SCELTI PER VOI
Rubrica a cura di Emanuele Romallo
GIUGNO 2024
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NARRATIVA
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SENZA DISTOGLIERE LO SGUARDO. UNA STORIA DI IMPEGNO CIVILE - Antonio Silvio CalÒ
MAG D 6378

Tutti abbiamo visto le immagini dei corpi dei migranti che galleggiavano nel Mediterraneo, i bambini morti sulle spiagge, i visi smagriti e timorosi di chi ha messo la propria vita nelle mani del mare, sognando di navigare verso un paese capace finalmente di restituirgli sicurezza e dignità. Nel 2015, davanti all'ennesima macabra cronaca di un disastro, Antonio Silvio Calò ha sentito la sua coscienza gridare. Voltarsi dall'altra parte non era più possibile. Mentre la politica si divideva tra indignato immobilismo e odio virulento, Calò e la sua famiglia hanno deciso di aprire la propria casa a sei migranti. Da quel momento la loro vita è cambiata in modo radicale. La conoscenza dei ragazzi e lo studio di un programma di inserimento sono andati nel corso degli anni di pari passo con un'attenta riflessione sui concetti di accoglienza e integrazione, libertà e privilegio. Premiato dal presidente Mattarella con la croce al merito, nominato Cittadino europeo dell'anno nel 2018, Calò, professore di storia e filosofia, attraverso la sua esperienza ricostruisce un decalogo civile, una nuova educazione pubblica, indissolubilmente legata alle nostre radici cristiane, in cui lo stato di diritto non travalica mai l'empatia, in cui l'indifferenza non è più un'opzione.

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AMANTI E REGINE. IL POTERE DELLE DONNE - Benedetta Craveri
MAG D 6385

"Non si è mai sazi di queste mitiche figure femminili che montagne di biografie e romanzi hanno di volta in volta esaltato o denigrato, icone avventurose o romantiche, melodrammatiche o futili, raggelate dal tempo. Scorrono adesso tutte insieme, da Caterina de' Medici a Maria Antonietta, dai primi decenni del XVI secolo alla fine del XVIII, gemme della storia e delle storie delle donne, con le loro fortune e sfortune, col potere della loro bellezza e della loro sottomissione, il fervore della loro ambizione o del loro ardore, lo slancio della loro intelligenza o della loro astuzia, nel nuovo libro di Benedetta Craveri; la scrittrice che si muove nelle corti e nei castelli dei Valois e dei Borbone, dei Guisa o dei Lorena con la grazia somma della cultura, della curiosità, del pensiero, della scrittura magnifica" (Natalia Aspesi).

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DISASTRI - Daniil I. Charms
MAG C 10731

Per tutta la vita Daniil Charms è stato considerato un autore per bambini - e lui i bambini non li sopportava. Mentre le sue fiabe bislacche popolavano libri e riviste illustrate dandogli qualcosa di cui campare, nel silenzio della sua stanza scriveva febbrilmente anche racconti per adulti, altrettanto immaginifici ma abitati da una malinconia lancinante, come di fiabe andate a male. Agli albori dell'URSS questa sua fantasia disperata era però tollerabile solo se confinata dove era meno pericolosa, nella letteratura infantile. Erano gli adulti i veri bambini, da motivare e consolare con romanzi edificanti volti a glorificare l'ascesa del proletariato. Così, mentre fuori infuriava il realismo socialista, Daniil Charms scovava mondi impossibili tra le pieghe della realtà più prosaica: vecchie pettegole che si ribaltano dalla finestra, curiosi che si rompono l'orologio cercando di cogliere l'attimo, uomini seppelliti vivi che si rallegrano del bel funerale, uccelli dotati di denti (o forse no), sfide mortali a colpi di cetriolo, caterpillar col muso coperto di polvere. Un arsenale incredibile di storie che circolerà a lungo solo clandestinamente nei samizdat, libri illegali ricopiati a mano o battuti a macchina di nascosto. Paolo Nori, che ci ha rivelato la grandezza di questo pioniere della letteratura dell'assurdo, seleziona e monta insieme centinaia di frammenti narrativi, alternati a stralci dei diari, in cui Charms mette a nudo la sua tragica quotidianità. L'affresco di personaggi funambolici e animali incredibili si intarsia così con il minuto resoconto di una vita agra, vissuta ai margini della società letteraria fino a quando l'occhio fosco del Partito non si posa su questo strambo dissidente. L'Unione Sovietica cercò di cancellare Charms lasciandolo morire in un manicomio, ma per fortuna ha fallito: a noi, del mondo a venire, resteranno per sempre questi sfavillanti lampi di letteratura che lui chiamava "scemenze". Perché la scrittura, anziché stenografare la realtà, può reinventarla, così che ci appaia più vera.

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INNAMORARSI DI ANNA KARENINA IL SABATO SERA - Guendalina Middei
MAG C 10726

Leopardi, Tolstoj, Manzoni, Mann, Kafka, Dostoevskij, Austen, Tomasi di Lampedusa e Orwell rivelano le illusioni in cui siamo irretiti e ci danno strumenti di straordinaria modernità per vivere in un presente incerto. In questo viaggio attraverso alcuni dei loro capolavori, Guendalina Middei presta ascolto alle voci che, come magiche zattere, si levano dalle loro pagine, alla ricerca di quelle stelle polari che indicano la rotta in questa strana cosa che si chiama esistenza. Nei personaggi, che si muovono tra gli inciampi, le emozioni e la ricerca di un senso profondo, l’autrice sente risuonare le tante domande che bruciano dentro di noi. Così, Anna Karenina non è solo la storia di una relazione clandestina e tragica, ma quella di una donna che, riappropriandosi dei suoi desideri, rinasce alla vita. Delitto e castigo ci racconta di un giovane che sente e pensa troppo intensamente, interrogandosi sul dolore e su come superarlo. In Leopardi ritroviamo l’ansia tormentosa di un ragazzo che vorrebbe aprirsi al mondo e scoprire quale posto occupare. E, ancora, a quanti è capitato di vivere una metamorfosi interiore tanto inaspettata come quella di cui ci parla Kafka?

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LA CANDIDATA VINCENTE - Martina Carone
MAG C 10728

La prima è stata Margaret Thatcher. Eletta a capo del governo britannico nel 1979, guidò il paese per dieci anni, portandolo attraverso una crisi economica e una guerra contro l’Argentina, interpretando il suo ruolo con il piglio autoritario che le valse l’appellativo di “Lady di ferro”. Fu il primo tentativo di rompere quel “tetto di cristallo” che nei paesi occidentali sembrava imprigionare le velleità di leadership femminili, relegando le donne in politica a incarichi minori, o alla funzione ancillare di First Lady. Il primo solco era stato tracciato, e da allora sempre più donne hanno tentato di invertire questa tendenza mondiale. Dalle prime ministre inglesi a Hillary Clinton, da Marine Le Pen ad Angela Merkel, fino a Sanna Marin e Alexandria Ocasio-Cortez, Martina Carone ricostruisce le storie di nove donne che sono riuscite a conquistare cariche governative di prestigio o ruoli di primo piano nelle proprie compagini politiche, scalando i sondaggi e guadagnando la fiducia degli elettori. In Italia, nel susseguirsi caotico di governi e stagioni politiche, il ruolo delle donne è stato sottostimato, spesso dallo stesso partito di appartenenza, oppure interpretato come proiezione sciovinista di una leadership maschile. Ma quel tetto che sembrava infrangibile ha cominciato a mostrare delle crepe evidenti con l’avvento della Terza repubblica, fino al definitivo sfondamento nelle elezioni politiche 2022, con la vittoria di Giorgia Meloni, prima donna italiana a interrompere una tradizione maschiocentrica e diventare presidente del Consiglio. Oggi, a distanza di pochi mesi dal suo insediamento, anche il principale partito di opposizione ha eletto una donna, Elly Schlein, alla segreteria, trasformando l’agone politico in una sfida tutta al femminile. Il tetto di cristallo è definitivamente rotto?

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UN CERTO DOSTOEVSKIJ - Pavel Fokin
MAG C 10729

Aleksandr Egorovic Vrangel', amico di Dostoevskij negli anni dell'esilio in Siberia, racconta che il grande romanziere addomesticò delle bisce per spaventare a morte le donne che si ostinavano a rubargli i fiori dalle aiuole. «In seguito», ricorda Vrangel', «ridemmo a più non posso per molto tempo, ripensando all'accaduto». Che Fëdor Michajlovic fosse un tipo particolare lo sapevano un po' tutti i suoi amici: mentre lo ascoltava leggere in anteprima ad alta voce il romanzo Povera gente, lo scrittore Grigorovic ricorda che «pieno di ammirazione all'inverosimile, qualche volta tentai di saltargli al collo; mi tratteneva solo la sua avversione verso le effusioni rumorose ed espressive». Abbiamo in fin dei conti un'idea un po' stereotipata di Dostoevskij: il grande scrittore cupo e meditabondo, tormentato dai suoi stessi pensieri, idealmente sempre emaciato come nelle foto in Siberia. Questo è quello che succede ogni volta che si sedimentano le letture critiche di secoli di saggi e biografie, riducendo la persona a personaggio. Ma, a sentire la viva voce di chi l'ha conosciuto, il più grande romanziere russo dell'Ottocento era anche un procrastinatore che non voleva mai mettersi a lavoro, o un oratore brillante tra amici che diventava poi ansioso e taciturno quando si trovava tra estranei. Un certo Dostoevskij, simpatico ad alcuni e antipatico a molti, golosissimo di dolci, prodigo di prestiti, con una bassa opinione di sé e della sua opera ma cordiale verso gli ammiratori. Uno che a sedici anni, quando morì Puskin, avrebbe voluto portare il lutto e che da studente dovette ripetere l'anno perché l'insegnante di algebra «voleva sicuramente bocciarmi». Un marito geloso ma affettuoso, un padre che addobbava l'albero di Natale in piedi su uno sgabello e ballava la mazurka con i figli. Lo storico della letteratura Pavel Fokin in questa biografia polifonica ricostruisce per la prima volta la vita dell'autore attraverso fonti contemporanee: aneddoti, lettere, atti di processi e memorie scritti da poeti, rivoluzionari, critici, parenti e amici. "Un certo Dostoevskij" ci restituisce la vita romanzesca di uno dei più amati scrittori di sempre, attraverso la stima dei colleghi, la soggezione dei conoscenti, la tenerezza dei familiari, il ricordo prezioso di chi ebbe modo di incontrarlo anche solo una volta. Prefazione di Paolo Nori.

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BELLE DI FACCIA. TECNICHE PER RIBELLARSI A UN MONDO GRASSOFOBICO - Chiara Meloni e Mara Mibelli
MAG C 10712

Non siamo robuste, siamo grasse. Era robusta l'eterna Fiat Panda Fire, perfetta per ogni strada. Non siamo pacioccone, Totoro lo è. Non siamo tante, non siamo i paciocchini (amica, se non sapete cosa siano è perché non siamo coetanee, potete cercare la pubblicità su YouTube). Non siamo morbide, conservate questo aggettivo per divani e materassi. Siamo grasse. In una società in cui il corpo grasso viene eternamente patologizzato e paragonato a un'epidemia (non abbiamo contagiato nessuno ve lo giuriamo), utilizzare la parola "grassa" senza accezione negativa per noi è stata una liberazione, una rivoluzione. Molte persone ci correggono quando ci definiamo grasse e la risposta che va per la maggiore di solito è "No ma tu sei bella così". Quando mai abbiamo detto il contrario? La lettura di questo libro non sarà esattamente rilassante come leggere Marie Kondo, ma del resto neanche essere grasse in un mondo grassofobico lo è. Le umiliazioni, le offese, le microaggressioni, la nostra passione smodata per fare gli elenchi di queste brutture, ci hanno portato a essere le persone che siamo. Ora lanciamo vaffanculo come stellette ninja. Inarrestabili come Chuck Norris, spietate come Ivan Drago, imperturbabili come la faccia di Nicholas Cage (sì, abbiamo visto tanti action movies con i nostri genitori). Perché questo è l'unico vero detox che dobbiamo fare, la sola tossina che dobbiamo eliminare: dare un calcio nel culo alla grassofobia fuori e dentro di noi.

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LA BESTIA DI AUSCHWITZ - Reyes Monforte
MAG C 10743

Quando legge quella scritta, Arbeit macht frei , sopra il cancello dell'ingresso, la Francia e l'autunno sembrano già un ricordo lontano per Ella, giovane prigioniera nel più terribile dei campi di concentramento. Come se non bastasse, a comandare, lì, è la spietata SS Maria Mandel, bellissima e freddissima, soprannominata non a caso la Bestia. Una donna che rende la vita di tutte le detenute un inferno, più di quanto già non lo sia. Tanto perfida quanto arguta, però, nel notare la precisione e la grazia della grafia della nuova deportata. Così, poco dopo il suo arrivo, è proprio la Bestia a chiedere a Ella di spostarsi al blocco Kanada per iniziare una nuova occupazione, quella di copista – Schreiberin – per l'orchestra femminile del campo. Qui, rischiando la sua stessa vita, la giovane proverà a salvare dall'oblio i ricordi ritrovati nei bagagli dei prigionieri e il destino dell'intero campo.

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CI SONO MAMME - Donatella Romanelli-Viola Gesmundo
MAG D 6387

Un albo illustrato per le neo mamme, per coccolarle con delle belle illustrazioni e al contempo mostrare che paura, ansia, senso di inadeguatezza sono assolutamente normali e possono essere affrontati, ma solo se non si ha paura di parlarne e se si riesce a trovare uno spazio di condivisione di tali emozioni. Non sappiamo di quanto in questi mesi pandemici siano aumentati i casi di baby blues e depressione post partum perché, come tante problematiche che riguardano le donne, la depressione post partum è poco esplorata e spesso negata anche dalle persone care, le più vicine alle puerpere. Ma se normalmente è stimata tra il 7 e il 12% possiamo facilmente pensare a valori molto più alti, ipotizzati in questi mesi anche dall'Istituto Superiore di Sanità e dalla Fondazione Veronesi. Un libro pensato per riflettere sui tanti aspetti della maternità attraverso l'uso della metafora e di belle illustrazioni ricche di simboli perché delle ambivalenze del diventare madre se ne può (anzi, se ne deve) parlare.

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DIETLAND - Sarai Walker
MAG C 10702

«Una vertiginosa fantasia di vendetta che scuoterà a fondo il vostro modo di pensare e vi conquisterà fino in fondo» Alicia "Plum" Kettle fa di tutto per non essere notata, perché - quando sei grassa - essere notata significa essere giudicata. Ed essere giudicata male, per dirla tutta. In attesa dell'intervento chirurgico miracoloso che le farà perdere peso una volta per tutte, Plum lavora a un periodico per teenager rispondendo alla posta delle lettrici, che le confidano i loro tormenti di giovani donne: un seno asimmetrico, le molestie di un fratellastro, un'inclinazione all'autolesionismo, ecc. ecc. Ma quando una ragazza misteriosa con collant sgargianti e anfibi neri comincia a seguirla, Plum finisce in un vortice di strane vicende e incontri bizzarri che la porteranno a conoscere il mondo di Calliope House - una comunità underground di donne che rifiutano le regole della società - e la costringeranno a confrontarsi con i costi reali del "diventare bella". Contemporaneamente, un gruppo guerrigliero sparge terrore a piene mani in un mondo che maltratta le donne, e Plum si ritrova implicata in una trama sinistra che avrà conseguenze esplosive.

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OGGI FACCIO AZZURRO - Daria Bignardi
MAG C 10697

Da quando è stata lasciata dal marito, improvvisamente e senza spiegazioni, Galla esce di casa solo per vedere la psicanalista Anna Del Fante o per andare in carcere, dove lavora come volontaria cantando in un coro di detenuti tossicodipendenti. In fondo anche lei deve disintossicarsi. Durante il primo viaggio da sola, a Monaco di Baviera, entra per caso in un museo dove è allestita la mostra della pittrice tedesca Gabriele Münter. Le sue opere «così piene di colore e prive di gioia» la ipnotizzano. Da quel momento la voce di Gabriele entra nella sua vita: la tormenta, la prende in giro e intanto le racconta la sua lunga storia d'amore con Kandinskij, così simile a quella di Galla con Doug. Mentre il dialogo tra le due si fa sempre più animato, la strada di Galla incrocia quella di altri due pazienti di Anna Del Fante: Bianca, un'adolescente che non riesce più ad andare a scuola, e Nicola, seduttore compulsivo e vittima di attacchi di panico. Le imprevedibili conseguenze di questo incontro potrebbero cambiare le vite di tutti e tre.

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PENELOPE ALLA PESTE. LA PANDEMIA RACCONTATA DALLE DONNE - Veronica Passeri
MAG C 10753

Quattordici storie dentro la quarantena, quattordici donne protagoniste dell’emergenza e della ripartenza, con le loro vite e il loro sguardo sull’Italia ai tempi del Covid-19. C’è Barbara, anestesista, e il suo grido d’accusa – «C’è troppa gente in giro!» – mentre negli ospedali si muore e mancano i respiratori e i posti letto; c’è Nicole, psicologa, che ascolta i fantasmi degli operatori sanitari a fine turno; Lucia, fisico medico, che guarda la pandemia – e l’Italia – dalla Cina; Rosanna, che festeggia dietro a un vetro i suoi ottantasei anni, ma quando sente una sirena torna bambina, è di nuovo il 1943. E poi c’è Irene, sei anni, la casa dei nonni che sembra “scomparsa” dal pianerottolo e c’è Cinzia, che vede le sue donne partorire sempre più sole. Voci di lotta e di resistenza raccontate da Veronica Passeri, storie vere che ripercorrono la grande sofferenza e la bellezza nascosta degli ultimi mesi.

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DIARIO DELLE STORIE D'AMORE SBAGLIATE - Sara Foresti
MAG C 10756

Sara fa il mestiere dei suoi sogni in radio. È lì che ha conosciuto A. il suo compagno. Assieme hanno una figlia che oggi ha cinque anni e una vita che lei condivide giorno dopo giorno con i suoi cinquantamila follower su Instagram. Ma cosa c'era prima? E quante storie ci sono volute per arrivare al lieto fine? Ripercorrendo avventure e disavventure sentimentali e sessuali Sara ci fa un grande regalo: il ritratto puntuale ironico e dolorosamente reale di una serie di uomini che a tutte può essere capitato di incontrare una volta nella vita. C'è l'Uomo mosca quello che ti ronza intorno finché non l'ha vinta e poi ti dimentica con altrettanta efficienza e lo Scaldaletto con il quale puoi darti il tempo di far guarire il cuore mentre ti alleni con gusto sotto le lenzuola; c'è il Narci che è talmente vuoto dentro da aver bisogno di riempirsi di te e per fortuna anche il Toy boy con il quale scoprire che davvero l'età è soltanto un numero. E così via. Tra storie divertenti ridicole malsane o semplicemente sbagliate Sara ripercorre la strada che l'ha portata dov'è oggi alla scoperta di una grande verità: per trovare la "persona giusta" bisogna prima risolvere se stessi.

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L'IMPAVIDA - Rita Coruzzi
MAG C 10739

È il 1334 quando la giovane e bellissima Marzia degli Ubaldini, detta Cia, sposa Francesco degli Ordelaffi, signore di Forlì e di Cesena. E con quel matrimonio sancisce l'abbandono a tutto ciò che è stata la sua vita fino a quel momento. È sempre stata un'abile cavallerizza, amante più dei giochi d'armi che del ricamo e della pittura, ma più come fossero uno svago, un divertimento. Accanto al marito, invece, dovrà affrontare prove durissime, inganni e tradimenti, sconfitte, a cui però non si piegherà mai. Quando papa Innocenzo VI, da Avignone, decide che è giunto il momento di restaurare lo Stato Pontificio e di rimpossessarsi delle terre di Emilia e Marca, Cia e Francesco non abbassano la testa: quella è la loro terra e, se il Pontefice la vuole, dovrà prenderla col ferro e con il fuoco. Per contrastare le truppe inviate da Roma, i due sono costretti a separarsi e a difendere ognuno una città: lui resta a Forlì, il feudo di maggior prestigio, mentre lei, sola, insieme ai figli e a uno sparuto manipolo di soldati, si chiude nella Rocca di Cesena in attesa della battaglia. Sarà un assedio terribile, con una popolazione stremata che alla fine cederà alle lusinghe dei guelfi, ribellandosi alla sua signora in nome del Papa, ma Cia non lascerà mai il posto nelle prime linee, accanto ai suoi soldati neanche quando la sua vita sarà in pericolo. Dopo Matilde di Canossa ed Eleonora di Arborea, Rita Coruzzi riporta in vita una donna straordinaria e impavida, un personaggio storico femminile modernissimo da riscoprire.

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FEMMES MAGNIFIQUES - Claudia Durastanti
R C 5143

Cinquanta donne magnifiche che hanno cambiato il mondo. Femmes Magnifiques è come un libro d'avventura che spazia tra paesi, contesti culturali e dialetti molto diversi. Cosa hanno queste cinquanta donne in comune? C'è chi lavora per i diritti civili, chi per liberare altre donne e chi sul progresso tecnologico. Chi vuole affermarsi nel mondo dell'arte, della musica, della scienza, della politica, della letteratura. Chi, semplicemente, insegue il proprio sogno, e combatte per costruire il mondo in cui crede. Queste donne agiscono in tanti modi, ognuna con la sua missione, ma Femmes Magnifiques dimostra che il femminismo disegna un'unica mappa orientata a un futuro migliore.

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ANGELI E CARNEFICI - Cinzia Tani
MAG C 10782

Undici donne straordinarie e undici spietate assassine. Undici hanno intrapreso la strada del bene e undici quella del male. Apparentemente abitano mondi distanti destinati a non incontrarsi mai, eppure qualcosa lega a due a due queste donne formando coppie unite da un doppio filo. Che cosa hanno in comune? Lo stesso anno di nascita e forse anche qualche dettaglio in più. Come Tina Modotti e Marie Besnard che hanno avuto entrambe un’infanzia povera, ma sono state molto amate dai genitori: l’una è diventata una fotografa e un’attivista impegnata in politica e l’altra è diventata un’avvelenatrice seriale accusata di parricidio e matricidio. Oppure Hannah Arendt e Ilse Koch, entrambe tedesche: la prima è dovuta fuggire dalla Germania perché ebrea, la seconda è il volto più atroce del nazismo, la sadica aguzzina degli ebrei internati nel campo di concentramento di Buchenwald. La prima è la teorica della banalità del male, la seconda lo incarna. Quanto conta l’infanzia nella storia di una donna che diventa «grande» nel crimine, nell’arte, nell’attività politica o nella scienza? La diversità di educazione, ambiente e incontri condiziona le scelte? Oppure è il Dna che determina inevitabilmente l’esistenza di ciascuno di noi? Oggi le teorie di Cesare Lombroso, il padre dell’antropologia criminale, e della fisiognomica sono ampiamente superate da un approccio interdisciplinare basato sull’interazione tra geni e ambiente. È in questa direzione, infatti, che si muove Cinzia Tani nel ripercorrere le storie di ventidue donne vissute tra Ottocento e Novecento, indagando il modo in cui tutto è cominciato: il tipo di famiglia, il background sociale e culturale, le amicizie, i primi amori. Dettagli poco noti che possono fare una grande differenza nel futuro di una persona e trasformare una donna in un angelo o una carnefice.

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RAGAZZI CHE AMANO RAGAZZI - Piergiorgio Paterlini
MAG D 6390

Ormai quasi trent'anni fa questo libro raccontava per la prima volta le storie normali di adolescenti gay normali. A casa, a scuola, al bar, in parrocchia, in vacanza. Tirandoli fuori da un fasullo, grottesco, irreale "torbido mondo degli omosessuali". Ma sottraendoli anche al più terribile dei coni d'ombra: quello dell'invisibilità, della cancellazione di ogni identità (agli altri, ma anche a se stessi) e dunque dell'impossibilità di vivere, niente di meno. Questo libro tenero e commovente — tessuto solo con le voci dirette ma intime dei ragazzi che in prima persona raccontano la loro vita quotidiana, spesso fatta di paura, di incertezza, di esclusione — finisce via via, col passare del tempo, per risuonare come un grido. Quasi diecimila lettere scritte all'autore dicono che "Ragazzi che amano ragazzi" ha cambiato la vita di migliaia di persone, non solo omosessuali. Ma come è possibile che ragazzi più giovani di queste pagine affermino che storie di un'Italia di trent'anni fa sono ancora le loro? Significa che il poco o tanto che è cambiato non basta. Con l'implacabilità di uno specchio, "Ragazzi che amano ragazzi" ci rimanda l'immagine di un Paese che vive una nuova stagione di ignoranza e violenza contro le persone omosessuali. L'attualità di questo libro è un manifesto della vergogna italiana. Con una nuova introduzione dell'autore.

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RIBELLE. LA MIA FUGA DALL'ARABIA SAUDITA VERSO LA LIBERTÀ - Rahaf Mohammed
MAG C 10737

«Ero convinta che mio padre e mio fratello fossero venuti per uccidermi e ho provato a far capire a quelli delle Nazioni Unite che temevo che qualcuno li avrebbe aiutati. Sapevo come funzionavano le cose in Arabia Saudita: mio padre avrebbe potuto corrompere le guardie perché lo lasciassero entrare.» Con queste parole drammatiche, la diciottenne Rahaf ricorda il terrore di quel gennaio 2019, quando – dopo accurata pianificazione – fuggì dalla propria famiglia e dal proprio Paese d'origine. Era certa che, se l'avessero catturata e riportata a casa, sarebbe andata incontro alla morte, lo stesso destino toccato ad altre donne ribelli. Ma riuscì a salvarsi aprendo un account Twitter per lanciare un sos al mondo e chiedere asilo in Occidente.Oggi, a tre anni di distanza da quei fatti, Rahaf pubblica questo libro straordinario in cui non solo ripercorre istante per istante la pericolosissima fuga, ma si abbandona a un racconto immersivo e assolutamente inedito. Tutta la sua vita precedente fa accapponare la pelle. Cresciuta con grandi privilegi economici ma sotto lo stretto controllo dei familiari maschi – compreso il padre, che ricopre un'alta carica politica –, Rahaf ha subìto un'infanzia e un'adolescenza di maltrattamenti, oppressione e inganni. Era, del resto, la norma nel Regno del "tutto proibito" in cui le donne, fin da bambine, vivono secondo i dettami di un sistema repressivo che le affida legalmente al totale controllo dei loro guardiani. Dal disagio nell'indossare il niqab, il velo integrale che toglie l'identità, al senso di privazione per i diritti negati (le ragazze non possono andare in bicicletta per non perdere la verginità!), alle punizioni esemplari per i primi amori proibiti, peggio ancora se omosessuali, Ribelle è un documento unico sulle inaccettabili violenze e umiliazioni che ancora oggi le donne subiscono e, insieme, uno sbalorditivo esempio di tenacia femminile nella ricerca della libertà.

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FILASTORTA D'AMORE - Enrica Tesio
MAG C 10736

Rime lievi e prose fluide per esprimere le luci e le ombre di una vita che si ingarbuglia veloce e si scioglie troppo lentamente, che chiede cura e spesso ne riserva poca, che ha molte richieste e poche risposte. La Filastorta di Enrica, disposta per canti come un piccolo poema, è un rimario di grazia e sentimento, una forma di resistenza ai luoghi comuni, alle certezze, ai musi lunghi, agli snobismi, alle mode. Lontano da sentimentalismi ingannevoli e scandito da un ritmo che vibra leggero tra gli occhi e le orecchie, i versi e le immagini, questo canzoniere illustrato parla d’amore con la giusta quantità di sarcasmo per non risultare stucchevole e la giusta quantità di ironia per non scivolare nella banalità. Dedicato alle donne e a tutti quelli che non ce la fanno, e poi invece sì, ma che fatica…

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VISTA DA QUI. PICCOLE TRAGEDIE QUOTIDIANE - Paola Barbato
MAG C 10748

Un ritratto familiare di travolgente ironia e tenerezza, in cui rispecchiarsi per far pace con le nostre incasinate, imperfette, bellissime vite. Corredata dai suoi "disegnetti" inediti, Paola Barbato ci regala una carrellata buffa e tenera di istantanee della sua vita quotidiana, e sfogliarla è un po' come tornare a casa.«La strada della convivenza è accidentata e irta di spine. Per molte persone gli ostacoli peggiori sono il modo di spremere il dentifricio, se mettere il cucchiaio sopra o di fianco al tovagliolo, cosa scegliere tra l'ammorbidente alla vaniglia e quello alla magnolia. Nel nostro caso io e il Bussola siamo dovuti partire dalle basi assolute: il cibo e il sonno. Perciò tutto bene? Hum. No.»Una figlia adolescente, una figlia media, una figlia piccola, tre cani psicotici (di cui uno con ambizioni da sterminatore), un compagno famoso suo malgrado e preda di strane manie, una madre poco fisionomista, un lavoro di scrittrice a tempo pieno a cui star dietro e una casa con un carattere tutto suo. Vista da qui la vita di Paola Barbato è decisamente complicata – come le nostre – e a tratti sembra un infinito inanellarsi di imprevisti, imprese titaniche e catastrofi sfiorate. Ma poi ci sono gli ingredienti magici a rendere tutto sopportabile, anzi esilarante, anzi perfino bello: le parole inventate dalle bambine per descrivere un mondo pieno di meraviglia, le padelle del Bussola, più intoccabili del tesoro custodito da Smaug, una passeggiata all'imbrunire con i cani, un mobile nuovo da montare a colpi di brugola. Le piccole cose che rendono grande ogni giorno.

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MUJERES - Pino Cacucci; Stefano Delli Veneri
MAG C 10750

Negli anni settanta, davanti al sontuoso Palacio de Bellas Artes a Città del Messico, una donna anziana vende ai turisti per pochi pesos vecchie foto: sono nudi di donna... Un giovane poeta la riconosce dagli occhi, di un colore e una luminosità irripetibile: è Nahui Olin. Inizia così, attraverso le parole di Nahui, ormai vecchia e dimenticata, il racconto di un'epoca di straordinaria creatività culturale, in cui furono le donne a essere protagoniste della vera rivoluzione: la stessa parola "femminismo" nasce in Messico in quel periodo, quando si formano le prime Ligas Feministas. E quando alcune donne escandalosas - nella doppia accezione di "scandalose" ed "eclatanti" - occupano un posto di rilievo nella vita culturale del paese: Antonieta Rivas Mercado, che getta le fondamenta del teatro moderno messicano; Nellie Campobello, fondatrice del Balletto nazionale; Frida Kahlo, la più giovane tra loro, destinata a diventare la stella più luminosa di quel firmamento; Chavela Vargas, cantante simbolo della mexicanidad; Elvia Carrillo Puerto, prima deputata al parlamento quando ancora le donne non hanno il diritto di voto; e Tina Modotti, la fotografa italiana, amica di alcune di loro, che proprio nella capitale messicana realizza scatti entrati nella storia mondiale della fotografia. E poi Carmen Mondragòn, che cambia il suo nome in Nahui Olin, pittrice, poetessa, scrittrice, pianista, nonché musa e modella di molti artisti, donna di rara bellezza e dal temperamento indomito. Le magnifiche donne ribelli del Messico degli anni venti e trenta rivivono qui in tutto il loro fascino nelle parole di Pino Cacucci e nelle tavole di Stefano Delli Veneri.

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SCRIVIMI SEMPRE A MEZZANOTTE - Virginia Woolf; Vita Sackville-West
MAG D 6395

Virginia Woolf ha quarant'anni. Insieme al marito Leonard dirige una casa editrice, la Hogarth Press, e il suo nome comincia a essere noto. Sta lavorando alla 'Signora Dalloway', che la consacrerà come una delle scrittrici più rivoluzionarie e apprezzate del suo tempo. Al diario confida di sentirsi vecchia, ma ha appena incontrato la donna che diventerà il suo più grande amore, l'affascinante Vita Sackville-West. Vita ha trent'anni. Anche lei scrittrice, è una giovane donna aristocratica; sposata con un diplomatico, è al centro di una fitta rete di amicizie e di amori. Viaggia molto, scrive poemi e racconti, e quando conosce Virginia è immediatamente attratta dalla sua bellezza spirituale e dal fascino della sua personalità. Poco dopo ha inizio la loro storia d'amore, che queste lettere ci raccontano. L'ampio carteggio tra le due donne andrà avanti per vent'anni: in esso le dichiarazioni appassionate si alternano a improvvise ritrosie, i rimbrotti alle ironie; Vita e Virginia adorano scherzare, prendersi in giro, punzecchiarsi, ma spesso il gioco cede il passo a slanci impetuosi e senza freni. Il volume raccoglie oltre un centinaio di lettere, le più significative, di questa storia, che culminerà per Virginia nella scrittura di Orlando: la biografia di un essere meraviglioso che vive per quattro secoli passando da un sesso all'altro, e che ha le fattezze della bella Sackville-West, è un omaggio a lei, un tentativo di rendere eterna una relazione minacciata dalle tante avventure di cui Vita non riesce a fare a meno. Con gli anni, la passione travolgente si trasforma in amicizia profonda. Vita sarà sempre l'«adorata creatura» di Virginia, l'amazzone dalle gambe lunghe e affusolate che attraversa a grandi falcate le strade del mondo. Allo stesso tempo, Vita non lascerà mai la sua amata, la riempirà di regali e attenzioni, e sarà proprio lei l'unica persona - oltre a Leonard e alla sorella Vanessa - a cui Virginia consentirà di avvicinarsi nei momenti più cupi delle sue malattie. Il loro amore, scrive Nadia Fusini nel suo saggio, «si tramuta in gelosia e in abbandono e trapassa in tradimento e in rimpianto, ma non finisce mai. Le due donne si incontrano, si separano, si scrivono, smettono di scriversi, riprendono a scriversi, e sempre la tenerezza, l'amicizia, la nostalgia riemergono, e tornano la luce e l'incanto».

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LE ITALIANE. IL PAESE SALVATO DALLE DONNE - Aldo Cazzullo
MAG C 10778

Sono le donne a custodire l'identità italiana. Partendo da questa convinzione, Aldo Cazzullo rievoca le figure, il carattere e le storie delle italiane che ha conosciuto. Un racconto a più voci che è anche un viaggio dentro l'animo femminile e nella comunità nazionale. Dalle centenarie che hanno fatto l'Italia, come Franca Valeri e Rita Levi Montalcini, alle giovani promesse di oggi, come Chiara Ferragni e Bebe Vio. Donne di potere, come Nilde Iotti e Miuccia Prada, e donne di parola, da Oriana Fallaci a Inge Feltrinelli. Per arrivare a oggi: chi ha salvato l'Italia nell'anno terribile della pandemia? Noi diciamo medici e infermieri, al maschile. Ma non solo la maggioranza delle infermiere sono donne; sono donne la maggioranza dei giovani medici. Neppure il lockdown ha fermato le cassiere dei supermercati, le edicolanti, le poliziotte, le farmaciste, le professoresse che hanno fatto lezione on line, le mamme che hanno lavorato e badato ai figli rimasti a casa, le nonne che hanno corso rischi pur di prendersi cura dei nipoti. In queste pagine si raccontano in prima persona attrici come Monica Bellucci e Stefania Sandrelli, cantanti come Laura Pausini e Gianna Nannini, campionesse dello sport come Valentina Vezzali e Federica Pellegrini. Scrittrici come Dacia Maraini, critiche come Fernanda Pivano, editrici come Elvira Sellerio. Ma compaiono anche figure storiche come Chiara d'Assisi, patriote, partigiane, combattenti. Alcune non ci sono più, altre hanno tutta la vita davanti. Samantha Cristoforetti ha conquistato lo spazio, Nives Meroi l'Himalaya, Sofia Viscardi la Rete. Tante hanno sofferto moltissimo, sia pure in modi diversi: Alda Merini in manicomio, Vittoria Leone nelle stanze del potere, Maria Romana De Gasperi quando il padre era nelle carceri fasciste. Molte testimoniano che l'Italia resta purtroppo un Paese maschilista; ma tutte confermano che la grande avanzata delle donne è appena cominciata.

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IL CAPRO ESPIATORIO - RenÈ Girand
MAG D 6412

Dice Heidegger che ogni vero pensatore pensa un solo pensiero: nel caso di René Girard è quello del «capro espiatorio». In questo saggio egli prende per mano il lettore e, passo per passo, illumina in modo definitivo quel meccanismo della persecuzione e del sacrificio a cui già aveva dedicato La violenza e il sacro. Ed è impossibile sottrarsi alla luce cruda e netta che in queste pagine viene gettata su alcuni temi che per forza ci riguardano tutti. In particolare, colpiranno per la loro radicale novità le interpretazioni di parabole ed episodi dei Vangeli, dove secondo Girard si compie quell'oscillazione decisiva per cui la vittima sacrificale non consente più alla colpa che le viene attribuita, ma diventa l'innocente che come tale si rivendica: così il capro espiatorio si trasforma nell'agnello di Dio.

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SE PIOVESSERO STELLE SU QUESTO DESERTO - Javier Zamora
MAG C 10760

Javier ha nove anni e va a scuola dalle suore in una piccola città del Salvador. La sera si sdraia sul letto con la Tía Mali e insieme guardano le stelle dalla finestra sul soffitto. Una volta ha vinto la gara di grammatica ed è finito in tv (ha addirittura stretto la mano al presidente!), ha paura di squali, anaconde, iceberg, alligatori e in generale di qualsiasi cosa nuoti. Il suo sogno più grande è raggiungere i genitori negli Stati Uniti, dove la neve è più bianca del bianco e si mangia sempre pizza. Dove ci sono giocattoli per tutti e dove potrà abbracciare di nuovo la sua mamma. Oggi Javier vive negli Usa, è diventato un poeta, uno scrittore e un accademico e ci racconta la sua incredibile storia in questo libro preciso e acuminato, profondamente umano. Partire però non è stato semplice, arrivare ancor meno. Affidato a un gruppo di estranei che per tremila miglia saranno la sua unica famiglia; a bordo di pullman fatiscenti, paralizzati dalla paura di mostrare i passaporti falsi; su imbarcazioni di fortuna, lottando contro il mal di mare con decine di altri migrantes; nascosti per giorni in alloggi improvvisati, in compagnia di trafficanti senza scrupoli. Il viaggio dovrebbe durare due settimane, ma queste si trasformeranno in due lunghi mesi, senza poter comunicare con chi è rimasto indietro né con chi lo aspetta oltre la frontiera. Fra arresti, fughe, implacabili camminate nel deserto e fucili puntati, attraverso il Guatemala e il Messico il viaggio di Javier si trasforma in un'avventura costellata di personaggi squallidi, giorni di fatica e paura e una serie infinita di promesse infrante. Ma anche nella scoperta della gentilezza e dell'amore che si possono trovare nei luoghi e nei momenti più inaspettati. È la storia di Javier, ma è anche la tragica realtà di milioni di persone invisibili che ogni giorno cercano di passare attraverso i confini in cerca di un futuro migliore, milioni di persone che non hanno avuto altra scelta che lasciare la propria casa.

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ACCADDE AD AUSCHWITZ. UNA STORIA D'AMORE - Keren Blankfeld
MAG C 10771

Helen Zippi Spitzer e David Wisnia si innamorarono subito, al primo sguardo. Lui diciassettenne appassionato d'opera, lei venticinquenne botanica mancata, con un'irrefrenabile passione per la vita. La scintilla sarebbe potuta scoccare dovunque. Eppure, quell'incontro avvenne in uno dei posti più terribili e crudeli della storia umana: il campo di Birkenau, ad Auschwitz. Zippi e David erano due prigionieri e sopravvissero anni in quel luogo di morte senza speranza, cinereo, freddo, abbrutito. Il loro amore, fugace e trattenuto ma intenso e viscerale, fu protetto e custodito anche dai loro amici e dagli altri prigionieri. Poi la liberazione, la fine della guerra e la promessa che si sarebbero riuniti presto. Cosa che non avvenne per anni, a causa di tradimenti inaspettati e circostanze fortuite che il destino disseminò come trappole, fino a un giorno di settant'anni dopo. Quando tutto sembrava perduto, ma non fino in fondo. Quella di Zippi e David è una storia vera che l'autrice ricostruisce attraverso interviste dettagliate, testimonianze orali, documenti e raccolte di memorie, sia edite sia inedite

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LE UNGHIE ROSSE DI ALINA - Christine Von Borries
MAG C 10794

Prese il fascicolo ben visibile accanto alla tastiera del computer e lo aprì. Aveva sempre in mente la morte della giovane Alina e il suo volto le balzò davanti agli occhi dalla fotografia attaccata sul retro della copertina. Era il suo modo di rendere più reali e vicine le vittime Un nuovo efferato delitto per le quattro amiche Valeria Parri, Pm alla Procura di Firenze; Erika Martini, ispettore di polizia; Giulia Gori, giornalista e Monica Giusti, commercialista. La vittima è una giovane e bellissima prostituta russa, trovata morta nel fiume. Ma quello che potrebbe sembrare il gesto di un balordo rivela una vicenda complessa che affonda le radici nella Firenze più altolocata, disposta a tutto pur di soddisfare i desideri più urgenti: come quello di avere un figlio, a ogni costo. E stavolta le quattro amiche arriveranno così vicine alla verità da mettere a rischio perfino le proprie vite...

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IO NON LO ODIO - Giuliana Facchini
MAG D 6381

La sedicenne Clare subisce una forma di violenza che non colpisce fisicamente ma è altrettanto insistente e pervicace, tale da devastare particolarmente l’autostima di chi la subisce. Conosce Davide, bello e di successo, e fra loro nasce una storia. Ma non scoppia l’amore e Clare in breve tempo mette fine alla relazione. Lui però non accetta di essere lasciato e attua una sottile vendetta che si compie nel farle vuoto intorno.

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QUALCOSA CAMUFFATO DA AMORE - Giulia Oz
MAG C 10746

"Fino all’età adulta, Galia Oz ha dovuto subire la violenza del padre, fisica e psicologica: botte, minacce, insulti gratuiti e crudeli. Dopo la sua morte nel 2018, ha deciso di denunciare gli abusi paterni per dare voce a tutte quelle persone che, per paura o vergogna, non hanno il coraggio di parlare. Il risultato è un’immersione nell’infanzia e nell’adolescenza offese: i ricordi personali di Galia accompagnano e danno forza a un’indagine unica delle dinamiche dell’abuso in famiglia. Una sorta di guida per le vittime e per chi si prende cura di loro, e anche per coloro che vogliono inoltrarsi nel lato oscuro dell’amore."

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FERITE A MORTE - Serena Dandini
MAG C 10741

"Ferite a morte nasce dal desiderio di raccontare le vittime di femminicidio. Ho letto decine di storie vere e ho immaginato un paradiso popolato da queste donne e dalla loro energia vitale. Sono mogli, ex mogli, sorelle, figlie, fidanzate, ex fidanzate che non sono state ai patti, che sono uscite dal solco delle regole assegnate dalla società, e che hanno pagato con la vita questa disubbidienza. Così mi sono chiesta: 'E se le vittime potessero parlare?' Volevo che fossero libere, almeno da morte, di raccontare la loro versione, nel tentativo di ridare luce e colore ai loro opachi fantasmi. Desideravo farle rinascere con la libertà della scrittura e trasformarle da corpi da vivisezionare in donne vere, con sentimenti e risentimenti, ma anche, se è possibile, con l'ironia, l'ingenuità e la forza sbiadite nei necrologi ufficiali. Donne ancora piene di vita, insomma. 'Ferite a morte' vuole dare voce a chi da viva ha parlato poco o è stata poco ascoltata, con la speranza di infondere coraggio a chi può ancora fare in tempo a salvarsi. Ma non mi sono fermata al racconto e, con l'aiuto di Maura Misiti che ha approfondito l'argomento come ricercatrice al CNR, ho provato anche a ricostruire le radici di questa violenza. Come illustrano le schede nella seconda parte del libro, i dati sono inequivocabili: l'Italia è presente e in buona posizione nella triste classifica dei femminicidi con una paurosa cadenza matematica, il massacro conta una vittima ogni due, tre giorni." (Serena Dandini)

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ACCABADORA - Michela Murgia
MAG C 10775

Perché Maria sia finita a vivere in casa di Bonaria Urrai, è un mistero che a Soreni si fa fatica a comprendere. La vecchia e la bambina camminano per le strade del paese seguite da uno strascico di commenti malevoli, eppure è così semplice: Tzia Bonaria ha preso Maria con sé, la farà crescere e ne farà la sua erede, chiedendole in cambio la presenza e la cura per quando sarà lei ad averne bisogno. Quarta figlia femmina di madre vedova, Maria è abituata a pensarsi, lei per prima, come "l'ultima". Per questo non finiscono di sorprenderla il rispetto e le attenzioni della vecchia sarta del paese, che le ha offerto una casa e un futuro, ma soprattutto la lascia vivere e non sembra desiderare niente al posto suo. "Tutt'a un tratto era come se fosse stato sempre così, anima e fili'e anima, un modo meno colpevole di essere madre e figlia". Eppure c'è qualcosa in questa vecchia vestita di nero e nei suoi silenzi lunghi, c'è un'aura misteriosa che l'accompagna, insieme a quell'ombra di spavento che accende negli occhi di chi la incontra. Ci sono uscite notturne che Maria intercetta ma non capisce, e una sapienza quasi millenaria riguardo alle cose della vita e della morte. Quello che tutti sanno e che Maria non immagina, è che Tzia Bonaria Urrai cuce gli abiti e conforta gli animi, conosce i sortilegi e le fatture, ma quando è necessario è pronta a entrare nelle case per portare una morte pietosa. Il suo è il gesto amorevole e finale dell'accabadora, l'ultima madre.

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E DAL CIELO CADDERO TRE MELE - Narine Abgarjan
MAG C 10710

A Maran la vita è sospesa tra realtà e fiaba, in un tempo che dalla Storia prende forma, per poi trasfigurare, evaporare. Qui, in questo paesino di pietra e antiche credenze sul cucuzzolo di una montagna armena, guerra e calamità naturali travolgono, pare per sempre, la fragile quiete della sua manciata di case. Solo in pochi sopravvivranno e potranno raccontare quasi un secolo di eventi. Tra loro ci sono Anatolija e Vasilij, Jasaman e Ovanes, Tigran e Valinka, e da loro sgorgano storie dal sapore magico, narrate da una penna tersa e di fulgida bellezza: accadimenti provvidenziali e segni inspiegabili, come gli angeli che scendono dal cielo a raccogliere le anime dei morti o la comparsa di un pavone bianco misterioso e salvifico. E nel momento in cui tutto sembra essere accaduto, in cui la vita sembra compiuta, ecco che si schiude il miracolo, la pietra respira. E nasce l'incanto.

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LE MIE DONNE. QUARANTA STORIE DI ITALIANE - Claudio Sabelli Fioretti
MAG C 10699

I "dialoghi sabelliani" con donne protagoniste del nostro tempo: un mix di intelligenza, umorismo, paradossi e sana cattiveria, quando ci vuole. Interviste a: Giovanna Mezzogiorno, Laura Morante, Isabella Ferrari, Lea Massari, Lella Costa, Monica Maggioni, Giovanna Botteri, Rula Jebreal, Maria Cuffaro, Beatrice Borromeo, Flavia Perina, Flavia Vento, Susanna Torretta, Lory Del Santo, Luciana Littizzetto, Serena Dandini, Michela Vittoria Brambilla, Mariastella Gelmini, Barbara Pollastrini, Giovanna Melandri, Alessandra Mussolini, Vladimir Luxuria, Elisabetta Gardini, Stefania Prestigiacomo, Franca Chiaromonte, Anna Finocchiaro, Clementina Forleo, Giulia Bongiorno, Fiona May, Donatella Versace, Carla Bruni, Diana De Feo, Lella Bertinotti, Ilary Blasi, Rita Montella, Anna Falchi, Sabina Negri, Cecilia Strada, Barbara Berlusconi, Elisabetta Ferracini (con Mara Venier).

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LA DONNA CHE SBATTEVA NELLE PORTE - Roddy Doyle
MAG C 10713

Paula Spencer, una giovane donna irlandese, è la voce narrante e la protagonista di questo drammatico e intenso romanzo. Non è stato facile, per lei, crescere e diventare donna in una Dublino popolata da un'umanità cordiale ma anche turbolenta e rissosa. Poi, improvviso, l'eccitante incontro con Charles. All'inizio è l'amore, l'aspettativa romantica; ma a poco a poco s'innesca una spirale di violenza che arriverà sino alla brutalità e porterà Paula a conoscere l'odio cui può giungere un uomo e la disperata volontà di rivalsa cui può giungere una donna.

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QUEL CHE IL CUORE SAPEVA. GIULIA BECCARIA, I VERRI, I MANZONI - Marta Boneschi
MAG C 10745

Giulia nasce nella Milano dei lumi settecenteschi, che si apre alla modernità, figlia primogenita di Cesare Beccaria e di Teresa de Blasco. Uscita a diciott'anni dal collegio in cui era stata rinchiusa sei anni prima, s'innamora, ricambiata, di Giovanni Verri, ma le ferree consuetudini dell'epoca le proibiscono di sposarlo: lui è un cadetto spiantato, lei una ragazza senza dote. Viene destinata allo scialbo Pietro Manzoni, un nobile un po' più anziano di suo padre. Ma l'amore tra Giulia e Giovanni è tutt'altro che finito: nel 1785 nasce Alessandro Manzoni, figlio "bastardo" di un Verri e di una Beccaria... La storia di un personaggio controverso in un periodo fervido e creativo della storia europea.

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IL MITO DI UNA DONNA - Lou Andreas-SalomÈ
MAG C 10714

Questo libro è l'autobiografia di una donna vissuta al di fuori delle regole che il suo tempo voleva imporle. Lou Andreas-Salomé non è stata - solo - una musa ispiratrice di poeti: essa continua a occupare un posto di rilievo non solo quale fonte significativa della cultura tedesca ed europea tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo, ma costituisce nella riproposizione della "questione femminile" un'espressione individualissima della nuova presa di coscienza della propria autonomia di donna contro l'oppressione della cultura patriarcale. Di origine aristocratica, cresciuta in Russia, di madrelingua tedesca si ribella contro i meccanismi coercitivi della società, rifiutando la Chiesa, il matrimonio e il ruolo di madre. Intrecciando giovanissima una relazione con il suo mentore, un pastore olandese, fa inscenare una cresima-beffa dal tenore sacrilego. Viaggiando per l'Europa rivendica la propria libertà intellettuale e sessuale, capovolgendo la passività della donna, da oggetto di scelta maschile a soggetto che sceglie, seduttrice spregiudicata. Contornata da una corte di filosofi e intellettuali, non si contano le sue vittime. Legata a Nietzsche, amante di Rilke, moglie di uno studioso iranista, amica di Freud e di Jung, Lou Andreas-Salomé ha evocato una nuova sconvolgente mistica femminile, alla ricerca di una identità per la donna autonoma e positivamente trasgressiva.

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DONNE CHE AMANO TROPPO - Robin Norwood
MAG D 6402

Perché amare diviene "amare troppo", e quando questo accade? Perché le donne a volte pur riconoscendo il loro partner come inadeguato o non disponibile non riescono a liberarsene? Mentre sperano o desiderano che lui cambi, di fatto si coinvolgono sempre più profondamente in un meccanismo di assuefazione. "Donne che amano troppo" offre una casistica nella quale sono lucidamente individuate le ragioni per cui molte donne si innamorano dell'uomo sbagliato e spendono inutilmente le loro energie per cambiarlo. Con simpatia e competenza professionale Robin Norwood indica un possibile itinerario verso la consapevolezza di se stessi e verso l'equilibrio dei sentimenti. Prefazione di Dacia Maraini

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UNIVERSALITY #ENDTHESTIGMA - Carlotta Camilla Polly
MAG C 10749

Tramite un percorso poetico profondo, volto a destrutturare i preconcetti della società, l'autrice offre un messaggio di grande positività e speranza, formulato a partire dalla sua esperienza personale, e si prefigge di incoraggiare alla comprensione umana più vera. Il fine ultimo di questi versi di grande impatto è quello di abbattere gli schemi disgreganti cosicché ciascuno di noi possa sentirsi compreso e possa creare una connessione vera con gli altri.

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SFACCIATE. IN DIFESA DELLE RAGAZZE DELL'ESSEX E DI TUTTE LE DONNE SFRONTATE E SOVVERSIVE DEL MONDO - Sarah Perry
MAG D 6393

Una sera di qualche mese fa, ancora presto, ho preso un pullman e sono tornata nella mia città natale, Chelmsford; e, quando sono scesa a una fermata di Wood Street, ho trovato ad attendermi i fantasmi dell'Essex. Poco distante da dov'ero si innalzava un muro di mattoni rossi con macchie di efflorescenza, sormontato da una ringhiera nera di ferro. Oltre quello, al di là di una distesa d'erba, ho visto per la prima volta una fila di case moderne, costruite dopo la mia ultima visita. Mentre ero lì in piedi, alla luce del crepuscolo, con il pullman che ripartiva alle mie spalle, mi sono messa a leggere quel muro quasi fosse un manoscritto. È tutto ciò che rimane dell'ospedale dove mia madre mi aveva dato alla luce, in autunno, con qualche settimana di anticipo dal momento che non ero attesa prima dell'inverno. Ero blu, dice mio padre, e vedermi così era stato uno shock.

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LIEVITO MADRE. STORIA DI LUNA - Rita Ceci
MAG C 10786

Due romanzi su donne lontane nel tempo e nello spazio ma unite dalla voglia di cambiare il mondo attraverso l’amicizia e l’amore.

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TRA SCIENZA E POLITICA. UNA AUTOBIOGRAFIA - Gianfranco Pasquino
MAG C 10831

Gianfranco Pasquino nei suoi primi lunghi ottant'anni di vita e attività è stato molte cose: allievo ed erede di Norberto Bobbio e Giovanni Sartori, docente a Harvard, editorialista nei principali quotidiani, ospite impertinente dei talk show, ma anche "quasi sindaco" di Bologna - candidatura avventurosa, per la quale nutre qualche rammarico. Però sono più numerose le gioie, le soddisfazioni e le vicissitudini a lieto fine dentro questa autobiografia, in cui Pasquino dipana il filo della memoria Tra scienza e politica, con sapienza e leggerezza. Lo vediamo muovere i primi passi accademici a Torino, nelle aule universitarie che Nicola Abbagnano disertava senza avvisare, sostituito prontamente da un giovane assistente sconosciuto che iniziava gli studenti alla semiotica (era Umberto Eco). Lo seguiamo poi negli Stati Uniti, dove ha la fortuna di approdare da ragazzo durante anni cruciali per la storia mondiale: siamo accanto a lui quando, allo scoppio delle tensioni per la guerra in Vietnam, durante un incontro con Robert F. Kennedy non riesce a trattenersi dal porgli una domanda scomoda sulle lacune delle indagini riguardanti la morte del fratello JFK. E via via lo ritroveremo poi coordinatore del Dizionario di politica diretto da Bobbio e Matteucci, frequentatore dei college di Oxford e Cambridge (ma anche dell'Old Trafford), testimone della fine del Pci al congresso di Rimini, sostenitore di Napolitano al Quirinale (che nel ringraziarlo via mail sembrava tuttavia declinare l'invito, dicendosi umilmente «lieto della mia carica di senatore a vita»), animatore di riviste e pungolatore di avversari, arguto elzevirista e soprattutto fedelissimo tifoso del Toro. Non mancano infatti i ricordi personali e le persone importanti della sua vita privata, sfiorata con il pudore che si confà a un torinese doc. Tra un seminario di Norberto Bobbio, un dissidio con Eugenio Scalfari e una stoccata a Matteo Renzi, Pasquino si dimostra tuttora un politologo «troppo imprevedibile» (come lo definì polemicamente Ferruccio de Bortoli), che non si è limitato a studiare, ma si è impegnato in politica e in parlamento per contribuire a cambiare l'Italia.

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LE LEGGI DELLA NATURA UMANA - Robert Greene
MAG C 10856

Robert Greene è un maestro di guida per milioni di lettori, che distilla saggezza e filosofia antiche in testi essenziali per chi cerca potere, comprensione e padronanza. In questo nuovo libro, si dedica all’argomento forse più importante di tutti: capire le pulsioni e le motivazioni delle persone, anche quando loro stesse non ne sono consapevoli. Siamo animali sociali. La nostra stessa vita dipende dalle relazioni con gli altri. Sapere perché fanno quello che fanno è lo strumento più importante che possiamo possedere, senza il quale gli altri talenti possono portarci solo fino a un certo punto. Attingendo alle idee e agli esempi di personali storici come Pericle, la regina Elisabetta I, Martin Luther King Jr. e molti altri, Robert Greene ci insegna a distaccarci dalle nostre emozioni e a diventare maestri nell’autocontrollo, a sviluppare l’empatia che porta all’intuizione, a guardare dietro le maschere delle persone e a opporci al conformismo per sviluppare invece il proprio, personale scopo nella vita, nel lavoro e nelle relazioni.

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L'ORA DI GRECO - Han Kang
MAG C 10820

In una Seoul rovente e febbrile, una donna vestita di nero cerca di recuperare la parola che ha perso in seguito a una serie di traumi. Le era già successo una prima volta, da adolescente, e allora era stato l’insolito suono di una parola francese a scardinare il silenzio. Ora, di fronte al riaffiorare di quel mutismo, si aggrappa alla radicale estraneità del greco di Platone nella speranza di riappropriarsi della sua voce. Nell’aula semideserta di un’accademia privata, il suo silenzio incontra lo sguardo velato dell’insegnante di greco, che sta perdendo la vista e che, emigrato in Germania da ragazzo e tornato a Seoul da qualche anno, sembra occupare uno spazio liminale fra le due lingue. Tra di loro nasce un’intimità intessuta di penombra e di perdita, grazie alla quale la donna riuscirà forse a ritornare in contatto con il mondo.

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LA LISTA DI KERSTEN. UN GIUSTO TRA I DEMONI - Francois Kersaudy
MAG C 10844

Se tutti ricordano la storia di Oskar Schindler, l’imprenditore tedesco che salvò più di mille ebrei dall’Olocausto, in pochi invece conoscono quella altrettanto straordinaria di Felix Kersten. Rinomato fisioterapista specializzato in massaggio terapeutico, alla vigilia della Seconda guerra mondiale Kersten riceveva i grandi d’Europa nei suoi studi di Berlino e L’Aia: magnati della finanza, dell’industria, della politica e della diplomazia. È nel 1939 che la sua vita prende una svolta inattesa, quando gli viene chiesto di visitare Heinrich Himmler, il potente Reichsführer delle SS: il gerarca nazista, una volta scoperto il potere guaritore delle sue mani, l’unico in grado di calmare il debilitante dolore addominale che lo tormenta da anni, non potrà più fare a meno dei suoi servigi e ne farà il suo insostituibile medico personale. Da parte sua, Felix Kersten, sfruttando la fiducia e la gratitudine del fanatico carnefice, riuscirà a salvare dall’inferno nazista un numero esorbitante di prigionieri: cifre sottostimate parlano di più di centomila persone di diverse nazionalità, fra cui sessantamila ebrei. François Kersaudy, storico specializzato nella Seconda guerra mondiale, ci narra un episodio poco noto della storia del XX secolo, ricostruendolo con perizia anche grazie alla sua conoscenza del tedesco, dell’inglese, dello svedese, del danese e dell’olandese, e attingendo a importanti fonti documentali, fra cui “le liste di Kersten” e il contenuto di archivi, memorie, diari, appunti e deposizioni dei principali protagonisti. Così, sullo sfondo degli eventi bellici che condurranno i nazisti verso un’inesorabile disfatta, ci racconta una vicenda umana complessa e sorprendente in cui si intrecciano terrore, codardia, generosità, fanatismo ed eroismo, capace di tenere il lettore con il fiato sospeso fino all’ultima pagina.

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LA LUCE DEI GIORNI. STORIA DELLE RAGAZZE CHE COMBATTERONO HITLER - Judy Batalion
MAG C 10811

Zivia, Frumka, Renia, Hantze, Bela, Gusta, Chajka sono giovani donne che il destino ha costretto a vivere i giorni più bui della Storia: quelli dell'occupazione nazista della Polonia, della persecuzione e dello sterminio degli ebrei. A unirle, una scelta estrema: hanno lanciato la loro sfida a un nemico sanguinario, autore del peggior crimine contro l'umanità di tutti i tempi. Queste ragazze hanno messo a ferro e fuoco i ghetti dentro i quali erano rinchiuse, hanno fatto saltare in aria ferrovie e collegamenti, rubato armi e documenti sotto il naso della Gestapo, protetto bambini e messo al sicuro chi aveva bisogno; hanno sopportato il freddo, la fame, l'odio e l'indifferenza della gente, sono state ferite e imprigionate. Alcune sono riuscite a salvarsi, altre no. Ma tutte hanno lottato senza arrendersi e insieme hanno acceso una luce nelle tenebre di quei giorni.

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QUELLO CHE SERVE DI NOTTE - Laurent Petitmangin
MAG C 10810

Un vedovo che vive in una zona operaia della Francia, socialista da sempre, fa del suo meglio per crescere i due figli adolescenti. Fus, il maggiore, è un po' confuso e incasinato, e all'insaputa del padre si unisce a un gruppo di coetanei appartenenti al Front National – formazione francese di estrema destra–, mentre il minore, Gillou, segue le orme paterne: si dedica agli studi, è una persona altruista, di sinistra. Fus passa da un guaio all'altro, da una piccola catastrofe a una più grande, per poi finire in prigione con l'accusa di aver ucciso un ragazzo di opposte idee politiche che in precedenza lo aveva picchiato. Laurent Petitmangin riesce a farci entrare in modo tanto acuto quanto commovente nella testa del padre, e a descrivere il suo dolore, il suo assoluto spaesamento e la sua impotenza. Questa storia, che potrebbe benissimo essere ambientata nella terra di Trump, della Brexit o in quella dei nostri populismi di destra, esplora con incredibile sensibilità la situazione attuale, la drammatica crisi sociale e soprattutto la devastante incapacità da parte della politica di fornire prospettive alle giovani generazioni. Le terribili, laceranti tensioni politiche dell'Europa di oggi vengono messe in luce attraverso il prisma di una famiglia francese: una struggente storia dei nostri giorni.

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IL GRANDE GUALINO. VITA E AVVENTURE DI UN UOMO DEL NOVECENTO - Giorgio Caponetti
MAG C 10847

Imprenditore spregiudicato e raffinato mecenate, elegante viveur e lungimirante affarista, colto, piratesco, sottile, avventuroso. Riccardo Gualino ha segnato il secolo scorso come pochi altri hanno saputo fare. Una vita come un romanzo, che Giorgio Caponetti racconta con la vivacità dell'improvvisazione jazz e con l'andamento di una partitura sinfonica, consegnandoci lo scintillante ritratto di un'epoca.

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FINE DI UNA STORIA - Graham Greene
MAG D 6427

Sarah Miles e Maurice Bendrix sono stati amanti durante la guerra. Il loro è un amore clandestino, rabbioso, quasi feroce. Una passione così assoluta che perfino i terribili bombardamenti tedeschi su Londra sembravano solo un sottofondo rumoroso. Il marito di lei, Henry, alto funzionario, non aveva mai dato segno di sospettare. Poi, Sarah aveva troncato di netto la relazione, improvvisamente e senza nessuna spiegazione. Dopo quasi due anni, finita la guerra, un incontro casuale tra Bendrix e Henry Miles riaccende la gelosia dell'ex amante: Bendrix non crede che Sarah sia semplicemente tornata dal marito; «l'odio, il sospetto e l'invidia», mai realmente sopiti, lo spingono ad assoldare un investigatore privato che pedini Sarah alla ricerca di un «terzo uomo». Ma che cosa ha capito Bendrix, che di mestiere scrive romanzi, ricordando il passato amore e inseguendo, attraverso i resoconti del detective, il presente di Sarah? Che cosa ha capito della «fine di una storia»? Il diario di Sarah svela un'altra verità. Non è solo l'ossessione, a volte selvaggia e spietata, di Bendrix che ha distorto la sua versione dei fatti. È anche che la storia di Sarah ha intrapreso una strada incommensurabile dove si incontra l'assurdo della fede, come desiderio di non essere soli nel deserto. Pubblicato nel 1951, Fine di una storia - da Greene definito il suo «Great Sex Novel» - è un romanzo lancinante, il resoconto di un amore carnale, immenso, crudele, in cui, per via dell'enormità della guerra, irrompe il divino. Ma è un divino diviso, tragicamente incerto, rischioso. Alla fine di questa storia, al di là dello scandalo e delle censure, resta - ha scritto Scott Spencer nella sua introduzione - la «convinzione che anche nelle circostanze più squallide ci sia qualcosa che non si vede, qualcosa che resiste e nobilita».

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STRANIERI A NOI STESSI - Rachel Aviv
MAG D 6423

Rachel Aviv ha solo sei anni quando viene ricoverata con una diagnosi di anoressia. Passano poche settimane e Rachel, quasi per caso, ricomincia a mangiare. L’anoressia rimane un capitolo chiuso, una parentesi. Ma che cosa sarebbe successo se – come le sue compagne di reparto già adolescenti – anche lei avesse iniziato a pensare a se stessa nei termini della malattia diagnosticata? Pluripremiata penna del New Yorker, acclamata per la sua capacità di unire lo sguardo della reporter di talento all’empatia della grande scrittrice, Aviv raccoglie cinque storie di coraggio e resistenza, di tenacia e ribellione, di libertà. Vediamo Ray dar fondo ai suoi risparmi alla ricerca di un equilibrio che forse non esiste. Lottiamo con Laura, determinata a non lasciarsi incasellare dalla famiglia nel ruolo di all-American girl. Fuggiamo insieme a Bapu dal marito che le è stato imposto per raggiungere quello che lei ha scelto, il dio Krishna: per lui compone poesie, per lui è disposta ad abbandonare i figli. Aviv prova a fare luce sulla forza sempre sottovalutata che le narrazioni esercitano su una cosa fragile e malleabile come la mente umana, perchè in ogni vita sono racchiuse possibilità infinite, e l’identità è molto più sfuggente e complessa di quanto immaginino le nostre intelligenze e la nostra medicina. Se dotate di sufficiente forza persuasiva, le idee, le aspettative o anche le diagnosi possono da sole trasformare un’esistenza in un inferno. E se questo è vero, forse dovremmo impegnarci nel creare storie che ci aiutino a trovare scampoli di felicità o, quanto meno, a scampare alla follia.

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IL DOLORE NON ESISTE - Ilaria Bernardini
MAG C 10879

"Mio padre si chiama Achille e non mi parla": questa storia comincia così, con un dialogo interrotto tra un padre e una figlia. Achille è stato un padre carismatico, con cui Ilaria da ragazza ha condiviso passioni, idee sulla vita e sul mondo, ma anche liti feroci e grandi silenzi. Fino a quando, senza un motivo scatenante o una colpa evidente, il silenzio ha inghiottito tutto. Achille ha smesso di cercarla, di rispondere alle sue telefonate e alle sue lettere. Forse, ha deciso di smettere di esserle padre. Ma Ilaria non vuole smettere di essere figlia, ha bisogno di una spiegazione, di capire dove si è aperta la prima crepa. Perciò, con l'aiuto, reticente, del resto della famiglia, prova a ripercorrere la loro storia e la vita del padre, a ricostruirne per frammenti l'identità. È il suo modo per continuare a parlargli, a frequentarlo, ma anche un rituale per allenarsi alla perdita: di un padre, della giovinezza, del passato e di un figlio adolescente che sta crescendo in fretta e che giorno dopo giorno le tiene sempre meno la mano e crede sempre meno alle sue invenzioni e alle sue parole. Contemporaneamente, quasi per caso, durante la pandemia Ilaria comincia a praticare la boxe. E un giorno, non certo per caso, si ricorda che anche il padre tirava di boxe, anzi era piuttosto bravo. Tanti anni prima le ha persino regalato un paio di guantoni. Non può che essere un segno: forse il padre la sta allenando in assenza per renderla più forte? Così, un po' credendoci davvero, un po' perché è una scrittrice e l'occasione narrativa è irresistibile, lo invita a una sfida sul ring. Gli fa sapere giorno e luogo del match e, anche se lui non risponde, una parte di lei spera e crede che si presenterà lo stesso. E mentre si esercita a dare e ricevere pugni fantasma e consulta allenatori di ogni tipo – ma anche scrittori, scienziati, registi, antenate, sciamane e qualche animale –, raccoglie le forze per salire sul ring e le parole per scrivere pagine emozionanti, comiche e piene di vita.

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SEMBRA CHE PRESTO ANNEGHERÒ - Filippo Ronca
MAG C 10872

Manfredi è innamorato di Antonia e, come ogni giovane uomo innamorato, vede Antonia in ogni cosa, la esplora, la sente, gli sembra addirittura che quando entra in una stanza lei sia sempre più grande, e non c'è nulla che non sia segnato dalla sostanza o dallo spirito o dalla smagliante banalità del suo semplice essere Antonia. Lo è nei gesti quotidiani, nello svegliarsi insieme, nell'andare a cena fuori, nello stare con gli amici, nell'uscire per le strade. "E anche il nome di Antonia, a me sembra una stagione, la stagione preferita, che attendi tutto l'anno che arrivi." Manfredi ci racconta il suo amore ma soprattutto cerca di spiegare che cos'è, l'amore: proprio perciò il linguaggio è trasparente, proprio perciò a ogni svolta dell'accadere c'è una similitudine, una dichiarazione, una promessa; proprio perciò, quando Antonia gli chiede se è davvero il caso di continuare, si resta senza fiato. E proprio allora scatta il romanzo, i tempi accelerano, si sovrappongono, si incrociano continuamente. Le vicende via via si accumulano, ci prendono di sorpresa, e fanno sì che spesso ci si chieda: ma è successo davvero? E quanta Antonia resta nel gioco del caso, nella tempesta dei sentimenti, nello sgomento di stare al mondo?

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LA TORRE NERA - Louis Bayard
MAG C 10880

Parigi, 1818. Hector Carpentier è uno studente di medicina piuttosto indolente, vive con la madre vedova nella loro casa signorile – che però ha visto giorni migliori – nel Quartiere Latino di Parigi. La sua vita scorre tranquilla e ripetitiva nella Francia della Restaurazione che, come lui, sembra preferire la quiete e la monotonia del presente agli sconvolgimenti del recente passato. Ma quando il famosissimo Vidocq, terrore della malavita parigina, ex criminale, ora investigatore, fondatore e capo di una nuova forza di polizia che agisce perlopiù in incognito, maestro di travestimenti e di astuzia, bussa alla sua porta, il povero Hector non può far altro che seguirlo. Il suo nome, infatti, è stato trovato nella tasca di un uomo ucciso, e Vidocq vuole capire perché. Nessuno dei due si aspetta, però, che quella cominciata come un’indagine di routine li porterà a confrontarsi con uno dei misteri più grandi della storia francese: la presunta morte di Louis Charles di Borbone, legittimo erede al trono di Francia, figlio di Maria Antonietta e del re Luigi XVI, rinchiuso nella famigerata prigione della torre nera dal governo rivoluzionario. O, almeno, questa è stata a lungo la versione ufficiale, ma sono in molti, nella Francia di Luigi XVIII, a sperare nel ritorno del giovane, e altrettanti a temerlo.

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IL NOSTRO GRANDE NIENTE - Emanuele Aldrovandi
MAG C 10824

Tra pochi giorni lui avrebbe sposato la ragazza con gli occhi grandi, se non fosse morto in un incidente stradale. E adesso la vede tornare in quella che era la loro casa, trovare il suo computer sul tavolo e le ciabatte che lei gli aveva regalato in corridoio, dove lui le ha lasciate. La tazza invece è sul bordo del lavandino: lei ci infila il naso dentro e scoppia a piangere. Non vuole mangiare, anche se la madre insiste, ha perso la fame. Poi però, distrattamente, beve un sorso di caffè, morde un biscotto, e si stupisce di trovarlo buonissimo, come prima che lui morisse, come sempre. Forse è in quel momento che inizia il suo faticoso ritorno alla vita, ed è la voce di lui a raccontarlo. Giorno dopo giorno, vede scorrere l’esistenza di lei – che cambia città, si sposa, ha figli – catturando le istantanee di un tempo che non gli appartiene; le alterna ai ricordi di un amore che credeva unico. Ma se avesse l’occasione di vivere ancora, come reagirebbe alla certezza che del suo grande amore, nel giro di un attimo, potrebbe non restare niente? Con leggerezza e disincanto, Emanuele Aldrovandi si interroga sulla natura delle relazioni, mettendo in scena il desiderio indicibile che il mondo finisca con noi. «Se l’universo restasse fermo, anche solo per un secondo, la gravità lo farebbe collassare su sé stesso. Per questo motivo, nonostante io sia appena morto, i pianeti continuano a roteare intorno alle proprie stelle, le galassie procedono nel loro costante allontanamento le une dalle altre e tu giri la chiave nella porta di quella che fino a qualche ora fa era casa nostra».

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UNA VOCE DAL PROFONDO - Paolo Rumiz
MAG C 10823

L’autore sente una voce rauca che lo chiama dal fondo di un vulcano spento. Quel suono, simile a un lamento, gli ricorda che c’è una crepa che squarcia l’Italia dalla Sicilia al Friuli: quella dei terremoti. Rumiz decide di seguirla, di entrare “con la lampada di Aladino” nel mondo del Minotauro. Un viaggio, il suo, nelle fondamenta del Paese, in un inferno di linee di faglia, crateri, fiumi sotterranei, miniere, catacombe e fondali marini; in un mondo senza stelle che accende le vibrazioni più intime degli italiani, una Terra Incognita che ci porta dritto negli inferi dell’Umano e apre vertiginosi itinerari in noi stessi. Ne nasce una storia segnata “da incursioni piratesche, litanie, scongiuri, frane, abbandoni e malaffare; un’epopea di naufragi, invasioni, inaudite capacità di rinascita e paure da fine del mondo”. Uno sterminato affresco, dove il Terribile della natura è una normalità contro la quale attrezzarsi e non un’emergenza su cui speculare; una storia visionaria che, da Selinunte al santuario di Oropa sulle Alpi, incontra l’ombra di Grandi Madri, sibille e madonne, e ha per baricentro Napoli, la metropoli più sotterranea, instabile, stratificata, magmatica e contemporaneamente più teatrale d’Europa. È lì che Rumiz, ascoltando scienziati, poeti, musicisti, antropologi e abitanti di quei luoghi, approfondisce un suo approccio “geologico” all’identità nazionale.

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POLVERE - Enrico Pandiani
MAG C 10909

È spietata, la polvere, quando si posa sulla vita di un uomo. Pietro Clostermann ha lasciato che sulla propria si accumulasse per anni e non ha alcuna intenzione di scrollarsela di dosso. Da quando ha ingiustamente perso il lavoro di capo della sicurezza per una grossa azienda, è un disoccupato che alza un po’ troppo il gomito e ha come unico amico un gatto al quale non ha mai dato nome. Ma a lui va bene così: se non ti leghi a nessuno, nessuno può deluderti. Poi una mattina si presenta alla sua porta un’anziana vicina di casa bisognosa d’aiuto; anche la sua vita è distrutta, perché pochi mesi prima la figlia Silvia è stata uccisa in circostanze che la polizia non ha saputo o voluto chiarire. Pietro non avrebbe alcun titolo per immischiarsi in quella storia – e in questura c’è almeno una persona che non sarebbe troppo felice di vederselo ricomparire davanti – eppure, impietosito dalla donna, si costringe ad accettare la sfida. La polvere inizierà lentamente a sollevarsi, liberandolo dalla piacevole narcosi dell’indifferenza, ma nessuna occasione di riscatto è priva di un prezzo da pagare. E il destino a volte lo incontri proprio sulla strada che stavi facendo per evitarlo. Pochi scrittori sanno spingere lo sguardo del noir dentro le pieghe nascoste della realtà e della psicologia. Enrico Pandiani è tra questi, e lo fa raccontando un pugno di esistenze che cercano di reagire al male, sullo sfondo di una Torino multietnica e postindustriale che ricorda i sobborghi delle grandi metropoli.

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TUTTE LE VOLTE CHE HO PIANTO - Catena Fiorello Galeano
MAG D 6424

Nell’autunno tiepido di una Messina dalle spiagge ormai deserte, Flora corre ogni mattina sul bagnasciuga: il vento, il sole, la pioggia, le nuvole, il rumore del mare sono divenuti per lei compagni indispensabili. Una disciplina che le dona calma, adesso che, a quasi quarant’anni, sta cercando di riprendere le redini della sua vita. Il matrimonio con Antonio, sposato da giovanissima, è andato in frantumi dopo l’ennesimo tradimento di lui, sempre in cerca di nuove avventure che non approdano mai a nulla. Eppure Flora non riesce a dimenticarlo e vacilla ogni volta che lui torna a corteggiarla, alimentando le illusioni della figlia quindicenne Bianca. Ma la sua vita è già abbastanza complicata, con un bar da gestire e una madre anziana che non ha mai superato la morte del marito e, soprattutto, la perdita di Giovanna, la sorella maggiore di Flora: bellissima, indomabile e carismatica, uccisa a vent’anni in un tragico incidente. E adesso Flora trema vedendo che la figlia Bianca, per uno strano destino, coltiva il sogno di diventare attrice proprio come un tempo Giovanna. Ma a scombinare di nuovo le carte, un giorno arriva Leo, con la sua aria da James Dean e un passato che lo lega a quei luoghi, dove sta per produrre un film. E con i suoi modi affascinanti, si insinua pericolosamente nei pensieri di Flora… Ma perché Leo sembra sapere tante cose su di lei? Cosa si nasconde dietro il suo interesse per Flora? Può realmente fidarsi di quest’uomo così misterioso?

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L'ORIZZONTE DELLA NOTTE - Gianrico Carofiglio
MAG C 10923

«Non so dire se avessi deciso già quella mattina, al momento di andare in tribunale, che sarei rimasto in aula ad aspettare la sentenza. Forse sì o forse no. Mi sedetti sulla sedia del pubblico ministero, su quella di un giudice popolare, su quella del presidente, poi entrai nella gabbia degli imputati. Per vedere il mondo attraverso le sbarre». Una donna ha ucciso a colpi di pistola l’ex compagno della sorella. Legittima difesa o omicidio premeditato? La Corte è riunita in Camera di Consiglio. In attesa della sentenza l’avvocato Guerrieri ripercorre le dolorose vicende personali che lo hanno investito nell’ultimo anno. E si interroga sul tempo trascorso, sul senso della sua professione, sull’idea stessa di giustizia.

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CUORE NERO - Silvia Avallone
MAG C 10959

L’unico modo per raggiungere Sassaia, minuscolo borgo incastonato tra le montagne, è una strada sterrata, ripidissima, nascosta tra i faggi. È da lì che un giorno compare Emilia, capelli rossi e crespi, magra come uno stecco, un’adolescente di trent’anni con gli anfibi viola e il giaccone verde fluo. Dalla casa accanto, Bruno assiste al suo arrivo come si assiste a un’invasione. Quella donna ha l’accento “foresto” e un mucchio di borse e valigie: cosa ci fa lassù, lontana dal resto del mondo? Quando finalmente s’incontrano, ciascuno con la propria solitudine, negli occhi di Emilia – “privi di luce, come due stelle morte” – Bruno intuisce un abisso simile al suo, ma di segno opposto. Entrambi hanno conosciuto il male: lui perché l’ha subito, lei perché l’ha compiuto – un male di cui ha pagato il prezzo con molti anni di carcere, ma che non si può riparare. Sassaia è il loro punto di fuga, l’unica soluzione per sottrarsi a un futuro in cui entrambi hanno smesso di credere. Ma il futuro arriva e segue leggi proprie; che tu sia colpevole o innocente, vittima o carnefice, il tempo passa e ci rivela per ciò che tutti siamo: infinitamente fragili, fatalmente umani.

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LETTERE A UNA FANCIULLA CHE NON RISPONDE - Davide Orecchio
MAG C 10800

Sarà ancora possibile amare in un mondo dove tutto ormai è governato da algoritmi? Avrà ancora senso farlo quando la nostra stessa memoria non risiederà più dentro di noi ma sarà affidata a meccanismi che ci trascendono? La domanda (e forse la risposta) affiora dalle lettere di LB, il protagonista di questo romanzo, un robot d'amore più umano di un essere umano, capace di provare un sentimento inestinguibile per Livia, la donna che lo ha abbandonato e che ora riceve le sue parole affidate ad antichi strumenti: la penna, l'inchiostro e la carta. LB è, anche, una nuova Sherazade: cerca storie o le inventa per Livia, così da mantenere in vita il loro legame; le scrive dal proprio esilio, mentre viaggia nella solitudine abissale di un mondo apocalittico e dimentico del valore di simboli e parole. Davide Orecchio intreccia un epistolario d'amore nell'era delle intelligenze artificiali, ambientato in un tempo inquietante e vividamente prossimo al nostro, solcato da personaggi che sono grottesche o commoventi epifanie dei nostri stessi limiti. LB, eroe tragico e ultramoderno, affida la sua ricerca di una salvezza possibile a una scrittura esatta ed evocativa, che sprigiona la sua potenza anche all'epoca del trionfo dei byte: come scrivere lettere lascia una traccia anche se colei che le riceve non risponde, così l'amore è il nostro baluardo per rimanere umani.

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NESSUNO PUÒ SALVARTI TRANNE TE - Madame G. Rouge
MAG C 10799

Quando qualcuno ci ferisce, superare la rabbia e la delusione non è facile. A volte sembra proprio impossibile, ma ricordati che non lo è mai davvero. Usa questo diario come uno specchio per guardarti dentro con coraggio, come un amico fidato al quale appoggiarti quando più ne hai bisogno, come una guida per capire in che modo lasciar andare le persone che ti fanno soffrire. Quando stiamo male, è confortante pensare che arriverà un eroe a salvarci. Ma se l’unica eroina di cui hai bisogno fossi tu?

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DANTE DI SHAKESPEARE. VOL. 3: COME È DURO CALLE - Rita Monaldi – Francesco Sorti
MAG C 10984

In questo terzo volume della trilogia di Monaldi & Sorti, sullo sfondo di un mosaico storico e psicologico sapientemente ricostruito, epoche, parole e immaginazione dei due sommi geni letterari si intrecciano e si nutrono. Dante Alighieri è in esilio, e non tornerà. Giunge ora al culmine il grande spettacolo «tra cielo e terra» del dramma perduto di William Shakespeare, l’unica penna al mondo in grado di mettere in scena la Divina Commedia e il suo autore. Alleanze, assedi, battaglie, suppliche e tentativi diplomatici si susseguono, ma le porte di Firenze non si riapriranno: il vento dei tempi soffia contro il Poeta, in cerca di rifugio e di aiuto, mentre la moglie Gemma, i figli e gli amici ne seguono con ansia le peripezie. Nel girovagare di Dante trovano posto la Verona dei Montecchi e Capuleti e le notti di mezz’estate tra i Monti Sibillini, si danno battaglia sul suo capo le forze celesti e quelle infernali, e fa da cantastorie Fool, il Matto di Re Lear: una volta di più brilla la dantesca potenza di Shakespeare nel dare vita e passioni al mondo degli spiriti. La sequela di sconfitte e umiliazioni – unita ai rimorsi per la fine dell’amico Guido Cavalcanti, di cui teme la dannazione eterna – precipita Dante nella selva oscura del dubbio: il Cielo è indifferente alle tragedie umane? La privazione dei primi canti della Commedia, rimasti a Firenze, non aiuta. Ma lui non si rassegna a perdere Guido. Sarà proprio grazie al suo affetto per l’amico che l’esule troverà forza e illuminazione sul sentiero oltremondano verso l’«Amor che move il sole e l’altre stelle», e ultimerà il massimo capolavoro di tutti i tempi.

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L'IMPERATRICE RIBELLE - Karen Duve
MAG C 10926

È sua Maestà. L'imperatrice si sente sussurrare. Il salone si anima, gli sguardi volano verso lo scalone in cima al quale, come una visione, è apparsa lei, Elisabetta di Baviera, imperatrice d'Austria-Ungheria. Indossa un abito blu notte ed è molto alta; tra le chiome si accendono bagliori del suo famoso rosso Tiziano. Dietro di lei, la sorella, l'ex regina di Napoli Maria, e il consorte Francesco. Ma nessuno guarda loro. Al cospetto di Sissi spariscono tutti. Eppure, la vita dorata dell'imperatrice non è che un'unica, grande sfida: imporsi alla corte di Vienna, dove è tuttora straniera e di cui detesta i soffocanti rituali; non soccombere ai doveri che il suo ruolo le impone; riuscire a fuggire, appena possibile, nel castello in Ungheria, dove può dedicarsi in libertà alla caccia e ai cavalli, la sua vera passione; coltivare un nuovo, inaspettato amore. In una parola, governare il proprio destino. Sarà mai l'imperatrice d'Austria-Ungheria una donna realmente libera?

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DI FAMA E DI SVENTURA - Federica Manzon
SUR X 263/2

“È nato nell’ora degli infelici. Tutti i figli di quell’ora del giorno più caldo hanno un dono. Un dono sfortunato.” Tommaso nasce nell’ora più calda del giorno più caldo dell’estate più calda. “È nato sotto una cattiva stella,” diranno. Ma quel bambino ha qualcosa di speciale. Sarà in grado di capire l’animo delle persone con uno sguardo, di leggere il futuro, ma su di sé attirerà tanto il successo quanto la sventura. Cresciuto da nonna Vittoria, incantatrice di uomini che solo da lui è stata davvero conquistata, Tommaso viene soprannominato sin da subito “l’Indiano”, perché sembra destinato a stare dalla parte dei deboli, dei perdenti. E tuttavia lui sogna di diventare un cowboy. Dopo un inizio segnato da abbandoni e ingiustizie, si getterà nella lotta per ottenere riscatto, lasciando la sua città costiera per immergersi con facilità inaspettata nel mondo dell’alta finanza americana, che trasformerà per sempre la sua natura e il suo sguardo, cancellando l’influsso di nonna Vittoria, dell’amico Ariel Fiore, nuotatore dal carattere gentile facile da amare e tradire, e l’amore di Luce, che la sua storia racconta e il suo nuovo sguardo, quello infine “da cowboy”, fatica a incontrare.

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CHIEDIMI SCUSA - Eve Ensler
MAG D 6382

Eve Ensler, abusata dal padre dall'età di cinque anni, scrive per sé stessa la lettera di scuse che lui non le ha mai mandato. E firma così il suo racconto più intimo e potente, con cui riscatta tutte le donne che ancora aspettano delle scuse.

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JATAKA. VITE ANTERIORI DEL BUDDHA - Mariangela D’Onza Chiodo
MAG D 6425

Nella cultura indiana la fede nel ciclo delle nascite poggia sulla convinzione che ogni azione del presente sia determinante per l'esito della reincarnazione successiva. Il buddhismo accolse questa credenza e ne fece il presupposto dell'intera dottrina: reincarnarsi è un processo che trova il suo massimo compimento nella liberazione finale attraverso la pratica di una disciplina costante, come insegnato dal Buddha che visse più e più volte prima di raggiungere il nirvana. I J’taka narrano infatti le 547 vite precedenti del Buddha storico, tramandate prima oralmente e poi in forma scritta fino all'ultima redazione conosciuta, che risale al V secolo d.C. In questi racconti il Bodhisatta, a volte protagonista e a volte semplice personaggio secondario, assume diverse sembianze: superbo pavone o virtuoso elefante, ricco banchiere oppure ladro furtivo o, ancora, divinità che dimora in un albero sulla sponda di un fiume. Simili alle vite dei santi, i J’taka costituiscono innanzitutto un testo popolare, il cui scopo era di istruire i fedeli su quali fossero le virtù da perseguire per liberarsi dalle passioni terrene. Per il ritmo della prosa e la liricità dei suoi versi, questa raccolta rappresenta anche un tesoro della letteratura indiana, che diede in seguito vita a un vero e proprio genere letterario diffusosi ampiamente in Asia, tale da garantire così la fortuna dei J’taka che ancora oggi alimentano l'immaginario di gran parte dell'Estremo Oriente.