NARRATIVA |
|
Una storia quasi solo d’amore
MAG C 7709 Paolo di Paolo
Si incontrano una sera di ottobre, davanti a un teatro. Lui, rientrato da Londra, insegna recitazione a un gruppo di anziani. Lei lavora in un’agenzia di viaggi. Dal fascino indecifrabile di Teresa, Nino è confuso e turbato. Starle accanto lo costringe a pensare, a farsi e a fare domande, che via via acquisiscono altezza e spessore. Al di là dell’attrazione fisica, coglie in lei un enorme mistero, portato con semplicità e scioltezza. L’uno guarda l’altra come in uno specchio, che di entrambi riflette e scompone le scelte, le ambizioni, le inquietudini. Tanto Nino è figlio del suo tempo (molte passioni spente, nessuna tensione ideologica), tanto Teresa, con il suo segreto, sembra andare oltre. Ostaggi di un mondo invecchiato, si lanciano insieme verso un sentimento nuovo, come si trattasse di un patto, di una scommessa. Accade sotto lo sguardo lungo e partecipe di Grazia, zia di Teresa e insegnante di teatro di Nino, attor giovane allo sbando. Proprio mentre crescono l’attesa e il desiderio, Grazia esce di scena, creando una sorta di “dopo” che rilegge l’intera vicenda di Nino e Teresa, il loro cercarsi là dove sono più profondamente diversi. |
|
Dario e Dio
MAG C 7654 Dario Fo – Giuseppina Manin
Maestro di teatro e di letteratura, Dario Fo da sempre è un ateo militante, ma anche un curioso del sacro, che ha esplorato a più riprese in molte opere, a cominciare dal suo capolavoro, Mistero buffo. Il sacro, la Chiesa, i santi e i fanti nel corso del tempo sono stati non soltanto i suoi bersagli, ma i suoi interlocutori privilegiati. Dall’immenso patrimonio dei testi ufficiali e apocrifi, della cultura popolare, dell’arte visiva ha tratto spunto per riletture personalissime della Bibbia e dei Vangeli, della figura di Maria, del rapporto di Gesù con le donne, dell’invenzione della Chiesa e delle sue tante malefatte. Tutto questo con ironia provocatoria, mai blasfema o irrispettosa. E ora, arrivato ai novant’anni, Dario Fo decide di tirare le somme della sua lunga e avventurosa esplorazione nei misteri più o meno buffi della fede e della religiosità. Sollecitato da Giuseppina Manin, si diverte a fare i conti a modo suo con Dio e quel che ne consegue: dalla Genesi all’Apocalisse, dall’Inferno al Paradiso, dal Regno dei Cieli a quello degli uomini. |
|
Ho sposato una vegana
MAG D 5412 Fausto Brizzi
Sposare una vegana ha conseguenze imprevedibili. Puoi ritrovarti a brucare l’erba da un vaso sul terrazzo, e sentirti in colpa per tutte le telline mangiate nella tua «crudele» vita precedente. Seguire questa dieta, scopri inoltre, comporta un grande dispendio di energie e – chissà perché? – di denaro. Roba da diventare nervosi per davvero, ancor piú quando, dopo mesi di torture, con sorpresa e quasi fastidio, sei costretto ad ammettere che i tuoi esami medici sono, per la prima volta, perfetti. A ogni modo, la storia di Fausto e Claudia ha un lieto fine, nel senso che Claudia vince (stravince, sarebbe piú corretto dire) e Fausto si arrende (senza nemmeno l’onore delle armi). Le cose vanno bene. Solo che, proprio sui titoli di coda, spunta una complicazione: l’imminente arrivo di una figlia. Avrà cuore, Fausto, di farne un’erbivora fin dalla nascita? |
|
Passeggeri notturni
MAG D 5413 Gianrico Carofiglio
Un almanacco di soluzioni inattese, di rivelazioni ironiche, di folgoranti incidenti del pensiero. Una scommessa allegra e audace sullo straordinario potere dei personaggi, delle storie, della letteratura. Voci che risuonano nell'oscurità di vagoni semivuoti, lampi che scaturiscono da frammenti di conversazione, profumi nascosti negli anfratti della memoria. I titoli di questa singolare raccolta - trenta scritti di tre pagine ciascuno rappresentano di volta in volta un genere diverso, in un susseguirsi di aneddoti, brevi saggi, racconti fulminei. Li popolano soprattutto figure femminili sfuggenti e indimenticabili, mentre a vicende drammatiche, o amare, si alternano situazioni comiche, sempre in un gioco di specchi tra realtà e finzione. A tenere tutto insieme, come in un mosaico, è una scrittura tersa quanto l'aria notturna, capace di svelare le verità celate nei dettagli dell'esistenza con una magistrale economia di parole. "Un monaco incontrò un giorno un maestro zen e, volendo metterlo in imbarazzo, gli domandò: "Senza parole e senza silenzio, sai dirmi che cos'è la realtà?" Il maestro gli diede un pugno in faccia". |
|
La faccia delle nuvole
MAG D 5414 Erri De Luca
Continua il dialogo tra Miriàm e Iosèf. Continua con il loro esilio in Egitto, il bambino carico di doni e di pericoli. Oro, incenso, mirra e scannatori di Erode, il Nilo e il Giordano, la falegnameria e la croce: la famiglia più raffigurata del mondo affronta lo sbaraglio prestabilito. In ogni nuova creatura si cercano somiglianze per vedere in lei un precedente conosciuto. Invece è meravigliosamente nuova e sconosciuta. Ogni nuova creatura ha la faccia delle nuvole. |
|
Questa vita tuttavia mi pesa molto
MAG D 5417 Edgardo Franzosini
Ciò che fa di Edgardo Franzosini uno scrittore diverso da qualsiasi altro è la sua capacità di raccontarci storie vere di personaggi, generalmente poco noti, che sembrano inventati per quanto sono fuori del comune. In questo libro Franzosini ci regala un'altra delle sue ipnotiche "vite immaginarie" percorrendo, con quella visionarietà e quella levità che lo contraddistinguono, la breve, singolare esistenza dello scultore Rembrandt Bugatti (fratello di Ettore, il fondatore della casa automobilistica, il quale sceglierà proprio il suo Elefantino danzante per il tappo della lussuosissima Bugatti Royale), divenuto celebre negli anni Dieci del Novecento per i suoi bronzi raffiguranti animali, di preferenza non domestici: tigri, giaguari, pantere, elefanti, leoni... Con gli animali Bugatti ha sempre vissuto in una sorta di struggente empatia, passando ore e ore davanti alle gabbie del Jardin des Plantes, a Parigi, o negli splendidi edifici orientaleggianti dello zoo di Anversa, a guardarli vivere, muoversi, mangiare, soffrire - identificandosi totalmente con loro. Al punto da subire un autentico shock allorché, di fronte alla minaccia dei bombardamenti tedeschi, le autorità del Belgio decisero di sterminare tutte le bestie dello zoo. "Non sono in molti" ha scritto Giuseppe Pontiggia a proposito di Franzosini "a scrivere libri che hanno questa leggerezza e questo humour discreto". |
|
La disfida
MAG D 5416 Giorgio Caponetti
Trani è bellissima. Alvise ci arriva in barca a vela, quando il sole colora di rosa la pietra bianca. L'accoglienza è festosa: il vecchio ammiraglio Diomede lo invita a cena nella sua masseria. Le orecchiette, tuttavia, gli vanno per traverso: Diomede esibisce una pergamena con un debito di cinquecento anni fa. Alvise è un uomo d'onore, un debito è un debito, ma vorrebbe tanto sapere chi è l'antenato, suo omonimo, che ha firmato quel foglio, e che cosa diavolo ci faceva lì. Era un Alvise giovane, riccio e bello, giunto da Venezia per mare. Si era fermato tra i colli a addestrare cavalli, curando la nostalgia tra le braccia di una monaca. Correva l'anno della disfida di Barletta. Pesano, cinque secoli di interessi, e pesa la sfida che attende Alvise adesso: la sua barca a vela Sangermani, elegante signora, deve battere in regata una barca nuovissima, di pura avanguardia tecnologica. Il vento è sostenuto, l'unico equipaggio un ammiraglio novantenne... |
|
Gli anni della leggerezza
MAG C 7663 Elizabeth J. Howard
Donna bellissima e inquieta, Elizabeth Jane Howard è stata al centro della vita culturale londinese della seconda metà del Novecento e ha avuto una vita privata burrascosa, costellata di una schiera di amanti e mariti.
Dopo la fortunata pubblicazione de Il lungo sguardo, proseguiamo con l'opera di Elizabeth Jane Howard proponendo il suo maggior successo: Gli anni della leggerezza, un romanzo raffinato ed emozionante che racconta le vicende della famiglia Cazalet alla viglia della Seconda Guerra Mondiale, una saga appassionante in cui le vite private dei protagonisti s'intrecciano con il destino di un paese sull'orlo di una crisi epocale.
|
|
Il gioco del panino
MAG C 7669 Alan Bennett
"È l'unica parte della mia vita che mi sembra giusta... ed è quella sbagliata". Nel tentativo di evitare gli spoiler, non diremo a cosa si riferisce l'addetto alle pulizie che è il protagonista del Gioco. Ma la sua situazione è simile a quella in cui si trovano, negli altri monologhi di questa raccolta, la commessa di un grande magazzino, l'impeccabile casalinga probabilmente all'oscuro dei molti e sanguinosi misfatti del marito, l'antiquaria che si lascia sfuggire, per avidità, il colpaccio della vita, e altri ancora: un punto di svolta, dove esistenze fino a quel momento anonime si squarciano, facendo affiorare una realtà ingovernabile, sordida, agghiacciante. È quanto succede abitualmente ai personaggi dell'autore più amato d'Inghilterra, certo. Ma è anche quanto succede, o rischia di succedere, a ciascuno di noi. Il che spiega piuttosto bene quello che si potrebbe chiamare, d'ora in avanti, il paradosso Bennett: ridere - da morire - leggendo qualcosa che, a pensarci meglio, così ridere non fa |
|
Il plagio
MAG C 7666 Camilla Baresani
Clara è una giovane donna, con un marito attraente, una posizione sociale sicura e una vita nel complesso invidiabile. Ha anche un particolare talento nell'individuare le cose che non vanno e gli innumerevoli aspetti disdicevoli e fatui della città in cui vive. Ed è proprio grazie a questi occhi capaci di vedere, di scrutare il mondo fin nei minimi dettagli, che Clara scrive un romanzo in cui narra ascesa e caduta di un patetico e disonesto imprenditore. Ma quando scopre che il suo libro è stato pubblicato con il nome di un altro autore, decide di conoscerlo e vendicarsi. In un romanzo forte di un'arguzia crudelmente sottile e sottilmente femminile, Clara si trasformerà in una volpe. E la volpe è un lupo che manda fiori... |
|
Tentativi di botanica degli affetti
MAG C 7665 Beatrice Masini
Primo Ottocento, primavera. Bianca Pietra, giovane donna di buona educazione e scarsi mezzi, lascia la casa natale sul lago di Garda per approdare nella campagna milanese, ospite di un poeta di chiara fama: don Titta ha l'estro dell'agricoltura sperimentale, che pratica nella sua tenuta, e in più coltiva fiori e piante esotiche nel parco della villa di Brusuglio. E Bianca, abile acquerellista, è chiamata a ritrarre il patrimonio botanico del padrone di casa. Graziosa, ardente, irrequieta, si accinge al compito con slancio, entrando a far parte di una famiglia grande quanto complicata. Disegna, dipinge, esplora i giardini e studia con interesse la miriade di personaggi che popolano la grande dimora: tra di loro c'è Pia, una servetta orfana di acuta intelligenza e garbo innato che gode di singolari privilegi. Curiosa fino all'impudenza, sincera all'eccesso, incline alle fantasticherie, Bianca si convince che le origini di Pia nascondano un segreto e che don Titta con tutta la famiglia si stia dando molta pena perché esso resti tale: quanto basta per darle il desiderio di scoprire la verità avviando un'indagine appassionata. Ciò che Bianca, così acuta nell'osservare e illustrare la natura, si ostina a non comprendere è che questa ricerca del vero vede in gioco i suoi stessi sentimenti: ed è un gioco pericoloso, perché la botanica degli affetti non è una scienza esatta, non conosce regole e può rivelarsi profondamente ingannevole. |
|
Ruggine
MAG C 7667 Anna L. Pignatelli
Libro intenso, dalla lingua evocativa, "Ruggine" narra la storia di emarginazione di una donna ormai anziana in un paese di poche anime, grette e crudeli, protagoniste di vicende aspre e orizzonti senza speranza. Sullo scenario di una Toscana letteraria e allo stesso tempo autentica, gli abitanti del piccolo nucleo al centro del dramma commetteranno ogni tipo di angheria ai danni della donna, vittima suo malgrado di una vera e propria persecuzione a causa del suo passato. Il mistero di Ruggine - chiamata così per l'attaccamento a Ferro, un gatto che ora è l'unica compagnia di una vita altrimenti desolata - ruota attorno a un fatto torbido riguardante il proprio figlio, da tempo rinchiuso in una casa di cura per il suo comportamento violento. Da allora, malgrado i soprusi subiti, Ruggine è il demonio, la strega da cui guardarsi, messa al bando dalla comunità per la sua condotta illecita e punita per il suo atteggiamento schivo e fatalmente remissivo. Nonostante l'innocenza e la rassegnata accettazione di un destino avverso, la condanna sarà senza appello e a emergere sarà unicamente la grande solitudine della donna fino allo straziante, paradossale epilogo nel rovesciamento di ogni senso di pietà e di giustizia. |
|
Balene bianche
MAG C 7679 Richard Price
Billy Graves, John Pavlicek, Jimmy Sheridan, Yasmeen Assaf-Doyle e Redman Brown sono i superstiti dei Wild Geese. Erano sette un tempo, ma due si sono persi per strada, il primo definitivamente dopo aver fumato per una vita tre pacchetti di sigarette al giorno, il secondo sperduto in qualche angolo dell’Arizona a godersi la meritata pensione. Intorno alla metà degli anni Novanta erano la squadra di detective più affiatata dell’East Bronx. Si facevano valere in uno dei quartieri peggiori di New York perché si consideravano una famiglia, capace di includere tra le sue fila proprietari di cantine, bar, saloni da barbiere, qualche vecchio spacciatore di marjuana, qualche ristoratore con sala da gioco clandestina dove giocare a dadi e bere gratis. Poi non accettavano danaro, ed erano implacabili coi malviventi d’ogni risma. Una squadra magnifica, insomma, ma con un cruccio indelebile: non aver incastrato le loro personali «Balene bianche», i criminali che avevano commesso delitti efferati sotto i loro occhi e l’avevano fatta franca. Dei cinque superstiti Billy Graves è il cucciolo del gruppo, quello ancora in servizio nella Squadra notturna del Dipartimento di polizia di New York, un manipolo di detective incaricato di sorvegliare di notte le aree più pericolose di Manhattan, da Washington Heights a Wall Street. Un incarico non proprio esaltante, ma passabile dopo anni trascorsi all’Unità per le identificazioni, in punizione per aver ferito accidentalmente un bambino ispanico di dieci anni nel Bronx. Billy Graves e la sua squadra si recano un giorno alla Penn Station, chiamati per il ritrovamento di un cadavere. Nel sudicio porticato della stazione, una lunga scia di sangue li conduce al corpo inerte di un uomo sulla trentina, occhi azzurri spalancati e pieni di paura, le sopracciglia sottili e arcuate, la pelle bianco latte, i capelli corvini e i tratti femminei. Billy Graves riconosce subito nella vittima Jeffrey Bannion, la «Balena bianca» cui Pavlicek ha dato ininterrottamente e vanamente la caccia, l’efferato assassino di un dodicenne trovato sotto un materasso macchiato di sperma. Quando anche nei giorni seguenti altre due «Balene bianche» vengono assassinate in circostanze misteriose, Billy capisce che c’è un’unica cosa da fare: riunire John Pavlicek, Jimmy Sheridan, Yasmeen Assaf-Doyle e Redman Brown, i Wild Geese al completo, e cercare di capire chi abbia deciso di farsi giustizia da solo. |
|
Brooklyn
MAG C 7683 Colm Tòibin
Non è facile trovare lavoro a Enniscorthy, una cittadina nel sudest dell'lrlanda. I primi anni cinquanta sembrano seminare solo insoddisfazione e nostalgia per un benessere che non c'è, neppure all'orizzonte. La giovane Eilis Lacey, prigioniera del confronto quotidiano con la madre e la sorella Rose, non vede davanti a sé alcuna prospettiva, finché l'imprevedibile visita di un prete emigrato, padre Flood, le fa scorgere l'opportunità di una vita diversa, al di là dell'oceano, a New York. E sarà proprio a Brooklyn che Eilis riuscirà a trasformare il passato in un futuro libero e propizio. E l'incontro con Tony, un ragazzo da amare, farà del sogno una reale possibilità che cambierà la sua vita, forse, per sempre. Colm Tóibín racconta una storia d'amore fatta di passioni e cadute; e la vertigine di Eilis, nella scelta fatale tra senso del dovere, appartenenza alla famiglia e desiderio di libertà, in quella linea d'ombra tra l'adolescenza e l'età adulta. Da questo romanzo il film per la regia di John Crowley e la sceneggiatura di Nick Hornby. |
|
Deep Blue. Waterfire saga
MAG C 7684 Jennifer Donnelly
Serafina, figlia di Isabella, Regina di Miromara, si prepara a diventare a sua volta sovrana di uno dei regni più antichi e gloriosi degli abissi. Un grande onore e insieme, a volte, un peso quasi insopportabile. La sera prima della cerimonia del "Dokimì", il rito crudele con cui dovrà dimostrare di essere degna del trono, Serafina è tormentata da un incubo che preannuncia il ritorno di uno spaventoso demone. Ma, al risveglio, la giovane, assorbita dai preparativi della cerimonia, dimentica l'angoscia. Serafina sta per rivedere la sua grande amica d'infanzia Neela e da lei spera di avere notizie del Principe Mahdi, suo cugino, nonché promesso sposo di Serafina stessa. Il "Dokimì" si svolge senza intoppi ma, sul finire della cerimonia, un misterioso attacco sconvolge la città di Cerulea, capitale del Regno. La stessa Regina Isabella è colpita a tradimento da una freccia avvelenata. Mentre la città e la Reggia sono in preda al caos, Serafina e Neela riescono a fuggire. Scoprono così di aver avuto entrambe lo stesso incubo e che in realtà non era affatto un incubo. È un richiamo invece: qualcuno le ha prescelte. Insieme ad altre quattro sirene, con cui formeranno un indissolubile legame di sorellanza, partiranno alla ricerca dei sei talismani nascosti nei mari del mondo. Solo trovandoli sapranno ricacciare nelle nebbie del passato la mostruosa creatura che sconvolge gli abissi... |
|
Graceling
MAG C 7670 Kristin Cashore
Tutti i Graceling hanno gli occhi di due colori diversi. Tutti i Graceling hanno un Dono. Difficile è però sapere quale Dono possiedono: a volte anche per loro stessi è duro capirlo e controllarlo. Ci sono Doni quasi inutili, come la capacità di ripetere le parole al contrario o di ricordare certi dettagli. Katje ha diciotto anni e il suo Dono è un'arma terribile nelle mani di suo zio, re Rand. Il futuro le può riservare un posto sicuro al fianco di quest'uomo vendicativo o infinite sorprese, come l'incontro con un Graceling dallo sguardo intenso che sembra conoscerla fin troppo bene. |
|
Il richiamo dell’angelo
MAG C 7681 Alessandro Zagnani
Una discesa negli inferi dell'anima romantica. Robert Schumann nel manicomio di Endenich sta consumando un suicidio pianificato da quanti si sono abbeverati al suo genio. Nell'isolamento creatogli intorno dal dottor Richarz, Schumann dialoga con i suoi Sosia: Eusebio e Florestano, da sempre compagni al proprio delirio, mentre gli artefici della sua fine tentano di giustificare l'accanimento verso un uomo troppo amato. |
|
La libreria dei sogni che si avverano
MAG C 7685 Christel Noir
Una piccola libreria a Montmartre. Marie, la proprietaria, condivide la giornata con i clienti abituali, fra cui una giovane ribelle e un signore anziano appassionato di letteratura. Il suo incontro con Josh, sceneggiatore in cerca di ispirazione, potrebbe sfociare in una storia d’amore, ma Marie è persona timida, timorosa di lasciarsi andare. Contemporaneamente, nella vita di Marie, fa la sua comparsa un confidente molto particolare: un angelo custode, o forse solo una proiezione della mente… che però tutte le sere la aspetta ai piedi del letto pronto ad ascoltare le sue confidenze e a far luce sui suoi ricordi. Marie non sa se chiamare la polizia, consultare uno psichiatra o, più semplicemente, lasciarsi guidare da questa presenza che forse la aiuterà a trovare la strada per la felicità, ad aprire la porta dei sogni, quelli che ci portiamo dentro e che a volte dimentichiamo, per riuscire a riprendersi la rassicurante, calda, intensa libertà dell’anima. |
|
Molto forte, incredibilmente vicino
MAG C 7671 Jonathan S. Foer
A New York un ragazzino riceve dal padre un messaggio rassicurante sul cellulare: "C'è qualche problema qui nelle Torri Gemelle, ma è tutto sotto controllo". È l'11 settembre 2001. Tra le cose del padre scomparso il ragazzo trova una busta col nome Black e una chiave: a questi due elementi si aggrappa per riallacciare il rapporto troncato e per compensare un vuoto affettivo che neppure la madre riesce a colmare. Inizia un viaggio nella città alla ricerca del misterioso signor Black: un itinerario ricco di incontri che lo porterà a dare finalmente risposta all'enigmatico ritrovamento e ai propri dubbi. E sarà soprattutto l'incontro col nonno a fargli ritrovare un mondo di affetti e a riaprirlo alla vita |
|
Qualunque cosa significhi amore
MAG C 7676 Guia Soncini
Guia Soncini in questo romanzo affronta i segreti più inconfessabili che si annidano nel matrimonio. Di cosa ci vergogniamo? Da quanto tempo ci portiamo dentro quell'imbarazzante segreto? Cosa siamo disposti a fare per tenerlo nascosto? Vanni si vergogna da trentacinque anni, da quando è arrivato a Milano da un paesino del sud: si vergogna delle sue origini, di sua madre che leggeva la biografia di Padre Pio e di suo padre che faceva le parole crociate. Guarda sua moglie, Elsa, e non si capacita di essersi affidato a lei e che lei, milanese doc sempre perfetta, lo abbia sposato anche se sa tutto di lui. Cosa significa amare qualcuno che è il carceriere dei tuoi segreti? Elsa si vergogna da trentatré anni, da quando suo padre ha organizzato quel falso incidente. Da venticinque anni, da quando sa cos'è successo alla madre. Da otto anni, quando (per creare un programma televisivo di successo) ha procurato un'amante al marito. Elsa e Vanni si vergognano di una vergogna nuova da dieci minuti, da quando hanno capito che si stanno per svelare tutte le loro bugie. Cosa c'entra l'amore con l'ambizione? Cosa c'entra l'amore con l'abitudine? Cosa c'entra l'amore con l'inadeguatezza? Che cosa c'entra l'amore coi segreti, le bugie, le porte chiuse, e chi sta dentro e chi rimane fuori? |
|
Shining
MAG C 7682 Stephen King
L'Overlook, uno strano e imponente albergo che domina le alte montagne del Colorado, è stato teatro di numerosi delitti e suicidi e sembra aver assorbito forze maligne che vanno al di là di ogni comprensione umana e si manifestano soprattutto d'inverno quando l'albergo chiude e resta isolato per la neve. Uno scrittore fallito, Jack Torrance, con la moglie Wendy e il figlio Danny di cinque anni, accetta di fare il guardiano invernale all'Overlook ed è allora che le forze del male si scatenano. Dinanzi a Danny, che è dotato di potere extrasensoriale, lo shine, si materializzano gli orribili fatti accaduti nelle stanze dell'albergo, ma se il bambino si oppone con forza a insidie e presenze, il padre ne rimane vittima. |
|
Uomini nudi
MAG C 7677 Alicia Giménez Bartlett
Irene è una quarantenne, proprietaria di un'impresa ereditata dal padre che dirige con impegno e soddisfazione. Improvvisamente lasciata dal marito, l'unica sua reazione è quella di licenziarlo dall'azienda di famiglia, consapevole che il loro legame era stato sin dall'inizio non d'amore ma di convenienza. Lei per adeguarsi alle convenzioni di fronte all'élite sociale che frequenta, lui per avere un lavoro. Javier è un professore di letteratura con poche ore di lezione in una scuola di suore. Licenziato per i tagli dovuti alla crisi, perde il piccolo stipendio che gli permetteva di vivere una vita normale, con l'aiuto della compagna Sandra che lavora a tempo pieno. Per Javier la disoccupazione comporta un cambiamento perentorio: dopo l'iniziale ricerca di un nuovo impiego, l'uomo sembra cadere in depressione, mettendo in difficoltà il suo rapporto sentimentale. Accanto a Irene e Javier ci sono Ivan, nome da Zar, sensibilità da bassifondi e humour brutale, e Genoveva, cinquantenne principessa della diversione, "donna senza legami". A poco a poco le vite dei personaggi, la moglie abbandonata e il professore destituito, la single anticonformista e il duro di periferia, entrano in contatto e in progressiva, irresistibile collisione. A far da tramite c'è il mondo degli strip-tease al maschile, messa in scena appariscente e provocante per un pubblico di sole donne, e la possibilità di un lavoro, di una strana professione, mai considerata prima. |
|
La nave di Teseo
MAG B 3277 J.J. Abrams – Dorst Doug
Un libro, due lettori, un mondo di pericolo e desiderio... Una giovane bibliotecaria trova per caso un libro lasciato fuori posto da uno sconosciuto: un lettore intrigato, rapito dalla storia e dal suo misterioso autore, come rivelano le note che ha appuntato a margine. Lei gli risponderà con note di suo pugno, dando inizio a un singolare dialogo che li condurrà insieme in un mondo sconosciuto. Il libro: La nave di Teseo, l'ultimo, discusso romanzo di V.M. Straka - autore prolifico quanto enigmatico - nel quale un uomo senza passato viene rapito e imbarcato a forza su una strana nave dal terrificante equipaggio e lanciato verso i pericoli di una missione ignota. L'autore: Straka, oscuro e discusso protagonista di uno dei più grandi misteri del mondo; rivoluzionario di cui nulla si conosce se non le parole che ha scritto e le teorie elaborate sul suo conto. I lettori: Eric e Jennifer, un ricercatore e una studentessa indietro con gli esami, entrambi chiamati a scelte cruciali per capire chi sono e che cosa vogliono diventare, e quanto saranno in grado di mettere le proprie passioni, ferite, paure l'uno nelle mani dell'altro. "S." ideato, concepito, realizzato dal regista J.J. Abrams e scritto dal romanziere Doug Dorst, è il diario di due persone che si incontrano tra i margini di un libro per ritrovarsi invischiate in una lotta mortale tra forze sconosciute: un viaggio nell'universo della parola scritta che risucchierà i suoi lettori in una rischiosa spirale... |
|
Favola in bianco e nero
MAG D 5425 Mauro Corona
Nel poetico e tenebro mondo boschivo di Mauro Corona, non è raro imbattersi in una favola. Ma non è scontato che si tratti di una favola idilliaca, perché è proprio quando la narrazione si avventura nel fantastico che l'autore trova l'occasione per far emergere con forza la sua vena più caustica e dissacrante. E questa volta è chiaro più che mai: "Ho scritto una fiaba cattiva sul Natale, perché il Natale è una festa cattiva dove si scoprono i cattivi che fanno i buoni". Se con "Una lacrima color turchese" ci aveva portato ad accettare lo straordinario, ovvero l'eccezionale scomparsa del Bambin Gesù, fuggito dai presepi di tutto il mondo per provocazione, in questo suo ideale seguito si spinge ancora più in là, sfidandoci ad accogliere il diverso. "Favola in bianco e nero" si apre, infatti, con la prodigiosa apparizione di due statuine del Bambin Gesù, una con la pelle bianca e l' altra con la pelle nera, che si materializzano, inaspettatamente, allo scoccare della mezzanotte in tutte le case del mondo. La reazione che si scatena, però, è piuttosto prevedibile, perché tutti cercano di rimuovere la statuina di colore; del resto, la tradizione vuole che Gesù abbia la pelle bianca, nessuno è in grado di tollerare una simile anomalia. |
|
Ci vediamo a Venezia
MAG C 7697 Suzanne Ma
Suzanne, canadese, e Ye Pei, cinese, hanno appuntamento in un paesino della provincia di Padova, alla fermata dell'autobus. Pei ha diciassette anni, è in Italia da poco e ha già capito che quello che l'affascinava quando era nel Qingtian - Venezia, i ponti, la laguna scintillante - è molto lontano dalla sua realtà. Suzanne, che ha origini cinesi, gira il mondo per conoscere e raccontare le storie dei migranti. Tappa per tappa, Suzanne seguirà l'avventura italiana di Pei, una tra le migliaia di immigrati cinesi nel nostro paese. Pei che in Cina aveva una cotta per un compagno di classe e un blog: una vita da adolescente normale, lasciata per un lavoro in nero a Solesino come sguattera nel bar di una conoscente. Ma la ragazza è brillante e capisce presto che per riuscire in questo strano paese bisogna ingegnarsi. Impara a celebrare il sacro rito italiano del cappuccino, studia la lingua, prende la patente... Da Padova a Rimini ad Ancona e oltre, il suo sogno cresce e matura, fino alla decisione di rimanere in Italia e costruire qui la sua vita. |
|
Noli me tangere
MAG C 7698 Andrea Camilleri
Laura è giovane, bella e molto amata. Ha sposato un famoso scrittore che la venera, lei stessa scrive, va a teatro, è un'esperta storica dell'arte. È capace di concedersi emozioni intense con altri uomini, quando lo desidera, senza farsi travolgere dal senso di colpa. È generosa di sé e delle proprie ricchezze. Ma, in certi momenti, su di lei cala un cono d'ombra. «Ho il ghibli» dice, secondo l'immagine evocata da uno dei suoi amanti: perché davvero è come se si alzasse nel suo cuore il temibile vento del deserto, che la prostra e la costringe a giorni di reclusione durante i quali nessuno deve azzardarsi a toccarla. Poi torna la bonaccia, e Laura è di nuovo la donna volubile ma anche luminosa che tutti ammirano. Fino a che, una notte, Laura scompare. Incontrando chi l'ha conosciuta, il commissario Maurizi – uomo colto e fine indagatore dell'animo umano – capirà che di Laura, come di una divinità antica, ognuno ricorda un volto diverso. Al primo sguardo sembra una donna facile, che non vuole perdere una sola occasione. E invece le tracce che portano a lei sono quelle invisibili lasciate dalle domande che si è posta senza tregua, dalla tensione bruciante nascosta in ogni suo gesto... proprio come nel movimento dei corpi al centro dell'affresco del Beato Angelico che Laura stessa aveva saputo interpretare con una intuizione straordinaria, quello dedicato alle parole che Gesù dice a Maria Maddalena dopo essere risorto: Noli me tangere, non toccarmi. Queste pagine sono costruite con la sapienza di un pittore che, pennellata dopo pennellata, svela le luci e le ombre di un panneggio finissimo: quello dell'animo di una donna inconsueta, affamata di vita e bisognosa di assoluto, per la quale il corpo non è che lo strumento che ci consente di arrivare a toccare lo spirito con la massima intensità. |
|
L’allieva
MAG C 7594 Alessia Gazzola
Alice Allevi è una giovane specializzanda in medicina legale. Ha ancora tanto da imparare e sa di essere un po' distratta, spesso sbadata. Ma di una cosa è sicura: ama il suo lavoro. Anche se l'istituto in cui lo svolge è un vero e proprio santuario delle umiliazioni. E anche se i suoi superiori non la ritengono tagliata per quel mestiere. Alice resiste a tutto, incoraggiata dall'affetto delle amiche, dalla carica vitale della sua coinquilina giapponese, Yukino, e dal rapporto di stima, spesso non ricambiata, che la lega a Claudio, suo collega e superiore (e forse qualcosa in più). Fino all'omicidio. Per un medico legale, un sopralluogo sulla scena del crimine è routine, un omicidio è parte del lavoro quotidiano. Ma non questa volta. Stavolta, quando Alice entra in quel lussuoso appartamento romano e vede il cadavere della ragazza disteso ai suoi piedi, la testa circondata da un'aureola di sangue, capisce che quello non sarà un caso come gli altri. Perché stavolta conosce la vittima. |
|
L’ultima volta che ho avuto sedici anni
MAG C 7700 Marino Buzzi
Giovanni e la sua irrequieta adolescenza, le sue paure, le sue debolezze. Un ragazzo dal corpo troppo ingombrante per poter passare inosservato, vittima perfetta dei bulli della scuola. Il sadico equilibrio creatosi all'interno della piccola comunità si rompe quando Giovanni scompare nel nulla, improvvisamente. E lui stesso a raccontare in presa diretta cosa succede in paese dopo la sua scomparsa, quali sono le reazioni di tutti, da una prospettiva obliqua e lucidissima, utile a restituire i comportamenti e gli umori della gente di fronte a un evento tristissimo e inspiegabile. "L'ultima volta che ho avuto sedici anni" racconta una storia purtroppo quotidiana, tanto feroce quanto possono esserlo i ragazzi. Ci racconta l'inconsapevolezza che a volte guida i più giovani nel mettere in pratica le violenze più ignobili e ottuse. |
|
La vita che si ama. Storie di felicità
MAG C 7699 Roberto Vecchioni
È inutile chiedersi cosa sia la felicità, o come fare a raggiungerla. Lo scrive un padre ai propri figli nella lettera che apre questo libro: la felicità, spiega, non è una questione d'istanti, ma una presenza costante, che corre parallela a noi. Il problema è saperla intravedere, imparando a non farci abbagliare. Il padre è Roberto Vecchioni. Sono per i suoi figli Francesca, Carolina, Arrigo e Edoardo - i racconti che compongono il volume. Dalle bizzarrie vissute insieme a loro, a episodi comici e drammatici della sua carriera di insegnante; dagli amori perduti o ritrovati fino a un ritratto vivo e passionale di suo padre Aldo, Vecchioni attinge alla propria biografia per costruire un vero e proprio manuale su come imbrigliare la felicità, senza farla scivolare via finché non diventa soltanto un ricordo. Ma ci sono anche le canzoni, scritte in un arco di quasi quarant'anni. Ci sono squarci letterari: un racconto dalle Mille e una notte, la storia di Paolo e Francesca, il mito di Orfeo ed Euridice, un frammento di Saffo. C'è l'amata Casa sul lago, testimone di tanti momenti, alcuni dei quali difficili e persino spaventosi. Roberto Vecchioni ci conduce in un viaggio personale lungo quello che chiama "il tempo verticale", uno spazio che tiene uniti tra loro passato, presente e futuro, dove nulla si perde. D'altronde "la felicità non è un angolo acuto della vita o un logaritmo incalcolabile o la quadratura del cerchio: la felicità è la geometria stessa". |
|
La tristezza ha il sonno leggero
MAG C 7658 Lorenzo Marone
Erri Gargiulo ha due padri, una madre e mezza e svariati fratelli, È uno di quei figli cresciuti un po' qua e un po' là, un fine settimana dalla madre e uno dal padre, Sulla soglia dei quarant'anni è un uomo fragile e ironico, arguto ma incapace di scegliere e di imporsi, tanto emotivo e trattenuto che nella sua vita, attraversata in punta di piedi, Erri non esprime mai le sue emozioni ma le ricaccia nello stomaco, somatizzando tutto. Un giorno la moglie Matilde, con cui ha cercato per anni di avere un bambino, lo lascia dopo avergli rivelato di avere una relazione con un collega. Da quel momento Erri non avrà più scuse per rimandare l'appuntamento con la sua vita. E uno per uno deciderà di affrontare le piccole e grandi sfide a cui si è sempre sottratto: una casa che senta davvero sua, un lavoro che ama, un rapporto con il suo vero padre, con i suoi irraggiungibili fratelli e le sue imprevedibili sorelle. Imparerà così che per essere soddisfatti della vita dobbiamo essere pronti a liberarci del nostro passato, capire che noi non siamo quello che abbiamo vissuto e che non abbiamo alcun obbligo di ricoprire per sempre il ruolo affibbiatoci dalla famiglia. |
|
Una storia svelata
MAG C 7659 Ruggiero Mascolo
Il romanzo ha per riferimento due località, Barletta e Margherita di Savoia, metafore e riferimenti essenziali nella fantasia dell’autore. I fatti narrati trascorrono dal paese di origine a luoghi lontani, a maratone, alla Russia, a pellegrinaggi, al mondo dei libri e dei quadri, in un viaggio interiore che dall’oggi va indietro nel tempo. |
|
Quasi arzilli
MAG C 7657 Simona Morani
Nello storico bar la Rambla, nel cuore dell'Appennino Reggiano, la mano di briscola è più triste del solito. Nemmeno i caffè alla sambuca di Elvis riescono a tirare su il morale. Ermenegildo infatti non ha lasciato solo una sedia vuota, ma anche un grande buco nel cuore dei suoi amici e uno spettro con cui fare i conti. Dopo la vecchiaia c'è la morte. E dopo la morte? Ognuno cerca di reagire a modo suo: Gino, soprannominato Apecar per via dello sgangherato mezzo con cui circola, non vuole abbandonare la guida nonostante non ci veda più e sia un autentico pericolo pubblico. Ettore non riesce a dormire e tutte le mattine, puntuale come un orologio, si presenta nello studio del dottor Minelli. Basilio, ex comandante della ventiseiesima Brigata Garibaldi, si scaglia contro il "nemico", un ragazzo serbo che ha preso in gestione il negozio di frutta e verdura, appartenuto al caro Ermenegildo. Nel frattempo, però, sulla scombinata combriccola incombe un'ulteriore minaccia: Corrado, il nuovo agente della polizia municipale, sembra avere un'unica missione: spedire tutto il gruppo alla Villa dei Cipressi, la nuova casa di riposo che sta per essere inaugurata... |
|
L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome
MAG C 7528 Alice Basso
Dietro un ciuffo di capelli neri e vestiti altrettanto scuri, Vani nasconde un viso da ragazzina e una innata antipatia verso il resto del mondo. Eppure proprio la vita degli altri è il suo pane quotidiano. Perché Vani ha un dono speciale: coglie l'essenza di una persona da piccoli indizi e riesce a pensare e reagire come avrebbe fatto lei. Un'empatia profonda e un intuito raffinato sono le sue caratteristiche. E di queste caratteristiche ha fatto il suo mestiere: Vani è una ghostwriter per un'importante casa editrice. Scrive libri per altri. L'autore le consegna la sua idea, e lei riempie le pagine delle stesse parole che lui avrebbe utilizzato. Un lavoro svolto nell'ombra. E a Vani sta bene così. Anzi, preferisce non incontrare gli scrittori per cui lavora. Fino al giorno in cui il suo editore non la obbliga a fare due chiacchiere con Riccardo, autore di successo in preda a una crisi di ispirazione. I due si capiscono al volo e tra loro nasce una sintonia inaspettata fatta di citazioni tratte da Hemingway, Fitzgerald, Steinbeck. Una sintonia che Vani non credeva più possibile con nessuno. Per questo sa di doversi proteggere, perché, dopo aver creato insieme un libro che diventa un fenomeno editoriale senza paragoni, Riccardo sembra essersi dimenticato di lei. E quando il destino fa incrociare di nuovo le loro strade, Vani scopre che le relazioni, come i libri, spesso nascondono retroscena insospettabili. |
|
Ho sete ancora
MAG C 7672 AA.VV.
Sedici canzoni, sedici racconti. Musica che ispira, arte che si trasforma in altra arte. Ho sete ancora è un’antologia di racconti, il risultato dell’incontro tra sedici scrittori napoletani e sedici canzoni di Pino Daniele. Il cantautore partenopeo, che ha disegnato con le sue note l’immagine più realistica della città, rivivrà nelle storie di Maurizio Braucci (Bella ‘Mbriana), Antonella Cilento (Terra mia), Marco Ciriello (Notte che se ne va), Maurizio de Giovanni (Je so’ pazzo), Diego De Silva (Sulo pe’ parlà), Francesco Durante (Quanno chiove), Francesco Forlani (E cerca ‘e me capì), Enrico Ianniello (Appucundria), Peppe Lanzetta (Donna Cuncetta), Lorenzo Marone (Alleria), Titti Marrone (Quando), Antonella Ossorio (Lazzari felici), Silvio Perrella (Santa Teresa), Angelo Petrella (Viento), Luciano Scateni (Sotto ‘o sole), Brunella Schisa (Napule è). La raccolta, diretta da Titti Marrone, è impreziosita dall’introduzione di Federico Vacalebre e da un ricordo di John Turturro. |
|
Indelebili percezioni
OP D 589 Francesco Paolillo
Con questa sua prima raccolta di poesie l’autore ha deciso di mostrare un volto nuovo e imprevedibile. Sono delle poesie fresche, con le quali è facile entrare in sintonia, ma non per questo banali. Suscitano immagini e sensazioni, come solo la vera poesia può fare, ispirate a volte da frammenti di modernità rapiti dagli accadimenti più ordinari, ma altre volte hanno profonde radici nella nostra sensualità tutta mediterranea |
|
La Madonna che piange
MAG C 7664 Palma Lavecchia
"La Madonna che piange" è una commedia che si svolge in una località ubicata da qualche parte tra le montagne della Provincia di Bolzano, San Sebastiano. La serenità che da sempre regna in questa piccola cittadina viene improvvisamente squassata da un evento che ha del miracoloso: la statua della Madonna del paese inizia a lacrimare. Toccherà al povero Capitano dei Carabinieri, Gino Laudadio, tentare disperatamente di mantenere l'ordine nell'immane disordine causato da orde di fedeli, da un Sindaco un tantino eclettico, un prete sui generis e collaboratori ben assortiti di pregi, difetti e virtù. E nel farlo, dovrà anche risolvere il grande dilemma: perché questa Madonna piange? |
|
Shakespeare in amore
MAG D 5424 William Shakespeare
William Shakespeare (1564-1616), caso unico nella storia dell'umanità, è presente nello spirito di infinite generazioni. Modernissimo e universale, è riuscito a rappresentare tutto lo spettro delle emozioni umane attraverso ogni genere letterario: tragedie, commedie, drammi storici, sonetti e canzoni. Dell'amore, specialmente, Shakespeare ha descritto tutte le possibili facce: da quella più allegra e spensierata delle canzoni, a quella più tragica e violenta di "Otello". Nel mondo della letteratura, dello spettacolo, della canzone, sono pochi quelli che non si riconoscano in debito con Shakespeare: la sua scrittura fluida, rapida e leggera ancora oggi arricchisce di significato l'ormai vieta espressione "T'amo". "T'amo" diventa il motivo della nostra vita, il canto dell'usignolo non troncato dal verso dell'allodola, il "giorno nella notte". La scoperta dell'amore è per ogni Romeo e Giulietta una comune meraviglia, in cui nemmeno la propria o l'altrui morte ha tinte cupe. L'amore dà a ognuno - nella poesia di Shakespeare - il dono di una giovinezza senza confini: se ci fermiamo ad ascoltare l'usignolo, il richiamo dell'allodola non ci raggiungerà. |
|