SCELTI PER VOI
Rubrica a cura di Emanuele Romallo
Settembre 2018
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SAGGISTICA
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Diritto allo specchio
Mag C 8191 Gustavo Zagrebelsky

Diritto allo specchio è una riflessione sul diritto che, per chiarezza e profondità, si volge a un ampio pubblico. Nato dalle lezioni tenute dall'autore presso l'Università Vita-Salute del San Raffaele di Milano, il libro già dal titolo segnala il suo intento: chiarire la natura del diritto attraverso i tanti problemi in cui s'imbatte chiunque, per qualsiasi ragione, entra nel mondo giuridico, incontrandone molteplici e spesso confliggenti concezioni. Tra queste, non solo il giurista di professione ma anche il singolo cittadino consapevole deve destreggiarsi. Che cos'è il diritto? Come si cerca di definirlo? Che cosa sono il diritto naturale, il diritto sociale, la legge? In che modo si interpreta e si applica la legge? Che cosa sono le istituzioni e perché ci si affida a loro e con quali vantaggi e pericoli? Che cosa è lo Stato, lo Stato di diritto e lo Stato costituzionale? Quale posto occupa la giustizia nel diritto?

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Dal vino alle pietre. Barletta tra identità territoriale e integrazione europea
Ap C 506

Il volume è un'ulteriore attestazione dell'impegno della sezione barlettana della Società di Storia Patria per la Puglia nel recupero della memoria storica e dei valori identitari del nostro territorio. Dopo una prima parte dedicata alla Cantina Sperimentale di Barletta, che, in seguito alla sua chiusura, è ora al centro di un progetto che si concluderà con l'istituzione di una biblioteca enologica e con la musealizzazione del suo patrimonio storico-artistico, il Quaderno si concentra su alcuni temi più "classici", come il sito di Canne della Battaglia e la figura di Sabino Castellano, che ne fu il primo scopritore, non dimenticando altre questioni di più ampio respiro, quali il processo di integrazione europea, i valori fondativi della nostra Costituzione e alcune vicende importanti della nostra storia nazionale. Le radici rurali del nostro territorio, con la sua viticoltura e il profumo dei suoi vini, si saldano così con le sue vicende storiche e i suoi capolavori artistici, testimoniando ancora una volta la ricchezza di un'identità che resta da riscoprire e tutelare.

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La chiesa di San Donato di Ripacandida
8 A 283 Ruggiero Doronzo

In Basilicata, nell’abitato di Ripacandida in provincia di Potenza, è custodita una piccola chiesa dedicata a san Donato, vescovo e martire di Arezzo (IV secolo). Costruita verosimilmente nel XII secolo, la chiesa fu affidata a un gruppo di monaci benedettini. Questo volume, ricostruendo le fasi storiche e artistiche della chiesa ripacandidese, dimostra come la Basilicata sia stata sì terra di confine, ma soprattutto luogo di fecondi scambi culturali con il basso Lazio, la Campania, la Puglia, l’Abruzzo e le Marche. Con i suoi affreschi, la chiesa di san Donato si inserisce, a pieno titolo, nei quadri della cultura meridionale di epoca moderna.

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Gli Stati Uniti d’Europa
Mag D 5585 Guy Verhofstadt

In questo pamphlet Guy Verhofstadt, primo ministro belga, presenta in modo chiaro e dettagliato una proposta di rielaborazione politica dell’Unione Europea: la costituzione di un nocciolo forte e omogeneo degli “Stati Uniti d’Europa” a capo di una più ampia confederazione, l’“Organizzazione degli Stati europei”. Gli Stati uniti d’Europa dovrebbero essere formati da quelli, fra gli Stati membri, che più degli altri sono pronti a compiere passi in avanti in ambito economico, politico, decisionale. Secondo Verhofstadt, aspettare che tutti gli Stati aderiscano alle decisioni più avanzate è un meccanismo che rallenta la crescita e la competitività europea, rivelandosi, a lungo andare, controproducente. L’Europa si trova oggi a dialogare non solo con gli Stati Uniti, superpotenza incontrastata dell’ultimo quindicennio, ma con potenze orientali in ascesa come il Giappone, l’India e la Cina. Secondo il primo ministro belga, per uscire dalla subalternità bisogna innanzitutto risolvere i dubbi e le incertezze dei cittadini attraverso l’eliminazione del cosiddetto “eurogergo”, e soprattutto attraverso l’attuazione di strategie che tendano a creare stabilità e uniformità: la creazione di un codice interno di convergenza economica, la riforma del sistema fiscale, lo sviluppo di una nuova ondata tecnologica, la designazione di un portavoce unico per la politica estera. Gli Stati Uniti d’Europa è un pamphlet semplice nello stile e articolato nelle argomentazioni, che attraverso ricostruzioni storiche e l’elaborazione di una solida proposta si rivolge sia a chi ha sempre creduto nel progetto dell’Unione europea sia a chi, appartenendo a una generazione più giovane, l’ha vissuto come un fatto compiuto ma può scoprirne, in queste pagine, insospettate potenzialità.

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Dentro la follia del mondo
Mag D 5583 Vittorino Andreoli

Vittorino Andreoli, da sempre attento studioso della follia e dei suoi meccanismi, offre in queste pagine un'indagine sugli aspetti sovrapersonali dello squilibrio: quelle forme che si incarnano nella struttura sociale, influendo sul pensare e l'agire comuni. I saggi presentati indagano i momenti in cui la malattia si è addentrata nella Storia, portando a passaggi cruciali e terribili del nostro passato. Il progetto della soluzione finale hitleriana, il naufragio della rivoluzione sovietica, che ha prodotto una delle più crudeli dittature di sempre, la deriva di illegalità durante tangentopoli, le devastazioni della guerra irachena. Al contempo questi scritti restituiscono l'importanza di un'etica propria dell'agire, del comportamento singolo dentro una comunità, che è profondamente iscritto in ognuno di noi: il piacere del fare il bene per il bene, in antitesi della pulsione all'orrore e al malvagio. Andreoli ripropone qui, completamente rivisti e aggiornati, i quattro volumi - Colpa e vergogna (1994), Elogio della normalità (2002), La follia del mondo (2003) e Si fa presto a dire pace (2004) - che rappresentano il suo fondamentale contributo alla comprensione sociologica della pazzia.

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Un viaggio fra le biblioteche italiane attraverso cinque province e una regione
Mag B 3415 A cura di Antonella Agnoli e Vincenzo Santoro

Un indagine nelle due Italie della cultura. Un viaggio in 40 biblioteche di diverse realtà locali: le province di Biella, Ravenna, Nuoro, Lecce, Siracusa e la regione Umbria. Un’analisi delle strutture e dei servizi offerti, della consistenza del patrimonio librario, degli orari di apertura, delle iniziative rivolte ai bambini. Un’indagine rigorosa e 11 cose che si potrebbero fare subito.

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Parlamento e cittadini. La comunicazione istituzionale nei parlamenti italiano ed europeo
Mag B 3416 A cura di Federico Basilica e Stefano Sepe

I Palazzi del potere aprono le porte alla gente comune. È un fatto ancora simbolico, che deve tradursi in una consapevolezza forte: in una democrazia compiuta non esistono sedi privilegiate, luoghi appartati in cui si esercitano rituali difficili da capire. In proposito la comunicazione dei Parlamenti può svolgere un ruolo alto e coinvolgente: non solo contribuire ad aprire le porte dei palazzi della rappresentanza popolare, ma farli pure avvertire dai cittadini come una casa amica, una casa “propria” e perciò una casa amata.

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Ore d’orrore. Un saggio sugli archetipi delle storie di paura
Mag C 8195 Marco Lazzara

Lo scrittore H.P. Lovecraft affermava che il sentimento più antico dell'animo umano è la paura, e che la paura più grande è quella dell'ignoto. Se infatti conosciamo qualcosa, lo possiamo razionalizzare, e quindi ridimensionare. Ecco allora la nascita delle storie di paura e di tutta una serie di figure archetipiche di cui si racconta da migliaia di anni in ogni parte del mondo, le quali hanno incarnato quelle che sono le molteplici paure insite nell'animo umano: vampiri e lupi mannari, zombie e fantasmi, demoni e streghe, e molte altre ancora. Ognuna di queste figure è stata accuratamente esaminata, a partire dal ricco corpus di leggende che ne racconta e dal folklore proveniente da ogni parte del mondo, per poi passare a una loro trattazione di carattere scientifico: lo scopo è di mostrare cosa si nasconde dietro ciascun mito e da dove questo abbia avuto origine. Essendo poi degli archetipi, prodotti della cultura umana entrati a far parte dell'immaginario collettivo, queste figure possono inoltre venire utilizzate per interpretare la psicologia umana, il modo in cui ci rapportiamo col mondo e la complessa società in cui viviamo.

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Beata solitudine. Il potere del silenzio
Mag C 8193 Vittorino Andreoli

L'uomo è l'unico tra i viventi ad avere la peculiarità di "guardarsi dentro". E in questa sua capacità di "introspezione" giunge alla consapevolezza di essere lo straordinario frammento di una gigantesca realtà che sconfina nell'infinito. Si rende conto non solo di essere fragile, ma di essere «un frammento di polvere fragile». In tempi di ipertrofia dell'informazione e di spreco delle parole, «il silenzio parla, proprio perché non dice, e se in esso non si conosce tutta la verità, tuttavia si giunge alla certezza che la verità esiste». Solitudine e silenzio sono dunque necessari per un'igiene della psiche, per un'ecologia dello spirito, per nutrire una relazione feconda con se stessi, ritrovando così, nei rapporti con gli altri, quell'armonia spesso compromessa da aggressività e violenza, abusi e nevrosi.

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Perché la filosofia è necessaria
Mag D 5581 Jean-François Lyotard

Perché filosofare? Che motivo c'è di tornare sempre a infilarsi negli iati del senso, e ogni volta con un rinnovato candore che sarà giudicato infantile? Insomma, perché la filosofia è necessaria? Perché c'è il desiderio, perché c'è dell'assenza nella presenza, e anche perché esiste l'alienazione, la perdita di ciò che si credeva acquisito e la scissione tra il fatto e il fare, tra il detto e il dire; infine, perché non possiamo sfuggire a questo: testimoniare la presenza di una mancanza attraverso la nostra parola. In realtà, come non filosofare? Lineare e brillante, il corso introduttivo alla filosofia che Lyotard tenne alla Sorbona nel 1964, rimasto finora inedito, costituisce un raro esempio di limpidezza pedagogica e, al tempo stesso, di profondità filosofica.

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Con i piedi nel fango. Conversazioni su politica e verità
Mag D 5569 Gianrico Carofiglio

Bisogna entrare nel fango, a volte, per aiutare gli altri a uscirne. Ma tenendo sempre lo sguardo verso l'orizzonte delle regole, dei valori, delle buone ragioni. Un dialogo appassionato e appassionante. Un prontuario per l'esercizio del pensiero critico, per sottrarsi alle manipolazioni, per riaffermare - contro ogni fanatismo - il valore laico ed emozionante della verità e dell'impegno politico. Perché l'avvenire appartiene ai non disillusi.

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L’importanza di essere vecchi
3 D 1906 A cura di Tiziano Treu

Il tema dell'invecchiamento attivo è da tempo all'ordine del giorno del dibattito sul futuro del modello sociale europeo. Non si tratta solo di affrontare il problema della sostenibilità macroeconomica del sistema di welfare in presenza di dinamiche demografiche che implicano un processo di invecchiamento della popolazione destinato a durare ancora a lungo. Si tratta anche di valorizzare le risorse lavorative rese disponibili dal prolungamento della vita e dal miglioramento delle condizioni di salute in età anziana. Rispetto alle generazioni che sono alle nostre spalle, infatti, è cambiato lo sguardo di ognuno sul proprio ciclo vitale, sulle energie e le capacità che ciascuno può aspettarsi di esprimere nel corso della propria vita. Studi dimostrano che il prolungamento della vita lavorativa può dare un contributo decisivo per un successful ageing e per prevenire il declino cognitivo legato all'invecchiamento: un lavoro in condizioni adeguate di sicurezza e di salute e un invecchiamento attivo all'interno di una rete di relazioni sociali rappresentano fattori importanti per la salute psico-fisica dell'individuo. Se da giovani si è più abili nel fronteggiare situazioni inesplorate e rispondere alle "novità", dopo i cinquant'anni si rivelano maggiori capacità di risolvere problemi complessi: insomma, i lavoratori anziani sono potenzialmente depositari di specifiche capacità di elaborazione.

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21 lezioni per il XXI secolo
Mag C 8546 Yuval Noah Harari

In un mondo invaso da informazioni irrilevanti, la lucidità è potere. La censura non opera bloccando il flusso di informazioni, ma inondando le persone di disinformazione e distrazioni. "21 lezioni per il XXI secolo" si fa largo in queste acque torbide e affronta alcune delle questioni più urgenti dell'agenda globale contemporanea. Perché la democrazia liberale è in crisi? Dio è tornato? Si prospetta una nuova guerra mondiale? Che cosa significa l'ascesa di Donald Trump? Che cosa si può fare per contrastare l'epidemia di notizie false? Quale civiltà domina il mondo: l'Occidente, la Cina o l'islam? L'Europa deve tenere le porte aperte ai migranti? I nazionalismi possono risolvere i problemi legati all'ineguaglianza e ai cambiamenti climatici? Che fare per arginare il terrorismo? Che cosa dobbiamo insegnare ai nostri figli? Miliardi di persone possono a stento permettersi il lusso di approfondire simili questioni, perché pressate da ben altre urgenze: andare al lavoro, prendersi cura dei figli o dei genitori anziani. Purtroppo la storia non fa sconti. Se il futuro dell'umanità viene deciso in vostra assenza, perché siete troppo occupati a dar da mangiare e a vestire i vostri bambini, voi e loro ne subirete comunque le conseguenze. Certo è molto ingiusto; ma chi ha mai detto che la storia sia giusta?

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L’egoismo è finito
Mag C 6837 Antonio Galdo

Per decenni abbiamo rimosso il desiderio vitale di stare insieme rinunciando all'energia sprigionata da una comunità quando prendono corpo i legami che saldano persone e cose, luoghi e identità, interessi e sentimenti. Tutto è ruotato attorno all'io, escludendo il noi, e l'egoismo è diventato la principale leva dei nostri comportamenti, individuali e collettivi. Ma l'egoismo non può funzionare come bussola di una civiltà. La Grande Crisi marca la fine di un paradigma, di un pensiero unico, e ci spinge alla ricerca di nuovi fondamentali, non solo economici. In questo senso l'egoismo è finito. È finito perché, come diceva Aristotele, "non si può essere felici da soli". Il cambio di paradigma, come dimostrano le storie raccolte in questo libro, non è solo un'aspettativa del futuro: è già in atto. Storie di persone altruiste, di città pensate per condividere i luoghi, i trasporti e gli spazi. Concezioni nuove dell'abitare, attraverso le frontiere del cohousing o dell'housing sociale. Una nuova condivisione verde, dagli orti urbani agli orti verticali, i "grattaverdi". Il fascino efficace del baratto, contro il piacere individuale del possesso. La condivisione delle idee, attraverso le tecnologie della Rete. Una nuova concezione del lavoro e dei luoghi in cui svolgerlo, attraverso il coworking.

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Gesù, la falce, il martello
Mag D 5594 Franco Cardini

Si vive giorno per giorno: ma il tempo della riflessione giunge solo a intervalli periodici, di solito sollecitati da eventi e da "emergenze" che mutano le circostanze di fuori e che ci cambiano dentro. In un mondo profondamente segnato dall'incertezza e dallo sbandamento, mentre la ricchezza (un tempo "delle nazioni") si va sempre più concentrando nelle mani di un numero decrescente di anonimi dal volto ignoto o quasi e crescono impoverimento e disperazione delle moltitudini, il "nostro Occidente", che dopo aver imparato a fare a meno di Dio e di un senso da dare al mondo e alla vita sta oggi cominciando a capire di aver fallito anche in quella che era la sua scommessa suprema, il "diritto alla ricerca della felicità", un vecchio cattolico reazionario scopre la necessità di avviare un consuntivo su se stesso e sulla realtà storica e sociale che lo circonda. E accetta la sfida: come l'ha accettata energicamente un vecchio gesuita argentino diventato papa che si è apocalitticamente spogliato di quel che restava delle insegne "imperiali", della porpora e dell'oro pontifici.

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La realtà in gioco
Mag C 8245 Jane McGonigal

Dove si trova, nel mondo reale, quella sensazione di essere davvero vivi, concentrati e impegnati, che si prova invece quando si gioca" Dove stanno il senso di forza, di tensione eroica verso un obiettivo, di comunità? C'è qualcosa che non va nella realtà. Contrariamente agli ambienti virtuali progettati con cura, il mondo reale non ci motiva con altrettanta efficacia, non offre vere sfide, non è stato ideato per massimizzare il nostro potenziale o per renderci felici. Che cosa succederebbe se usassimo tutto quello che sappiamo sulla progettazione di giochi per sistemare quello che non va nella realtà" Se cominciassimo a vivere le nostre vite reali da giocatori, conducessimo le nostre attività economiche e le nostre comunità come progettisti di giochi e pensassimo alla risoluzione dei problemi reali come teorici dei videogame? Proposta sconcertante, forse, ma anche molto stimolante: l'autrice, tra i maggiori esperti mondiali di game design, argomenta e discute a fondo questa idea, fornendo al contempo una brillante introduzione allo studio teorico dei giochi: come funzionano, perché ci attirano così tanto e che cosa possono fare per noi nelle nostre vite reali. In ultima istanza, le persone che comprendono come i giochi abbiano la forza e il potenziale sia di renderci felici, sia di modificare la realtà, saranno le persone che inventeranno il nostro futuro.

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Disobbedienza civile
Mag D 5576 Henry David Thoreau

Perché se lo stato è da sempre amministrato nell'interesse dei pochi continuiamo a non fare nulla? Se invade e schiavizza, perché, in nome di una legge che non ci rappresenta, dimentichiamo di essere uomini? Perché per convenienza non seguiamo più il nostro senso di giustizia? Sono le domande fondamentali che si pone Thoreau in queste pagine. Domande che anche oggi ciascuno di noi dovrebbe farsi ogni giorno, per ricordarsi di essere prima un uomo e poi un cittadino. Perché solo tenendo fede alla propria umanità si potrà arrivare a fare la cosa giusta. Completa il volume il saggio "La schiavitù nel Massachusetts". Introduzione di Leonardo Caffo.

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Il catalogo delle donne valorose
Mag C 8189 Serena Dandini

Partendo da questa amara ma indiscutibile premessa, Serena Dandini decide di raccontare le vite di trentaquattro donne, intraprendenti, controcorrente, spesso perseguitate, a volte incomprese ma forti e generose, sempre pronte a lottare per raggiungere traguardi che sembravano inarrivabili, se non addirittura impensabili. Così, una accanto all'altra, introdotte dai meravigliosi collages di Andrea Pistacchi, scorrono le vite di Ilaria Alpi, la giornalista uccisa mentre indagava su scomode verità, Kathrine Switzer, la prima donna a correre la maratona di Boston, Ipazia, che nel IV secolo, contro i divieti ecclesiastici, osò scrutare il cielo per rivelare il movimento dei pianeti, Olympe de Gouges, autrice nel 1791 della rivoluzionaria Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina , fino a Betty Boop che, pur essendo solo una donnina di carta, ha dovuto comunque subire una censura per via della propria esuberanza. In attesa di un riconoscimento ufficiale con tanto di busti marmorei e lapidi a eterna memoria, l'autrice ha affiancato alle protagoniste del suo libro altrettante rose che lungimiranti vivaisti hanno creato per queste donne valorose.

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Dalla tua mano. San Carlo, un riformatore inattuale
Mag C 8222 Dionigi Tettamanzi

C'è un santo, a Milano, che con la sua luminosa figura spirituale e la sua straordinaria attività pastorale ha profondamente segnato la storia della Chiesa ambrosiana: Carlo Borromeo. Il 1° novembre 2010 ricorre il IV centenario della sua canonizzazione, ed è in questa importante occasione che il cardinale Dionigi Tettamanzi ha scelto di raccontarci il suo San Carlo, in una biografia che è insieme dialogo e confronto con la persona invisibile ma reale del Borromeo. Dal primo incontro con il Santo, quando da bambino ne scrutava l'imponente statua esposta nella sua parrocchia di Renate, al periodo di formazione in seminario fino agli anni del suo ministero episcopale, il cardinale Tettamanzi ha sempre avuto un rapporto privilegiato con san Carlo, suo illustre predecessore sulla cattedra ambrosiana nella controversa età della Riforma. In Dalla tua mano ne ripercorre ora, in un'aperta confidenza del cuore, le prospettive di azione pastorale e i diversi volti della spiritualità; e lo fa attraverso la voce limpida e appassionata di Giovanni Battista Montini, arcivescovo di Milano e futuro papa Paolo VI, che ha magistralmente illuminato la figura del grande legislatore e riformatore nelle omelie tenute a metà degli anni Cinquanta in occasione della sua festa liturgica. Il ritratto che ci consegna ha una forte carica di provocazione e obbliga oggi i cristiani, ma non solo, a interrogarsi concretamente sui temi più urgenti della vita della Chiesa.

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Sistema periodico. Autobiografia elementare di un chimico
Mag D 5579 Marco Lazzara

"Scrivo perché sono un chimico", era quanto affermato una volta da Primo Levi, "si può dire che il mio vecchio mestiere si è largamente trasfuso nel nuovo". I racconti che compongono questo libro, che già dal suo titolo richiama l'omonima opera di Levi, hanno tutti in comune di essere incentrati su di un particolare elemento chimico, sul quale ruota la vicenda che viene di volta in volta raccontata, tracciando in questo modo una particolarissima autobiografia del suo autore, chimico e scrittore, ma soprattutto narratore privilegiato: ovvero un'autobiografia elementare di un chimico. Protagonisti sono proprio quegli elementi chimici che compongono il sistema periodico e che divengono presenze irrinunciabili nel corso della narrazione. Il tutto diviene allora un'occasione unica per ragionare su molti temi, come il valore della scienza, e poter raccontare di un mestiere che più che un qualcosa che si fa è anzitutto un qualcosa che si è. E su tutto un tema di fondo che lega i vari racconti: la chimica come metafora delle relazioni umane.