SAGGISTICA |
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IL LIBRO DELLE MERAVIGLIE EUCLIDEE. - Benjamin Wardhaugh
BGC C 439
«Per ventitré secoli gli Elementi di geometria di Euclide hanno plasmato il mondo e hanno attirato lettori verso uno sterminato universo di bellezza astratta e idee pure. Il viaggio nella geometria euclidea è di un fascino assoluto». Gli Elementi hanno attraversato la nostra cultura influenzando non solo la matematica e la geometria, ma anche la filosofia, l'arte e la letteratura. Wardhaugh ci accompagna in un viaggio nel tempo attraverso la nascita dell'Antica Grecia, le botteghe medievali di Baghdad, il Rinascimento fiorentino fino ai giorni nostri, rivelando i segreti del successo di questo libro straordinario sotto molti punti di vista, da quello matematico a quello filosofico, da quello archeologico a quello artistico. Un saggio su un'opera dell'ingegno umano che è diventata un monumento al sapere universale. |
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IL GIOCO NEL PRIMO ANNO DI VITA. PROGETTARE ATTIVITÀ E SPAZI PER PROMUOVERE UN CORRETTO SVILUPPO PSICOFISICO - Paola Molina
BGC B 79
Nel primo anno di vita, consideriamo «gioco» l’attività autonoma che il bebè esprime soprattutto attraverso la motricità e la manipolazione di oggetti. Un’attività fondamentale per lo sviluppo psicofisico, perché permette di apprendere in una situazione di sicurezza, a condizione che il piccolo possa sperimentare senza vincoli o suggerimenti esterni. Il gioco libero, senza istruzioni o controllo, permette ai bambini e alle bambine di sviluppare interessi, conoscenze e competenze sociali. Ruolo dell’adulto è sostenere tale attività. A questo scopo, il libro fornisce uno strumento di osservazione in grado di cogliere le competenze, soprattutto motorie e di interazione con oggetti e pari, del bebè. Un’osservazione che consenta inoltre di definire un progetto educativo e un ambiente che lo supportino nella sua area di sviluppo prossimo e che aiuti a riflettere sul contesto di gioco offerto al nido e sulla sua adeguatezza. |
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LA SCIENZA DELLE PULIZIE. LA CHIMICA DEL DETERSIVO E DELLA CANDEGGINA, E LE BUFALE SUL BICARBONATO - Dario Bressanini
BGC C 460
Il bicarbonato non disinfetta e non lava; il sapone lava e igienizza, ma non disinfetta; la candeggina sbianca e disinfetta, ma non rimuove lo sporco. Lo sapevate? E poi: scopriamo come eliminare in modo sicuro i cattivi odori dalla lavatrice (insieme a eventuali funghi o batteri), come rimuovere il calcare da lavandini e macchine per il caffè o come liberare uno scarico otturato (spoiler: aceto e bicarbonato sono inutili). È vero che è più economico ed ecologico lavare i piatti in lavastoviglie? I detersivi sono tutti uguali? Come posso impattare meno sull’ambiente? Come tolgo una macchia di sangue sul vestito? E la patina nera dai gioielli? Come uso acido citrico e percarbonato? Dario Bressanini, autore di best seller, docente di chimica e ricercatore di professione, torna con un nuovo libro, questa volta dedicato alle pulizie domestiche, inquadrate finalmente sia dal punto di vista pratico sia da quello rigorosamente scientifico. Oltre a sfatare bufale e miti universalmente diffusi, queste pagine spiegano i tanti “perché” del pulito e dello sporco, fornendo al tempo stesso le migliori soluzioni per pulire la casa in modo sicuro ed efficace. Esperimenti, curiosità, approfondimenti, disegni e tabelle rendono ancora più utile il libro, che diventerà il compagno inseparabile per le pulizie di casa. |
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LA DISTANZA CHE CURA. VIAGGIO VERSO L'INDIPENDENZA EMOTIVA DAI LEGAMI FAMILIARI. - Valeria Locati
BGC C 459
Ci sono legami invisibili che spesso ci trattengono, aspettative che non ci appartengono, paure che non sono davvero nostre. Diventare adulti significa imparare a riconoscerli e, quando necessario, a prenderne le distanze. Ma come si fa senza provare sensi di colpa? In La distanza che cura, la dottoressa Valeria Locati, psicologa e psicoterapeuta della coppia e della famiglia, affronta con lucidità e delicatezza il tema dell'indipendenza emotiva dai genitori e dai condizionamenti familiari, una sfida cruciale per i giovani di oggi alle prese con il difficile equilibrio tra autonomia e appartenenza. Con uno sguardo attento ai Millennial e alla Generazione Z, l'autrice ci invita a riflettere su tre pilastri fondamentali della vita adulta - la scelta del partner, l'indipendenza economica e la realizzazione professionale - mostrandoci come la famiglia, con le proprie dinamiche interne e i miti narrati e tramandati di generazione in generazione, spesso diventi una gabbia che ci impedisce di evolvere. E, attraverso racconti tratti dall'esperienza clinica e dalla narrativa, ci accompagna in un percorso di consapevolezza e riposizionamento, insegnandoci a riconoscere i legami che ci condizionano e a ripensarli senza subirli. "Ci si svincola creando confini, limiti, definizioni, regole chiare, non barriere o assenze. È la distanza che cura, non lo strappo, non il rimanere, non il soccombere": la "giusta distanza" per allontanarsi e poi ritornare con una nuova consapevolezza di sé e del proprio posto nel mondo. |
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TSUNDOKU. L'ARTE GIAPPONESE DI ACCUMULARE LIBRI. - Taiki Raito Pym
BGC RC 274
Il termine giapponese tsundoku riassume un concetto che suonerà familiare a moltissimi lettori: comprare libri e tenerli da parte, per leggerli “dopo”. Il fatto è che basta un rapido calcolo per capire che quei libri che abbiamo accumulato nelle celeberrime “pile della vergogna” sul comodino o in ogni altro spazio libero di casa nostra sono troppi per essere letti in una vita sola. Ed è qui che interviene l'arte di vivere tsundoku, che è ricca di imprevedibili sfaccettature: la gioia della scelta e dell'acquisto, la ribellione alle liste, i modi più creativi per organizzare la propria libreria, le scuse migliori per quando ci colgono sul fatto con l'ennesimo libro nuovo, le tecniche per non dimenticare ciò che si è letto, il piacere proibito di rileggere... Ma, soprattutto, questa filosofia ci ricorda che non dobbiamo per forza aver letto tutti i libri che possediamo per amarli incondizionatamente. Sensi di colpa, addio: i libri non letti possono essere persino più affascinanti di quelli letti perché ci conducono in viaggi meravigliosi, anche restando seduti sul divano. E ci parlano comunque, che li apriamo o li teniamo chiusi. E poi, i libri sono una cura per l'anima: basta toccarne, annusarne, sfogliarne uno per farci stare subito meglio, provare per credere! |
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C'ERA N VOLTE. LO STRAORDINARIO RAPPORTO TRA MATEMATICA E LETTERATURA. - Sarah Hart
BGC C 283/ 1937
Abbiamo sempre guardato a matematica e letteratura come a poli opposti: "C'era n volte" ci rivela quanto siano invece unite da un legame indissolubile e fruttuoso. Sarah Hart analizza classici del passato e capolavori contemporanei per indagare questa connessione misteriosa e nascosta, mostrandoci come da essa possiamo imparare qualcosa in più sulla nostra natura e su quella dell’universo che ci circonda. C’è della magia in certe equazioni simile a quella contenuta nella bacchetta di Harry Potter, e tra le mostruose forme dei capodogli di Moby Dick si nasconde una geometria sofisticata, fatta di cicloidi, cilindri e circonferenze. Sarah Hart ci esorta a riconoscere e amare i cortocircuiti tra il mondo dei libri e quello dei numeri: dai giganti «mille e ottocento volte più grandi» di noi dei Viaggi di Gulliver – che nella realtà verrebbero schiacciati a terra dal loro stesso scheletro – ai frattali contenuti nella struttura di un bestseller come Jurassic Park, dalle formule usate da Lev Tolstoj per dare un senso al caos descritto in Guerra e pace ai matematici inventati da Arthur Conan Doyle e Chimamanda Ngozi Adichie, dagli enigmi contenuti nelle pagine di Lewis Carroll fino agli esperimenti del gruppo dell’OuLiPo e di Julio Cortázar. "C’era n volte" ci invita a rileggere le storie attorno a noi da punti di vista e dimensioni a cui non avevamo probabilmente mai pensato, spingendoci a nuove interpretazioni e a nuove scoperte. Perché non è vero che 2 + 2 fa sempre 4; alcune volte il risultato è un’isola deserta dove, sotto una X, un pirata senza una gamba ha nascosto un tesoro. |
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LA TEORIA DEI COLORI. - Giulio Carlo Argan, Riccardo Falcinelli, Johann Wolfgang Goethe
BGC C 283/1942
Classico del pensiero occidentale, considerato dallo stesso Goethe uno dei suoi capolavori, La teoria dei colori è tra i testi che hanno più influenzato l'arte e l'estetica otto-novecentesca. Un'opera fondamentale che ha esplorato la percezione del colore come fenomeno personale e sensibile, qui presentata con una prefazione inedita di Riccardo Falcinelli e la postfazione di Giulio Carlo Argan. È il 1810 quando Goethe pubblica il trattato che condensa anni di esperimenti, osservazioni, riflessioni da dilettante su luce e colori. In quel momento ha già sessant'anni ed è l'osannato autore di storie capaci di rapire il cuore di tutta Europa – da I dolori del giovane Werther a Le affinità elettive –, eppure mai prima si è gettato in un progetto scientifico così ambizioso e rischioso, che tenta di far dialogare lo spirito illuminista con le percezioni personali e soggettiviste su cui si fonda il Romanticismo. Il risultato sarà un saggio scritto in uno stile letterario e comprensibile da tutti – e che anche per questo rimarrà un modello per decenni –, in cui Goethe sosterrà che l'occhio e la mente umana giochino un ruolo attivo nella formazione delle sensazioni cromatiche e che esse incidano sulle nostre emozioni: una soluzione «antiscientifica» rispetto a quella newtoniana in voga all'epoca che si concentrava sugli aspetti fisici della luce, ma che aprirà la porta alla filosofia di Wittgenstein, alle visioni di Monet e van Gogh, Kandinskij e Klee, fino al design e ai film di animazione contemporanei. Perché, anche se Goethe si sbagliava nel descrivere la natura dei colori, aveva comunque intuito qualcosa di più profondo: pur provenendo dall'esterno, è solo quando lo accogliamo dentro di noi e lo interpretiamo per dare forma e significato alla realtà che il colore esiste davvero. |
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UOVO SAPIENS. - Federica Buglioni
BGC C 361/4
Cos’è un laboratorio? È uno spazio fisico o mentale? Quali sono i suoi obiettivi educativi e i suoi benefici? Come si progetta e come si allestisce un laboratorio esplorativo, scientifico, creativo? Come si scelgono i materiali? Conta di più il viaggio o la meta, il percorso o il risultato? Qual è il compito dell’adulto: osservare, dirigere, correggere? Alla fine, chi pulisce? La collana “I Topi saggi” si arricchisce di un nuovo volume: Uovo sapiens di Federica Buglioni, già autrice del fortunato Naturalisti in cucina. Un saggio dedicato al potenziale educativo delle attività laboratoriali che a scuola, però, occupano ancora uno spazio marginale. Uovo sapiens affronta tutte queste importanti questioni attraverso l’esempio del cibo, proposto come ideale territorio di osservazioni naturalistiche alla portata di tutti i bambini. Le bellissime foto di Giulia Bernardelli corredano testi e schede operative. |
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L'ALGEBRA DELLA RICCHEZZA. UNA FORMULA SEMPLICE PER LA SICUREZZA FINANZIARIA. - Scott Galloway
MAG C 11203
Nel mercato del lavoro dei nostri giorni le persone hanno maggiori opportunità e flessibilità rispetto a qualsiasi generazione precedente, ma devono anche affrontare sfide senza precedenti. I consigli finanziari che hanno funzionato fino a qualche anno fa non sono più sufficienti. È tempo di cambiare strategia. Scott Galloway mette a nudo le regole del successo finanziario nell'economia di oggi e, con il suo caratteristico stile asciutto e senza peli sulla lingua, spiega ciò che è necessario sapere per migliorare la propria stabilità economica. Leggendo questo libro imparerete a trovare e seguire il vostro talento, come cavalcare e ottimizzare le grandi ondate economiche (la dura verità: le dinamiche di mercato hanno sempre la meglio sui risultati individuali), quali sono i piccoli passi da fare oggi per ottenere grandi guadagni in seguito e come lo stoicismo può aiutarvi a sviluppare migliori abitudini finanziarie. Ma soprattutto, Galloway dà consigli di buon senso applicabili alla vita di tutti i giorni e ci ricorda che l'obiettivo finale è quello di vivere più sereni e soddisfatti, quindi non è necessario diventare degli eremiti frugali (a meno che non sia nelle vostre inclinazioni e aspirazioni) quanto avere la piena consapevolezza delle nostre scelte economiche. |
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L'ORSO BIANCO ERA NERO. STORIA E LEGGENDA DELLA PAROLA. - Roberto Vecchioni
BGC C 494
«Questo libro ha a che fare con la linguistica come io assomiglio a un orso bianco o se preferite nero. Non ho nessuna intenzione di sciorinarvi un'opera corretta, metodica, e men che meno colta, accademica, incomprensibile ai più e infine del tutto inutile a chi sfaccenda pieno di cazzi suoi col tempo che vola. D'altronde non ho neanche voglia di mortificare una scienza (arte?) meravigliosa riducendo tutto all'osso e tirar fuori un "bigino" per deficienti. L'intento è un altro: è quello di farvi innamorare. Avete letto bene! Farvi innamorare della parola. Penserete "questo è matto". Scommettiamo? Sono i miei ottant'anni d'amore, raccolti da decine e decine di fogli sparsi qua e là nel tempo, stipati in block-notes, quaderni, schemi per lezioni, sghiribizzi personali, letture sottolineate, ricerche notturne, confronti, domande infinite, scoperte mai immaginate da altri, un gioco famelico a sapere e chiarire, un'ubriacatura di luci intermittenti, ipnotiche, fatali, perché più ci entravo in quelle parole, più sentivo una foga irrefrenabile a entrarci, e capivo, comprendevo a pieno la "vera" essenza di tutto, la corposità, la fisicità di quelli che pensiamo solo suoni e invece sono codici risolti perché perfette in noi si rivelino le emozioni, le commozioni nostre e degli altri; le parole sono un groviglio logico di foni, suoni che specchiano l'uomo. Questa era la mia felicità.» |
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IL REATO DI PENSARE. OLTRE IL CONFORMISMO, ESERCIZI DI LIBERTÀ. - Paolo Crepet
BGC C 478
Viviamo nell'epoca che più di ogni altra celebra la libertà e la proclama un diritto assoluto. Eppure qualcosa non torna. Una nebbia sottile, silenziosa, si è insinuata nelle nostre vite: non vieta, non ordina, non punisce. Seduce. E mentre promette tranquillità e benessere ci spinge verso l'omologazione, spegnendo il pensiero critico, inibendo la creatività e il coraggio di essere diversi. In questo nuovo saggio, Paolo Crepet mette a fuoco una delle derive più insidiose del nostro tempo: la censura che non arriva dall'alto, ma si infiltra nel quotidiano, nei gesti, nei linguaggi, nelle scelte che non facciamo più. È un conformismo gentile, pervasivo, invisibile, che ci invita a restare nella comfort zone: il luogo dove non si sbaglia, ma nemmeno si cresce. Con la sua scrittura brillante e provocatoria, Crepet ci accompagna in un viaggio controcorrente, alla riscoperta di ciò che rende davvero libera un'esistenza: il dubbio, l'immaginazione, il conflitto. Perché la libertà, ci ricorda, non è uno slogan, ma un esercizio faticoso e quotidiano, che richiede coraggio, lucidità, disobbedienza. Un monito particolare è riservato ai più giovani e agli educatori: basta con la ricerca ossessiva della perfezione e della felicità a ogni costo. Bisogna restituire dignità all'errore, al fallimento, alla sconfitta, passaggi imprescindibili per una crescita sana ed equilibrata, perché «le tempeste riescono a essere perfino salvifiche e rischiarano l'orizzonte». |
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«UNA FRESCURA AL CENTRO DEL PETTO». L'ALBO ILLUSTRATO NELLA CRESCITA E NELLA VITA INTERIORE DEI BAMBINI. - Silvia Vecchini
BGC C 361/2
Sviluppare una dimensione interiore positiva, arricchente e aperta alla ricerca personale e spirituale è un'esperienza importante per ogni essere umano, fondamentale per la sua crescita e vita di bambino, ragazzo e adulto. Silvia Vecchini spiega come tale esperienza sia indissolubilmente legata a quelli che sono definiti "attaccamento sicuro" e "fiducia di base", qualità che hanno origine nella relazione con il mondo adulto di riferimento e si sviluppano attraverso una serie di pratiche, tra cui particolare rilievo ha la lettura condivisa. Gli albi illustrati, infatti, si rivelano strumenti privilegiati per comunicare con i bambini, che nei primi anni di vita interpretano e conoscono il mondo attraverso il pensiero magico e trovano nelle storie uno "spazio ospitale" in cui organizzare il proprio immaginario, in grado di accogliere domande e curiosità, di contenere visioni diverse, all'altezza della loro profonda ricerca di senso. Uno spazio ospitale anche per l'adulto, che permette di entrare in contatto con il pensiero infantile di fronte alle grandi domande. Gli albi illustrati, insomma, sono "ponti" capaci di collegare dimensione materiale e spirituale, bambini e adulti, tradizione e innovazione. Un saggio ricco di riflessioni, bibliografie, immagini, pensato per insegnanti, atelieristi, educatori, ma anche genitori, studenti, librai, bibliotecari, psicologi, terapeuti e appassionati di libri per bambini e ragazzi. |
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LE QUATTRO JIHAD. LO SCONTRO TRA ISLAM E OCCIDENTE DA NAPOLEONE A HAMAS. - Domenico Quirico
BGC C 511
Nel luglio del 1798 l'esercito di Napoleone Bonaparte sbarca in Egitto. L'islam, fino ad allora forte e ricco, si trova a essere facile preda e scopre per la prima volta la potenza dell'Occidente. È in questo scenario che si consuma il primo episodio di jihad moderno: il giovane Soleyman El-Haleby, fervente fedele di Aleppo, assassina il generale Jean- Baptiste Kléber, lasciando un segno nella storia della guerra santa islamica. Da qui, fra emiri e briganti, profeti e assassini, la sfida sanguinosa tra Dio e il mondo continua nel Sudan di fine Ottocento, con il duello tra l'enigmatico Mahdi e il generale Gordon Pascià, simbolo stesso dell'imperialismo britannico; poi prosegue nelle lotte dei tuareg contro il colonialismo francese e italiano, e infine si misura con l'oggi: con al-Qaeda e Osama Bin Laden, il miliardario saudita che ha saputo trasformare il jihad in una vera e propria «multinazionale del terrore», l'Isis e la restaurazione del Regno di Dio attraverso i «demoniaci» strumenti della modernità - internet, comunicazione, armi - e Hamas, che porta nella guerra senza fine per la Palestina non più la rabbia di chi sogna uno stato, ma la micidiale idea della purificazione di ciò che considera l'ultima colonia dell'Occidente. |
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SCIENZA, FILOSOFIA E TEOLOGIA. CHE COS’È VERAMENTE IL DIRITTO NATURALE. - Pietro Melis
BGC B 71
Vengono affrontati i temi attuali più scottanti di oggi alla luce delle riproposizioni del diritto naturale, le cui radici vanno ricercate nel concetto di giustizia cosmica espresso nell’antichità presocratica e in Platone, oltre che nello stoicismo. Viene documentata, tra l’altro, come l’eclisse del diritto naturale avvenga dopo il ‘700 con il rinchiudersi della filosofia dentro le Università. Sino all’800 non si trova alcun filosofo che appartenga alla cultura universitaria (eccetto Kant, con cui inizia la perdita della connessione della filosofia con la società civile). Ciò è dovuto anche al trasformarsi del linguaggio filosofico in un linguaggio per iniziati. Sino al ‘700 una persona medialmente colta era capace di affrontare la lettura dei più importanti testi filosofici, che avevano pertanto una diffusione che permetteva ad essi di avere dei riflessi sulla società. Le rivoluzioni del ‘600 e del ‘700 e trovavano un terreno fertile nelle idee preparatorie dei filosofi dell’epoca. Ma ancora nell’800 vi furono filosofi come Schopenhauer, Bentham e Stuart Mill che rimasero estranei alla cultura universitaria. Essi furono nell’800 gli unici ad affrontare il tema dei diritti degli animali, che nel XX secolo si affaccia in modo specifico in filosofi quali Peter Singer e Tom Regan. Un’eccezione, tra i maggiori filosofi della seconda metà del XX secolo, è Robert Nozick, le cui coerenti analisi sono fondate su una ripresa del diritto naturale, osteggiato contraddittoriamente dal giuspositivismo di Hans Kelsen, di Benedetto Croce e di Norberto Bobbio. La costante confusione tra morale e diritto vive nella filosofia universitaria, incomprensibile per il suo tecnicismo accessibile ai pochi addetti ai lavori e inutilizzabile alla luce dei temi più inquietanti del nostro tempo. Il diritto naturale viene inteso dall’autore quale diritto all’autoconservazione oltre la natura umana. |
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GEOPOLITICA DELL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE. - Alessandro Aresu
BGC C 544
L’intelligenza artificiale è l’invenzione definitiva dell’umanità. La sua comparsa sulla scena evoca il rischio dell’estinzione del suo creatore, poiché la sua diffusione porterà, forse, al suo superamento. Queste visioni apocalittiche pervadono ormai il discorso pubblico sulla tecnologia, in un mondo dove la stessa espressione “intelligenza artificiale” è divenuta onnipresente e ossessiva. Sono temi tutt’altro che nuovi per le loro profonde radici filosofiche e per i pionieri che, in vari ambiti, li hanno alimentati nel corso del Novecento; eppure, qualcosa di significativo è già accaduto e siamo spettatori di connessioni di cui non cogliamo pienamente il significato. Il dibattito sull’intelligenza artificiale chiama poi in causa alcuni concetti chiave, tra cui l’origine dell’intelligenza stessa, ciò che sappiamo e ignoriamo del cervello e del pensiero; l’idea di un’intelligenza “generale” applicata alle macchine; i limiti quantitativi e qualitativi del calcolo; il problema dell’allineamento della tecnologia ai nostri bisogni e ai nostri valori. Ma quali aziende alimentano questi processi? E quali sono le loro implicazioni in un mondo radicalmente diviso, dilaniato dalla guerra tecnologica tra Stati Uniti e Cina, che attraversa l’infrastruttura e gli usi dell’intelligenza artificiale, e la corsa alle risorse, economiche e materiali, necessarie al suo continuo sviluppo? Alessandro Aresu ci racconta l’intreccio di relazioni tra filosofi, scienziati e imprenditori che stanno plasmando questo mondo, come “Jensen” Huang, fondatore di NVIDIA e protagonista assoluto della rivoluzione tecnologica intorno all’AI, “Bill” Dally, informatico e mente scientifica dietro ai portentosi microchip che rendono possibile l’evoluzione dell’AI, ma anche il rapporto tra il Cynar e i pionieri di DeepMind, oltre che le storie dei manager meno conosciuti che operano in OpenAI. Ci aiuta così a comprendere il presente e i possibili scenari futuri, segnati dalla rivoluzione dell’intelligenza artificiale, le lotte tra le aziende impegnate nello sviluppo dell’AI definitiva e le ripercussioni geopolitiche negli equilibri mondiali. L’intelligenza artificiale è l’invenzione definitiva dell’umanità. |
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INDAGINI E SEGRETI SULLE TRACCE DELL'ARTE. VICENDE E IMPRESE DEI CARABINIERI PER LA TUTELA DEL PATRIMONIO CULTURALE. - Fabio Isman
BGC B 87
Hanno il compito di difendere la bellezza, l’arte, la cultura – forse la maggiore risorsa del nostro paese – in uno scenario in cui furti d’arte e scavi clandestini alimentano un mercato illecito, gestito dalla malavita e dalle mafie internazionali, inferiore per dimensioni soltanto a quello delle armi, della droga e dei falsi. I carabinieri del comando per la Tutela del patrimonio culturale (TPC) hanno fatto scuola nel mondo. Dal 1969 recuperano circa la metà del maltolto al nostro patrimonio, favoriscono il ritorno dall’estero di capolavori incautamente esposti nei grandi musei, si avvalgono della banca-dati sulle opere da ricercare più fornita al mondo e, per primi, hanno costituito i “Caschi blu della cultura” voluti dall’Onu per intervenire in situazioni di emergenza nelle aree più sensibili del pianeta. Le indagini, i grandi ritrovamenti, la realtà di questo reparto eccezionale sono al centro di un singolare volume d’arte, molto illustrato e dalla lettura appassionante. Il testo, brillante e incisivo, è integrato da rubriche di approfondimento, da un confronto a più voci e da schede storico-artistiche dedicate a capolavori felicemente recuperati o ancora nel mirino. |
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NON ME LA BEVO. GODERSI IL VINO CONSAPEVOLMENTE SENZA MARKETING NÉ MODE. - Michele A. Fino
BGC C 491
No, non è vero che il vino si è sempre fatto nello stesso modo dalla notte dei tempi. No, non è vero che il vino contadino è sempre meglio di quello industriale. Sì, fino a Pasteur, la riuscita del vino era affidata a buone pratiche, ma spesso senza che se ne conoscesse il senso. E ancora no, non è per nulla scontato che il vino naturale sia più naturale del vino trattato. Si prenda nota che i vigneti europei hanno al massimo duecento anni, non millenni, perché purtroppo, a causa del diffondersi di alcuni parassiti, vennero quasi tutti distrutti a fine Ottocento. Poi, il vino si comincia a degustare a partire dalla corretta lettura dell'etichetta. E infine sì, un buon bicchiere di vino fa bene all'umore e alle relazioni; non si può semplicemente dire che faccia bene alla salute. Non me la bevo è una coraggiosa azione di debunking delle mode e delle leggende che il marketing ha infilato con abilità nei calici che ogni giorno alziamo al cielo. Lo ha pensato e scritto Michele A. Fino, professore associato all'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, appassionato di tutto ciò che ruota intorno al vino: cantine, processi di vinificazione, storie dei vigneti, conoscenza dei terreni e dei climi, marketing, storytelling e studi scientifici. Questo volume è un godibile vademecum per tutti coloro che amano bere del buon vino – e per fortuna sono tanti – ma non si raccapezzano più tra etichette, campagne di comunicazione, antiche leggende e mode improvvise. La scoperta di ciò che sta dietro molta narrazione aiuterà tutti noi ad amare ancora di più questa bevanda, che sempre regala sensazioni uniche e spesso sancisce il piacere dello stare insieme. |
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LA LUNA. MITI, SCIENZA E MAPPE. - Mattew Shindell
BGC A 109
Il nostro rapporto con la Luna è sempre stato sospeso tra scienza e leggenda; gli antichi da un lato intuivano e studiavano il suo ruolo all’interno di fenomeni terrestri come le maree e, dall'altro, si lasciavano sedurre immaginando i suoi influssi magici e le creature fantastiche che la abitavano. E ancora oggi, malgrado i potentissimi telescopi e le missioni spaziali, a chi non è capitato di indulgere in fantasticherie osservando la Luna splendere di luce riflessa nel buio della notte? “La Luna” ci accompagna in un viaggio tra i miti, che dalle origini dell’umanità ha ispirato l’astro più vicino al nostro pianeta, e le conquiste scientifiche che nel corso degli ultimi sessant’anni ci hanno permesso di esplorarlo e conoscerlo più a fondo. |
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CHIAMAMI ADULTO. COME STARE IN RELAZIONE CON GLI ADOLESCENTI. - Marco Lancini
BGC D 88
In "Chiamami adulto", libro che conclude la trilogia iniziata nel 2021 con "L’età tradita", Matteo Lancini esplora i molteplici contesti e le modalità in cui gli adolescenti costruiscono relazioni: dalla famiglia alla scuola, dagli ambienti digitali alle stanze di psicoterapia, dal gruppo dei pari al rapporto di coppia. Partendo da alcuni spunti già introdotti in "Sii te stesso a modo mio", come l’assenza di prospettive future e la fragilità adulta che spesso ostacola un dialogo autentico, l’autore scava in profondità, rivelando che cosa serve davvero per avvicinarsi ai giovani: l’ascolto e una presenza empatica. |
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INTRODUZIONE ALLA GEOGRAFIA POLITICA. SPAZI, LUOGHI, POLITICHE. - Martin Jones, Ryhs Jones
BGC B 62
La geografia politica è un campo di studi variegato, critico e dinamico che prende forma al crocevia del discorso politico sulle forme e pratiche del potere, e di quello geografico, inteso come lo studio dello spazio e dei processi che lo trasformano incessantemente. Dall'analisi della territorialità statale alle geografie dell'impero, dallo studio dei fenomeni elettorali alle politiche per la difesa dell'ambiente, dalle microgeografie dell'identità locale ai complessi meccanismi della governance globale, "Introduzione alla geografia politica" offre strumenti per comprendere e interpretare i rapporti di potere, i conflitti e i divari che caratterizzano il mondo contemporaneo. |
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LIBRI INSIEME. VIAGGIO NELLE NUOVE COMUNITÀ DELLA CONOSCENZA. - Chiara Faggiolani
MAG C 11205
Sono numerose e si moltiplicano giorno dopo giorno in un autentico processo di gemmazione. Le comunità della conoscenza stanno cambiando il modo in cui le persone vivono i libri. Cosa sono concretamente? Sono realtà che prendono forma in contesti e luoghi molto diversi: biblioteche ‘normali’ e di condominio, gruppi di lettura analogici e digitali, librerie tradizionali e associative, silent reading party, ritiri letterari, human libraries. Sfiorano le gerarchie tradizionali della filiera del libro, ma più frequentemente nascono completamente al di fuori di essa, in spazi inusuali che ritrovano nuova vita grazie alla lettura condivisa. Le comunità della conoscenza fanno del libro il loro motore e delle storie il loro carburante. Storie che diventano strumenti di cura e agenti di sviluppo per le comunità. Chiara Faggiolani, attraverso conversazioni con decine e decine di pionieri della lettura nel nostro paese (e oltre), racconta micro-storie che vedono nella lettura l’agente di sviluppo per la comunità, lo strumento di rigenerazione urbana, di innovazione sociale, di contrasto alla solitudine e di promozione della salute. Libri insieme si rivolge a chi lavora nel mondo del libro e vuole cogliere nuove opportunità, ai professionisti che vogliono comprendere i cambiamenti culturali in atto. Ma è anche un libro che parla al cuore dei lettori, a chi crede nella forza trasformativa delle storie. |
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LE MANGIATRICI DI LUCE. IL MONDO INVISIBILE DELL'INTELLIGENZA DELLE PIANTE. - Zoe Schlanger
BGC C 574
Per essere piante serve una straordinaria creatività biologica. Vivono e prosperano radicate in un luogo, ma hanno sviluppato metodi ingegnosi per sopravvivere e diffondersi. Circa cinquecento milioni di anni fa conoscevano già la tecnologia per ricavare ossigeno dall’anidride carbonica e col tempo resero abitabile la superficie terrestre da landa desolata e ostile che era. Di recente si è scoperto che sanno anche udire i suoni, contare, comunicare, riconoscere i propri parenti, aiutarsi… "Le mangiatrici di luce" è un viaggio incantato nella complessità della vita verde, che sfida il nostro concetto di intelligenza. Perché che cos’è la vita intelligente se non una rampicante che fa crescere le foglie imitando quelle dell’arbusto a cui si aggrappa? O un fiore che si conforma esattamente al becco del suo impollinatore? |
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SOCRATE, AGATA E IL FUTURO. L'ARTE DI INVECCHIARE CON FILOSOFIA. - Beppe Severgnini
BGC C 487
La vita umana, insegna l’induismo, si divide in quattro periodi: il primo serve per imparare, guidati da un maestro; il secondo per realizzare sé stessi; il terzo per insegnare e trasmettere la conoscenza; l’ultimo, segnato da un progressivo disinteresse verso le cose materiali, per prepararsi al congedo. Molti, oggi, non lo ammettono. Nonostante l’età, continuano a sgomitare, spingere, accumulare. Inseguono cariche, conferme, gratificazioni sociali. Non sanno rallentare, ascoltare, restituire. Con l’aiuto di una nipotina che insegna il disordine quotidiano (e mette i palloncini sul busto di Socrate), Beppe Severgnini riflette sul tempo che passa e gli anni complicati che stiamo attraversando. «Le cose per cui verremo ricordati – scrive – non sono le cariche che abbiamo ricoperto e i successi che abbiamo ottenuto. Sono la generosità, la lealtà, la fantasia, l’ironia. La capacità di farsi le domande giuste.» Don’t become an old bore, non diventare un vecchio barbogio: ecco l’imperativo. L’autore invita a «indossare con eleganza la propria età». Per farlo serve comprendere il potere della gentilezza, imparare dagli insuccessi, allenare la pazienza, frequentare persone intelligenti e luoghi belli, che porteranno idee fresche. Serve accettare che c’è un tempo per ogni cosa, e la generazione dei figli e dei nipoti ha bisogno di spazio e incoraggiamento. Non di anziani insopportabili. |
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