SCELTI PER VOI
Rubrica a cura di Emanuele Romallo
GENNAIO 2022
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ATTUALITA'
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DECLINO ITALIA - Andrea Capussela
MAG D 5958

L'Italia è in declino perché è organizzata in modo iniquo e inefficiente. Le rendite di pochi comprimono le opportunità di molti, e sono protette dalla tensione tra la razionalità individuale e l'interesse collettivo. Questa logica è ferrea ma reversibile. Una battaglia di idee può cambiarla, liberando energie ora sperperate, e avviare il rilancio. Questo libro tenta una lettura unitaria delle cause economiche e politiche del declino dell'Italia, che dura da un quarto di secolo. La tesi di fondo è che il Paese è organizzato in modo meno equo ed efficiente dei suoi pari: la supremazia della legge e la responsabilità politica sono piú deboli, in particolare, e ciò comprime sia la produttività delle imprese sia le opportunità dei cittadini. Il senso di questo equilibrio politico-economico è la difesa della rendita, e la sua forza è la tensione tra la razionalità individuale e l'interesse collettivo. Questa logica è ferrea ma reversibile. Una battaglia di idee può scardinarla, liberando energie civili e risorse materiali ora sperperate, e avviare il rilancio.

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ZOMBIE, ALIENI E MUTANTI - Gaia Giuliani
MAG C 9441

Quanto ci raccontano fantascienza e produzione horror dei nostri sogni, delle nostre ansie e delle nostre paure? Cosa ci dicono della società attuale? Questo libro indaga le paure nella contemporaneità post-11 settembre e le loro rappresentazioni in alcune produzioni cinematografiche e televisive occidentali. Un'analisi multidisciplinare che unisce storia, filosofia politica e postumana, studi culturali, teoria postcoloniale e studi di genere, intrecciando analisi del discorso e semiotica. In quella che è un'oscillazione continua tra reale e fantastico, questo lavoro ricostruisce la memoria del futuro, ossia la memoria di ciò che nel passato più recente abbiamo immaginato avvenisse nel futuro, testimoniando un riemergere violento della figura del mostruoso, che accompagna l'Occidente e il suo incontro con l'Altro/a sin dall'alba della Modernità. Zombi, alieni e mutanti divengono allora allegorie del nostro presente e ci aiutano ad indagare gli orizzonti in cui vengono ripensate oggi la comunità umana, i legami affettivi, i valori alla base della convivenza.

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IL SECOLO DELLA SOLITUDINE - Noreena Hertz
MAG C 9517

Il XXI secolo è il secolo della solitudine. Noreena Hertz lo sperimenta in prima persona: a un colloquio di lavoro viene valutata da un algoritmo; un pomeriggio fa shopping con un'«amica del cuore» affittata tramite un servizio online; di sera si trova a sfiorare la pelle artificiale di un robot progettato per essere il suo animale da compagnia. La solitudine che Noreena Hertz racconta non si limita alla frustrazione del desiderio di avere qualcuno vici- no; è un male sottile che si è insinuato dentro di noi e ha permeato ogni aspetto della nostra società. È la solitudine strutturale creata dal sistema capitalistico, che ci spinge a pensare solo a noi stessi e a vedere gli altri come concorrenti o nemici. È l'isolamento provato dalle persone che si sentono trascurate e tradite dai propri rappresentanti e dalle istituzioni, al punto di lasciarsi sedurre dal richiamo del populismo e degli estremismi politici. È l'anziana signora giapponese che fa in modo di farsi arrestare per un reato minore, per poter trovare in carcere una forma di comunità. È il mondo parallelo e incontrollato dei social network, dove l'io si occulta dietro una maschera. È l'emarginazione sul posto di lavoro, dove il lavoratore si percepisce come un ingranaggio insignificante. È la solitudine speciale delle metropoli, dove possiamo ordinare centinaia di menu in consegna a domicilio ma non sappiamo il nome del nostro vicino di casa. Il secolo della solitudine è il racconto dolente della condizione in cui ciascuno di noi è venuto a trovarsi e insieme una chiamata alle armi contro le distanze siderali che si infiltrano nelle nostre vite, infettando come un virus tanto la salute dei nostri corpi e delle nostre menti quanto le strutture stesse della società. È una sfida a trasformare questa economia disumanizzante in un sistema più sostenibile attraverso interventi mirati dall'alto e dal basso, come maggiori investimenti nel welfare, ricostruzione delle comunità locali, banche del tempo e condomini solidali. È un invito a riscoprire e cementare i valori della collaborazione e dell'altruismo: la celebrazione del singolo non come atomo isolato ma come parte integrante di una comunità.

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SIAMO ANCORA IN TEMPO! - Jason Hickel
MAG C 9499

Un libro che è un grido d'allarme ma anche una luce in fondo al tunnel: siamo ancora in tempo. Ma dobbiamo sbrigarci. Questo è un libro sul surriscaldamento globale, sulla devastazione degli ecosistemi, sull'estinzione di massa ma non sull'Apocalisse. È, anzi, un libro sulla speranza. Possiamo ancora salvare il mondo, possiamo ancora cambiare il nostro destino, possiamo ancora sopravvivere all'antropocene. Dobbiamo però ripensare completamente il nostro modo di produrre e di consumare, abbandonando il paradigma della crescita economica infinita e dell'accumulazione, superando lo sfruttamento selvaggio delle risorse naturali. Jason Hickel descrive esattamente come potrebbe essere questo mondo nuovo e traccia le linee di un'economia che, superato il capitalismo, possa assicurare maggiore uguaglianza tra gli esseri umani e, al contempo, evitare il collasso sociale e ambientale .

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L’ITALIA DE NOANTRI - Aldo Cazzullo
MAG D 4149

"Noantri" è la parola chiave dell'Italia di oggi. L'Italia dei clan, delle famiglie, delle fazioni. Del dominio dei rapporti personali. Della politica divenuta prosecuzione degli affari con altri mezzi. Un paese mai così frammentato, eppure mai così uguale dal Piemonte alla Sicilia: unificato dall'egemonia di Roma e del Mezzogiorno. "Forse al Nord si evade il fisco meno che al Sud? Forse il traffico è meno congestionato e non si suona il clacson per strada? Forse al Nord non si paga il pizzo, non si pratica l'usura, non si sfrutta la prostituzione, non si cede al racket, non si accolgono gli investimenti della camorra?" Aldo Cazzullo parte dalla sua città, Alba, dove ancora trent'anni fa "i miei nonni non avrebbero mai mangiato una pizza", e dove ora si vive di turismo quasi come a Taormina. E dalla sua terra, le Langhe, cuore dello scandalo del Grinzane Cavour e di un Piemonte che ha rinunciato all'idea di diversità dal resto del paese. Il viaggio prosegue nella Roma del Palazzo e dei Vanzina, del Vaticano e dei Cesaroni, capitale de noantri - "perché escludere se puoi includere?" - di un'Italia sempre più romanocentrica. Conduce al Sud, che nel costume e nel linguaggio, dalla mafia a Padre Pio, ha ormai imposto il suo primato culturale al Nord. Racconta come i nuovi italiani, i figli degli immigrati, stiano scalzando gli italiani "veri", che hanno sempre meno voglia di lavorare. Analizza la meridionalizzazione di Pdl e Pd.

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ARCHITETTURA E URBANISTICA ISTRUZIONI PER L’USO - Ettore Maria Mazzola
MAG C 9445

"Ettore Mazzola, con la giusta indignazione, fa notare che, a dispetto dell'assoluto fallimento modernista nel produrre architetture durevoli ed utili per il bene comune, gli architetti modernisti continuano con impenitente arroganza a reclamare la loro proprietà esclusiva dell'idea di modernità. Mazzola aggiunge la sua voce a quella della moltitudine di altri architetti di tutto il mondo i quali, negli ultimi trent'anni, hanno dimostrato la validità della moderna architettura tradizionale a livello ecologico, urbano ed architettonico." (Samir Younés).

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LA CITTA’ SOSTENIBILE È POSSIBILE - Ettore Maria Mazzola
MAG C 9446

Il libro dimostra la scarsa durabilità dell’edilizia contemporanea e l’assoluta negatività del contributo fornito dalla stessa all’economia e all’ecologia del nostro Paese. Abilmente supportato da un quadro storico molto accurato, l’autore redige le conseguenze negative, soprattutto dal punto di vista sociale, della guerra al “passatismo”, fenomeno tuttora presente in molte Facoltà di Architettura italiane.

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VERSO UN’ARCHITETTURA SOSTENIBILE - Ettore Maria Mazzola
MAG C 9444

"Nell'immediato dopoguerra le nostre città hanno subìto uno sviluppo selvaggio, che spesso non è stato basato su dati reali ma, come piace dire agli urbanisti, su previsioni di piano! Queste previsioni sono sempre state gonfiate nell'interesse della speculazione edilizia ed hanno portato l'immagine della città a perdere ogni forma riconoscibile che ci consenta di comprendere i suoi limiti. Questo sviluppo ha comportato il consumo di una quantità smisurata di territorio un tempo utilizzato a scopo agricolo o boschivo. Questa città, in linea con le "leggi" urbanistiche vigenti, è stata progettata per zone omogenee monofunzionali - il cosiddetto zoning - e i suoi "quartieri residenziali" hanno perduto ogni possibile senso urbano: niente più piazze, piazzette, larghi, negozi e attività socializzanti, ma solo casermoni, stradoni, parcheggi e centri commerciali. Chi vive in questi cosiddetti "quartieri" è obbligato ad usare la propria macchina per recarsi al lavoro, portare i figli a scuola, raggiungere un "parco" dove farli giocare, fare shopping o, infine, raggiungere il centro alla ricerca di tutti quei luoghi e attività che l'urbanistica modernista gli ha negato! Cosa succederà dunque quando tutto ciò non sarà più possibile a causa dell'esaurimento delle scorte di combustibili fossili? Da questa premessa ho voluto provare a fare una serie di riflessioni mirate a compiere una inversione di tendenza nel modo di concepire, sviluppare e vivere le nostre città." (Ettore Maria Mazzola).

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MISURARE CIO’ CHE CONTA - Joseph E. Stiglitz
MAG C 9577

M come Misurare. Perché è il momento di andare al di là del Prodotto interno lordo, il Pil. Dobbiamo misurare ciò che conta e ciò che conta davvero è il benessere. Nel 2009 un gruppo di economisti capitanati dai premi Nobel Joseph Stiglitz e Amartya Sen e dal prestigioso economista francese Jean-Paul Fitoussi aveva scritto un rapporto che metteva in dubbio il Prodotto interno lordo (Pil) come strumento di misura del progresso e del benessere. Ciò ha dato il via a una discussione globale in relazione al Pil e a un importante movimento tra studiosi, decisori politici e attivisti, per cambiare il modo con cui misuriamo le nostre economie. Ora con Misurare ciò che conta Stiglitz, Fitoussi e Martine Durand – ricapitolando le riflessioni di un comitato di esperti sulla misurazione della performance economica e del processo sociale, promosso dall’Ocse – propongono una nuova agenda, «oltre il Pil». Il volume offre una panoramica di tale movimento globale negli ultimi dieci anni e propone un nuovo armamentario di metriche per stabilire la salute di una società, incluse misure sulla diseguaglianza e la vulnerabilità economica, sulla sostenibilità ambientale e su come le persone percepiscono la propria vita.

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WIKICRAZIA - Alberto Cottica
MAG C 9564

"Wikicrazia è una visione entusiasmante di quello che le politiche pubbliche potrebbero diventare nell'era di Internet: la mobilitazione di una intelligenza collettiva, attraverso la collaborazione creativa tra gli amministratori, le organizzazioni nonprofit, e soprattutto migliaia e migliaia di cittadini motivati a inventare, attuare e sorvegliare gli effetti dei nuovi schemi di interazione - abilitati dalla tecnologia - che possono rendere le nostre vite più produttive, importanti e socialmente responsabili; e la nostra società più aperta e coesa". David Lane. Wikicrazia ha il merito di demistificare cosa significhi fare governo. Grazie alla sua esperienza personale al Ministero di Sviluppo Economico, Alberto ci conduce nella stanza dei bottoni, ci fa toccare con mano quali siano i dilemmi e i problemi strutturali che le politiche pubbliche incontrano nelle diverse fasi che vanno dalla progettazione all'attuazione pratica. A differenza di altri, però, Alberto non si ferma alla pars destruens: le proposte concrete per superare l'attuale impasse sono chiare.

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SACRA CORONA UNITA - Maria Chiarelli
MAG C 9578

Una mafia di serie B, un fenomeno non preoccupante, addirittura la "quarta mafia" in ordine di importanza. Ed è così che, grazie alla poca attenzione e alla scarsa considerazione, la Sacra Corona Unita ha saputo espandersi e radicarsi in tutto il Salento, stringendo accordi con i clan della camorra, di cosa nostra e della 'ndrangheta. Ha saputo infiltrarsi nella politica, nelle aste giudiziarie e imporre la sua supremazia in tutti i traffici illeciti che passano da una delle più belle regioni d'Italia, che oggi è in mano agli eredi di "nonno" Rogoli, il fondatore della Scu. Mara Chiarelli, con la precisione della sua cronaca giudiziaria e con il coraggio in cui intinge la sua penna, restituisce in modo organico e impreziosito da interviste esclusive agli inquirenti, un quadro d'insieme degli affari e del sistema sociale della Scu. Dalla droga alle estorsioni, dalle scommesse alla green economy; Anna "morte" e le altre donne dei clan, le nuove leve, i "nipotini di Riina". Il racconto, rigoroso e documentato, di come dal tacco d'Italia la Sacra Corona Unita possa, da un momento all'altro, spiccare il grande salto, mentre tutti continueranno a considerarla "inferiore".

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LA FORZA DEL TEAM - Cesare Sansavini
MAG C 9567

Dal senso di squadra alla motivazione: i valori dello sport applicati al mondo del lavoro. È arrivato il momento di proporre al mondo manageriale una nuova cultura del lavoro di squadra e dello sviluppo delle competenze aziendali, facendo perno sullo spirito del team importato dall'universo sportivo. Lo sport professionistico o amatoriale, sia di squadra che individuale ha sviluppato nel tempo una cultura e dei valori che possono avere una straordinaria ricaduta sul management aziendale. Il mondo lavorativo oggi conferma la grande importanza di questi valori, ma è spesso incapace di tradurli in comportamenti di eccellenza. Ecco una guida efficace per arrivare ad applicarlo. Si parte dal senso del team, uno dei pilastri per favorire il successo collettivo e individuale, si passa per gli schemi di gioco, che diventano comportamenti di teamwork, per la cultura dell'obiettivo, da pianificare e monitorare, e si arriva alla motivazione, ovvero la passione, fulcro del sacrificio sportivo, unica chiave per trasformare il "devo fare" con il "voglio fare".

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LE GUERRE COMMERCIALI SONO GUERRE DI CLASSE - Matthew C. Klein e Michael Pettis
MAG C 9586

Sfidando i punti di vista tradizionali, Klein e Pettis, in questo saggio acclamato dalla critica, ci offrono un racconto coerente su come le lotte di classe causate dall'aumento della disuguaglianza siano una minaccia per l'economia globale e la pace internazionale, proponendo infine delle soluzioni praticabili. Le controversie commerciali sono generalmente intese come conflitti tra paesi con interessi nazionali concorrenti ma, come dimostrano Matthew C. Klein e Michael Pettis, spesso sono il risultato inaspettato di scelte politiche interne volte a servire gli interessi dei ricchi a detrimento dei lavoratori e dei ceti piú poveri. I due autori fanno risalire le origini delle guerre commerciali odierne alle decisioni prese da politici e imprenditori in Cina, Europa e Stati Uniti negli ultimi trent'anni. In tutto il mondo, i ricchi prosperano mentre i lavoratori non possono piú permettersi di acquistare ciò che producono, hanno perso il lavoro o sono stati costretti a indebitarsi fino al collo. Sfidando i punti di vista tradizionali, Klein e Pettis, in questo saggio acclamato dalla critica, ci offrono un racconto coerente su come le lotte di classe causate dall'aumento della disuguaglianza siano una minaccia per l'economia globale e la pace internazionale, proponendo infine delle soluzioni praticabili.