SCELTI PER VOI
Rubrica a cura di Emanuele Romallo
AGOSTO 2024
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ATTUALITÀ
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ELIMINARE IL CAOS IN CLASSE CON CASINOMETRO, MINDFULNESS E NEUROSCIENZE - Mauro Sandrini
MAG C 10918

Ci sono quasi un milione di insegnanti in Italia e molti soffrono di una malattia nascosta: il rumore ossessivo di ogni mattina a scuola. Questo libro, scritto da un insegnante per insegnanti, offre un metodo pratico per creare un clima di benessere in classe, stimolando il rispetto delle regole anche negli alunni più indisciplinati. I suoi contenuti sono frutto di centinaia di corsi tenuti dall'autore in tutta Italia.

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VIVA LA LIBERTÀ. GLI ADOLESCENTI HANNO BISOGNO DI FARNE ESPERIENZA - Alberto Rossetti
MAG C 10986

In questo libro ci sono le storie e i problemi dei tanti adolescenti che si trovano a dover fronteggiare da un lato una libertà senza confini e dall’altro l’assenza di libertà. Posizioni per nulla contrastanti perché senza limiti non esiste libertà e allo stesso tempo troppo controllo impedisce di viverla. Chiamiamo i bambini ometti, piccole donne, signorine e signorini mentre riserviamo agli adolescenti gli appellativi di bambini, piccolini, cuccioli, tesori. Proprio quando sarebbe necessario lasciarli liberi, spingerli fuori casa per vivere la loro vita, li si richiama verso sé stessi. Ma perché operiamo questa manovra così pericolosa? Forse, abbiamo paura dell’erranza giovanile e per questo non riusciamo a lasciarli davvero liberi di partire. Oppure siamo troppo concentrati sui nostri bisogni e non riusciamo ad ascoltare i loro o, ancora, pensiamo ai figli come a dei nostri prodotti e per questo fatichiamo ad agire quel taglio che è l’unica garanzia di una vita davvero libera. In queste pagine, Alberto Rossetti chiarisce che la libertà dei ragazzi è sempre più in discussione e la colpa è innanzi tutto di un mondo adulto che, ad esempio, accetta che uno strumento come il Registro Elettronico trasformi uno studente in una media voto espressa tramite un cerchio che si tinge di verde, arancione o rosso a seconda del suo valore. Terribile. Oppure che spinge a fare sempre più diagnosi per poter lavorare su Bisogni Educativi Speciali quando forse dovremmo ricominciare a occuparci con serietà e passione di quelli che molto più semplicemente sono i bisogni educativi normali.

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LA FORMA DELL'ORO. VIAGGIO NELLA STORIA DEL PARMIGIANO REGGIANO UN'AVVENTURA SOCIALE - Slow Food Editore
MAG C 10978

Questo libro ripercorre in modo originale, gradevolmente narrativo ma rigoroso e dotto, l'epopea che ci consegna ogni giorno un tesoro in grandi forme, le forme dell'oro.«Scorgersi belle e larghe campagne, ove sono buoni e grassi pascoli per gli animali, e fra gli altri, per la gran madre di vacche, dalle quali se ne cava tanto latte, per far il cascio, che è quasi cosa da non credere, a quelli che non l'haueranno venduto. Onde è nominato, il detto cascio, per la sua bontà, per tutta l'Italia» - Leandro Alberti, Descrittione di tutta Italia..., Bologna 1550.Una storia che inizia nel Medioevo, poco dopo l’anno 1000, e si dipana attraverso le epoche, modulandosi con i grandi cambiamenti geopolitici, economici, agricoli, commerciali, le mode a tavola e non, per proiettarsi nel futuro. Un fil rouge dato dal formaggio, la sua nascita nelle abbazie e poi la sua diffusione nei secoli su tutte le tavole d’Europa. Un formaggio che assumerà secoli dopo il nome di Parmigiano Reggiano, evolvendo, cambiando a seconda dei tempi, ma restando sempre il re della tavola. Un prodotto iconico dell’Italia ma soprattutto di un territorio che è stato modellato anche e soprattutto in funzione della sua produzione, integrata con l’allevamento, la coltivazione e forme di industrializzazione varia. Un modo originale, gradevolmente narrativo ma rigoroso e dotto per parlarci dell’epopea che ci ha consegnato un vero e proprio tesoro che ci è consegnato ogni giorno in grandi forme, le forme dell’oro.

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SCIENZA E GIUSTIZIA. LA DINAMICA DELLA SCENA DEL CRIMINE - Federico Boffi-Lucarelli
MAG C 10972

Spesso chi è deputato alle decisioni, in qualunque settore della vita sociale, non ha specifiche conoscenze scientifiche, ma è sui risultati di elaborazioni scientifiche che a volte si deve affidare. Questo libro affronta il problema di dover esprimere una valutazione sociale e funzionale in conseguenza del risultato di una ricerca scientifica o elaborazione tecnica, da parte di chi non abbia alcuna competenza nel settore. L'attenzione è qui focalizzata sulle determinazioni giudiziarie relative ad uno specifico accertamento tecnico, quello della "dinamica della scena del crimine". L'utilizzo della logica, applicata nell'interpretazione di casi giudiziari reali, tra cui il caso Scieri, il caso Drago e via Fani, ma che in ogni aspetto della nostra vita quotidiana, dalla Politica all'Economia, dovrebbe tornare ad avere un ruolo predominante, è il tema portante di questa pubblicazione.

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ECOLOGIA DEL DENARO. FINANZA E SOCIETÀ NEL MONDO CONTEMPORANEO - Giovanni Gozzini
MAG C 10942

Negli ultimi sessanta anni il denaro ha via via assunto una sorta di vita autonoma rispetto a quella dell’uomo, la specie che lo ha inventato e ne ha fatto il proprio mezzo principale. Questo libro vuole raccontare la vita di questo strumento e l’habitat umano che ha creato. In altre parole, una vera e propria ‘ecologia del denaro’, la storia di come si è creata una massa di denaro libera di girare per il mondo, di trovare rifugio in paradisi fiscali e di speculare su monete nazionali, prezzi e tariffe. Non è la storia di una cospirazione, è piuttosto la storia di compagnie e società private che abbandonano la strada degli investimenti produttivi in posti di lavoro per seguire quella più facile e immediata degli scambi di denaro con altro denaro. È così che il potere della finanza globale è cresciuto su se stesso. Senza una politica capace di regolarlo, il capitalismo finanziario genera ineguaglianza e smette di produrre innovazione e occupazione. Esiste una finanza buona che col microcredito aiuta i poveri della Terra e con le rimesse degli emigrati riduce le distanze geografiche e sociali. Quel che manca è la politica.

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DISORDINE MONDIALE. PERCHÉ VIVIAMO IN UN'EPOCA DI CRESCENTE CAOS - Manlio Graziano
MAG C 10981

Il moltiplicarsi di conflitti a cui assistiamo da tempo sembra sfociato in un tragico disordine globale. Una guerra in piena Europa e il drammatico riacutizzarsi della crisi in Medio Oriente hanno contribuito alla percezione che la realtà che ci circonda sia sempre più caotica e incontrollabile. Ma è mai esistito nella storia un momento di pace, ovvero di totale assenza di conflitti? E un «nuovo ordine mondiale» che porti benessere e stabilità è possibile o è solo un'evocazione con cui si cerca di placare l'ansia e la paura provocate dal pericolo di una possibile terza guerra mondiale? Manlio Graziano, esperto di geopolitica e professore a SciencesPo e alla Sorbona, esplora queste domande tracciando paralleli illuminanti tra l'attualità e alcuni momenti chiave della storia moderna. Dalla Guerra dei t rent'anni conclusa con la pace di Westfalia, alle guerre napoleoniche suggellate dal Congresso di Vienna, fino alla Seconda guerra mondiale e al successivo bipolarismo garantito da Stati Uniti e Unione Sovietica, la «pace» non è stata altro che l'ordine imposto dalle potenze vincitrici agli sconfitti. Tra la fine del secolo scorso e l'inizio del ventunesimo secolo, tuttavia, la dissoluzione dell'Unione Sovietica, combinata all'ascesa della Cina e di altri paesi in via di sviluppo, ha spalancato le porte al multipolarismo: un sistema per sua natura instabile, caratterizzato dal costante slittamento dei rapporti di forza tra i vari attori internazionali. Gli Stati Uniti stanno oggi perdendo quel che resta della loro egemonia stabilizzatrice, e nessuno può sperare di prenderne il posto senza alimentare, estendere e approfondire il disordine che ormai dilaga sotto i nostri occhi. Il carattere caotico e conflittuale della politica mondiale è dunque destinato a durare. Solo con questa consapevolezza possiamo affrontare le sfide che ci attendono negli anni a venire.

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FEMMINISMO DI PERIFERIA - Martina MiccichÈ
MAG C 11005

Dall’essere marginali alla presa di coscienza di venire marginalizzati, fino alla sfida di diventare centrali nel cambiamento sociale. Nelle pagine di questo libro si parla di periferia, come oggetto e soggetto, come ambiente sociale, come costruzione, come spazio di espulsione e identità, nonché dei processi di periferizzazione nelle città e nel globo. Si parla anche del centro inteso come centro cittadino geografico, ma anche centro e spazio di accumulo del potere in cui, attraverso un sistema ramificato e iniquo, vengono mantenute le disuguaglianze e l’ingiustizia sociale. In particolare, l’autrice si sofferma sull’organizzazione sessista delle città, sul razzismo urbano e istituzionale, analizza gli stereotipi di genere portando in primo piano soggetti spesso silenziati e questioni che difficilmente vengono in mente quando si parla di periferia, come la crisi climatica e l’espulsione degli animali non umani.

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PUTINSTAN. COME LA RUSSIA È DIVENTATA UNO STATO CANAGLIA - Gorgio Fornoni
MAG C 10967

La spietata analisi del potere in Russia nelle parole di un grande inviato di guerra e giornalista di Report. In nessun luogo come in Russia si avverte in maniera tanto forte e incisiva il peso della storia. Ma non si può comprendere fino in fondo quello che sta succedendo oggi in Ucraina e nel mondo se di quella storia non si sottolinea anche la deriva autoritaria che spesso in Russia ha avuto l'esercizio del potere: dal dispotismo più o meno illuminato degli zar alla rivoluzione bolscevica, dalle purghe di Stalin fino alle recenti velleità neo-imperialiste. Consapevole di questo passato, il reporter Giorgio Fornoni ha percorso i lunghi binari della Transiberiana per capire l'anima più vera di quel che è diventato, secondo la celebre definizione dell'attivista Aleksej Naval'nyi, il «Putinstan». Il risultato è un'inchiesta senza precedenti che attraversa gli orrori e le testimonianze dei gulag sovietici, le rovine di Grozny e i campi profughi della Cecenia, i depositi di armi chimiche delle città segrete sugli Urali, le mille vie del gas che alimentano il potere corrotto e miserabile degli oligarchi.

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NON SI PUÒ PIÙ DIRE NIENTE? 14 PUNTI DI VISTA SU POLITICAMENTE CORRETTO E CANCEL CULTURE - UTET
MAG C 10885

Proposte di legge per contrastare le discriminazioni, discussioni parlamentari sui sostantivi femminili, regolamenti aziendali che sanzionano comportamenti inappropriati, circolari scolastiche su tematiche di genere, partite sospese per cori razzisti. Da tempo i temi distinti ma incrociati di politicamente corretto e cancel culture sono all'ordine del giorno, investendo la sfera privata e quella pubblica, i litigi in famiglia o tra amici e le prese di posizione su giornali cartacei, programmi televisivi, podcast, blog, riviste online e social network. Sono temi che spopolano proprio sui social, dove macinano commenti e polemiche, creando una frattura in un certo senso politicamente inedita: nella contrapposizione tra chi nega l'esistenza della cancel culture e chi si lamenta che "non si può più dire niente" non viene per forza ricalcato il dualismo classico tra sinistra e destra, o tra progressisti e conservatori. Vediamo infatti che il licenziamento di un attore o il macero di un libro innescano discussioni infuocate anche tra persone che su molti altri temi (economici, politici, sociali) sono perfettamente d'accordo. Che cosa sta succedendo? Mentre i media cavalcano il dibattito rilanciando pseudonotizie acchiappaclick su censure a Omero o Biancaneve, la contrapposizione tra i fronti si consuma per lo più in litigate pubbliche sui social o singoli interventi lanciati online o offline come una voce nel deserto, attorno a cui si rinserrano i ranghi della rispettiva fazione. Ognuno finisce sempre così per parlare ai convertiti, senza che si costruisca un dibattito che sia anche un dialogo costruttivo. Come antidoto alla polarizzazione, in questo libro si incontrano idealmente quattordici persone che non sono affatto d'accordo tra loro, ma sono disposte a sedersi a un tavolo di confronto. Ognuna ha scelto di inquadrare il tema secondo i suoi campi di interesse, le sue esperienze e professionalità: linguistica, televisione, comicità, filosofia, storia, sociologia, teatro, pedagogia, politica e quant'altro. Così, nel cercare una risposta alla domanda Non si può più dire niente?, questi quattordici punti di vista aprono inevitabilmente ad altre domande e risposte, che restituiscono complessità al nostro intricato presente. Autori: Matteo Bordone, Elisa Cuter, Federica D'Alessio, Giulio D'Antona, Federico Faloppa, Liv Ferracchiati, Vera Gheno, Jennifer Guerra, Christian Raimo, Daniele Rielli, Cinzia Sciuto, Neelam Srivastava, Laura Tonini, Raffaele Alberto Ventura.

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NON È NORMALE. SE È VIOLENZA NON È AMORE. È REATO - Cathy La Torre
MAG C 10993

Questo libro nasce dall’esigenza di ribadire che non è normale avere il telefono sotto controllo. Non è normale essere bersagliata di messaggi e chiamate da un ex. Non è normale ricevere avance sessuali senza aver dato il consenso. Non è normale subire pressioni su scelte e desideri personali. Insieme a Cathy La Torre impareremo a riconoscere quante e quali sono le (molte) facce della violenza, come fronteggiarle legalmente, a chi rivolgerci e come agire se pensiamo di essere vittime o testimoni di un abuso.

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LA NUOVA RUSSIA - I.J. Singer
C 1586 755

È l’autunno del 1926 quando Israel Joshua Singer, su invito del direttore del «Forverts» − quotidiano yiddish di New York −, si reca in Unione Sovietica per un reportage che lo impegnerà diversi mesi. «Queste immagini e impressioni sono state scritte di getto, sul momento, come accade nei viaggi» dirà, non senza understatement, a commento del suo lavoro, che invece costituisce una testimonianza eccezionale, per molti versi unica. Perché Singer, che aveva osservato a fondo il paese dei soviet già nel pieno della tempesta rivoluzionaria, non solo ci mostra ora uno scenario drasticamente mutato, ma coglie in nuce, con occhio penetrante, quelli che saranno i tratti peculiari del regime staliniano: la burocrazia imperante, la pervasività dell’apparato poliziesco, gli ideali comunisti sempre più di facciata, i rigurgiti antisemiti. Percorrendo le campagne bielorusse e ucraine punteggiate di fattorie collettive e colonie ebraiche, visitando le principali città del paese – Mosca, «grande, straordinaria e bellissima»; Kiev, che «non riesce ad accettare il nuovo ruolo di città di provincia»; Odessa, «cortigiana esuberante» divenuta «profondamente osservante e devotamente socialista» –, immergendoci in una prodigiosa polifonia di testimonianze, Singer ci restituisce un quadro vivido e composito, pieno di chiaroscuri, della nascente società sovietica. E porta così alla luce le feroci contraddizioni che proliferano sotto lo sguardo vigile e ubiquo delle nuove icone laiche del «santo Vladimir».

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L'IMPATTO DEL PNRR SUL SISTEMA DI GOVERNO MULTILIVELLO. OPPORTUNITÀ E CRITICITÀ - Paola Bilancia
MAG C 10949

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è un'opportunità senza precedenti per il rilancio del Paese: occorre però sincerarsi che la sua implementazione avvenga nel rispetto dei principi costituzionali fondamentali, per garantire che le riforme e le nuove risorse messe in campo servano a colmare, anziché aggravare, le crepe nella coesione sociale aperte dalle crisi degli ultimi due decenni. Questo volume analizza, in prospettiva giuspubblicistica, la posizione del PNRR nel quadro costituzionale, prestando particolare attenzione al suo rapporto con il sistema di governo multilivello. Dopo una ricostruzione delle fasi di attuazione del Piano - elaborazione, governance, procedimenti per la ripartizione dei fondi e il raggiungimento degli obiettivi -, i vari capitoli ne disegnano la «messa a terra», il monitoraggio dei risultati, le best practices, fino agli eventuali correttivi, incluso l'esercizio del potere sostitutivo statale. Il filo rosso è rappresentato dall'attenzione alle profonde trasformazioni, temporanee e permanenti, che il Piano genera a tutti i livelli di governo, e dal vaglio delle opportunità e criticità che esso presenta per l'ordinamento costituzionale.

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GREEN DEAL. COME COSTRUIRE UNA NUOVA EUROPA - Dario Bevilacqua; Edoardo Chiti
MAG D 6438

Lanciato nel 2019, il Green Deal non è «soltanto» la strategia che l'Unione europea ha messo in campo per contrastare il cambiamento climatico: è un disegno complessivo, da comprendere all'interno del processo di integrazione europea, come motore trasformativo dell'Europa politica nel suo insieme. Gli autori analizzano le componenti tecniche del Green Deal e le implicazioni pratiche del raggiungimento della neutralità climatica facendo costante riferimento alla visione di un progetto politico ambizioso e radicale. Esso mira a «trasformare l'UE in una società giusta e prospera», ma che proprio per la sua ambizione non è esente da problemi che chiamano in causa le istituzioni europee e dei paesi membri.

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LA CRISI DELLA NARRAZIONE. INFORMAZIONE, POLITICA E VITA QUOTIDIANA - Byung-Chul Han
MAG D 6445

Sono il tessuto connettivo delle nostre comunità e donano senso al mondo. Ma nella società contemporanea, le narrazioni risultano effimere e inefficaci. La loro onnipresenza non è che un sintomo, e un segnale d'allarme. Le narrazioni sono in crisi da tempo. Da bussole capaci di dare senso all'esistenza collettiva sono ormai diventate una merce come tutte le altre. Ridotte ad ancelle del capitalismo, si trasformano in storytelling e lo storytelling, ormai ubiquo, scade nella pubblicità, nel consumo di informazioni. L'accumulo di notizie ha preso, insomma, il posto delle storie. Dati e informazioni, però, frammentano il tempo, ci isolano e ci bloccano in un eterno presente, vuoto e privo di punti di riferimento. A diventare impossibile è la felicità stessa. Perché la vita, con tutti i suoi imprevisti, inciampi, tentativi ed errori, incontra la pienezza solo quando può essere condivisa e tramandata all'interno di una narrazione collettiva.

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NON CI HANNO VISTO ARRIVARE. IL POTERE RIVOLUZIONARIO DELLE DONNE - Lisa Levenstein
MAG C 11024

Con l'avvento del #MeToo, il movimento per i diritti delle donne sembra essere riemerso con forza dal nulla, risvegliando all'improvviso i ricordi di un passato lontano. Un passato da molti creduto sepolto e rimasto fermo, nell'immaginario collettivo, alle immagini iconiche quanto stereotipate delle ragazze che negli anni Sessanta e Settanta alzavano cartelli inneggianti alla pace e alla libertà sessuale. Ma davvero, dopo aver vissuto i suoi anni di gloria, il movimento aveva perso vigore, rinunciando alle proprie battaglie e accettando passivamente che economia e politica decidessero della vita di milioni di donne? Ricostruendo la storia recente del movimento femminista, in particolare degli anni Novanta, Lisa Levenstein dimostra che non è affatto così. Sebbene scomparso dalle prime pagine dei giornali, il movimento infatti non ha mai smesso di organizzarsi ed evolvere. Attraverso storie, personaggi, battaglie e innumerevoli testimonianze dirette, Lisa Levenstein ci restituisce in queste belle pagine l'energia che ha animato le lotte degli ultimi decenni. Dal celebre discorso di Hillary Clinton alla conferenza mondiale sulle donne a Pechino nel 1995, alle audaci attiviste che hanno perseverato di fronte all'ostilità e alla mancanza di riconoscimento, questo libro dimostra che, ben prima che ce ne accorgessimo, si stava affermando una coscienza nata dal basso in cui si intersecavano voci e rivendicazioni diverse.

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FORESTE, TERRITORIO, DISSESTO. PREVENZIONE E BONIFICA A CENT'ANNI DALLA LEGGE SERPIERI - Giorgio Amadei; Federico Magnani; Nazario Palmieri
MAG C 11030

Esattamente cento anni fa la legge sulla forestazione, regio decreto 30 dicembre 1923, n. 3267, «Riordinamento e riforma della legislazione in materia di boschi e di terreni montani», offriva una prima sistemazione organica delle diverse disposizioni in materia forestale. Un testo fondamentale, quello della cd. Legge Serpieri, che ha permesso per molto tempo la gestione e manutenzione delle montagne attraverso il Corpo Forestale dello Stato. A distanza di un secolo, dopo che la riforma del Titolo V della Costituzione ha spostato dallo Stato alle Regioni la titolarità e l'onere della gestione del territorio e dopo le catastrofi ambientali che recentemente hanno colpito diverse regioni italiane, diventa utile ripercorrere quanto è stato fatto e quanto si deve fare in Italia per la sicurezza della montagna, la tutela del patrimonio forestale, la prevenzione del dissesto idrogeologico. Il volume, pensato per un pubblico non specialistico, vuole anche essere una sorta di manuale di comportamento per chi vive o frequenta territori e foreste e più in generale una linea di indirizzo a livello nazionale.

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MAL D'ALCOL. IL RACCONTO DI UN GRANDE MEDICO PER NON CADERE IN TRAPPOLA - Luigi Raniero Fassati
MAG C 11020

"La mia esperienza personale vissuta al fianco di tanti ragazzi ridotti male per aver bevuto troppo è stata in alcuni casi così traumatizzante che mi ha fatto capire l'importanza di trasmetterla ai giovani per farli partecipi dei rischi che si corrono quando si esagera con l'alcol. Così ho cominciato ad andare in giro per le scuole medie superiori di Milano e della provincia a raccontare quello che mi era capitato. Ora ho deciso di metterlo anche nero su bianco per raggiungere un numero maggiore di studenti. Così è nato questo libro, nel quale descrivo i casi clinici di due giovani alcolisti". Con l'alcol non si scherza. In questo libro il professor Fassati, un chirurgo esperto nei trapianti di fegato, da anni impegnato nelle scuole nella lotta contro l'alcol, racconta due storie esemplari, schiette e ricche di spunti di riflessione. L'autore mette la sua grande esperienza al servizio dei giovani, dando preziose indicazioni su come riconoscere, combattere ed evitare questa dipendenza.

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SOCIAL. L'INDUSTRIA DELLE RELAZIONI - Gabriella Taddeo
MAG C 11032

Siamo dominati dal potere dei social, una condizione che ci appare ineluttabile e allo stesso tempo poco comprensibile. Da strumenti ideati per favorire le relazioni, i social negli anni sono diventati sempre piú mezzi di informazione, di intrattenimento e di crescita personale. Allo stesso tempo, con pari o maggiore intensità, li interpretiamo come zone franche, in cui allentare la morsa sociale per lasciarci andare al divertimento infantile, al narcisismo, all'esaltazione tribale o alla semplice apatia. Essi sono, oggi, una vera e propria «industria delle relazioni». In questa industria, i mezzi di produzione appartengono a pochi, ultrapotenti monopolisti mondiali, che concepiscono e dettano le regole del gioco. Con la conseguenza, spesso, di farci sentire succubi, se non vittime, di dinamiche costruite per noi e allo stesso tempo senza di noi. Ma come funzionano veramente queste «macchine di socialità»? In che modo sono riuscite in pochi anni a catturarci e a invischiare cosí tanto le nostre vite con le loro interfacce e algoritmi?