E ha scoperto che Hollywood è un posto formidabile per praticare gli eccessi. Nulla al mondo lo convincerebbe a lasciare la California per tornare nello sprofondo inglese. Ma non ha fatto i conti con l'Agenzia delle entrate. Così, quando inopinatamente viene insignito di un prestigioso - e ricco - premio letterario è costretto ad accettare. Anche se ciò significa passare un anno in un college inglese a insegnare scrittura creativa a dei pivelli senza talento. E soprattutto ritrovarsi faccia a faccia coi fantasmi del passato.
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L’arte di leggere
MAG D 5263
Aforismi sulla lettura Da Platone a Boccaccio, da Victor Hugo a D'Annunzio, da Gramsci a Virginia Woolf: una raccolta di pensieri sul tema della lettura. Questa antologia, necessariamente parziale, ha lo scopo di rendere espliciti alcuni punti di vista sulla lettura pronunciati nel corso dei secoli. È come guardare se stessi mentre si legge: una forma di spionaggio o se si vuole di introspezione. La penso anch'io così? La pensiamo ancora così oggi? La nostra epoca ha già nostalgia dei libri. Non li ha ancora eliminati, non è ancora riuscita a sostituirli con lo schermo dei computer. E se l'umanità che legge smettesse di leggere? Interromperemmo una catena virtuosa, che ci consente di collegarci, anche senza internet, con il mondo del passato e del presente lontano da noi. La lettura è esplorazione, esposizione di sé all'esperienza altrui. Poi, si sa, c'è anche l'arte, l'emozione di incontrare l'opera d'arte sotto forma di poesia, di romanzo o racconto. In breve, diventeremmo molto più poveri. Chi legge sa che, se smette, qualcosa finisce, un mondo scompare. Impossibile? È già accaduto un'infinità di volte.
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Teo
MAG C 7190
Lorenza Gentile Teo ha otto anni e, più ancora dello Skifiltor, desidera una famiglia felice. Ma i suoi genitori litigano sempre, ogni battaglia quotidiana sembra persa. Così Teo decide di combatterla lui, questa battaglia, al posto loro. Per sapere come vincerla però deve chiedere a uno che di battaglie se ne intende. Uno come Napoleone, la cui storia sta leggendo su un libro. Ma Napoleone è morto: come si fa a incontrarlo? E sarà in paradiso o all'inferno? L'inferno, tra l'altro, pare sia molto caldo, quasi come Porto Ercole d'estate. Pare sia sotto terra, ma allora perché quando fanno gli scavi per la metro non lo trovano? In paradiso invece ci arrivi con l'aeroplano privato di Dio, e solo se non dici parolacce. Poi san Pietro controlla se sei in lista. Teo bombarda gli adulti di domande disarmanti e traccia su un quaderno schemi dall'irresistibile effetto comico, per tentare di capire come funzioni: con la morte, il bene e il male, il silenzio di Dio. Il suo sguardo buffo ci mette davanti alle paure che non sappiamo affrontare. Prima fra tutte, quella di sentirci sconfitti.
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Sei per la Sardegna
MAG D 5261
AA.VV. Sei scrittori sardi hanno pensato di riunirsi, mettere a disposizione quello che sanno fare per offrire il loro contributo riconoscente alla causa degli alluvionati in Sardegna. Chi compra questa antologia aiuterà la comunità di Bitti, un paese letteralmente collassato in più punti, che ha subito gravi danni strutturali. Contributi di Francesco Abate, Alessandro De Roma, Marcello Fois, Salvatore Mannuzzu, Michela Murgia, Paola Soriga.
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Le vite degli altri
MAG D 5262
Flavio Caroli Il libro raccoglie in forma narrativa il contenuto delle lezioni di storia dell'arte tenute da Flavio Caroli nella rubrica "Le vite degli altri. La grande corsa dell'arte moderna" all'interno del programma televisivo di Fabio Fazio Che tempo che fa (stagione Rai 2010-2011). Un viaggio attraverso il XX secolo per stabilire un confronto, a coppie, tra i più grandi artisti dell'età moderna e scoprirne similitudini e differenze. Da Gauguin e Van Gogh fino a Warhol e Rauschenberg, Caroli legge attraverso le vicende artistiche dei loro protagonisti i movimenti che hanno animato la storia dell'arte europea contemporanea: la secessione viennese di Klimt e Schiele, il fauvismo di Matisse, l'espressionismo di Kirchner, il futurismo di Balla e Boccioni, l'astrattismo di Mondrian e Kandinskij, la pittura metafisica di de Chirico e Carrà, il surrealismo di Ernst e Magritte, il realismo di Hopper e Morandi, l'action painting di Pollock e de Kooning e la Scuola di Londra di Freud e Bacon.
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Sarti Antonio: rapiti si nasce
MAG D 5254
Loriano Macchiavelli Sono le sei del mattino e Sarti Antonio riceve una telefonata. Una voce lo minaccia. Non deve uscire di casa. Sono tempi in cui si spara facile. Sono gli Anni di piombo. Ma perché dovrebbero prendersela con un semplice poliziotto? Temporeggia, Sarti, non sa che fare; decisamente non ha scelto il mestiere adatto a lui. Poi va incontro al destino. E il destino si compie. Si risveglia imprigionato in una cantina umida e puzzolente. Chi l'ha rapito? Forse una delle indagini in cui è impegnato è arrivata troppo vicina alla verità, ma quale? L'omicidio di Kim, hippy fuori tempo massimo, quello del Napoletano, ucciso dopo una rissa al bar, o quello di piazza VIII agosto? Sarti Antonio si racconta in soggettiva in un noir fuori dagli schemi, ma sempre pieno di ironia e, soprattutto, di umanità.
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Il segreto delle stelle bianche
MAG C 7216
Emily Murdock Carey vive nel bosco da quando ha quattro anni. Deve prendersi cura della sorellina Jenessa lottando contro il gelo, la fame e una madre dipendente dalle droghe. Jenessa non parla. Ma non è muta. La notte delle stelle bianche ha fatto calare il silenzio e ha fatto nascere il segreto che il bosco custodisce come uno scrigno. Un giorno, all'improvviso, un rumore di passi cambia per sempre la vita delle due sorelle. Un uomo e una donna. La donna è un'assistente sociale e l'uomo è quell'uomo: il padre di Carey. Le tessere del puzzle si incastrano, i ricordi riaffiorano. Carey e Jenessa vengono sbalzate in una nuova realtà, che spaventa e che attrae. Una nuova casa, una nuova famiglia. Il corpo si abitua in fretta al meglio, ma l'istinto di libertà preme sullo spirito. Un istinto che si fa ancora più forte quando Carey si ritrova a vagare sola per i corridoi della nuova scuola. Ma una voce, calda e profonda, le riporta il sorriso. Ryan, il ragazzo più carino della scuola, la sta guardando come se la conoscesse da sempre. |
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La valle di Everongreen
MAG C 7235
Antonio Dibenedetto Era il pomeriggio del 24 marzo quando a pochi chilometri dalla tranquilla cittadina, in un laghetto artificiale, realizzato quasi a sancire il confine di Stato, alcune persone segnalarono la presenza di un corpo annegato che stava riaffiorando… |
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Il quaderno nero
MAG D 5264
Nina Berberova "E qui comincia il mio Quaderno nero che ancora oggi odora di terra: un tempo fu sotterrato in una cantina e si ricoprì di macchie di muffa verde scuro." Con queste parole Nina Berberova introduce il suo diario segreto, intermittente, fedele ai ritmi oscillatori delle emozioni e del pensiero, una sorta di nucleo primigenio intorno al quale andarono via via formandosi le concrezioni madreperlacee della memoria, quelle stesse che avrebbero visto la luce nel 1969, in forma autobiografica, con "Il corsivo è mio". |
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La lettrice di tarocchi
MAG D 5272
Jeanne Kalogridis Figlia illegittima del duca di Milano Galeazzo Maria Sforza e di Lucrezia Landriani, Caterina crebbe nella raffinata corte di Milano della seconda metà del Quattrocento. La sua affascinante vicenda personale e politica è raccontata in questo romanzo dalla voce della sua dama di compagnia, Dea, esperta lettrice di tarocchi. Mentre Dea cerca nelle sue carte il nome dell'assassino del marito di Caterina, lei sfida le convenzioni sociali in nome della passione e combatte contro chi vuole rubarle le terre e il titolo. Ma le carte di Dea non mentono, e mostrano un nome, quello dell'uomo che riuscirà a distruggerla, Cesare Borgia. |
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Regno a venire
MAG D 5274
J.G. Ballard Richard Pearson, quarantaduenne pubblicitario, si reca a Brooklands, una cittadina come tante tra Londra e l'aeroporto di Heathrow. Alcune settimane prima suo padre, ex aviatore, è stato ucciso da un cecchino in un enorme centro commerciale di Brooklands, il Metro-Centre - un complesso di negozi, alberghi, piscine, centri sportivi - con una propria televisione via cavo che trasmette pubblicità, dibattiti e partite di calcio, hockey e rugby. Sperando di capire qualcosa di più sulla tragedia, Richard incontra l'avvocato del padre e la giovane dottoressa Julia Goodwin che ha prestato le prime cure al ferito dopo la sparatoria. Protetto da un'inquietante rete di omertà, il principale indiziato viene rapidamente rilasciato dalla polizia. Richard decide di trovare il vero colpevole. La culla del mistero è il Metro-Centre, tempio del consumismo più sfrenato, il cuore di Brooklands, il centro di una diffusa passione ossessiva per gli sport e di un nazionalismo perverso e violento. Sotto l'impulso delle sue campagne di marketing, il consumismo sembra sul punto di mutare in una pericolosa forma di fascismo suburbano. È questo ciò di cui ha bisogno l'Inghilterra per rivitalizzarsi? |
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Aceto, arcobaleno
MAG D 5259
Erri De Luca Il protagonista, un eremita dai capelli ormai bianchi, rianima una sera tre figure di amici di gioventù. Il primo è stato terrorista e poi muratore in Francia: rievoca il primo assassinio commesso dal complice-amico. Con intensa drammaticità parla della violenza. Il secondo ha scelto la strada della vita religiosa che lo porterà in Africa, dove uomini, animali e cose hanno "il sapore dell'aceto" e per questo del dolore. Il terzo è un vagabondo, sempre provvisorio, di passaggio in un'esistenza che non dà requie. Violenza, dolore e vagabondaggio sono elementi comuni a tutti i tre personaggi che, nel loro insieme, compongono un affresco amaro e profondo della condizione umana dell'ultimo ventennio. |
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Lo scurnuso
MAG D 5278
Benedetta Cibrario Dalla Napoli borbonica fastosa e miserabile, passando per la Napoli sfigurata dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale, fino a oggi, per vicoli e palazzi, umide stamberghe e salotti sontuosi, si dipana il destino dello Scurnuso, "il Vergognoso". È uscito dalle mani sensibilissime dell'orfano Sebastiano, ceduto ancora bambino al pastoraio Tommaso Iannacone come risarcimento per un lavoro non pagato. Sebastiano ha disegnato e scavato nella creta il suo amore per il padre adottivo e maestro, perché risuonassero per sempre la musica di quelle dita gentili e lo spasimo della bellezza. Quel miracolo sopravvive nel tempo, attraverso proprietari diversi, nel farsi e disfarsi dei grandi presepi. Passa di mano in mano destando ogni volta uno sgomento segreto. Una sequenza narrativa che ha come protagonista la bellezza stessa, una bellezza umile che dice le ragioni di un durevole incantamento. |
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Elogio del trullo
MAG D 5276
Giuseppe Giacovazzo Questo libro racconta storie di trulli. Un sillabario di piccole storie vere tra paesi e campagne in Valle d'Itria dove sono vive le orme del "popolo di formiche" che qui ha creato la magia dei trulli. Ogni lettera dell'alfabeto un racconto. Briganti, baroni, contadini: un intreccio di ricordi e di fatti colti dal vivo con le passioni e i costumi di una civiltà che resiste alle invasioni barbariche del turismo senz'anima. L'autore è testimone fedele della sua Puglia, un Sud diverso dal solito cliché, ricco di contraddizioni e di luci, mai rassegnato e piagnone, aperto sempre al mare della vita. Con una nota di Andrea Camilleri. |
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