SCELTI PER VOI
Rubrica a cura di Emanuele Romallo
GIUGNO 2024
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SAGGISTICA
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OPERE MINORI: VITA NUOVA-RIME-DE VULGARI ELOQUENTIA-ECLOGE - Dante Alighieri
MAG D 6380

«Apparve vestita di nobilissimo colore, umile e onesto, sanguigno, cinta e ornata a la guisa che a la sua giovanissima etade si convenia.» Così Beatrice entra nella storia della letteratura, con quel primo incontro all'inizio della "Vita nuova" che segna l'inizio sia dell'amore spirituale di Dante per lei sia del più grande viaggio letterario di sempre. È qui che entra in funzione il grande laboratorio della "Divina Commedia", infatti, tra la prosa e i versi di questa geniale opera giovanile, a metà tra «libro della memoria» e scrittura letteraria. E la fucina poetica continuerà a brillare nell'ottantina di componimenti raccolti successivamente nelle "Rime", dove arriverà a misurarsi con i modelli della tradizione, superandoli: dalle rime d'ispirazione provenzale ai versi aspri e duri dedicati a «petra», donna sensuale ma crudele, passando per le rime comiche che anticipano lo stile basso dell'"Inferno", Dante Alighieri si conferma uno dei più vivaci innovatori della poesia medievale. È difficile però comprendere il profilo dell'intellettuale e politico fiorentino escludendo la produzione saggistica, tra cui spicca il "De vulgari eloquentia", trattato senza paragoni nell'Europa del tempo: dialettologia, retorica, teologia e politica sono gli ingredienti di un'arguta riflessione sul linguaggio, scritta in quel latino "meno nobile" e "artificioso" che tuttavia ha il merito di iniziare Dante al mondo di Virgilio, da cui attinge sia l'epica sia la poesia pastorale, come rivelano le due "Ecloge" composte in età matura. Se è vero, dunque, che il viaggio dantesco culmina tra i cieli del "Paradiso", lì dove l'occhio umano si interrompe, bisogna guardare alle opere minori per comprendere come quel grande passo fu possibile, per capire come il suo pensiero abbia segnato indelebilmente la cultura non solo dell'Italia, ma dell'Europa.

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REVENGE PORN E CYBERBULLISMO - Alessandra Paladino
MAG C 10701

Questo libro analizza e correla il revenge porn e il cyberbullismo, due nuove forme di prevaricazione, frutto della grande diffusione delle relazioni online che si concretizzano attraverso l'impiego dei sistemi telematici nel cyberspazio. La parte I del volume propone una riflessione sul revenge porn ponendo l'accento sulla non consensualità alla divulgazione del materiale come aspetto centrale, palesando lo scenario delle possibili conseguenze ed evidenziando l'importanza della prevenzione per contrastare il fenomeno. La parte II offre una panoramica del cyberbullismo, ne illustra le caratteristiche, gli strumenti utilizzati dai cyberbulli e le conseguenze, delineando i profili psicologici dei protagonisti e tracciando le linee di intervento. La parte III del testo espone i profili giuridici e normativi dei due fenomeni con uno specifico riferimento all'Ammonimento del Questore come risorsa giuridica. Il libro intende rivolgersi a tutti coloro che entrano in contatto con il revenge porn e il cyberbullismo in ambito clinico, educativo e giudiziario quali psicologi, insegnanti, assistenti sociali, educatori e avvocati oltre che a tutti coloro interessati all'argomento.

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LA FILOSOFIA DELLO SPIRITO - Friedrich Hegel
MAG D 6379

Come conciliare la scissione originaria tra spirito e natura, tra soggetto e oggetto, tra finito e assoluto? E questo uno dei problemi fondamentali della "Filosofia dello spirito" e del sistema teorico di Hegel in generale. Un sistema che ha la peculiarità e il merito di provare a introdurre il movimento nel pensiero, rifiutando come intellettualistiche - e perciò non razionali quelle categorie statiche e astratte che sono state prodotte in ogni fase del cammino della scienza. Nata come terza sezione dell'opera di Hegel più monumentale (L'Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio), la "Filosofia dello spirito" emerge fin dalla sua prima elaborazione con una propria specificità e autonomia, rimanendo, però, ugualmente parte del grande sistema generale, comprendente logica, metafisica e filosofia della natura. Lo spirito per Hegel è di fatto il motore di tutto: ciò che tiene insieme il sistema, promuovendo al contempo ogni trasformazione. E "la sostanza etica consapevole di sé": la realtà effettiva prodotta dall'operare di ciascuno, dove il sé non sperimenta più alcuna opposizione rispetto al proprio mondo. Solo ripercorrendo con attenzione le tappe della coscienza individuale e collettiva, attraverso i concreti contenuti storici e il lavoro della memoria, il mondo moderno potrà, secondo Hegel, afferrare la realtà profonda dello spirito.

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IL DIRITTO AL SESSO. PIACERE, DESIDERIO, FEMMINISMO - Amia Srinivasan
MAG C 10773

Amia Srinivasan, giovane filosofa di Oxford, partendo dalle posizioni e dagli accesi dibattiti delle femministe del secolo scorso (Simone de Beauvoir, Angela Davis, Catharine MacKinnon, Andrea Dworkin, bell hooks e tante altre) indaga la realtà femminista e femminile (e non solo) del XXI secolo, proponendo nuovi spunti di riflessione. Sei saggi per analizzare, con robusto supporto di dati, la complessa realtà del desiderio in tutte le sue incoerenti e dolorose sfaccettature: sesso e consenso; sesso e potere; sesso e pornografia; sesso e sfruttamento, violenza e discriminazione; sesso e povertà e criminalità; sesso e punizione. Sesso e libertà. Tanti interrogativi e suggerimenti, sostenuti da una ferma certezza: il femminismo non può essere solo un impianto teorico, ma deve essere pensato e agito confrontandosi, e scontrandosi, con la realtà del gender, della razza, delle disuguaglianze e della sudditanza sociale, economica, culturale in cui le donne, spesso inconsapevolmente, ancora vivono. Solo così sarà possibile scardinare e rifondare un sistema che continua ad alimentare e perpetuare logiche e comportamenti patriarcali.

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IL NEMICO DELL'UOMO NUOVO. L'OMOSESSUALITÀ NELL'ESPERIMENTO TOTALITARIO FASCISTA - Lorenzo Benadusi
MAG D 6404

Grazie all’intreccio di materiale a stampa e documentazione archivistica, discorsi ufficiali, lettere, confessioni private, leggi, massime e circolari, fonti eterogenee e spesso inedite, Benadusi riesce a legare l’indagine sugli aspetti istituzionali con la ricostruzione di vicende personali, giuridiche, poliziesche, mantenendo però costante attenzione al legame tra sessualità e politica, tra ideologia e mentalità diffusa. «La prima indagine sistematica sull’omosessualità durante il fascismo» - Emilio Gentile. Il mito dell’“uomo nuovo” occupa un ruolo fondamentale nell’ideologia fascista: l’italiano sotto il regime non doveva avere nulla in comune con quello del passato, il quale era considerato il prodotto di un lungo periodo di decadenza politica, militare e morale e andava cancellato per lasciare il posto all’italiano virile, capace di combattere per la nazione. Questo progetto di rivoluzione antropologica individuò nell’omosessuale l’antitesi vivente del modello fascista di virilità. L’omosessualità divenne una vera e propria motivazione repressiva, spesso usata per coprire un movente politico: di omosessualità erano tacciati gli oppositori, i borghesi riluttanti a conformare il proprio stile di vita a quello imposto dal regime, gli ebrei, i popoli democratici, considerati degenerati e decadenti perché privi di alta fecondità demografica.

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FAT SHAME. LO STIGMA DEL CORPO GRASSO - Amy Erdman Farrell
MAG D 6405

La nostra società è ossessionata dai corpi. Forme, misure, lineamenti, imperfezioni, asimmetrie, tutto è fatto oggetto di controllo e valutazione. Tra le caratteristiche più stigmatizzate, fino al punto da essere occasione di denigrazioni e ingiurie, c'è quella del peso.

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TEORIA DELL'AZIONE POLITICA - Raymond Aron
MAG C 10725

Da Sun Tzu a Clausewitz, da Machiavelli al dramma di Hiroshima, argomenti illuminanti e letture innovative di fenomeni secolari in una vivace disamina sull’esercizio e i limiti della violenza all’interno e all’esterno dei confini statali, in un orizzonte liberale temperato dal realismo. Distinguendo tra guerra popolare e guerra rivoluzionaria, approfondendo i legami tra azione bellica e politica e indagando la legittimità dell’uso della violenza, prende forma una teoria della sovranità degli Stati e delle relazioni internazionali. Ponendo quesiti la cui eco e le cui implicazioni giungono fino a noi, un autorevole maestro del pensiero contemporaneo si impone come riferimento imprescindibile per la filosofia e la sociologia politica europea.

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LA FORMULA DELL'UNICITÀ. UN NUOVO PERCORSO VERSO L'INCLUSIONE - Daniele Regolo
MAG C 10727

Mai come negli ultimi anni stiamo assistendo all'esplosione di tutti i temi che riguardano diversità, equità, inclusione. Se questi concetti sono recentemente diventati di grande tendenza, la loro essenza è connaturata nell'essere umano. Nonostante ciò, sappiamo bene quanto, nelle infinite implicazioni che si possono riscontrare quando le differenze si incontrano, esista il rischio concreto di esclusione ed emarginazione. Perché nell'incontro con il "diverso" si scatenano in noi forze potenti e spesso incontrollabili che ci portano a reagire in certi modi? In questo saggio l'autore, disabile uditivo fin dalla primissima infanzia e diretto testimonial di diversità, ci invita ad aggiornare la prospettiva. È solo a partire dall'analisi del discorso interiore che ci si potrà dotare di un approccio più adulto alla diversità, indispensabile per progettare azioni davvero inclusive. Già, e cosa s'intende esattamente per "inclusione"? Sicuramente non il dover tollerare, spesso in modo forzato, la diversità altrui, quanto adoperarsi nell'incessante opera di abbattimento di ogni genere di barriera, che sia questa fisica o culturale, istintiva o voluta. Esperienze personali, episodi realmente accaduti in azienda, ma anche suggestioni che la natura ispira sono sapientemente mescolati con messaggi delicati e autorevoli al tempo stesso.

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IL DELITTO DI GIARRE. 1980: UN «CASO INSOLUTO» E LE BATTAGLIE DEL MOVIMENTO LGBT+ IN ITALIA - Francesco Lepore
MAG C 10766

Quasi abbracciati e mano nella mano, uccisi entrambi da un colpo di pistola alla testa. Furono trovati così, il 31 ottobre 1980, sotto un enorme pino marittimo nella Vigna del Principe a Giarre, i corpi del venticinquenne Giorgio Agatino Giammona e del quindicenne Antonio Galatola, detto Toni. I due erano scomparsi quattordici giorni prima. Subito, nella cittadina del catanese, si inizia a vociferare di doppio suicidio, o di omicidio-suicidio. Per tutti, in paese, le vittime erano i ziti – «i fidanzati» – e Giorgio veniva ormai da tempo additato quale puppu cu bullu: un «frocio patentato», insomma, accusato di aver traviato un giovane innocente. A rendere inaccettabile quella relazione è, in realtà, solo l’orientamento sessuale dei due: a quella stessa società sembra assolutamente normale che una sorella di Toni sia andata via di casa a dodici anni, e a quindici sia già madre. Intanto, mentre i parenti delle vittime si affannano a negarne l’omosessualità, le indagini si infrangono contro un muro di silenzio e i punti da chiarire restano tanti. Com’è possibile che i cadaveri siano stati rinvenuti in una zona battuta, a poche centinaia di metri dalla caserma dei carabinieri? E come conciliare la posizione dei corpi e la traiettoria dei proiettili con l’ipotesi di suicidio-omicidio? Infatti, di lì a pochi giorni, il tredicenne Francesco Messina – nipote di Toni – confessa: i due l’hanno supplicato di ucciderli, e sono arrivati persino a minacciarlo di morte se non li avesse aiutati. Poi, però, il ragazzino ritratta, sostenendo di aver confessato dietro pressione delle forze dell’ordine. Quello che è certo è che Giorgio e Toni sono morti del pregiudizio di una intera comunità nei loro riguardi. La vicenda scosse fortemente l’opinione pubblica, che fu portata per la prima volta a riconoscere l’esistenza dell’effettiva discriminazione verso le persone omosessuali. Come diretta conseguenza, il 9 dicembre 1980, sull’onda emotiva della grande manifestazione tenutasi a Giarre, veniva fondato a Palermo il primo nucleo di Arcigay, la più importante associazione LGBT+ italiana.

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DONNE CHE FANNO LA DIFFERENZA - Lella Golfo
MAG C 10765

Negli anni ottanta, Marisa Bellisario è l'unica donna ai vertici del mondo delle telecomunicazioni, una top manager di fama mondiale che diviene icona di modernità e simbolo di parità. Sul suo esempio, Lella Golfo è determinata a costruire una leadership femminile forte e consapevole, capace di portare le ragioni delle donne al cuore della politica, dell'economia, della società. Dietro la sua guida, anno dopo anno, la Fondazione Marisa Bellisario diventa un grande network, che all'insegnamento di Marisa Bellisario aggiunge la forza del dialogo e della rete, diventando artefice e protagonista di tanti dei traguardi raggiunti dalle donne italiane. A ripercorrere questa storia ci sono le tante testimonianze "celebri" di chi ha conosciuto la Fondazione, e poi ci sono i risultati, quel laboratorio d'idee e azioni con cui la Fondazione Bellisario ha contribuito al cambiamento della società, spesso anticipando le istituzioni. Quella della Fondazione è la storia di un'ambizione condivisa e di una solidarietà vissuta. Un racconto positivo e vincente dedicato alle donne, perché diventino sempre più protagoniste della loro vita personale e professionale. Prefazione di Maria Elisabetta Alberti Casellati.

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CHI HA CUCINATO L'ULTIMA CENA? STORIA FEMMINILE DEL MONDO - Rosalind Miles
MAG C 10742

Rosalind Miles, affermata critica letteraria prestata alla ricerca storica si interroga sulle cause della subordinazione femminile e cerca di risalire all'origine di questa spinosa questione. Un accurato lavoro di ricerca, supportato da un ricco numero di fonti storiche e scientifiche per rispondere alla domanda: qual è la vera storia della donna? Con una prosa ironica e asciutta, priva di pregiudizio, "Chi ha cucinato l'ultima cena?" ci guida alla scoperta di fatti mai narrati e riscostruisce il ruolo centrale della donna nella storia, come artefice essenziale del progresso in tutti i campi dello scibile umano.

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DI CHE GENERE SEI? PREVENIRE IL BULLISMO SESSISTA E OMOTRANSFOBICO - Beatrice Gusmano e Tiziana Mangarella
MAG C 10722

Chi può dire chi si deve amare? Chi ha il diritto di negare l'identità di qualcun altro o qualcun'altra? Chi stabilisce come ci si debba mostrare, come ci si debba vestire, quale tipo di vita e di relazioni desiderare? Agli insegnanti viene sempre più chiesto di adeguare gli apprendimenti, di formare competenze, di preparare le "risorse umane" da spendere in un futuribile mercato del lavoro, mentre, nel frattempo, rischia di scivolare sullo sfondo la centralità dei ragazzi come persone impegnate a gestire, troppo spesso in solitudine, il proprio sviluppo, elaborare le proprie rappresentazioni di femminilità e maschilità e, attraverso queste, definire la qualità delle relazioni con se stessi e con i coetanei. La dimensione relazionale resta un terreno irrinunciabile d'impegno per gli educatori, e ancor più la dimensione delle relazioni tra generi, così come l'approccio con i diversi orientamenti sessuali. Questo denso e ricco manuale intende fornire molto più che una necessaria cornice teorica. Offre anche concreti strumenti di analisi degli stereotipi di genere e, soprattutto, un variegato repertorio di strumenti operativi per agire in contesti educativi con adolescenti. Incrociando una lettura interdisciplinare, introduce a percorsi d'aula per prevenire e contrastare le discriminazioni sessiste e il bullismo omotransfobico, in tutte le possibili declinazioni.

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IL SUICIDIO-L'EDUCAZIONE MORALE - Émile Durkheim
MAG D 6384

Secondo Émile Durkheim il suicidio non è semplicemente un fenomeno individuale ma un problema sociale che riguarda tutti: perché lo si fa? C'è una differenza tra il numero di uomini e di donne che compiono il gesto? Esistono legami con le malattie mentali? E con le religioni e i periodi di crisi politica? Come cambia il numero di suicidi tra le diverse regioni europee? Il suicidio è uno studio che ha precorso i tempi, ancora in grado di restituire tutta la complessità e la multidisciplinarità di un tema che ci riguarda da sempre. Ne l'educazione morale invece il padre della sociologia si domanda se e come sia possibile una scienza morale laica che sostituisca del tutto quella religiosa, fino a individuare nella disciplina il collante della comunità. Durkheim non interpreta però la sua applicazione in modo autoritario, ma ne coglie le potenzialità sottese alla collaborazione spontanea e alla coesione tra gli esseri umani. Scritti rispettivamente nel 1897 e nel 1902-1903, Il suicidio e L'educazione morale sono due testi fondamentali, tra i più rappresentativi della metodologia di ricerca e del pensiero di Durkheim.

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PERCHÉ L'AMORE FA SOFFRIRE - Eva Illouz
MAG C 10705

Nella moderna cultura utilitarista soffrire per amore è sentito come qualcosa di distruttivo, un'esperienza da scongiurare e allontanare da sé. Non si tratta solo di vissuto personale, come suggerito nella terapia di coppia e nella posta del cuore, ma di una condizione tipica dell'individuo contemporaneo, con il suo imperativo di autoaffermazione e le patologie che lo accompagnano: narcisismo, fobia da impegno, tirannia della bellezza e della moda, mercificazione degli incontri. Ma cambiare si può: per tutti, uomini e donne, la sfida è quella di costruire una nuova e più piena consapevolezza sessuale e amorosa.

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MEAT MARKET. CARNE FEMMINILE SUL BANCO DEL CAPITALISMO - Laurie Penny
MAG C 10758

Il nuovo capitalismo emargina il corpo femminile e lo controlla. Le donne sono, a un tempo, consumatrici e consumate. Laurie Penny, giornalista femminista e blogger britannica, nei quattro capitoli del libro su sessualità, disordini alimentari, capitale di genere e lavoro domestico, svela le azioni di mercicazione del corpo sopravvissute a decenni di battaglie culturali per l'emancipazione femminile con la scusa, fallace, dell'ironia. Il volume, che deve molto agli scritti di Shulamith Firestone, Andrea Dworkin, Gloria Steinem, Germaine Greer, Naomi Wolf e Bell Hooks, non si perde in un'apologia del femminismo ma ne evidenzia le mancanze in epoca moderna, affrontando il tema della prostituzione, dello status delle donne transessuali e della tratta di lavoratrici sottopagate nel mercato del lavoro domestico, nella speranza di una progressione rapida del femminismo che includa tutti gli aspetti politici e pratici dell'oppressione femminile.

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SGUARDI DIFFERENTI - Mammeonline
MAG C 10735

Sessismo, gender, alienazione genitoriale, temi apparentemente slegati ma che hanno tutti un'origine comune. Uno degli ostacoli sul cammino delle opportunità, per le donne e per la società tutta, è il confronto politico-culturale che fa capo al tema del gender, su cui ci proponiamo di offrire informazioni. C'è anche un'altra grande mistificazione che sta prendendo sempre più piede ed è quella della Pas (sindrome da alienazione genitoriale), a Ap che mira a colpire le madri separate dopo aver vissuto violenze e ovviamente anche le bambine e i bambini. E poi c'è il linguaggio. Un linguaggio sempre più oltraggioso, sessista, irrispettoso, volgare. Desideriamo sottolineare quanto siano importanti le parole, in particolare per raccontare la violenza contro le donne. E quanto sia necessario contrastare il sessismo e gli stereotipi di genere. È importante per noi trattare questi temi mantenendo il filo di continuità con le battaglie e le conquiste delle donne avvenute nei decenni appena trascorsi. Temi tra loro legati, temi cari al femminismo, ai femminismi. Essi hanno una storia comune che ci consente di avere una visione cui guardiamo con sguardi differenti, non rinunciando a quello dell'amore.

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TRADIMENTI. L'IMPREVEDIBILITÀ NELLE RELAZIONI UMANE - Gabriella Turnaturi
MAG D 6397

Il tradimento di ogni tipo, amicale, amoroso o professionale è molto più diffuso di quanto si creda. Il tradimento non è mai riconducibile a una causa o a una motivazione certa e ci pone di fronte alla più grande tragedia dei rapporti umani: l'inconoscibilità dell'altro. L'autrice indaga sui tradimenti che, più che frutto di passioni o macchinazioni, avvengono quasi casualmente nell'ordinario gioco della vita. Ogni epoca e ogni società producono particolari tipologie di tradimento e diversi giudizi e sanzioni sociali. L'autrice esplora attraverso l'analisi di testi storici e letterari come muta la rilevanza sociale del tradimento da quello di Giuda e Pietro a quelli più insoliti che avvengono nelle realtà virtuali.

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COMPRO LIBRI, ANCHE IN GRANDI QUANTITÀ - Giovanni Spadaccini
MAG C 10755

I libri contengono storie, ma hanno sempre a loro volta una storia. Letti più volte o dimenticati su uno scaffale, ridotti a sottopentola o elevati a oggetto di studio e venerazione, molto spesso infine approdano a una libreria dell'usato. «In ogni singola ammaccatura, in ogni parola sottolineata o nota a margine, un libro usato ti ricorda che qualcuno ha scoperto quell'opera prima di te, l'ha masticata e digerita prima di te, e poi l'ha risputata fuori, rimettendola in circolo nell'organismo della grande biblioteca del mondo, sterminata e desolatissima. In qualche modo, comprare un libro usato è fare i conti con questo: che i libri ci sopravvivono, assai meno deperibili della nostra carne, e che intessono un dialogo tra loro lungo i secoli, appostati sugli scaffali delle librerie come la mia.» Questo è il particolarissimo punto di vista di Giovanni Spadaccini, che a Reggio Emilia ha aperto Libri Risorti, una piccola libreria dove vende libri vecchi, antichi e rari, e che ha scritto un repertorio di storie, raccolte in anni di lavoro e passione. Le dediche, le foto e i biglietti che rimangono impigliati tra le pagine, documenti di incerta e struggente bellezza, tramandati a posteri sconosciuti. Ma anche gli incontri surreali con chi i libri usati li raccoglie, li compra, li vende: rigattieri dall'apparenza ferina ma in realtà coltissimi, sepolti vivi dentro cumuli di ex bestseller e rarità per bibliofili; cantine piene di libri ceduti in blocco da eredi incuranti della passione libresca del caro estinto; intere biblioteche dismesse a malincuore dai legittimi proprietari, vittime della lotta senza quartiere tra i ridotti metri quadri di una casa e lo sconfinato spazio dell'immaginazione - ovvero, per farla breve, tra vita e letteratura.

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L'AGGRESSIVITÀ FEMMINILE - Marina Valcarenghi
MAG C 10752

Sembra essere successo qualcosa in tempi molto lontani che ha indotto la compressione dell'aggressività non di una ma di tutte le donne, qualcosa che potrebbe essere una mutazione istintiva legata a uno stato di necessità, forse a esigenze conservative della specie. I sintomi di questa artificiale repressione si esprimono in comportamenti deficitari o eccessivi come: autolesionismo, abitudine al lamento, senso di colpa, dipendenza, insicurezza o ansia di controllo, prepotenza e atteggiamenti insofferenti e collerici. L'istinto aggressivo femminile è ammalato perché non riesce a esprimere una conveniente autodifesa dello spazio fisico, psichico e sociale e non risulta quindi capace di affermare e proteggere con efficacia l'identità soggettiva. Affrontando l'antico stato di necessità, riconoscendo il dolore per una lontana e comune ferita all'istinto e collegando quella ferita ai sintomi di oggi, diventa progressivamente possibile riscoprire l'energia aggressiva e con essa il desiderio e la capacità di affermare quella forma del pensiero e del sentimento che costituisce il modo femminile di stare nel mondo, un modo ancora in larga misura sommerso, ormai necessario non solo all'equilibrio della personalità femminile, ma forse anche alla salvezza del genere umano.

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LA CITTÀ FEMMINISTA. LA LOTTA PER LO SPAZIO IN UN MONDO DISEGNATO DA UOMINI - Leslie Kern
MAG C 10079 20

Come possiamo ripensare lo spazio pubblico nell'era del #MeToo? Come potrebbe configurarsi una metropoli concepita per le donne che lavorano, che spingono passeggini, che si prendono cura dei nostri anziani? Noi viviamo in città progettate da uomini e per gli uomini. Intrecciando senza soluzione di continuità teoria ed esperienze vissute, studi urbanistici e narrazione biografica, Leslie Kern mostra l'importanza del pensiero femminista per concepire gli spazi urbani, indagando i limiti e le possibilità delle nostre città. Ciò che rende un luogo vivibile, accessibile, sicuro e dinamico per tutti è la diversità di esperienze e voci: per questo l'autrice rivendica l'importanza del ruolo e del lavoro delle donne al suo interno, per superare le disuguaglianze di genere e sociali dei nostri quartieri. La sua guida, brillante e documentatissima, dovrebbe diventare un punto di riferimento per tutti gli urbanisti intenzionati a plasmare un nuovo futuro e concepire una città a misura di donna.

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QUEER. UNA STORIA PER IMMAGINI - Meg-John Barker; Jules Scheele
R C 1177

Un caleidoscopio di personaggi provenienti dai diversi mondi della cultura pop, del cinema, dell'attivismo e del mondo accademico ci guidano in un viaggio attraverso le idee, le persone e gli eventi che hanno plasmato l'immaginario contemporaneo delle teorie gender e queer. Dalla politica dell'identità e dei ruoli di genere ai privilegi e all'esclusione, Queer esplora come vediamo il sesso, il genere e la sessualità e il modo in cui lo facciamo; come queste idee si intrecciano con la nostra cultura e la nostra comprensione rispetto alla biologia, psicologia e sessuologia; e come questi punti di vista sono stati contestati e sfidati nel tempo. Attraverso alcuni punti di riferimento chiave che hanno cambiato la nostra prospettiva di ciò che è normale, come la visione di Alfred Kinsey della sessualità come uno spettro tra eterosessualità e omosessualità o la visione di Judith Butler dell'identità di genere come performance, incontriamo l'opera teatrale Wicked, che reinterpreta i personaggi de Il meraviglioso mago di Oz insieme a momenti in Casino Royale in cui siamo invitati a guardare James Bond con il tipo di sguardo desideroso solitamente rivolto ai corpi femminili nei media mainstream. Un libro lucido, divertente, dedicato alle e ai più giovani che, nonostante o grazie al suo formato leggero, riesce a fornire chiarezza sui tanti significati, a volte contraddittori e ancora in evoluzione del termine queer.

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ELEMENTI DI CRITICA OMOSESSUALE - Mario Mieli
MAG D 6396

La proposta di Mieli, illustrata nel libro e sperimentata in prima persona con coerenza estrema, è un'utopia da vivere, partendo dal presupposto che la liberazione dell'eros nelle sue forme neglette e represse è il solo serio antidoto al predominio mortifero della Norma e del capitalismo. Si tratta, dice Mieli, di aprire una breccia nella psiche mutilata dalla dittatura della normalità per lasciar emergere la transessualità sepolta in ciascuno di noi, "l'ermafroditismo originario e profondo di ogni individuo". Questa opera di liberazione è alla base di un percorso di dissolvimento e ricomposizione dell'identità umana che mira al conseguimento di una nuova soggettività androgina e pansessuale. Temi di questo genere fanno di Mieli un anticipatore di molte riflessioni successive che, a partire dagli anni ottanta, hanno rimesso in gioco le categorie della sessualità in nome di una visione creativa dei concetti di genere e identità sessuale. Questa edizione di "Elementi di critica omosessuale", a cura di Gianni Rossi Barilli e Paola Mieli, include in appendice saggi di Teresa De Lauretis, Simonetta Spinelli, Tim Dean, David Jacobson, Christopher Lane e Claude Rabant: studiosi di diversa estrazione e diverse nazionalità che trovano importante l'incontro con Mario Mieli e il suo pensiero.

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PERCHÉ IL FEMMINISMO SERVE ANCHE AGLI UOMINI - Lorenzo Gasparrini
MAG D 6409

Il principale inganno che la società crea nei pensieri e nei gesti degli uomini è l’illusione della loro libertà. Gli uomini non si riconoscono come vittime di stereotipi o costrizioni. La cultura dominante dice che c’è un solo modo di essere uomini. L’uomo deve essere sicuro di sé, autorevole, non deve mai manifestare emozioni e debolezza, può fare quello che vuole senza dover chiedere mai. Ma la verità è che esistono tanti modi di essere uomini, e sono tutti migliori di questo. L’autore ci propone un’alternativa a partire dalle riflessioni fondamentali dei movimenti femministi: la maggior parte dei problemi personali, relazionali, professionali che gli uomini hanno derivano da quello stesso sistema patriarcale e gerarchico che i femminismi per anni hanno descritto e analizzato. E ci mostra come questi possano essere utili anche agli uomini per riconoscere e decostruire le dinamiche di forza che li costringono in questa situazione.

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IL CAPITALE AMOROSO. MANIFESTO PER UN EROS POLITICO E RIVOLUZIONARIO - Jennifer Guerra
MAG C 10704

Mentre il nostro immaginario è infarcito di amore - una versione romantica e fasulla, veicolata da romanzi, film e pubblicità -, la nostra società si comporta come un amante dal cuore spezzato: è cinica e sprezzante nei confronti dell'amore, considerato un sentimento stupido, inutile o noioso, una fantasia per adolescenti, un ripiego per chi non sa stare solo, un lusso per pochi. Questa contronarrazione è il frutto pericoloso dell'individualismo capitalista, un sistema che mentre stigmatizza la solitudine e colpevolizza chi la vive come indegno d'amore, ci vuole sempre più soli, divisi e in competizione fra noi. Concentrati su noi stessi, ci vediamo rubare il tempo che potremmo usare per coltivare le relazioni con gli altri, amore compreso. Ma il rimedio a questa crisi dell'amore esiste. Nell'epoca in cui le relazioni si basano sullo scambio, sull'utilità, sulla convenienza, sulla compatibilità, lasciare spazio invece a un amore incondizionato e libero, capace di passare dal singolo alla comunità, può essere una delle azioni più antisistema, rivoluzionarie e coraggiose che possiamo fare per cambiare la nostra società: un vero atto di resistenza in questi tempi sempre più divisi.

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MANIFESTO PER UN NUOVO FEMMINISMO - Maria Grazia Turri
MAG C 10706

Nessuna definizione di donna può da sola spiegare il femminile. Ci sono donne in carriera e casalinghe soddisfatte, donne per le quali è importante la taglia 40-42 e donne che esibiscono le loro rotondità con fierezza, mogli fedeli e donne con più amanti, donne che non sopportano l'infedeltà del compagno e altre che la vivono come libertà dall'accudimento perenne, donne che gestiscono con oculatezza e libertà il corpo e il sesso e altre che non amano né il proprio corpo né il sesso, donne orgogliose delle proprie scelte e delle proprie prerogative e donne insoddisfatte, donne scienziate e donne letterate, donne che risparmiano e donne che spendono follie per un paio di scarpe. Il libro racconta come tutti questi aspetti del femminile siano legittimi, ma anche come talvolta producano nelle stesse donne un conflitto con la propria libertà, il proprio desiderio di seduzione, il riconoscimento di carisma e di autorevolezza, e come gli affetti e il senso di responsabilità siano vissuti in molteplici modi. Ecco allora che le donne sono al contempo vagabonde, irrequiete, curiose, sottomesse, autoritarie, competitive, ribelli, leali, modeste, sobrie, operose, misericordiose, leggiadre, taciturne, graziose, fedeli, irreprensibili, violente e altro ancora. Si tratta di non negare, banalizzare o sacralizzare il femminile.

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EDUCAZIONE SESSISTA. STEREOTIPI DI GENERE NEI LIBRI DELLE - Irene Biemmi
MAG C 107843

Esiste un mondo popolato da valorosi cavalieri, dotti scienziati e padri severi ma anche da madri dolci e affettuose, casalinghe felici, streghe e principesse. Questo universo fantastico è quello con cui si interfacciano quotidianamente i bambini e le bambine che frequentano le elementari, quando leggono le storie raccolte nei loro libri di lettura. All'inizio del Duemila la scuola italiana continua a tramandare modelli di mascolinità e femminilità rigidi e anacronistici. Il progetto POLITE (Pari opportunità nei libri di testo), nato sulla scia della Piattaforma di Pechino del 1995, aveva elaborato un Codice di Autoregolamentazione per gli editori, ma pare che le sue indicazioni non siano state accolte. Occorre allora che maestri e maestre, educatori e educatrici, si dotino di strumenti utili a decostruire il fondamento sessista su cui si fondano i saperi trasmessi a scuola. Questo libro mette a disposizione di lettrici e lettori un kit di strumenti (di tipo sia quantitativo che qualitativo) che l'autrice ha testato in una ricerca condotta su un campione di dieci libri di lettura della classe quarta elementare, di alcune delle maggiori case editrici italiane: De Agostini, Nicola Milano, Piccoli, Il Capitello, La Scuola, Giunti, Elmedi, Piemme, Raffaello, Fabbri. I risultati dell'indagine testimoniano l'urgenza di liberare le nuove generazioni da un immaginario di Principi Azzurri e Belle addormentate nel bosco.

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PSICOSOCIOLOGIA DEL MASCHILISMO - Chiara Volpato
MAG D 6392

Il maschilismo è ancora tra noi. Potente e obsoleto, irritante e capitale, continua a condizionare la nostra vita collettiva. Quali sono i processi psicologici e sociali che sorreggono il fenomeno, frenano il cambiamento e limitano la creatività sociale di uomini e donne, ancora spesso costretti in ruoli stereotipati: Chiara Volpato analizza i meccanismi che regolano il potere maschile e la subordinazione femminile nel mondo del lavoro, della politica e dei media, attraverso dati di ricerca ed esempi tratti dalla vita quotidiana dei paesi occidentali. Al centro è l'Italia, divenuta nell'ultimo ventennio, per un singolare intreccio di ritardi e regressioni, laboratorio di sperimentazione di un nuovo sessismo.

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FEMMINISMO PER IL 99%. UN MANIFESTO - Cinzia Azzurra; Tithi Bhattacharya; Nancy Fraser
MAG C 10721

Abbiamo bisogno di un femminismo che dia la priorità alle vite delle persone. Davvero la massima realizzazione per le donne è quella di arrivare a occupare posti di potere nelle gerarchie delle grandi aziende capitaliste? È quel che ci dice il femminismo liberale, che aspira a rompere il soffitto di cristallo, mentre non si preoccupa affatto delle esigenze della stragrande maggioranza delle donne. Esigenze come la lotta contro lo sfruttamento sul lavoro e i diritti sindacali; il riconoscimento della loro fondamentale funzione di cura dei figli, caricata sulle donne in favore della massimizzazione dei profitti; il diritto alla salute e a un ambiente non inquinato; la lotta contro ogni forma di razzismo e guerra. Oggi che il sistema di valori liberisti è in crisi e stiamo vivendo una nuova ondata femminista internazionale, abbiamo lo spazio per creare un altro femminismo: anticapitalista, antirazzista ed ecosocialista. Cinzia Arruzza, Tithi Bhattacharya e Nancy Fraser sono state tra le principali organizzatrici dello sciopero internazionale delle donne negli Stati Uniti.

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QUESTIONE DI GENERE. IL FEMMINISMO E LA SOVVERSIONE DELL'IDENTITÀ - Judith Butler
MAG C 10720

Che cosa vuol dire appartenere al genere femminile o maschile? È possibile assegnare un’identità sulla base del solo sesso biologico? Judith Butler è convinta che non sia possibile e in questo libro affronta i luoghi comuni che si nascondono dietro quella risalente assunzione. Come definire, allora, la propria identità? Decisivo è trovare un ‘posto tutto per sé’ fra maschile e femminile, ai margini delle rigide classificazioni prodotte dalla psicoanalisi, dalla filosofia, dalla biologia e dalla linguistica. Perché non esistono due generi, ma numerose possibilità che devono includere anche tutti i soggetti ritenuti anomali ed eccentrici dalle norme imposte e codificate. Una posizione, quella di Judith Butler, che mette in discussione anche parte del femminismo occidentale che ha riprodotto la stessa gerarchia dei sessi, idealizzando la donna in maniera speculare a quello che ha fatto la cultura maschilista e patriarcale. La sfida lanciata è chiara: ripensare l’identità di ogni persona come qualcosa in continuo mutamento, che non si lascia ridurre ad alcun modello stereotipato. Una sfida che può garantire l’accesso ai diritti e la qualità della pratica democratica.

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ODIO GLI UOMINI - Pauline Hermange
MAG D 6407

Le donne sono state spesso accusate di odiare gli uomini, e istintivamente lo hanno sempre negato. Ma se invece non credere agli uomini, disprezzarli, e perché no, persino odiarli, fosse una risposta utile al sessismo dilagante? Se questa reazione offrisse una possibile vita di uscita dall'oppressione, e desse inizio a una nuova forma di resistenza? Forse, proprio odiando gli uomini, si potrà essere finalmente libere.

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DI PARI PASSO. PERCORSO EDUCATIVO CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE - Nadia Muscialini
R C 1176

Un percorso contro la violenza di genere per le scuole medie, attraverso l'educazione all'affettività, la gestione dei conflitti e l'abbattimento degli stereotipi. Ideato dal centro Soccorso Rosa di Milano e sostenuto dall'organizzazione internazionale Terre des Hommes, il libro coinvolge e stimola i ragazzi con schede teoriche, attività pratiche e giochi di ruolo, in un età in cui l'immaginario circa il rapporto tra uomini e donne è già influenzato dagli stereotipi di genere ma non ancora radicato. Il percorso che il libro propone è volto a decostruire questo immaginario e strutturare relazioni di rispetto e collaborazione tra il genere femminile e quello maschile. Principali contenuti: I diritti umani, cosa sono e come si rispettano. Risolvere i conflitti, quando dalla rabbia scaturisce la violenza. Gli stereotipi di genere, cosa sono e come abbatterli. Violenza sulle donne, come riconoscerla.

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FORTE È LA DONNA - Clarissa Pinkola EstÉs
MAG D 6411

«In un mondo che è al contempo da crepacuore per l'orrore che presenta e mozzafiato per la bellezza che mostra, è davvero sacrosanta la ragione per andare in cerca di questa grande forza ammaestratrice nota come Nostra Madre. Per andarne in cerca, e restarle vicini.» Così si apre questo libro di Clarissa Pinkola Estés che, dopo aver stimolato il risveglio della Donna Selvaggia con Donne che corrono coi lupi, ci guida ora alla scoperta dell'aspetto più intimo della psiche femminile, quello legato alla spiritualità. In tutte le religioni e culture ancestrali, esiste infatti una potenza fertile e prolifica, benedicente e compassionevole, riconosciuta come Grande Madre. Inscritta nelle nostre stesse anime, continua a vivere nel mondo moderno come una forza dirompente.

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RIVOLUZIONE Z. DIVENTARE ADULTI MIGLIORI CON IL FEMMINISMO - Giulia Blasi
MAG C 10744

Il femminismo può essere utile e parlare alla Generazione Z? Giulia Blasi, attivista e già autrice di Manuale per ragazze rivoluzionarie, crede proprio di sì da quando ha iniziato a discutere con un grande numero di persone, nate tra il 1995 e il 2010, che volevano chiarirsi le idee su tematiche come le relazioni paritarie tra i due sessi, la corretta comunicazione, l’uso di internet e dei social, gli imperativi della bellezza e il mito della principessa, l’identità di genere, fino ad arrivare ai problemi più personali. Tutti temi a cui il femminismo, strumento ancora oggi importante ed efficace, vuole e può rispondere, perché il patriarcato è tutt’altro che scomparso dalla nostra società e conoscere le storie di donne che, in passato, hanno lottato per il progresso e il raggiungimento di diritti sociali, aiuta ad affrontare in maniera più serena le sfide del passaggio all’età adulta.

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IL MONDO È SESSUATO. FEMMINISMO E ALTRE SOVVERSIONI - Geneviève Fraisse
MAG D 6414

Tutte le donne sono cittadine, alcune donne sono artiste. La cittadina e l’artista possono essere equiparabili all’uomo? Sì. Coinvolte a un tempo sia nella politica che nell’arte? Sì. Agli albori dell’era democratica, iniziata dalla Rivoluzione Francese, queste affermazioni furono tuttavia fonte di polemiche e dibattiti: alle donne la famiglia, non la città (che è come dire il privato e non il politico); l’essere la musa e non il genio, argomentavano uomini non tutti classificabili come reazionari. Duecento anni dopo, ne discutiamo ancora. Il libro torna alle conseguenze di questo momento fondativo. Rende conto del lavoro senza fine della dimostrazione dell’uguaglianza, in una “democrazia esclusiva” dove ciascuno – e di cui ciascuno – può teoreticamente vedersi individuo, soggetto, cittadino, creatore, uno, una tra tutti e tutte. Da Poulain de la Barre, filosofo del XVII secolo, a Jacques Rancière, pensatore contemporaneo, con Virginia Woolf così come con Simone de Beauvoir, i testi qui riuniti mostrano fino a che punto queste questioni rimangano essenziali per la modernità: quella del rivendicato godimento, quella della strategia sovversiva, quella della misura dell’emancipazione delle donne, quella del femminismo come deregolamentazione della tradizione occidentale.

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MATRIMONIO E MORALE - Bertrand Russell
MAG D 6413

«L'essenza di un buon matrimonio è il rispetto delle reciproche personalità, unito a quella profonda intimità fisica, mentale e spirituale che rende il vero amore la più valida delle umane esperienze. Tale amore, come ogni cosa grande e preziosa, vuole una sua propria morale, e spesso sacrifica il meno al più. Ma questo sacrificio deve essere volontario, altrimenti verrebbe ad essere distrutto quell'amore, per amore del quale viene compiuto.» Nel 1929 questo saggio fu considerato scandaloso dagli ambienti più tradizionalisti. Oggi molte delle idee in esso sostenute sono entrate nel dibattito politico e alcune sono state recepite dalla legislazione del diritto familiare. Eppure, dopo quasi un secolo, il testo conserva intatta la sua carica «eversiva» contro il pregiudizio e i luoghi comuni in materia di vita sessuale. Ma l'analisi va oltre, coinvolgendo educazione dei figli, contraccezione, divorzio, omosessualità, salute e istruzione pubblica, in una riflessione tuttora ricca di stimoli su temi di perenne attualità anche nella società del terzo millennio.

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ELOGIO DELLA DEBOLEZZA. BERNARDO DI CLAIRVAUX E TERESA DI LISIEUX - AndrÈ Louf
MAG D 6415

In Bernardo di Clairvaux e Teresa di Lisieux il monaco cistercense André Louf scopre non solo straordinarie affinità, ma anche uno specchio in cui si riflette il nucleo stesso del suo pensiero. Figlio spirituale di Teresa di Lisieux non meno che di Bernardo di Clairvaux, come lui stesso si definisce, vive e insegna l'"ascesi della debolezza": uno dei temi più cari a Louf, e tuttavia non nuovo. Un anello di congiunzione tra sacra Scrittura, tradizione monastica, psicologia ed esperienza personale. L'unica scala a cui accedere per raggiungere la santità. Un cammino di "abbassamento" da percorrere una e più volte.

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STEREOTIPI E ARZIGOGOLI. DIVAGAZIONI IN TEMA DI GENERE - Donatella Caione
MAG C 10785

Maschi e femmine sono diversi/e? E quanto lo sono? E soprattutto, quanto queste differenze sono determinate biologicamente o sono costruite socialmente? Quanto influenza l'educazione nutrita di stereotipi? Quali sono gli ambiti in cui le differenze sono maggiormente "guidate" dagli stereotipi? Cosa possiamo fare, genitori ed insegnanti, per far sì che bambine e bambini crescano in modo libero, senza essere forzati da ruoli che vengono definiti per loro dal momento in cui nascono? E poi, cosa sono gli stereotipi? Perché sono così pervasivi? Perché vengono usati? Come difenderci?

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ANCHE QUESTO È FEMMINISMO - Bossy
MAG D 6417

L'incrocio tra le discriminazioni e gli effetti che queste hanno sulle persone impone al femminismo di occuparsi di tutte le marginalità e di lottare contro ogni forma di oppressione. Dall'importanza della giustizia climatica alle disuguaglianze sociali; dall'abilismo al fat shaming; dall'omolesbobitransfobia alla mascolinità tossica: "Anche questo è femminismo" vuole indagare lo stato attuale delle emarginazioni e portare alla luce come solo uno sguardo intersezionale possa realmente cambiare la società in cui viviamo.

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LIBERTÀ VIGILATA. PERCHÉ LE DONNE SONO DIVERSE DAGLI UOMINI - Elena Loewenthal
MAG D 6416

Le parole che usiamo ogni giorno, i gesti che compiamo, i commenti con cui accompagniamo i nostri pensieri, ci rappresentano molto più di quanto crediamo. Questo libro è un invito a sceglierli con cura, a partire da uno dei temi più dibattuti del nostro tempo, la discriminazione di genere. Se infatti la saggezza antica, a partire dalla Bibbia, ha dato al linguaggio gli strumenti per raccontare le sfumature della realtà, l'uso distratto di oggi è al contrario una corsa alla semplificazione, di cui a fare le spese sono spesso le donne, designate con formule sminuenti o imprecise, costrette a lottare anche sul piano linguistico per ottenere quello che agli uomini sembra spettare di diritto. Elena Loewenthal racconta il grande inganno di una battaglia che guarda all'uguaglianza invece di rivendicare la complessità e la differenza. Un fronte che litiga sulle desinenze o gli stereotipi culturali, mentre il femminile viene offeso ovunque: all'anagrafe, nei posti di lavoro, sui giornali e nel web. Una riflessione sulle conseguenze delle parole, per conoscerne la storia e il potere, e partecipare in prima persona a fare la differenza.

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MANIFESTO ANARCA-FEMMINISTA - Chiara Bottici
MAG C 10788

Un femminismo al passo con i tempi deve essere capace di comprendere e accogliere le lotte e le rivendicazioni del femminismo tradizionale che esige l'uguaglianza per le donne, così come la critica queer, la nozione di genere come dispositivo biopolitico, le battaglie trans che mettono in discussione il dominio cisgender, i sospetti del femminismo nero e decoloniale che vede il femminismo bianco come un femminismo d'élite vinto a spese di corpi razzializzati e infine l'eco-femminismo che capisce che lo sfruttamento della natura va di pari passo con lo sfruttamento delle donne. Il manifesto anarca-femminista riesce in un intento apparentemente impossibile: unire in un unico punto di vista posizioni così poliedriche. Questo è possibile perché anarca-femminismo significa assenza di arché - assenza di un principio unico che spieghi l'oppressione - ed è valido per chiunque appartiene al 'secondo sesso' e subisce allo stesso tempo lo sfruttamento del capitale e il dispositivo biopolitico degli Stati, determinati a classificare i nostri corpi per renderli più redditizi: donne trans, donne cis, coloro che hanno generi molteplici, LGBTQI+ e altri.

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VIAGGI INIZIATICI. PERCORSI, PELLEGRINAGGI, RITI E LIBRI - Emanuele Trevi
MAG C 10772

Nel 1921 Knud Rasmussen si unisce alla V spedizione Thule per studiare la civiltà eschimese, in un viaggio tra i ghiacci sterminati di Groendlandia, Canada, Alaska e Siberia da cui tornerà cambiato, come racconta ne Il grande viaggio in slitta. L’attore e drammaturgo Antonin Artaud parte per il Messico nell’estate del 1936. Il suo viaggio sarà un vero e proprio rito di passaggio: in crisi d’astinenza da eroina sperimenta ritualmente il peyotl, riversando l’esperienza nei suoi affascinanti scritti sui Tarahumara. Nel 1946 Marcel Griaule va a Ogol Alto (nell’attuale Mali) per studiare la popolazione Dogon. Da uno scambio con il saggio del villaggio, un cacciatore cieco, ha origine Dio d’acqua, resoconto di viaggio che rivela l’immensità del sistema di pensiero di quel popolo tutt’altro che primitivo. Emanuele Trevi, con lo sguardo dello scrittore e la sapienza dello studioso, intesse tra loro queste e molte altre storie, affrontando il grande topos moderno dei Viaggi iniziatici e cercandone le tracce nella produzione antropologica e letteraria. L’atto della scrittura configura infatti un’iniziazione in due tempi: se ogni viaggio porta alla messa alla prova di sé, con un allontanamento dalle proprie abitudini e certezze cui segue la morte simbolica, la rinascita vera e propria avviene soltanto dopo. Metabolizzare quel viaggio, raccontarlo, scriverlo, è parte integrante dell’itinerario conoscitivo con cui il viaggiatore scopre di essere una persona nuova, diversa, rinata. E mentre tratteggia un percorso insolito e illuminante nella grande mappa della letteratura di viaggio, lo sguardo acuto di Trevi dà origine a pagine di profonda vitalità, dove la forma letteraria si rivela sorprendentemente il mezzo più adatto, così come i miti e i riti indigeni che descrive, a conoscere e forse riplasmare la realtà, fino a raggiungere un altrove.

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LIBERTÀ INUTILE. PROFILO IDEOLOGICO DELL'ITALIA REPUBBLICANA - Gianfranco Pasquino
MAG C 10770

Quando scelse la repubblica, il popolo italiano, appena uscito dalle rovine di una dittatura e di una guerra mondiale, affidò all'Assemblea costituente l'impegnativo compito, condiviso da tutti (o quasi), di costruire un paese migliore. Ma la repubblica che ne è uscita è stata all'altezza di quelle speranze? Se lo chiedeva già Norberto Bobbio nel suo fondamentale "Profilo ideologico del Novecento italiano", fermandosi però sulle soglie del 1968, e se lo chiede oggi Gianfranco Pasquino, raccogliendo l'eredità del grande filosofo torinese e provando a impostare nuovamente una riflessione che riesca a cogliere l'accidentato percorso della nostra mutevole e inquieta storia repubblicana. A partire dalle fondamenta costituzionali, Pasquino sismografa gli smottamenti culturali gli umori e i contrasti che, di decennio in decennio, hanno attraversato la nazione e coinvolto i suoi protagonisti. Così ci immergiamo nelle contraddizioni delle tre grandi culture politiche del Novecento: il liberalismo, fondamentale durante la Resistenza e sminuito nella ricostruzione del dopoguerra; il comunismo, lacerato all'interno dal dibattito fra i desideri di riformismo parlamentare e le pulsioni semirivoluzionarie, negli anni caldi delle contestazioni di piazza; l'area democristiana, appesantita dal troppo potere politico economico e sociale accumulato senza controlli, fino alla resa dei conti di Tangentopoli. E poi ancora i mutamenti delle stagioni recenti: la personalizzazione della politica propiziata dal berlusconismo e l'affermarsi di nuove culture che strizzano l'occhio all'antipolitica e al populismo. Il quadro che ne viene fuori è un'inedita biografia della nazione: un paese di passioni ideologiche ed enormi contraddizioni, in cui le fortune dei leader durano il tempo di una stagione. E allora, attraversando le riflessioni di Pareto, Calamandrei, Gramsci, Sartori, prende forma il dubbio di Pasquino: la democrazia italiana ha disatteso le promesse costituzionali? Quella conquistata con tanta fatica è stata forse una Libertà inutile?

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POLITICA E COSTITUZIONE DI ATENE - Aristotele
MAG D 6410

Il pensiero politico di Aristotele occupa uno spazio rilevante nella nostra tradizione. In maniera sia diretta sia indiretta, ha inciso profondamente sul modo in cui la cultura occidentale ha elaborato, nei secoli, alcuni tra i concetti più importanti della politica, come la nozione di cittadinanza, giustizia, diritto, sovranità. Nella prospettiva aristotelica, con il termine "politica" si intende un'attività che è, al contempo, una forma di sapere. Un sapere che produce azioni e comportamenti e perciò, per quanto sia caratterizzato da minore accuratezza rispetto ad altri ambiti della conoscenza, riveste un'importanza fondamentale per la vita dell'uomo, dal punto di vista delle sue scelte etiche ma anche del suo benessere e della sua felicità. Come si legge nel VII libro della Politica, per Aristotele l'intreccio tra etica, vita politica e felicità è così stretto che non solo una politica "giusta" è ritenuta possibile, ma che non ci può essere felicità senza azione. «Non è vero che si debba esaltare l'astensione dall'azione al di sopra dell'azione stessa, perché la felicità è attività e l'attività di uomini giusti e temperanti dà compimento a molte cose belle.» "Politica", per Aristotele, significa anche ricerca intorno alla forma di "costituzione" migliore. Non è possibile, secondo il filosofo, fare riferimento alla vita politica di una comunità senza considerare la sua costituzione, di qualsiasi tipo essa sia. Passando al vaglio, sia nella Politica sia nella Costituzione di Atene, gli ordinamenti che dovrebbero reggere uno Stato nelle migliori condizioni possibili, Aristotele sostiene il primato dell'educazione e cerca un posto per la filosofia accanto alla politica. Ma queste riflessioni e indagini teoriche, per ipotetiche che siano, sono di fatto ben poco astratte: come per il maestro Platone, il riferimento a una città in condizioni ideali è, sopra ogni altra cosa, uno strumento importantissimo per capire l'andamento della storia reale.

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SMETTETELA DI FARCI LA FESTA. DI DISCRIMINAZIONI IN GENERE - Anarkikka
MAG C 10767

"Smettetela di farci la festa" racconta di donne per parlare di società e della cultura in cui ognun* di noi cresce, ingabbiat* in ruoli stereotipati funzionali a quel sistema di potere alla base delle relazioni umane che alimenta discriminazioni, disparità e violenza. Maschilismo, sessismo, molestie sono riflesso di uno stesso squilibrio che pone gli uomini in posizione di privilegio e le donne in condizione di perenne affanno nella lotta per la parità. Uno squilibrio che è manifesto nell'educazione che riceviamo, nelle discriminazioni sul lavoro e negli studi, nella differenza di retribuzione, nel linguaggio, nelle violenze di genere, nei femminicidi. "Smettetela di farci la festa" approfondisce quindi il tema della violenza e del linguaggio che usiamo nel raccontarla. Linguaggio che si fa complice perché veicola e rafforza una narrazione sbagliata della sopraffazione, che abbiamo tutt* interiorizzato. Un linguaggio assolutorio, che nell'assolvere il criminale minimizza il crimine, nel relegare alla follia individuale deresponsabilizza una comunità che non fa i conti con la propria identità e i propri valori, con il proprio sistema di significati.

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LE REGINE DELLA FILOSOFIA. EREDITÀ DI DONNE CHE HANNO FATTO LA STORIA DEL PENSIERO - Rebecca Buxton; Lisa Whiting
MAG C 10774

La storia della filosofia non ha reso giustizia alle donne: molte delle filosofe presenti in questo libro vi saranno sconosciute. Eppure il loro impatto sul mondo e sulle idee non è trascurabile. Le regine della filosofia, attraverso le storie di venti filosofe - da Ipazia a Hannah Arendt, passando per Angela Davis e Iris Marion Young - porta in primo piano le vite e le opere di alcune tra le più importanti pensatrici della storia. «Siamo sempre state filosofe. Lo eravamo anche prima di poter seguire un corso universitario, di poter pubblicare libri, di poter tenere conferenze pubbliche. Lo eravamo prima che iniziasse a collassare l'idea granitica secondo cui una donna che studiava fosse un abominio. Lo eravamo già, ma non potevamo dare spazio al nostro desiderio di riflessione, di studio, di dialogo, di speculazione, e per questo il mondo ha perso migliaia di filosofe che forse nei millenni avrebbero potuto imprimere un altro corso alla storia umana»

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IL DOMINIO MASCHILE - Pierre Bourdieu
MAG D 6401

L'ordine delle cose non è un ordine naturale contro il quale non si possa far nulla. È piuttosto una costruzione mentale, una visione del mondo con la quale l'uomo appaga la sua sete di dominio. Una visione talmente esclusiva che le stesse donne, che ne sono le vittime, l'hanno integrata nel proprio modo di pensare e nell'accettazione inconscia di inferiorità. Solo l'antropologo può restituire al principio che fonda la differenza tra maschile e femminile il suo carattere arbitrario, contingente, ma anche, contemporaneamente, la sua necessità sociologica. Bourdieu prende spunto dalle strutture androcentriche dei cabili in Algeria per dimostrare la continuità della visione fallocratica del mondo nell'inconscio di uomini e donne. Anche nelle donne che, secondo il sociologo francese, partecipano passivamente al dominio maschile. Ne risulta una denuncia, tanto più efficace politicamente in quanto scientificamente fondata, dei molti paradossi che il rapporto tra i generi finisce per alimentare, oltre a un invito a riconsiderare, accanto all'unità domestica, l'azione di quelle istanze superiori - la chiesa, la scuola, lo stato responsabili in ultima analisi del dominio maschile.

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FARE LA DIFFERENZA. EDUCAZIONE DI GENERE DALLA PRIMA INFANZIA ALL'ETÀ ADULTA - Rossella Ghigi
MAG D 6420

In una scuola dell’infanzia vengono proposte bambole ai bambini e camion giocattolo alle bambine. In una primaria si parla di famiglie con due papà e due mamme. In una secondaria si realizza un documentario sulle persone transgender: esperienze educative sul tema del genere si stanno moltiplicando nel nostro paese, alimentando accesi dibattiti tra insegnanti, educatori, genitori e amministratori pubblici, oltre che sulla stampa. Ma cosa si intende esattamente per educazione di genere? Quali sono le ragioni dei sostenitori e quelle degli oppositori? È davvero una novità? Una cosa è certa: disfare la disuguaglianza significa davvero fare la differenza.

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RAZZISTI PER LEGGE. L'ITALIA CHE DISCRIMINA - Clelia Bartoli
MAG D 6419

Yusuf frequenta il Liceo Garibaldi. Pur nato in Italia, per la legge Italiana è uno straniero. La sua classe è andata a Parigi. Lui è il solo che non è partito poiché gli uffici preposti al rinnovo del suo permesso di soggiorno erano in ritardo sui rilasci. Chandra vorrebbe far giungere il suo bambino dallo Sri Lanka, ma il soffitto della casa dove abita dista dal pavimento 2 cm meno di quanto prescrive la disciplina sui ricongiungimenti, così il figlio resterà lontano dalla madre chissà ancora per quanto. Sharu è divenuto clandestino perché il suo datore di lavoro non ha voluto metterlo in regola. Da oltre un anno è recluso in un Cie (Centro identificazione e espulsione), mentre il padrone della ditta dove faceva l'operaio prosegue indisturbato a lucrare sul lavoro nero e schiavistico. A Lampedusa, durante il picco dell'emergenza nella primavera 2011, il governo ha tralasciato di aumentare la fornitura d'acqua e di inviare una cucina da campo per preparare il necessario numero di pasti, così i tunisini sbarcati sono rimasti sporchi e affamati. Per questi e per innumerevoli altri casi, alla domanda "l'Italia è un paese razzista?", questo libro risponde "sì", per la più pervicace e meno evidente forma di discriminazione, quella delle leggi e delle istituzioni. La disparità di trattamento tra autoctoni e popolazione di origine straniera rischia di gettare le basi di una società divisa e diseguale, i cui effetti possono essere di enorme portata e di lunghissima durata.

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IL FEMMINISMO È PER TUTTI. UNA POLITICA APPASSIONATA - Bell Hooks
MAG D 6349

Che cos'è il femminismo? In questo limpido e agile manuale, pensato per essere letto da chiunque, bell hooks esplora la natura del femminismo e la sua concreta promessa di porre fine al sessismo e all'oppressione di genere. Il femminismo è per tutti aspira a essere uno strumento affinché questo movimento, che è anche una visione del mondo, arrivi a quelle persone che non ne hanno mai sentito parlare, o ne hanno sentito parlare in modo inesatto e fuorviante. Al centro del libro ci sono le relazioni di potere (tra persone bianche e nere, tra classi sociali) e il loro influsso sulle relazioni affettive, di coppia, tra genitori e figli. Immerso nel concreto della vita quotidiana, il testo solleva nodi politici attuali, tra i quali ad esempio il rifiuto di un femminismo che fa dell’Occidente un modello per il resto del mondo, la necessità di ripensare il rapporto tra donne e lavoro in una società in crisi, l’impegno per una conversione femminista degli uomini. Con la chiarezza e la schiettezza che la contraddistinguono, Bell Hooks presenta il femminismo come quella teoria in grado di liberare la società dalla violenza delle sue gerarchie, di condurci verso una cultura di reciprocità e giustizia. L’autrice esorta lettrici e lettori a capire in che modo questa teoria possa toccare e cambiare le nostre vite - a constatare che il femminismo è per tutti.

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NO. DEL RIFIUTO, DI COME SI SUBISCE E DI COME SI AGISCE E DEL SUO ESSERE UN PROBLEMA ESSENZIALMENTE MASCHILE - Lorenzo Gasparrini
MAG D 6344 49

Molti uomini sono soggetti a pesanti condizionamenti sociali, e il primo e forse più pesante di tutti è quello che li illude di essere fuori da ogni condizionamento, liberi di agire e di decidere grazie al loro libero arbitrio. Nel sistema educativo occidentale ai bambini viene raccontato che nella vita possono fare tutto, essere ciò che vogliono, a patto di 'credere nei propri sogni', o espressioni simili dal tipico valore di luogo comune. Ecco perché in una società piena di desideri di successo e fondamentalmente agonistica, il rifiuto diventa qualcosa di estraneo, di non elaborabile: difficile non solo da subire, ma anche da agire. Reinventare questo simbolico, mettere in discussione la centralità del maschio in direzione di una librazione dal patriarcato è il mezzo per riprendersi la capacità di assumere, e fornire, un rifiuto.

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LE PROTAGONISTE. L'EMANCIPAZIONE FEMMINILE ATTRAVERSO LO SPORT - Eva Cantarella; Ettore Miraglia
MAG C 10698

Oggi finalmente la liberazione dagli stereotipi di genere è parte della storia contemporanea. Ma, singolarmente, quando questo accade, non vengono mai o quasi mai ricordate le protagoniste che danno il nome a questo libro, a partire da quelle che hanno conquistato il diritto di partecipare a una competizione tipicamente e originariamente solo maschile quali sono state le Olimpiadi. Queste, in sintesi, le considerazioni dalle quali nasce l'idea di questo libro, composto di due parti diverse ma complementari. Una prima, di tipo storico, che dopo aver raccontato la nascita nell'antica Grecia dello stereotipo di un "femminile" non competitivo, analizza i fatti che dimostrano la sua non rispondenza a realtà: ad esempio, nell'antica Roma, l'esistenza accanto ai gladiatori di donne gladiatrici. La seconda è la storia delle "protagoniste", a partire dal Diciannovesimo secolo a oggi, di ciascuna delle quali, accanto agli exploit sportivi, si racconta la storia, la provenienza sociale, la vita familiare e affettiva, il carattere e le difficoltà incontrate nella vita sia pubblica sia privata.

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LEZIONI SULLA GUERRA E SULLA PACE - Norberto Bobbio
MAG C 10830

Nel 1964 Norberto Bobbio decide di dedicare le sue lezioni di filosofia del diritto al tema della guerra e della pace. Un tema – non nuovo nella riflessione dei giuristi e dei politologi ma poco frequentato nei corsi universitari – che a Bobbio pare meritevole di essere trattato, non solo perché adatto a una ricostruzione storica e teorica di ampio respiro ma soprattutto perché reso urgente dal pericolo della guerra atomica, nel pieno della crisi dei missili di Cuba. Il libro espone e discute le varie teorie con cui nella storia si è tentato di giustificare la guerra e le diverse correnti pacifiste che hanno cercato di superarla, di ciascuna mettendo in luce gli argomenti, le incongruenze, i punti di forza e gli elementi di debolezza. Qui Bobbio avanza la sua celebre tesi circa l’impossibilità di giustificare la guerra in un’epoca in cui l’uso di armi così potenti rischia di mettere in questione la stessa sopravvivenza del genere umano. Un testo destinato a diventare imprescindibile rispetto a un dibattito contemporaneo spesso non all’altezza della drammaticità dei tempi che viviamo.

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IL PADRONE E IL SUO EMISSARIO - Iain McGilchrist
MAG C 10859

Emisfero destro ed emisfero sinistro: una delle poche cose che tutti sanno è che il nostro cervello è anatomicamente diviso in due metà. Già gli antichi greci speculavano sulla possibile esistenza di un cervello bipartito, ma oggi siamo ormai al luogo comune, che tutti hanno sentito o letto da qualche parte, secondo il quale l'emisfero destro, quello "femminile", sarebbe adibito alla creatività e alla sensibilità, mentre quello sinistro, più "maschile", sarebbe predisposto alla logica e alla praticità: due modi inconciliabili di vedere il mondo. Ma qual è la vera natura di questa dicotomia? Quanto c'è di scientifico e quanto di impreciso o fuorviante? Lo psichiatra, neuroscienziato e studioso di letteratura Iain McGilchrist ha dedicato una vita di studi a questo problema, ricavandone una tesi tanto affascinante e profonda quanto rigorosa e solida, basata su un approccio interdisciplinare che spazia da Platone a Freud, da Shakespeare a Roger Sperry, neuroscienziato vincitore del Nobel per le sue ricerche sulla specializzazione emisferica. Secondo McGilchrist, ciascun emisfero decifra la medesima realtà in un modo coerente, ma incompatibile con quello dell'altro: l'emisfero destro fa esperienza del mondo nella sua interezza e complessità tralasciando i dettagli, mentre l'emisfero sinistro è analitico ma per forza di cose frammentario. Quale delle due modalità guida il nostro comportamento? In Il padrone e il suo emissario, McGilchrist racconta l'inevitabile lotta per il potere di cui i due emisferi sono protagonisti. I segni di questo confronto sono rintracciabili nella storia della nostra civiltà, e ancora ben visibili nei contrasti che animano la cultura occidentale contemporanea. Oggi, in un mondo sempre più disincarnato e dominato dalle tecnologie digitali, sembrerebbe che l'emisfero sinistro stia prendendo pericolosamente il sopravvento su quello destro, forse cambiando per sempre il nostro modo di pensare e di comprendere la realtà in cui viviamo.

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CYBERBULLISMO. COME AIUTARE LE VITTIME E I PERSECUTORI - Federico Tonioni
MAG C 10841

Il "cyberbullismo", un termine diventato recentemente di tragica attualità, rappresenta oggi per la stragrande maggioranza dei minorenni una minaccia molto concreta, quasi come l'alcol e la droga, in una società in cui la dimensione "digitale" della vita privata, in particolare di quella dei più giovani, ha conquistato un ruolo predominante. Federico Tonioni, esperto di bullismo online, ci guida nel nuovo mondo delle relazioni via web, che noi adulti in gran parte non conosciamo e che quindi ci spaventa, facendoci sentire impotenti. Alla fine della scuola primaria, i ragazzi avvertono con maggior urgenza il bisogno di passare più tempo con i coetanei, di costruire amicizie solide, stabilire alleanze e complicità, non solo in classe. Oggi ciò che è cambiato sono i tradizionali luoghi di appuntamento, spesso sostituiti dalla "piazza virtuale". Un cambiamento non privo di conseguenze sulla natura e sulla qualità dei rapporti personali. Perché se è vero che l'adolescenza è una fase della vita che è sempre stata caratterizzata dal rischio di essere sbeffeggiati, il cyberbullismo è molto più spietato: protetti dall'anonimato della rete, resi insensibili dalla mancanza di contatto fisico con la vittima, i carnefici non sanno misurare e prevedere le conseguenze dei loro atti. Il tutto sotto gli occhi della sterminata platea della rete e nell'assoluta mancanza di controllo da parte degli adulti, spesso all'oscuro delle dinamiche in cui sono immersi i cosiddetti "nativi digitali".

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IL LIBRO DELLE FOBIE. E LA LORO CURA - Giorgio Nardone
C 3928 3

La paura, emozione primaria, direttamente connessa alla sopravvivenza, è una dotazione naturale che dobbiamo percepire come amica. Senza paura c'è solo incoscienza, e chi sa allenarla non può che trarne vantaggio. Ma cosa succede quando la paura, da reazione sana, diventa patologica, in un'escalation che la vede trasformarsi in ansia, panico, fobia, rendendo un vero inferno la vita della persona? In questo volume, dopo aver elencato le diverse forme in cui il disturbo fobico si manifesta e averne spiegato i meccanismi fondamentali, Giorgio Nardone propone una serie di casi tratti dall'esperienza terapeutica condotta presso il Centro di Terapia Strategica da lui diretto. Dalle fobie sociali alla paura delle malattie, dalle monofobie alle fobie senza panico, fino ai deliri fobici, ancora una volta si dimostra che solo il paziente, opportunamente guidato dal terapeuta, può trovare in sé stesso le risorse per risolvere un problema che il più delle volte nasce da una risposta disfunzionale, un meccanismo che potrà essere disinnescato grazie ad accorgimenti apparentemente magici, ma che in realtà nascono da una profonda conoscenza del modo in cui tutti noi funzioniamo.

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LE BELLE. RITRATTI FEMMINILI NELLE STANZE DEL POTERE - Francesca Cappelletti
MAG C 10871

Nella seconda metà del Seicento, nei più importanti palazzi nobiliari, intere stanze erano destinate a ospitare i ritratti delle «donne famose» del tempo, quasi a catalogarle. Dame contemporanee, influenti personaggi di corte o bellezze leggendarie la cui fama si diffondeva velocemente fra i circoli dell'aristocrazia europea. Mogli di principi o future madri di cardinali, anelli fondamentali di alleanze politiche e pedine insostituibili di complesse strategie familiari. Personaggi celebri per la loro bellezza, spesso all'origine di passioni incoercibili e di eventi drammatici. Queste tele, note come «le Belle», popolavano le maggiori collezioni italiane ed europee. Una moda che aveva precedenti illustri e che Francesca Cappelletti racconta con appassionata ammirazione e competenza in queste pagine. Un affascinante viaggio che ci accompagna nelle camere dedicate ai ritratti femminili della cinquecentesca collezione Farnese, o in quella del cardinale Pietro Aldobrandini, nipote di Clemente VIII, passando per le «Stanze delle Veneri», allestimenti fra il mitologico e il licenzioso in cui erano esposti capolavori della pittura rinascimentale raffiguranti le dee e le eroine delle favole antiche, in un tributo non solo a Venere, dea dell'amore, ma anche alle grazie delle protagoniste, spesso sfortunate, dei miti ovidiani. La presenza in questa storia di alcune straordinarie figure catalizzatrici, come per esempio Clelia Farnese, Lavinia Fontana o Maria Mancini, è un ulteriore invito a riflettere «sulle metamorfosi del ritratto femminile, ma anche sul ruolo di alcune donne, sulla loro capacità di mettere in scena se stesse, di creare un personaggio in grado di autorappresentarsi e di generare forme di ritratto». Avvicinandosi ai loro volti fino a sfiorarli, Francesca Cappelletti ne disvela passioni, paure e speranze, ma soprattutto offre una nuova prospettiva per indagare il ruolo della donna nella storia.

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SOLLIEVO CRONICO - Gianluca Italiano
MAG C 10870

"Se hai un'infiammazione prendi un antinfiammatorio. Se hai dolore prendi un antidolorifico. Se hai la febbre prendi un antipiretico." Queste sono le soluzioni veloci che la medicina moderna propone per gli acciacchi fisici. Sappiamo curare benissimo i sintomi, ma poniamo scarsa attenzione alle cause di quei sintomi. E infatti i casi di dolore cronico, fibromialgia, acufene, reflusso, artrosi, solo per citare alcuni disturbi, sono in costante aumento: si stima che nel 2050 almeno un italiano su due soffrirà di dolore cronico. Del resto "se continui a fare le stesse cose, otterrai gli stessi risultati" dicono i saggi. Ma c'è qualcosa che possiamo fare, allora, per alleviare il dolore? Io credo proprio di sì, fidati: l'ho imparato in tanti anni di professione in cui il mio unico obiettivo è stato provare ad aiutare tutte le persone sofferenti a ritrovare un po' di sollievo, un sollievo che fosse duraturo, "cronico" come il dolore che le affliggeva. Se questo libro è finito nelle tue mani probabilmente anche tu soffri di dolore cronico e ti sarai chiesto almeno una volta nella vita: "Perché sono finito in questo incubo?", "Che cosa ho sbagliato?". Leggendo Sollievo cronico capirai che non esiste una "terapia magica" contro la sofferenza; esiste però un modo per leggere in maniera corretta i segnali che ci lancia il corpo quando qualcosa non va. Questa è la saggezza millenaria tramandataci nei secoli da chi prima di noi si è posto le stesse domande, da Buddha ai grandi profeti e ai santi dei tempi moderni. Non ti posso promettere che il tuo dolore sparirà, ma ti posso promettere che qui troverai tecniche, pratiche e insegnamenti che ti aiuteranno a comprendere il dolore, ad accettarlo, accoglierlo e, infine, a limitarlo: la cura è dentro di te.

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ESSERE O NON ESSERE UMANI. RIPENSARE L'UOMO TRA SCIENZA E ALTRI SAPERI - Bjorn Larsson
MAG C 10881

In contrasto con le scienze che vedono la natura umana come un risultato dell’adattamento evoluzionistico, l’autore sostiene che la specificità dell’essere umano dipende in larga parte da quella grande innovazione che è stata la rappresentazione simbolica, dall’idea cioè che tutto – un suono, un gesto, un oggetto – possa essere usato per rappresentare qualunque altra cosa. È proprio da essa che dipendono l’immaginazione, il linguaggio, la coscienza, il dubbio, un certo grado di libertà, il senso del futuro, la comprensione di sé e degli altri, credenze, miti e fedi religiose. Se insomma la natura dell’uomo non è riducibile deterministicamente alla biologia, alla chimica e alla fisica, come possiamo concepire una scienza nuova, che descriva e spieghi accuratamente cosa vuol dire essere umani? È fattibile? E, se sì, a cosa dovrebbe servire? Potrebbe davvero contribuire a rendere il mondo un posto migliore, più umano, più giusto, più libero per tutti?

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UN RE NON MUORE. CORSO LETTERARIO DI SCACCHI - Ivano Porpora
MAG C 10806

In una delle definizioni più celebri e precise riferite agli scacchi, il campione del mondo Garri Kasparov definì il gioco delle sessantaquattro case «lo sport più violento che esista», mirato alla distruzione mentale dell’avversario. Per Anatolij Karpov, che con Kasparov diede vita a un’interminabile contesa per il titolo di migliore al mondo, gli scacchi sono una combinazione di arte, scienza e sport. E non è certo un caso se Marcel Duchamp ne rimase rapito al punto da abbandonare una carriera di artista acclamato e rivoluzionario per dedicarsi agli scacchi a tempo pieno, sfidando tra gli altri Salvador Dalí, la scrittrice Eve Babitz e il compositore John Cage. Del resto, chiunque abbia provato il piacere tattile di spostare un pezzo sulla scacchiera sa che gli scacchi sono molto più di un semplice passatempo. Per Ivano Porpora, romanziere e insegnante di scrittura, gli scacchi non sono solo una passione folgorante, ma un filtro attraverso cui leggere la realtà. Il matto affogato, il gambetto, l’apertura spagnola e le sue varianti diventano un simbolo, ogni strategia una metafora, ogni scelta un bivio cruciale verso l’unico destino possibile di una partita: l’ultima mossa fatale. Dal trionfo più glorioso alla disfatta più epica, ogni partita è una narrazione a sé stante, frutto dell’unione e dello scontro di due personalità uniche capaci di trasformare la fitta trama di combinazioni in un’opera. Le imprese dei grandi scacchisti, le combinazioni di Tal’ e le intuizioni di Fischer o Capablanca assomigliano ai versi dell’Achmatova o di Brodskij, ai racconti di Šalamov, alle inquadrature di Herzog.

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COSA LORO, COSA NOSTRA. COME LE MAFIE STRANIERE SONO DIVENTATE UN PEZZO D'ITALIA - Andrea Di Nicola; Gianpaolo Musumeci
MAG C 10911

Le triadi cinesi riciclano denaro in tutta Europa (ma in epoca di Covid-19 si danno al cybercrime); i clan ucraini gestiscono il contrabbando di sigarette; i cult nigeriani amministrano il racket della prostituzione e controllano le piazze di spaccio a colpi di machete; i dealers marocchini trasportano l'hashish da Tangeri a Genova; le gang di latinos trasformano i parchetti di quartiere in zone di guerriglia. A poco a poco, le mafie d'importazione hanno guadagnato un loro spazio rispetto alle organizzazioni mafiose "tradizionali", stravolgendo l'universo del crimine così come lo conoscevamo, dove si alternavano cosche strutturate e piccolo malaffare. Cosa nostra, camorra, 'ndrangheta: nonostante le origini multiculturali, le nuove mafie si rifanno al modello della grande criminalità organizzata Made in Italy, con cui a volte guerreggiano ma spesso collaborano, prendendone a prestito i codici e le regole. Eppure, per quanto sia pervasivo nella cronaca nera il racconto di certi loro crimini efferati, continuiamo a sottovalutare la portata della loro infiltrazione, l'estensione delle loro reti, il potere dei loro boss. Lo stesso errore che per decenni fecero negli Stati Uniti occupandosi di Cosa nostra: per combatterla fu necessario ammetterne l'esistenza, studiarla, capire quanto fosse intrinseca al sistema economico e politico della nazione. E così dovremmo fare anche noi, perché le mafie straniere non sono il lato oscuro dell'immigrazione, ma il risultato dei nostri fallimenti politici, dell'incapacità dello Stato italiano di controllare davvero il territorio.

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LA FACOLTÀ DI SCEGLIERE - Giulio Deangeli
MAG C 10857

La scelta della facoltà universitaria spesso produce un turbinio di notti insonni, paure e confusione. Ma non dev'essere per forza così. Se sei desideroso di capire quali discipline sono più affini alle tue inclinazioni, e vuoi, in qualunque fase della vita, intraprendere un percorso di studi per scoprire (o riscoprire) una passione, hai fra le mani ciò che fa per te. Dopo il successo de Il metodo geniale , in questo libro il ricercatore e plurilaureato «da record» Giulio Deangeli, in collaborazione con i membri del suo team A Choice for Life – un gruppo di giovani brillanti e appassionati che si dedicano all'orientamento universitario –, offre a chi è in cerca della propria strada gli strumenti necessari per dissipare gli inevitabili dubbi. Perché capire cosa vogliamo diventare è difficile: è un problema che spesso appare senza soluzioni o risposte univoche, eppure rappresenta lo snodo cruciale della nostra esistenza. Che tu sia indeciso tra medicina o economia, fisica o psicologia, le testimonianze di chi ha affrontato gli stessi dubbi e incertezze, ma li ha superati per affermarsi nel proprio campo, ti aiuteranno a chiarirti le idee. Sono storie che mettono in luce due verità fondamentali, ma troppo spesso sottovalutate: i voti scolastici non predicono il grado di realizzazione di un individuo, e si può sempre cambiare idea, anche più volte. Troverai inoltre divertenti enigmi da risolvere mettendoti nei panni di diversi professionisti: medici, storici, ingegneri, insegnanti, biologi e tanti altri. Capitoli interattivi che colmano una delle lacune più frequenti nei programmi di orientamento, perché riescono a dare un'idea precisa di quale sia l'esperienza quotidiana nei differenti ambiti lavorativi.

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ELOGIO DELL'INCONSCIO. COME FARE AMICIZIA CON IL PROPRIO PEGGIO - Massimo Recalcati
MAG C 10929

In un’epoca sempre più votata alla robotizzazione della vita, elogiare l’inconscio è un atto di resistenza. Invenzione di Freud – secondo la radicale lettura di Massimo Recalcati –, l’inconscio è infatti il luogo in cui il desiderio del soggetto si manifesta nella sua irriducibile singolarità, ritagliando costantemente uno spazio creativo, eccentrico, anomalo che nessuna pianificazione educativa può addomesticare. L’inconscio non smette di destabilizzare il conformismo sociale, l’uniforme imposta da quel che Jacques Lacan chiamava il «discorso del capitalista». È l’unico vero antidoto alla concezione dell’uomo come macchina e al culto narcisistico dell’io-padrone. Riconoscere l’esistenza del soggetto dell’inconscio significa anche mettere in scacco l’ideale prestazionale di un’identità forte, deporre ogni forma di fanatismo o dogmatismo totalitario e «sviluppare, come si direbbe in politica, una democrazia interna più vitale e più interessante, dove i confini siano in grado di garantire transiti e incontri sorprendenti». Con questo elogio, oggi ripubblicato in versione aggiornata e con una nuova Introduzione, Recalcati ci ricorda che non esiste un modello uguale per tutti cui dovremmo conformare le nostre vite. «Non cedere sul proprio desiderio», come insegnava Lacan, è piuttosto un dovere etico che impegna ciascuno di noi, singolarmente, in una responsabilità radicale. A volte, persino quella di fare amicizia con il nostro peggio.

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DARE LA VITA - Michela Murgia
MAG D 6442

Si può essere madri di figlie e figli che si scelgono, e che a loro volta ci hanno scelte? Si può costruire una famiglia senza vincoli di sangue? La risposta è sì. La queerness familiare è ormai una realtà, e affrontarla una necessità politica, come lo è quella di un dialogo lucido e aperto sulla gestazione per altrə, un tema che mette in crisi la presunta radice dell’essere donne. Interrogarci, discutere intorno a questa radice significa sfidare il concetto di normalità e naturalità a cui siamo abituati. Michela Murgia lo ha fatto per anni, nei suoi libri e sui social, e nelle ultime settimane di vita ha raccolto i suoi pensieri per donarci questo pamphlet densissimo e prezioso, in cui ci racconta – partendo dall’esperienza personale – un altro modello di maternità, come si possa dare la vita senza generare biologicamente, come i legami d’anima possano sommarsi ai legami di sangue.

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NARRARE HUMANUM EST. LA VITA COME INTRECCIO DI STORIE E IMMAGINAZIONI - Stefano Bartezzaghi - Maurizio Bettini - Lina Bolzoni
MAG C 10808

Dall’antropologia alla psicologia, dalla letteratura al teatro, questa raccolta costituisce dunque uno sguardo ampio e interdisciplinare sulla narrazione e su noi in quanto uomini, ovvero storie uniche che si intrecciano con quelle degli altri per poter essere raccontate. «C’era una volta», «Narrami o Musa», «In principio era il Verbo». Le fondamenta stesse della nostra civiltà affondano spesso nella parola, nella narrazione. Miti, fiabe, opere letterarie, storiografie, testi sacri, lettere e diari, frammenti di papiro ritrovati nella sabbia del deserto… Siamo fatti sì di carne, ma anche delle parole con cui raccontiamo la realtà circostante e noi stessi, scritte o pronunciate che siano; parole che ci mettono in viaggio verso mondi immaginari e tempi remoti. Ma che cosa raccontiamo, e perché? In questa antologia sette autori indagano la narrazione nelle sue molteplici sfumature: James Clifford analizza lo stretto legame tra l’antropologia e il racconto, svelando come la parola sia un ponte imprescindibile tra culture diverse; Stefano Bartezzaghi ci illustra l’essenza e le con- tradizioni dello storytelling, arte persuasiva che interessa la fiction quanto la politica e il giornalismo; Maurizio Bettini ripercorre il “narrare” partendo dalle radici del mythos greco e dalla sua funzione fino a giungere alle sue più recenti trasformazioni; Lina Bolzoni, attraverso gli endecasillabi di Dante, sostiene l’importanza della parola altrui, che funge da specchio per raccontare noi stessi; Ivano Dionigi ricostruisce le storie dietro le parole che usiamo quotidianamente e quelle che, sbagliando, abbiamo smesso di usare; Silvia Vegetti Finzi ritorna invece al mondo magico delle fiabe e al contesto familiare per sottolineare la forza del racconto nel processo di crescita del bambino; infine Luigi Zoja illustra le affinità che intercorrono tra l’atto di narrare, seguendo in particolare il modello della tragedia, e la psicoanalisi.

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SPINOZA E POPCORN. DA GAME OF THRONES A STRANGER THINGS, CAPIRE LA FILOSOFIA SPARANDOSI UN FILM O UNA SERIE TV - Rick DuFer
SUR C 134 9

Da Black Mirror a True Detective, da Il Signore degli Anelli a Matrix, un manuale che trasforma la filosofia in "popsofia". Scoprite il lato pop di Cartesio nel mondo di Matrix e ritrovate il cipiglio di Nietzsche fra le pieghe della trama del Signore degli Anelli, passando per la cittadina di Jackson fino a sorvolare le terre di Westeros in sella a un drago sputafuoco. A cura della webstar di Youtube Rick DuFer, un'opera illuminante che vi aiuterà non solo a capire il pensiero dei grandi filosofi, ma soprattutto a formarvi un'opinione sull'attualità e i grandi temi della vita. Il tutto, comodamente seduti sul divano con una ciotola di popcorn e la vostra serie tv preferita.

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LA PIÙ ANTICA IMMAGINAZIONE. LEOPARDI E L’EBRAICO - Miriam Kay
MAG C 10892

Nel corso dei suoi studi giovanili, Leopardi si avvicinò alla lingua ebraica tra la fine del 1813 e l’inizio del 1814, negli stessi mesi in cui avviò l’apprendimento del greco. Se però dei suoi studi classici si ha un quadro chiaro, del suo rapporto con l’ebraico si sa decisamente meno. La lingua veterotestamentaria esercita negli anni un’influenza silenziosa ma profonda, agendo carsicamente dalle prime prove di traduzione fino al Ciclo di Aspasia. Leopardi studia l’ebraico da autodidatta, affidandosi a grammatiche, lessici e bibbie poliglotte presenti nella biblioteca paterna; nel 1816 questa conoscenza libresca si misura con la traduzione dei Salmi e del Libro di Giobbe, senza che questi tentativi vedano mai la luce. Sarà solo con la scrittura multiforme e stratificata dello Zibaldone che Leopardi si confronterà realmente con questa lingua, mettendo a frutto le competenze critiche e filologiche acquisite: dell’ebraico ci consegna un’immagine aurorale e suggestiva, a partire dalla sua morfologia povera, dalle sue strutture grammaticali imprecise, fino ad arrivare a una visione che abbraccia lo stile della poesia biblica in tutta la sua forza immaginifica. La sublimità delle espressioni salmistiche, della loro sovrabbondanza vitale, e il potenziale evocativo degli episodi biblici, cari a Leopardi sin dall’infanzia, si fondono nello stile imperfetto di questa lingua e dei suoi testi, risalenti all’alba della scrittura e dunque della civiltà, ancora fanciulli e portatori di una creatività inesauribile.

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IL LIBERALISMO E I SUOI OPPOSITORI - Francs Fukuyama
MAG C 10825

C'era una volta la guerra fredda, quando il liberalismo era la bandiera dell'Occidente. Poi c'è stata la "fine della storia", quando il liberalismo sembrava poter conquistare tutto il globo. Poi c'è stata l'amara disillusione, quando la crisi delle democrazie occidentali e l'ascesa della Cina sembravano indicare come vincenti modelli illiberali. Oggi, l'invasione dell'Ucraina da parte del regime di Putin ha improvvisamente rimesso all'attenzione di tutti quei valori, princìpi, istituzioni delle democrazie liberali per cui vale la pena di combattere, non solo metaforicamente. Con la capacità di identificare il nucleo teorico incandescente che fa muovere le placche tettoniche dell'attualità globale, Francis Fukuyama ha scritto il libro che spiega a tutti noi perché, nonostante i difetti e le deviazioni di percorso, il liberalismo è ancora la guida giusta per le democrazie occidentali, che devono difenderlo non solo a livello geopolitico, ma anche nel dibattito delle idee. Sono stati molti, infatti, in questi anni, gli oppositori del liberalismo. Da sinistra, si è denunciato a gran voce che non ha saputo tenere fede alle sue premesse e, in nome del primato dall'autonomia personale e della libera scelta, ha finito per creare sperequazioni economiche e un individualismo feroce, accentuando le differenze interpersonali e tra i singoli stati, dividendo il globo in cittadini di serie a e serie b. Allo stesso tempo, lo stato di diritto, la libertà di parola e l'indipendenza dei giudici sono stati attaccati da destra per la loro ingerenza nella politica e nella società, insinuando che gli organi liberali non siano altro che uno strumento in mano ad affaristi e speculatori, destinato a indebolire lo stato. È arrivato dunque il momento di abbandonare i valori liberali alla base dei moderni stati occidentali? Il liberalismo è davvero un'ideologia antiquata e consunta che non riesce a rispondere alle sfide contemporanee? O vale la pena difenderne i princìpi fino al punto di tornare a una contrapposizione globale tra regimi liberali e regimi illiberali? Attraverso la brillante ricostruzione dello sviluppo del pensiero liberale, dei suoi pregi e dei suoi limiti, Francis Fukuyama delinea un orizzonte politico in cui le democrazie sono chiamate a un rinnovamento profondo, necessario alla sopravvivenza del sistema occidentale e quindi alla salvaguardia delle nostre libertà.

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L'EREDITÀ ITALIANA A FILADELFIA. STORIA, CULTURA, PERSONE E IDEE - Andrea Canepari; Judith Goode
MAG A 1495

L'arte e la cultura italiana hanno avuto un'influenza significativa su Filadelfia fin dai tempi di Thomas Jefferson e dell'epoca coloniale. Nel corso dei decenni successivi, fiorirono gli stili artistici e architettonici italiani e i ricchi cittadini di Filadelfia viaggiarono in Italia e riportarono indietro oggetti da esporre nelle istituzioni emergenti di arte e cultura. Grazie all'immigrazione si formarono nuovi quartieri come South Philly, sede dell'Italian Market, e molti italiani divennero parte integrante del tessuto sociale della città (imprenditori, politici, artisti, musicisti, personaggi dello sport). L’eredità italiana a Filadelfia celebra la storia di questa vivace comunità, tracciando quattro periodi di trasformazione delle strutture politiche, economiche e sociali di Filadelfia. Il volume esplora inoltre le mutevoli prospettive e gli stili di coloro che hanno contribuito all'affermarsi dell'influenza italiana. Quando i coloni e i loro discendenti portarono con sé pratiche culturali, ricordi e tradizioni quotidiane, crearono diverse esperienze italo-americane che divennero parti importanti della cultura americana, un’eredità che prospera nella Filadelfia contemporanea e globalizzata.

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L' ORA DI MUSICA. UN INVITO ALLA BELLEZZA E ALL'ARMONIA - Beatrice Venezi
MAG C 10828

L'insegnamento della musica, come di quasi tutte le materie artistiche, viene considerato da molti superfluo: non fornisce conoscenze spendibili nel mercato del lavoro e non contribuisce alla crescita economica della società. Ma possiamo veramente farne a meno? Beatrice Venezi non ha dubbi: se da un lato lo studio delle note, la conoscenza della storia musicale o la padronanza di uno strumento garantiranno un futuro lavorativo a pochi, dall'altro hanno una funzione fondamentale che non possiamo permetterci di perdere. Attraverso la musica entriamo in contatto con una forma di comunicazione preverbale capace di aprire la nostra mente e forgiamo un legame indissolubile con un aspetto fondamentale della nostra identità di italiani e di europei. E per cominciare non c'è bisogno di un impegno massacrante o di un talento eccezionale: basta spendere qualche ora a passeggiare tra i liutai di Cremona alla ricerca delle inestimabili opere di Stradivari, o volteggiare tra le calles di Buenos Aires al ritmo di Piazzolla, o inseguire Mozart nel suo Grand Tour attraverso l'Italia, visitare i teatri di Mosca fra le coreografie della compagnia del Bol'soj, farci raccontare la vita di Giacomo Puccini e John Cage, di Rossini e Giuseppe Verdi... Con la guida di Beatrice Venezi, giovane ma ormai notissima direttore d'orchestra, in questo volume possiamo ampliare la nostra grammatica emozionale, riscoprendo quei brani che fin da piccoli hanno risuonato nelle nostre coscienze, formando, spesso inconsapevolmente, il nostro gusto e le nostre idee. Ma non solo. Queste agili lezioni ci consentono di ricostruire la storia della nostra cultura, e quindi di comprendere meglio la nostra società e le sue evoluzioni, di ricordarci che la bellezza è a portata di mano e accessibile a tutti, basta solo imparare a guardare nella giusta direzione.

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PERCHÉ NON SONO FEMMINISTA - Jessa Crispin
MAG C 10707

Negli ultimi anni assistiamo sempre più di frequente al fenomeno di attrici, cantanti e celebrità che proclamano la loro adesione al femminismo; contemporaneamente, sui social network e sui mass media sono sempre più all'ordine del giorno gli scandali legati alle molestie e le campagne contro i comportamenti sessisti. Ma qual è esattamente la natura di questo «femminismo» che tanto spesso viene chiamato in causa? Davvero basta condannare gli abusi sessuali e credere nel semplice principio che le donne hanno gli stessi diritti degli uomini, per potersi dichiarare femministe? In questo pamphlet, l'intellettuale americana Jessa Crispin ci mostra come il femminismo moderno, nel suo sforzo di essere il più inclusivo e universale possibile, abbia perso la sua carica rivoluzionaria, la capacità di legare la lotta per l'emancipazione femminile a una più ampia battaglia per il rovesciamento dello status quo, e come dietro il cosiddetto girl power si celi in realtà l'accettazione degli stessi valori del sistema patriarcale che crea l'ingiustizia e le disuguaglianze: il denaro, il potere, la sopraffazione del più debole in nome della realizzazione di sé. Recuperando le teorie del femminismo del Novecento, "Perché non sono femminista" tenta invece di immaginare nuovi valori e nuove pratiche per costruire un progetto completamente diverso, insieme collettivo e radicale: «una rivoluzione totale in cui alle donne non sia semplicemente permesso di partecipare al mondo come già è, ma in cui siano parte attiva nel riformarlo».

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COSE SPIEGATE BENE. QUESTIONI DI UN CERTO GENERE - Iperborea
MAG D 6388

Fiocco azzurro o fiocco rosa: tutte le persone vengono divise tra due gruppi alla nascita, o ancora prima, in base alla forma dei propri genitali vista in un’ecografia. Le cose però non sono mai così semplici e concluse, e per capirle meglio abbiamo cominciato a distinguere sessi e attrazioni sessuali prima, e identità di genere poi. Insieme a queste distinzioni sono arrivate nuove parole – come «bisessuali», «LGBTQIA+», «transgender» e «cisgender» – e nuovi dibattiti. Uno riguarda la lingua (non solo lo schwa), altri cose più concrete: i simboli sulle porte dei bagni, le categorie nello sport agonistico, gli abiti che indossiamo. E poi ci sono le questioni dei diritti, e la capacità di tutti di conoscere e capire il prossimo, e gli argomenti di cui si discute. Con testi di Arianna Cavallo, Fumetti brutti, Vera Gheno, Gianmarco Negri, Diego Passoni, Massimo Prearo e della redazione del Post. A cura di Arianna Cavallo, Ludovica Lugli e Massimo Prearo. Illustrazioni di Sarah Mazzetti.

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IL POTERE DELLE DONNE. IL VIAGGIO DI UN MEDICO ATTRAVERSO IL CORAGGIO E LA SPERANZA - Denis Mukwege
MAG C 10787

Da oltre venticinque anni, il Congo è lacerato da una guerra che ha provocato almeno cinque milioni di morti e infuria soprattutto nella provincia del Kivu, non a caso la più ricca di oro, cobalto, nichel, rame, petrolio e diamanti. È qui che numerose bande paramilitari, spesso manovrate da multinazionali estere interessate ai tesori del sottosuolo, imperversano senza alcun vero controllo da parte delle autorità nazionali e impongono con la violenza le proprie regole alla popolazione locale, ormai ridotta allo stremo. Fra le tante atrocità commesse, gli stupri di massa e le aggressioni sessuali spiccano per la colpevole indifferenza che li ha sempre circondati: le donne che ne sono vittime – 15.000 all'anno, secondo le stime delle Nazioni Unite – vengono in genere costrette a tacere dal timore di subire lo stigma di una società che le reputa figure marginali, una proprietà del padre prima e del marito poi, e dunque prive di una propria identità. Denis Mukwege – premio Nobel per la Pace e attivista per i diritti umani – ha dedicato la sua vita ad aiutare quelle donne. E da vent'anni affianca alla sua attività di medico quella di ambasciatore di pace per sensibilizzare la comunità internazionale. In queste pagine, intense e personali, Mukwege intreccia la sua storia con quella delle donne che lo hanno ispirato, con il loro coraggio e la loro generosità, la loro resilienza e la loro energia. Sono le donne della sua famiglia, sono attiviste, avvocate o studiose, sono le pazienti che ha curato o le sopravvissute alla violenza sessuale che ha incontrato durante gli anni di lavoro in Congo e nei suoi viaggi, dalla Corea al Kosovo, dall'Iraq alla Colombia, dagli Stati Uniti all'Europa. Questo libro è un omaggio alla forza delle donne e al contempo un grido di battaglia a sostegno di «una delle cause più importanti degli ultimi cento anni», la campagna in favore dei loro diritti.

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LA SCIMMIA ARMATA - Peter Turchin
MAG C 10769

Nel 2010, Peter Turchin, un professore di entomologia passato a studiare la storia delle società umane, predisse, con l'aiuto dei suoi modelli matematici, che il 2020 sarebbe stato un anno di terribili tensioni sociali. Dieci anni dopo, la sua fama di Nostradamus è diventata mondiale, vista la sorprendente accuratezza delle sue previsioni. Ma è davvero possibile comprendere e predire la storia dell'uomo usando la matematica? In questo libro, Peter Turchin inizia a svelare al lettore comune i metodi e i risultati di decenni di ricerche. «L'uomo è un animale sociale», sosteneva Aristotele più di duemila anni fa. Evolutivamente parlando, in effetti, la capacità umana di lavorare insieme supera quella di ogni altra specie, e la cosa veramente stupefacente è che abbiamo iniziato la nostra rapida scalata al vertice della classifica solo negli ultimi diecimila anni, superando termiti, api e formiche, le altre (poche) specie altamente collaborative del nostro pianeta. L'evoluzione genetica forse non può spiegare fino in fondo l'anomalia che ci ha reso l'animale ultrasociale che siamo oggi, ma la cooperazione sembra essere il fondamento del nostro progresso. Appena un centinaio di anni prima di Aristotele, però, Eraclito diceva che «la guerra è il padre di tutto e il re di tutto». Ed è in effetti innegabile che la storia dell'umanità sia costellata di battaglie fratricide, violenze e genocidi, una tendenza che avrebbe dovuto essere soppressa in funzione della sopravvivenza. E invece ci intratteniamo con sport in cui la vittoria è segnata dalla prevaricazione sull'altro, creiamo sistemi economici basati su disuguaglianze di potere macroscopiche, siamo circondati dagli scontri e dalla simulazione della guerra da tutte le parti. Ma allora l'uomo è votato alla cooperazione o al conflitto? Peter Turchin trova una risposta applicando le modellizzazioni matematiche all'indagine storica e sociologica: la verità è che il grande motore dell'ultrasocialità umana, paradossalmente, è stato proprio il conflitto. È grazie alla guerra e alla competizione che si è affermato uno spirito di uguaglianza, e i nostri miracolosi poteri di cooperazione sono stati forgiati nel fuoco della lotta tra gruppi sempre più vasti e organizzati.

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FEMDOM. DALLA BIOLOGIA ALLA PSICOLOGIA, DALLA CRIMINOLOGIA ALLA SOCIOLOGIA, UNA CRONACA DELLE SCOMPARSE DEI GENERI SESSUALI - Stefano Re
MAG C 10789

Se il femminismo aveva già messo in crisi il ruolo dominante del maschio nelle società industrializzate, questo inizio di millennio appare orientato a superare definitivamente la stessa idea di "genere sessuale". Ma quali sfide, quali minacce comporta la danza millenaria tra questi due modelli di riferimento? Quote rosa, cromosomi, guerre e omicidi, isole immaginarie, tacchi a spillo, cinema, cinture di castità, fruste e corsetti, dialogo interculturale e transessualità, terrorismo e rivoluzioni, democrazie e dittature, cristianesimo e di femminismo: tutti elementi e sintomi di un ciclico, epocale processo sociologico e culturale che questo saggio di Stefano Re riassume e riordina in uno schema interpretativo al tempo stesso semplice ed originale, fornendo al lettore una spietata e originale rilettura della storia del genere umano. Con questo libro scoprirai: Perché essere maschio, femmina (o altro) non è solo un diritto discusso, ma una visione della realtà; Perché l'intera storia del genere umano ha a che fare con la biologia dei generi; Come prepararci al nuovo mondo che ci aspetta ...e molto altro ancora.

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BRUTTA. STORIA DI UN CORPO COME TANTI - Giulia Blasi
MAG C 10757

Perché mai un uomo può "essere brutto" – magari calvo, con un naso prominente, occhi sporgenti... – mentre alle donne è richiesto di rispettare precisi canoni estetici e di apparire sempre giovani e attraenti? È una domanda per la quale non abbiamo una risposta soddisfacente. Una donna nasce, cresce e passa tutta la vita a tenersi alla larga dall'essere identificata come "brutta": è la storia raccontata da Giulia Blasi in questo libro, una raccolta di saggi brevi che hanno l'esplosività di una serie di monologhi lucidi e affilati, a metà tra ferocia e risata. Dall'infanzia alla prima adolescenza, dai vent'anni all'età in cui comincia l'invecchiamento, la storia del suo corpo è la storia del corpo di ogni donna: un corpo che va nel mondo con la consapevolezza della quantità di spazio che può occupare e di attenzione che può pretendere in ragione di come viene etichettato. Una consapevolezza che cambia prospettiva se ci si pone la domanda iniziale e poi si prosegue secondo la stessa logica chiedendosi: chi ha detto che, per occupare uno spazio pubblico, per vivere appieno in società, si debba per forza essere belle?

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QUESTO NON È NORMALE - Laura Boldrini
MAG C 10754

Finché continueremo a dire che il trattamento riservato alle donne è normale, perché è sempre stato così, vivremo in un paese arretrato e ipocrita, in cui le prese di posizione contro i divari di genere rimarranno solo scaramucce di facciata, buone per sistemarsi la coscienza ma destinate a non incidere, a non cambiare davvero le cose. Questo non è normale è il libro che Laura Boldrini ha voluto dedicare a una grande battaglia di civiltà, mettendo in fila fatti, testimonianze, storie che fotografano un modello patriarcale duro a morire. Un libro che fa riflettere sulle discriminazioni e i pregiudizi di tutti i giorni, in ogni ambito della nostra società. La parità tra uomini e donne in Italia si riassume nel motto "tutto cambia perché nulla cambi". Nonostante alcuni traguardi sulla carta, le leggi, i diritti riconosciuti e l'impegno di militanti e associazioni femministe, troppo spesso mogli, compagne, amiche, colleghe continuano a restare gregarie, subalterne, ininfluenti. E questo non è normale. La donna che sovverte lo schema è invisa, considerata una persona "strana" e un po' esaltata. Intanto il sessismo, l'intimidazione, la derisione, l'esclusione, l'odio misogino imperversano, con un unico fine: sminuire e controllare le donne per mantenere il potere maschile. La consapevolezza che tutto questo non è e non deve essere normale è l'unica strada per porre fine a un modello culturale che genera una vera emergenza sociale. Il mondo non può continuare a girare tutto intorno agli uomini, è arrivato il momento di dire basta. Questo libro rappresenta un antidoto alla rassegnazione, propone soluzioni ed esorta le donne a mollare gli ormeggi.

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PAROLE TOSSICHE. CRONACHE DI ORDINARIO SESSISMO - Graziella Priulla
MAG C 10793

In ogni ambito della vita sociale, pubblica o privata, ci esprimiamo comunemente con le parole di una cultura razzista, omofoba e sessista che amplifica la pancia del paese e che nessuna political correctness riesce a debellare. È solo lo specchio della volgarità diffusa o esiste un rapporto circolare per cui parole, pensiero e azione si rafforzano a vicenda? Périulla segue le tracce del turpiloquio per accedere alle zone d'ombra della società e far luce sui nodi irrisolti del rapporto fra i generi. Tutt'altro che inerti le parole definiscono il contesto in cui viviamo e rivestono un ruolo decisivo nella costruzione delle soggettività individuali e dell'identità collettiva, contribuendo a creare le fondamenta sulle quali erigere situazioni di disparità e di prevaricazione nella vita quotidiana. Il rimedio non è dunque il galateo, ma una pratica quotidiana del dissenso e un recupero dell'uso consapevole della lingua come portatrice di significati.

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LA GAIA CRITICA. POLITICA E LIBERAZIONE SESSUALE NEGLI ANNI SETTANTA - Mario Mieli
MAG C 10791

Attivista, intellettuale e saggista, Mario Mieli fu impegnato in un lavoro di scrittura pervasa da intenzioni politiche innovative che lo hanno reso uno dei protagonisti più radicali della storia culturale italiana del secolo scorso. Strumento indispensabile per comprendere l'evoluzione del suo pensiero, questo volume ne compendia le intuizioni che hanno anticipato il dibattito contemporaneo sugli studi di genere e queer. Scritti teorici e politici, articoli e interviste per la prima volta presentati in maniera organica ne delineano la ricerca che si espresse nella partecipazione ai primi collettivi italiani di liberazione omosessuale per poi confluire in un percorso personale e in una visione della società in chiave anticapitalistica. Accompagnati da un'introduzione e da una biografia critica, gli interventi raccolti spaziano dalle osservazioni sull'attivismo e sull'esperienza omosessuale degli anni settanta, al posizionamento all'interno o a margine del movimento, dalla politica e dall'estetica del travestitismo e della transessualità, alle preoccupazioni e convinzioni ecologiste e antimilitariste.

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DONNE NEL SESSANTOTTO - Il Mulino
MAG C 9456 200

Il libro tratteggia sedici ritratti biografici di donne che hanno partecipato, anche senza essere militanti, a quel grande passaggio d'epoca che va sotto il nome di Sessantotto. Così Franca Viola che si ribellò agli arcaici costumi siciliani e rifiutò il matrimonio riparatore, così Mara Cagol che pagò con la vita la scelta del terrorismo brigatista. Due ribellioni diverse, una pacifica e una violenta, emblematiche di quegli anni. E in mezzo ci sono le altre, Amelia Rosselli, Carla Accardi, Patty Pravo, Giovanna Marini, Perla Peragallo, Krizia, Emma Bonino, Rossana Rossanda, Carla Lonzi, Letizia Battaglia, Annabella Miscuglio, Mira Furlani, Elena Gianini Belotti, Tina Lagostena Bassi: ogni «scatto» disegna un percorso, politico, artistico, culturale, civile, ora luminoso ora tormentato, sullo sfondo di quella rivoluzione femminile, che - come ha scritto Eric Hobsbawm - è stata l'unica rivoluzione riuscita del Novecento.

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LADY SAPIENS. COME LE DONNE INVENTARONO IL MONDO - Thomas Cirotteau
MAG C 10711

La Preistoria è stata a lungo narrata al maschile. Le donne, quando venivano menzionate, erano sempre dipinte e raccontate come creature indifese, spaventate, dipendenti dalla protezione dei possenti uomini cacciatori.Chi erano, ad esempio, le donne che hanno ispirato le statue delle veneri preistoriche? Per 150 anni, i ricercatori, privi di indizi archeologici sulla loro vita quotidiana, hanno sottovalutato il loro ruolo. Queste donne sono diventate prigioniere dei cliché. Mentre l'uomo cacciava, inventava, creava, disegnava, la donna, confinata all'educazione dei suoi figli, era ridotta ai soli compiti domestici. Tutto è stato detto... o quasi. Negli ultimi quindici anni, una nuova generazione di ricercatori, molti dei quali donne, ha messo in dubbio questo modello. Queste scienziate, grazie all'etnoarcheologia, allo studio del dna e alle ossa, hanno creato protocolli di analisi rivoluzionari, hanno definito nuovi metodi di scavo per rendere finalmente visibile l'invisibile. E così è emerso il ruolo essenziale e lo status talvolta prestigioso delle donne preistoriche. Queste donne del passato tornano in vita per la prima volta davanti ai nostri occhi e svelano una nuova storia delle nostre origini. Lady Sapiens ripercorre questa entusiasmante e appassionante ricerca e ci offre un ritratto inedito della donna nel periodo preistorico, una figura più vicina a noi e al nostro tempo, di quanto avremmo potuto pensare.

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SOTTO UN CIELO DI STOFFA. AVVOCATE A KABUL - Cristiana Cella
MAG C 10716

Il sole non è ancora sorto a Kabul e Shirin si prepara ad affrontare un altro giorno di battaglie, come ogni altra donna in Afghanistan, ma per lei è diverso. Ha scelto di lottare, non solo per se stessa, ma soprattutto per le altre, per proteggere con ogni mezzo i loro diritti e le loro vite. È una mattina come tante per Shirin, avvocata presso il Centro Legale di Hawca, e tra poco la sua vita incrocerà quella di una delle tante donne costrette a combattere la propria battaglia segreta, Roshan. Anche per Roshan comincia un altro giorno, di resistenza, nella sua casa, contro quel marito carceriere. Forse, però, questa è una giornata speciale, unica. Un rumore attira la sua attenzione, il vento fa sbattere la finestra della cucina che qualcuno ha dimenticato di chiudere; una finestra che può cambiare tutto, un piccolo spiraglio di speranza. Quella di Roshan e di Shirin è una delle storie di questo libro, raccontate da voci di donne reali che combattono nel nostro stesso tempo, in uno spazio lontano, per un paese più giusto e libero. Il volume contiene un'intervista a Malalai Joya, ex parlamentare afgana.

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LA SOCIETÀ DEL RISCHIO. VERSO UNA SECONDA MODERNITÀ - Ulrich Beck
MAG C 10717

Sono rari i libri capaci di imporre all'attenzione generale nuovi temi o addirittura nuovi modi di guardare le cose. "La società del rischio", pubblicato in Germania alla metà degli anni ottanta e subito impostosi in rutto il mondo grazie a una fortunata edizione inglese, è senza dubbio uno di questi. Ulrich Beck, uno dei maggiori protagonisti delle scienze sociali contemporanee, vi ripensa in profondità la natura del modello sociale, economico e politico che ha caratterizzato la nostra modernità dal Settecento fino ai nostri giorni. Ma soprattutto mostra come questo modello stia oggi vivendo profonde trasformazioni sotto la spinta di cinque sfide congiunte: la globalizzazione, l'individualizzazione, la disoccupazione, la rivoluzione dei generi e, last but not least, i rischi globali della crisi ecologica e della turbolenza dei mercati finanziari.

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RAZZISMO. GLI ATTI, LE PAROLE, LA PROPAGANDA - Annamaria Rivera
MAG C 10718

È su una montagna costituita anche da cattive parole e pessime retoriche che si è sedimentato, riprodotto e legittimato il razzismo quale oggi si manifesta in Italia: un sentimento di ostilità verso tutti gli estranei, i diversi, gli Altri, occupanti abusivi del "nostro territorio". In questa raccolta di brevi saggi, Annamaria Rivera porta avanti un'analisi puntale del circolo vizioso che alimenta il razzismo, attraverso riflessioni colte che colpiscono per la loro originalità e la loro attualità. Mostra così la dialettica perversa fra il razzismo istituzionale, il ruolo dei media e della propaganda, e le forme sempre più diffuse di xenofobia "popolare". Negli ultimi anni tale dialettica si è mostrata nel modo più palese (basti pensare alle ultime politiche contro l'immigrazione o ai recenti episodi di violenza raccontati dalla cronaca), e tuttavia essa ha antecedenti qui ricostruiti con precisione, per evidenziarne la lunga durata. L'autrice decostruisce inoltre pseudo-nozioni quali "razza", "etnia", "colore", "identità" e mette in luce l'apparato lessicale e comunicativo che contribuisce a riprodurre discriminazione, ineguaglianza ed emarginazione. Un'opera per riflettere su quello che sta accadendo oggi attorno a noi.

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L'INVENZIONE DELLA VIRILITÀ. POLITICA E IMMAGINARIO MASCHILE NELL'ITALIA CONTEMPORANEA - Sandro Bellassai
MAG C 10780

La virilità ha avuto un ruolo particolarmente importante nell'immaginario politico dell'Italia contemporanea. "Inventato" per proteggere la mascolinità tradizionale in un'epoca di grandi trasformazioni, dall'ultimo Ottocento il virilismo è stato un pilastro retorico delle culture nazionaliste, imperialiste, autoritarie e razziste. È anche grazie alla rilevanza politica della virilità, quindi, e alla sua associazione storica con i principi di gerarchia, forza e autorità, che se ne possono comprendere l'incisività e la persistenza straordinarie, soprattutto nella cultura italiana. Negli ultimi decenni, tuttavia, sempre più questo modello virilista è apparso evanescente e screditato. Ma è possibile considerare oggi davvero conclusa la sua storia?

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LE NUOVE FAMIGLIE - Anna Laura Zanatta
MAG D 6391

Accanto alla famiglia tradizionale oggi prendono forma nuovi modi di stare insieme: convivenze, vite da single, famiglie allargate, coppie omosessuali. Quante e come sono le nuove famiglie? La terza edizione aggiornata di un volume che fa chiarezza su questo variegato panorama anche a partire dalle nuove normative in vigore.

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GIUSTIZIA E POLITICA. CRISI E RIFONDAZIONE DEL GARANTISMO PENALE - Luigi Ferrajoli
MAG C 10849

Negli ultimi trent’anni la criminalità in Italia è crollata: gli omicidi, che nel 1991 furono 1.938, sono oggi poco più di 300 e anche gli altri reati sono in larga parte diminuiti. La popolazione carceraria è tuttavia quasi raddoppiata e il numero degli ergastoli è più che quadruplicato, passando dai 408 del 1992 agli attuali 1.867. È cambiata radicalmente anche la politica penale. Ancora negli anni Novanta la maggioranza dei parlamentari italiani era favorevole all’abolizione dell’ergastolo, votata dal Senato il 30 aprile 1998 da una larghissima maggioranza. Oggi tutte le forze presenti in Parlamento respingono, come un’accusa infamante, l’idea di essere a favore dell’abolizione non diciamo dell’ergastolo, ma perfino del carcere duro dell’ergastolo ostativo. Questi straordinari mutamenti non sono spiegabili se non come effetti della riduzione delle garanzie del corretto processo quali limiti all’arbitrio punitivo e del declino della cultura garantista sia nel ceto politico che nel ceto giudiziario. Contro tale regressione, questo libro ripropone il modello classico della giurisdizione penale come accertamento dei reati legalmente predisposti, su cui si fonda la sua legittimazione democratica. Propone il rafforzamento delle garanzie penali e processuali idonee a realizzare tale modello. Sostiene infine la necessità di sviluppare una teoria del garantismo penale entro una teoria generale del garantismo, sulla base delle tesi che la maggior parte dei reati si previene con garanzie dei diritti e con politiche sociali, ben più che con politiche penali, e che il garantismo penale designa l’ultima e la più infelice delle tecniche di garanzia della sicurezza pubblica dai delitti e dalle pene arbitrarie.

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PASOLINI NOSTRO CONTEMPORANEO. PROSPETTIVE ED EREDITÀ - Maura Locantore
MAG C 10801

Pasolini nostro contemporaneo. Prospettive ed eredità raccoglie i contributi dell’importante convegno organizzato dal Centro Studi Pasolini di Casarsa della Delizia a chiusura delle celebrazioni del centenario del poeta e vuole mettere in luce, nella mutevolezza dei suoi testi critici e, persino, nel carattere incompiuto di molte sue prove letterarie, la inesausta ricerca di un’intensità fuori della parola ed esorbitante dai modi letterari. È il contatto diretto con la realtà, lo scavalcare la limitatezza e la corruzione delle parole, che genera la sperimentazione di nuovi codici, in un desiderio di conquistare sul duplice fronte della vita e della militanza intellettuale una dimensione di verità integrale: bisogno atavico il cui adempimento Pasolini sente continuamente minacciato e corroso dall’inautenticità che avanza su tutti i fronti.

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SBIANCARE UN ETIOPE. LA COSTRUZIONE DI UN IMMAGINARIO RAZZISTA - Federico Faloppa
MAG C 10858

Nel 2017 una pubblicità della Dove fu al centro di polemiche: grazie al potere del brand, una ragazza nera si trasformava in una ragazza bianca dai capelli rossi. Per l'azienda, si trattava di un omaggio alla diversità. Ma in tanti non gradirono: l'effetto sbiancante del docciaschiuma appariva nella migliore delle ipotesi un inspiegabile scivolone, nella peggiore un messaggio razzista, neanche tanto velato. Dai social partì un'ondata di indignazione che fece sparire velocemente lo spot incriminato. Perché quella reazione? Perché, a prescindere dalle intenzioni dell'azienda, quella pubblicità riprendeva un motivo che, nei secoli, si era radicato in molte culture, non solo europee: quello dello "sbiancare un etiope" (o "un moro", "un nero"), col significato di "fare uno sforzo inutile" o "tentare un'impresa impossibile". Di questo motivo culturale tanto profondo quanto nascosto, che affonda le proprie radici nei primi secoli dopo Cristo e arriva fino ai giorni nostri, Federico Faloppa raccoglie qui i frammenti e ricostruisce le vicende, muovendosi tra proverbi popolari, fiabe antiche e commedie secentesche, affreschi medievali e dipinti rinascimentali, vignette satiriche e manifesti pubblicitari, pamphlet politici e romanzi autobiografici. Si scopre così che la favola attribuita a Esopo del servo (nero) lavato e sfregato dal proprio padrone trova nei libri per bambini di epoca moderna risvolti moraleggianti e pedagogici sull'immutabilità della natura e dell'ordine sociale, o che il battesimo dell'etiope raccontato negli Atti degli Apostoli diventa motivo iconografico privilegiato nell'Olanda post Riforma protestante. E si tracciano fili rossi che uniscono i padri della Chiesa ed Erasmo da Rotterdam, libri di emblemi e mondi alla rovescia, poesia burlesca e letteratura alchemica, pubblicità di saponi e propaganda fascista, fino ad arrivare a Calimero, il pulcino nero sbiancato da un detersivo che ha segnato l'immaginario italiano del secondo dopoguerra. Nel ripercorrere la sorprendente storia di questo topos di lunga durata, scopriamo anche una vera e propria ossessione "occidentale", quella per il bianco, attraverso i tentativi - allegorici o reali - di "sbiancare l'etiope", e di costruire un sistema prima simbolico e poi razzista per raccontare e governare il mondo a propria immagine e somiglianza.

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ALZO GLI OCCHI PER DIRE SÌ. UNA STRAORDINARIA STORIA ALLE ORIGINI DELLA COMUNICAZIONE AUMENTATIVA - Ruth Sienkiewicz-Mercer;Steven B. Kaplan
MAG C 10837

Finalmente tradotta in Italia la straordinaria autobiografia di Ruth Sienkiewicz-Marcer. Nata nel 1950, Ruth non ha mai pronunciato una parola. Non ha mai potuto camminare, nutrirsi o pettinarsi da sola. Chiunque la conosca, imprigionata com’è in un corpo inerte, la considera priva di ogni capacità. Invece la mente di Ruth funziona perfettamente, ma nessuno intorno a lei se ne accorge. Steven Kaplan, un amico di Ruth, è il primo a rendersi conto che la donna comprende ogni cosa ma non ha strumenti per comunicare. Attraverso una tabella di comunicazione fedelmente riportata in frasi da Kaplan, Ruth sarà così in grado di raccontare gli anni della sua reclusione virtuale. Ora Ruth è libera di vivere una vita piena di senso e successi personali, tra cui quello di aver inventato un primordio di Comunicazione Aumentativa Alternativa, il sistema simbolico destinato nei decenni successivi a rivoluzionare la possibilità d’espressione di quanti soffrono deficit della comunicazione. «Alzo gli occhi per dire sì» cambierà per sempre lo sguardo del lettore sulle persone con gravi disabilità. La relazione e la comunicazione vanno al di là di qualsiasi barriera fisica o di mere parole pronunciate.

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IL PENSIERO DI ALESSANDRO MANZONI E LA GIUSTIZIA - Giuseppe Franco Ferrari
MAG C 10817

Il volume raccoglie gli atti della giornata di studi dedicata a “Il pensiero di Alessandro Manzoni e la giustizia”, che si è tenuta presso l’Università Bocconi il 9 giugno 2023. La giornata si è distinta per il taglio non esclusivamente letterario o storico dell’intervento degli studiosi coinvolti. Al contrario, si è focalizzata sul raccordo tra l’ispirazione etica e il pensiero istituzionale del Manzoni, secondo un approccio tipico di Law and Litterature. L’idea di giustizia, infatti, muove da inevitabili contenuti assiologici per trasferirsi necessariamente sul piano giuridico. Al contempo, nel caso dell’opera manzoniana, la descrizione dei fatti storici, la fiction e i giudizi di valore sono intrisi di premesse e di ricadute propriamente istituzionali, concernenti non solo la posizione morale dell’uomo ma il funzionamento dell’apparato giudiziario, il ruolo delle norme e i metodi della loro produzione e interpretazione. Ecco allora che un dialogo serrato tra letterati e giuristi appare quanto mai utile per indagare da prospettive felicemente complementari una tematica – quella della giustizia – che non ha mai perso la sua attualità.

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L' INCOERENZA DELL'INCOERENZA DEI FILOSOFI - AverroÈ
MAG D 6422

"È necessario che un ricercatore della verità, qualora s'imbatta in una affermazione insostenibile la cui insostenibilità non è in grado di eliminare facendo ricorso a premesse chiare, concluda che si tratta di un'affermazione falsa, anche se deve sforzarsi di individuare le ragioni per cui chi l'ha enunciata ha sostenuto che fosse vera. A tal fine si deve dedicare molto tempo e (adeguarsi) all'ordine richiesto dalla natura dell'oggetto indagato. Se ciò vale in relazione a scienze diverse da quelle metafisiche vieppiù varrà per le scienze metafisiche, le quali sono remotissime dal tipo di conoscenza che si ottiene in modo appena superficiale."