SCELTI PER VOI
Rubrica a cura di Emanuele Romallo
FEBBRAIO 2022
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NARRATIVA
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ANNIENTARE - Michel Houellebecq
MAG C 9668

Michel Houellebecq torna a raccontare il nostro tempo con un romanzo impetuoso e fluviale, ancorandoci alla storia di un uomo, Paul Raison, che, di fronte a una minaccia più grande di lui, tenta di ricomporre i pezzi disallineati della propria vita, e si trova a guardare a Prudence, un amore perduto eppure in qualche modo presente, come all’unica isola protetta di una civiltà in pericolo. Dando vita a una storia d’amore fra le più belle e tormentate della sua letteratura. Bruno Juge è un politico di lungo corso, ministro dell’Economia e uno degli uomini più potenti della scena politica francese che si avvia alle prossime elezioni presidenziali. Ma è anche un uomo solo. Sua moglie lo ha tradito ed esposto a uno scandalo pubblico. Paul Raison è uno dei più stretti consiglieri di Bruno, solo come lui, separato in casa nell’indifferenza della moglie Prudence, fervente ecologista e vegana. Quando un attacco informatico diffonde in rete una serie di violenti video che colpiscono il governo e la stessa persona di Bruno Juge, Paul viene chiamato a collaborare alle indagini della Direzione generale per la sicurezza interna, che suo padre aveva diretto. Mentre difende il paese da pericolosi terroristi digitali, Paul deve affrontare anche i nodi irrisolti della sua famiglia: la fragilità dell’anziano padre, che è disposto a proteggere fino in fondo, il rapporto intenso con la sorella Cécile, contraria a ogni forma di edonismo, la distanza dal fratello minore Aurélien, un artistoide un po’ spiantato. In questa ricerca, a sorpresa, ritrova in Prudence, oltre l’apparente freddezza e distanza, un mondo segreto che ha resistito a tutto.

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LA BIBLIOTECA DEI SUSSURRI - Desy Icardi
MAG C 9670

Dopo L’annusatrice di libri e La ragazza con la macchina da scrivere, torna Desy Icardi con una storia dallo stile inconfondibile che dà vita a personaggi davvero indimenticabili. A volte, basta restare in ascolto con attenzione per ritrovare quel luogo del cuore che si chiama casa. Nella periferia di Torino, c’è una casa sul fiume dove ogni cosa viene fatta il più rumorosamente possibile: le pentole sbatacchiano sui fornelli, i passi riecheggiano nei corridoi, la radio gracida, i mobili scricchiolano. Siamo negli anni Settanta e la piccola Dora vive in questo ambiente chiassoso insieme a tutta la sua famiglia, fra cui spicca l’eccentrica prozia. Un giorno, però, questo equilibrio bizzarro ma confortante viene incrinato dal lutto; la casa, di colpo, si fa triste e silenziosa e, altrettanto improvvisamente, Dora comincia a udire dei rumori sinistri. Per sfuggire a questa atmosfera opprimente, la bambina trova rifugio in un luogo dove il silenzio regna sovrano ma non è espressione di malinconia bensì di rispetto e raccoglimento: la biblioteca. Qui Dora farà la conoscenza del “lettore centenario”, l’avvocato Ferro, che ha dedicato l’intera esistenza ai libri e che decide di prendere la ragazzina sotto la sua ala per educarla al piacere della lettura. Nella vita di Dora, però, continuano a susseguirsi eventi inaspettati; la sua famiglia si divide inevitabilmente e la casa sul fiume diventa solo un ricordo. Sarà proprio grazie agli insegnamenti dell’avvocato Ferro e al grande amore per i libri che Dora deciderà di far pace con il proprio passato per riavvicinarsi a coloro che ama di più.

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IL CUOCO DELL’IMPERATORE - Raffaele Nigro
MAG C 9634

In questo romanzo storico, epico, avventuroso e lirico, Raffaele Nigro ci offre un ritratto inedito di Federico II Hohenstaufen, della sua complessa personalità fatta di curiosità intellettuale e superstizioni, amori folli e matrimoni di convenienza, ma soprattutto il volto di un imperatore radicalmente diverso da tanti monarchi del suo tempo. È il 1208 e Guaimaro delle Campane, originario di una famiglia di fonditori di Melfi, assiste all'uccisione di due carbonai ebrei. Preso dal panico, anziché aiutare i due feriti si dà alla fuga, arruolandosi al seguito della corte di Federico II di Svevia. Grazie alle sue conoscenze mediche e alle doti nell'arte culinaria, viene scelto come cuoco ufficiale del giovane re di Sicilia e di Germania e come figura addetta alla salvaguardia della sua salute, entrando così a far parte di una corte animata da letterati, cantori, giuristi, scienziati e filosofi di cui Federico ama circondarsi. Guaimaro affronterà con lui vittorie e sconfitte, vivendo e trascrivendo i grandi avvenimenti storici, come le lotte con il papa e i comuni, e i semplici momenti di vita quotidiana, la frenesia per i preparativi di sontuosi ricevimenti e la fatica per i lunghi spostamenti della corte viaggiante. Trascorrendo la propria vita, anch'essa ricca di passioni, accanto a Federico e al suo progetto politico, lungo l'arco di mezzo secolo. In questo romanzo storico, epico, avventuroso e lirico, Raffaele Nigro ci offre un ritratto inedito di Federico II Hohenstaufen, della sua complessa personalità fatta di curiosità intellettuale e superstizioni, amori folli e matrimoni di convenienza, ma soprattutto il volto di un imperatore radicalmente diverso da tanti monarchi del suo tempo: un paladino del diritto e della scienza in un secolo buio, un sostenitore della politica contro la violenza e il promotore di un progetto ambizioso di un'Europa unita ante litteram, di un Mediterraneo dei saperi e di una divisione tra il potere dei papi e quello dello Stato.

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LEI E IL SUO GATTO - Makoto Shinkai, Naruki Nakagawa
MAG D 6042

Quattro gatti, tutti diversi eppure amici. Quattro donne che pensavano di salvare dei randagi e invece ne verranno salvate. Quattro storie che diventano una, in un valzer di incontri, amicizie fortissime e amori inaspettati, legami che si creano e rinsaldano grazie alla presenza, silenziosa e potente, dei gatti. In un giorno di pioggia di primavera Miyu cammina lungo i binari della ferrovia mentre torna da lavoro e si imbatte in un gattino abbandonato dentro uno scatolone. Decide di portarlo a casa, dove lo ribattezza Chobi. Miyu si è appena trasferita, e lasciata col fidanzato, dunque ha la possibilità di ospitare il nuovo arrivato. Inizia in questo modo la vita quotidiana di Miyu e del suo cucciolo, tra la delicata routine e lo scorrere lento del tempo. Chobi cresce, e nei giorni in cui la sua padrona è fuori casa per lavoro comincia a scorrazzare per il vicinato. In una di queste occasioni incontra Mimi, una gattina randagia che di tanto in tanto va a mangiare a casa di un'umana, Reina, che frequenta una scuola d'arte e non sa quale strada intraprendere in futuro. Sembra una ragazza forte, ma quando il tutor del suo apprendistato tenterà di molestarla, si scoprirà fragile come tutti... Inizia cosí un valzer di incontri, amicizie fortissime e amori inaspettati, legami che si creano e rinsaldano grazie alla presenza, silenziosa e potente, dei gatti. Un intenso romanzo sulla solitudine di una generazione e la sua ricerca di un baricentro sentimentale.

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LA STORIA - Elsa Morante
MAG C 9665

A questo romanzo (pensato e scritto in tre anni, dal 1971 al 1974) Elsa Morante consegna la massima esperienza della sua vita "dentro la Storia" quasi a spiegamento totale di tutte le sue precedenti esperienze narrative: da "L'isola di Arturo" a "Menzogna e sortilegio". La Storia, che si svolge a Roma durante e dopo la seconda guerra mondiale, vorrebbe parlare in un linguaggio comune e accessibile a tutti.

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CANTO PER EUROPA - Paolo Rumiz
MAG C 9669

Una giovane siriana, profuga di guerra, fugge sulla barca a vela di quattro uomini assetati di miti. La ragazza si chiama Evropa. Da quel momento la leggenda della principessa fenicia rapita sulla costa del Libano da Giove trasformatosi in toro si intreccia con gli eventi del Mediterraneo di oggi: emigrazioni, secessioni, conflitti, turismo di massa. Ingravidata in sogno dal re degli dèi, la ragazza riesce a sbarcare in Italia dopo infinite avventure e a dare il suo nome alla Terra del Tramonto, che però non riconosce in una figlia dell'Asia la Grande Capostipite. Dopo il suo drammatico sbarco, Petros, il capitano, continuerà a viaggiare da solo senza più attraccare in nessun porto. Clandestino anche lui, ma libero, fino alla sua misteriosa scomparsa.

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TOYS - Christian Delorenzo
MAG D 6037

Un caleidoscopio di storie per raccontare la bellezza di quando il mondo è tutto racchiuso nella scatola dei giochi. E se i giocattoli avessero un'esistenza segreta? Se si potessero animare, magari in una notte magica come quella di Natale? Che cosa farebbero, se non diventare i protagonisti di racconti da leggere davanti al focolare o prima di dormire? Ed ecco pupazzi che vogliono perdere le cuciture per prendere vita. Soldatini che bruciano letteralmente di passione per ballerine di carta, o che si fanno la guerra tra sogno e realtà. Bambole che hanno qualcosa di magico o di misterioso, in case a misura d'infanzia e d'incanto. Ma soprattutto bambini e bambine, che sono ancora capaci di baloccarsi con la realtà. Da Agatha Christie ad A. S. Byatt, da Hans Christian Andersen a Frances Hodgson Burnett, da Charles Baudelaire a Luigi Pirandello, un'antologia per grandi e piccini, dove i protagonisti sono loro: i giocattoli. In tutte le forme e i colori, anche della letteratura: dal rosa al giallo, passando per un pizzico di noir. Perché il dono piú bello è quello di una storia.

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MARADONA - Guillem Balague
MAG C 9652

Maradona è stato considerato senza ombra di dubbio un genio. Uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi, se non il più grande, è stato anche uno dei più controversi. Di lui ricorderemo di sicuro i gol, il controllo di palla, i dribbling e le punizioni. Ricorderemo, di certo, Argentina-Inghilterra del 1986, due gol eccezionali, uno di mano, l'altro dribblando mezza squadra avversaria, gli scudetti con il Napoli, i palleggi da funambolo durante il riscaldamento. Così come la sua vita fuori dal campo, gli eccessi, l'abuso di droga, le fughe nel cuore della notte, le sue donne, i figli legittimi e non, le dichiarazioni choc degli ultimi tempi, le battaglie legali contro tutto e tutti. Basata su molte testimonianze e storie inedite in giro per il mondo, questa biografia scritta da uno dei più grandi giornalisti sportivi viventi entra nei meandri psicologici e sociologici di una leggenda, e racconta il ragazzo povero di periferia e il calciatore, dai suoi esordi all'Argentinos Juniors, passando per il Boca e gli anni napoletani, in cui avviene la sua consacrazione definitiva fino alla morte in estrema solitudine. È un'opera che ripercorre le gesta ma soprattutto gli errori di una personalità autodistruttiva, adulata e ripudiata allo stesso tempo. Una storia che è ormai letteratura e che continua ad affascinare e ammaliare milioni di tifosi e appassionati di calcio. E lo farà ancora per molti anni. Forse per sempre.

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FAMIGLIA - Natalia Ginzburg
MAG D 6038

Due storie di smarrimento e di crisi familiare in cui i personaggi che annodano e dipanano i loro destini sembrano trascinati da una casualità capricciosa che inventa incontri sorprendenti, amicizie scontrose, fragili amori, tenaci avversioni. Famiglia e Borghesia sono i due capitoli che compongono questo libro della Ginzburg scritto nel 1977. Due storie di smarrimento e di crisi familiare in cui i personaggi che annodano e dipanano i loro destini sembrano trascinati da una casualità capricciosa che inventa incontri sorprendenti, amicizie scontrose, fragili amori, tenaci avversioni. Come avviene nelle sue pagine migliori, Natalia Ginzburg segue gli arabeschi di queste esistenze incrinate con uno stile distillato, in un sommesso ma implacabile controcanto che reinventa la musica banale e terribile della vita.

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SE L’ACQUA RIDE - Paolo Malaguti
MAG C 9664

Vincitore del Premio "Biella Letteratura e Industria" 2021 - Finalista Premio Campiello 2021. Sulla corrente dei fiumi nulla cambia mai davvero. Al timone degli affusolati burchi dal fondo piatto, da sempre i barcari trasportano merci lungo la rete di acque che si snoda da Cremona a Trieste, da Ferrara a Treviso. Quando Ganbeto sale come mozzo sulla Teresina del nonno Caronte, l'estate si fa epica e avventurosa. Sono i ruggenti anni '60, nelle case entrano il bagno e la televisione in bianco e nero, Carosello e il maestro Manzi. I trasporti viaggiano sempre piú via terra, e i pochi burchi che ancora resistono, per ostinazione oltre che per profitto, preferiscono la sicurezza del motore ai ritmi lenti delle correnti e delle maree. Quello del barcaro è un mestiere antico, ma l'acqua non dà certezze, e molti uomini sono costretti a impiegarsi come operai nelle grandi fabbriche. A bordo della Teresina, Ganbeto si sente invincibile. Gli attracchi, le osterie, le burrasche, il mare e la laguna, le campane di piazza San Marco, i coloriti modi di dire di Caronte e i suoi cappelli estrosi, le ragazze che s'incontrano lungo le rotte. Presto, però, non potrà piú far finta di niente, lui che ha un piede nel vecchio e uno nel nuovo dovrà imparare la lezione piú dolorosa di tutte: per crescere bisogna sempre lasciare indietro qualcosa. «Poche cose restavano chiare, nella sua mente: che Pellestrina è un'isola magnifica. Che il mare ti entra dentro piú dei fiumi. Che, soprattutto, non avrebbe mai fatto altro nella vita: il barcaro era l'arte per la quale sentiva di essere nato». È il 1966, l'anno della grande alluvione. Ganbeto conquista i canali sul burchio del nonno Caronte, imparando a vivere a colpi di remo.

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CINQUE ROMANZI BREVI - Natalia Ginzburg
MAG D 6041

Il volume contine: "La strada che va in città", "È stato cosí", "Valentino", "Sagittario", "Le voci della sera" e i racconti: "Un'assenza", "Casa al mare", "Mio marito", "La madre" ed "Estate".

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VALENTINO LA MADRE SAGITTARIO - Natalia Ginzburg
MAG D 6041

Valentino è un bel ragazzo che studia medicina. Nei sogni di suo padre diventerà primario; nei sogni di sua madre sposerà una donna splendida. Solo sua sorella Caterina lo vede per quello che è: pigro, viziato e vanesio, destinato ad avere per moglie una donna brutta e ricchissima e ad andare incontro al fallimento. E Caterina, esclusa dalla vita, spettatrice in attesa che tocchi anche a lei una parte da protagonista, ci racconta ogni cosa con piglio ironico e concreto. In questo romanzo breve del 1957 ritroviamo l'arte di Natalia Ginzburg d'intessere una narrazione discorsiva e semplice con fatti rivelatori che portano allo scoperto la forza e la disperazione del vivere. Accade altrettanto nel "racconto lunghetto" Sagittario, anch'esso del '57, e nel breve, drammatico "La madre" (1948). Fra tic irrisori, piccole manie, discorsi ancor piú piccini e gesti impercettibili, la Ginzburg costruisce pagine magistralmente fresche, vive, luminose.

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CARO MICHELE - Natalia Ginzburg
MAG D 6040

La Ginzburg narra, in questo romanzo, la storia di una famiglia che in realtà non è più tale. Adriana, ritiratasi in campagna dopo la separazione da un marito ricco fallito; un figlio, Michele, che vive a Roma in uno scantinato circondato da amici sbandati quanto lui; un gruppetto di alcuni personaggi di contorno. Punto centrale e nodo della storia: il destino di Michele, ambiguo eroe di un'avventura di vita che, alle velleità artistiche ed erotiche di stile bohémien o hippy sottende ideali imprecisi. La trama in realtà non esiste, tutto si riduce a uno scambio di comunicazioni epistolari dalle quali emerge la realtà di un mondo alienato e tragico che il filo degli affetti e dei ricordi non riesce a tenere unito.

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SUPEREROI - Paolo Genovese
MAG C 9659

Paolo Genovese racconta gli istanti perfetti e i drammi di una storia d'amore bellissima, che sfida il tempo, fa riflettere e infine commuove. Una storia d'amore che solo due supereroi possono vivere. Servono i superpoteri per amarsi tutta una vita, Anna e Marco lo sanno bene. Lei è una fumettista dal carattere impulsivo, nemica delle convenzioni; lui un professore di fisica convinto che ogni fenomeno abbia la sua spiegazione. A tenerli insieme è un'incognita che nessuna formula può svelare. Quante possibilità ci sono che le esistenze di due persone, sfioratesi appena in un giorno di pioggia, si incrocino per caso una seconda volta? Cosí poche da essere statisticamente irrilevanti, direbbe la scienza. Eppure ad Anna e Marco questo accade e riaccade. Ed entrambi si chiedono se a riavvicinarli di continuo sia un algoritmo, il destino o invece un sentimento tanto forte da resistere alle fughe improvvise, agli scontri, alla routine, alle incomprensioni e al dolore. Spostandosi avanti e indietro sulla linea delle loro esistenze, Paolo Genovese racconta gli istanti perfetti e i drammi di una storia d'amore bellissima, che sfida il tempo, fa riflettere e infine commuove. Una storia d'amore che solo due supereroi possono vivere.

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ARSENE LUPIN LADRO GENTILUOMO E ALTRE STORIE - Maurice Leblanc
MAG C 9661

Arsène Lupin, ladro gentiluomo, Arsène Lupin contro Herlock Sholmes e Le confidenze di Arsène Lupin: in questo volume sono raccolti i racconti che hanno reso famoso il grande avventuriero dalla morale ambigua che da oltre un secolo intriga e conquista la fantasia di lettori, registi e spettatori. Ironico, raffinato, insolente, leggero, trasformista, enigmatico, Arsène Lupin è il ladro gentiluomo che ha saputo trasformare il furto in un'opera d'arte. Passaggi segreti, casseforti inviolabili, gioielli reali, impenetrabili castelli: nessun ostacolo ferma l'affascinante principe dei ladri che in ognuna delle sue avventure dà prova di fascino e di astuzia, mettendo a segno le imprese piú audaci, assumendo le identità piú eclettiche, utilizzando le strategie piú rocambolesche. Un tourbillon di colpi sensazionali che trascina il lettore in un labirinto di trame e di misteri. Arsène Lupin, ladro gentiluomo, Arsène Lupin contro Herlock Sholmes e Le confidenze di Arsène Lupin: in questo volume sono raccolti i racconti che hanno reso famoso il grande avventuriero dalla morale ambigua che da oltre un secolo intriga e conquista la fantasia di lettori, registi e spettatori.

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STIRPE E VERGOGNA - Michela Marzano
MAG C 9656

Tra romanzo e memoir, un libro dalla voce schietta e incalzante, che pur sospendendo il giudizio non smette di interrogarci e di invitarci a coltivare la memoria, perché “solo così si può sperare che certe cose non accadano più". Fuggo da quando ero piccola. Fuggo dal mio passato. Fuggo dalla colpa. Ma qual è esattamente la mia colpa? Michela Marzano intreccia il passato familiare alle pagine più controverse della storia del nostro Paese. Michela non sapeva. Per tutta la vita si è impegnata a stare dalla parte giusta: i fascisti erano gli altri, quelli contro cui lottare. Finché un giorno scopre il passato del nonno, fascista convinto della prima ora. Perché nessuno le ha mai detto la verità? Era un segreto di cui vergognarsi oppure un pezzo di storia inconsciamente cancellato? “Sono stata pure io complice di questa amnesia?” si chiede Michela dopo aver ritrovato una vecchia teca piena di tessere e medaglie del Ventennio. Inseguendo il filo teso attraverso le vicende della sua famiglia, tra il nonno Arturo e il nipotino Jacopo, l’autrice ridisegna il percorso che l’ha resa la donna che è oggi, costellato di dubbi e riflessioni: il rapporto complicato con la maternità, il legame tra sangue, eredità e memoria, e quel passato con cui l’Italia non ha mai fatto davvero i conti. Il risultato è uno spietato autoritratto che va molto al di là del dato personale, in questo Paese di poeti, di eroi, di santi e (così pare, ad ascoltarne i nipoti) di milioni di nonni partigiani, mettendo in luce la rimozione collettiva dell’humus fascista in cui affondano le radici di molti alberi genealogici.

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LA PAROLA PAPA’ - Cristiano Cavina
MAG C 9655

Cristiano Cavina scrive un romanzo di famiglia mettendone al tempo stesso in discussione i fondamenti. Grazie a una lingua viva, plasmata dall'urgenza, viaggia attraverso il gioco di specchi che trasforma un figlio in un genitore. E in queste pagine tenere e spietate si interroga insieme a noi sull'onestà della scrittura, sul potere della lettura, sulle narrazioni a cui affidiamo il compito di renderci le persone che siamo. I padri tirano su di peso i figli e se li caricano sulle spalle. Io non ho nessuno che mi possa prendere così. Chissà come si vede da lassù. Si può diventare un papà senza averne avuto uno? Il protagonista di questa storia trascorre l'infanzia sognando il mondo visto dall'alto, quello dei bambini che hanno un padre che li prende sulle spalle, ma le sole risposte alle sue domande le trova tra le pagine dei libri. È così che, quando tocca a lui diventare padre, pensa di poter fare i conti con il passato scrivendo a sua volta un romanzo. Ma saranno proprio i figli – che coniano per lui l'ambiguo appellativo di "babba" – insieme ai detenuti di un carcere a spingerlo verso la soglia dove l'immaginazione osa incontrare la realtà e ciascuno si assume la responsabilità di vivere la sua storia fino in fondo. Per questo il "babba" e i suoi tre bambini si mettono in viaggio tra la Via Emilia, la letteratura e la vita, alla ricerca di una parola che bisogna trovare il coraggio di pronunciare.

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SULLA RIVA DEL MARE - Abdulrazak Gurnah
MAG C 9657

Dall'autore Premio Nobel per la Letteratura 2021. Tra Oceano Indiano e Canale della Manica, Sulla riva del mare ci ricorda che il racconto e lo scambio di esperienze possono offrirci la possibilità di ritrovare noi stessi e gli altri. Il sessantacinquenne Saleh Omar è un mercante di Zanzibar, richiedente asilo in Inghilterra. Sindbad dei giorni nostri, Omar lascia una terra dove il genio del male si è incarnato in governanti ladri provvisti di ogni forma di moderna violenza politica: campi di concentramento, armi e uno stuolo di cortigiani. Al suo arrivo a Londra, all'aeroporto di Gatwick, Omar mostra un visto non valido, rilasciato in patria da un suo parente e acerrimo nemico, Rajab Shaaban Mahmud. A Omar era stato suggerito di mostrare di non capire una parola di inglese, per cui l'assistente sociale che ha preso in carico il suo caso si trova costretta a chiedere la consulenza di un esperto di Kiswahili, uno dei dialetti dell'Africa Orientale: per ironia della sorte, l'interprete è Latif Mahmud, il figlio di Rajab, l'acerrimo nemico di Omar. L'uomo ha tagliato ogni ponte con la sua famiglia di origine dagli anni '60, quando ha chiesto asilo come rifugiato in Inghilterra, dove vive nella nostalgia della sua terra. Ora, Omar si trova faccia a faccia con Latif in una cittadina inglese sul mare. Entrambi rifugiati, con una origine e un destino che li accomuna. Il figlio del persecutore di Omar è anche la persona che può salvarlo e dargli finalmente una nuova vita. Dal premio Nobel per la Letteratura Abdulrazak Gurnah, un romanzo su due uomini che hanno scommesso tutto per cambiare vita, uno sguardo letterario implacabile sull'eredità dimenticata del mondo postcoloniale.

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DILLO AL PROF - Sandro Marenco
MAG C 9635

Inizia tutto per gioco, con un insegnante che apre un profilo su TikTok per capire cos'è e come funziona la piattaforma che molti dei suoi studenti utilizzano ogni giorno. Si iscrive, scopre un filtro per trasformare le proprie sembianze in uno scheletro, fa un paio di video divertenti e se ne vergogna al punto da uscirne subito. Poi succede l'imprevedibile: mesi dopo, quando la pandemia rivoluziona le vite di tutti e costringe i prof alle lezioni a distanza, Sandro intuisce che può esserci un altro modo per stare vicino ai suoi ragazzi. Del resto, lontano da loro non potrebbe vivere a lungo. Crea una classe virtuale, per dar loro un aiuto con l'Inglese, ma soprattutto per fargli sentire che non sono soli e che, se hanno bisogno di qualcuno, lui c'è e non li abbandonerà mai. In un batter d'occhio la classe si allarga a dismisura, riunendo centinaia di migliaia di ragazze e ragazzi da ogni parte d'Italia: una comunità per non cedere allo smarrimento, per restare umani nel periodo più disumano della storia mondiale recente. Dillo al Prof nasce da questa esperienza di condivisione. È la vicenda di un uomo senza doti sovrannaturali ma con una eccezionale disponibilità all'ascolto e alla comprensione degli altri. Di un insegnante speciale, un compagno di scherzi, un amico sempre pronto a offrire il proprio affetto – e a chiedere aiuto, quando sta per crollare lui. Di una persona che passa molto tempo sui social, senza la presunzione di capirli meglio degli altri, e anzi combinando infiniti guai. Infine, di un confidente anche per tanti genitori che sanno quanto sia importante dialogare coi loro figli.

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CHAV. SOLIDARIETA’ COATTA - D. Hunter
MAG C 9616/3

Se incontraste oggi D. Hunter potreste scambiarlo per un bibliotecario uscito a fare shopping. Ma un tempo per gli sbirri, le persone per bene e la stampa lui era un chav, un coatto. In queste pagine racconta la sua giovinezza nel sottoproletariato di Nottingham, quando per campare ha lavorato come sex worker, spacciatore e ladro. È un bambino cresciuto in strada, costretto a subire abusi, arrestato per rissa. Patisce violenza, impone violenza. Ma dopo i vent'anni riesce a rompere il ciclo. Ricoverato forzatamente in ospedale psichiatrico, comincia a leggere, e rimane folgorato dall'opera di altri due reclusi: Antonio Gramsci e Angela Davis. Inizia a unire i punti della propria storia. Si mette alle spalle la dipendenza da sostanze, gli assistenti sociali, i poliziotti, il riformatorio e il carcere, diventa un militante della sinistra antagonista. Sulla soglia dei quarant'anni scrive un memoir in cui racconta la propria vita, ma traccia anche i limiti dei movimenti politici che pretendono di parlare a nome della working class. Si alternano descrizioni di attività illegali e abusi sessuali, denunce di violenze istituzionali, ferite di classe. Aneddoti dal mondo del lumpenproletariato raccontati senza eroismo né cinismo. "Un po' ne ho date, un po' ne ho prese", è questa la cifra di D. Hunter. Eppure le sue parole trasudano solidarietà dal basso e resistenza viscerale dei corpi offesi, di chi sta in fondo alla catena alimentare dell'economia. Un libro duro che punta il dito contro la discriminazione sociale e mette a nudo i traumi del capitalismo. Una storia che racconta con orgoglio proletario l'oppressione di classe e di genere per costruire un tassello importante di un immaginario working class queer, incrociando riflessioni sul razzismo, sullo sfruttamento, sulla violenza di genere e sull'identità delle persone LGBTQ.

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GLI INGANNI - Sandro De Feo
MAG C 9620

Una giornata di scirocco a Roma può confondere i fili della memoria e del presente, come scopre Antonio, intellettuale di mezza età che dalla Puglia è andato via e scrive per il cinema. Nel maledetto giorno di scirocco Antonio viene svegliato da Vituccio, amico d'infanzia che porta con sé l'ingombrante bagaglio della provincia. L'inerzia di un vento pazzo li trascina in incontri con prelati, tra gli splendidi resti di Villa d'Este, e li accompagna a sera nella sfavillante via Veneto che già presagisce le crepe della sua magnifica decadenza. Qui va in scena la Roma della Dolce vita in cui convivono genialità e vacuità, dissolutezza e censura, la vita per quella che è e il racconto che gli scrittori ne fanno. Roma è città eterna che «eternamente macina e tramuta la sua realtà in repertorio», o come la descrive Fellini «lupa e vestale, aristocratica e stracciona, tetra, buffonesca». "Gli inganni" racconta la città di quegli anni e la storia d'amore che ogni provinciale instaura con la sua fagocitante vitalità.

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CRUDO - Olivia Laing
MAG C 9498/1471

Kathy scrive. Kathy prende il sole a bordo piscina in un resort della Toscana, si ubriaca di porto, frequenta le mostre più in voga di Londra. Kathy sta per sposarsi. Sta legando per sempre la sua felicità a quella di un'altra persona e questo la spaventa. Anzi, Kathy è nel panico, scrolla le notizie sul telefono e legge, legge di un mondo che sta cadendo a pezzi. Cosa deve fare con tutte queste informazioni orrende, con tutto questo odio, questa violenza che la attraversa e la lascia senza fiato, insonne, intorpidita e impotente? Vale la pena di iniziare ad amare sul serio, se la fine del mondo è dietro l'angolo? "Crudo", il primo romanzo di Olivia Laing, è una brillante esplorazione dei mali del nostro tempo: rassegnazione, paura, scetticismo non risparmiano la protagonista, una versione contemporanea della scrittrice Kathy Acker. Ma c'è una cura. Non fermiamoci, anche se l'abisso si spalanca sotto di noi, continuiamo a scrivere, ad amare, a addentare gli attimi di felicità. Saliamo su quell'aereo, tuffiamoci in quella piscina. Viviamo, Kathy, come se il futuro non esistesse, perché è così che il futuro si materializza di fronte a noi.

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IL MIO CADAVERE - Francesco Mastriani
MAG C 9485/15

Napoli 1826: Daniel Fritzheim, alias Daniel De Rimini, è un giovane e talentuoso maestro di musica assetato di ricchezze e disposto a tutto per ottenerle. Lucia è una poveretta che, dopo la morte dei genitori, si ritrova costretta a badare i suoi quattro fratelli. Emma è la bellissima e ricca ereditiera di una nobile e potente famiglia spagnola, abituata ad avere tutti gli uomini ai suoi piedi. Edmondo è un baronetto milionario che ha condotto una vita dissoluta in giro per il mondo ed è divorato da una ossessione. Chi sono i cavalieri del firmamento? Chi è in realtà il misterioso Maurizio Barkley? E che cosa lega tutte queste vite, apparentemente così lontane tra loro, ad un cadavere?

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RAPSODIE GITANE - Blaise Cendrars
C 1586/87

Nelle Rapsodie gitane (1945) Cendrars traversa a zigzag la sua vita – e mai come in queste pagine lo sentiamo presente, in tutta la densità della sua persona. Qui Cendrars si abbandona senza ritegno all’arte della narrazione orale, in cui sapeva maestri i suoi amici gitani, quando si raccontano le storie della tribù, nelle veglie notturne accanto al fuoco. Vivere non basta, bisogna raccontare. Così, in mezzo a fascinose digressioni, maestose anse, fulminee deviazioni, lo seguiamo mentre evoca figure incancellabili: l’eccentrico poligrafo Gustave Le Rouge e i suoi armadi a specchio, la messicana Paquita, «strega depravata», dal colossale patrimonio, con la sua sbalorditiva collezione di bambole di cera, il gitano Sawo e le sue atroci storie di vendette, rivalse, gelosie tribali. E qui la letteratura, che Cendrars aveva finto di voler abbandonare, si prende la sua tarda vittoria: perché ogni storia lievita e si dilata di là da ogni possibile documentabilità biografica. C’è qualcosa di continuamente eccessivo e improbabile e, insieme, di palpabilmente vero in ciascuna di queste «rapsodie». Forse anche perché ci arrivano traversando una vita che era tutta una affabulazione. E, ci ricorda un personaggio di Cendrars, «quando uno racconta, ricama su qualcosa di già ricamato. Così la verità viene chiusa in una rete da cui non scapperà più».

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MORAVAGINE - Blaise Cendrars
C 1586/683

"E se invece ce la facessimo? Se la nostra opera fosse coronata dal successo? In questo caso dovremmo demolire tutto; demolire... ah ah ah... demolire perfino la sinistra. E poi... E poi? Alcuni proseguiranno la lotta altrove, alcuni si butteranno addirittura con entusiasmo in un'azione su scala internazionale, un'universale impresa di demolizione. Ma noi, i capi, non ne abbiamo forse abbastanza, non siamo stanchi, sfiniti? Allora dovremmo disertare, abbandonare il campo, lasciare la nostra opera ad altri, ai dissidenti, ai seguaci, agli epigoni che si impadroniscono di tutto e prendono tutto sul serio, sempre... e realizzano... decidono... comandano... nuove leggi... un nuovo ordine... ah ah ah! No, dopo ciò che abbiamo fatto non possiamo più accettare nulla, neanche la distruzione, la ricostruzione postuma... Annientare... Bisogna riuscire a far saltare in aria il mondo intero..." Blaise Cendrars è stato definito «il grande avventuriero della letteratura moderna». Da quando scappò di casa, a sedici anni, «la sua vita non ha fatto che cambiare rapinosamente scenari». E molteplici, e rapinosi, sono anche gli scenari che attraversiamo in questo romanzo, una botte à surprises dalla quale vengono fuori, a ogni pagina, orrori e magnificenze. A farci da guida è un doppio dell'autore, che non per caso porta il nome di un anarchico ghigliottinato nel 1913, Raymond la Science. E un doppio diabolico e allucinato dell'autore è lo stesso Moravagine, ultimo discendente di una famiglia reale, che Raymond aiuta a fuggire da una clinica per alienati e in compagnia del quale vivrà le peripezie più mirabolanti: saranno terroristi nella Russia zarista del 1905, prigionieri degli indios blu sulle sponde dell'Orinoco, volontari nei corso della prima guerra mondiale... Moravagine è la «grande belva umana», «amorale», «fuorilegge», un essere che incarna la follia e il male, che uccide «spesso per puro divertimento», di preferenza giovani donne, e teorizza che «tutto quanto è solo disordine» e che chi ha paura del disordine ha paura della vita stessa: la quale non è altro che «delitto, furto, gelosia, fame, menzogna, sborra, stupidità, malattie, eruzioni vulcaniche, terremoti, mucchi di cadaveri», e che non esiste verità, ma solo l'azione, «l'azione effimera», «l'azione antagonista».

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TRANSITO - Aixa De La Cruz
MAG C 9631

Nella cinquina del Premio Strega Europeo 2021. Alla soglia dei trent'anni, Aixa de la Cruz raccoglie i ricordi dei momenti più significativi della sua vita: dal giorno in cui una delle sue migliori amiche rimane gravemente ferita in un incidente stradale al divorzio, dai rapporti sessuali con altre donne all'infanzia passata senza un biopadre. Come in un vortice, risucchia i legami, la famiglia, l'identità. Li mastica e li risputa. Si interroga sull'idea di colpa, non nella sua accezione religiosa, ma come l'intercapedine in cui si forma la giustizia poetica. Riflette sull'attualità che la circonda e che influenza la sua generazione, il movimento #MeToo, lo scandalo delle torture di Abu Ghraib, la femminilizzazione della politica.

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UNA RAGAZZA MOLTO BELLA - Julián López
MAG C 9484/8

Una muchacha muy bella è la madre del narratore: una ragazza con la pelle diafana e luminosi capelli neri. Una donna misteriosa, mai uscita dall'Argentina, che adora i canditi, le cartoline dall'Olanda e Che Guevara. Ma soprattutto, una muchacha muy bella è un ricordo, perché quella ragazza a un certo punto scompare, come molti altri giovani argentini negli anni '70. La violenza, i rapporti della donna con la dittatura e i militanti: tutto arriva al lettore nascosto dietro un velo, quello dello sguardo di un bambino che solo dopo molti anni riuscirà a capire il conflitto interno della madre, divisa tra l'amore per il figlio e il dovere di militante. Una serie di istantanee preziose che il narratore raccoglie dei momenti passati insieme a sua madre, quando aveva solo otto anni: la gita al giardino botanico di Buenos Aires, un Natale trascorso in compagnia della vicina e della sorella voluttuosa, le chiacchiere in cucina. A emergere è la ripetizione ossessiva della frase "era una ragazza molto bella", che si plasma e assume ogni volta nuove sfumature, che universalizza l'assenza, la nomina e la reclama.

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MADAME. ANDATA E RITORNO - Lisa Morpurgo
MAG C 9503/51

Pubblicato da Longanesi nel 1967, e completamente dimenticato fino a oggi, il primo romanzo di Lisa Morpurgo segue la storia di una giovane donna, elegante, libera e disinibita, chiamata semplicemente Madame. Segretaria e assistente di un pittore proveniente da una famiglia aristocratica spagnola, Madame fa vetrificare il marito per non perdere il treno, accetta un’invasione catastrofica con sana indifferenza, attraversa l’intera Europa pur di incontrare brevemente l’uomo che ama, consola sempre chi ha intorno, ma mai se stessa. Non cerca di sopravvivere, ma custodisce la straordinaria capacità di organizzare la propria esistenza come un’eterna scoperta, affrontando l’imprevisto senza scomporsi, e senza mai, se possibile, rinunciare alla comodità. Mondano e sovversivo, assolutamente anomalo nel nostro panorama narrativo di ieri e di oggi, scritto in una prosa netta e precisa e mai fuori ritmo, Madame Andata e Ritorno non solo rivela un aspetto pressoché ignoto di una delle figure intellettuali italiane più curiose e affascinanti del secolo scorso, ma rappresenta una scoperta letteraria sorprendente.

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ORIENTAMENTO - Daniel Orozco
MAG D 6028/34

È il tuo primo giorno di lavoro. Ti hanno assegnato una postazione, una serie di manuali, una casella di posta, degli orari, dei colleghi. Ce n'è uno che spia nel bagno delle donne, ma non devi farci caso. Un altro che ruba dal frigo, per dimenticare un lutto. Sono tutti come te: compreso il serial killer di cui non devi preoccuparti. A 150 anni da Bartleby, Orientamento ritraduce la tradizione realista americana ossigenandone da capo le ferite. Scrivanie, sale relax, macchinette del caffè, ma anche spogliatoi, mense, supermercati: è la realtà che conosciamo e che ci circonda, che fa da scenario alle nostre routine, offrendo respiro e battito alle nostre vite. La stessa in cui le persone smettono di parlarsi, in cui i nostri disturbi vengono soffocati dal cibo, repressi sotto una divisa o dentro un fisico modellato da ore e ore di corsa. Quella in cui l'unico momento di autentica lucidità e comunione ci è concesso davanti a una donna in caduta libera, messi di fronte a una pistola, negli attimi senza tempo che precedono un'esplosione, in quelli dilatati che scandiscono un terremoto. Con uno stile inimitabile che sembra piegare l'asciuttezza carveriana alle esigenze kafkiane di Barthelme, che non ha paura di abbracciare e rivoltare i gerghi tecnici, che strizza l'occhio a Fantozzi per carica ironica senza mai perdere il desiderio di serpeggiare in aria come un fuoco d'artificio, Daniel Orozco ci offre, stilizzandolo al millimetro, uno dei mondi più verosimili che potrete mai leggere – porgendoci l'unica chiave per orientarsi da umani in questa realtà di calcolatori: perdersi, aprirsi, lasciarsi andare, tollerando quanto più possibile lo strano e l'inevitabile.

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IL COUNTRY CLUB - Howard Owen
MAG C 9059/20

Willie Black ricorda bene il processo di Richard Slade, un ragazzo nero che a diciannove anni fu condannato ingiustamente per lo stupro di Alicia Simpson, bianca e di buona famiglia, avvenuto nel country club più esclusivo di Richmond. Dopo quasi trent'anni di carcere l'uomo viene scagionato, e qualche giorno dopo Alicia viene uccisa per strada con tre colpi di pistola. Naturalmente gli occhi della polizia e dei media si posano su Richard, che non ha un buon alibi, ma Willie non è convinto. Così, mentre tenta di indossare i panni del padre responsabile per la figlia Andi, improvvisamente bisognosa delle sue cure, comincia a indagare, scoprendo che i Simpson nascondono torbidi segreti, e che il suo legame con Richard è molto più stretto di quanto immaginava. Dopo "Oregon Hill", torna il giornalista Willie Black, alle prese con un caso segnato da razzismo e lotta di classe, che da sempre alzano mura invisibili ma palpabili nella città di Richmond. E spinto soltanto dal desiderio di giustizia che orienta ogni sua scelta, saprà aprire una breccia di speranza nel cuore della provincia americana.

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IL BAMBINO DI PIETRA - Laudomia Bonanni
MAG C 9619

Giunta alla piena maturità, Cassandra inizia un percorso di psicoanalisi con lo scopo di risolvere le nevrosi che la affliggono da tempo, legate alla sua educazione, alla sessualità, all'onnipresente fantasma della maternità. La scrittura diventa il timone di un viaggio interiore, usata non solo a scopo terapeutico, ma come bussola nella comprensione della sua storia familiare e sociale, che appare come una rotta incerta tra l'infanzia dominata dai maschi e dal potere matriarcale e un matrimonio tiepido che l'ha resa accettabile agli occhi della famiglia. La vicenda di Cassandra è paradigmatica di un tempo che offre alle donne pochissime definizioni e spazi esigui per rappresentarsi come individui. "Il bambino di pietra" è una narrazione in prima persona priva di indugi e autoindulgenze, che cerca nella sgradevolezza della verità una soluzione agli enigmi interiori. Finalista al premio Strega nel 1979, "Il bambino di pietra" è centrale nell'opera di Laudomia Bonanni, che definì il personaggio di Cassandra come "la protagonista di tutto quello che ho scritto".

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UNA DI DUE - Daniel Sada
MAG C 9618

Il tratto distintivo delle gemelle Gamal, Gloria e Constitución, è che sono essenzialmente indistinguibili nell'aspetto, a eccezione di un neo sulla spalla. Sono però molto diverse nel carattere: Gloria è l'osservatrice silenziosa, l'altra è quella più spigliata e logorroica. Le loro giornate scorrono anch'esse sempre uguali, tra i numerosi impegni in sartoria e le continue ramanzine della zia desiderosa di vederle finalmente al fianco di un uomo. L'occasione si presenta a una festa di matrimonio, dove entra in scena Oscar, un corteggiatore che porta nella vita di entrambe sia romanticismo che gelosia. Inizia così un'agguerrita competizione tra sorelle per la conquista dell'uomo, costruita su un gioco di fraintendimenti e atmosfere surreali dove nulla è come sembra. Pervasa dalla tensione che scaturisce dal desiderio di unione e dalla necessità di indipendenza, "Una di due" è una favola vertiginosa e comica, oltre che una storia di dualità, unione e lotta degli opposti. Un romanzo caratterizzato da una ricchezza linguistica significativa, scritto da uno dei giganti della letteratura latinoamericana contemporanea.

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LA MIA PROPRIETA’ PRIVATA - Mary Ruefle
MAG C 9059/14

Questo libro è per chi si domanda dove vanno a finire le nuvole, per chi crede che nei versi dei poeti siano racchiusi il passato, il presente e il futuro, per chi almeno una volta ha desiderato di diventare invisibile, e per chi conosce la meraviglia delle piccole cose, l'incanto che può provocare un semplice foulard trasportato dal vento nel cielo color lavanda. Mary Ruefle, tra le maggiori poetesse e artiste americane, raccoglie pensieri, riflessioni e visioni sull'amore, sull'arte, la felicità e il tempo. A metà tra memoir e diario, "La mia proprietà privata" è una scatola magica, che una volta aperta mostra incredibili meraviglie: un sogno bizzarro dove Dio ti chiede quale vestito deve indossare; la solitudine sconfinata di una foresta coperta di neve; un romanzo scritto su centoquattro piatti da portata di cui ne rimane solo uno. Sono oggetti preziosi raccontati con una voce poetica intrisa di umorismo e disincanto, ma anche di fiducia e tenerezza; attraverso di loro, l'autrice ci accompagna nel mondo che conosciamo per mostrarcelo con occhi nuovi, in una libera associazione di parole e sentimenti che parte dal quotidiano per abbracciare il senso profondo dell'esistenza. Fotografie e musica, neve e nuvole, tutto ci immerge nella trama del romanzo di noi stessi, e una tristezza che si tramuta in gioia tinge di colori speciali ogni frammento, lava la nostra mente e i nostri occhi, ci fa capire e sentire di poter essere capiti. La proprietà privata che Mary Ruefle ci offre non è che la nostra libertà, illuminata dalla saggezza dell'esperienza.

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LA CASA SENZA RICORDI - Donato Carrisi
MAG C 9592

Un bambino senza memoria viene ritrovato in un bosco della Valle dell'Inferno, quando tutti ormai avevano perso le speranze. Nico ha dodici anni e sembra stare bene: qualcuno l'ha nutrito, l'ha vestito, si è preso cura di lui. Ma è impossibile capire chi sia stato, perché Nico non parla. La sua coscienza è una casa buia e in apparenza inviolabile. L'unico in grado di risvegliarlo è l'addormentatore di bambini. Pietro Gerber, il miglior ipnotista di Firenze, viene chiamato a esplorare la mente di Nico, per scoprire quale sia la sua storia. E per quanto sembri impossibile, Gerber ce la fa. Riesce a individuare un innesco – un gesto, una combinazione di parole – che fa scattare qualcosa dentro Nico. Ma quando la voce del bambino inizia a raccontare una storia, Pietro Gerber comprende di aver spalancato le porte di una stanza dimenticata. L'ipnotista capisce di non aver molto tempo per salvare Nico, e presto si trova intrappolato in una selva di illusioni e inganni. Perché la voce sotto ipnosi è quella del bambino. Ma la storia che racconta non appartiene a lui.

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MONETA DEL SOGNO - Marguerite Yourcenar
MAG C 9593

Considerato il romanzo italiano di Marguerite Yourcenar, "Moneta del sogno" è il racconto, in parte realistico e in parte simbolico, di un attentato antifascista nella Roma dell'anno XI della dittatura, in una giornata di primavera. Scritto nel 1933 e rielaborato interamente nel 1959, il romanzo si snoda in nove episodi intrecciati l'uno all'altro da una moneta d'argento da dieci lire che passa di mano in mano da un personaggio all'altro come in una messinscena teatrale o cinematografica. Iniziato durante una visita in Italia, durante la quale l'autrice fu spettatrice della Marcia su Roma e delle tensioni che seguirono il delitto Matteotti, "Moneta del sogno" si distinse fra tutte le opere letterarie dell'epoca per la forte presa di posizione contro l'immagine che la propaganda ufficiale dava del nostro paese e per l'intuizione dei fatti gravi e irrimediabili che incombevano sull'Europa. Un romanzo importante da un punto di vista letterario e politico, da scoprire o riscoprire oggi in una nuova traduzione che ne restituisce per intero tutta la potenza.

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X - Valentina Mira
MAG C 9501

X è un romanzo e una lettera. Valentina scrive al fratello con cui non parla da anni per raccontargli quello che ne è stato di lei e quello che non ha avuto il coraggio di dirgli in passato. Torna all'estate del 2010, l'estate della sua maturità. Una festa, alcool e musica nelle casse. La musica l'ha messa G., amico di tutti e amico di Valentina. Quella notte G. diventa uno stupratore. Valentina non lo denuncerà mai, come, il novanta per cento delle donne violentate, quel danno resta taciuto per anni. X racconta il tabù e lo stigma che accompagnano lo stupro, con una forza e una franchezza senza precedenti.

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C’ERA UNA VOLTA - Lello Arena
MAG C 9648

La storia narrata in questo libro, come tutte le fiabe più belle, si è svolta in un passato ormai lontano e ha un che di misterioso. Lello Arena ha atteso tanto tempo prima di raccontare la grande esperienza di vita e arte che ha condiviso con Massimo Troisi, perché temeva di fare la fine di quelli che sono stati rapiti dagli alieni: non riescono a spiegarsi e vengono presi per matti. Ma ora, ad anni di distanza, i suoi ricordi si sono cristallizzati in un quadro che non è "tutta la verità su Massimo", ma semplicemente la "versione di Lello" su un'avventura formidabile, con un pizzico di magia. Ci volle certamente lo zampino di qualche creatura soprannaturale per farli incontrare da ragazzini – Massimo di San Giorgio a Cremano e Lello, cittadino di Napoli – e perché a loro si aggregassero gli amici indispensabili, Alfredo e Gaetano. E fu allora che, come in un gioco infantile ("Facciamo che eravamo..."), si accese la scintilla dei dialoghi surreali, della finzione che diventa realtà. Da giocare a recitare, da vivere a improvvisare scenette, il passo era breve e solo da lì poté scaturire la comicità tanto irresistibile quanto ineffabile della Smorfia. Poi le loro vicende si infittirono come nelle fiabe, con gli ingredienti indispensabili dell'amore e delle gelosie, con la sirena tentatrice del successo mediatico (prova insidiosa per chiunque), con incontri prodigiosi – da Pippo Baudo a Renzo Arbore – e con un cuore, quello di Massimo, che faceva tic tac come una sveglia rumorosa. Ma, in tutta questa bufera, magicamente sopravviveva la complicità irripetibile fra Lello e Massimo che, nata nei giochi da ragazzi, illuminò i tre capolavori cinematografici interpretati insieme. Una realtà più bella della fantasia. Tanto che Lello Arena, pur avendo toccato con mano e visto con i propri occhi tutto ciò che racconta, talvolta si ritrova a pensare: «Di tanto in tanto, ho persino la sensazione che non sia mai successo. Che sia frutto di un sogno o di un'allucinazione prodotta dall'indigeribilità oggettiva della parmigiana di melanzane, nella versione assassina inventata da mia madre».

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TUTTI I SOGNI ANCORA IN VOLO - Massimo Ranieri
MAG C 9645

Quasi sessant'anni di carriera, oltre quattordici milioni di dischi venduti in tutto il mondo, più di trenta album pubblicati a partire dal primo, registrato a soli tredici anni come Gianni Rock. Un Sanremo vinto nel 1988 con una canzone immortale, Perdere l'amore, in repertorio tantissimi brani indimenticabili (da Rose rosse a Se bruciasse la città a Erba di casa mia) e una capacità unica di rivisitare la canzone napoletana restituendole la nuda eleganza delle origini. E tutto questo per restare al solo ambito musicale. Poi la televisione, il cinema, e l'amore di una vita: il teatro (che permette di mantenere con il pubblico «il rapporto diretto, fisico, che avevo durante i concerti») sotto la guida dei più grandi, da Patroni Griffi a Strehler. Massimo Ranieri è un artista unico, poliedrico, capace di scartare e di sorvolare qualsiasi definizione, mai appagato e mai stanco, felice ogni sera che lo vede sul palcoscenico. Un personaggio amatissimo che, a settant'anni appena compiuti, continua ad avere l'entusiasmo e la curiosità del ventenne, a cercare la fuga in avanti. Tutti i sogni ancora in volo, ricco di aneddoti inediti e impreziosito da sedici pagine di splendide foto, è il libro della sua vita, un bilancio profondo e mai banale, in magico equilibrio tra ciò che è stato e ciò che sarà domani.

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MEDUSA - Martine Desjardins
MAG C 9626

Medusa, soprannominata così dalle sorelle per una grave malformazione congenita agli occhi, è costretta a camminare a testa bassa, i capelli a ricoprirle il volto per nascondere una difformità che provoca a lei stessa una forte repulsione. Non ha mai conosciuto l'affetto dei genitori, ha vissuto sempre in una terribile solitudine all'interno di una famiglia che finirà per ripudiarla e rinchiuderla in un istituto per ragazze malformate, l'Athenæum, che si erge sulle rive di un lago infestato da meduse. Qui, accolta da una direttrice spettrale e mefistofelica, conoscerà gli abissi del genere umano grazie ai cosiddetti benefattori, che si divertono a giocare crudelmente con le loro protette. Punita più volte per i suoi tentativi di ribellione e quasi certa di aver perso ogni speranza di libertà, Medusa riuscirà finalmente a emergere, iniziando a disseminare sul proprio cammino paura e distruzione. Martine Desjardins firma un romanzo incendiario che parla della vergogna del corpo, dell'oppressione e del potere della femminilità; un capovolgimento dei rapporti di forza che getta una luce cruda e allo stesso tempo raffinata sulla mostruosità.

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E JOHNNY PRESE IL FUCILE - Dalton Trumbo
MAG D 6021

Considerata l'opera narrativa più sconvolgente sugli orrori della guerra "E Johnny prese il fucile" è un romanzo in cui viene descritta, e per così dire materializzata, la condizione di "torso umano" del soldato Johnny: di un soldato che sopravvive grazie a un prodigio della chirurgia alle mutilazioni subite in guerra. La mente è l'unica cosa che gli è rimasta: Johnny rievoca il suo passato, le prime esperienze, l'amore, l'amicizia, e la superficialità con cui una guerra senza chiari motivi può travolgere gli individui, trascinandoli in un irresponsabile e complice stato di incoscienza. Uscito negli Stati Uniti nel 1939 "E Johnny prese il fucile" è romanzo di pacifismo integrale (Trumbo ne trasse un film che diresse egli stesso nel 1971, e che fu tra i prediletti di François Truffaut), e la voce di Johnny tutt'ora intatta - come scrive Goffredo Fofi - è quella di un Lazzaro indomito e sarcastico: "Cantate cantate forte per me i vostri alleluia tutti i vostri alleluia per me perché io conosco la verità e voi no sciocchi. Sciocchi sciocchi sciocchi."

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TUTTO SOMMATO - Gigi Proietti
MAG C 7574

Ibsen, Shakespeare, Brecht..." Quando gli insegnanti del Centro universitario teatrale gli sottoposero una lista di autori da portare in scena, il giovane Luigi Proietti per poco non svenne: non ne aveva mai sentito nominare nessuno. Come tanti ragazzi cresciuti nella periferia della capitale, all'ombra del boom economico, Proietti pensava soprattutto alla musica e guardava all'America. Per lui l'unico palco era quello dei night club, dove suonava e cantava insieme agli amici di sempre. Si era iscritto per gioco a quel corso di recitazione, spinto dalla voglia di qualcosa di diverso: non poteva immaginare che quel "gioco" gli avrebbe cambiato la vita. Il "cantante dalla voce ritmico-melodica-moderna" dimostra subito una versatilità senza precedenti, un potenziale che esprimerà al meglio in "A me gli occhi, please" e negli altri one-man show scritti con Roberto Lerici, dei tour de force nei quali salta dal dramma al varietà lasciando il pubblico a bocca aperta. E in cinquant'anni di carriera Proietti ha conquistato generazioni di spettatori, contaminando la cultura "alta" e quella "bassa" senza pregiudizi. In "Tutto sommato" ci restituisce quella voglia di mischiare le carte in tavola, intrecciando le gioie della vita a quelle del palco e lasciando sempre sullo sfondo la sua Roma, città eterna e fragile, tragica e ironica, cinica e innamorata.

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IL CASO BRAMARD - Davide D. Longo
MAG D 5967

Lo ha inseguito per una vita, ma Autunnale è sempre stato un passo davanti a lui. Fino a adesso. Fino all'inizio di questa indagine epica e disperata dove più che mai Bramard avrà bisogno di Vincenzo Arcadipane, l'allievo, l'amico di sempre. Corso Bramard è un uomo silenzioso, riservato. Ha la stessa eleganza contenuta delle montagne di Torino. È stato il commissario più giovane d'Italia, un investigatore di talento. Poi la moglie e la figlia di pochi mesi sono state rapite e uccise dal serial killer cui stava dando la caccia. Da allora, abbandonata la polizia, trascina un'esistenza fatta di giornate solitarie e notti trascorse a scalare senza protezioni, nella speranza di sbagliare un movimento e cadere. A impedirgli di lasciarsi il passato alle spalle ci sono le lettere che Autunnale – così si firma l'assassino – gli scrive da vent'anni. Tra loro è in atto una partita mentale che ha raggiunto una situazione di stallo. Finché Autunnale commette un errore, piccolo: quanto serve a Bramard per ritrovare una parte dell'uomo che era. Arcadipane, che ha ereditato il suo posto, e la spigolosa agente Isa Mancini lo aiuteranno a riaprire il caso. Ma all'appuntamento con la giustizia li attende una verità più sfaccettata e costosa del previsto.

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I DIAVOLI SONO QUI - Louise Penny
MAG D 5949

Un viaggio a Parigi che doveva essere di piacere. Ma anche la Ville Lumière ha le sue ombre. Ed è lí che si nascondono i diavoli. Dopo Case di vetro, Il regno delle ombre e Un uomo migliore, un nuovo caso per il commissario Armand Gamache, capo della Sûreté du Québec. Dopo una cena in un bistrot con Gamache e la moglie Reine-Marie, il miliardario Stephen Horowitz, padrino di Armand, viene investito da un furgone. Quello che a tutti sembra un banale incidente, per quanto drammatico, agli occhi del commissario è un evidente tentativo di omicidio. E quando nell'appartamento di Horowitz viene ritrovato un morto, Gamache finirà suo malgrado invischiato in un'indagine che lo trascinerà dalla Tour Eiffel agli antichi archivi della città, dagli hotel piú esclusivi a musei che custodiscono enigmatiche opere d'arte. Fino a scoprire segreti tenuti nascosti per decenni, avvolti nel buio che si annida anche negli appartamenti dei migliori arrondissements. Ben presto il capo della Sûreté si ritroverà al centro di una tela di sospetti e menzogne e, per scoprire la verità, dovrà decidere se fidarsi della sua famiglia, dei suoi colleghi, oppure del suo istinto.

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EPIFANIE - James Joyce
MAG C 9615

Impreziosita da oltre cento illustrazioni e dal tratto caustico di Vittorio Giacopini questa nuova e inedita edizione delle Epifanie raccoglie nella loro totalità tutte e quaranta le prose che ci rimangono del primo Joyce "dublinese", scritte fra il 1900 e il 1904. Scenette, visioni, sogni, allucinazioni, momenti significativi della quotidianità fissati dall'«occhio spirituale» dello scrittore, finalmente aperto alla vertigine del mondo e alla sua quidditas, alle metafore visive e a una prospettiva originale sulle cose. Come accade per ogni grande artista da giovane, c'è stato un tempo in cui James era già, e non ancora, il grande Joyce. In cui la visione «chiara» di un ragazzo con velleità letterarie cominciava per la prima volta a registrare il mondo con l'idea di metterlo per iscritto, in cui le strade di Dublino potevano rappresentare ai suoi occhi buoni una scenografia memorabile, eppure anche effimera, prossima allo svanire, all'oblio, alla dissoluzione del tempo e della vista. Anni di apprendistato in cui un dublinese arrabbiato e insoddisfatto tratteggiava i suoi primi canovacci alla ricerca di un metodo e di un'estetica nuovi, sebbene sospeso e sbigottito davanti all'oggetto puro del narrare. Stephen Dedalus definirà queste prime composizioni possibili, questi momenti di radiosa ispirazione giovanile, «epifanie». Improvvise manifestazioni spirituali nella trivialità di un discorso o di un gesto o in uno stato della mente degno di essere ricordato.

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IL ROMANZO DA TRE SOLDI - Bertolt Brecht
MAG C 9625

"Il romanzo da tre soldi", ovvero come raccontare il capitalismo e i suoi vizi tramite un poliziesco. In una Londra di inizio Novecento, malfamata, caricaturale e allegorica - ispirata al cinema muto, ai fumetti e alla prima letteratura pulp - Macheath e i suoi compari di malaffare sovrintendono a un mondo di rispettabili delitti, legato a doppio filo alla politica e agli interessi finanziari. C'è Peachum, «la massima autorità in tema di miseria», che tiene scuola su come mendicare, Coax che prende una percentuale su tutti i traffici della città, Polly che si innamora del lato violento della vita, e poi una folla di personaggi gregari - avvocati, ministri, vescovi, banchieri e truffatori di ogni sorta -, tutti ingranaggi di un gigantesco meccanismo di denari e raggiri. Traendo spunto dalla propria pièce teatrale più famosa, Bertolt Brecht scrisse nel 1934 un romanzo fulminante - il suo unico pienamente compiuto e pubblicato in vita - che racconta la società capitalistica come un universo di gangster svelandone le storture e le crudeltà con straordinaria inventiva umoristica.

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IL TEMPO DELLE CILIEGIE - Nicolas Barreau
MAG C 9642

Nessuna città è come Parigi. Soprattutto in primavera, quando i ciliegi sono in fiore. Di notte, a Saint-Germain, si può far tardi a un tavolino all'aperto di uno dei celebri café o passeggiare davanti alle vetrine illuminate fin lungo la Senna, la Tour Eiffel che scintilla in lontananza. Parigi sembra fatta apposta per gli innamorati, ma Cupido volta le spalle ad André Chabanais, editor delle Éditions Opale e autore sotto pseudonimo di un romanzo che deve il successo proprio all'amore. Aurélie, l'impulsiva fidanzata di André, è assente e distratta. Tutto ha avuto inizio la sera di san Valentino: doveva essere la loro grande serata, ma succede qualcosa di inaspettato. Le Temps des cerises, il ristorante di Aurélie, ottiene una stella Michelin e lei scoppia di felicità. Finché non viene a sapere che il premio è frutto di un errore: il vero vincitore è un ristorante omonimo di Vétheuil (poco distante da Giverny e dai celebri giardini di Monet), con il suo arrogante chef. Quando però Aurelié lo incontra di persona, resta piuttosto affascinata dai suoi modi colti e raffinati e dai suoi occhi azzurri. Viziato dal successo del suo romanzo, che la bella libraia Artémise Belfond non cessa di lodare, André dovrà imparare cos'è la gelosia. Lo charme di Parigi, un po' di mistero e batticuore e un divertente dietro le quinte dell'industria editoriale: Nicolas Barreau, grande maestro della commedia sentimentale, riporta in scena gli indimenticabili protagonisti del suo bestseller mondiale Gli ingredienti segreti dell'amore, in una nuova, incantevole storia romantica.

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IN GRATITUDINE - Jenny Diski
MAG C 9059/17

Una dichiarazione di amore per la vita, il potere delle parole e l'orgoglio dell'esperienza. “Cos’è che non saprò, quando non sarò più una macchina conoscente? Com’è possibile che il nulla sia nulla? Datemi una mano, filosofi, non resta molto tempo. O è soltanto una danza, una quadriglia fatta della zuppa di lacrime di Alice. Alice non ne ha, di lacrime. Be’, questo è quello che sapete voi. Io ho nuotato a dorso in queste lacrime. Volete fare una gara?” Nell'agosto del 2014 Jenny Diski riceve la diagnosi definitiva: ha un cancro ai polmoni inoperabile. Non sa come reagire, e decide di fare la cosa che sa far meglio: scrivere. Rifiutando il cliché del diario di una malattia, Diski guarda il mostro negli occhi, racconta emozioni e paure, e per la prima volta narra la sua esperienza con Doris Lessing, la scrittrice premio Nobel che la accolse in adolescenza, imprimendo alla sua vita una svolta fondamentale. Dopo un'infanzia tormentata e dopo aver passato anni in un ospedale psichiatrico, entrare in casa di Doris Lessing significa per Jenny entrare in contatto con una famiglia estranea. È una storia di gratitudine/ingratitudine, perché al suo interno covano la rabbia e la paura, la speranza e l'autonomia. Anche nella storia della malattia, dell'affrontare il destino della malattia e delle cure, covano questi stessi sentimenti. È questo il fulcro del libro, questo rapporto tra la vita e la morte, tra la malattia e le cure, tra il dolore e la speranza, tra l'amore passato e quello presente e il futuro.

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DI CHI E’ LA COLPA - Alessandro Piperno
MAG C 9514

Dare agli altri la colpa della propria infelicità è un esercizio di malafede collaudato, una tentazione alla portata di tutti. Ed è ciò che prova a fare anche il protagonista di questo romanzo. Almeno fino a un certo punto. Figlio unico di una strana famiglia disfunzionale, con genitori litigiosissimi e assediati dai debiti, è stato un bambino introverso, abituato a bastare a se stesso e a cercare conforto nella musica e nei propri pensieri. Cresciuto in una dimensione rigidamente mononucleare – senza mai sentir parlare di nonni e parenti in genere –, sulla soglia dell’adolescenza scopre che naturalmente un passato c’è, ed è anche parecchio ingombrante. Accade così che un terribile fatto di sangue travolga il protagonista facendo emergere i traumi fino a quel momento rimossi. Da un giorno all’altro entrerà a far parte di una famiglia nuova di zecca, in cui inaugurerà una vita di clamorosa impostura. Incontrerà personaggi affascinanti, viaggerà, frequenterà le migliori scuole e svilupperà un’insana passione per la letteratura, sulla scorta del disperato amore verso una cugina eccentrica, amante dei romanzi vittoriani. Ipocrisie, miserie, rancori e infelicità: pensava di esserseli definitivamente lasciati alle spalle, ma dovrà prendere atto che si tratta di veleni che infestano tutte le famiglie. Impossibile salvarsi. In questo romanzo scintillante, trascinante, commovente, Alessandro Piperno compie una magnifica sintesi delle sue identità romanzesche. Torna alla narrazione in prima persona ritrovando l’affabulazione pirotecnica, beffarda, iconoclasta del suo esordio, e la contempera con la vena introspettiva e dolente che percorre Il fuoco amico dei ricordi.

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LA FIAMMA DEI TUOI OCCHI - James Purdy
MAG D 6028/33

«Soldier e Beaut sembrano fatti uno per l’altro: Soldier ha trovato un ragazzo su cui riversare tutto il suo amore, Beaut qualcuno che si prenda cura di lui e lo culli nelle notti di New York. Ma un giorno Soldier non rientra a casa, e Beaut è costretto a trovare un nuovo compagno, un pugile con cui però non è lo stesso. Quando infine Soldier torna, nell’inverno più freddo che si ricordi, la verità che si trova davanti non è quella che sembra in apparenza.» Nei racconti di La fiamma dei tuoi occhi, tra i più cupi e visionari della sua produzione, James Purdy mette a nudo con la sua prosa asciutta e tagliente la fragilità, i desideri inappagati che diventano ossessioni, il dolore senza consolazione di certe esistenze ai margini, di uomini che amano e vivono da orfani, sempre costretti a confrontarsi con il lato più grottesco della vita.

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IL DOTTOR NIKOLA - Guy Boothby
MAG C 9513

Il viso è glabro e la carnagione è pallida; il suo aspetto è lindo e azzimato dalla testa ai piedi. Quando vi osserva, il suo sguardo vi trapassa il cranio. E poi, sapeste quali spaventose voci circolano sul suo passato... Chi è il dottor Nikola? La domanda corre di bocca in bocca nei salotti dell'affaccendata Shanghai di fine Ottocento. Impossibile anche per Wilfred Bruce, giovane inglese spiantato e girovago, decifrare il misterioso personaggio; tuttavia, quando Nikola gli chiede di collaborare, accetta di seguirlo in un'impresa incredibile fra le inaccessibili vette del Tibet per rubare, a un'arcana setta di monaci stregoni, il segreto dell'immortalità. Pubblicato nel 1896, "Il dottor Nikola" è un romanzo dalla doppia anima: quella dell'avventura esotica, raccontata da uno scrittore che conobbe personalmente gli odori delle strade polverose dei sobborghi degradati d'Oriente e sperimentò sulla sua pelle le traversie del viaggio fortunoso; e quella del fantastico, perché Nikola non è altro che un riuscitissimo "cattivo" d'appendice, alla stregua di Fantômas o Rocambole, ammirato persino da George Orwell.

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LATITUDINE 0° - Marco Lapenna
MAG C 9500

Alla ricerca di Nina, la donna magnetica e incostante che non è mai riuscito a dimenticare, Gaspar Carvajal giunge in una Città del Messico anestetizzata dall’inverno. Nina si è volatilizzata mesi prima, solo una flebile traccia la lega a una psichiatra assassinata e ai vaneggiamenti del Russo, personaggio oscuro e inquietante, ossessionato da una fantomatica foresta: un continente invisibile dai confini sfuggenti, retto da un egemone sanguinario. Eppure non si tratta delle farneticazioni di un folle, la foresta esiste, è un luogo violento e primordiale dove la vita è guidata da pulsioni ancestrali e i desideri degli uomini – inappagati e inappagabili – prendono la forma concreta di demoni pronti a divorarsi l’un l’altro. Carvajal decide di inoltrarsi in questo territorio selvaggio piegandosi a una nuova esistenza dove sono saltate tutte le regole del contratto sociale e vige un’unica legge: la predazione istituzionalizzata. Ma anche in questo universo immutabile qualcosa sta cambiando. Un condottiero dal demone straordinariamente potente si è messo alla testa di un manipolo di ribelli per annientare la schiavitù del desiderio e raggiungere, muovendo di colonia in colonia, il centro pulsante della foresta: Latitudine 0°.

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ATTI DI SOTTOMISSIONE - Megan Nolan
MAG C 9059/21

Quando lei, giovane e travolta dalla Dublino notturna, incontra lui, Ciaran, bello e risoluto, succede qualcosa di semplice e straordinario: l'attrazione rompe gli argini, si mescola alle fragilità e alle paure, diventa il significato stesso del vivere. Nasce così una relazione che per la protagonista è un alternarsi di estasi e sofferenza, di gelosia sfrenata unita a un piacere così intenso e bruciante da creare dipendenza: lei vuole annullarsi nel corpo di lui, dissolversi nei desideri fino a non lasciare più spazio alla propria identità. Mentre Ciaran, uomo emotivamente incapace e ferito, non trattiene i propri atteggiamenti malsani e crudeli. Fino all'epilogo, distruttivo e liberatorio, che apre la strada a una fuga e una rinascita. Megan Nolan racconta una storia di anti-amore, interrogandosi su cosa significa vivere in funzione del desiderio altrui, della volontà di essere amate a tutti i costi, rinunciando a ogni filtro che non sia lo sguardo dell'altro. Attraverso un serrato monologo interiore, sincero come il cristallo, Atti di sottomissione parla della seduzione del nulla, che può piegare il senso stesso dell'amore rovesciando certezze, moralismi, rivendicazioni e cliché, in un'estenuante battaglia interiore per la conquista delle proprie emozioni.

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CRONACHE DALLE TERRE DI SCARCIAFRATTA - Remo Rapino
MAG C 9629

Scarciafratta è una Macondo d'Abruzzo. Inerpicata tra i crinali dell'Appennino, è un teatro di fantasmi e di visioni. Un terribile terremoto, la Cosa Brutta, l'ha svuotata. Le case sono ridotte a pietre che rotolano e si sfarinano, ma continuano a parlare. Sulla Rocca resiste per anni soltanto un uomo, Mengo, seduto su un uscio sotto un cencio di luna insieme a Sciambricò, un cane pastore di quindici anni dagli occhi chiari. Scavando tra le macerie della scuola ha trovato i quaderni dei bambini, e anche un registro dell'Ufficio anagrafe che un impiegato «sfastognato di timbri a bollo tondo e di certificati» aveva riempito di nomi, date, nascite, morti e sposalizi, di tutte le storie perdute del paese. Alla fine della sua vita, per «ridare voce a quelli sommersi dalla morte», Mengo le trascriverà una per una, a Villa Adriatica, la casa di riposo dove viene ricoverato. Fino all'alba del 21 luglio 1969, quando Neil Armstrong e Edwin Aldrin sbarcano sulla luna, e lui termina di scrivere l'ultima lettera.

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PAESI TUOI - Cesare Pavese
MAG C 9632/1

A settant’anni dalla morte di Pavese, la presente ristampa anastatica ripropone questo esordio folgorante, messo un po’ in ombra dal successo dei libri successivi, ma forse insuperato per forza simbolica e stilistica.

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LA VEGLIA A BENICARLO’ - Manuel Azaña
MAG D 6024/1

Un medico, due ufficiali, un ex deputato e un'attrice si mettono in viaggio da Barcellona a Valencia a bordo di un'automobile, mentre intorno a loro e in tutta la Spagna infuria la guerra civile. Si fermano a dormire a metà strada, in un albergo di Benicarló dove si trovano già un ex ministro, un avvocato, uno scrittore, un dirigente socialista e un propagandista. In breve tempo, la sosta notturna si trasforma in una lunga veglia e in un confronto collettivo sui grandi temi politici, morali ed esistenziali che il conflitto impone a un paese dilaniato. A lungo protagonista della politica spagnola negli stessi anni che qui ha deciso di raccontare, Manuel Azaña consegna ai posteri un romanzo di scintillante intelligenza, che ci riporta nel cuore di un evento decisivo per le sorti dell'Europa intera e al tempo stesso getta una luce forte e inquietante sul nostro presente.

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LE PIONERE - Willa Cather
MAG D 6023

Conscia della tensione fra vecchio e nuovo mondo, che tanto aveva sconvolto la vita dei migranti europei negli Stati Uniti tra Otto e Novecento, Willa Cather scelse di raccontare l'ombra e le contraddizioni della frontiera attraverso semplici ed eroiche figure femminili.

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LA VOCE DENTRO - Frances Leviston
MAG C 9059/19

Con una lingua elegante e musicale, e pennellate che vanno dal grottesco all'horror, Frances Leviston racconta il momento, doloroso e liberatorio, in cui una donna decide di deviare il corso della propria vita, lasciandosi alle spalle quella voce interiore che nasce dal rapporto col materno. Le dieci protagoniste di questo romanzo in quadri si chiamano tutte Claire. Hanno età e vite diverse, ma le loro storie costruiscono il ritratto di un'unica donna riflessa in uno specchio frantumato. Claire è una presentatrice televisiva che manda all'aria la sua prima intervista importante; Claire assume un'assistente robot di nome Patience perché si prenda cura della madre anziana al posto suo, ma poi viene divorata dalla gelosia; Claire è una danzata assente e distaccata, che affida a un diario le sue insospettabili avventure sessuali; e Claire è una figlia in rotta con la madre, che decide di affrontare per l'ultima volta affidando il suo grido di rabbia a un inquietante burattino. Con una lingua elegante e musicale, e pennellate che vanno dal grottesco all'horror, Frances Leviston racconta il momento, doloroso e liberatorio, in cui una donna decide di deviare il corso della propria vita, lasciandosi alle spalle quella voce interiore che nasce dal rapporto col materno. Come moderne Cassandre, le sue protagoniste si ritrovano in un mondo che non ha i tratti familiari del passato, ma non per questo rinunciano a seguire la natura profetica delle loro fantasie, infiniti corridoi da percorrere senza paura di trasgredire le regole e s dare l'autorità.

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SARAH LA RAGAZZA DI AVETRANA - Flavia Piccinni e Carmine Gazzanni
MAG C 9596

26 agosto 2010. In Salento, una giovane scompare. È una ragazza bionda, silenziosa, misteriosa. Si chiama Sarah Scazzi. L'Italia intera rimane sconvolta: cosa può essere successo a una quindicenne dall'aria così innocente? Molte saranno le ipotesi che si alterneranno durante i quarantadue giorni di ricerca. Ipotesi che sveleranno intimi segreti e rancori taciuti, arrivando a costruire un incredibile reality show dell'orrore e del grottesco in salsa pugliese. Avetrana, il paese dove tutto si svolge, ne sarà l'inaspettato set a cielo aperto. Le indagini porteranno prima alla confessione dello zio della ragazza, Michele Misseri, e quindi alla condanna all'ergastolo della zia e della cugina di Sarah, Cosima Serrano e Sabrina Misseri, che negli anni hanno continuato a dichiararsi innocenti. Eppure, come rivelano i due autori, la tragicommedia salentina - divenuta il primo processo mediatico del nostro paese - nonostante confessioni e condanne non può ancora dirsi risolta. Nel segno di "A sangue freddo" di Truman Capote e de "L'avversario" di Emmanuel Carrère, "Sarah" è un romanzo verità, che alla precisa ricostruzione di ciò che è accaduto - e, piuttosto, di ciò che è stato deliberatamente taciuto - unisce una riflessione sul male e sulla sua spettacolarizzazione, sulle conseguenze delle proprie azioni e su quanto siamo disposti a sacrificare per le persone che amiamo.

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SEMPRE SOLI CON QUALCUNO - Annalisa De Simone
MAG C 9594

Con una scrittura esatta, matura, spregiudicata fino a diventare struggente, Annalisa De Simone ci racconta ciò che accade quando si sceglie di vivere, invece di portare avanti una vita anche se questa vita non ci corrisponde più. La giovane protagonista di questo romanzo vive a Roma e ha origini abruzzesi. Ha una bella casa, un uomo che la ama e con il quale, grazie al quale, ha costruito una vita piacevole, agiata, di grandi ideali di sinistra. La giovane donna protagonista, soprattutto, ha delle ambizioni. Desidera lavorare in un mondo nel quale le parole diventino cose che, come oggetti e strumenti, rallegrino, costruiscano, arredino la vita. La seconda ambizione, d’abbrivo più nascosta, ha a che fare con i sogni, una rappresentazione di sé, l’ansia di futuro: la giovane donna protagonista desidera un figlio. E lo vuole dal suo compagno. Che nicchia, non dice no, ma antepone il suo lavoro di avvocato di successo per i diritti degli ultimi. La donna dirige un festival di letteratura e incontra un deputato abruzzese con il quale dovrebbe lavorare per L’Aquila. Il compagno della donna è biondo, alto, ricco, di sinistra, e il deputato è piccolo, bruno, di origini contadine e di destra. Se la donna e il deputato si amino non è interessante, è interessante invece che la donna e il deputato comincino una storia che porterà ciascuno a doversi confrontare con una nuova vita. Se questa nuova vita si realizzerà o resterà in potenza non è interessante, è interessante che quello che sembra stabilito si riveli provvisorio. Con una scrittura esatta, matura, spregiudicata fino a diventare struggente, Annalisa De Simone ci racconta ciò che accade quando si sceglie di vivere, invece di portare avanti una vita anche se questa vita non ci corrisponde più. Nessuno sa cosa sia una madre, sembra dirci De Simone, che quella madre i figli li abbia fatti oppure no.

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NUSSBAUM - Martha C. Nussbaum e G. Zanetti
MAG C 9497

Questo volume va oltre i confini dell'antichistica, per inserirsi con forza nell'odierno dibattito sull'azione etica e politica. I greci furono consapevoli del fatto che valori e ideali devono venire a patti con la "fortuna", ossia con ciò che non prescinde da noi. È a questa commistione tra ambizione virtuosa e vulnerabilità alla sorte che guarda Nussbaum, rileggendo la tradizione tragica e filosofica. Sulla scia di Aristotele, l'autrice suggerisce che ciò che rischia di contaminare la purezza della virtù e della ragione - impulsi inconsci, passioni incontrollabili - è anche ciò che costituisce la specificità della sfera umana: l'importante è limitare i rischi e arginare il potere della fortuna.

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I VAGABONDI EFFICACI - Fernand Deligny
MAG C 9613

Si definiva un deragliatore, uno che lavorava per far saltare i binari di quei bambini che condizioni di vita opprimenti conducevano precocemente verso riformatori, case id rieducazione e manicomi. Educatore anomalo, defilato, antiaccademico, di impronta libertaria, Fernand Deligny ha lasciato molti scritti ma nessuno che intendesse “sistemare” la sua pedagogia. Quest’antologia ripercorre la prima metà della parabola “antipedagogica” di un grande, e in Italia pressochè sconosciuto, educatore e scrittore, che decise di passare la sua vita in mezzo a ragazzini disadattati, caratteriali, delinquenti, randagi e autistici.

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I RACCONTI DEL LIBRAIO - Martin Latham
MAG C 9650

Se amate perdervi tra gli scaffali di una libreria, questo è il testo che fa per voi. L'amore per i libri ha sempre superato ogni ostacolo, la passione per la lettura non si arresta nemmeno di fronte alle prove più ardue; basti pensare alle vicende dei volumi costretti alla clandestinità, come le opere di Solzenicyn fotocopiate in segreto negli uffici del Cremlino o le copie della Fattoria degli animali di George Orwell conservate in un nascondiglio a Berlino Est. Attraverso un caleidoscopio di citazioni, aneddoti e ritratti di personaggi indimenticabili, Martin Latham ci racconta la storia della nostra ossessione per i libri, in tutte le sue infinite sfumature. Dalla penombra di antiche grotte in Cina alle bancarelle di Parigi, da Brooklyn a Francoforte, ci conduce tra bibliofili folli, monaci medievali, rockstar, minatori, carpentieri e calzolai, uomini politici e generali - tutti accomunati dalla passione libresca. Ci invita a scoprire il fascino dei marginalia, le note a margine manoscritte che per secoli hanno fatto dannare i bibliotecari; o quegli album composti di citazioni ritagliate noti come commonplace books; o ancora i chapbooks, gli antenati dei moderni libri tascabili, ritenuti prodotti dozzinali eppure tanto amati da Blake, Dickens, Stevenson e Shakespeare. Ci parla dei comfort books, i «libri di consolazione», quelli che possiedono il potere di portarci in luoghi migliori, tanto che scovarne uno «è, come quando ci si innamora, un'esperienza indimenticabile». E ci ricorda che Napoleone portava sempre in battaglia la sua copia dei "Dolori del giovane Werther". Storia culturale, memoir autobiografico, zibaldone di curiosità, ma soprattutto sincera lettera d'amore al libro in quanto oggetto meraviglioso e immortale, questo volume fascinoso e divertente racconta la storia di un libraio particolare, di tanti lettori e di molti, moltissimi libri.

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FACCIO MUSICA - Ezio Bosso
MAG C 9651

Faccio Musica è un testamento di rara potenza di uno dei più importanti artisti di questi ultimi decenni. Mi chiamo Ezio, nella vita faccio la musica. E sono un uomo fortunato. E questa e l'unica cosa che vorrei dover dire per parlare di me. Il Maestro Ezio Bosso è ormai un'icona dei nostri tempi. È il volto di un uomo intriso di passioni e forza d'animo; è il movimento, a tratti lieve e a tratti tempestoso, di una bacchetta che guida l'orchestra e che disegna mondi inesplorati. Il 14 maggio del 2020 Ezio Bosso si spegne nella sua casa di Bologna, a soli 48 anni. In vita non aveva mai voluto pubblicare la sua autobiografia. Ora, a un anno dalla sua morte, questa raccolta di testi inediti, che ha come modello di riferimento lo Zibaldone leopardiano - cioè un insieme di scritti sparsi di varia occasione - contiene i suoi pensieri più intimi, l'infanzia torinese e il percorso artistico nelle tante città d'Europa e del mondo; la dedizione incondizionata alla musica come espressione culturale fra le più alte, ma anche fra le più accessibili e potenzialmente democratiche grazie alla sua forte componente emozionale; il rispetto della musica e dei suoi protagonisti - pubblico incluso - come parte irrinunciabile della società civile. E poi gli ultimi tempi difficili della malattia e della pandemia nelle sue riflessioni "matte e disperatissime". Da queste pagine si evince chiaramente il pensiero di un grande compositore e direttore d'orchestra, di un grande divulgatore e intellettuale, un appassionato polemista di una società che fatica a riconoscere l'importanza di un'arte tanto sottovalutata.

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SOLITUDINE CARAVAGGIO - Yannick Haenel
MAG C 9654

«Verso i quindici anni ho incontrato l'oggetto del mio desiderio. Era in un libro sulla pittura italiana: una donna con un corpetto bianco si stagliava su uno sfondo nero; aveva boccoli castano chiaro, sopracciglia aggrottate e seni ben torniti nella trasparenza di una stoffa.» Cosí, dal ricordo della sensuale immagine di Giuditta che decapita Oloferne, contemplata per la prima volta da adolescente, Yannick Haenel avvia in queste pagine la sua originale riflessione sull'arte e sulla vita di Michelangelo Merisi. L'opera, una delle piú importanti di Caravaggio, è la raffigurazione fedele dell'episodio biblico della decapitazione del condottiero assiro da parte della vedova ebrea Giuditta. Restituisce senza veli l'efferatezza del crimine e, insieme, esalta la sensualità della figura femminile che si staglia sullo sfondo nero. L'intreccio di crudeltà e sensualità, nella vita e nell'opera di Caravaggio, è stato oggetto di una sterminata letteratura, a partire dalle numerose biografie dell'artista, descritto puntualmente come un uomo permaloso, irascibile, veemente, violento. Per Yannick Haenel, tuttavia, il tema della violenza non è semplicemente riducibile alla vita, alla leggenda e al personaggio di Caravaggio. La violenza, nella sua arte, va pensata da un punto di vista metafisico. Attesta lo spirito del tempo, l'evento della sua epoca: la fine del Rinascimento, del tempo della sublimazione e delle idealità armoniose. Tutta l'arte di Caravaggio è l'esposizione di questo evento. Nei primi anni, la sua pittura presenta ragazzi incoronati d'edera, Bacco arroganti o lascivi, poi subentra, brusca, l'apparizione di Cristo, a sancire una irriducibile contrapposizione tra godimento pagano e pietà cristica, a suggellare l'impossibilità stessa delle vecchie forme in cui trovare pacificazione. La saggezza non verrà: è il titolo di uno dei capitoli di questo libro, un titolo tratto da una frase che Guy Debord pone alla fine del suo Panegirico. Il luogo proprio della pittura di Caravaggio sta, per Yannick Haenel, nella verità brusca e insolente di questa frase. Come ogni grande artista, Caravaggio si avventura nel tempo, senza mai abbandonare l'inaggirabile intensità della finitezza e della storia mistica del mondo.