STORIA |
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Traffico navale nel Mare Adriatico
AP C 451
Nicola Palmitessa Una navigazione della storia lungo le rotte marittime. Una storia e un diario da rileggere attentamente, anche per la ricchezza di notevoli e minuziosi racconti sugli intensi e sorprendenti traffici navali. Centinaia di grandi navi, teride militari e mercantili, galee piccole e grandi, navigando da ogni città e nazione, si addenseranno nel mare della civitas regia di Barletta. Da qui ripartire coi loro carichi e approdare, lungo le rotte marine di quella selva di reti e porti marittimi, dall’Adriatico al Mediterraneo. |
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Leonardo e il monumento equestre a Francesco Sforza
MAG C 7222
Andrea Bernardoni Il monumento equestre a Francesco Sforza è una delle sfide artistiche e tecnologiche più audaci del Rinascimento. Per la sua realizzazione Leonardo elaborò un progetto di inaudita complessità impegnandosi nella ricerca delle proporzioni ideali e nella definizione della morfologia muscolare del cavallo al fine di conferire una posa dinamica ad una statua di bronzo che avrebbe dovuto misurare oltre i 7 metri di altezza per circa 70 tonnellate di peso. Il tentativo di risolvere i problemi relativi alla fusione, da realizzarsi in un'unica colata, trovò espressione nella riscoperta da parte di Leonardo, primo esempio nel Rinascimento, del metodo di fusione indiretto. Le vicende politiche avverse al suo mecenate, Ludovico il Moro, impedirono a Leonardo l'esecuzione della fusione, tuttavia gli studi relativi a questo progetto, presenti nei suoi manoscritti, hanno permesso di ricostruire e visualizzare, grazie alla grafica computerizzata, tutte le fasi del processo operativo che avrebbero dovuto tradursi nel più grande monumento equestre mai concepito nella storia dell'uomo. |
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Il combattente: come si diventa Pertini
MAG B 3175
Giancarlo De Cataldo Esistono uomini talmente smisurati, complessi e contraddittori che sembra impossibile raccontarli. Per esempio, come si racconta la vita di uno come Sandro Pertini, che ha attraversato da protagonista tutte le stagioni del Novecento italiano? Da dove si parte: dal giovane soldato in azione tra le trincee della Prima guerra che, pur contrario al conflitto, combatte furiosamente e conduce i suoi soldati in imprese al limite della follia? Dal militante socialista, picchiato e bandito dal fascismo, che al fianco di Turati fugge dall'Italia su un motoscafo nel mare in tempesta? Oppure dal partigiano che, dopo quattordici anni fra carcere e confino, diventa intransigente giustiziere di camicie nere? O magari dall'ultima fase, dall'immagine benevola del vecchietto con la pipa? Rispondere a queste domande è la sfida del Giancarlo De Cataldo protagonista di questo libro. Sfida doppia, perché da un lato è chiamato a sceneggiare un film sul "Presidente di tutti gli italiani", dall'altro cerca di spiegare a suo figlio tredicenne la grandezza di quell'uomo, e il contrasto, doloroso, tra passato e presente. Ma per lui il combattente Pertini è qualcosa di più: è un'affinità elettiva, è l'integrità che illumina la lunga notte del regime e della prima repubblica, è l'orgoglio delle idee, è la furia della battaglia. E l'eroe incorruttibile, libero, severo, ma anche guascone e maldestro, che tutti noi vorremmo avere accanto. |
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La storia ci ha mentito
MAG B 3176
Arrigo Petacco Esistono uomini talmente smisurati, complessi e contraddittori che sembra impossibile raccontarli. Per esempio, come si racconta la vita di uno come Sandro Pertini, che ha attraversato da protagonista tutte le stagioni del Novecento italiano? Da dove si parte: dal giovane soldato in azione tra le trincee della Prima guerra che, pur contrario al conflitto, combatte furiosamente e conduce i suoi soldati in imprese al limite della follia? Dal militante socialista, picchiato e bandito dal fascismo, che al fianco di Turati fugge dall'Italia su un motoscafo nel mare in tempesta? Oppure dal partigiano che, dopo quattordici anni fra carcere e confino, diventa intransigente giustiziere di camicie nere? O magari dall'ultima fase, dall'immagine benevola del vecchietto con la pipa? Rispondere a queste domande è la sfida del Giancarlo De Cataldo protagonista di questo libro. Sfida doppia, perché da un lato è chiamato a sceneggiare un film sul "Presidente di tutti gli italiani", dall'altro cerca di spiegare a suo figlio tredicenne la grandezza di quell'uomo, e il contrasto, doloroso, tra passato e presente. Ma per lui il combattente Pertini è qualcosa di più: è un'affinità elettiva, è l'integrità che illumina la lunga notte del regime e della prima repubblica, è l'orgoglio delle idee, è la furia della battaglia. E l'eroe incorruttibile, libero, severo, ma anche guascone e maldestro, che tutti noi vorremmo avere accanto. |
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Viaggi novecenteschi in Terra di Puglia
AP C 450
Francesco Giuliani L’autore continuando nella sua ricerca sulle testimonianze letterarie relative alla Puglia, ha unito in questo lavoro tre saggi su altrettanti autori che nel secolo scorso hanno percorso le strade di questa meravigliosa terra porta tra Oriente ed Occidente, per riprendere una diffusa definizione. |
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L’emergere della fisica sperimentale da Galileo Galilei a Luca de Samuele Cagnazzi
MAG C 7181
Rosaria Colaleo Ricco di informazioni e di indicazioni di fonti, ciò che colpisce di più negli scritti degli intellettuali citati è la puntigliosa ansia di interagire con la grande “ideologia”. Emerge così un Meridione tutt’altro che depresso, erede di una grande tradizione classica e soprattutto fiero della sua autonomia culturale, “più sognata che reale”. |
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Sigilli templari
MAG B 3181
Loredana Imperio L’autrice esamina la totalità dei sigilli dell’Ordine del Tempio, sinora sconosciuti, escludendo dall’esame solo quelli di dubbia appartenenza. L’importanza di questo lavoro, unico in Italia, deriva dall’aver cercato di stabilire le date di inizio e di fine della validità del marchio, l’individuazione certa del personaggio o della provincia templare cui era assegnato il sigillo, nonché il significato dei marchi esclusivi legati ad incarichi altrettanto particolari. |
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Templari in battaglia
MAG B 3180
Ennio Pomponio L’obiettivo del libro è quello di analizzare gli eventi bellici ai quali i cavalieri templari parteciparono, le loro tecniche, le loro armi, i loro usi ed il loro impegno. Si è cercato di “restaurare” tali episodi tentando di togliere da essi la patina del tempo, per riportarli alla loro cruda verginità storica, perché solo i fatti nella loro essenza, al di là dei giudizi che vengono su di loro espressi nel corso degli anni, rappresentano, per chi sa leggerli ed interpretarli, l’unica verità concreta. |
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Il brigante che si fece generale
MAG C 7204
Carmine Crocco; Basilide Del Zio Difesa e accusa nel processo in punta di penna a Carmine Crocco Donatelli, personaggio tra i più rappresentativi e controversi della rivolta contadina che infiammò il Sud all'indomani dell'Unità d'Italia. Nel 1903 il capitano medico Eugenio Massa dava alle stampe, per la tipografia G. Grieco di Melfi, la biografia del brigante. Nello stesso anno e - forse non causalmente - per gli stessi tipi, Basilide Del Zio, pubblicava una controbiografia nella quale si sforzava di contestare le affermazioni del brigante. La strana coincidenza accresce i dubbi di chi sostiene che la biografia di Crocco abbia subìto non solo il filtro linguistico del Massa ma anche quello storiografico di chi era interessato a mantenere tutta una serie di zone d'ombra, non solo intorno alla vita ed alle azioni del protagonista ma soprattutto sui meccanismi reali e sugli interessi sottostanti che furono tra le cause profonde dello scatenarsi dell'insorgenza e della rivolta prima e del brigantaggio poi. |
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