STORIA |
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La verità sul processo Andreotti
Mag D 5571 Gian Carlo Caselli, Guido Lo Forte
Giulio Andreotti è stato assolto dall'accusa di associazione con Cosa nostra? Questo libro spiega come sono davvero andate le cose. |
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Come eravamo negli anni di guerra
Mag B 3409 Arrigo Petacco
Non solo battaglie, atti di eroismo, sconfitte e tragedie al fronte. Gli anni della seconda guerra mondiale meritano di essere ricordati anche attraverso le vicende della gente comune: attraverso i sacrifici, le piccole conquiste e i drammi quotidiani, così come attraverso le mode e i fenomeni di costume, che hanno caratterizzato la vita degli italiani tra l’entrata in guerra, nel giugno 1940, e la Liberazione. È questo l’arco temporale e il filo conduttore del nuovo libro di Arrigo Petacco. Per raccontare quegli anni cruciali, Petacco ha scelto una serie di immagini emblematiche e intorno a ciascuna ha organizzato il suo racconto. Immagini molto famose come l’adunanza oceanica in piazza Venezia il 10 giugno 1940 o il celebre scatto di Robert Capa che raffigura un siciliano nell’atto di arrendersi ai soldati americani, ma anche meno note come la foto di Pio XII che prega attorniato dai fedeli nel quartiere di San Lorenzo, nel giorno del bombardamento su Roma. Soprattutto, immagini di gente comune: la folla che prende d’assalto nel 1943 i vagoni di un treno per fuggire da Milano in guerra o le scene di uomini e donne al lavoro in campagna, quando i viveri scarseggiavano, oppure davanti alle vetrine piene esclusivamente di prodotti italiani, durante l’autarchia. |
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Storia e restauro dell’Icona della Madonna dello Sterpeto di Barletta
Ap B 785 Cosimo Cilli (a cura di)
La pubblicazione ripercorre la storia e il restauro della Sacra Icona bizantina della Beata Vergine Maria dello Sterpeto, Patrona di Barletta. Il restauro è stato promosso dal Capitolo Cattedrale di Barletta e realizzato dal laboratorio diocesano di restauro diretto dal restauratore Cosimo Cilli. La fede verso l’Icona della Santa Patrona, a cui il popolo barlettano è sempre stato fortemente devoto, ha accompagnato le origini stesse della città e ne rievoca la storia attraverso le sue vicissitudini. |
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La Famiglia F.
Anna Foa
Si aprono vecchie scatole con dentro foto e carte di famiglia: un trasloco può far riemergere il passato di tante vite. È quello che è successo ad Anna Foa. Storie di bisnonni, prozii e cugini, fino a quelle dei genitori, Vittorio e Lisa, ricordi a lungo accantonati. Avvocati mazziniani e ‘internazionalisti’, ‘suffragette’ e rabbini lasciano il passo ai primi socialisti, agli antifascisti di Giustizia e Libertà, ai comunisti. Come sfogliando un vecchio album, vediamo rievocati il fascismo, il carcere, la Resistenza, la Shoah, il dopoguerra, il 1968, gli anni di piombo, l’impegno di Lisa in Lotta Continua, il suo anticonformismo, la lunga saggia vecchiaia di Vittorio. Come in ogni storia di famiglia, le case sono centrali: le stanze delle case di vacanza, quelle dei nonni disperse per la Penisola, quelle dei genitori frequentate da amici d’eccezione. E poi il racconto dei luoghi e le città: Torino, la Valle d’Aosta, Roma, ma anche la Spagna della guerra civile, il Vietnam, l’Africa, la Cina. Quella che si viene a comporre, pagina dopo pagina, è una storia ‘intima’ della sinistra italiana. I libri che si leggevano, le percezioni politiche, il modo in cui il mondo esterno veniva filtrato da quello familiare. È anche la storia della fine di un’illusione, quella del comunismo, della sua lenta fine. Una storia familiare e autobiografica aperta a tutte quelle remissioni della memoria e a quelle percezioni personali che la rendono dichiaratamente parziale e non definitiva. Un esperimento storiografico nuovo e condotto ‘sul vivo’ per riscoprire le passioni del Novecento. |
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Per i quarant’anni dalla scomparsa di Aldo Moro 1978-2018
AP C 505 Autori vari
“La stagione dei diritti si rivelerà effimera se non nascerà un nuovo senso del dovere”. La lezione di Aldo Moro, il suo forte richiamo al senso del dovere, è quanto mai attuale, nel quarantesimo anniversario della sua tragica fine. Nelle sue profetiche parole la spinta ad un’attiva, consapevole partecipazione sociale della nuova classe politica, al servizio della collettività, con una visione strategica complessiva sulle attuali, difficili e imprevedibili prospettivi di crescita del Paese. |
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Dalla terra alla storia. Scoperte leggendarie di archeologia orientale
Coll C 12/974 Paolo Matthiae
L'appassionante racconto delle campagne archeologiche dell'antico Oriente da metà Ottocento a oggi, dalla decifrazione delle due scritture più antiche dell'umanità alle prime epiche imprese alla ricerca di Ninive, alle grandi scoperte nella Valle dei Re a Tebe, da Ebla, Qatna e Aleppo in Siria a Nimrud e Sippar in Mesopotamia, a Troia e Hattusa in Anatolia, ad Abido e Amarna in Egitto, fino a Gerusalemme in Palestina. Uno dei maggiori protagonisti dell'archeologia orientale rievoca origini, sviluppi e risultati delle più affascinanti imprese degli ultimi decenni. Sempre attento a rilevare, nel passaggio suggestivo dalla terra dello scavo all'interpretazione della storia, l'inestimabile contributo che le scoperte recano alla ricostruzione di un lontano passato fondamentale per lo sviluppo della civiltà umana, che vide il sorgere e l'affermarsi delle prime città, dei primi stati territoriali, dei primi imperi a vocazione universale nella storia mondiale. «Le scoperte rievocate e illustrate nelle pagine di questo libro hanno in comune alcune caratteristiche fondamentali. In primo luogo, sono il frutto, in modi certo diversi, di esplorazioni archeologiche sistematiche di lungo periodo. In secondo luogo, sono state realizzate, approssimativamente, nell'ultimo mezzo secolo. In terzo luogo, a un giudizio oggettivo e di nuovo in modi diversificati, hanno avuto un significato rivoluzionario. Il loro valore leggendario dipende, da un lato, dal forte impatto di innovazione che è tipico di tutte e, dall'altro, dal loro carattere inatteso e sorprendente. La notevole varietà di queste scoperte, in ambiti differenziati della ricerca storica, ha inciso, volta a volta, sulla storia politica, sulla storia religiosa, sulla storia sociale, sulla storia economica, sulla storia artistica, sulla storia letteraria e, in diversi casi, su più di una di esse... Se è vero che non v'è nulla di più concreto e reale di una scoperta archeologica, è altrettanto vero che le interpretazioni prime di quella scoperta, che sono un'esperienza esaltante, non hanno nulla di definitivo perché esse sono solo un contributo, primario e fondamentale, alle innumerevoli valutazioni storiche future. Le interpretazioni che per ciascuna delle scoperte raccolte in questo saggio sono qui presentate, spesso già oggetto di accesi dibattiti negli ambienti scientifici, nella maggior parte dei casi sono di questo tipo ed esprimono solo una parte iniziale del lungo loro tragitto, di fatto inesauribile, dalla terra alla storia». |
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55 giorni. L’Italia senza Moro
MAG D 5563 Stefano Massini
Che Italia è quella che assiste alla prigionia di Aldo Moro? Che volti ha? Che cosa pensa? Se la tragedia incombe, insieme con altri fatti drammatici – un gravissimo incidente ferroviario, due diciottenni uccisi a Milano, l’assassinio di Peppino Impastato – la vita quotidiana scorre. Lo scudetto infiamma i tifosi, e così il mondiale di Formula 1, si guarda Portobello, si avvistano extraterrestri, si chiudono i manicomi, ci si strugge per Pinocchio, si fa l’amore da Trieste in giù, mentre dilaga la febbre del sabato sera. Un corto circuito culturale e antropologico scuote il paese, e queste pagine ce ne portano l’eco: alla voce dei telegiornali con le loro schegge di tragedia, fra comunicati e ultimatum, si sovrappongono le «emozioni da poco» e i «pensieri stupendi». Eterni «figli delle stelle», gli italiani dovranno ora affrontare un passaggio cui è impossibile sottrarsi. Come su un palcoscenico, nomi, storie, vicende in un racconto incalzante e vertiginoso, a comporre il ritratto di un paese che avrebbe preferito rimanere ancora una volta ignaro, nella sua atavica sospensione fra vitalismo e abulia. |
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Bardulos. Dalla preistoria all’anno 1000
AP A 409 Renato Russo
Le ricerche di alcuni appassionati ricercatori locali hanno delineato la presenza, sull’area della nostra città, di una civiltà arcaica che vanta gli stessi reperti delle più famose aree preistoriche pugliesi. Questi reperti suggestivi accendono la nostra fantasia, facendoci immaginare le nostre contrade popolate da ominidi intenti a sagomare selci e creta, a costruirsi asce e pugnali, a raccogliere conchiglie per gustarne il frutto, a tagliare alberi per ricavare trochi per le abitazioni del primo villaggio capannicolo. |
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Il giro del mondo in sei milioni di anni
Mag D 5564 Guido Barbujani – Andrea Brunelli
A volergli credere Esumim avrebbe partecipato a tutte le grandi migrazioni dell'umanità: «ci siamo divertiti - ripete sempre - non si stava mai fermi!». È l'immaginario testimone di un viaggio iniziato sei milioni di anni fa, il cui primo passo - quello di scendere dagli alberi - ha dato avvio alla lunga catena di migrazioni attraverso la quale i nostri antenati hanno colonizzato il pianeta. Quante umanità diverse - dagli Austrolopiteci a Neandertal, a Homo sapiens - si sono succedute e incrociate sulla Terra? Quali percorsi hanno seguito, dalla loro prima uscita dall'Africa fino alla diffusione in tutto il pianeta? Nella genetica, la guida per ricostruire una diaspora mai conclusa, espressione del nostro ancestrale nomadismo. |
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La primavera araba
Mag C 8172 Michela Mercuri e Stefano Maria Torelli (a cura di)
Quali sono e da dove nascono storicamente le dinamiche che hanno dato vita alle rivolte arabe? E soprattutto cosa accadrà ora che l'argine si è rotto e l'onda della 'primavera' sembra poter travolgere gli equilibri, già precari e complessi, della regione? Nulla sarà davvero più come prima? Sono domande a cui questo libro intende rispondere attraverso il contributo di studiosi che hanno analizzato sia i Paesi direttamente coinvolti dalle sollevazioni, sia gli attori regionali che, pur non essendone stati direttamente toccati, ne sono in qualche modo interessati, per cercare non solo di conoscere, ma anche e soprattutto di comprendere il senso delle rivolte arabe e i loro possibili esiti, per nulla scontati. Introduzione di Vittorio Emanuele Parsi. |
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Modernità arabe
Mag C 8171 Lorenzo Casini – Maria Elena Paniconi - Lucia Sorbera
Le rivoluzioni in corso nel mondo arabo sono fenomeni in divenire e per questo ancora difficili da interpretare. Quel che è certo è che le loro radici affondano nella storia, pressoché sconosciuta in Europa, del primo Novecento arabo. La rappresentazione della gioventù, dell'Europa, della soggettività femminile: questi sono i principali temi letterari che i tre autori esplorano, attraverso un'attenta lettura sia del romanzo egiziano canonico sia di biografie e autobiografie femminili che hanno atteso a lungo la propria legittimità. Al termine dell'indagine, la produzione narrativa egiziana si svela come un laboratorio di dibattito politico, d'incontro e d'invenzione culturale, nel quale la modernità non solo si racconta, ma si crea. Prefazione di Hilary Kilpatrick. |
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Come organizzare una crociata
Mag B 3408 Christopher Tyerman
Nel 1190 Riccardo I d'Inghilterra spediva verso la terza crociata diecimila uomini e una flotta di cento navi che, stando alle cronache, ospitava circa cinquemila cavalli. Può sembrare un dettaglio secondario, ma per ogni animale bisognava prevedere una scorta di dodici ferri, ognuno dei quali pesava circa 350 grammi; i sessantamila ferri da cavallo necessari pesavano quindi più di 20 tonnellate. Durante la traversata ogni cavallo doveva poi essere curato, nutrito e dissetato, e ogni giorno produceva circa 50 chili di letame, che andavano smaltiti con regolarità. Ma l'epopea delle crociate è talmente densa e complessa che nei libri di storia non si arriva mai a questo livello di dettaglio: dalla chiamata alle armi del papa di turno si finisce subito sul campo di battaglia o al tavolo delle trattative, alle spartizioni e agli strascichi, agli avanzamenti e ai cambi di potere in Terra santa. In "Come organizzare una crociata" Christopher Tyerman dimostra che invece la verità storica (se non il diavolo o il buon Dio) sta proprio nei dettagli. Le crociate erano infatti una gigantesca macchina organizzativa e politica: non solo l'accurata scelta del casus belli e la ricerca di alleanze, finanziamenti e comandanti, ma anche l'arruolamento di soldati, la raccolta di armi, vettovaglie e cavalli e il loro trasporto dall'altra parte del Mediterraneo erano parte di una complessa organizzazione che nulla lasciava al caso, qualcosa di molto diverso dall'immagine "brancaleonesca" e stereotipata che ne abbiamo oggi. Non solo: erano un'impresa che portava l'hortus conclusus dell'Europa medievale alla scoperta di mondi lontanissimi per usi e costumi, che muoveva migliaia di persone e inventava nuovi modi per diramare notizie, fare propaganda, raccogliere tasse e disegnare mappe, e che di fatto univa e metteva a confronto i popoli proprio mentre sembrava dividerli a fil di lama. Mentre ci addentriamo nelle pagine meticolose e divertenti del libro, ricche di aneddoti e curiosità, il fenomeno storico delle crociate si libera delle tinte irrazionali e barbare con cui il razionalismo illuminista ce lo ha sempre ritratto: le "guerre di Dio" erano fondate su una particolarissima forma di razionalismo pragmatico, che per certi versi, e in modi tortuosi, avrebbe poi gettato le basi della nostra modernità. |
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Un atomo di verità. Aldo Moro e la fine della politica in Italia
Mag C 8183 Marco Damilano
Il sequestro di Aldo Moro ha segnato la fine di una generazione, la sua morte il tramonto della Repubblica. Marco Damilano ha deciso di tornare a quell'istante, per indagare le traiettorie che, a partire da uno dei capitoli più cupi della storia italiana, si sono dispiegate fino a oggi. Con l'aiuto delle carte personali di Moro, in gran parte conservate nell'archivio privato di Sergio Flamigni e non dallo stato, e rimaste inedite, getta luce sul punto in cui la drastica interruzione di una stagione politica si incontra con le vicende personali di una generazione, che tra il 16 marzo e il 9 maggio 1978 assiste alla fine di un'epoca. Dopo via Fani, secondo Damilano, comincia la lunga fine della Prima Repubblica. Un racconto autobiografico che attraversa la dissoluzione della DC, la morte di Berlinguer, la caduta del Muro, Tangentopoli e la latitanza di Craxi in Tunisia, fino all'ultima stagione, inaugurata dalla sua metafora televisiva: il Grande Fratello. Arriva a Berlusconi, a Grillo e a Renzi, i protagonisti di una politica che da orizzonte di senso e di speranza si è fatta narcisismo e nichilismo, cedendo alla paura e alla rabbia. |
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Pietro Giannone. Storico, avvocato e giureconsulto
Mag C 8134 Angela Picca
Prima e unica opera teatrale mai scritta sull’argomento, alto esempio di “teatro civile”, il Pietro Giannone rende giustizia ad un martire del libero pensiero a lungo e ingiustamente dimenticato, “precoce profeta dell’Illuminismo…la cui vita è un caso esemplare di resistenza alla persecuzione”. Angela Picca restituisce voce allo storico, colto nella drammatica parabola della sua vita e ne mette in risalto la straordinaria modernità. |
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L’età normanna in Puglia. Mito e Ragione
AP B 784/6 P. Cardasco – C. Guzzo – G. Marella
L’apporto della letteratura cortese nel Meridione d’Italia fu decisamente rilevante, dal momento che contribuì in modo determinante a forgiare quella coscienza eroica ed etica che contraddistinse la gens Normannorum. Storia e metastoria sembrano dunque fondersi. I prodi canti delle chansons de gestes e i sovrani leggendari come Carlo Magno e Artù, finirono progressivamente per divenire i modelli culturali ai quali i Normanni tesero. |
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La scomparsa di Josef Mengele
Olivier Guez
Olivier Guez ricostruisce la seconda vita del famigerato medico nazista, a partire dal viaggio in nave che lo porta a Buenos Aires. In America Latina a Mengele, che inizialmente si fa chiamare Helmut Gregor e finge di essere un meccanico tedesco di nazionalità italiana, viene garantita l’impunità grazie all’aiuto dei numerosi e ben organizzati filonazisti nell’Argentina di Perón, ma anche in Paraguay e Brasile. Bauer racconta un Mengele impegnato nello sforzo di sopravvivere di paese in paese, mai pentito degli orrori perpetrati e in contatto costante con i suoi familiari in Germania, tanto da riunirsi con la cognata rimasta vedova. All’unico figlio, cresciuto lontano da lui, che lo incalza da adulto per sapere la verità su Auschwitz, Mengele risponde di aver fatto il suo dovere di soldato della scienza tedesca: “proteggere la comunità organica biologica, purificare il sangue, sbarazzarlo dai corpi estranei”. Finirà per morire a sessantasette anni su una spiaggia brasiliana dopo un bagno nell’oceano. |
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Città di Barletta. Compendio dell’ordinamento normativo 1092-1860
AP C 507 Renato Russo
Quest’opera di Renato Russo si propone come necessario lavoro propedeutico alla compilazione di un Libro Rosso di Barletta. L’autore non si limita ad una mera elencazione degli atti raccolti, ma per ciascuno indica la collocazione archivistica e racconta le vicende attraverso le quali ci è pervenuto. Grazie a questa analisi meticolosa, l’opera rappresenta una preziosa base per ogni studio sulla storia di Barletta e per chiunque intenda inoltrarsi nel grande mare di pergamene e codici diplomatici della città |
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Avis Barletta. 65 anni di solidarietà 1952-2017
AP B 780 Renato Russo
Il professore Ruggero Lattanzio, fondatore dell’AVIS di Barletta, è stato uno dei pionieri della promozione della donazione di sangue, e di numerose attività che negli anni hanno dato all’AVIS Barletta una visibilità nazionale. Questo libro non rappresenta solo la storia di una società di donatori, ma qualcosa di più significativo: la storia di una comunità generosa e solidale, innestata nel tessuto sociale della nostra città. |
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