NARRATIVA |
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UN AMORE - Dino Buzzati
MAG D 6221
Una Milano che è insieme ritratto della metropoli e simbolo della babele d'ogni tempo. Su questo sfondo si muove il protagonista di Un amore: un uomo inconsapevole di aver atteso troppo, che è rimasto nell'intimo un giovane e crede che il sentimento possa compiere miracoli. E così il professionista maturo si innamora perdutamente di una donna giovanissima, ma già carica della cinica spregiudicatezza e della stanchezza morale di un'epoca. Unico romanzo erotico di Buzzati, Un amore continua l'indagine nelle inquietudini dell'uomo contemporaneo descrivendo la parabola di un amore vero, di esemplare limpidezza, destinato a smarrirsi nella menzogna come in un labirinto. |
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LA SCOMPARSA DELLE FARFALLE - Fabio Geda
MAG C 10228
Quando in montagna Andrea viene travolto da un fiume di fango, nel tentativo di salvarsi non si aggrappa solo ai rami bassi degli alberi, ma anche, con la stessa forza, ai fili tesi dal ricordo di un’amicizia. Tra conflitti e occasioni di meraviglia, tra realtà quotidiana e rivelazioni, quattro ragazzi intrecciano le loro vite con tutta l’energia della giovinezza. Un ritratto commovente di quella stagione dell’anima che più d’ogni altra si imprime in ciascuno di noi e sceglie il nostro destino. Anna, Andrea, Cora e Valerio sono compagni di scuola. Assieme studiano, si divertono, sperperano con allegria le giornate. Il perno di queste esistenze – ancora brevi e già segnate da perdite e ferite – è il negozio di un anziano rigattiere nei vicoli di Torino, un luogo che diventa una specie di base, talvolta di rifugio. Il tempo, però, non regge la richiesta di perfezione, di assoluto, che l’adolescenza pretende. Il desiderio si insinua nel gruppo e lo logora. Andrea, che rispetto agli altri percepisce ogni cosa con intensità maggiore, a poco a poco si isola: a fargli mancare il fiato sono tanto la bellezza impetuosa del presente, quanto il senso di minaccia che arriva dal futuro. Ma nel momento in cui si troverà in pericolo i suoi amici, quegli amici unici che solo una certa età ti regala, saranno di nuovo con lui. |
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LA CURA DELL'ACQUA - Sophie Mackintosh
MAG C 10234
Tre ragazze, tre sorelle. Grace, Lia e Sky vivono in un luogo da sogno, un'isola di pace dove splende sempre il sole. Al sicuro. Perché oltre il mare, oltre l'orizzonte, si nascondono insidie mortali: gli uomini. È dalle loro tossine che i genitori hanno sempre protetto le figlie, sottoponendole a duri allenamenti quotidiani per scongiurare quella terribile minaccia che incombe su ogni donna. Sono forti, Sky, Lia e Grace, ma con l'arrivo inatteso di tre naufraghi tutte le loro certezze vacillano. Le sorelle possiedono davvero l'antidoto per quel temibile veleno? «Che avvincente favola nera» (Margaret Atwood). King, il padre, ha pensato a tutto: il territorio delimitato con il filo spinato, le boe al largo. È proibito sfidare quei limiti, nessuno deve oltrepassare il confine – in un senso e nell'altro. Proteggere le tre figlie è la priorità assoluta: insieme alla loro madre, King si impegna perché l'ambiente in cui vivono sia puro, libero dalle tossine che infettano l'aria al di là del mare, sulla terraferma. Una foresta in cui cercare un po' d'ombra ogni tanto, la spiaggia tutta per loro, un grande hotel in disuso che è diventato casa. Solo qui, in questa necessaria segregazione, Sky, Lia e Grace sono al sicuro. Ma il confinamento non basta. Da tutta la vita le tre sorelle si allenano quotidianamente per scongiurare la minaccia che incombe su di loro, e su ogni donna. Del resto, per quanto duri, gli esercizi imposti dai genitori sono un sacrificio più che accettabile: le sorelle ricordano bene tutte quelle donne ferite che si rifugiavano lì per farsi curare. Ricordano i segni, sui corpi e nell'anima, e quanto era difficile, anche con le premure di King e Mamma, anche con la cura dell'acqua, eliminare le tossine con cui gli uomini le avevano contaminate. Grace, Lia e Sky hanno piena fiducia nei genitori, ed è per questo che ogni giorno rinnovano la loro volontà di non allontanarsi, di non fare e non farsi domande, di ubbidire alle regole di quel paradiso rovesciato. Ma un giorno King sparisce misteriosamente e l'autorità materna comincia a incrinarsi sotto il peso della perdita. Poi, all'improvviso compaiono tre naufraghi che con la loro presenza rendono tangibile il pericolo paventato per tutta una vita. E minano ogni certezza di quel mondo in cui le sorelle hanno sempre creduto. |
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MAKTUB. DESTINO - Paulo Coelho
MAG D 6241
“Oggi sarebbe bello fare qualcosa fuori dell’ordinario. Potremmo, per esempio, ballare per strada mentre andiamo al lavoro. Guardare dritto negli occhi uno sconosciuto e parlare di amore a prima vista. Suggerire al nostro capo un’idea che può sembrare ridicola, ma nella quale crediamo. Oppure comprare uno strumento che avremmo sempre desiderato suonare, senza averne mai il coraggio. I guerrieri della luce si permettono giorni come questo. Oggi potremmo piangere per le vecchie parole che sono rimaste bloccate in gola. Potremmo chiamare qualcuno a cui abbiamo giurato di non parlare mai più (ma di cui vorremmo tanto sentire un messaggio nella segreteria telefonica). Oggi può essere considerato un giorno estraneo al copione che scriviamo ogni mattina. Oggi sarà ammessa e perdonata qualsiasi trasgressione. Oggi è il giorno in cui dobbiamo affrontare con gioia la vita.” A più di 25 anni dal successo mondiale del Manuale del guerriero della luce, Paulo Coelho accompagna i lettori in un nuovo cammino con la forza delle parole e del pensiero. Un invito a scoprire la vita da nuovi punti di vista, a cercare se stessi per immaginare e realizzare il proprio, luminoso, destino. |
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LE CURE DELLA CASA - Stefania Bertola
MAG C 10162
Tutti la chiamano Lilli e il suo sogno segreto, incomprensibile agli occhi del marito e della madre, è fare la casalinga. Ora che la sua colf si è licenziata potrà finalmente dedicarsi a esplorare a fondo i misteri delle faccende domestiche. Perché gli aspirabriciole non aspirano né le briciole né nient'altro? Cosa si nasconde nella Jungla Nera del frigorifero? A queste e altre domande Lilli cerca di rispondere in un quaderno destinato alla figlia. Ma c'è una domanda a cui non riesce a trovare la risposta: dov'è finita la sua amica delle elementari, la bambina con cui aveva condiviso l'organizzazione domestica dei Cicciobello? Noemi sembra scomparsa nel nulla, e Lilli s'improvvisa detective con l'aiuto di vecchie compagne, contesse, giornalisti e altri alleati estemporanei. Un romanzo magnetico, con tanto d'istruzioni per l'uso (della casa e della vita). Lilli ha quarantotto anni, ha appena perso il lavoro ma per fortuna zia Mariangela le ha lasciato un’insperata fonte di reddito. Quale momento migliore per realizzare il sogno inconfessabile di dedicarsi anima e corpo alle cure della casa? Il marito Francesco non si capacita, l’amica Cecilia alza le spalle, la figlia Iris ride, la madre inorridisce, ma Lilli osserva beata se stessa pulire la cucina, ammucchiare spugnette multicolori, inventare definitive sistemazioni di quel mondo a parte e sempre provvisorio che è la dispensa. E perché tutto questo sapere ballerino non vada perduto, annota su un quaderno i consigli pratici da tramandare alla figlia in forma di schede. Come evitare che gli spaghetti una volta aperti scappino da tutte le parti? Per quale arcano motivo nel cambio di stagione dell’armadio è indispensabile la naftalina? Perché le pattine sono improvvisamente scomparse dalla circolazione? Lilli, però, ha anche un marito con un progetto pericoloso, una figlia che da un giorno all’altro minaccia di abbandonare gli studi per darsi all’uncinetto, un’amica che rischia di diventare madre di tre figli complicati. Ma soprattutto non fa che chiedersi: dov’è finita Noemi? La sua compagna delle elementari che le ha fatto scoprire le meraviglie della Maglieria Magica sembra scomparsa senza lasciare traccia. Ma Lilli è un osso duro e non si dà per vinta: la troverà. Perché è una casalinga guerriera, e tutti se ne accorgeranno. |
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MILLE VOLTE GIOIA - Siba Shakib
MAG C 10252
Shadi sa molte cose, troppe per una bambina di tre anni. Sa che nella sua città, Kabul, adesso comandano uomini crudeli, talebani si chiamano. Sa che suo padre è in pericolo perché li aveva combattuti. Sa che per lei e per le donne dell'Afghanistan «la libertà è acqua passata», come le spiega amaramente la mamma il giorno in cui viene al mondo Jahan, sua sorella. Un anno dopo, nascosta, assiste all'irruzione di quegli uomini nella loro casa. Pochi istanti e un cofanetto e la sua amata Jahan sono le uniche cose che le restano. Insieme alla raccomandazione di sua madre: «Promettimi che conserverai sempre la gioia che hai nel cuore». Si chiama così, Shadi: Gioia, quello è il significato del suo nome in lingua dari. Negli anni che verranno cercherà in ogni modo di rispettare quella promessa, a dispetto delle terribili sferzate del destino, della crudeltà degli uomini e di un Paese che sembra temere la luce delle donne più di ogni cosa e fa di tutto per oscurarla. La vita di Shadi si intreccia per tre decenni a quella di altre donne e alle drammatiche vicende di un Afghanistan eternamente in guerra: l'oscurantismo fanatico dei talebani, gli sprazzi di libertà degli anni della Repubblica, le laceranti contraddizioni dell'Occidente, il ritorno al potere degli uomini barbuti e del loro regime di terrore. È una grandiosa storia di resilienza, di lotta, di speranze, di fame di libertà e giustizia che non si estingue mai, di una, due, migliaia di Shadi che sanno intrecciare tra loro legami profondi e indissolubili. |
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SPOSTARE LA LUNA DALL’ORBITA - Andrea Marcolongo
MAG C 10233
Una notte al Museo dell'Acropoli, completamente sola. O meglio: in compagnia dei marmi del Partenone, e dei propri pensieri. È in questa atmosfera irripetibile che Andrea Marcolongo compie un'autentica alchimia. Intrecciando il racconto di Atene, dell'Acropoli e dei tanti furti che ha subito, con la memoria intima piú dolorosa, Marcolongo ci ricorda che dalla Grecia abbiamo sempre preso senza mai restituire. E che siamo tutti in debito con qualcuno a cui dovremmo solo dire grazie - prima che sia troppo tardi. «Perché la questione non è tanto proteggere il passato - è come salvare dal futuro il momento presente». L'ultima settimana di maggio, in un negozio di Parigi specializzato in articoli da montagna, Andrea Marcolongo ha comprato un letto da campo, un sacco a pelo e una torcia. La sera successiva ha aperto il letto da campo e steso il sacco a pelo non in cima alla vetta di una montagna, ma nella sala deserta di uno dei più importanti musei del mondo. La luce della torcia si è allora mescolata a quella della luna correndo sui marmi della sala, scolpiti da Fidia nel secolo glorioso di Pericle, sulle presenze e soprattutto sulle assenze. Siamo ad Atene, al Museo dell'Acropoli, dove Marcolongo ha l'occasione di trascorrere una notte in completa solitudine. Ma è difficile essere davvero soli quando si è circondati dai marmi del Partenone e dai propri pensieri. La notte è il tempo dei fantasmi e di bilanci. Due sono le ombre che vengono a visitare i pensieri di Marcolongo. Quella di Lord Elgin: l'ambasciatore inglese che perpetrò il furto dei marmi del Partenone all'inizio dell'Ottocento deportandoli a Londra chiusi dentro casse di legno. E quella di un uomo scomparso da poco, nato in un umile paese della provincia veneta che si dichiara il centro del mondo: il padre di Andrea. La storia di Elgin è imprevedibile e tragica come un romanzo d'avventure. Elgin, che all'inizio nemmeno sospettava cosa rappresentassero il Partenone e l'Acropoli, vedrà la sua vita distrutta per le conseguenze di quel gesto arrogante e folle, per sempre colpito dalla «maledizione di Minerva»: «Chissà se le rovine che contemplava in silenzio erano quelle di Atene o della sua vita. Chissà se pensò almeno una volta che ne era valsa comunque la pena». Ma i vuoti delle sale del museo, gli spazi bianchi di gesso lasciati dai marmi trafugati due secoli fa, risuonano con i vuoti di cui siamo composti: con il rimpianto e la vergogna, quella di capire solo ora il filo che ci legava a un genitore che sentivamo distante e da cui volevamo emanciparci; con la fragilità e l'inadeguatezza, quella di non sentirsi mai all'altezza di ciò che si è ottenuto, di sentirsi sempre un impostore, un ladro; con furti materiali e appropriazioni culturali, quelle che facciamo ai danni del mondo classico: «L'eternità non è fatta di marmo come l'opera di Fidia, rifletto, bensì è contenuta in ciascuno degli istanti che passano: è sufficiente distrarsi un momento, smettere di custodirla, e per sempre sarà perduta». In questo libro intenso e coraggioso, Andrea Marcolongo ci ricorda che siamo tutti in debito con qualcuno per ciò che siamo. Che abbiamo tutti qualcuno a cui dire: grazie. |
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CLESSIDRA - Keiran Goddard
MAG C 10246
Un uomo e una donna si conoscono, si frequentano, si innamorano, provano a iniziare una vita insieme, poi si lasciano, lei scompare, lui resta. A raccontarlo è lui, testimone e protagonista di un amore che procede per accumulo e sottrazione. E che tuttavia nel suo mutare forma e intensità persevera nel suo essere amore. Come sabbia in una clessidra che si riempie e poi si svuota, Keiran Goddard rintraccia ogni granello della loro vita condivisa e lo descrive per lasciare testimonianza al mondo di quanto è stato vissuto. Nel farlo commuove, diverte, sorprende, spezza i cuori di chi legge e riconosce, pagina dopo pagina, l’universalità e unicità di questa come di ogni storia d’amore. E alla domanda che fa il protagonista verso la fine del libro – quanto è troppo? – è solo l’esperienza del futuro che risponde. |
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EPPURE CADIAMO FELICI - Enrico Galiano
MAG C 10257
Non aver paura di ascoltare il rumore della felicità. «Sai perché mi scrivo sul braccio tutti i giorni quelle parole, "la felicità è una cosa che cade"? Per ricordarmi sempre che la maggior parte della bellezza del mondo se ne sta lì, nascosta lì: nelle cose che cadono, nelle cose che nessuno nota, nelle cose che tutti buttano via». Il suo nome esprime allegria, invece agli occhi degli altri Gioia non potrebbe essere più diversa. A diciassette anni, a scuola si sente come un'estranea per i suoi compagni. Perché lei non è come loro. Non le interessano le mode, l'appartenere a un gruppo, le feste. Ma ha una passione speciale che la rende felice: collezionare parole intraducibili di tutte le lingue del mondo, come cwtch, che in gallese indica non un semplice abbraccio, ma un abbraccio affettuoso che diventa un luogo sicuro. Gioia non ne hai mai parlato con nessuno. Nessuno potrebbe capire. Fino a quando una notte, in fuga dall'ennesima lite dei genitori, incontra un ragazzo che dice di chiamarsi Lo. Nascosto dal cappuccio della felpa, gioca da solo a freccette in un bar chiuso. A mano a mano che i due chiacchierano, Gioia, per la prima volta, sente che qualcuno è in grado di comprendere il suo mondo. Per la prima volta non è sola. E quando i loro incontri diventano più attesi e intensi, l'amore scoppia senza preavviso. Senza che Gioia abbia il tempo di dare un nome a quella strana sensazione che prova. Ma la felicità a volte può durare un solo attimo. Lo scompare, e Gioia non sa dove cercarlo. Perché Lo nasconde un segreto. Un segreto che solamente lei può scoprire. Solamente Gioia può capire gli indizi che lui ha lasciato. E per seguirli deve imparare che il verbo amare è una parola che racchiude mille e mille significati diversi. |
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PICCOLI SUICIDI TRA AMICI - Arto Paasilinna
MAG D 6242
Seduto sui gradini di casa con una bottiglia di birra in mano, il direttore Onni Rellonen, imprenditore fallito, decide di dire basta a "quel suo vivacchiare privo di senso". Ma cosa succede se il fienile scelto per "il botto finale" è già occupato da un colonnello a riposo risoluto a mettere fine ai suoi giorni? Non ci saranno anche molti altri nelle stesse condizioni, con cui varrebbe la pena di spartire timori, rischi e spese, per un dignitoso suicidio collettivo? E così, caricati sulla Saetta della Morte, lussuoso pullman dotato dei più desiderabili comfort, trentatré selezionati aspiranti suicidi partono per un viaggio che li porterà da un capo all'altro dell'Europa alla ricerca del migliore strapiombo da cui lanciarsi nel vuoto. Sotto il comando del colonnello Kemppainen, frustrato da un'epoca "così profondamente pacifica", con l'assistenza di Rellonen e della fidata vicepreside Helena Puusaari, conturbante trentacinquenne dai capelli rossi con l'hobby di struggenti passeggiate nei cimiteri, la Libera Associazione Morituri Anonimi raccoglie i più disparati e folli personaggi, decisi, come il Vatanen dell'Anno della Lepre, a tagliare tutti i legami di un'esistenza che li ha delusi e maltrattati, per la libera avventura di un fatale Grand Tour, che diventerà presto il più gioioso manifesto della voglia di vivere. Dalle falesie di Capo Nord ai burroni del Furka, fino all'estrema punta dell'Algarve, tra spericolate avventure, amicizie, solidarietà e nuovi amori, la banda degli apprendisti suicidi sarà immancabilmente raggiunta dall'irriducibile nemico da cui ha tentato di fuggire: la vita. Perché "si può scherzare con la morte, ma con la vita no. Evviva!" Parola di Paasilinna. |
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TUTTI NELLA MIA FAMIGLIA HANNO UCCISO QUALCUNO - Benjamin Stevenson
MAG C 10223
A Ernie Cunningham le riunioni di famiglia non sono mai piaciute. Di sicuro c'entra il fatto che tre anni prima ha visto suo fratello Michael sparare a un uomo e lo ha denunciato, un oltraggio che non gli è ancora stato perdonato. Perché i Cunningham non sono una famiglia come le altre. C'è solo una cosa che li unisce: hanno tutti ucciso qualcuno. Ora hanno deciso di ritrovarsi per un'occasione speciale: trascorreranno un fine settimana in un resort di montagna per festeggiare l'uscita di prigione di Michael. Ma i Cunningham non sono tipi da stare in pantofole davanti al caminetto. Il giorno dell'arrivo di Michael, viene trovato il cadavere di un uomo. Ha le vie respiratorie ostruite dalla cenere, come se fosse morto in un incendio, ma non ha ustioni sul corpo. Mentre una bufera si abbatte sul resort isolandolo e la polizia brancola nel buio, spetterà a Ern capire se il colpevole è uno dei suoi familiari, prima che vengano uccisi tutti. |
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UN MARE DI POETI E DI EROI - Giuseppe Zanetto
MAG D 6201
Nelle terre e nelle isole bagnate dall'Egeo le tracce di una storia millenaria sono sparse ovunque. Viaggiare su questo mare è un'inesauribile occasione di incontro con il passato: con il nostro passato, dal momento che la civiltà occidentale ha preso forma qui. Ma è un passato che si riversa sul presente, perché spiega e definisce i luoghi concreti del nostro andare. L'itinerario diventa così un viaggio nel tempo, oltre che nello spazio. Il viaggiatore si confronta con la bellezza cangiante dei paesaggi e ovunque trova siti archeologici di straordinaria suggestione, passa per luoghi entrati nella fantasia popolare, si imbatte in chiese bizantine, castelli veneziani, torri di guardia genovesi, hammam e fontane ottomane. Questo libro è un periplo virtuale dell'Egeo in dieci tappe: ogni racconto scaturisce dall'impatto visivo, dalla memoria culturale, dalla suggestione degli incontri. L'itinerario prende avvio da Salamina, famosa per la battaglia navale del 480 a.C., e procede in senso orario, toccando isole e località costiere: da Pella, la capitale di Filippo e di Alessandro Magno, a Delo, la "bella tra le belle", il cuore delle Cicladi, l'isola di Apollo. |
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MANGIARE FINO ALL'ESTINZIONE - Dan Saladino
MAG C 10157
Dalle piccole pere rosse dell'Inghilterra occidentale alla carne fermentata tipica delle isole Fær Øer; dai pistacchi della Siria all'ostrica piatta della Danimarca; dalle mele di Sievers in Kazakistan al pollo nero di Yeonsan, in Corea del Sud: questi sono solo alcuni fra le migliaia di cibi nel mondo che oggi rischiano di scomparire per sempre. In questo libro accattivante Dan Saladino racconta i suoi viaggi attraverso il globo per scoprire le storie di questi rari alimenti. Ha incontrato contadini pionieristici, scienziati, cuochi, produttori di cibo e comunità indigene: tutte persone che tentano di preservare la tradizione gastronomica lottando per un cambiamento nelle azioni che la riguardano. L'intera storia umana è connessa a vicende come queste, dalle prime grandi migrazioni fino alla crisi odierna dei rifugiati. Ma Mangiare fino all'estinzione intende fare molto di più che preservare il passato. |
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GLI INNAMORATI - Peppe Fiore
MAG C 10237
Di chi si innamorano davvero gli innamorati? Della persona che hanno davanti o di un'illusione che hanno in testa? Se l'amore è un mistero a due, il matrimonio è un mistero collettivo. Lo sa bene Flaminia Aloisi, che ha conosciuto Carmine quando era spiantato, giovane e splendente, così spavaldo da dirle «Io ti sposo». Ora hanno un attico con vista sul Tevere, una figlia adolescente e due carriere invidiate da tutti: ogni istante brilla come il sole sui tetti di Roma. Ma sotto quella luce non è facile nascondersi per sempre. Peppe Fiore ha scritto un romanzo profondo, umano e dolorosamente ironico sulla fiducia e sulla menzogna, i segreti e le vanità. La storia di un legame che sembra scritto dal destino, e insieme un affresco della borghesia romana: lo sfarzo, le ambizioni e gli intrighi. Perché quando si ha tutto, è il momento di chiedersi a cosa si è rinunciato. La prima goccia le cade sul naso in una giornata in apparenza serena, come una premonizione. Flaminia alza lo sguardo: è l’inizio di un temporale che paralizzerà Roma per una settimana. Il Tevere esonda, nessuno esce di casa. Anzi, no. La Guardia di Finanza, più ostinata del diluvio, arriva a prelevare proprio suo marito, accusato di riciclaggio. In quel momento esatto, l’universo di Flaminia cambia forma. Possibile che Carmine Rebora, uno degli architetti più stimati della capitale, il grande amore della sua vita, abbia fatto una cosa così grave da finire sotto inchiesta? Eppure loro due sono la coppia più invidiata di Roma. Flaminia vive immersa nella bellezza, l’arte è il suo mondo, è al vertice di un importante museo cittadino. E ora all’improvviso si rende conto che tutto ciò che ha costruito, grazie alla sua intelligenza e alle sue relazioni, sta per dissolversi. Compreso il matrimonio. Prima che quella pioggia iniziasse a cadere, Flaminia e Carmine avevano tutto. Si proteggevano a vicenda, come i trapezisti in equilibrio sul vuoto. Adesso, mentre la fiducia reciproca viene meno, sembrano destinati ad affondare insieme all’intera città. Con grande maestria e con uno sguardo umanissimo – ironico ma sempre amorevole – verso i suoi personaggi, Peppe Fiore ci mostra l’intima natura dei legami che ci tengono uniti agli altri. La paura e il desiderio, la fiducia e le ambizioni sbagliate. Più piccola è la crepa, più imprevedibile sarà lo schianto: c’è un giorno in cui si rimane soli, e bisogna decidere se perdersi per sempre o scegliersi di nuovo. |
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GLI ULTIMI GIORNI DELL'UMANITÀ - Karl Kraus
MAG D 6218
"La guerra mondiale è entrata completamente negli Ultimi giorni dell'umanità, senza consolazioni e senza riguardi, senza abbellimenti, edulcoranti, e soprattutto, questo è il punto più importante, senza assuefazione". Come Kraus aveva già «visto» tutte le atrocità della guerra nella affabile vita viennese dei primi anni del Novecento, così nella prima guerra mondiale vide con perfetta chiarezza non solo il nazismo (che qui appare mirabilmente descritto prima ancora che il nome esistesse), ma gli anni in cui viviamo: «l’età del massacro». Perciò a noi, come ai lettori di allora, si rivolgono le parole con cui Kraus introduceva gli «Ultimi giorni»: «I frequentatori dei teatri di questo mondo non saprebbero reggervi. Perché è sangue del loro sangue e sostanza della sostanza di quegli anni irreali, inconcepibili, irraggiungibili da qualsiasi vigile intelletto, inaccessibili a qualsiasi ricordo e conservati soltanto in un sogno cruento, di quegli anni in cui personaggi da operetta recitarono la tragedia dell’umanità». Karl Kraus (1874-1936) scrisse la maggior parte del testo di «Gli ultimi giorni dell’umanità» durante la prima guerra mondiale e continuò a lavorarci fino al 1922, quando ne apparve l’edizione definitiva. |
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FINE PENA: ORA - Elvio Fassone
MAG D 6222
Una corrispondenza durata 26 anni tra un ergastolano e il suo giudice. Nemmeno tra due amanti, ammette l'autore, è pensabile uno scambio di lettere così lungo. Questo non è un romanzo di invenzione, ma una storia vera. Nel 1985 a Torino si celebra un maxi processo alla mafia catanese; il processo dura quasi due anni, tra i condannati all'ergastolo Salvatore, uno dei capi a dispetto dei suoi 28 anni, con il quale il presidente della Corte d'Assise ha stabilito un rapporto di reciproco rispetto e quasi - la parola non sembri inappropriata - di fiducia. Il giorno dopo la sentenza il giudice gli scrive d'impulso e gli manda un libro. Ripensa a quei due anni, risente la voce di Salvatore che gli ricorda, "se io nascevo dove è nato suo figlio adesso era lui nella gabbia". Non è pentimento per la condanna inflitta, né solidarietà, ma un gesto di umanità per non abbandonare un uomo che dovrà passare in carcere il resto della sua vita. La legge è stata applicata, ma questo non impedisce al giudice di interrogarsi sul senso della pena. E non astrattamente, ma nel colloquio continuo con un condannato. Ventisei anni trascorsi da Salvatore tra la voglia di emanciparsi attraverso lo studio, i corsi, il lavoro in carcere e momenti di sconforto, soprattutto quando le nuove norme rendono il carcere durissimo con il regime del 41 bis. La corrispondenza continua, con cadenza regolare caro presidente, caro Salvatore. Il giudice nel frattempo è stato eletto al CSM, è diventato senatore, è andato in pensione... |
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E DIO RISE
MAG C 10247
Non c'è niente di più serio dell'umorismo. Soprattutto di quello ebraico, al cui immenso patrimonio Woody Allen, come molti altri comici, deve la sua comicità caustica e rivelatrice. Nessuno viene risparmiato - nemmeno se stessi - in questa raccolta di storielle tratta dall'imprescindibile Bibbia dell'umorismo ebraico del rabbino e filosofo francese Ouaknin, il sancta sanctorum che custodisce quel graffiante e inconfondibile humour, e presentata ora da Moni Ovadia: madri, mariti, mogli, figli, rabbini, spacconi, insolenti, ruffiani, medici, pazienti, psicanalisti e idioti. Un villaggio universale dove ciascuno non farà fatica a riconoscere qualcun altro - purché non ci sia uno specchio... Senza tralasciare il principale protagonista dell'umorismo ebraico: Dio in persona, ovviamente. Perché come tutti sanno, da Abramo a Woody, l'ebreo ride con Dio o contro Dio, ma mai senza Dio. Caustiche, ironiche, tenere, tragiche, indulgenti, lucide, paradossali, e terribilmente comiche, queste storielle e battute yiddish sono uno scandaglio dell'animo umano, di cui portano a galla con un guizzo le verità deposte sul fondo, per alleggerirlo. Perché se in ebraico la malattia è definita come pesantezza dell'essere e la salute come leggerezza, la cura è innanzitutto una: ridere. |
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VITA PRECARIA E AMORE ETERNO - Mario Desiati
MAG D 6238
Una storia di precarietà materiale ed esistenziale, di radici tossiche da cui emanciparsi gettandosi nel nulla che offre il presente. Martino Bux è cresciuto vicino alla base aerea di Sigonella, dove nel secolo scorso si facevano le grandi manovre per un'altra guerra invisibile. Nel paesino siciliano di Castiglioni ha avuto la sua distorta educazione sentimentale, fatta di cattiveria e violenza, che lo ha trasformato nel giovane uomo qualunquista e meschino che è. I genitori speravano in lui affinché li riscattasse e si costruisse un futuro; lui però fatica persino ad avere un presente, figuriamoci un futuro. Vive nell'inferno tutt'altro che metaforico di Roma, in una scatola di macerie ricostruite a immagine del passato e del turismo domestico chiamata San Lorenzo. Molla l'università e si ritrova a lavorare in un call center dentro uno scantinato, insieme a decine di altri giovani pagati sei euro lordi: tutti senza futuro, senza presente, senza niente. Poi però arriva Antonia, «Toni», che gli salva la vita, e lo toglie dal cornicione su cui sta a fissare il vuoto pronto a cedere alla vertigine che gli sale da sotto i piedi. Toni gli dona una percezione approssimativa ma piuttosto reale di quello che può essere il paradiso all'inferno. Purtroppo però i paradisi in terra quasi mai sono destinati a durare... |
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LA FELICITÀ DEL LUPO - Paolo Cognetti
MAG C 10231
Tra le pagine vive di questo libro purificatore abbiamo l'impressione di attraversare non le stagioni di un anno, ma di una vita intera. Fausto si è rifugiato in montagna dopo la fine del suo matrimonio, Silvia sta cercando qualcosa di sé per poi ripartire verso chissà dove. Lui ha quarant'anni, lei ventisette: provano a toccarsi, una notte, mentre Fontana Fredda si prepara per l'inverno. Intorno a loro ci sono Babette e il suo ristorante, e poi un rifugio a più di tremila metri, Santorso che sa tutto della valle, distese di nevi e d'erba che allargano il respiro. Persino il lupo, che mancava da un secolo, sembra aver fatto ritorno. Anche lui in cerca della sua felicità. |
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L'ALTRA SPONDA - Julio CortÁzar
MAG C 10232
Messa insieme a poco più di trent’anni, questa raccolta di racconti fu sul punto di essere pubblicata nel 1946 ma il progetto andò in fumo all’ultimo momento. Anche se è stata pubblicata soltanto postuma, è a tutti gli effetti l’esordio letterario di Cortázar. Un esordio sotto il segno di Edgar Allan Poe, autore amatissimo, e delle atmosfere paranormali. Già inserita all’interno del volume “I racconti”, per la prima volta viene finalmente proposta anche in Italia come libro a sé. Sono racconti che mostrano già molto bene le doti di chi era destinato a diventare il maestro della letteratura fantastica. |
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SIAMO SCRITTI A MATITA - Fausto Brizzi
MAG C 10248
Fausto Brizzi ritorna al romanzo con una storia di commovente leggerezza che parla di fragilità, di amore senza fine e di scommessa sul futuro, nonostante tutto. Quante storie contiene una libreria. E quante storie contengono due vite. Se poi quelle vite vengono raccontate al crepuscolo, su due comode poltrone sistemate in mezzo agli scaffali di una vecchia libreria, è facile perdere di vista i confini e chiedersi cosa nasca dalla fantasia e quale invece sia pura realtà. Seduti su quelle poltrone, circondati dai volumi, ci sono due anziani signori, Alfredo e Betta. Una coppia di irriducibili librai vecchio stampo alle prese col momento più difficile del loro amore: Betta ha l'Alzheimer e non ricorda più nulla di quello che hanno vissuto. E così Alfredo le racconta la storia della loro vita, sin dal giorno in cui si sono incontrati. Un'esistenza avventurosa, puntellata da tanti avvenimenti speciali. Così tanti che il racconto di Alfredo non sembra essere veritiero: tra episodi di spionaggio, scenari esotici e scelte che si intrecciano con il destino del mondo, sembra che la fantasia del libraio si sia fin troppo alimentata dei suoi amati romanzi. Sembra. Perché, mentre continuiamo a seguire Alfredo e a commuoverci per l'amore con cui conduce per mano sua moglie riempiendole la memoria di vita, avventure, meraviglia e felicità, si fa strada in noi lettori un altro dubbio: e se invece non fosse tutto inventato? Fausto Brizzi ritorna al romanzo con una storia di commovente leggerezza che parla di fragilità, di amore senza fine e di scommessa sul futuro, nonostante tutto. |
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LETTERA A CHI NON C'ERA - Franco Arminio
MAG D 6237
C'è Mario, che aspettava di mangiare la pizza di granturco con la figlia in braccio quando la terra ha iniziato a tremare: ha perso tutto, vive da anni in un container. Ci sono due ragazzi che si baciano in una macchina, il terremoto li coglie in quel momento di dolcezza. C'è Benedetto Croce, che riprende i sensi a notte fonda e si trova coperto dalle macerie fino al collo, e c'è Gaetano Salvemini, che sopravvive alla moglie, ai figli e a una sorella perché si aggrappa all'unica parete che non crolla. Il terremoto del 1980 in Irpinia, che travolse una terra già segnata dall'emigrazione, e la ricostruzione, che produsse tanti guasti ma non ha portato via la grazia antica di quei luoghi. Gli altri terremoti italiani, da quelli di Messina e Avezzano ai più recenti dell'Emilia, de L'Aquila e delle Marche. E in mezzo tante disgrazie collettive, imprevedibili o dovute all'incuria umana: Franco Arminio parte dai suoi luoghi e allarga lo sguardo per rievocarle a una a una, scavando tra le macerie con l'indignazione delle sue prose civili e la dolente tenerezza dei suoi versi. Questo libro è al tempo stesso un inedito catalogo delle nostre fragilità, di tutte le volte in cui la Terra ci ha ricordato che siamo piccoli quanto formiche sul suo grande dorso, e un appello rivolto a chi viaggia distratto attraverso le persone e le cose, perché «quello che è accaduto non è frutto del caso o di una congiura, [...] non riguarda solo chi è morto o i suoi familiari, riguarda noi e i nostri figli, riguarda soprattutto chi non c'era». Arminio chiede con ardore alla letteratura di farsi testimonianza, ci ricorda che l'ascolto e l'attenzione alle parole sono il primo passo per ricostruire la speranza. |
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L'ASSASSINO È TRA LE RIGHE - Janice Hallett
MAG C 10239
Una cittadina inglese, un omicidio, quindici sospetti. Riuscirete a risolvere il caso prima degli investigatori? L'assassino è tra le righe: il giallo cosy che ha cambiato il modo di concepire il poliziesco moderno. Vincitore dei premi letterari piú prestigiosi. 500 000 copie vendute in Inghilterra. Caro lettore, in queste pagine troverai i documenti necessari per risolvere un caso. Tutto inizia con la comparsa di due nuovi membri della cittadina di Lockwood, nella campagna inglese, e termina con una tragica morte. Per il brutale omicidio qualcuno è già stato condannato ed è in prigione, ma sospettiamo che potrebbe essere innocente. L'impressione è che segreti ben piú oscuri debbano ancora essere svelati. L'assassino, se fai attenzione, si è tradito. E le prove sono qui, tra le righe, basta saperle leggere. Se vuoi scoprire la verità non ti resta che accettare la sfida e cominciare l'indagine. «Cosí intelligente e ingegnoso che non riuscirete a staccarvene» (Mail on Sunday). Lockwood – cosí tranquilla e pittoresca – sembra il posto ideale per mettere radici. O almeno questo è quello che pensa Sam, un'infermiera appena tornata dall'Africa, decisa a lasciarsi alle spalle brutti ricordi. C'è persino una compagnia teatrale, perfetta per fare conoscenze e distrarsi un po'. Ma tra le stradine acciottolate di Lockwood non tutto è privo di ombre. Issy, la collega che ha introdotto Sam nella filodrammatica, dà l'impressione di nutrire per lei un morboso interesse. C'è poi una strana raccolta fondi lanciata dalla famiglia Hayward – la piú ricca della città – che pare nascondere altro. Qualcuno inizia a fare domande in giro, troppe, e lo uccidono. Un colpevole viene subito trovato, ma due giovani studentesse di Legge, Charlotte e Femi, sono convinte che qualcosa non quadri. Eppure la verità, lo sentono, è davanti ai loro occhi. |
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LUNA ROSSA - Jo NesbØ
MAG C 10242
Un amico spacciatore di coca, uno sbirro corrotto e uno psicologo malato di cancro. È questa la squadra che Harry Hole è riuscito a mettere insieme. E chissà se ce la farà a salvarlo dal precipizio. Senza più un ruolo nella polizia, Harry è a Los Angeles al preciso scopo di ammazzarsi di alcol. Ma Lucille, una vecchia attrice che ha sottratto alla furia di un cartello della droga, gli ha offerto un posto in cui stare, un po’ di amicizia e dei vestiti decenti. Nel frattempo, a Oslo, un immobiliarista sospettato di aver ucciso due ragazze lo cerca come investigatore privato. Harry rifiuta, non è più il leggendario detective di un tempo. Ma quando il cartello prende Lucille in ostaggio, il solo modo per tirar su i soldi del riscatto è riunire una squadra di reietti come lui e accettare l’incarico. |
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LA MALNATA - Beatrice Salvioni
MAG C 10243
Solo la forza di un’amicizia indissolubile può spingere due ragazzine a ribellarsi all’ingiustizia. Soprattutto nel gretto conformismo dell’Italia fascista. Un’adolescente reietta, e una coetanea che impara a conoscerla per davvero, al di là di ogni pregiudizio. E che grazie a lei trova il coraggio di far sentire la propria voce, la propria verità. Un coinvolgente romanzo di formazione sullo sfondo di una provincia padana oppressa dal controllo, dal sessismo e dalla violenza del Ventennio. Monza, marzo 1936: sulla riva del Lambro, due ragazzine cercano di nascondere il cadavere di un uomo che ha appuntata sulla camicia una spilla con il fascio e il tricolore. Sono sconvolte e semisvestite. È Francesca a raccontare in prima persona la storia che le ha condotte fino a lì. Dodicenne perbene di famiglia borghese, ogni giorno spia dal ponte una ragazza che gioca assieme ai maschi nel fiume, con i piedi nudi e la gonna sollevata, le gambe graffiate e sporche di fango. Sogna di diventare sua amica, nonostante tutti in città la considerino una che scaglia maledizioni, e la disprezzino chiamandola Malnata. Ma quella sua aria decisa, l’aria di una che non ha paura di niente, la affascina. Sarà il furto delle ciliegie, la sua prima bugia, a farle diventare amiche. Sullo sfondo della guerra di Abissinia, del dolore per la perdita e degli scompigli dell’adolescenza, Francesca impara con lei a denunciare la sopraffazione e l’abuso di potere, soprattutto quello maschile, nonostante la riprovazione della comunità. |
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IL GIOCO DELL'ANIMA - Javier Castillo
MAG C 10255
New York, 2011. Una ragazza di quindici anni viene trovata crocifissa in un quartiere di periferia. Poco dopo Miren Triggs, una giovane giornalista investigativa del Manhattan Press, riceve una strana busta. Dentro trova la polaroid sfocata di un'altra adolescente imbavagliata, con una sola annotazione: «Gina Pebbles, 2002». Sulla busta, in una grafia irregolare, c'è scritto: ‘vuoi giocare?' Un invito inquietante che Miren accetta immergendosi senza riserve nell'indagine sulla scomparsa della ragazza, con l'aiuto del suo ex professore di giornalismo, Jim Schmoer. Gina è ancora viva? Che legame c'è con l'altro macabro omicidio? Ma soprattutto: chi sono i Corvi di Dio? Difficile stabilire il confine tra un gruppo di adolescenti annoiati e una setta di pericolosi fanatici, tra una sfida provocatoria e un rito sanguinario. Dopo "Ragazza di neve", da cui è stata tratta la serie Netflix, Javier Castillo torna con un thriller che trascina il lettore in un gioco fatale, in cui si lanciano i dadi della fede, della passione e dell'inganno. In palio un oscuro segreto che, se scoperto, può cambiare tutto. |
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IL ROVESCIO DELLA STORIA CONTEMPORANEA - HonorÉ de Balzac
MAG C 10256
L’intera opera di Balzac è posta sotto il segno del segreto, nella convinzione che il vero potere si nasconda e si eserciti “dietro le quinte della storia”. Questo potere, di cui il celebre personaggio balzachiano Vautrin è il simbolo, è generalmente mosso dall’ambizione sfrenata e pericolosamente contiguo al crimine. Nel “Rovescio della storia contemporanea”, ultimo romanzo scritto da Balzac dal titolo enigmatico quanto il suo contenuto, il potere nascosto è però quello del Bene. Il protagonista Godefroid abbandona una vita dissoluta per unirsi a una misteriosa congrega, i Fratelli della Consolazione, che all’ombra di Notre-Dame complottano per la giustizia, la carità, la redenzione del prossimo ispirandosi ai principi della fede cristiana. Sorta di contrappunto a “Splendori e miserie delle cortigiane” in cui dilagava la corruzione, questo romanzo edito nel 1848 e da decenni assente dalle librerie fa parte delle “Scene della vita parigina” della “Commedia umana” ed è considerato il testamento spirituale di Balzac, una definitiva riflessione sul Bene e il Male da un autore che nella sua produzione scandagliò tutte le sfaccettature dell’animo umano. Con un testo di Marco Cicala. |
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CHE COSA FA LA GENTE TUTTO IL GIORNO? - Peter Cameron
MAG C 10245
Ancora una volta Cameron, in un’atmosfera rarefatta e straniante, mette a nudo e racconta l'animo umano, come solo lui sa fare.Nel mondo dei racconti di Peter Cameron, che assomiglia terribilmente al nostro, chi cerca sé stessa, rimpiange qualcuno che ha perso, fa i conti con un perenne senso di inadeguatezza, si sforza – spesso invano – di trovare un modo per comunicare con le persone vicine. Conduce una vita ordinaria, insomma, che però d’un tratto può conoscere una svolta spiazzante. Accade all’uomo che preferisce far credere alla moglie di avere una relazione anziché rivelarle che tiene un cane nascosto in un ripostiglio, e che ogni notte esce per portarlo a spasso; alla giovane inquieta che scopre un inaspettato alito di calore domestico nel più artefatto degli ambienti: un parco a tema per turisti; ad adolescenti invischiati nelle dinamiche disfunzionali degli adulti ma non ancora contaminati dalla loro ipocrisia; a donne che si aggirano sole in case diventate di colpo gelide e vuote. Nel mondo di Peter Cameron, sospeso in un’atmosfera rarefatta e straniante, piccoli e grandi drammi familiari, amorosi, esistenziali si consumano in sordina, mentre una vena sotterranea di dolore invade l’esistenza e finisce inesorabilmente per travolgerla e stravolgerla. Quanto a noi, saremo accompagnati a lungo da un sottile turbamento, una volta chiuso il libro – e dovremo arrenderci all’evidenza che ancora una volta Cameron ci ha messi a nudo e raccontati, come solo lui sa fare. |
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LA CARROZZA DELLA SANTA - Cristina Cassar Scalia
MAG C 10214
La notizia di un omicidio scuote Catania, gelando gli ultimi entusiasmi della piú sentita ricorrenza cittadina. Mentre nell'aria si avverte ancora l'odore acre dei fuochi d'artificio, Vanina Guarrasi è alle prese con un caso che fa scalpore. È la mattina del 6 febbraio, la festa di Sant'Agata si è appena conclusa e «la Santa», come tutti la chiamano, è rientrata nella cattedrale. Nell'atmosfera distratta, da fine evento, che pervade strade e popolazione, un uomo viene ritrovato in una pozza di sangue nell'androne del Municipio, dentro una delle Carrozze del Senato. L'opinione pubblica è sconvolta e il sindaco in persona sollecita l'intervento della Guarrasi. La vicenda si presenta subito ingarbugliata, un intrico di piste che conducono sempre alla vita privata e familiare del morto, Vasco Nocera. Vanina, però, fatica a dedicare all'indagine l'attenzione che meriterebbe. A Palermo sta accadendo qualcosa che esige la sua presenza; è un richiamo che non può ignorare. Stavolta piú che mai per la soluzione del mistero saranno importanti l'aiuto della sua squadra e l'impegno del commissario in pensione Biagio Patanè, che a dispetto dell'età non si ferma davanti a niente. |
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IL TALENTO DEL CAPPELLANO - Cristina Cassar Scalia
MAG C 10215
Un cadavere che scompare, poi riappare. Un duplice omicidio accompagnato da una macabra messinscena. Con il Capodanno alle porte, pasticcio peggiore non poteva capitare al vicequestore Vanina Guarrasi. Se poi una delle vittime è un prete, il caso diventa ancora più spinoso. Comincia tutto in una notte di neve, sull'Etna. Il custode di un vecchio albergo in ristrutturazione chiama la Mobile di Catania: nel salone c'è una donna morta. Quando però i poliziotti arrivano sul posto, del corpo non vi è piú traccia. Ventiquattr'ore dopo viene ritrovato nel cimitero di Santo Stefano, proprio il paese dove abita la Guarrasi. Al suo fianco è disteso un uomo, un sacerdote, anzi un monsignore, assai conosciuto e stimato; entrambi sono stati uccisi. Intorno a loro qualcuno ha disposto fiori, lumini, addobbi. Il mistero si dimostra parecchio complesso, oltre che delicato, perché i conti, in questa storia, non vogliono mai tornare, un po' come nella vita di Vanina. L'aiuto del commissario in pensione Biagio Patanè può risultare al solito determinante. Quell'uomo possiede un intuito davvero speciale, ma ha il vizio di non riguardarsi. Una cattiva abitudine che, alla sua età, rischia di essere pericolosa. |
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I RAGAZZI DI SESSANT'ANNI - Romolo Bugaro
MAG C 10220
Quello che hai tra le mani è un piccolo romanzo luminoso che ti farà ridere e commuovere. E scoprire con che passo la malinconia e la comicità possano andare a braccetto. Un po' come capita nell'amore, ti sembrerà, leggendolo, di guardarti allo specchio, di riconoscere le tue paure e i tuoi desideri, di vedere il tuo passato, presente e futuro. Perché quei ragazzi di sessant'anni che leggono senza occhiali e vanno in scooter anche d'inverno, che la sera vorrebbero bersi un prosecco con gli amici anche se «a un certo punto della vita gli aperitivi tendono a diradare», che hanno mogli e figli capaci di spiazzarli, idee vive sotto la pelle e un'energia testarda con cui prendere di petto l'esistenza, siamo noi. I ragazzi di sessant'anni sono i protagonisti, anzi il protagonista di questo romanzo, dato che nel libro «I ragazzi di sessant'anni» è un nome proprio, quello del marito di Stefania: un plurale singolare di grande potenza simbolica. I ragazzi di sessant'anni hanno una moglie, due figli, un buon lavoro e sempre meno amici. Hanno vecchi, inquieti amori che non smettono di parlargli in testa. Vestono marchi per giovani, si tengono in forma con una palestrina casalinga e litigano con i ragazzi di ottant'anni, che non mollano e «scartavetrano e martellano e raschiano e grattano e scrostano e trapanano e stuccano». Piú che la morte, temono, forse, i ragazzi di quattordici anni e la loro pazza elettricità. Intorno la città è cambiata, il mondo è cambiato, ma i ragazzi di sessant'anni continuano a essere ostinatamente se stessi. Non sono né depressi né inossidabili: sorridono. Hanno desideri, e paure. E un vicino di casa insopportabile che un po' li intenerisce un po' li infiamma. Insieme alla loro, seguiamo le vite di altri: ragazzine che vagano nella notte rischiando di perdersi per sempre, donne che sembrano destinate al fallimento e invece si rivelano grandi imprenditrici, notai che hanno compiuto un passo falso – tutti vicini e lontanissimi nella luce radente del tempo. |
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L'ELETTO - Thomas Mann
MAG D 6235
Libera rielaborazione di una leggenda medievale, L'eletto (1951) narra la storia di Gregorio Magno: nato da un rapporto incestuoso, il futuro papa viene allevato da un pescatore; un giorno salva la donna che ignora essere sua madre, se ne innamora e la sposa. Quando scopre la verità, si ritira a espiare per decenni come eremita fino a quando, secondo una profezia, viene portato a Roma per occupare la sede papale vacante. Thomas Mann dissolve in un'ironia dal sapore grottesco una materia tragica che affonda le radici nelle profondità del mito e nel buio della storia del Novecento, e consegna ai lettori il suo sogno di una comunità retta da una universalità spirituale e da un grande progetto civile. |
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POESIE D'AMORE 1913-1930 - Vladimir Majakovskij
COLL D 106/504
Ancora nel 1972 Angelo Maria Ripellino stimava necessario farsi largo «a furia di gomitate» tra «le turbe di glossatori saccenti» che «continuano a impoverire questo grande poeta d'amore», confinandolo alla sola dimensione politica. Con un ritardo di mezzo secolo, ora che il culto forzoso del poeta capace di incarnare l'utopia divenuta realtà è definitivamente alle spalle, quell'invito a Rileggere Majakovskij! può essere raccolto tentando una scelta di alcuni dei momenti che meglio incarnino questa sua fisionomia più privata e universale al tempo stesso. Con una dose inevitabile di arbitrarietà, procedendo per esclusioni obbligate e motivate inclusioni, e avendo a che fare con un tema rintracciabile in ogni piega della sua poesia, un tema di cui la sua anima trabocca. Il profilo amoroso del poeta delle masse è estrapolato qui attraverso una cernita che abbraccia momenti molto distanti tra loro, che vanno dal Majakovskij futurista agli ultimi abbozzi intimisti, mettendo insieme le rime livide di un rancore insanabile e i toni del piú delicato sentire, dove il cuore è a nudo, a perpendicolo sul mondo. E trascegliendo dalla tetralogia dei poemi d'amore – quattro pezzi da leggersi a coppie, frutto di due flussi creativi separati l'uno dall'altro da un settennio – due opere che restituiscono stagioni creative diverse, riflesso di profondi cambiamenti sul piano personale come su quello storico: Il flauto di vertebre, che germina dalla Nuvola in calzoni, «come perfetta miniatura di una sua parte, quella specificamente amorosa», e Amo (necessaria premessa a Su questo), in cui sono scolpiti i capisaldi autobiografici da offrire al suo giovane pubblico sovietico. |
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LE REGOLE DELLO SHANGAI - Erri De Luca
MAG C 10253
L’incontro tra un anziano campeggiatore e una ragazza gitana in fuga dalla famiglia inaugura un’intesa che dura a lungo, anche da lontano. Erri De Luca si rimette su piste poco battute, su destini che si annodano e si sciolgono. Lei è una giovane gitana in fuga dalla famiglia per sottrarsi al matrimonio combinato con un uomo anziano, lui è un orologiaio che sta campeggiando sul confine e la accoglie nella propria tenda. L’incontro inaugura un’intesa fatta di dialoghi notturni sugli uomini e sulla vita, uno scambio di saperi e di visioni – lei che crede nel destino, nei segni, nel dio delle cose, lei che addestrava un orso e lo amava come il migliore degli amici; lui che si sente un ingranaggio dentro la macchina del mondo e che quel mondo interpreta secondo le regole dello Shangai, come se giocare fosse un modo per mettere ordine nel caos. Un’intesa che durerà a lungo, anche da lontano, e finirà per modificare l’esistenza di entrambi: uno scarto nel gioco, un bastoncino che si muove. Erri De Luca si mette su piste poco battute, su vite che si annodano e si sciolgono. Lo fa con una storia densa e lieve, dove ogni parola schiude significati più profondi, ogni frase è una porta di accesso prima di tutto a sé stessi, e nel farlo ci invita a un gioco calmo, paziente e lucido, nel quale anche una mossa impercettibile può cambiare il corso della partita. |
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OSCURA E CELESTE - Marco Malvaldi
MAG C 10222
Un giallo entusiasmante nella cornice di una pandemia ante litteram: la grande peste del ’600. È passato appena un secolo da quando Martin Lutero ha incrinato l’unità cristiana. L’Europa è un campo di battaglia. La lotta della Chiesa cattolica all’eresia è asprissima e per via della pestilenza gli abitanti sono costretti dentro le case, i medici presidiano le strade, il Granduca di Toscana permette soltanto processioni religiose e plateali atti di penitenza. Solo un vecchio burbero, la vista un poco appannata, osa sfidare le prescrizioni granducali girando con indosso un grembiule di pelle per curare le sue vigne. È Galileo Galilei: l’uomo che, perfezionando un’invenzione olandese, il cannocchiale, ha scoperto la superficie imperfetta della Luna, i satelliti di Giove e le fasi di Venere, che fa esperimenti sul moto del pendolo e sulla caduta dei gravi; e che adesso sta dando alle stampe un’opera che rischia di sovvertire il posto dell’uomo nel cosmo. Galileo sfida il rischio della peste anche per recarsi al convento di San Matteo dove le sue due figlie hanno preso il velo: è una di esse, Virginia, a copiare con pazienza le pagine dei suoi manoscritti per poi affidarle al tipografo sfuggendo al controllo dell’Inquisizione. Ma una notte l’ala della morte raggiunge il convento in un modo imprevisto: e toccherà a Galileo scoprire le vere cause di questa morte misteriosa… |
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UN AMORE PARTIGIANO - Iole Mancini, Concetto Vecchio
MAG D 6233
Iole Mancini ed Ernesto Borghesi si conobbero al mare, nell’agosto del 1937. Ma il loro non fu solo un amore estivo: nell’Italia sull’orlo del precipizio si sposano, diventano partigiani nei Gap, combattono i nazifascisti nella Roma occupata. Ernesto è coinvolto nel fallito attentato a Vittorio Mussolini, il secondogenito del Duce, il 7 aprile 1944; Iole viene reclusa nella prigione di via Tasso, uno dei simboli più feroci dell’occupazione nazista nella Capitale dove, nel tentativo di fiaccare la Resistenza, vennero rinchiusi e torturati più di duemila oppositori politici, partigiani, militari. Interrogata a più riprese da Erich Priebke, il boia delle Fosse Ardeatine, Iole non tradisce Ernesto né i suoi compagni. Divisi l'una dall'altro, riescono entrambi a fuggire romanzescamente alla morte. Poi la guerra finisce, ma le cose non vanno come Iole le aveva immaginate. Come fare i conti con un destino ostile? A centodue anni, Iole narra con parole piene di commozione una storia d’amore e di resistenza alle avversità della vita. Una storia d’amore e di libertà nell’Italia occupata. I nostri anni più bui raccontati dall’ultima sopravvissuta di via Tasso. |
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IL BAMBINO CHE SOGNAVA LA FINE DEL MONDO - Antonio Scurati
MAG D 6236
Feroce critica del mondo dei media ma anche racconto partecipe di una società regredita alle paure dell'infanzia, il romanzo affronta la crisi delle istituzioni, ingaggiando un corpo a corpo con i nostri fantasmi più profondi. Una strana telefonata arriva alla stazione di polizia, un bambino racconta l'uccisione della madre per mano del padre. In realtà il suo è sonnambulismo che lo porta a sognare spesso la fine del mondo. Trent'anni dopo un terribile sospetto aleggia su una città del Nord Italia: i bambini di una scuola materna accusano gli adulti di azioni orribili. Ben presto, amplificato da giornali e televisioni, il contagio della paura si allarga fino a coinvolgere tutta l'Italia. Nella stessa città un professore universitario è incaricato da un importante giornale di un'inchiesta sul ''caso che ha messo l'Italia sotto scacco''. Dopo un'iniziale resistenza, sarà ben presto risucchiato nel gorgo della cronaca nera fino a scoprire quanto sia sottile il discrimine tra vittima e carnefice, accusato e accusatore. |
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LE BIBLIOTECARIE DI ALESSANDRIA - Alessandra Lavagnino
MAG C 10221
Un’appassionante saga familiare, tra Ottocento e Novecento, scandita dall’amore per i libri e la letteratura e da ambientazioni geografiche suggestive. Un romanzo corale, vincitore nel 2002 del Premio Vittorini e finalista del Premio Strega, che intreccia personaggi memorabili, grandi avvenimenti storici e cambiamenti sociali. Nel racconto di Adriana, figlia della protagonista Marta, risuonano le vicende di una famiglia scandite in tre tempi: il trasferimento nel 1899 ad Alessandria d’Egitto, una città che inebria per i colori e i sapori, per il suo fascino occidentale e orientale insieme; il ritorno a Roma nel 1920, dove la passione per i libri di Marta si concretizza nel lavoro in biblioteca insieme alla sorella Margherita: sono loro le bibliotecarie di Alessandria che salveranno dalle bombe del secondo conflitto mondiale preziosi manoscritti; gli anni in Sicilia, a Palermo, mentre la guerra incombe e scompagina l’esistenza di tutti. Un romanzo della memoria che trabocca di passione, tra infanzie felici e sofferte maturità, separazioni e lontananze, legami inaspettati, personaggi sorprendenti. Tra gesti e azioni travolti dalla Storia. |
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OGNI RANCORE È SPENTO - Claudio Piersanti
MAG C 10218
Raccontando con penna raffinata le ossessioni di un ipocondriaco, Piersanti indaga le paure e fragilità di ciascuno di noi e ci ricorda che per vivere bisogna essere pronti a ferirsi, almeno un poco. All’apparenza, la vita di Lorenzo Righi è quasi perfetta. Alla soglia dei sessant’anni, è medico affermato, single per scelta, ha una bella casa e la signora Betty che si prende cura di lui. Ma è proprio questa perfezione che segretamente lo ossessiona: il timore di ammalarsi lo spinge a controlli costanti, e ogni esito positivo non fa che acuire i suoi presagi di morte. L’incontro con uno scapestrato amico di gioventù mette in crisi questo fragile equilibrio: anche Paolo adesso sembra avere tutto, non ha però paura di goderselo né di condividerlo. Rum caraibici e macchine veloci, una piscina riscaldata e altri vizi illeciti custoditi in cassaforte: le meraviglie della sua villa sui colli alleviano la noia. È così che per la prima volta il dottor Righi immagina di poter invecchiare senza paura. Ma ogni cambiamento produce altri terremoti. Un giorno davanti alla porta di Lorenzo si presenta Rosalba, una sedicenne brasiliana con le gambe lunghe che rivela di essere sua sorella, e chiedendogli ospitalità lo esorta a scegliere tra la tentazione di isolarsi ancora e la possibilità di lasciarsi finalmente sorprendere. |
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PER ULTIMO IL CUORE - Margaret Atwood
MAG C 10219
Una riflessione spumeggiante e graffiante, calata in una narrazione serratissima, dal ritmo travolgente, che usa con disinvoltura il paradosso e l’ironia per portare alla luce quelle gemme preziose nascoste nell’arte di Margaret Atwood: pensieri nuovi. In un Nord America messo in ginocchio da una disastrosa crisi economica e dal dilagare della criminalità, Stan e Charmaine, una giovane coppia innamorata, cedono alla falsa lusinga della normalità e della sicurezza promesse da un avvenente progetto, in cambio della rinuncia a qualche «piccola» libertà personale. Finiscono in una città troppo bella per essere vera, dove tutti hanno una casa e stanno bene, dove il prezzo è lavorare per un losco personaggio a capo della comunità, facendo cose orribili: per esempio praticare iniezioni letali ai condannati a morte o lavorare in una sorta di mercato del sesso. Si ritrovano così a fare il male per libera scelta ma contro la loro volontà. Questa situazione conflittuale li trascinerà in un surreale complotto che darà lo spunto per interrogarsi su cosa significhi amare – in un futuro dove non solo il sesso ma anche l'amore è mercificato – e scegliere. |
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UN GIORNO QUALUNQUE - Hebe Uhart
MAG C 10203
Un monumento della letteratura latinoamericana, maestra indiscussa della narrativa breve e voce inconfondibile: Hebe Uhart. Nei racconti di cui si compone il libro, scene di vita quotidiana apparentemente trascurabili si trasformano sapientemente in vivace materiale narrativo. In Un giorno qualunque Hebe Uhart trasforma scampoli di quotidianità, all’apparenza trascurabili – una partita a carte, un pomeriggio dal parrucchiere, un saggio di pianoforte – in vivace materiale narrativo. Le sue parole indagano la realtà come una luce che attraversa una fessura, mettendo in evidenza le contraddizioni del quotidiano e creando un coro di personaggi eccentrici ma estremamente reali dei quali ci mostra i desideri e le frustrazioni, gli slanci e le amarezze. In questo mosaico di voci la sua attenzione è tutta per i personaggi femminili, spesso veri e propri alter ego: una donna in cerca di una domestica, una prostituta, una maestra elementare, una madre autoritaria. Un linguaggio diretto e tagliente venato da un equilibrato senso dell’umorismo sono gli ingredienti di questa grandissima autrice, maestra della narrativa breve, che riesce nell’impresa più difficile: rendere straordinario l’ordinario. |
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AL DI QUA E AL DI LÀ DELL'OFANTO - Ruggiero Mascolo
MAG C 10179
Si aggirava per strade che a distanza di anni gli erano ancora familiari. Largo san Nicola, ribattezzato Di Vittorio, ferveva nei traffici del mercato del pesce e della frutta, in una fantasmagoria di grida e colori. E poi via Firenze, via Milano andando verso il centro. Ed erano scene uguali a come le aveva vissute anni addietro. Lui non abitava da tempo a Barletta ed ora si aggirava per strade che gli erano ben note, alla ricerca del bandolo di una matassa intricata, di una ragione indefinita ma essenziale che lo facesse venire a capo di sé stesso o almeno del romanzo che stava scrivendo. Erano lì i suoi personaggi, le sue storie, ma doveva risalire a gioie e dolori attraversati nel tempo per trovare il senso della sua narrazione. |
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INNAMORATO - Marco Drago
MAG C 10176
«Un'ossessione, se ben gestita, non fa male a nessuno, basta sapere di che cosa si tratta e ormai io lo so di che cosa si tratta, in quarant'anni le fasi dell'ossessione le ho passate tutte almeno dieci volte». Si può davvero pensare per tutta la vita al primo amore nato e cresciuto sui banchi di scuola? Il narratore di questa storia a quell'amore pensa almeno una volta al giorno da così tanto tempo che quasi non se ne rende più conto. E allora prova a scriverne allenando il muscolo della memoria, ricavando dal pozzo profondo dei ricordi piccoli sorsi di un'epoca consegnata alla storia, piccoli sorsi di vita forse vissuta e forse immaginata. Ne risulta una messa a nudo coraggiosa e rara della passione e dei sentimenti maschili, una confessione sincera che non cede mai all'autocommiserazione e che con lucidità e distacco non sfoca le ragioni e la potenza degli altri personaggi e del mondo attorno. "Innamorato" è un affresco asciutto e ironico sull'essere adolescenti nella profonda provincia italiana degli anni Ottanta, accompagnato dalla musica, la moda e gli stili di vita di un decennio indimenticabile per chi l'ha vissuto. |
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ELEANOR OLIPHANT STA BENISSIMO - Gail Honeyman
MAG C 10172
L’unica cosa che conta è rimanere fedeli a ciò che si è veramente. Mi chiamo Eleanor Oliphant e sto bene, anzi: sto benissimo. Non bado agli altri. So che spesso mi fissano, sussurrano, girano la testa quando passo. Forse è perché io dico sempre quello che penso. Ma io sorrido. Ho quasi trent’anni e da nove lavoro nello stesso ufficio. In pausa pranzo faccio le parole crociate. Poi torno a casa e mi prendo cura di Polly, la mia piantina: lei ha bisogno di me, e io non ho bisogno di nient’altro. Perché da sola sto bene. Solo il mercoledì mi inquieta, perché è il giorno in cui arriva la telefonata di mia madre. Mi chiama dalla prigione. Dopo averla sentita, mi accorgo di sfiorare la cicatrice che ho sul volto e ogni cosa mi sembra diversa. Ma non dura molto, perché io non lo permetto. E se me lo chiedete, infatti, io sto bene. Anzi, benissimo. O così credevo, fino a oggi. Perché oggi è successa una cosa nuova. Qualcuno mi ha rivolto un gesto gentile. Il primo della mia vita. E all’improvviso, ho scoperto che il mondo segue delle regole che non conosco. Che gli altri non hanno le mie paure, non cercano a ogni istante di dimenticare il passato. Forse il «tutto» che credevo di avere è precisamente tutto ciò che mi manca. E forse è ora di imparare davvero a stare bene. Anzi: benissimo. Gail Honeyman ha scritto un capolavoro. Un libro che secondo la stampa internazionale più autorevole rimarrà negli annali della letteratura. Un romanzo che per i librai è unico e raro come solo le grandi opere possono essere. In corso di pubblicazione in 35 paesi, è il romanzo d’esordio più venduto di sempre in Inghilterra, dove è da più di un anno in vetta alle classifiche. Ha vinto il Costa First Novel Award e presto diventerà un film. Una protagonista in cui tutti possono riconoscersi. Una storia di resilienza, di forza, di dolore, di speranza. |
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IL COMPIMENTO È LA PIOGGIA - Giorgia Lepore
MAG C 10173
Nella notte di San Nicola, a Bari, c’è stato un omicidio efferato. In una piccola casa bassa del centro storico è stata trovata morta una ragazza di poco più di vent’anni. Il cadavere è squarciato da varie ferite, intorno al corpo martoriato tracce della presenza di bambini: giocattoli, biberon, vestiti. I bambini però sembrano scomparsi nel nulla. Sul luogo del delitto arriva l’ispettore Gerri Esposito, seguito dal suo capo, Marinetti, e dall’ispettrice Sara Coen, con la quale Gerri ha un rapporto che si fa sempre più complicato. L’indagine si snoda nell’arco di pochi giorni. Giorni freddissimi, in cui la Puglia e il suo capoluogo vengono investiti da un’insolita nevicata, che alla fine lascerà il posto alla pioggia. Ancora una volta, una storia di infanzia violata. Quell’infanzia che Gerri deve ricostruire e recuperare da qualche parte nei suoi ricordi perduti. |
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ANGELO CHE SEI IL MIO CUSTODE - Giorgia Lepore
MAG C 10174
Questa storia è un magnifico – e terrificante – battito del L’ispettore Gregorio Esposito è tornato al lavoro, dopo alcuni mesi di convalescenza e di sospensione dal servizio. Si indaga sul ritrovamento dello scheletro di un bambino e sulla scomparsa di due minori. Le indagini conducono a un posto antico e importante del Gargano: il santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo. In questo luogo si venera l’Arcangelo, ed è proprio lui ad avere un ruolo chiave nella vicenda. A collaborare al caso viene chiamata da Roma Giovanna Aquarica, funzionario di polizia specialista in casi che vedono coinvolti minori. La donna, in una indagine personale, recupera dal suo passato informazioni che possono avere a che fare con la vita di Gerri, con la sua infanzia e con le porte chiuse che ancora ci sono nella sua memoria e che costringono l’ispettore a fare i conti con se stesso e con i propri sentimenti. Giorgia Lepore ci regala un noir denso e profondo, dove ossessioni e segreti si rivelano nei meandri dell’animo umano e nelle viscere della terra. |
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LA RIVINCITA DI MONNA LISA - Anna Nihil
MAG C 10168
Tutti conoscono il suo volto, ma quanti conoscono la sua vera storia? Monna Lisa non è mai stata una donna qualunque. Discendente del re di Napoli, duchessa di Milano, duchessa di Bari. La nobiltà non le ha dato privilegi, ma doveri. Ha lottato per tutto ciò che ha ottenuto. Ha sfidato i potenti della sua epoca. Ha preteso di governare e ha dimostrato di saperlo fare meglio di tanti uomini. Ha cercato di vivere senza timore e senza speranza, per non cadere vittima delle emozioni. Ha superato guerre, complotti e tradimenti. L'orgoglio per la propria dinastia e l'amore per i figli le hanno dato la forza necessaria per guadagnarsi la sua rivincita. Leonardo da Vinci l'ammirava profondamente, per questo ha voluto fare di lei il suo capolavoro. |
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LA BAMBINA NEL VENTO - Luca Crippa, Maurizio Onnis
MAG C 10171
Dagli autori del bestseller internazionale Il fotografo di Auschwitz, una straordinaria storia vera. Hedy è una ragazzina come tante. Ha una vita tranquilla in un piccolo paese tedesco, una famiglia affettuosa. Poi, un mattino, un professore le punta una pistola alla tempia davanti ai suoi compagni e le ordina di non tornare mai più a scuola. La colpa di Hedy è di essere ebrea. È il 10 novembre 1938, la mattina dopo la Notte dei Cristalli. I genitori riescono per un soffio a farla fuggire in Inghilterra, appena prima che la catastrofe della Seconda guerra mondiale li travolga. Otto anni dopo, si apre in Germania la stagione dei processi ai criminali nazisti. In quei giorni una bella ragazza arriva a Berlino. Anche se indossa una divisa americana, il suo è un ritorno. A riportarla in patria è una missione precisa: lavorerà al processo di Norimberga contro i medici accusati di aver condotto esperimenti disumani sui prigionieri dei campi di sterminio. Si calerà nell'orrore dei lager, tra i documenti in cui la lucida follia burocratica del Reich ha archiviato i propri delitti, per ricercare le prove della ferocia nazista oltre i volti imperturbabili dei ventitré accusati. Ma accanto alla missione ufficiale, Hedy Epstein ne ha una personale, difficilissima: scoprire notizie dei suoi genitori, le cui tracce si perdono di fronte ai cancelli di Auschwitz. Si accorgerà presto che il suo compito è ancor più arduo e doloroso di quanto potesse immaginare. Hedy, però, non ha intenzione di arrendersi: non può ignorare l'urlo di quel vento in cui risuonano le voci care delle persone amate. Voci che le chiedono di non essere dimenticate. Lei, che di quel vento si sente figlia, non avrà pace finché non lo avrà placato. |
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SUL VIALE E DINTORNI - Ugo Villani
MAG C 10123
I racconti hanno come sfondo la città di Barletta, i luoghi e gli usi degli anni 60/70 del secolo scorso. Luoghi e usi che appartenevano a tutte le città. Molto oggi è cambiato, i viali non ci sono più, le modalità degli incontri sono diversi. Ma le emozioni, i sentimenti le aspirazioni degli adolescenti di ieri, protagonisti dei racconti, sono gli stessi degli adolescenti di oggi, come le stesse sono le preoccupazioni e le aspettative degli adulti. |
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IL MAGO - Colm TÓibÍn
MAG C 10154
Un romanzo su Thomas Mann che si legge come un romanzo di Thomas Mann. Una visione intima e insieme epica del grande scrittore tedesco, premio Nobel nel 1929. Un ritratto di elaborata sensibilità, in cui si riflette l'inquieto smarrimento del ventesimo secolo. Cresciuto tra le comodità e i privilegi borghesi della Lubecca di inizio Novecento, il giovane Thomas Mann si avvia, non senza difficoltà, a intraprendere la sua carriera letteraria. La famiglia, infatti, lo vorrebbe impiegato in una compagnia di assicurazioni, non ravvisando in lui il talento che invece viene riconosciuto al fratello Heinrich. Per giunta la sensibilità artistica di Thomas si accompagna a un modo intenso e appassionato di vivere i rapporti familiari e sociali, con slanci tuttavia non sempre compresi o corrisposti. Il matrimonio con Katia Pringsheim – rampolla di una facoltosa famiglia ebrea di Monaco nel cui salotto si incontra l'élite culturale del Paese, e gemella del conturbante Klaus – sembra capace di disciplinare le energie emotive e creative di Thomas, portandogli in dono la paternità di sei figli e una cornice di normalità entro cui poter esprimere la propria urgenza narrativa e scongiurare lo stigma che altrimenti la sua omosessualità gli attirerebbe. Intorno alla quotidianità di casa Mann si muovono familiari e conoscenti, figure tratteggiate per ciò che sono e per ciò che suscitano nella mente, nel corpo e nell'animo del Mago – come i figli si divertono a chiamarlo – e che spesso si traducono nei personaggi degli acclamati romanzi che Thomas continua a scrivere seguendo una metodica ed eremitica routine. Gli anni della fama letteraria di Mann, prima e dopo il premio Nobel per la Letteratura del '29, coincidono tuttavia con l'ascesa di Hitler al potere e con la sua trasformazione da potenziale minaccia a carnefice. L'anticamera della Seconda guerra mondiale e delle persecuzioni naziste è per la famiglia Mann l'inizio di un esilio che li porterà dalla Germania agli Stati Uniti, passando per Svizzera, Francia e Svezia. La loro vita intrinsecamente romanzesca – gioie e tragedie, nascite e morti, passione e disperazione – si intreccia con i grandi stravolgimenti e i grandi personaggi della storia del Novecento, da Mahler a Einstein, creando coincidenze e collegamenti che amplificano la biografia personale in una biografia «totale», mentre il protagonista continua a interrogarsi sulla natura, l'autenticità e l'adeguatezza delle proprie idee ed emozioni, anche quando – ricongiungendosi con la sua patria – la troverà sfigurata dall'irreparabile orrore della guerra. |
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IL PARADOSSO DELLA SOPRAVVIVENZA - Giorgio Falco
MAG C 10155
Grazie a un protagonista che arriva a fagocitare se stesso, Falco ragiona su tutti i corpi – sessualizzati, perfetti, respinti, inadeguati, storpi, desiderati, mortificati, accolti – con cui ogni giorno ciascuno di noi entra in rotta di collisione. Come prima cosa, Federico ha un corpo. Esagerato, ingestibile, deriso a scuola e compatito in famiglia. Un corpo di vent'anni e centocinquanta chili, nato con una fame ancestrale. Di cibo e di altro. Finché quell'appetito incontra lo sguardo di Giulia: ecco che Fede sarà costretto, letteralmente, a sottomettersi a una nuova forma di piacere. Il paradosso della sopravvivenza è un romanzo sullo spazio che occupiamo ogni giorno, quasi senza badarci. E insieme una riflessione sotterranea sul potere che lo sguardo altrui esercita sulle nostre scelte. Soprattutto, è la storia di un corpo ingombrante in un mondo ingombrante, a cui corrispondono desideri ingombranti. Lui si chiama Federico Furlan, detto Fede, ma per tutti a Pratonovo è soltanto «il ciccione». In famiglia, a scuola, e poi da adulto, sul lavoro, Fede non può mai dimenticare il peso che si porta addosso, la tenera e inseparabile corazza di carne che lui foraggia costantemente a suon di cibo. Eppure, anche se infelice, Fede si sente invincibile. Il suo medico gli ha illustrato «il paradosso della sopravvivenza», bizzarra teoria clinica secondo cui le persone obese avrebbero un tasso di mortalità inferiore rispetto a quelle normopeso, come se il grasso facesse da scudo alle minacce del mondo. Le cose cambiano quando Fede conosce Giulia, consapevole di essere bellissima e forse ignara di trovarsi pericolosamente vicina all'anoressia. È lei a proporgli un gioco dalle regole spietate. Provate a immaginarli nudi, l'uno di fronte all'altra, lei quasi invisibile e lui che riempie tutto lo spazio: durante i loro incontri Fede ha il divieto assoluto di toccarla, e l'obbligo di mangiare senza sosta tonnellate di cibo. Giulia lo domina, fredda e dispotica, e per difendersi non c'è corazza che tenga. Così, pieno di vergogna, Fede prende l'unica strada che gli resta: quella della fuga. Giorgio Falco ha scritto un romanzo che contiene moltitudini: la desolazione di un paesaggio alpino non troppo dissimile dalle periferie industriali, la reificazione delle emozioni e dei pensieri, il controllo che la pornografia esercita sulle nostre pulsioni, la lotta quotidiana per la sopravvivenza che regala improvvisi lampi di comicità. |
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ASTENERSI PRINCIPIANTI - Paolo Milone
MAG C 10153
««Esistere nel corpo è una cosa bellissima. Non ci sono altri posti per essere noi stessi». La morte è l’unica certezza che abbiamo nella vita, ma noi allontaniamo il pensiero ogni giorno, con pervicace distrazione. Eppure basterebbe fermarsi un istante… Ecco perché è fatto di istanti, questo libro inaspettato. Di quegli attimi preziosi in cui esitiamo in cerca di una strada, e all’improvviso ci accorgiamo che la vita e la morte fanno gli stessi scherzi, perché semplicemente sono un’unica cosa. In fondo cosa c’è, dopo la morte? C’è un paese dove non siamo mai andati: «Per me, per esempio, la Norvegia». Di ciò di cui non si può parlare, non bisogna tacere. È stato Paolo Milone a dimostrarcelo, conquistando il cuore di tanti lettori con L’arte di legare le persone. E ora, con la stessa sensibilità e col medesimo ardire, affronta un’arte persino più difficile. Incredibilmente finisce per confortarci anche questa volta, rendendo vivo e vicino ciò che tanto ci affanniamo a tenere lontano. Il distacco in fondo è una mano tesa, un gioco che non conosciamo ancora, uno spasimante per cui ci facciamo belli tutta la vita. |
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