SCELTI PER VOI
Rubrica a cura di Emanuele Romallo
GENNAIO 2022
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STORIA
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CORPI MEDIEVALI - Jack Hartnell
9206/28

Un itinerario attraverso dieci secoli di storia alla scoperta di un’epoca suggestiva: gli ordini religiosi e gli ideali cavallereschi, il pensiero filosofico e le lotte politiche, le arti e i mestieri, l’organizzazione sociale e le guerre. Per ripercorrere e apprezzare un periodo colmo di luci e di ombre, che ha gettato le basi per la fioritura del Rinascimento e per lo sviluppo dell’intera cultura moderna.

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LA STRAGE DI TEUTOBURGO - Jason R. Abdale
MAG C 9563

La ricostruzione fedele e straordinaria di una delle più rovinose sconfitte dell'esercito romano. In un arco temporale di vent'anni, l'Impero romano conquistò i territori che oggi fanno parte della Germania, imponendo la propria egemonia dal Reno all'Elba. Ciò nonostante, quando tutto sembrava essere sotto controllo, una sanguinosa battaglia causò la morte di diecimila legionari e ridimensionò drasticamente le ambizioni imperiali di Roma sul suolo germanico. Alla fine di settembre del 9 d.C. tre legioni romane, mentre marciavano per sopprimere una ribellione tribale, furono attaccate dai barbari nella foresta di Teutoburgo. Ebbe luogo così uno scontro cruento che durò per quattro giorni. I Romani, sotto la guida del governatore della provincia, Publio Quintilio Varo, furono presi completamente alla sprovvista, traditi da un membro delle proprie file: l'ufficiale di origini germaniche Arminio, che allo stesso tempo capeggiava le tribù ribelli. La sconfitta fu un duro colpo per l'esercito di Roma. Questo saggio prende in esame le fonti antiche ricostruendo nella maniera più avvincente ogni momento cruciale della battaglia, dal preludio alla lotta, fino alle conseguenze del conflitto. «Nel settembre del 9 d.C. una battaglia di quattro giorni infuriò in quella che oggi è la Germania nord-occidentale. L'esercito dell'Impero romano, cioè della civiltà a quei tempi egemone in Europa e nel Mediterraneo, scese direttamente in campo contro i guerrieri nativi del Nord. Dopo anni di sconfitte a opera dei legionari dell'Urbe, le tribù germaniche conquistarono la prima grande vittoria sul loro stesso territorio. Alla fine di quei quattro giorni di scontri, la XVII, la XVIII e la XIX legione non ci sarebbero state più. Quella battaglia avrebbe segnato profondamente la coscienza nazionale germanica per molti anni a venire, e il condottiero artefice della vittoria, l'eroico Arminio, sarebbe diventato la personificazione emblematica della selvaggia frontiera settentrionale e del suo spirito di libertà.»

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VISIBILMENTE CRUDELI - Giacomo Todeschini
9206/26

Un itinerario attraverso dieci secoli di storia alla scoperta di un’epoca suggestiva: gli ordini religiosi e gli ideali cavallereschi, il pensiero filosofico e le lotte politiche, le arti e i mestieri, l’organizzazione sociale e le guerre. Per ripercorrere e apprezzare un periodo colmo di luci e di ombre, che ha gettato le basi per la fioritura del Rinascimento e per lo sviluppo dell’intera cultura moderna.

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LETTERATURA EUROPEA E MEDIOEVO VOLGARE - Franco Cardini
MAG C 9206/27

Un itinerario attraverso dieci secoli di storia alla scoperta di un’epoca suggestiva: gli ordini religiosi e gli ideali cavallereschi, il pensiero filosofico e le lotte politiche, le arti e i mestieri, l’organizzazione sociale e le guerre. Per ripercorrere e apprezzare un periodo colmo di luci e di ombre, che ha gettato le basi per la fioritura del Rinascimento e per lo sviluppo dell’intera cultura moderna.

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L’ORDINE GIURIDICO MEDIEVALE - Franco Cardini
MAG C 9206/30

Un itinerario attraverso dieci secoli di storia alla scoperta di un’epoca suggestiva: gli ordini religiosi e gli ideali cavallereschi, il pensiero filosofico e le lotte politiche, le arti e i mestieri, l’organizzazione sociale e le guerre. Per ripercorrere e apprezzare un periodo colmo di luci e di ombre, che ha gettato le basi per la fioritura del Rinascimento e per lo sviluppo dell’intera cultura moderna.

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IL PROCESSO AGLI ULTIMI CATARI - Elena Bonoldi Gattermayer
MAG C 9509/1

Sulla scena del tragico conflitto religioso scatenato dalla dottrina catara, fondata su una dualità, respinta da Roma come corrotta, all'inizio del XIV secolo, nell'estremo Sud francese, un piccolo gruppo di uomini e donne coraggiosi testimoniava di villaggio in villaggio in una pericolosa clandestinità la forza della "Eglesia de Deu", come essi la chiamavano. Convinti della validità della propria fede, quei cristiani dissidenti affronteranno processi, prigioni, roghi stabiliti da autorità civili ed ecclesiastiche decise a eliminare definitivamente il credo eretico da tutta l'Occitania. Qual era la loro dottrina, la loro fede, la loro esperienza? Il volume ripercorre, attraverso i testi degli interrogatori, inediti in italiano, la difficile e aspra quotidianità di quegli uomini e quelle donne facendola rivivere attraverso le loro stesse parole, lasciate alla storia in forma di confessioni. Dal materiale emerge, oltre che la profonda fede rivoluzionaria di quegli uomini e quelle donne, pronti a sacrificare se stessi, l'essenza stessa delle loro vite, a qualsiasi strato sociale appartenessero. Essi, pur abitando in una regione sottoposta a Parigi, conservavano con fierezza l'originalità della cultura occitanica, capace di trasformare il diritto romano in funzione del carattere della propria gente, nonché di rappresentare, come poche altre terre nell'Europa di quei tempi, un esempio di convivenza religiosa e di libertà di pensiero all'avanguardia.

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SOGNI E MEMORIE DI UN ABATE MEDIEVALE - Franco Cardini e Nada Truci Cappelletti
MAG C 9509/2

Il testo che viene qui presentato è lo scritto autobiografico di Guiberto di Nogent, abate vissuto in Francia tra l'xi e il xii secolo. Riveste un particolare interesse storico poiché costituisce una vera e propria miniera di notizie sui fatti di quell'epoca, di cui si sono avvalsi soprattutto storici come il Guizot, che lo incluse tra le fonti della sua monumentale raccolta in ben trenta volumi «pour servir à l'histoire de la France». "La mia vita" fu scritta in età avanzata, quando Guiberto aveva già compiuto sessantanni; è suddivisa in tre libri, redatti non di seguito ma in tempi successivi, per quanto ravvicinati: il primo nel 1114, gli altri due fra il 1115 e il 1116. Nel complesso potrebbe sembrare un'opera alquanto discontinua, mancante di un piano organico, ma ciò non toglie nulla al suo interesse; anzi, per l'autore questo andamento costituisce uno stimolo a presentare un'infinità di situazioni, eventi, personaggi, esperienze interiori ed esteriori in un quadro composito che, per esplicita e ripetuta dichiarazione, vuol essere «oggettivo». Un reperto che ci restituisce, come in un'istantanea, tutta la ricchezza e la varietà di un Medioevo nient'affatto «oscuro».

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LA NATIVITA’ DI CRISTO NELL’ARTE D’ORIENTE E D’OCCIDENTE - François Boespflug
MAG C 9510/2

La nascita di Cristo ha sconvolto la storia dell'umanità con l'idea che un Dio, nel pensiero delle grandi religioni trascendente e diverso, può diventare un uomo come gli altri La teologia e l'arte, la liturgia e la pietà hanno dato ampio spazio al dogma cardine del cristianesimo. A un mondo che a tutte le latitudini celebra ormai il Natale come una festa di cui spesso dimentica, o addirittura ignora, il significato originario, si contrappone il plurisecolare discorso per immagini dell'arte cristiana. Il volume riflette sul tema spaziando tra la solenne iconografia degli Orienti cristiani e i capolavori dell'Occidente. La più antica immagine raffigurata risale al iv secolo e la più recente al 1975. Ogni opera è riprodotta a piena pagina, arricchita da un commento descrittivo, che valorizza il contesto storico, le risorse dell'esegesi e i commenti patristici, oltre alla storia dell'arte e della teologia. I due autori, un'equipe consolidata sui rispettivi temi e che collabora su svariati progetti, si sono impegnati per rendere la scoperta sulla natività di Cristo nell'arte un affascinante viaggio tra estetica e teologia.

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L’ARISTOCRAZIA DELLA PREGHIERA - Giuseppe Sergi
MAG C 9206/29

Un itinerario attraverso dieci secoli di storia alla scoperta di un’epoca suggestiva: gli ordini religiosi e gli ideali cavallereschi, il pensiero filosofico e le lotte politiche, le arti e i mestieri, l’organizzazione sociale e le guerre. Per ripercorrere e apprezzare un periodo colmo di luci e di ombre, che ha gettato le basi per la fioritura del Rinascimento e per lo sviluppo dell’intera cultura moderna.

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QUEER. STORIA CULTURALE DELLA COMUNITA’ LGBT+ - Maya De Leo
MAG C 9393

Questo volume rappresenta la prima storia completa delle sessualità e delle identità LGBT+ in Occidente dal XVIII secolo al tempo presente. Intrecciando nell'analisi una varietà di fonti, dalle memorie alla letteratura, dalla trattatistica alla cronaca, il libro offre una lettura inedita della storia contemporanea: dal ruolo della sessualità nella formazione degli stati-nazione, alle guerre mondiali, dal giro di vite del dopoguerra alla rivolta di Stonewall, dalla crisi dell'Hiv alla rivoluzione queer degli anni Novanta, fino alle nuove sfide degli anni Duemila con la loro apertura verso il futuro. Finalmente un'opera italiana completa e di riferimento per la storia delle sessualità e identità LGBT+. A partire dal Settecento, i più diversi campi del sapere sembrano esprimere un rinnovato interesse, animato da una nuova volontà di controllo e disciplinamento, verso sessualità e identità di genere: chi e cosa è "normale"? E perché? La storia di queste domande è intrecciata a quella delle risposte, individuali e collettive, resistenti e creative, prodotte dalla comunità LGBT+: una storia che abbraccia ben piú dei destini di una minoranza e parla al nostro presente nella sua interezza. L'obiettivo di questo libro è di interrogare storicamente il processo che conduce all'individuazione di un gruppo della popolazione accomunato da alcuni tratti che sfuggono alle norme su genere e sessualità dell'età contemporanea, messe a punto teoricamente nell'Occidente europeo e nordamericano tra il XVIII e il XIX secolo e contestualmente tradotte in pratiche concrete che ancora oggi regolano le nostre vite. La comunità così individuata non è qui considerata come un gruppo omogeneo: al centro di questo volume si trovano, al contrario, proprio le differenze – e i conflitti – tra le varie soggettività ed esperienze che animano un insieme eterogeneo, dislocato su scenari culturali e geografici profondamente diversificati. Una trama discorsiva comune, tuttavia, innerva il campo dei saperi e delle pratiche relative a generi e sessualità informando l'intero spazio sociale e culturale: è la tessitura di questa trama che il libro si propone di restituire a chi legge.

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GEREMIA DI SCANNO - Pasquale Roberto Vinella
AP C 592

Per una serie di circostanze non del tutto casuali nella seconda metà dell’Ottocento venne fuori a Barletta un’intera generazione di pittori dal talento eccezionale. Di quella schiera di artisti, Giuseppe De Nittis rappresentò il punto più alto e il nome più noto, ma la sua qualità eccelse più di quella degli altri contemporanei anche perché fece la coraggiosa scelta di trasferirsi nella capitale mondiale dell’arte del suo tempo, a Parigi, dove trovò le condizioni ideali per esprimere il meglio della sua pittura ed entrare di diritto nella storia dell’arte europea. Nello stesso tempo anche un altro artista barlettano, lontano dai riflettori della vita mondana nella Ville Lumière, dava un contributo essenziale alla conoscenza della storia dell’arte classica: Geremia Discanno. Da Pompei, nel periodo storico di maggior fervore degli scavi e nuove scoperte nell’antica città, le sue precise ed espressive riproduzioni a colori degli affreschi delle domus portarono in giro per l’Europa tutta la iconografia dell’immaginario greco-romano, man mano che si andava riscoprendo sulle antiche pareti ritornate alla luce. Il suo prezioso lavoro, molto apprezzato dagli studiosi ma misconosciuto ai più, ci permette inoltre di conoscere oggi molti affreschi che il tempo e le intemperie hanno fatto sparire, conservandone la memoria per gli ulteriori studi a venire. Con le sue doti artistiche, che egli riuscì solo in parte ad esprimere “rubando” tempo alla sua missione principale, egli avrebbe potuto diventare ricco e famoso, ma scelse di restare a Pompei per ridare vita agli antichi splendori pittorici pompeiani.

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CASTELLI MEDIEVALI - Aldo A. Settia
MAG C 9456/203

Il romanticismo ci ha lasciato in eredità un Medioevo pieno di castelli popolati di dame e cavalieri. Ma in effetti i castelli, insieme alle chiese, sono di fatto quanto è possibile ancora oggi osservare di quei secoli remoti. Opera del maggiore specialista della storia delle fortificazioni e della guerra medievale, questa mirabile sintesi racconta come a partire dal terzo secolo, quando l'impero diventa teatro di scorrerie dei barbari, prenda piede la necessità di difendere fortificandoli i confini e poi le città e le comunità minori, prima con terrapieni e palizzate e via via con strutture murate. Dal X secolo, sviluppo economico e insicurezza esterna e interna generano un vasto fenomeno di incastellamento. Il castello, struttura difensiva, sarà quindi per secoli l'organizzatore del territorio e il perno del modo di combattere, fino a che nel Quattrocento l'evoluzione della guerra con le nuove armi da sparo ne decreterà la trasformazione e il declino.

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ERETICI ED ERESIE MEDIEVALI - Grado Giovanni Merlo
MAG C 9456/176

Fra il XII e il XIII secolo, al moltiplicarsi delle esperienze religiose fa riscontro l’intolleranza ecclesiastica verso ogni forma di autonomia quale espressione di una volontà di inquadramento tesa a dirigere ogni aspetto della vita degli uomini. La sintesi non fu sempre possibile. Ne derivarono esclusioni, anche violente, e integrazioni proficue. Una parte prevalse, l’altra soccombette: storicamente vinti furono gli eretici, vincitori gli uomini di chiesa. Poiché il conflitto fu tra singoli e gruppi, il libro ruota intorno a figure-cardine individuali e collettive: da Pietro di Bruis a Dolcino di Novara attraverso valdesi, umiliati, catari, amalriciani, apostolici e «santi» eretici.

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ERETICI - Anna Foa
MAG C 9456/80

Undici storie riesumate dagli archivi e risalenti alla Roma papale fra Quattro e Seicento, la Roma del consolidamento dello Stato della Chiesa e poi della Controriforma: storie di ebrei, di convertiti, di streghe, di possedute. Storie che toccano tutte il rapporto del potere con la repressione: censure, processi, difese e accuse, esecuzioni, pentimenti, a partire da casi di eresia e deviazione dall'ortodossia. Ma la ricostruzione storica può arrivare solo a un certo punto oltre il quale è l'immaginazione narrativa che può attingere i personaggi, i loro moventi, i loro pensieri. Uno spaccato originale della cultura e della politica del tempo, colto nei rapporti della Chiesa con la minoranza ebraica, nei rapporti tra generi, nello scontro fra conservazione e modernità.

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IL GENIO CIVILE DELL’ESERCITO ROMANO - Gérard Coulon
MAG C 9494/49

Come trascorrevano il loro tempo i soldati dell'esercito romano tra una guerra e l'altra? Potevano dedicarsi a una vita di riposo o erano soggetti viceversa a altre incombenze? In realtà i documenti ci raccontano che erano spesso obbligati dagli imperatori di turno a dare man forte agli uomini del genio civile nella costruzione di strade, templi ed edifici le cui vestigia ancora oggi possiamo apprezzare e la cui grandezza impressiona da tutti i punti di vista. Ciò avveniva sia a Roma che nelle terre conquistate di campagna in campagna fino a formare il più grande impero dell'antichità. Le opere che venivano avviate contribuivano da un lato ad affermare la potenza imperiale, dall'altra ad arricchire il tessuto economico, civile, logistico delle province. In questo libro, dedicato a un tema assai poco presente nella storiografia italiana sull'impero romano, Gérard Coulon e Jean-Claude Golvin realizzano un intreccio tra parola e disegno ricostruttivo a tre dimensioni e in particolare Golvin conclude con questo volume una sua ricerca iniziata con la pubblicazione di "Viaggio nel Mediterraneo romano", proseguita con "Viaggio nell'antichità" e "Viaggio nell'antico Egitto".

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IL GENIO MARITTIMO DI ROMA - Gérard Coulon
MAG C 9494/55

L'ingegneria marittima romana era una materia piuttosto complessa. Tra i loro numerosi compiti, gli ingegneri romani, oltre a dedicarsi a scegliere il luogo in cui costruire i porti, programmare la loro messa in opera e progettare le necessarie infrastrutture, quali ad esempio frangiflutti, moli e banchine, dovevano anche sviluppare tecniche di costruzione adeguate all'ambiente navale, senza tralasciare la realizzazione degli edifici e delle attrezzature indispensabili per il corretto funzionamento del porto: il faro, il cantiere, il deposito, lo scalo marittimo e altri monumenti di prestigio. Agli ingegneri marittimi spettava l'importante compito di prevenire l'interramento dell'area portuale. Ai più esperti veniva, inoltre, affidato l'incarico di curare delle missioni speciali, come ad esempio il trasporto eccezionale di obelischi provenienti dall'Egitto o l'elaborazione dei meccanismi del velarium che ricopriva il Colosseo. La realizzazione di opere di così grande portata lungo il bacino del Mediterraneo, spesso ostacolata dall'ambiente avverso, fu resa possibile grazie a una ingegnosa innovazione tecnica: un calcestruzzo adatto all'ambiente marino, che si posiziona in acqua e si solidifica nel tempo. Questa tipologia di materiale è ancor più resistente del calcestruzzo utilizzato ai giorni nostri, il che giustifica l'incomparabile solidità dei porti romani a distanza di 2000 anni di storia. In un volume che raccoglie le ultime ricerche sul tema, gli autori analizzano le condizioni di lavoro delle antiche costruzioni marittime romane e i problemi che ogni giorno affrontavano questi grandi ingegneri, avvalendosi, oltre che di uno studio estremamente accurato, delle straordinarie tavole ricostruttive di Jean-Claude Golvin.

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IL PATTO - Claudia Weber
MAG C 9587

Claudia Weber rilegge la collaborazione russo-tedesca nel contesto della politica demografica e di reinsediamento della popolazione in base all'appartenenza etnica condotta dalle due potenze e ricostruisce le terribili azioni di cui entrambe si resero responsabili contro i profughi ebrei, polacchi e ucraini. Ancora oggi il celebre patto Hitler-Stalin è considerato alla stregua di uno scomodo incidente storico o, nel migliore dei casi, una sorta di preludio alla guerra vera e propria, che sarebbe iniziata solo con l'invasione nazista dell'Unione Sovietica. Al contrario, proprio la collaborazione dei due dittatori, oltre che causare l'inizio della guerra in Europa, trasformò radicalmente nel corso di ventidue mesi la cartina politica del continente. Basato su fonti storiche e documenti d'archivio, questo libro ricostruisce accuratamente in che modo Hitler e Stalin, tra il 1939 e il 1941, si spartirono il continente, come i loro tirapiedi negoziarono e perché quest'alleanza mortale arrivò a concludersi. Claudia Weber rilegge la collaborazione russo-tedesca nel contesto della politica demografica e di reinsediamento della popolazione in base all'appartenenza etnica condotta dalle due potenze e ricostruisce le terribili azioni di cui entrambe si resero responsabili contro i profughi ebrei, polacchi e ucraini .