SCELTI PER VOI
Rubrica a cura di Emanuele Romallo
Giugno 2016
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SAGGISTICA
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Moscacieca
MAG C 7719 Gustavo Zagrebelsky

Paralisi della rappresentanza, congelamento della competizione tra idee progettuali, ossessioni unanimistiche, allergia per il pensiero non allineato. Ciò che ci ostiniamo a chiamare governo è il mero esecutore e garante della forza normativa del fatto. Nel tempo esecutivo solo lo status quo è legittimo. Il resto è solo velleità, agitazione sterile e senza prospettive. Che è quanto dire che la frustrazione della democrazia è stata interiorizzata, è entrata nel midollo della società.

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Ghetto Italia. I braccianti stranieri tra caporalato e sfruttamento
MAG C 7674 Yvan Sagnet – Leonardo Palmisano

Dalla Puglia al Piemonte, passando per la Lucania, il Lazio e la Campania, i braccianti immigrati sono sempre più spesso vittime di un caporalato feroce, che li rinchiude in veri e propri "ghetti a pagamento", in cui tutto ha un prezzo e niente è dato per scontato, nemmeno un medico in caso di bisogno. Questa brutale realtà la conoscono in pochi, taciuta dalle istituzioni pubbliche locali, dal sistema agricolo italiano, dalla piccola e media distribuzione e dalle multinazionali dell'industria agroalimentare, che si servono di questa forma coatta di sfruttamento imponendo un ribasso eccessivo dei prezzi dei prodotti. Si tratta di un complesso sistema criminale in cui a rimetterei sono solo i braccianti, costretti a pagare cifre impensabili per vivere stipati in baraccopoli insalubri, lontano da qualsiasi forma di civiltà. Un reportage fatto di storie raccontate da chi vive in questa situazione al limite della sopportazione fisica e psicologica, un incredibile viaggio nei nuovi ghetti disseminati per l'Italia da nord a sud. La mappa di un paese ridisegnato da razzismo, ingiustizia e indifferenza. "Ghetto Italia" è questo e molto altro ancora.

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Diritto penale. Parte generale
MAG B 3279 Giovanni Fiandaca – Enzo Musco

Questo manuale, nel proporre una trattazione completa della parte generale del diritto penale, da un lato informa sugli orientamenti di fondo dell'attuale dibattito penalistico e, dall'altro, fa propria la tendenza a scomporre l'analisi del reato in tanti capitoli "autonomi", quanti sono i principali modelli criminosi: e cioè, commissivo doloso, commissivo colposo, omissivo proprio (doloso e colposo) e omissivo improprio (doloso e colposo). Da qui il tentativo di compendiare, e mettere a punto, i risultati cui sfocia la costruzione c.d. separata dei fondamentali tipi di illecito penale, nella convinzione che i tempi siano ormai maturi per trasformare in acquisizioni non solo degli studenti, ma anche degli operatori in genere, i meno caduchi esiti di un processo evolutivo che vede impegnata la dottrina penalistica europea da circa un quarantennio. La scelta di premettere esemplificazioni "casistiche" all'analisi dei più importanti istituti obbedisce ad esigenze di efficacia didattica e mira a soddisfare la necessità - sempre più avvertita specie dagli studenti - di rendere meglio comprensibile il nesso tra elaborazione teorica e prassi applicativa.

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Immagini della matematica
MAG B 3281 Georg Glaeser – Konrad Polthier

Che aspetto ha una curva che riempie l'intero piano o tutto lo spazio? Si può muovere un poliedro flessibile fino a scambiarne interno ed esterno? Che cosa sono il piano proiettivo o lo spazio quadridimensionale? Esistono bolle di sapone non sferiche? Come si può capire la complicata struttura dei vortici e delle correnti? In questo libro, il lettore potrà fare esperienze di matematica soprattutto dal punto di vista visivo, confrontandosi con immagini affascinanti, molte delle quali pubblicate per la prima volta, che forniscono risposte illustrate alle domande poste qui sopra. Ogni immagine è accompagnata da una breve spiegazione, da molti riferimenti bibliografici e da moltissime indicazioni di letture in rete. Il volume è diretto a tutti gli amici della matematica - studenti, insegnanti, appassionati e matematici di professione che non vogliano sfogliare soltanto un testo arido o un elenco infinito di formule. I lettori impareranno così a conoscere la matematica da un punto di vista nuovo e colorato.

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Le cattedre dei non credenti
MAG C 7705 Carlo Maria Martini

Io ritengo che ciascuno di noi abbia in sé un non credente e un credente, che si parlano dentro, si interrogano a vicenda, si rimandano continuamente interrogazioni pungenti e inquietanti l’uno all’altro. Il non credente che è in me inquieta il credente che è in me e viceversa”.
Con queste parole Carlo Maria Martini apriva la Prima Cattedra dei non credenti nel 1987. Iniziava così un lungo cammino di dialogo che Martini volle espressamente per dare la parola a non credenti, offrendo loro la possibilità di rendere ragione delle proprie convinzioni, e favorendo nei credenti un atteggiamento di ascolto disponibile e pensoso. Attraverso l’incontro con personaggi di spicco della cultura e del mondo scientifico, nel corso delle dodici edizioni delle Cattedre, fu possibile esplorare che cosa significa credere e non credere in rapporto alla città, ai sentimenti, all’arte e alla letteratura, al dolore, al cosmo e alla storia. “L’importante – commenta Martini – è che impariate a inquietarvi. Se credenti, a inquietarvi della vostra fede. Se non credenti, a inquietarvi della vostra non credenza. Solo allora le vostre posizioni saranno veramente fondate”. Questo volume, il primo di una serie di diciotto volumi che raccoglierà l’intera opera di Carlo Maria Martini, presenta al pubblico la versione integrale e completa di tutte le dodici Cattedre, svoltesi a Milano dal 1987 al 2002, con molti interventi inediti. L’opera, realizzata dalla Fondazione Carlo Maria Martini in collaborazione con la casa editrice Bompiani, nasce con l’intento di conservare, diffondere e soprattutto mantenere vivi, il patrimonio e l’eredità di uno dei grandi protagonisti dell’ultimo secolo.

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Solidarietà e non solo
MAG C 7692/9 Antonio La Spina – Attilio Scaglione

L'estorsione e l’usura sono, tra le attività illecite gestite dalle cosche, quelle i cui costi si abbattono maggiormente sugli operatori economici meridionali. La FAI ha voluto lo studio i cui risultati sono in questo volume, che applica la prospettiva dell’analisi delle politiche pubbliche alla legge 44 del 1999 e successive modifiche, una normativa che era all’avanguardia, al momento della sua introduzione. Ciò con particolare riguardo a Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Tale provvedimento, rientrante tra gli interventi di contrasto non repressivi e come tali indiretti, come è noto si propone, per un verso, di risarcire le vittime di questi reati; dall’altro, di incentivare le denunce. Vengono qui valutati i risultati ottenuti, i punti di forza del provvedimento, le criticità, gli aspetti da migliorare. Si è ridotta la richiesta del pizzo? Si è ridotta l’usura? Sono aumentate le denunce? Quante delle aziende beneficiarie sono state in grado di continuare la loro attività produttiva superando i traumi e ritornando alla normalità? Quali concause hanno operato in una direzione o nell’altra? Il percorso di ricerca si è sviluppato lungo due direttrici principali. La prima riguarda i dati statistici. La seconda, invece, si basa sulle risposte di un campione di imprenditori che hanno ricevuto un risarcimento, vertenti sulla capacità della legge di rispondere concretamente alle esigenze e alle aspettative delle vittime del racket e dell’usura.

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Sinfonia dell’odio
MAG C 7703 Carmela Formicola

Arianna geme: lasciatemi morire! Butterfly si dispera: tutto è morto per me, tutto è finito! E a Violetta, Germont intima: piangi, piangi, piangi, oh misera! Il palcoscenico è un patibolo e il massacro delle donne nella grande musica immortale consuma nell'Ottocento il suo punto più alto. Ma che dire della vastissima produzione pop? La canzonetta italiana è un labirinto di stereotipi: “Sei piccola, sei dolce, sei fragile, sei un pulcino, sei maliziosa, sei stupida”. E, su tutto, “sei mia”. La domanda appare scontata: quanti messaggi di odio e di violenza contro le donne erano celati nella musica che ha accompagnato la nostra formazione senza che ce ne accorgessimo?