SCELTI PER VOI
Rubrica a cura di Emanuele Romallo
DICEMBRE 2021
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SAGGISTICA
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LA FILOSOFIA DI SAN BONAVENTURA - Étienne Gilson
MAG C 9509/10

Questo libro, al suo apparire nel 1924, s'inquadrava in un progetto di ricerca, intenzionalmente perseguito dall'autore come lotta contro il pregiudizio «razionalistico» di un medioevo privo di originalità filosofica, ma anche contro un certo conformismo neo-scolastico tendente a far confluire sulle posizioni tomistiche la varietà delle posizioni degli altri esponenti della tradizione scolastica. Lo scopo di Gilson era mostrare l'esistenza di un pensiero medievale degno del nome di filosofia, cioè di sapere fondato nell'evidenza della ragione, ma anche correggere, in nome della storia ridata a se stessa, una certa ideologia del medioevo filosofico-teologico che s'inibiva di cogliere tutta la ricchezza e la complessità della storia stessa di questa convivenza di teologia e filosofia per incanalarsi troppo rapidamente in una sorta di reductio diversarum doctrìnarum ad Thomam. Il primato di Tommaso, più che un «dogma» fondato su una venerabile tradizione di ammirazioni, doveva essere qualcosa da riscoprire nella circolarità tra il rigore storiografico e un impegno teoretico-dialettico di confronto.

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ASPRA SOAVE - Michele Balice
MAG C 9552/8

"Come faceva intendere Michel Foucault nell'ultimo periodo della sua ricerca, noi occidentali siamo gli eredi di Omero e Ulisse, ma anche di Platone e degli Stoici; oggi più che mai siamo chiamati a interrogarci su questo punto di inizio del nostro percorso".

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BISOGNA AVER VISTO - Patrizio Gonnella
MAG D 6003

Testi di Calamandrei, Foa, Spinetti, Lussu, Ginzburg, Levi, Salvemini, Baldazzi, Bauer, Bei, Bolis, Fancello, Giva, Lombardo Radice, Marconi, Monti, Pajetta, Parri, Rossi, Vinciguerra.

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CARNE BLU - Federica Rosellini
MAG C 9489

Sulla Luna, molte maree fa è nato Orlando, ed è nato di mille anni e tre mesi e quarantadue e quattro anni. È nato piccolo ed è nato vecchio. È nato libero dal Tempo, perché sulla Luna il Tempo è nel Vallone delle cose perse. È nato umano più degli uomini, ma un po' più fragile di tutti loro, perché Orlando nella cassa toracica non ha il cuore. Sotto la sua tuta da palombaro troppo grande, sotto la canottiera bianca, a sinistra, ha una tasca di stoffa in cui nuota Sunny, un pesciolino dorato. L'unico Tempo che Orlando conosce è scandito dal battito della coda di Sunny sul torace, perché Sunny è il suo cuore. Quando lo libera in acqua, Orlando cambia genere e natura, inizia un viaggio di metamorfosi: i suoi capelli scivolano fuori e si arrotolano dentro, i seni spuntano e si ritirano, il sesso si allunga o nidifica nel ventre. Orlando è: è le domande di tutti i bambini, è una fiaba nera, la ricerca delle cose perdute e mai dimenticate, la messinscena di ciò che è sotto l'epidermide, è la storia dell'acqua, della maternità dei padri, della nascita delle madri. Agli occhi insegna come vedere al buio, al cuore come essere libero. Dallo scambio epistolare tra Virginia Woolf e Vita Sackville-West nacque Orlando, l'idea e il libro, l'uomo e la donna; cosa accade quando dopo un secolo il gioco si ripete, ma le scrittrici sono tre? Federica Rosellini ha dato alla luce "Carne blu" e Fiona Sansone e Nadia Terranova si sono fatte ostetriche. Insieme si muovono come esperte astronaute nella più mitica delle scenografie: anelano all'incanto nella cornice realista. Scelgono il satellite più vicino alla Terra, vicino abbastanza da essere visto a occhio nudo, ma sfuggente al punto da nascondersi sempre per metà.

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I MUSEI E LE FORME DELLO STORYTELLING DIGITALE - Elisa Bonacini
MAG C 9534

La ricerca illustra le molteplici esperienze adottate nei musei e nel mondo culturale nel campo dello storytelling digitale, per orientare la futura progettazione di soluzioni digitali narrative. Si è voluta fornire una traccia, il più possibile completa, delle differenti soluzioni messe in campo in questo specifico settore della comunicazione, fruizione e accessibilità culturale, individuando e analizzando 14 tipologie di storytelling digitale: orale, scritto, video, visuale, animato, interattivo, immersivo, social media storytelling, partecipativo, generativo, geo-storytelling, multimedia mobile storytelling, crossmediale e transmediale. Infine, si propone una nuova visione di museo che, partendo dalla visione antiquaria e ottocentesca del museo di collezione giunga a quello che si è voluto definire un museo di connessione o di narrazione connessa.

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IL CIGNO NERO. COME L'IMPROBABILE GOVERNA LA NOSTRA VITA - Nassim Nicholas Taleb
MAG D 5994

Cosa pensarono gli europei quando, giunti in Australia, videro dei cigni neri dopo aver creduto per secoli, supportati dall'evidenza, che tutti i cigni fossero bianchi? Un singolo evento è sufficiente a invalidare un convincimento frutto di un'esperienza millenaria. Ci ripetono che il futuro è prevedibile e i rischi controllabili, ma la storia non striscia, salta. I cigni neri sono eventi rari, di grandissimo impatto e prevedibili solo a posteriori, come l'invenzione della ruota, l'11 settembre, il crollo di Wall Street e il successo di Google. Sono all'origine di quasi ogni cosa, e spesso sono causati ed esasperati proprio dal loro essere imprevisti. Se il rischio di un attentato con voli di linea fosse stato concepibile il 10 settembre, le Torri Gemelle sarebbero ancora al loro posto. Se i modelli matematici fossero applicabili agli investimenti, non assisteremmo alle crisi degli hedge funds.

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IL VIAGGIO DELL’EROE - Chris Vogler
MAG C 9521

Il film e la fiction tv raccontano storie. Le narrazioni più coinvolgenti, quelle che, a seconda dei casi, ci tengono incollati allo schermo col fiato sospeso o ci lavorano dentro per riemergere alla mente nelle ore o nei giorni successivi, sono quasi sempre riconducibili agli antichi miti. Forse perché, come ha scritto Jung, se il sogno è il mito individuale, i miti rappresentano i sogni collettivi dell'umanità. E il grande cinema è anch'esso sogno collettivo. Questo libro tenta di analizzare la figura del protagonista del film, con le stesse categorie con cui lo studioso americano Joseph Campbell, analizza l'eroe mitico e il suo percorso avventuroso. Ma non si tratta di un saggio antropologico o sociologico, bensì di una guida all'analisi della struttura fondante della sceneggiatura. Infatti l'eroe mitico è la metafora del protagonista di qualsiasi film in cui il personaggio principale compia nel racconto per immagini un percorso che lo porti alla fine della storia a conquistare una nuova consapevolezza. La struttura di questo viaggio, le stazioni di questo procedere, le figure ed i passaggi che porteranno l'eroe a compiere un tragitto "iniziatico", tutto questo viene spiegato nel libro con riferimenti continui a sequenze di grandi film. Un testo che nasce da una rielaborazione narratologica che parte da Aristotele e la sua "Poetica" e, passando per Freud e Jung, Lucas e Spielberg, torna a noi.

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LA TEOLOGIA NEL XII SECOLO - Marie-Dominique Chenu
MAG C 9509/8

Questo libro, che tematizza lo sviluppo della riflessione teologica in uno dei secoli più ricchi di stimoli e fecondi della storia del cristianesimo, è da tutti gli studiosi ritenuto un classico e immancabile punto di riferimento della storiografia e del pensiero occidentale. L'opera ha inteso creare nuove prospettive di approccio, secondo ciò che l'autore stesso ama chiamare "metodo storico", sensibile non solo ai testi ma anche ai contesti sociali e religiosi in cui si espressero gli scrittori teologici. È un'opera viva, che ha avuto il merito di liberare la storia teologica dalle secche dell'erudizione. Una "storia" deve andare oltre le specializzazioni, deve essere in grado di raggiungere - secondo lo stesso Chenu - "i sottosuoli dei testi, delle controversie, dei sistemi, e anche delle personalità del genio". Infatti la conoscenza storica che l'autore persegue tende all'intelligenza interiore dei fatti e degli scritti, al di là di ciò che i loro autori ne hanno sul momento esplicitamente percepito ed espresso. Chenu mira a evidenziare le leggi interne che determinano il clima del secolo e la fede. Si arriva così a manifestare le zone di luce che compongono l'unità e le tensioni di tutto un travaglio generazionale. Introduzione di Inos Biffi.

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L’AUTONOMIA EMOTIVA IN ADOLESCENZA - Alida Lo Coco, Ugo Pace
MAG C 9548

Questo volume fornisce un'ampia e articolata panoramica su uno dei compiti di sviluppo fondamentali dell'adolescenza: la ricerca della propria autonomia psicologica. Attraverso le pagine del libro, gli autori segnano un percorso conoscitivo che parte da una prospettiva monodimensionale, quasi esclusivamente fenomenica, del costrutto di autonomia adolescenziale e arriva ad una visione complessa, in cui la contestualizzazione rappresenta la chiave di lettura attraverso cui comprendere fino in fondo il fenomeno.

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PUGLIA, LE ETÀ DEL JAZZ - Ugo Sbisà
AP C 608

Per lungo tempo, pensare di vivere di jazz al di fuori di Roma e Milano, sarebbe stata pura utopia. Non deve sorprendere quindi, se alcuni tra i primi pugliesi a dedicarsi alla musica jazz, già negli anni che precedettero la Seconda guerra mondiale, furono attivi prevalentemente in quelle città, a cominciare dal sassofonista nocese Vito Morea o da Michele Ortuso, un banjoista originario di Monte Sant'Angelo che aveva conosciuto il jazz direttamente negli Stati Uniti, dove la sua famiglia era emigrata in cerca di fortuna. Tuttavia il jazz, proprio negli anni della guerra, trovò una più facile accoglienza al Sud - e in Puglia - prima che al Nord. Bari venne liberata dagli americani il 15 settembre del 1943 e più o meno contemporaneamente presero il via le trasmissioni dell'ex Eiar, ribattezzata dopo la Liberazione "Radio Italia Libera", successivamente trasformatasi in Radio Bari. E proprio negli studi di Radio Bari si fece conoscere il quintetto "hot" guidato da Bruno Giannini che annoverava, tra gli altri, anche i fratelli Principe. La presenza delle truppe americane in tutta la regione, favorì tra l'altro non solo la diffusione dei leggendari V Disc, ma anche - ad esempio a Bari e Foggia - l'arrivo di personaggi come Marlene Dietrich, Frank Sinatra o Stan Getz. Senza la pretesa costruire un'accurata cronologia di accadimenti, il volume ripercorre fino ai nostri giorni l'evoluzione del pubblico, le trasformazioni del "fare jazz" in Puglia a tutti i livelli e il passaggio dal dilettantismo al professionismo a tempo pieno. Un itinerario che vuole essere storico, critico e sociale e che si propone come una traccia, un punto di partenza per chiunque voglia arricchire questa narrazione con ulteriori, indispensabili contributi.

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IL GIRO DEL MONDO DELL’ARTE - Philippe Daverio
MAG C 9511

Cosa può avvicinare le antiche città della Mesopotamia a Napoli, o l'arte africana alle avanguardie del Novecento? Un incessante vagabondaggio tra culture diverse ma mai distanti che Philippe Daverio ha praticato con convinzione per una vita. Non si stancava di ripetere che ogni mondo dell'arte è legato all'altro, nonostante le differenze evidenti e innegabili. E per questo aveva deciso di dedicare un volume all'arte «degli altri mondi », spesso dimenticata a favore di quella «occidentale» e in realtà fondamentale per capire a fondo la grande cultura europea moderna. Si parte così dagli antichi Egizi e dai Fenici per arrivare alle civiltà del Medioriente e a quelle precolombiane. Si viaggia dal Giappone all'India, dall'Africa alla Cina, dall'Oceania al Sud- Est asiatico e all'America per scoprire il fascino segreto delle più grandi culture mondiali attraverso i capolavori più celebri e i tesori nascosti. Una cavalcata d'autore che è il seguito e il completamento ideale del Racconto dell'arte occidentale: con un occhio sempre attento e fuori dai canoni, pronto a cogliere i dettagli apparentemente minori, ma anche con il senso di un disegno più ampio che lo porta a ricostruire un'esotica storia dell'arte attraverso pittura, scultura e architettura dalla preistoria ai giorni nostri.

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LA MUSICA RICERCATA - G. Ciliberti (Curatore)
MAG C 955

Il contenuto del volume, a cura del prof. Galliano Ciliberti, è dedicato ad una messe di indagini scientifiche sulla musica maturate all’interno dei seminari e delle lezioni della Cattedra di Storia della Musica per Didattica del Conservatorio «Nino Rota» di Monopoli. La musica ricercata nasce, quindi, per dare quel giusto e doveroso spazio alle competenze, alle esperienze, ai sogni, alla fantasia nonché al meritato entusiasmo di una nuova generazione di musicologi pugliesi. Perizia e capacità rare, oltreché passione per la ricerca in ambito storico-musicale risultano, infatti, le qualità preminenti della dedizione allo studio di questi giovani. Il volume, quindi, costituisce un imprescindibile punto di convergenza in cui confluiscono preziosi risultati frutto di fatiche, di impegno e di interesse per l’indagine musicologica maturata all’interno del percorso formativo offerto dal Conservatorio: un patrimonio intellettuale fresco e pregiato che altrimenti sarebbe andato irrimediabilmente disperso.

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L'INVENZIONE DEGLI ITALIANI. DOVE CI PORTA CUORE - Marcello Fois
MAG C 9471

Cuore di Edmondo De Amicis è stato uno dei libri piú letti e piú criticati della nostra letteratura. Oggi purtroppo lo si legge un po' meno, ma dovremmo tornare a farlo, e proprio in virtú della critica che piú spesso gli è stata rivolta: essere buonista. Ma Cuore è davvero un libro buonista? Se anche lo fosse non ci sarebbe nulla di male, anzi. Si tratta infatti dell'unico classico italiano che non sia scaturito da esigenze prettamente letterarie ma da un impegno etico preciso: De Amicis ha inventato gli italiani, ha espresso le possibili coordinate di un popolo nel caos di differenze apparentemente irreconciliabile. E lo ha fatto perché credeva in un modello di società utopistico fino al punto di pensare che si è felici solo a patto di essere felici di quello che si è. L'Italia di oggi è un paese in cui chi sa viene dileggiato. Dove i Franti - i codardi che se la prendono con i piú deboli - diventano ministri; un paese in cui per emergere sembra sia necessario mostrare il proprio lato peggiore, spietato, senza cuore. Queste pagine ci ricordano invece che la fondamentale importanza del racconto pedagogico deamicisiano è stata proprio quella di formulare una grammatica essenziale, attraverso cui poterci rappresentare e raccontare come popolo unito perché solidale. Una grammatica fondata su istruzione, empatia e amorevolezza, che in tempi di odio è quanto mai importante cercare nuovamente di imparare.

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QUESTO IMMENSO NON SAPERE - Chandra Livia Candiani
MAG D 5983

«Una buona pratica preliminare di qualunque altra è la pratica della meraviglia. Esercitarsi a non sapere e a meravigliarsi. Guardarsi attorno e lasciar andare il concetto di albero, strada, casa, mare e guardare con sguardo che ignora il risaputo. Esercitare la meraviglia cura il cuore malato che ha potuto esercitare solo la natura.» Questo è un libro disordinato. E l'autrice ha scelto di lasciarlo cosí. «Perché ogni disordine ha un suo ordine interno e misterioso. Forse è l'andatura della mente, forse quella del ricordo, forse è l'intenzione di essere volatile o l'aspirazione alla semplicità, in ogni caso è qualcosa di sfuggente che non vuole essere imbrigliato in un piano: come un animale o come un albero della foresta, non addomesticati, inutili, nel senso che non si curano di avere uno scopo, sono in vita e gli basta. Il disordine è questo essere cosí.

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LA MAFIA IMMAGINARIA - Emiliano Morreale
MAG C 9448

Dal secondo dopoguerra, e ancor più dalla fine degli anni sessanta, la mafia siciliana è stata oggetto di decine di film e poi di fiction televisive, con un corredo riconoscibile e stereotipato di personaggi, situazioni, immagini: un codice che si è sovrapposto agli eventi storici, li ha modellati e ne ha influenzato la percezione. Frutto di una ricerca decennale, questo libro rappresenta il primo studio completo sui modi in cui il cinema ha raccontato Cosa Nostra. Una lettura documentata e provocatoria, che ribalta molti luoghi comuni. Il cinema italiano non ha quasi mai raccontato davvero la mafia, ma si è inventato un «mafiaworld» parallelo, che ha influenzato la percezione del fenomeno da parte dell'opinione pubblica, e perfino i modi in cui i mafiosi stessi si sono visti. Dalla strage di Portella della Ginestra al maxiprocesso, dagli attentati del 1992 a oggi, Emiliano Morreale ripercorre la storia del mafia movie attraverso materiali d'archivio inediti o rari. Dal neorealismo a Salvatore Giuliano, dal Padrino alla Piovra, dai Soprano al Traditore, da Ciprì e Maresco alle biografie televisive di boss e martiri; ma anche film sconosciuti e illuminanti, e pellicole che non furono mai girate, per censura politica o difficoltà economiche.

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LE CITTÀ DELLA MUSICA - Alessandro Zignani
MAG C 9555

L'intensa attività editoriale dell'ancora giovane storico della musica Alessandro Zignani si arricchisce di questa raccolta di oltre cinquanta piccoli saggi, pubblicati nel tempo su due autorevoli riviste musicali. Malgrado il carattere composito del libro, il suo contenuto prende presto una fisionomia molto organica per definirsi in un ampio capitolo di storia della musica europea. L'idea di raccogliere in un volume pagine vive di storia della musica non ha impensierito oltremodo l'autore: egli ha conservato al lavoro un carattere scorrevole, riflettendo sui temi "con animo curioso e piglio narrativo, talvolta divertito", certamente non a scapito del rigore e della verità. Il libro di Zignani è dunque un'opera della storia della musica particolare, dotata all'uopo di quelle nozioni tecniche che, nell'accurata intenzione divulgativa e grazie anche all'elegante mano espositiva, prendono la dimensione di ricco, nutriente corredo.

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DODICI CONTRO GLI DÈI - William Bolitho
MAG C 9504

“L’avventura è dentro di noi, e lotta per noi contro l’uomo sociale che siamo costretti a essere” Che cosa hanno in comune Alessandro Magno, Casanova, Maometto, Napoleone Bonaparte, Isadora Duncan, Cagliostro, Catilina e altri grandi personaggi apparentemente così diversi? Un filo misterioso percorre tutte le loro storie, indipendentemente dal fatto che ognuno di loro abbia votato se stesso a conquistare o espandere imperi, a fomentare rivoluzioni, a fondare religioni o a truffare le corti di mezza Europa. E quel filo è l’avventura. William Bolitho conduce il lettore in un percorso affascinante attraverso oltre due millenni di storia sulle tracce di uomini e donne che hanno scelto l’avventura come centro della propria vita e delle proprie leggendarie imprese. Alessandro Magno, Casanova, Cristoforo Colombo, Maometto, Lola Montez, Cagliostro (e Serafina), Carlo XII di Svezia, Napoleone I, Catilina, Napoleone III, Isadora Duncan, Woodrow Wilson sono i protagonisti di questa avventura incredibile, che non potrà non toccare il cuore e il pensiero del lettore anche grazie la precisa ed evocativa.

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IL SENSO DELLA VITA - Luigi Manconi, Vincenzo Paglia
MAG C 9358

Un arcivescovo, Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, e un sociologo e militante politico, Luigi Manconi, si interrogano intorno alle grandi questioni che costituiscono «il senso della vita»: la libertà e i suoi limiti; l'autodeterminazione del singolo e la responsabilità verso gli altri; le preferenze sessuali, le nuove famiglie e il significato attuale di genitorialità; l'accanimento terapeutico e l'eutanasia; l'ingiustizia e il peccato. Il contrasto su temi cruciali per la nostra esistenza e le nostre relazioni interpersonali sembrerebbe negare la possibilità di un progetto comune. Eppure questi due punti di vista, che restano distanti su molte problematiche, potrebbero forse convergere nel profilo di un nuovo umanesimo, dove la riscoperta di un «noi» solidale, nella prospettiva di una cittadinanza universale, sappia valorizzare, e non mortificare, l'autodeterminazione dell'individuo.

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SCUOLA DI DEMONI - Carlo Mazza Galanti
MAG D 5978

In queste conversazioni, Carlo Mazza Galanti sollecita con competenza e garbo Michele Mari e Walter Siti sulle loro opere, sul mestiere della scrittura, sullo stato delle lettere e sul nostro presente. Quando si gioca alla lista dei più grandi scrittori italiani viventi, Michele Mari e Walter Siti non mancano mai. Anzi, i due autori sono spesso ricordati insieme, uno accanto all'altro, come comodi poli opposti di due tendenze o tensioni letterarie: a Siti il realismo, a Mari il fantastico. A Siti la «scuola di nudo», lo scoprire la realtà, l'andare a fondo, a Mari «i demoni e la pasta sfoglia» verbale, l'inquietante e il meraviglioso che insidiano il quotidiano. In queste conversazioni Carlo Mazza Galanti sollecita con competenza e garbo i due autori sulle loro opere, sul mestiere della scrittura, sullo stato delle lettere e sul nostro presente. Con le loro risposte Siti e Mari mostrano quanto, oltre le chiare differenze, siano vicini nell'essenziale. E l'essenziale è intendere, ancora oggi, la letteratura come «qualcosa di grande, che ti fa scoprire ciò che non sai di sapere o che nascondi anche a te stesso». I due autori si ritrovano così uniti in una magnanima ossessione, nella fiducia ostinata in una letteratura che ci dice, attraverso «la densità e la potenza della forma», e anche quando non vogliamo sentirlo, quello che siamo. Materia e sogni, realtà, vanità e fantasmi.

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IL GIGANTE CIECO - Carlo Cassola
MAG D 5997

Il gigante cieco uscì nel 1976, al tempo dell'incubo atomico e dell'equilibrio del terrore. L'anno dopo, coerentemente alle proprie idee, Cassola fondò la Lega per il disarmo unilaterale. A rileggerlo ora, questo suo trattatello politico, storico e filosofico ci appare ancora esplosivo e spaventosamente attuale: solleva questioni di fondo, che non hanno avuto soluzione. «Io non so se certe persone influenti si siano accorte che stiamo andando verso l'abisso». La posta in gioco è ormai la sopravvivenza della specie. Con il suo stile logico e lineare, Cassola ripercorre la storia degli uomini come un cumulo di assurdità e ne denuncia la probabile, e forse imminente, estinzione per una catastrofe ambientale o lo scoppio di una guerra nucleare. La sola alternativa è riprendere la proposta di Platone e di Voltaire e affidare il potere all'intelligenza. Servono un nuovo illuminismo e la creazione di un ordine mondiale, combinare l'esame attento della realtà con la spinta dell'utopia, capire con chiarezza dove e perché le rivoluzioni del passato sono fallite o sono state tradite, e schierarsi apertamente contro il nazionalismo armato e la morale del branco, l'arte decadente, lo storicismo e il riformismo. Quello di Cassola è un discorso accorato sulla necessità e improrogabilità di una rivoluzione culturale. L'arte non è un oggetto di consumo ed esiste per consolarci con la bellezza, ma tocca agli artisti dire come il mondo deve cambiare. E avviare la rivoluzione più grande di tutte: la nascita dell'internazionale. Altrimenti il sonno della ragione partorirà i suoi ultimi mostri.

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IO SONO NESSUNO - Piero Nava
MAG C 9431

In questo libro, per la prima volta Pietro Nava racconta la sua vita eroica e dedita alla Giustizia, in un alternarsi di dramma e speranza, paura e orgoglio per aver fatto il proprio dovere. Una vera odissea umana, resa ancor più difficile da un buco legislativo che fino al 2018 omologava i pentiti ai veri testimoni di Giustizia come lui. Piero Nava è un eroe dimenticato del nostro Paese. Un eroe senza volto, ma un eroe vero. Brillante agente commerciale di una ditta del Nord Italia, il 21 settembre 1990 percorre la strada tra Enna e Agrigento per raggiungere un cliente. Pur guidando una Lancia Thema fiammante, va piano per un problema a una ruota. È così che vede e registra nella memoria una strana scena. Prima due ragazzi su una moto da cross che lo superano sgommando, poi dietro la curva una Fiesta incidentata e come una rissa, un terzo individuo, pistole, l'uomo della macchina che fugge giù dalla scarpata, gli altri che lo inseguono. Nava pensa a una rapina e cerca subito qualcuno della Polizia. Non sa ancora, in quel momento, che la sua vita sta per cambiare per sempre. Poco dopo, in commissariato apprende che quello a cui ha testimoniato è il feroce omicidio di un giovane giudice coraggioso, Rosario Livatino, uno che “stava dando fastidio”. Siamo all'inizio dell'escalation che due anni dopo porterà agli attentati contro Falcone e Borsellino. E quel giorno è proprio Falcone a far intuire a Nava che lui e la sua famiglia si trovano in estremo pericolo, devono nascondersi, anzi meglio sparire, soprattutto se lui confermerà la sua preziosa testimonianza. Nava non ha dubbi: dire la verità è l'unica scelta possibile. E la sua verità porterà i killer all'ergastolo. Tutto ciò, però, ha un prezzo altissimo per lui e i suoi familiari, perdere la propria identità, il lavoro che stava garantendo loro agio e soddisfazioni, la casa, le amicizie, le relazioni. Ha inizio così la vita eroica e dedita alla Giustizia che Nava per la prima volta racconta in questo libro importante e denso di emozione, in un alternarsi di dramma e speranza, paura e orgoglio per aver fatto il proprio dovere. Una vera odissea umana, resa ancor più difficile da un buco legislativo che fino al 2018 omologava i pentiti ai veri testimoni di Giustizia come lui. Eroi "oscuri" ma esemplari per ogni cittadino.

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ARCIPELAGO N - Vittorio Lingiardi
MAG D 5970

«Il narcisismo abita i nostri amori e tutte le relazioni. Può essere fragile o contundente. Finché cerchiamo di rinchiuderlo in una definizione, non lo capiremo. Occorre una bussola psichica per navigare nei mari insidiosi della stima di sé, tra isole che si chiamano Insicurezza, Egocentrismo, Rabbia, Invidia, Vergogna.» Narciso era un giovane di grande bellezza, nella quale annegò dando vita a un fiore. Ovidio lo raccolse e ne fece un mito, Freud una realtà psichica: il narcisismo. Abita i nostri amori, attraversa i nostri discorsi, seduce politici e artisti, ma anche criminali. Funambolo dell'autostima, Narciso cammina sul filo teso tra un sano amore di sé e la sua patologica celebrazione, che può diventare una diagnosi: il disturbo narcisistico di personalità. Finché cerchiamo di rinchiuderlo nella gabbia di una sola definizione, non lo conosceremo: ci serve un sestante per navigare tra gli scogli della stima di sé. Ci sono narcisisti arroganti oppure timidi, con la pelle spessa o sottile. Tutti nuotano in un arcipelago di possibilità: saziati dalla prepotenza, circonfusi dal carisma, baciati dal successo, afflitti dalla depressione, tormentati dall'insoddisfazione, abitati dal vuoto, suicidi per frustrazione. Possono avvelenare una relazione fino al sadismo e manipolare gli altri fino alla psicopatia. Sono braccati da cinque fiere: l'egocentrismo, l'insicurezza, la rabbia, l'invidia e la vergogna.

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TURISMO, PAESAGGIO E BENI CULTURALI - Francesco Torchia (Curatore) - Giuseppe Tagarelli (Curatore)
MAG C 9533/1 e 2

L'opera si occupa del rapporto esistente tra turismo, paesaggio e beni culturali, posto che il rispetto delle esigenze sociali e ambientali del territorio è essenziale per lo sviluppo del patrimonio turistico locale, nonché per la creazione di siti turistici riconoscibili per le loro unicità. In tale contesto, le best practices sono validi strumenti per il recupero e la salvaguardia del patrimonio artistico, storico e culturale. Il paesaggio, come successione diacronica del rapporto uomo-territorio, è, infatti, "deposito" di testimonianze che raccontano i mutamenti nel tempo, mentre i Beni Culturali rappresentano il Patrimonio materiale e immateriale alla base della nostra cultura, inteso sia come bene economico che come valore e testimonianza per recuperare la memoria e l'identità.

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SOTTO LA FALCE - Jesmyn Ward
MAG C 9059/13

Sotto la falce è un memoir e un atto d'accusa, un racconto durissimo e commovente che diventa intimo e universale. Jesmyn Ward insegna come amare le proprie origini e lottare per liberarsene, e come vincere il dolore attraverso la letteratura per onorare i propri cari, restituendo loro la voce che in vita gli è stata negata. «In Sotto la falce, un memoir il suo dolore trasuda in ogni parola, la lingua sa diventare forte, lirica, drammatica, e come potrebbe essere altrimenti visto che Ward sente di avere un nemico da combattere con tutte le forze? Ci uccidono tutti, dice, ci mettono in un angolo, ripete, non ci fanno sognare, sottolinea, e conclude: è nel razzismo endemico e soffocante che attanaglia il Mississipi e il Sud tutto, la colpa di ogni cosa» - Susanna Nirenstein, Robinson Dal 2000 al 2004, tra DeLisle e altre cittadine del delta del Mississippi, Jesmyn Ward ha visto morire cinque persone care, cinque amici tra cui suo fratello Joshua: morti per overdose, per incidenti connessi all'alcol, per omicidio o suicidio. Nel tentativo di combattere il dolore e dare un senso all'accaduto, Jesmyn Ward decide di raccontare la loro storia, segnata dall'amore profondo della comunità ma avvelenata dal razzismo endemico e soffocante di quelle terre, dalla mancanza di un'istruzione adeguata e dalla disoccupazione, dalla povertà che alimenta una sfortuna implacabile. Le vite dei cinque amici si legano a quella dell'autrice, che torna indietro nel tempo in cerca delle origini della famiglia e della gente di DeLisle. La verità che porta alla luce è feroce: in Mississippi il destino degli uomini è determinato dall'identità, dal colore della pelle, dalla classe sociale, senza possibilità di riscatto.

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FILOSOFI ANTICHI - Adriano Tilgher
MAG C 9092/1

(Resina, Napoli, 1887 - Roma 1941) filosofo e critico italiano. Diffidente verso ogni forma di filosofia accademica, antifascista e antigentiliano, si astenne dall’insegnamento universitario e preferì dedicarsi alla saggistica e al giornalismo. La sua visione filosofica è fondamentalmente pessimistica: T. sostiene che la nostra conoscenza è sempre relativa e non permette di fondare una morale universalmente valida. È possibile soltanto prospettare una tipologia di stili di vita eterogenei, fondamentalmente riducibili a quattro: l’eroe, l’asceta, il santo e il saggio. Come critico letterario, T. fu autore di notevoli saggi sulla letteratura europea contemporanea; le sue cronache di teatro lo rivelano attento alle forme più nuove della drammaturgia italiana, dai «grotteschi» al futurismo. Ma soprattutto T. fu tra i primi a far conoscere l’opera di Pirandello, che interpretò alla luce della celebre formula della dialettica «vita-forma». Tra i suoi scritti si ricordano quelli di interesse letterario e teatrale: Voci del tempo (1921), Studi sul teatro contemporaneo (1923), La scena e la vita (1925), La poesia dialettale napoletana 1830-1930 (1930), Estetica (1931).

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LA FABBRICA DI PINOCCHIO - Veronica Bonanni
MAG C 9490/1

Pinocchio ci accompagna fin da bambini: è uno dei primi personaggi che abbiamo conosciuto, forse il primo di cui abbiamo condiviso le avventure, le marachelle, le debolezze; il primo che abbiamo sentito vicino a noi. Eppure, siamo così sicuri di conoscerlo bene? Come è nato il nostro burattino? Cosa si nasconde nella bottega di Collodi? Il volume ci guida proprio all'interno di quella bottega: attraverso un'originale rilettura del libro italiano più amato al mondo e sulla scorta di recenti e innovative teorie della comparazione, Veronica Bonanni ricostruisce il metodo compositivo dell'autore e rintraccia nel romanzo l'ampio ricorso alla riscrittura e al riuso originale di materiali letterari propri e altrui. Come Geppetto fabbrica il suo «burattino maraviglioso» a partire da un ceppo grezzo e «due pezzetti di legno stagionato», così mastro Collodi assembla il suo burattino attingendo alle fonti più diverse: dalle fiabe di Perrault e Madame d'Aulnoy, che aveva tradotto in italiano, ai miti di Ovidio e Apuleio, dalle fiabe di Basile alle raccolte popolari di Imbriani.