SAGGISTICA |
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EPICUREISMO E INDIVIDUALISMO. PER UNA STORIA DELLA FILOSOFIA POLITICA - Raimondo Cubeddu
MAG C 11009
Quale è stata l'importanza della riscoperta rinascimentale di Epicuro e di Lucrezio per la nascita e per lo sviluppo della filosofia politica moderna? In genere si tende ad interpretare la modernità come una sorta di secolarizzazione del cristianesimo, ma, mettendo in luce come in molti dei suoi principali esponenti scorresse una vena di ateismo lucreziano, il volume mostra invece come una sua cospicua parte possa essere intesa come un tentativo di 'liberarsi' del cristianesimo e dell'aristotelismo. E come, giunte per vie parzialmente inesplorate, le dottrine epicuree, che delineano un paradigma interpretativo dell'uomo diverso da quello classico e da quello cristiano, siano presenti nei principali esponenti di quello che Hayek definisce il 'vero individualismo': Mandeville, Hume, Menger. Vale a dire dei teorici delle istituzioni sociali come possibili esiti di azioni umane tendenti a perseguire valori e fini soggettivi. Ricostruendo la dottrina epicureo-lucreziana dell'utilità, del linguaggio, del clinamen, del diritto, della politica e la sua trasformazione in Hobbes, Gassendi, Spinoza e Bayle, il volume indaga sul modo in cui essa è stata intesa da protagonisti della tradizione individualistica: Mandeville, Galiani, Hume, Montesquieu, Smith, Burke, Ferguson, Menger, Mises e Leoni. Si tratta di un'indagine su quella congiunzione di ateismo e di edonismo politico introdotta dall'epicureismo moderno che, per Strauss, ha dato vita ad "una rivoluzione che si è diffusa dappertutto e alle cui proporzioni nessun altro pensiero si è mai finora avvicinato". Una rivoluzione che ha dato origine ad un utilitarismo individualistico e ad uno statalistico, e che però non contagia i Libertarians i quali subiscono il fascino del razionalismo etico di Aristotele. Dunque, un'interpretazione fortemente innovativa tanto della nascita del liberalismo, quanto della filosofia politica moderna, che poggia su una rigorosa analisi dei testi e che a tratti si sviluppa come un romanzo. |
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LINGUA ITALIANA E TELEVISIONE - Gabriella Alfieri
MAG D 6455
Il libro esamina l'italiano della televisione di oggi, sciolto e spregiudicato, ma anche molto variato in funzione dei diversi generi, attraverso un'organica descrizione e un raffronto con quello sobrio, garbato e più uniforme della tv di ieri. Questa nuova edizione aggiorna nell'intero volume l'analisi dell'italiano televisivo, adeguandola alla mutata realtà sociale, produttiva e ricettiva dell'ultimo decennio, e aggiunge un capitolo che tratteggia le nuove frontiere della televisione, i suoi frastagliati confini nel panorama crossmediale e le conseguenti dinamiche linguistiche. |
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DEWEY E L'EDUCAZIONE PROGRESSIVA - Paolo Sorzio
MAG D 6454
La pedagogia progressiva non va intesa come un modello astratto al quale conformare la pratica educativa, ma come un metodo per affrontare le condizioni che ostacolano il pieno sviluppo delle persone. A tale proposito John Dewey ha elaborato una prospettiva originale rispetto alle molteplici controversie dell'istruzione: la natura dell'apprendimento, la relazione tra la scuola e i contesti informali, il ruolo dell'istruzione nello sviluppo della democrazia e dell'eguaglianza sociale. Il libro, in una nuova edizione aggiornata, illustra l'educazione progressiva e il suo successivo diffondersi in Italia; inoltre, critica alcune rappresentazioni erronee che hanno inciso negativamente sulla piena comprensione della sua validità e sul riconoscimento delle opportunità che offre per affrontare i problemi dell'istruzione. |
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AUTISMO E ISTRUZIONE. COME LA VEDO IO: QUELLO CHE GENITORI E INSEGNANTI DEVONO SAPERE - Mary Temple Grandin
MAG C 11012
In questo libro, la dottoressa Mary Temple Grandin affronta i problemi reali che genitori, insegnanti e bambini devono affrontare ogni giorno. In un manuale conciso e chiaro, l'autrice illustra tecniche e strumenti efficaci nel campo dell'educazione, relative a tematiche come: l'importanza dell'intervento precoce, lo sviluppo del talento, la motivazione a beneficio degli studenti, l'insegnamento di diversi tipi di pensiero. In queste utili pagine, la dottoressa Grandin offre consigli, strategie pratiche e suggerimenti da provare, tutti basati su ricerche approfondite e sulla sua esperienza diretta. La dottoressa Grandin sostiene infine che l'educazione dei bambini nello spettro autistico deve concentrarsi sui loro punti di forza, spesso trascurati, per promuovere il loro contributo unico al mondo. |
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IL NUOVO RUOLO DELL'EDUCATORE DI PLESSO. RICERCA SUL CAMPO E INDICAZIONI OPERATIVE - Dina Guglielmi; Guido Sarchielli; Agnese Zambelli
MAG C 10893
È ormai riconosciuta l'importanza di interventi educativi personalizzati per rafforzare i processi di integrazione e inclusione sociale, facilitare gli apprendimenti, migliorare il sostegno ai minori in varie condizioni di difficoltà. In tutto questo l'Educatore assume naturalmente un ruolo centrale. Questo libro intende esplorare una peculiare modalità di organizzazione del lavoro educativo focalizzata sull'Educatore di Plesso/Istituto. Sulla base del coinvolgimento diretto di educatori e personale scolastico viene effettuata una analisi di questa funzione professionale, ancora poco conosciuta, che si concretizza nel mettere insieme le azioni educative a sostegno dei singoli con attività laboratoriali e di piccolo gruppo in favore di tutta la classe e del contesto scolastico. Tramite il confronto con esperti e studiosi dei processi educativi vengono esplicitati i pregi ma anche le criticità da superare per rendere tale modalità organizzativa efficace e realmente generalizzabile. |
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LA LIS COME «STRUMENTO». INTRODUZIONE PER UN TRATTAMENTO NON VERBALE PER I SOGGETTI COMUNICOPATICI - Mauro Chilante
MAG C 10894
La relazione sociale è la nostra vita. La realizziamo attraverso la comunicazione, l'empatia, l'imitazione. La LIS è protagonista della Comunicazione non verbale. Cos'è? Come nasce? Si evolve socio-biologicamente? Queste pagine rappresentano una sorta di sintesi dell'evoluzione di ciò che in materia di Lingua dei Segni Italiana, ma soprattutto di sordità e inclusione sociale è accaduto nell'ultimo mezzo secolo. Non manca nel testo l'analisi dei concetti basilari della LIS attraverso esplicative illustrazioni realizzate dall'Accademia del Fumetto di Pescara. Il recente riconoscimento ufficiale della LIS da parte dello Stato italiano è solo l'ultimo passo di un percorso difficoltoso e lungo decenni: l'affermarsi ed affinarsi di certi valori e sensibilità un tempo sconosciuti (o misconosciuti) è venuto formandosi pian piano. Eppure, alcune consapevolezze sono ancora oggi incerte perché una serie di pregiudizi, oltre che di meschine convenienze, restano ancora ben radicati ed impediscono che, finalmente, le comunità dei Sordi possano pienamente rivendicare e vedere realizzati ed affermati i loro diritti sociali, civili e morali. |
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SCRIVERE A SCUOLA CON MONTESSORI - Ornella Martini
MAG C 10802
Le riflessioni proposte nel volume considerano la scrittura un processo artificiale complesso, composito, multiforme. In quanto tecnologia, gli strumenti, i supporti, le funzioni della scrittura cambiano nel tempo e nello spazio: storia e antropologia ne rivelano ricchezza, varietà, potenzialità. Adottata questa visione, il testo si interroga sul perché della tradizione didattica della scrittura a scuola, caratterizzata dall'uniformità delle pratiche con penna e quaderno e con limitati e specifici ricorsi ad altri strumenti. In questo processo, la riflessione di Montessori sul "meccanismo della scrittura", connessa alle suggestioni delle "favole cosmiche", centra sulla mano l'esperienza corporea, sensoriale e motoria, del gesto di scrittura. La diversa didattica delineata nel testo offre alla mano del bambino che di-segna scrittura la varietà e la bellezza dei segni su supporti e con strumenti diversi, la calligrafia come arte, la grafica come pratica necessaria; al tempo stesso il piacere e l'interesse di scrivere testi reali e sempre perfettibili utilizzando strumenti digitali leggeri e condivisibili insieme a quadernini, taccuini, diari, intimi, personali, magari segreti. |
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UN ITALIANO ACCOGLIENTE. DIALOGO CON CRISTIANA DE SANTIS - Francesco Sabatini
MAG D 6452
Manca ancora nel nostro mondo scolastico una concezione scientifica del ruolo che la lingua prima ha nello sviluppo cognitivo generale dell'individuo e quindi dell'importanza che l'italiano ha come disciplina trasversale per tutti gli studi. Decano della linguistica italiana, presidente onorario della Crusca e studioso tra i più noti e autorevoli, Francesco Sabatini è conosciuto e apprezzato anche dal grande pubblico grazie alla sua attività di sapiente e amabile divulgatore, oltre che di maestro esemplare di generazioni di studenti e insegnanti. Nella conversazione con Cristiana De Santis, Sabatini ripercorre le tappe di una vita straordinaria, densa di incontri, scoperte, viaggi, progetti. Prende così forma un racconto affabile della storia della nostra lingua, dai primi documenti delle origini all'italiano dell'«uso medio» e ai dibattiti recenti sulla lingua che cambia: le questioni di genere, la parola razza, gli anglismi. Un ritratto umano che intreccia più di un secolo di storia culturale del nostro paese, trasmettendo a chi legge l'entusiasmo e la fiducia nella bellezza e nella funzione civile degli studi. |
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IO SONO SALUTE. QUANDO LA LETTERATURA INCONTRA LA MEDICINA - Nicola Gardini
MAG C 10970
Tutti in qualche modo, attraverso le esperienze più varie, partecipiamo al “discorso sulla salute” e quindi, inevitabilmente, al “discorso sulla malattia”. Dopo essere stato accanto fino all’ultimo istante al marito e aver raccontato quell’esperienza in Nicolas, Nicola Gardini ha deciso di continuare a indagare la salute e la malattia condividendo con i lettori il percorso fatto negli ultimi vent’anni, in privato e in pubblico, non solo come marito, ma anche come figlio, come amico e come scrittore, con l’intenzione di aggiungere qualche spunto utile a concetti troppo spesso elusivi e controversi, nella speranza di essere di conforto per qualcuno e magari di ispirazione per altri. Gardini ha imparato a riflettere sulla malattia in termini linguistici e poetici leggendo Tucidide, Lucrezio e Virgilio; dal Decameron ha appreso che la letteratura è ricerca della salute. Studiando le biografie di Baudelaire e Nietzsche si è poi accorto che la loro sifilide era tanto degna di attenzione quanto le loro opere, illuminato dal pensiero che la malattia non impedisce agli esseri umani di essere grandi, che appartiene alla loro vita, che è vita a sua volta. Ci insegna, insomma, che la letteratura parla sempre di salute perché si preoccupa di spiegare la forza e la debolezza dell’essere umano, di ogni individuo umano e che gli scrittori, in quanto creatori di immagini e di concetti, hanno il dovere di liberare l’esperienza individuale da tutte le spersonalizzazioni dei protocolli medici e dalle semplificazioni oppositive vita/ morte e salute/malattia, dandosi il compito di rimettere al centro di qualunque discorso l’originalità e la particolarità di ciascun soggetto umano, risolvendo così, in una nuova armonia, l’apparente conflitto tra morte e vita. |
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PUBBLICO MINISTERO. UN PROTAGONISTA CONTROVERSO DELLA GIUSTIZIA MAG - Edmondo Bruti Liberati
MAG C 10935
Il pubblico ministero è spesso al centro di polemiche. La Costituzione ha ridisegnato la sua figura e il suo ruolo in termini del tutto innovativi rispetto allo Stato liberale e al fascismo, ma il percorso per l'attuazione di questi principi è stato lungo e accidentato. Il PM ha infatti un duplice volto: costruisce e sostiene l'accusa, ma come parte pubblica ha un dovere di verità che lo differenzia radicalmente dall'avvocato difensore. Per il pubblico ministero oggi il cantiere aperto è quello della professionalità, della accountability e della deontologia, temi che toccano però tutti e tre gli attori della giustizia: giudici, avvocati e appunto pubblici ministeri. Occorre quindi impegnarsi nella costruzione di una comune cultura fra tutti gli esponenti delle professioni giuridiche: questo è il vero cantiere aperto su cui devono misurarsi le diverse istituzioni della magistratura e dell'avvocatura e le rispettive associazioni. Un progetto ambizioso, ma ineludibile. |
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DENTRO LE ISTITUZIONI. IDEE, GIUDIZI, CRITICHE, PROPOSTE - Guido Melis
MAG C 10988
Le leggi, troppe e troppo spesso incomprensibili, il governo ingessato, i ministri talora inadeguati, il funzionamento imperfetto dello Stato, il personale quasi mai all'altezza, la lingua cavillosa e vacua, le procedure interminabili, la contabilità minuziosa ma spesso incapace di arrestare la corruzione, il conservatorismo di fondo. Insomma, i deficit della statualità italiana, giacché non basta emanare leggi: le norme, come scriveva già Montesquieu, sono come grandi reti capaci di catturare le mosche ma lacerate dalle ali degli uccelli. In questo libro Guido Melis propone una raccolta commentata di giudizi, analisi penetranti, interventi di studiosi e politici, polemiche, critiche e proteste, messe in ridicolo della burocrazia. Ma anche apprezzamenti e sagge proposte di riforma, idee nuove che per un attimo hanno prevalso e occasioni perdute per metterle in atto. Insomma, un viaggio volutamente non sistematico all'interno della questione istituzionale italiana, nell'intento di offrire, attingendo alla memoria del passato più o meno recente, motivi di riflessione su un problema apparentemente eterno e irresolubile. |
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L'ARTE DELLA GUERRA - Sun Tzu
MAG C 10883
“Se conosci il nemico e te stesso di sicuro vincerai”. Il modo migliore per essere certi di vincere una guerra è assicurarsi la vittoria ancora prima di iniziare a combattere: questo è il principio fondante dell’Arte della guerra, con ogni probabilità il più antico manuale strategico della storia (VI secolo a.C.). Un obiettivo raggiungibile studiando i punti di forza e di debolezza dell’avversario, mantenendo la consapevolezza dei propri limiti ma anche la fiducia nelle proprie potenzialità, sorprendendo continuamente il nemico. E, prima di ogni altra cosa, controllando le informazioni, perché grazie alla conoscenza il destino della battaglia può davvero essere scritto prima che lo scontro cominci. L’essenzialità del messaggio e l’efficacia del magistero di Sun Tzu hanno fatto dell’Arte della guerra un testo di culto per chiunque voglia raggiungere un obiettivo nella vita o nel lavoro, dal manager al generale, dallo sportivo all’artista. |
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VITA MALEDETTA DI BENVENUTO CELLINI - Alessandro Masi
MAG C 10985
Scultore, orafo, musico e scrittore, autore di una delle più celebri e avvincenti autobiografie della storia dell’arte, Benvenuto Cellini rappresenta il volto più controverso e sofferto di tutto il Rinascimento. Forse più ancora di quella di Caravaggio, la sua esistenza è stata segnata dalla violenza, dal crimine e dalla provocazione, ricca di colpi di scena, di avventure e leggendari cimenti. Il protagonista di questo racconto è capace di grandi imprese e di atti eroici, come la coraggiosa difesa di Roma dalle mura di Castel Sant’Angelo durante il Sacco del 1527, ma anche di memorabili scontri con i pontefici Clemente VII e Paolo III, che pur non risparmiando riconoscimenti al suo genio artistico, gli procurarono sofferenze e delusioni. Incarcerato nelle segrete della Mole Adriana e liberato grazie all’intervento del re di Francia, Benvenuto Cellini conobbe onori e gloria con la realizzazione di capolavori come la Saliera di Francesco I, oggi nel Kunsthistorisches Museum di Vienna, o, successivamente, con la straordinaria impresa della fusione in bronzo del Perseo, realizzato a Firenze per il duca Cosimo I. |
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UN LIBRO D'ORO E D'ARGENTO. INTORNO ALLA «GRAMMATICA DELLA FANTASIA» DI GIANNI RODARI - Vanessa Roghi
MAG D 6448
«Non perché tutti siano artisti, ma perché nessuno sia schiavo». - Gianni Rodari È da una pagina del poeta Novalis - ricostruisce Vanessa Roghi in questa storia intellettuale (e sentimentale) di un libro rivoluzionario e del suo autore, e particolarmente della didattica dell'inventiva che ne è scaturita - che venne a Rodari l'idea della Grammatica della fantasia. Maestro di scuola, scrittore, poeta, utopista e creatore di una pedagogia poetica «per il mondo urbano e non per un'arcadia rurale che non esiste»: i capitoli su di lui di questo saggio lo ritraggono sullo sfondo delle profonde trasformazioni della società del dopoguerra e, soprattutto, nell'ottica delle grandi energie e speranze sprigionate dall'attivismo nella pedagogia internazionale. È necessario scoprire una «Fantastica» - così come esiste una logica -: una disciplina, cioè, che studi «l'arte di inventare storie», «il modo in cui le storie vengono al mondo». Il fine di questa disciplina non sarà una scienza astratta, ma principalmente il bambino e la bambina come persone attuali, presenti, né adulti futuri né generica infanzia; che sono cento capacità da non ridurre ad una; dotati di un senso della possibilità da affiancare non cancellare con il senso della realtà. Dalla lente d'ingrandimento dell'autrice emergono gli influssi culturali ricevuti e l'originalità di una formazione. Le idee vengono incrociate alle pratiche didattiche. Sono rintracciati i rimandi e i confronti con le scuole più vitali della pedagogia. Gli incontri con altri pensatori influenti. Ma è anche la qualità letteraria che viene fuori, l'instancabile lavoro sui giochi della lingua e della parola che può riferirsi a delle origini surrealiste dello scrittore in quanto tale. E poi Vanessa Roghi scova anche il Rodari più divagante: gli esercizi di allegria, le parole e il loro doppio, Pinocchio contrapposto, quanto a realismo, ai Garrone e ai Muratorino di De Amicis, le fiabe «archivio storico dei popoli», gli insiemi e la poesia, i fumetti. Un geniale, digressivo e trasgressivo fantasista che non è detto che non sia il Rodari più incantevole. «Non perché tutti siano artisti, ma perché nessuno sia schiavo». |
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SETTE BREVI LEZIONI SU ARISTOTELE - John Sellars
MAG D 6334 223
Il Liceo di Atene, di cui abbiamo pochi resti, è considerato a ragione uno dei luoghi più significativi dell'umanità. È il sito della scuola di Aristotele. Qui il filosofo insegnava e discuteva le risposte ai misteri più profondi della condizione umana, cambiando il modo in cui pensiamo. Oggi può essere difficile comprendere l'influenza straordinaria delle sue lezioni. Eppure le sue osservazioni sul mondo intorno a lui, unite alle sue riflessioni sulla natura della conoscenza, hanno gettato le fondamenta di tutta la scienza empirica. Il suo studio del pensiero razionale ha posto le basi della logica formale, pietra angolare dell'indagine filosofica. Il suo esame delle città-stato greche ci ha dato la scienza politica, mentre la sua analisi della tragedia rimane un pilastro dei corsi di letteratura in tutto il mondo. Il noto filosofo John Sellars ci conduce in un viaggio nel pensiero di Aristotele, mostrando come molte sue idee continuino a incidere sul modo in cui pensiamo e viviamo oggi. E ci suggerisce che tenere aperte le porte della mente alla curiosità e al desiderio di conoscere significa anche realizzare compiutamente la nostra natura umana. |
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LA SALUTE TRA DIRITTO INDIVIDUALE, INTERESSE COLLETTIVO E BENE COMUNE - Paolo Mariotti; Antonio Serpetti
MAG C 10848
L’opera analizza, nella prima parte, la salute come bene comune. Nella Costituzione e nelle leggi ordinarie non vi è una definizione formale di “salute” che si rinviene invece nel Preambolo dell’Atto costitutivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ove è indicata come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente assenza di malattia o infermità”. La salute, inoltre, è riconosciuta sia come tradizionale diritto di libertà sia come diritto sociale di prestazione. Questi due aspetti si presentano strettamente collegati e condizionano la concreta dimensione del diritto alla salute nell’ordinamento giuridico. La recente pandemia, inoltre, ha rinvigorito le interpretazioni del bene salute in connessione con la solidarietà sociale. In dottrina si è da più parti sottolineato come l’unico risvolto positivo della tragedia sanitaria, sociale ed economica causata dalla pandemia da Covid-19 che ha colpito il mondo intero, sia quello di aver riscoperto un concetto che sembrava ormai perduto: quello di “solidarietà”. Nell’art. 2 della Costituzione italiana, in particolare, al riconoscimento e alla garanzia dei diritti inviolabili della persona, è fatta immediatamente seguire la richiesta di adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. L'opera, inoltre, affronta, in termini più ampi, anche le nuove concezioni dei beni comuni e come questi possono contribuire alla realizzazione dell'autentico bene comune. |
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CRESCERE INSIEME. GENITORI PIÙ CONSAPEVOLI, FIGLI PIÙ SERENI. DALL'INFANZIA ALL'ETÀ ADULTA - Elena Zauli
MAG C 10709
Un tempo, il compito dei genitori era quello di dare un tetto ai propri figli, mettere in tavola un pasto caldo, vestirli e poco più. Gli aspetti emotivi della genitorialità non erano contemplati e andava bene così. Oggi, grazie alle ricerche nel campo della psicologia e delle neuroscienze, sappiamo quanto sia importante accompagnare un figlio nel suo sviluppo psicologico, sostenerlo, accogliere le sue fragilità. Ci sembra di essere preparati, pronti a questa responsabilità, eppure quando arriva il momento, tutto si rivela molto più arduo di quanto avessimo immaginato. Elena Zauli va al cuore del problema guidandoci attraverso un percorso di consapevolezza che parte dal nostro benessere picologico – perché non possiamo pretendere di gestire le emozioni dei nostri figli se siamo in difficoltà con le nostre – e offre via via spunti di riflessione e strumenti per crescere insieme ai nostri bambini e ragazzi, prendendoci cura di noi stessi mentre ci prendiamo cura di loro. Perché l’educazione emotiva è alla base della crescita personale non solo dei figli ma anche dei genitori. |
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IL GRANDE VIAGGIO NEL VINO ITALIANO. RACCONTI DI VITA, VIGNE, VINI - SlowFood Editore
MAG B 3607
Ventisei storie di grandi interpreti di un territorio, ventisei cantine che producono alcune tra le migliori etichette del nostro Paese scelte da una guida autorevole come Slow Wine per raccontare tutto quanto sta dietro a un bicchiere di vino. Le star del futuro, i grandissimi produttori. Ventisei servizi fotografici che abbiamo realizzato girando le vigne, tra le botti e a tavola per mostrarvi gli uomini e le donne del vino italiano. Oltre alla storia di ognuno, troverete nel volume i consigli sulle tre etichette che un appassionato di vino non può perdere e, in abbinamento, la ricetta dello chef che più ha contribuito al successo della cantina nella regione. |
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CUSTODI DEL VINO. STORIE DI UN'ITALIA CHE RESISTE E RINASCE - Laura Donadoni
MAG C 10884
Un viaggio in tutte le regioni italiane per raccontare storie di persone che, attraverso il vino, hanno riscattato o faranno rinascere un territorio, singoli o comunità. Un percorso attraverso storie incredibili portate sulla pagina dalla felice penna dell'autrice che ha incontrato, oltre ai protagonisti, una serie di famosi "ospiti" per entrare meglio nello spirito delle tante regioni italiane. Attraverso le parole di Linus, Mario Calabresi, Mario Tozzi, Bruno Pizzul, Simone Moro, Paolo Cognetti, Enrico Bartolini scopriremo come l'Italia sia uno scrigno di tesori enologici e di ambienti da proteggere, da custodire appunto. Diamo voce allora ai protagonisti di questi territori e dei loro vini che ci racconteranno quanto sia appassionante dedicarsi alle viti nei posti più angusti, scegliere di rispettare il territorio, fare rete, creare successi che nemmeno loro erano in grado di immaginare. Un viaggio che non può non riportare alla memoria quello di Mario Soldati e del suo Vino al vino, un ritratto dell'enologia italiana nuovo e inedito che, pagina dopo pagina, vi farà scoprire un lato mai raccontato dei protagonisti del vino e storie fino a oggi sconosciute ai più. |
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IL MONDO DEL MEDIO EVO E NOI. UN SAGGIO DI FILOSOFIA DELLA STORIA SUL SENSO DI UN'EPOCA - Paul Ludwig Landsberg
MAG D 6449
Il Medio Evo, presentato in questo classico per la prima volta tradotto, più che un'epoca storica è una visione del mondo, una categoria di pensiero che indica un senso possibile per l'esistenza umana. Nell'idea medioevale di un ordine divino del mondo, Landsberg trova un punto di riferimento per superare contraddizioni e miserie del tempo presente. Il suo amore per il Medio Evo non è nostalgia reazionaria, ma un appello a recuperare, di fronte alle sfide di allora e di oggi, un nucleo di fede e di valori saldamente radicati nella tradizione. Guardare al Medio Evo non serve per tornare indietro. Serve per capire quel che si è perso o dimenticato e che dovrebbe essere recuperato per poter andare avanti, verso un futuro meno cupo di quello che si profilava cento anni fa e di quello, forse altrettanto minaccioso, che ci inquieta oggi. |
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INSIEME SI VINCE. LA FORZA DELLA COOPERAZIONE NELLA NOSTRA VITA - Vittorino Andreoli
MAG C 10976
Il desiderio profondo del singolo uomo, così come il bisogno della specie a cui appartiene, non è centrato sulla figura del nemico e della guerra, ma al contrario su condizioni che permettano l’amicizia e l’amore. Sono queste le risposte adeguate alla fragilità della nostra condizione che ha sempre bisogno di «un altro» da cui ricevere aiuto e disposto a sua volta a donarsi. Per aiutarci a comprendere questo principio, Vittorino Andreoli mette in discussione quella parte della teoria dell’evoluzione che considera «naturale e necessaria» la «lotta per l’esistenza», indicata da Charles Darwin come imperativo per tutte le specie che abitano il nostro pianeta. Una visione che lega la vita alla forza di eliminare e non di costruire, di uccidere e non di stare insieme. All’interno di una concezione che riduce l’uomo a una macchina che segue l’istinto stampato nella genetica in maniera «fatale». Darwin non poteva conoscere le grandi scoperte della biologia recente, che ha permesso di definire la plasticità di parte del nostro cervello, da dove emergono funzioni che hanno un vasto margine di guida e che permettono di attribuire all’uomo desideri e capacità per attivare la condivisione e adattarsi in maniera pacifica alla natura e alla vita «insieme». Diventa dunque ipotizzabile un’evoluzione della specie all’insegna non della lotta ma della cooperazione. E la vita dell’uomo può inserirsi in uno scenario in cui le difficoltà sono affrontate in maniera pacifica attraverso l’aiuto reciproco che porta a condannare la guerra. Una riflessione affascinante che diventa l’occasione per compiere un viaggio dentro la mente dell’uomo nel tentativo di comprendere il senso dell’esistenza di chi è stato posto all’apice dell’albero dei viventi. |
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ATTESA DI DIO - Simone Weil
MAG D 6447
«Nella nostra anima c’è qualcosa a cui ripugna la vera attenzione molto più violentemente di quanto alla carne ripugni la fatica. Questo qualcosa è molto più vicino al male di quanto lo sia la carne. Ecco perché ogni volta che si presta veramente attenzione si distrugge un po’ di male in se stessi. Un quarto d’ora di attenzione così orientata ha lo stesso valore di molte opere buone. L’attenzione consiste nel sospendere il proprio pensiero, nel lasciarlo disponibile, vuoto e permeabile all’oggetto, nel mantenere in se stessi, in prossimità del pensiero ma a un livello inferiore, e senza che vi sia contatto, le diverse conoscenze acquisite che si è costretti a utilizzare. Nei confronti di tutti i pensieri particolari già formati, il pensiero deve essere come un uomo in cima a una montagna che, guardando davanti a sé, al tempo stesso percepisce, pur senza guardarle, molte foreste e pianure sottostanti. E soprattutto il pensiero deve essere vuoto, in attesa, non deve cercare alcunché, ma essere pronto ad accogliere nella sua nuda verità l’oggetto che sta per penetrarvi» (Simone Weil) |
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SCONTENTI. PERCHÉ NON CI PIACE IL MONDO IN CUI VIVIAMO - Marcello Veneziani
MAG C 10991
«Non è la rabbia né l'odio e nemmeno il narcisismo, come invece si sente ripetere, la molla che spinge verso un atteggiamento negativo e ribelle, ma qualcosa di più profondo che li precede. Si tratta di uno stato d'animo personale ed epocale, che solo dopo muta in protesta e in rancore: la scontentezza. A lungo il potere ha puntato sulla rassegnazione, sull'accontentarsi delle persone. Poi è passato a veicolare l'insoddisfazione permanente, la voglia di essere, fare e avere altro, per asservirci tramite i consumi e renderci dipendenti. Ma la scontentezza è sfuggita di mano e si è fatta malcontento...» Scontenti non vuol dire infelici, malinconici o inquieti. Esistono trattati e una vasta letteratura sull'infelicità, mentre poco o nulla si è scritto dello scontento. Per comprendere da dove nasce e dove conduce, indagandone ragioni, forme e sbocchi, l'autore compie un viaggio nel malessere che ci corrode, ci fa sentire continuamente inappagati e così arricchisce la fabbrica dei desideri. Ne individua le radici in Occidente e in particolare in Italia, esplora i vari ambiti in cui si esprime lo scontento, analizza errori e responsabilità di quanti, spingendo a immaginare sempre nuovi altrove che sollevano da ogni responsabilità, hanno finito per ignorare la realtà, che oggi però presenta il conto. Se La Cappa affrontava l'emisfero che grava sulle nostre teste e ci opprime, qui Veneziani racconta «l'altra metà, l'emisfero in basso, nel quale viviamo noi, gli scontenti. Per capire di chi è figlia, di chi è madre la scontentezza, come coltivarla e mettere a frutto le sue energie. Lo scontento è una fiamma che ci arde dentro, brucia e illumina, ci divora e ci fa vivi. Il mondo si regge su chi accetta la sorte. |
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IL MONDO DELLO ZUCCHERO. COME LE COSE DOLCI HANNO TRASFORMATO LA NOSTRA SALUTE E IL PIANETA - Ulbe Bosma
MAG C 10983
Rovesciare una bustina di zucchero nel caffè è un gesto tanto comune da essere quasi invisibile. Eppure non c'è niente di scontato nella straordinaria ascesa dello zucchero: la sua è una storia d'ingegno e potenza che nasconde un lato oscuro fatto di sfruttamento, razzismo e distruzione ambientale. «Bosma ha preso un minuscolo cristallo di zucchero e ne ha fatto un prisma attraverso cui osservare e capire il mondo in cui viviamo» («Los Angeles Review of Books»). Prendere una bustina di zucchero e rovesciarla nel caffè è un gesto quotidiano, naturale, lo facciamo più volte al giorno, senza dargli alcun peso. Eppure lo zucchero bianco da tavola ancora fino a duecento anni fa era un bene di lusso, perché in realtà è tutt'altro che un elemento naturale: ci vogliono creatività e pazienza per arrivare ad estrarlo dalla molecola vegetale e poi un ulteriore sforzo per raffinarlo. La sua vicenda storica, proprio per via di questa difficoltà produttiva, è relativamente recente, non ha più di 2500 anni. In particolare, la vicenda dello zucchero bianco e cristallino, quello a cui siamo abituati, inizia mille anni più tardi, in Asia, dove viene consumato, a piccolissime dosi, nei grandi banchetti e nelle cerimonie di corte, oppure come medicinale miracoloso. Dai palazzi regali comincia una diffusione lenta e capillare in tutto il continente, che lo porta a raggiungere anche il Nordafrica. E infine l'Europa, dove si trasforma in una merce globale e il suo destino si lega a doppio filo con la schiavitù: si stima che più della metà dei 12,5 milioni di africani deportati dall'altra sponda dell'Atlantico fossero impiegati nelle piantagioni di zucchero. Oggi quella merce globale abbonda sulle tavole di mezzo mondo, nascosta anche dove non ci si aspetterebbe di trovarla, con costi ambientali e sociali che rischiano di essere devastanti. |
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INTRODUZIONE A FOUCAULT - Stefano Catucci
MAG C 10895
Comprendere l’attualità attraverso le esperienze della follia, della medicina e della sessualità; ridisegnare la storia del presente mettendo in discussione i concetti tradizionali del potere, della soggettività e delle norme sociali: è questa l’avventura intellettuale di Michel Foucault, di cui Stefano Catucci ricostruisce l’originale percorso filosofico dagli esordi fino alle ultime ricerche, testimoniate non solo dai libri ma anche dalle interviste, dalle conferenze e soprattutto dai testi dei suoi corsi. |
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DEMOCRAZIA E ANARCHIA. IL POTERE NELLA POLIS - Donatella Di Cesare
COLL. D 72/821 NS
La democrazia è legata da un nesso indissolubile con l'anarchia. Nel tempo delle svolte autoritarie, in cui si pretende di difendere la democrazia chiudendola e murandola, questo libro muove dal pensiero radicale per guardare al mattino greco della pólis. La storia monumentale viene così decostruita grazie a un'originale rilettura delle fonti: un racconto avvincente che mette in luce le sequenze ribelli, gli scenari rivoluzionari. Pronunciata con trepido entusiasmo o con attonito disprezzo, la parola demokratía, di cui viene ripercorsa sia la storia semantica sia quella politica, indica due eventi collegati: l'ingresso del popolo alla ribalta della storia e la revoca di ogni potere che presume di essere originario. Lo spettro dell'anarchia turba la città. Lo paventano i tragici, lo registrano gli storici, lo denunciano i filosofi. L'arché di padri, proprietari, autoctoni, eredi viene profondamente minata e destituita di legittimità, mentre si inaugura lo spazio della politica. «Né comandare, né essere comandati» è il sigillo della democrazia, lo stendardo della libertà an-archica. Protagoniste di questo racconto sono le donne. È una rivolta di straniere, in fuga da violenza familiare, a far emergere, in un verso di Eschilo, il composto che indica la capacità del popolo di affermarsi. La democrazia nasce con l'accoglienza. E il dêmos non potrà mai né regredire a éthnos, fondandosi su legami di sangue e di suolo, né tanto meno soffocare il conflitto e la divisione. |
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DOPO NARCISO LA PRIMAVERA. COME USCIRE DAL LUNGO INVERNO DI UNA RELAZIONE TOSSICA - Federica Bosco
MAG C 10922
«Quando lo hai incontrato era l'uomo dei tuoi sogni: quello che ti ascoltava rapito facendo progetti con te, che ti considerava la più grande fortuna che gli fosse mai capitata. Ma da un giorno all'altro è diventato freddo, distante, crudele, e tutto quello che diceva di amare in te è ora motivo di disprezzo. Chi è che hai davanti? Chi è questo aguzzino che ti desidera e ti rifiuta a giorni alterni impedendoti di fuggire? È un narcisista maligno e se stai leggendo queste righe, è perché stai annaspando nelle sabbie mobili come ho fatto anch'io per troppo tempo. Ti chiedo di fidarti di me, perché ne uscirai anche se adesso ti sembra impossibile. Comprenderai a fondo le origini del danno che ti è stato inflitto, smetterai di accontentarti delle briciole di affetto, e diventerai impermeabile ai manipolatori.» Federica Bosco Un libro rivelazione, che unisce una profonda testimonianza personale a un percorso di autocura, integrati dalla voce di esperti, psicologi, vittime. Per liberarsi dal sortilegio, capire che non siamo soli e ricominciare a fiorire. Tutti ne hanno sentito parlare, molti l'hanno incontrato, chi ci è passato non può dimenticare. La dinamica creata dal narcisista maligno prende il cervello delle sue vittime in ostaggio, ne calpesta l'identità e la fiducia in se stesse. L'amore diventa ossessione, annullamento, demolizione del sé. Federica Bosco è passata attraverso tutto questo: come lei, ogni giorno, tantissime donne (e uomini) affrontano l'incubo di una relazione tossica, perché il narcisismo patologico è un disturbo della personalità sempre più diffuso. Federica Bosco ha trovato il coraggio di non arrendersi e, con tenacia e pazienza, ha ricomposto i pezzi della sua vita, della sua anima, in un ordine nuovo. Per rinascere migliore, più forte, più solida, più vera. Soprattutto ha deciso di usare la sua esperienza e la sua penna e di metterle al servizio di chiunque ne abbia bisogno, per far sì che sempre meno persone cadano nella trappola dei narcisisti. Un libro che insegna a riconoscere i segnali di pericolo e soprattutto a uscire, con caparbietà, pazienza e un percorso strutturato, dal limbo disperato di una relazione tossica, spezzando una volta per tutte l'incantesimo della manipolazione. |
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MERAVIGLIOSE CREATURE. LA DIVERSITÀ DELLA VITA COME NON LA CONOSCIAMO - Stefano Mazzotti
MAG C 10937
Missione Terra: un viaggio straordinario alla scoperta di nuove specie È tempo di innamorarci del nostro pianeta, riscoprendone la meraviglia e l'inesauribile varietà. È tempo di partire per un viaggio incomparabile, alla volta di luoghi di inimmaginabile ricchezza: dalla Papua Nuova Guinea al Borneo, dall'Himalaya al Mekong, dallo Sri Lanka al Madagascar, fino alle montagne della Tanzania. Pagina dopo pagina incontreremo una collezione infinita di specie che abitano il nostro pianeta, ma che rischiamo di perdere prima ancora di esser riusciti a conoscerle. Ed ecco una collezione altrettanto infinita di ragioni per impegnarci a preservare questa diversità, perché altri dopo di noi possano continuare a godere di questo portentoso spettacolo della vita, che va ben oltre le più audaci fantasie umane. |
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ARITMETICA. CURIOSITÀ, STRATEGIE E UN PO' DI STORIA DELLA MATEMATICA CHE CONTA - Paul Lockhart
MAG C 10944
Contare è una di quelle attività che accompagnano l’uomo da sempre. È una curiosità, una necessità, un desiderio. Viene naturale – più o meno, dirà qualcuno… – e nonostante il più delle volte non ci pensiamo quando lo facciamo, è un processo che nasconde un sorprendente livello di raffinatezza, a partire dall’idea stessa di numero e della sua astrazione. Dagli antichi egizi fino ai romani e agli arabi, per poi passare in Cina, in India e in Europa, arrivando infine all’invenzione del computer, Paul Lockhart ripercorre la storia dell’aritmetica, cioè la storia di come l’uomo ha soddisfatto questo suo impulso naturale di confrontare mucchi di oggetti, rappresentarli in modi più o meno astratti, manipolarli, sommarli e moltiplicarli. E inventa tre tribù (il Popolo delle Mani, il Popolo delle Banane e il Popolo degli Alberi) per spiegarci che il modo in cui contiamo e rappresentiamo i numeri non è altro che una convenzione. "Aritmetica" non è il solito libro di matematica ricreativa. Non troverete giochini o indovinelli, ma quesiti stimolanti; nessun trucco, se non quello della bellezza semplice e profonda dei numeri, che è poi la bellezza dell’intelligenza umana. |
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STORIE DI CORAGGIO. 12 INCONTRI CON I GRANDI ITALIANI DEL VINO - Oscar Farinetti; Shigeru Hayashi
MAG C 10920
"Il coraggio non è soltanto superamento delle paure, forza d'animo, determinazione nell'agire: per come lo vedo io, se non è accompagnato da capacità di analisi, studio attento dello scenario, tenacia e predisposizione al dubbio, non è coraggio. Non c'è coraggio senza rispetto, cioè senso civico, volontà di vivere in armonia con la natura e con le persone. Non c'è coraggio senza senso di responsabilità: fare e rispondere di ciò che si fa. Una comunità di persone che non si prendono le proprie responsabilità è destinata al fallimento. Non c'è coraggio senza amicizia: insieme ai veri amici è più facile diventare coraggiosi per affrontare un progetto. Non c'è coraggio senza bontà: essere buoni significa essere giusti. (...) Non c'è coraggio senza matematica: conoscere i numeri è fondamentale perché sono l'indicatore più preciso in assoluto dello stato delle cose. Non c'è coraggio senza il mix equilibrato di onestà e furbizia, che devono sempre convivere. Non c'è coraggio senza orgoglio: per ciò che si rappresenta, per la terra, la fabbrica, il proprio lavoro, anche fosse il più umile, la famiglia, la Nazione, la storia. (...) Nelle esperienze che vi raccontiamo non aspettatevi gesti eclatanti e clamorosi. C'è leggerezza e armonia nei vignaioli che ho intervistato. C'è famiglia, c'è impegno, c'è futuro, ma anche passato, c'è l'amore, c'è l'Italia, il mondo, c'è la politica, c'è la speranza. Ma c'è soprattutto tanto coraggio." |
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CAMMINA, VIVI, AMATI. PILLOLE PER RIPARTIRE UN PASSO ALLA VOLTA - Serena Banzato
MAG C 10952
La vita è imprevedibile. Nel bene e nel male, non è mai dato sapere cosa succederà domani; quello che sembra un percorso già tracciato e sicuro può trasformarsi in una strada impervia, disseminata di ostacoli inattesi, di difficoltà che appaiono insormontabili. Ma non ci sono vie secondarie o scorciatoie: si può solo andare avanti, cadendo e rialzandosi, con la meta ben chiara in testa. Tutto questo Serena Banzato l'ha imparato sulla propria pelle e lo ha affidato a queste pagine, sperando che possano aiutare altri a superare i propri momenti bui. Il suo è un racconto autentico - e una riflessione profonda - sul viaggio di una giovane donna, mamma e atleta che realizza il sogno di partire per il cammino di Santiago, e su come questa esperienza le abbia cambiato la vita per sempre, nel modo più inaspettato. Sì, perché Serena è scampata alla morte per un sospiro: ciò che sembrava un infortunio da nulla, si è rivelato l'inizio di un incubo che mai avrebbe immaginato di vivere. Ma, nella tragedia, ha imparato che le seconde occasioni esistono e che le matite, anche se spezzate, possono colorare ancora. Tra aneddoti personali e pillole di saggezza appresa lungo il cammino, fisico e metaforico, l'autrice si libera passo dopo passo di quei pesi inutili - il senso di colpa, i rimorsi, l'ansia - che tutti ci carichiamo sulle spalle e che ci rallentano, impedendoci di apprezzare quanto abbiamo di più importante: la vita stessa, e le persone per cui vale la pena «allacciarsi le scarpe e ripartire da zero». |
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MAI ABBASTANZA. ACCETTARSI, VALORIZZARSI, AMARSI - Lucrezia M. Marino
MAG C 10927
Quante volte ci è capitato di non sentirci abbastanza? Abbastanza adulti, abbastanza belli o intelligenti, abbastanza importanti, abbastanza amati o capaci di amare. La vita appare come una continua sfida a chi è «più qualcosa» e, guarda caso, a perdere siamo sempre noi. Non importa quanto corriamo, quanta fatica facciamo per rispettare le tappe e raggiungere gli obiettivi che dovrebbero finalmente farci sentire persone «realizzate»: rimane dentro quella vocina a sussurrarci che non è comunque abbastanza, che è stata fortuna, che prima o poi qualcuno si accorgerà che non meritiamo davvero ciò che abbiamo ottenuto e tutto ci crollerà addosso, ancora una volta. La mancanza di autostima può avere radici profonde, che scavano nel passato, nel modo in cui siamo stati cresciuti e abbiamo imparato a rapportarci a noi stessi e agli altri, a conoscerci e a valutarci come individui. Scoprire quelle radici, ripercorrerle, accettare il nostro vissuto e ciò che siamo diventati è fondamentale per ritrovare il proprio valore e la fiducia in sé stessi, smettendo di mettersi sempre, costantemente in discussione, finendo solo per autosabotarsi. |
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LA MENTE NEL CORPO. SCIENZE COGNITIVE ED ESPERIENZA UMANA - Francisco J. Varela; Evan Thompson; Eleonor Rosch
MAG C 11002
La nuova edizione dell’opera che ha dato un impulso decisivo a un cambio di paradigma nello studio e nella pratica delle scienze cognitive è arricchita da contributi che offrono un’essenziale messa in prospettiva dell’impatto nel tempo dei concetti che tra i primi Varela e i suoi co-autori hanno adottato. Grazie alla loro ricerca le scienze cognitive hanno potuto includere una prospettiva nuova, che ha unito l’orientamento fenomenologico alla pratica buddhista e al metodo scientifico. Fra queste pagine si è parlato per la prima volta di ‘enazione’, la generazione di un mondo e di una mente sulla base della storia delle azioni radicate nel corpo (embodied) che ciascun organismo vivente compie, e sulla relazione che intrattiene con gli altri organismi. La conoscenza non sarebbe la rappresentazione di un mondo prestabilito da parte di una mente prestabilita, ma una continua attribuzione di significato che gli esseri viventi generano nel mondo che abitano. Una delle tesi centrali proposte chiama in causa la necessità, da parte degli studiosi, di abbracciare il vissuto del soggetto e la sua esperienza, integrando le manifestazioni del vivente e alcuni concetti fondamentali della psicologia buddhista, come quello dell’assenza di fondamento. La cognizione come ‘enazione’ di un mondo implica infatti che essa non abbia un fondamento, una base al di fuori della propria storia, e da qui scaturisce la domanda che permea questa ricerca: la discrepanza fra conoscenza scientifica ed esperienza vissuta è inevitabile e insormontabile, oppure le scienze cognitive e l’esperienza umana sono conciliabili? Negli anni sono cambiate molte cose: il cervello ha perso il rassicurante ruolo meccanicista di ‘elaboratore centrale’ della cognizione guidato dagli stimoli, e si è fatta strada l’idea che l’attività cerebrale sia in gran parte auto-organizzata, non lineare e distribuita; parole come ‘coscienza’ ed ‘esperienza soggettiva’ non sono più considerate tabù dai neuroscienziati cognitivi. Il seme piantato da Varela, Thompson e Rosch ha germogliato, e oggi il lettore potrà cogliere i frutti di un nuovo tipo di saggezza, radicata in una scienza cognitiva matura e informata da pratiche basate sull’esperienza che riguardano una trasformazione umana di tipo etico. Prefazione Jon Kabat-Zinn. Introduzioni Evan Thompson e Eleanor Rosch. |
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IL SOGNO DI UN'IMPRESA. DALL'OLIVETTI AL VENTURE CAPITAL: UNA VITA NELL'INFORMATION TECHNOLOGY - Elserino Piol
MAG C 10971
Cinquant’anni nell’informatica e nell’innovazione tecnologica, di cui quaranta nella storica Olivetti: Elserino Piol, pioniere del venture capital, racconta la propria esperienza professionale da una prospettiva “interna” che intreccia la parabola professionale con i fili della memoria privata. |
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ARTE E CULTURA MATERIALE IN OCCIDENTE - Renato Barilli
MAG C 10962
Attraverso il metodo che Renato Barilli definisce di arte e cultura materiale, scorrono i secoli e i movimenti artistici dal periodo arcaico al contemporaneo. All'inizio lo stile quasi astratto dei primi reperti soprattutto vascolari dell'arte greca arcaica, poi l'evolversi di una cultura che va affermandosi nel corso della storia europea fra tecniche e scelte di raffigurazione. L'autore dà massimo risalto ai contributi teorici di colui che definisce vero apostolo dell'arte moderna, Marshall McLuhan, con l'aggiunta della svolta data da Lucien Goldmann che ha permesso di congiungere le innovazioni nel livello alto dell'arte con quello basso dei procedimenti materiali. Arrivando al Novecento, Barilli vede una competizione tra il meccanomorfismo tipico del cubismo e le intuizioni del nuovo elettromorfismo marinettiano fino allo scontro tra Duchamp e De Chirico, l'uno che guarda in avanti verso soluzioni sempre più avanzate, l'altro che riscopre il passato e contribuisce a generare il revivalismo che costella il Novecento artistico. |
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L'UNO. L'IDEA ANTICA CHE CONTIENE IL FUTURO DELLA FISICA - Heinrich Pas
MAG C 10963
Come tutto, anche questo libro sarà fatto di atomi, e gli atomi sono fatti di elettroni e nucleo, e il nucleo è composto di protoni e neutroni, i quali sono a loro volta composti di quark. Ogni cosa può essere scomposta in cose più piccole, la cui somma dovrebbe ricomporre l’oggetto di partenza. Ma è davvero così? Atomi, protoni e quark sono oggetti descritti dalla meccanica quantistica, disciplina che afferma che non si può scomporre un oggetto senza perdere qualche informazione fondamentale: la somma delle parti non dà il tutto. Se prendiamo sul serio la fisica quantistica non possiamo ridurre la realtà per capirla; la descrizione fondamentale dell’universo non può che essere l’universo stesso nel suo complesso. L’Uno, indivisibile. L’Uno è il racconto di una profonda crisi della fisica e del concetto quasi dimenticato che ha la capacità potenziale di risolverla. Si tratta di un’idea vecchia di 3000 anni: Tutto è Uno. Nel corso della storia è stata sostenuta da pensatori eccezionali, ma anche fieramente avversata, considerata irrazionale e perfino eretica. Oggi, però, proprio questo monismo radicale, secondo Heinrich Päs, può salvare la fisica dalla crisi che l’ha colta e dalla quale non riesce a uscire. Nella concezione monista la materia, lo spazio, il tempo e la mente sono soltanto artefatti della nostra prospettiva sull’universo. Nel mondo esiste solo una sostanza e tutte le sue singole manifestazioni sono solo un’illusione. In questo libro Heinrich Päs racconta come questo concetto si è evoluto e come ha plasmato il corso della storia, dall’antichità fino alla fisica moderna, non solo ispirando l’arte di Botticelli, Mozart e Goethe, ma anche entrando nel cuore della scienza, da Newton e Faraday a Einstein. |
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IL MITE. LEGGE, DIRITTI, GIUSTIZIA - Gustavo Zagrebelsky
COLL. C 72 818 N.S.
Questa è la tesi: chi maneggia il diritto sa che ciò che è davvero fondamentale sta non nella Babele dei codici, delle leggi, dei regolamenti, ma nelle concezioni della giustizia, in cui il diritto è immerso. I giuristi consapevoli della funzione sociale del diritto non possono ignorare queste radici complicate della loro professione. Il «diritto mite» è una proposta di apertura culturale indirizzata a loro. Ripercorrendo la storia europea fino allo Stato costituzionale di oggi, il libro mostra come le norme di diritto non possano più essere espressione di interessi di parte né formule imposte e subite. L'autorità della legge, infatti, come mostrano tanti esempi in materie che toccano la vita di tutti, entra in contatto con i casi della vita, illuminati dai principî di libertà e di giustizia. L'applicazione della legge da parte dei giudici è oggi ben altro compito che quello di semplici «bocche della legge» |
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SHAKESPEARE IN HOLLYWOOD - Arturo Cattaneo; Gianluca Fumagalli
COLL. C 12 1047
«Più di ogni altro scrittore, ce n'è uno che ha fornito al cinema drammi, poesie e canzoni. Centinaia di attori, scrittori e registi hanno lavorato in film ispirati dalla sua magnifica eredità». Così Kenneth Branagh presenta un omaggio filmato di Hollywood a Shakespeare, durante la notte degli Oscar del 1997. È l'epifania di un processo di appropriazione culturale che ha accompagnato, con un andamento di tipo carsico, tutta l'evoluzione di Hollywood nella sua sfida al teatro per l'egemonia nell'entertainment moderno. Shakespeare è la figura più titolata nell'intera storia degli Academy Awards: 86 candidature hanno portato a 30 Oscar per 26 film considerati shakespeariani a vario titolo. Questo sorprendente «culto dell'antenato» ha coinvolto, oltre ai canonici Laurence Olivier, Orson Welles, Franco Zeffirelli e Kenneth Branagh, grandi artisti hollywoodiani come D. W. Griffith, Mary Pickford e Douglas Fairbanks, Katharine Hepburn, Charlie Chaplin, George Cukor, Ernst Lubitsch, John Ford con Victor Mature, Joseph L. Mankiewicz con Marlon Brando, Elizabeth Taylor e Richard Burton, Charlton Heston, Al Pacino e molti altri. |
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LE SACRE PANTOFOLE. SULLA FUGA DAL MONDO - Pascal Bruckner
MAG C 10931
Negli ultimi anni, il nostro mondo è stato scosso da una serie di eventi – il terrorismo, la pandemia, la guerra, l'emergenza climatica – tanto che l'unica cosa ragionevole da fare sembra sia rinchiudersi in casa e lasciare fuori dalla porta le catastrofi che ci vengono annunciate. È il trionfo della paura, che oggi conduce al godimento paradossale di ciò che durante il lockdown ci era stato imposto: la vita reclusa. La casa è l'ultima roccaforte, un bozzolo sicuro da cui, in pantofole e vestaglia, resistiamo agli attacchi provenienti dall'esterno. Ma è anche un microcosmo sempre connesso, da dove possiamo comunicare con gli altri e godere dei piaceri del cinema, del teatro, della ristorazione, senza nemmeno alzarci dal divano. Perché uscire, esporci ai pericoli, se tutto può essere portato a domicilio, persino l'amore? Nuovo oggetto sacro, «questa pantofola è connessa al computer, al tablet, allo smartphone, alla rete planetaria, ed è cosmica, intersiderale». Ma potrà bastare?, si chiede Pascal Bruckner, che con la sua penna affilata traccia le radici storiche e filosofiche della mentalità del ritiro e della rinuncia al mondo. Forse, ci avverte, se non la desacralizziamo, corriamo il rischio di diventare esseri rattrappiti e sonnacchiosi, sempre collegati con tutto e tutti ma senza più il bisogno fisico di incontrare le altre persone. |
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NOI SIAMO OCEANO. MANIFESTO PER UN'ECOLOGIA DEL CAMBIAMENTO - Rossano Ercolini
MAG D 6450
Nel mondo in cui viviamo, con una pressante e pericolosa crisi climatica dinanzi a noi e grandi sconvolgimenti geopolitici in corso, solo una cosa è certa: i vecchi modelli, centrati sul profitto e su un’economia di tipo lineare, non funzionano più. Rossano Ercolini, ideatore e direttore del pionieristico progetto Rifiuti Zero, spiega in queste pagine come questi modelli non siano stati funzionali, in realtà, neppure in passato: non hanno fornito risposte né alle persone alle prese con problematiche economico sociali, né al pianeta. È per questo motivo che è necessaria una presa di coscienza collettiva, che ci conduca verso modelli di sviluppo di tipo alternativo, verso un’economia circolare ispirata ai processi naturali e alla rigenerazione delle risorse. Per farlo è più che mai urgente far emergere una nuova «visione», che non solo ci consenta di vivere in armonia con l’ambiente in cui siamo immersi, ma ci renda anche più consapevoli delle distorsioni ideologiche e comunicative messe in atto dai potenti per mascherare e minimizzare la gravità della situazione. Fondamentale è quindi il ruolo dei cittadini, dei giovani, degli «attivisti», intesi non come soggetti eversivi ma come persone che dialogano – con cittadini e istituzioni – per mettere in pratica delle strategie di sviluppo e di condivisione delle risorse sostenibili e innovative. E del resto, sembra dirci l’autore, è questo l’unico modo che abbiamo per vivere bene e salvare il nostro pianeta. |
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45 MILIONI DI ANTIFASCISTI. IL VOLTAFACCIA DI UNA NAZIONE CHE NON HA FATTO I CONTI CON IL VENTENNIO - Gianni Oliva
MAG C 10921
«In Italia sino al 25 luglio c'erano 45 milioni di fascisti; dal giorno dopo, 45 milioni di antifascisti. Ma non mi risulta che l'Italia abbia 90 milioni di abitanti»: la frase attribuita a Winston Churchill fotografa con la forza del sarcasmo la condizione di un paese che nel 1940 è entrato in guerra inneggiando all'aggressività fascista e tre anni dopo se ne è prontamente dimenticato. Dopo la Conferenza di Pace di Parigi del 1946, tutte le responsabilità della disfatta vengono infatti attribuite esclusivamente a Mussolini, ai gerarchi e a Vittorio Emanuele III. Una volta eliminati i primi a Dongo e in piazzale Loreto ed esautorata la monarchia con il referendum del 2 giugno, l'Italia può riacquistare la sua presunta integrità politica e morale usando la Resistenza, opera di una minoranza, come alibi per assolversi dalle responsabilità del Ventennio. Quando i perdenti salgono sul carro dei vincitori la memoria storica viene spazzata via e ha inizio una nuova stagione. Per eliminare una classe dirigente bisogna però averne un'altra a disposizione: come defascistizzare tutto e tutti se in quegli anni pressoché tutto e tutti erano stati fascisti? La rottura con il passato si rivela così un brusco e disarmante riciclo senza pudore di uomini, di strutture e di apparati: come nel caso eclatante di Gaetano Azzariti che, da presidente del Tribunale della Razza, massimo organismo dell'aberrazione razziale, diventa vent'anni dopo presidente della Corte costituzionale, massimo organismo di garanzia della democrazia, senza che nessuno gli abbia chiesto di ritrattare, né il monarchico Badoglio, né il comunista Togliatti, né il democristiano Gronchi. |
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LA SOCIETÀ DEL XXI SECOLO. PERSONE, DATI, TECNOLOGIE - Davide Bennato
MAG C 10947
Noi siamo il nostro profilo Facebook? Le intelligenze artificiali sono tecnologie o soggetti sociali? Com’è possibile che il bitcoin abbia creato una crisi in Kazakistan? Come ha fatto un chatbot su Twitter ad aver imparato frasi razziste, violente e antisemite senza bisogno di programmazione? La società del XXI secolo è il prodotto di un panorama sociale che vede interconnessi persone (e le loro relazioni), dati (nella forma di informazioni e algoritmi) e tecnologie (dispositivi e servizi sempre nuovi). Le scienze sociali, da un punto di vista teorico e metodologico, ci aiutano ad analizzare questi fenomeni e a immaginare risposte. |
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VERITÀ E RIPARAZIONE. UNA GIUSTIZIA PER CHI SOPRAVVIVE AL TRAUMA - Judith L. Herman
MAG C 10905
Se il trauma ha origine in una fondamentale ingiustizia, la piena guarigione necessita di una riparazione che deve passare da una qualche misura di giustizia. In questo libro, Judith Herman ascolta i sopravvissuti e, attraverso le loro idee, prova a immaginare quanto potrebbero essere diversi i nostri sistemi giudiziari se i loro bisogni e desideri venissero davvero presi in considerazione. "Chi sopravvive alla violenza conosce e sente fin nelle ossa verità che molti altri preferirebbero non conoscere" scrive l'autrice. "Il primo passo consiste semplicemente nel chiedere ai sopravvissuti cosa renderebbe le cose giuste, o il più possibile giuste, per loro. Sembra una cosa ragionevole da fare, ma in pratica non viene fatta quasi mai. Ascoltare, quindi, finisce per diventare un atto rivoluzionario". |
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L'UNIVERSO IN UNA SCATOLA. UNA NUOVA STORIA DEL COSMO - Andrew Pontzen
MAG C 10969
Di questo adagio è un esempio eclatante la vicenda biografica di Pontzen, che, irresistibilmente attratto dall’astronomia sin dall’infanzia, è oggi uno degli specialisti più autorevoli nel campo delle «simulazioni» cosmologiche, elaborate con supercomputer sempre più sofisticati. Muovendo dalla inattesa e sorprendente continuità tra «proiezioni» meteorologiche e cosmologiche, Pontzen ci guida lungo le tappe cruciali della scienza previsionale: ci porta per esempio nell’«imponente edificio in arenaria rossa» dello Smithsonian Institution, «il Castello» neogotico di metà Ottocento dove il direttore, Joseph Henry, deliziava gli ospiti predicendo i temporali su Washington. E illumina, attraverso quelle stazioni di avvicinamento, ogni risvolto delle simulazioni cosmologiche in corso: l’avanguardia delle macchine (delle «scatole»), tra inedita potenza di calcolo, risoluzione sempre più alta e miglior conoscenza delle «condizioni iniziali»; la «ricetta eclettica» sottostante a ogni ricerca («parti uguali di fisica consolidata, trucchi computazionali e adattamento a ciò che è già noto»); e, soprattutto, il modo in cui vengono ridefinite «sostanze» elusive come la materia e l’energia «oscure», responsabili rispettivamente della rotazione delle galassie e dell’espansione dell’universo, al punto da risultare centrali nella «storia» qui delineata. Quella storia, cioè, «che unisce i puntini tra i primi istanti dell’universo, la ragnatela cosmica dalle dimensioni inimmaginabili, e le galassie, le stelle e i pianeti che la abitano». |
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LA SHOÀ E LE SUE RADICI. UN PERCORSO DIDATTICO - Ugo Volli
MAG C 10966
Anche se compresa solo di recente, in forte ritardo rispetto ai fatti, la necessità di una didattica della Shoà è ormai largamente riconosciuta. Essa è necessaria per preparare la ricorrenza annuale della Giornata della memoria e ricordare così adeguatamente il genocidio del popolo ebraico, ma anche per ripensare criticamente larghe parti della nostra storia che in qualche modo l’hanno reso possibile. Questo libro è uno dei primi strumenti didattici progettati per affrontare tale difficile tema educativo. Non descrive solo i fatti del genocidio e la sua preparazione da parte del regime nazista, ma si sforza di inquadrare la distruzione degli ebrei europei nel suo contesto più ampio. Esso guarda dunque a quel che è accaduto non solo in Germania e nei campi di sterminio istituiti dal regime nazista, ma in tutta Europa, considerando i paesi occupati ma anche gli alleati, con uno sguardo particolarmente attento alle vicende italiane. Il libro ne illustra i precedenti: l’antigiudaismo cristiano, quello islamico e quello laico della modernità. Si descrivono infine i processi ai criminali nazisti, la progressiva presa di coscienza del significato della Shoà e la rinascita attuale dell’antisemitismo sotto forma di antisionismo. Una particolare attenzione è dedicata alle parole che definiscono in diversa maniera questi fenomeni storici: Shoà e Olocausto, genocidio e crimini contro l’umanità, antisemitismo e antigiudaismo. Il libro è corredato da un’ampia bibliografia ragionata. |
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IL MUSEO NEL MONDO CONTEMPORANEO. LA TEORIA E LA PRASSI - Maria Vittoria Marini Clarelli
MAG C 10950
Il ruolo nel museo nel mondo contemporaneo è in continua evoluzione e questo volume, in una nuova edizione, ne offre un esame sistematico e aggiornato, alla luce dei mutamenti più recenti e dell’ultima definizione adottata nel 2022 dal Consiglio internazionale dei musei (ICOM). Nell’ analizzare il panorama internazionale, il libro considera sia il consolidarsi di tendenze già in atto, come la posizione sempre più centrale del pubblico e il ricorso alle nuove tecnologie in tutte le fasi della gestione museale, sia l’affermarsi nell’ultimo decennio di fenomeni che sembravano marginali, come la prevalenza fra i nuovi musei di quelli privati e la loro concentrazione soprattutto in Asia; il crescente fervore dell’opinione pubblica per la restituzione degli oggetti contesi da decenni ; l’emergere di una linea decoloniale nella narrazione museale; l’applicazione di parametri più rigorosi di ecosostenibilità. Particolare attenzione è dedicata anche ai cambiamenti prodotti in Italia dalla riforma dei musei statali, avviata nel 2024 ma ancora in corso, e dall’Istituzione del Sistema museale nazionale (SMN). |
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HYPOTHESEIS DEI DISCORSI DI DEMOSTENE - Libanio di Antiochia
MAG D 6439
Libanio di Antiochia (circa 314-393 d.C.) rappresenta uno degli ultimi baluardi della cultura pagana nella Tarda Antichità, nonché un cruciale anello di trasmissione dell’eredità classica ai pensatori cristiani. All’interno della sua sconfinata produzione, frutto di oltre mezzo secolo di insegnamento in veste di professore di retorica tra Costantinopoli, Nicomedia e Antiochia, si segnala l’opuscolo intitolato Argumenta orationum Demosthenicarum. Esso contiene una biografia demostenica - purtroppo giunta mutila - e 57 hypotheseis, ovvero brevi riassunti di quasi tutti i discorsi confluiti nel corpus del grande oratore attico vissuto nell’Atene del IV secolo a.C. Il volume propone la prima traduzione italiana integrale dell’opuscolo, con testo greco a fronte, corredata da un apparato di note esegetiche. Fino a oggi, infatti, le hypotheseis libaniane sono state tradotte soltanto in lingua francese per Les Belles Lettres - non accorpate, ma smembrate e premesse al discorso demostenico a cui fanno riferimento -, e in lingua inglese con una traduzione pubblicata online che tuttavia omette alcuni passaggi e non fornisce il testo greco. Il presente libro contiene anche un’introduzione che mira a far luce sul contesto storico e biografico in cui l’opuscolo libaniano prese forma, tentando altresì di ricostruire l’assetto originario in cui esso doveva presentarsi e la configurazione dell’edizione demostenica «di riferimento» adoperata da Libanio. Per gli studiosi moderni gli Argumenta sono un libello particolarmente prezioso perché fornisce elementi storico-antiquari - di cui spesso è per noi la sola fonte - per far luce sul contesto in cui furono pronunciati i discorsi demostenici e perché, se analizzato nel suo complesso e non solo come strumento ancillare per comprendere Demostene, rappresenta una testimonianza pressoché unica dell’esegesi antica a un grande classico della letteratura greca. Il testo, introdotto da una Nota di Luciano Canfora, si arricchisce di un conspectus relativo alla cronologia del Corpus Demosthenicum, di un indice dei nomi antichi, di un indice dei passi citati e di un indice delle testimonianze scritte. |
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LIBERATI DAL COMPLESSO DI CENERENTOLA. L'AUDACIA DI VIVERE SALVANDOTI DA SOLA - Saverio Tomasella
MAG C 10807
A volte, come Cenerentola, l’eroina del racconto di Perrault condannata dalla matrigna a restare in un angolo della cucina, abbiamo la tendenza a sacrificarci, a mostrarci devote, a correre incontro e sottometterci ai bisogni altrui. Mettiamo da parte la nostra vita per sostenere una persona cara, ci prendiamo cura di tutto e di tutti all’interno di una famiglia, rinunciamo ai nostri sogni o alle nostre convinzioni per essere accettati e amati... Restiamo così accanto al caminetto, seppellendo le nostre aspirazioni sotto la cenere e attraversando periodi di ripiegamento esistenziale e di apparente rinuncia alla nostra libertà. E se Cenerentola avesse qualcosa d’altro da insegnarci? Se il suo ritiro corrispondesse a una fruttuosa introspezione? Se l’allontanamento dai suoi desideri facesse parte di una fase di trasformazione comune a tutti, uomini e donne, e fosse possibile comprenderla e riuscire a superarla? Se la sensibilità, la creatività, la generosità potessero diventare valori che ci rendono esseri unici e ci facessero assumere con entusiasmo la responsabilità di noi stessi? Siamo tutti potenziali Cenerentole. Saverio Tomasella intende far luce su queste problematiche e le fasi di ritiro esistenziale grazie a questo libro dedicato a una figura sorprendentemente potente, emblema del desiderio assertivo anziché del sacrificio, che ci invita a trovare l’audacia di vivere, per non lasciarci più dettare il nostro destino. |
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L'EVOLUZIONE DELLA MORALE PER SELEZIONE NATURALE - Andrea Guardo
MAG C 10934
Secondo un programma di ricerca inaugurato da Darwin e oggi sempre più popolare, gli aspetti fondamentali della nostra psicologia morale sono il prodotto della selezione naturale. Le nostre convinzioni morali, così come la nostra tendenza a comportarci in accordo con queste convinzioni, sarebbero il risultato di processi analoghi a quelli che hanno prodotto il collo delle giraffe e le ali degli uccelli: la ragione per cui siamo convinti di dover tener fede alla parola data è che questa credenza è stata adattiva per i nostri antenati, che ce l’hanno trasmessa. Il libro introduce i lettori a questo affascinante ambito di ricerca, spaziando dalla teoria dei giochi evolutiva alla selezione parentale e alla selezione di gruppo, per poi passare a discutere le conseguenze di tali risultati per la questione della natura della morale. |
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LE PAROLE DEI BAMBINI. ASCOLTARLI PER CAPIRLI - Maria Rita Parsi
MAG C 10964
"'Le parole dei bambini' è un libro che parla di quel che pensano e provano i bambini. Anzi, è un libro che fa parlare i bambini, dando voce, lettera dell'alfabeto dopo lettera dell'alfabeto, al loro mondo di valori, al loro modo di relazionarsi con gli altri e di vivere la realtà esperita attraverso l'originalità, l'ingenuità, la creatività, lo humour e, soprattutto, la magnificenza che li contraddistingue. Perché i bambini possiedono parole che gli adulti non sanno più trovare. Parole del cuore, legate alla loro immaginazione, fantasia, voglia di comunicare, che spesso, però, sono anche intrise dei valori, dei disvalori, delle sicurezze e delle incertezze, delle paure, delle necessità, del disagio e altro ancora che gli adulti trasmettono loro. Così, 'Le parole dei bambini' è una profezia che si autoavvera: alle parole rivelatrici dei 'profeti bambini' - che talvolta suonano come sentenze di assoluzione e talvolta come verdetti di condanna - gli adulti dovrebbero prestare massima attenzione e ascolto. Perché i bambini sono poeti: agiscono con le parole. Hanno il cinismo della sincerità, la qualità dell'innocenza, l'esercizio violento della verità. E tra le mani tengono la molle cera di loro stessi da plasmare. Ogni colpo resta impresso, ogni azione è traccia d anima." (Maria Rita Parsi). |
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PROMUOVERE LA COMPRENSIONE IN CLASSE. REPERTORIO RAGIONATO DI STRATEGIE DIDATTICHE - Mario Castoldi
MAG C 10999
Negli ultimi anni si è assistito a un proliferare di strategie didattiche, spesso accompagnate da una selva di tecnicismi, anglismi, acronimi. In molti casi vengono utilizzate espressioni diverse per indicare condotte di lavoro simili o si mettono sullo stesso piano orientamenti generali e soluzioni operative molto specifiche. A fronte di un'esigenza sempre più avvertita di rinnovare la didattica scolastica e di potenziare gli strumenti a disposizione degli insegnanti per promuovere un apprendimento efficace e coinvolgente, risulta difficile muoversi in modo sicuro e consapevole all'interno di uno scenario così confuso. Il volume fornisce alcuni criteri di orientamento e un repertorio sufficientemente rappresentativo dell'attuale stato dell'arte, organizzando il materiale secondo una struttura omogenea, per facilitarne il confronto e l'analisi comparata. Senza alcuna pretesa di dare un catalogo completo e definitivo, visto il terreno così dinamico e in evoluzione, il testo offre una panoramica di approcci e metodi didattici orientati a incoraggiare negli allievi una comprensione significativa e durevole. |
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LE FORME DEL DIVINO. PROBLEMI DI ARTE SACRA TRA PRIMA MODERNITÀ E NOVECENTO - Michele Dantini
MAG C 10948
Nel mondo occidentale le immagini dipinte o scolpite sono state per lungo tempo considerate «incarnazioni» del Divino, e hanno trovato in questa loro natura duplice, celeste e terrena insieme, la propria giustificazione. Nel divenire uomo, Cristo stesso si è fatto «figura» fondando per i Padri della Chiesa la legittimità dell'immagine. Le immagini di culto hanno dunque potuto acquistare nei millenni dimensioni affettive e liturgiche: esse sostengono, accolgono, ravvivano il vincolo che tiene insieme una comunità, così nel cristianesimo occidentale sino alla Riforma e nel cristianesimo ortodosso. Questo libro indaga e interroga i teologi della prima età moderna - Erasmo o Calvino - ma anche scrittori e filosofi - Dostoevskij e Florenskij, Heidegger, Simone Weil, Pasolini - che hanno espresso un ragionato dissenso in rapporto alle avanguardie otto-novecentesche, rivendicando invece il fondamento metafisico o religioso dell'immagine. |
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CONFINI TERAPEUTICI. PROFESSIONALI E PRIVATI - Edoardo Giusti; Marco Pacifico; Giada Fiume
MAG C 10900
I confini separano le nazioni e gli organismi, rappresentano lo stato identitario per affermare serenamente la propria individualità e rispettare quella degli altri. L'ambito di sovranità dell'"IO" consente di differenziare, tramite il "SÉ", l'identità soggettiva tra il mondo interno e l'ambiente oggettivo esterno. |
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IL RUOLO DEL GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI. LA TUTELA DI UN DIRITTO FONDAMENTALE TRA SFIDE PASSATE E SCOMMESSE PER IL FUTURO - Ginevra Cerrina Feroni
MAG C 11029
Difficile immaginare un diritto più sfaccettato della privacy: dinamico nel suo tentativo di governare il presente e il futuro, duttile per capacità di trasformazione e adattamento a declinazioni diverse e sempre nuove. Oggi lo sviluppo delle tecnologie ha arricchito la nozione di privacy: non più soltanto spazio protetto dalle intrusioni dei privati e dell'autorità, ma controllo del proprio patrimonio informativo in una società dove la persona è costantemente esposta e deve, pertanto, disporre di mezzi di tutela per verificare le informazioni che la riguardano e che costituiscono la sua identità personale. Senza la precondizione della protezione di tale identità «datificata», nessun'altra libertà è autenticamente concepibile. La protezione dei dati personali è diventata, dunque, la protezione della persona stessa, quasi il postulato di ogni altro diritto di cittadinanza. In questo volume, pensato in occasione del venticinquesimo anniversario del Garante per la protezione dei dati personali, studiosi ed esperti espongono le loro riflessioni sull'evoluzione tecnologica e sulla concomitante evoluzione del concetto di privacy. |
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INNOVAZIONE TERRITORIALE. METODI, TECNICHE DI PROGETTAZIONE, CASI DI STUDIO - Elena Battaglini
MAG C 11017
Le crisi globali si presentano con una serie di attributi chiave: sono territorializzate, non sono stazionarie nella loro distribuzione né lineari nella loro evoluzione, hanno importanti impatti a catena, influenzano sistematicamente economie e organizzazioni e hanno effetti socioecologici regressivi. Per affrontare queste sfide, il volume introduce nel dibattito scientifico italiano l'innovazione sistemica (systems innovation), radicando i suoi principali concetti e metodi nei quadri teorici della sociologia spazialista. Utilizzando gli strumenti della coprogettazione territoriale, raccoglie e rielabora trent'anni di studio e ricerca-azione sull'innovazione ecologica e lo sviluppo locale partecipato. |
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GUARDIE E LADRI. BANDITISMO E CONTROLLO DELLA CRIMINALITÀ IN EUROPA DAL MEDIOEVO ALL'ETÀ CONTEMPORANEA. ATTI DEL CONVEGNO (LAGO DI GARDA, 26-28 OTTOBRE 2017) - Livio Antonielli, Stefano Levati, Claudio Povolo, Luca Rossetto
MAG C 11018
Il volume propone le relazioni al convegno di studi promosso dal Cepoc (Centro studi per la storia delle polizie e del controllo del territorio) tenutosi a Gargnano e Tignale, sul lago di Garda, dal 26 al 28 ottobre 2017, nonché la libera discussione tra tutti gli studiosi convenuti nell’incontro. Il tema, sintetizzato dal titolo "Guardie e ladri", indaga sul lungo periodo l’azione della criminalità, in tutte le sue possibili espressioni, dal banditismo di strada al contrabbando, dalla criminalità cittadina alle truffe, dalle rapine alle falsificazioni e, in stretta correlazione, si concentra sulle misure, consuetudinarie o architettate in ragione del tipo e forma di minaccia, adottate dalle autorità preposte o dallo stesso corpo sociale per rispondere ai fenomeni delinquenziali. |
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I SIMBOLI CONTESI. SIMBOLI RELIGIOSI TRA RAPPRESENTAZIONI PUBBLICHE E CONFLITTI GIURIDICI - Carlo Nardella, Marcello Toscano, Luca Pietro Vanoni
MAG C 11027
A chi appartengono i simboli religiosi? Chi e in che modo può farne uso? Quali sono i conflitti innescati dal loro utilizzo e chi è legittimato a risolverli? Queste domande toccano temi su cui oggi si interroga la nostra società e aprono la strada a riflessioni teoriche sulle trasformazioni di un patrimonio simbolico sempre più conteso nello spazio pubblico. Prendendo le mosse da una ricerca interdisciplinare sviluppata tra sociologia e diritto, il volume propone interpretazioni che, con analisi puntuali e approfondite, tentano di rispondere a questi interrogativi. Per farlo, gli autori si sono mossi su più fronti, impostando una collaborazione di lungo periodo in cui hanno fatto convergere le rispettive ottiche di analisi e competenze. |
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